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ultima

Capodrise. Il ‘filmmaker’ Alessandro Musone rilegge in chiave filosofica ‘Ultima poesia’ di Geolier

Era anche lui in aula magna, maartedì pomeriggio. Alessandro Musone, fotografo e filmmaker di Capodrise, è stato tra i primi in Italia a intuire, a interpretare e promuovere l’ascesa di “Geolier”, molto prima che il Festival di Sanremo lo trasformasse in un fenomeno pop.

Geolier era ospite della sede distaccata della facoltà di Medicina dell’università Federico II a Scampia, nel quartiere Secondigliano di Napoli, dove il rettore Matteo Lorito lo aveva invitato ad un incontro con gli studenti e dove i cinquecento posti disponibili sono andati sold out in un attimo.

In aula, il rapper ha trovato ragazzi della sua età che lo hanno accolto con entusiasmo. E tra gli applausi è sfumata anche la polemica che ha fatto da sfondo all’iniziativa, sollevata dal capo della Procura di Napoli Nicola Gratteri (“L’università deve promuovere modelli di vita per la formazione dei ragazzi”).

Sulle note dell’“Ultima poesia”, singolo firmato dal rapper e dal cantautore Ultimo, Musone ha realizzato una sua personalissima interpretazione, molto apprezzata dai fan, che ha già ottenuto migliaia di visualizzazione su YouTube (https://www.youtube.com/watch?v=nw8PcdYSl0I).

Più di un semplice brano – dichiara il filmmaker di Capodrise – ‘Ultima poesia’ rappresenta l’incontro di due grandi artisti, la concretizzazione di un’amicizia e l’espressione di emozioni universali.

Per il video, mi sono lasciato ispirare alla desertificazione interiore, un processo metaforico in cui l’aridità, la sterilità e, soprattutto, la vita asociale, elemento primario, si diffondono dentro di noi, influenzando il nostro equilibrio mentale, emotivo e spirituale, privandoci della vitalità e della ricchezza interiore.

Nella filosofia cinese, di cui sono appassionato, lo yin e lo yang rappresentano due forze complementari e interconnesse che costituiscono l’universo e tutti gli esseri viventi. Lo yin è associato alla passività, all’oscurità e alla femminilità, mentre lo yang è associato all’attività, alla luminosità e alla mascolinità. Il difficile equilibrio tra queste due forze è essenziale per la salute e l’armonia, sia a livello individuale che universale.

La nostra faccia esteriore – prosegue Musone – è la manifestazione visibile di chi siamo al mondo esterno. Spesso ci sforziamo di presentare una facciata che rifletta ciò che desideriamo che gli altri vedano di noi, ma questa facciata può nascondere la nostra vera natura e i nostri veri sentimenti. È importante riconoscere che la nostra faccia esteriore possa essere diversa dalla nostra realtà interiore e lavorare verso una congruenza tra le due.

L’introspezione è il processo di esplorazione e riflessione sulla propria interiorità, sulle proprie emozioni, pensieri e motivazioni. È un atto di auto-osservazione consapevole che ci consente di comprendere meglio noi stessi e il nostro rapporto con il mondo esterno. Attraverso l’introspezione, possiamo scoprire e affrontare le cause della desertificazione interiore, cercando di riportare equilibrio e vitalità nella nostra vita

. In quest’ottica, va riconsiderato il testo della canzone e anche il suo coautore, Emanuele (Emanuele Palumbo e il vero nome di Geolier, ndr), che spero un giorno di poter incontrare”, conclude Musone.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Al Monaldi la nuova PET/TAC di ultima generazione

Inaugurata ieri mattina al Monaldi la nuova PET/TAC di ultima generazione,per la medicina nucleare a tecnologia digitale, acquistata con i fondi PNRR, per un valore di oltre 3 milioni di euro.
Grazie all’introduzione della nuova tecnologia digitale, sarà possibile effettuare esami più precisi, fondamentali per individuare in maniera tempestiva e curare in maniera più efficace le patologie oncologiche. La nuova PET/TAC ci consentirà di fare un balzo anche dal punto di vista quantitativo, con otre 3000 esami all’anno, contribuendo in questo modo a ridurre le liste d’attesa e la migrazione fuori regione.

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(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Capua, ultima seduta al consiglio comunale, confermate le tariffe TARI 2023

Capua –  Confermate le tariffe Tari anche per l’anno 2023 nella città di Capua. Dopo quella che s’è tenuta all’interno del consiglio comunale ossia, L’ultima seduta del Consiglio Comunale svoltasi l’altro ieri, mercoledì, ha approvato, su proposta della giunta del sindaco Adolfo Villani e, in particolare, dell’assessora al ramo Rosaria Nocerino, il regolamento e le tariffe del tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

“Vorrei contestualizzare nello scenario nazionale le tariffe del nostro Comune. Dai dati pubblicati dal MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze – Sezioni tributi) negli ultimi 4 anni a partire dal 2019 si registra purtroppo in Italia un aumento di circa l’8% e di circa il 4% rispetto allo scorso anno.  Gli aumenti derivano da un aumento dei costi di smaltimento e dalle recenti situazioni geopolitiche che, come sappiamo, hanno portato l’inflazione a numeri record ed a costi altissimi di gas ed utenze varie. Questo aumento assume poi valori molto più alti in alcune città: negli ultimi giorni abbiamo letto su quotidiani locali e nazionali rincari superiori al 20% in molte città italiane come, ad esempio, Napoli, Messina, Caserta, Genova e Pisa”, ha introdotto in aula l’argomento la delegata all’Ambiente”.

Sempre poi l’assessore ed avv.to Rosaria Nocerino ha chiosato con queste dichiarazioni il suo intervento “Per valutare come si colloca Capua in questo scenario di aumenti vertiginosi, prendiamo come riferimento il caso di famiglia media, a cui abbiamo dato particolare attenzione come Amministrazione: Utenza Domestica; Famiglia 3 – 4 componenti; Superficie immobile 80-100 mq.

Se da un lato sul tema rifiuti si lavora per tracciare il prossimo futuro, dall’altro restiamo fortemente focalizzati sul presente, provando a massimizzare quanto ottenibile con i mezzi ad ora disponibili.

Bene l’efficacia del servizio grazie al grande lavoro e sforzo quotidiano degli operatori in forza sul cantiere di Capua, a cui dobbiamo dare seguito con un crescente senso civico, in modo da isolare i comportamenti poco corretti, per fortuna sempre meno numerosi, di conferimento ed abbandono dei rifiuti”, conclude Rosaria Nocerino.

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Ultima gara stagionale per la Ble Decò Juvecaserta

Ultima gara stagionale per la Ble Decò Juvecaserta che ospita domani sera, mercoledì, al palaPiccolo il quintetto della Teramo a spicchi 2k20 nella decisiva gara5 del turno unico di ammissione al campionato nazionale di serie B 2023/24.
Una partita sulla quale, come sostiene coach Luise, «non c’è molto di tecnico o tattico da dire. È una gara5 e come tale è da dentro o fuori. Se vogliamo dare risalto e rispettare il lavoro fatto durante tutto l’anno, dobbiamo dare tutto quello che abbiamo dentro per vincere questa partita. Sarà una sfida dove la voglia di vincere farà la differenza, non c’è un domani, non esistono problemi fisici o stanchezza mentale, bisogna essere sul pezzo per quaranta minuti, non avere rimpianti ed uscire dal campo avendo dato il massimo. Solo allora guarderemo il tabellone e vedremo se il nostro 100% sarà stato sufficiente. È una partita – conclude il tecnico casertano – che giocheremo per noi stessi, per il club, per la proprietà e anche per Caserta che, come tifo, merita la promozione nella nuova B nazionale».
Per questa ultima sfida il club bianconero ha deciso di praticare un prezzo unico popolare per tutti gli ordini di posto e di devolvere l’intero incasso in beneficenza a favore delle popolazioni colpite dalla recente alluvione che ha devastato l’Emilia-Romagna.
La palla a due della partita di domani sarà alzata alle 20,30 dalla coppia arbitrale composta da Antonio Giuseppe Giordano di Gela (CL) e Antonio Giunta di Ragusa. Al tavolo degli ufficiali di gara il segnapunti Fiorentino Napolitano di Benevento, la cronometrista Maria Iandolo di Avellino e l’addetta ai 24 secondi Valentina Romano di Salerno.

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La dolce, ultima stagione di Leopardi

L’aura di Giacomo Leopardi è tornata a aleggiare a Villa Zelo, dove visse la sua ultima stagione

PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nella dimora vesuviana Villa Zelo in via dell’Addolorata, patrimonio UNESCO, lo scorso 13 maggio, nell’androne e nel cortile interno si è celebrato L’Infinito – Ricordando Giacomo Leopardi.

Organizzato dall’Associazione Matacultura – Cultura Musica Arte, in occasione del mese della lettura, l’evento ha voluto celebrare i 200 anni della lirica del poeta recanatese L’Infinito.

La mattinata ha auto inizio con Stanislao Scognamiglio, che ha raccontato la storia di Villa Zelo. Edificata su di una struttura preesistente, come si evince dalla mappa del duca di Noja, ebbe vari proprietari. Nel 1740 il corpo di fabbrica originario venne trasformato in una casa “palazziata”, cioè una struttura abitativa con diversi quartini con facciata monumentale. Nel 1825, l’acquistò il cavalier don Giuseppe Zelo, tesoriere e segretario personale di Ferdinando IV. Il re volle “decorare” Zelo con il titolo di barone il 5 novembre 1855, concedendogli la trasmissibilità della baronia al nipote Gennaro e alla sua discendenza.

Nel periodo in cui Antonio Ranieri con la sorella Paolina abitò a Villa Zelo, Giacomo Leopardi, quando risiedeva a Villa Ferrigni di Torre del Greco, oggi Villa delle Ginestre, fu spesso suo ospite. In una lettera del poeta al padre Monaldo si legge: Il giovamento che mi ha prodotto questo clima è appena sensibile: anche dopo che io sono passato a godere la migliore aria di Napoli abitando in un’altura a vista di tutto il golfo di Portici e del Vesuvio, del quale contemplo ogni giorno il fumo ed ogni notte la lava ardente.

La lettura dei versi di L’Infinito e di Il tramonto della luna, a cura della professoressa Lina Misasi, e il sottofondo delle note del mandolino del Maestro Angelo Peirce hanno ricreato l’atmosfera di quei giorni, l’ultima stagione di Giacomo.

Sono stati presentati, quinti gli elaborati pittorici degli alunni dell’I.T.I. Enrico Medi di San Giorgio a Cremano, attraverso i quali i ragazzi hanno espresso la loro visione dell’infinito.

Quindi si è tenuta la dotta disquisizione della docente UNINA Giuseppina Scognamiglio Trasgressioni leopardiane.

La professoressa, partendo dal suo libro scritto a quattro mani con Mario Gabriele Giordano Fuori l’autore! Tra nani e giganti, ha parlato di come sia facile leggere scritti altrui e, presi dall’ispirazione, renderli capolavori immortali, senza che si possa parlare di plagio.

L’evento si è concluso con la presentazione degli splendidi Idilli su tela ispirati da Giacomo Leopardi del Maestro Ciro Adrian Ciavolino e della pittrice Simona Oliviero.

Fai clic qui per vedere lo slideshow.

 

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(Fonte: Lo Speakers Corner – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)