In collaborazione con gli studenti del Liceo “A. Canova” di Treviso, la Fondazione Cassamarca propone
una serie di visite guidate gratuite pomeridiane a Ca’ Spineda, Pinacoteca, Biblioteca, Archivi, Ca’ dei Brittoni e Casa dei Carraresi, con questo calendario:
Aprile: 1, 7, 9, 14, 16, 17, 23, 24, 29, 30;
Maggio: 5, 8, 12, 20, 22, 26, 29:
Giugno: 4.
Tutte le visite si svolgeranno alle ore 15 e hanno la durata di circa un’ora e mezza.
“Demografia e impatti sociali”: questo il tema della conferenza in programma giovedì 20 marzo alle ore 18 nell’ambito dei Giovedì della cultura, appuntamenti settimanali ospitati a Casa dei Carraresi. Relatore è Marco Marseglia, Presidente Forum delle Associazioni Familiari del Veneto.
Il tema
La demografia in Italia è una sfida sempre più rilevante, che merita attenzione costante nelle agende istituzionali. Il drammatico calo delle nascite e l’invecchiamento della popolazione ci stanno portando verso un punto di non ritorno, con gravi conseguenze sulla sostenibilità del sistema economico, del welfare e della forza lavoro.
Si tratta di un problema sia strutturale che culturale: la precarietà lavorativa, il costo della vita elevato e l’assenza di adeguate politiche familiari si intrecciano con un cambiamento nei modelli sociali e una crescente sfiducia nel futuro.
La natalità in calo non è solo una questione privata, ma un’emergenza nazionale che richiede interventi concreti. Servono misure per incentivare la genitorialità, migliorare la conciliazione tra lavoro e famiglia, rafforzare il welfare e promuovere una visione positiva della famiglia.
Investire in politiche demografiche non è solo una scelta etica, ma una necessità per garantire la competitività del Paese nei prossimi decenni.
Se non si agisce ora, il rischio è quello di un declino irreversibile che comprometterà il nostro benessere e quello delle future generazioni.
Marco Marseglia, sposato con Laura e padre di cinque figli, ha una formazione in ambito umanistico ed economico, che gli ha permesso di sviluppare un’ampia visione sulle tematiche sociali ed economiche legate alla famiglia e alla comunità.
Dal 2023 è presidente del Forum delle Associazioni Familiari del Veneto, un ruolo in cui si impegna attivamente per promuovere politiche a favore delle famiglie, il sostegno alla natalità e il riconoscimento del valore sociale della famiglia nelle istituzioni e nella società civile.
Fa parte dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi, nella quale partecipa a progetti di accoglienza, inclusione sociale e supporto alle persone in difficoltà. Convinto sostenitore del ruolo centrale della famiglia nella società, partecipa a convegni, incontri pubblici e tavoli di lavoro con enti e associazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di investimenti in politiche familiari efficaci e lungimiranti.
Ricordiamo che il ciclo di conferenze della Fondazione Cassamarca prevede un incontro ogni giovedì alle 18 fino al 29 maggio 2025, a Casa dei Carraresi, con qualche incursione anche alla Chiesa di Santa Croce per gli eventi musicali.
Iniziati nel 2019, gli appuntamenti settimanali sono stati sino ad oggi 181.
Lunedì 17 marzo, alle ore 18, Casa dei Carraresi ospiterà Paolo Ruffilli che presenterà il suo ultimo libro Fuochi di Lisbona, edito da Passigli Editori. Con l’Autore dialogherà Luigi Garofalo.
Il libro
Arrivato a Lisbona per partecipare a un convegno su Fernando Pessoa, il protagonista si trova a vivere, nell’affascinante città del grande scrittore portoghese, un’intensa passione per Vita, conosciuta al principio del suo soggiorno. L’amore travolge entrambi al di là di ogni considerazione razionale e lentamente va a intrecciarsi, nei ricordi che affiorano anche attraverso citazioni di versi e di scritti, con la relazione che Fernando Pessoa ebbe con la giovane Ophélia Soares Queiroz.
Come dice Antonio Tabucchi in una nota di lettura che aveva stilato ancora sul dattiloscritto e che accompagna ora questa prima edizione, “Fuochi di Lisbona” «è un romanzo sull’amore e la passione, oltre che d’amore e di passione, come conoscenza viva delle cose negli universi opposti di un uomo e di una donna». Il libro è anche l’espressione dell’amore che Paolo Ruffilli nutre da sempre per uno degli scrittori più geniali ed enigmatici del Novecento, costantemente rincorso in queste pagine al punto da diventarne uno dei personaggi principali o addirittura il deus ex machina stesso dell’intera vicenda.
Il volume è stato proposto da Maurizio Cucchi al Premio Strega 2025 con la seguente motivazione: «Ecco il romanzo, Fuochi di Lisbona (Passigli), persuasiva opera di un poeta, mosso, anche, dall’ammirazione per un grande autore del Novecento, Fernando Pessoa. L’io narrante si muove sulle tracce dell’amato poeta, nella città di lui, Lisbona, e qui nasce per lui, rapidamente, una vicenda d’amore, parallela a quella vissuta da Pessoa stesso, di cui Ruffilli cita, da lui tradotti, vari passaggi. Ne scaturisce un’opera molto originale, nel suo percorso e nella sua struttura, nei suoi passaggi e nelle vicende raccontate, un testo, dunque, che riesce, in modo sorprendente, a porsi come felice narrazione con sensibili intuizioni poetiche».
Paolo Ruffilli
(Rieti 1949) poeta e saggista italiano. Collaboratore di pagine culturali e consulente editoriale, ha esordito con i versi di La quercia delle gazze (1972), cui hanno fatto seguito tra le altre le raccolte Piccola colazione (1987), Camera oscura (1992), La gioia e il lutto. Passione e morte per aids (2001), dialogo poetico, carico di rimorsi e rimpianti, tra un padre e un figlio malato terminale. R. è anche autore di saggi letterari (Ippolito Nievo. Orfeo tra gli Argonauti, 1991; Vita, amori e meraviglie del signor Carlo Goldoni, 1993) e curatore di classici italiani e inglesi, nonché traduttore (K. Gibran, R. Tagore e poeti inglesi dei secc. XVI-XVII). Nel 2003 ha esordito nella narrativa con Preparativi per la partenza (Marsilio, 2003), raccolta di racconti. Nel 2020 pubblica con Mondadori Le cose dal mondo.
E’ possibile già da oggi prenotare una visita guidata gratuita alla Fondazione Cassamarca per le date del 12 e 13 marzo alle ore 10. Possono prenotare sia singoli che gruppi o scolaresche.
I visitatori saranno accompagnati alla scoperta di storia, architettura e aneddoti sul cinquecentesco palazzo che si affaccia su Piazza San Leonardo.
Si passerà poi alla visita alla pinacoteca, che ospita la mostra “Pittori a Treviso e nella Marca tra Otto e Novecento, con sguardi a Venezia”: una rassegna di un centinaio di opere che vanno dai Ciardi a Springolo, Erler, Wolf Ferrari, Barbisan, Bortolan e altri noti artisti.
Tappa anche a Casa dei Carraresi e Ca’ dei Brittoni.
Ad accompagnare i visitatori ci saranno anche delle studentesse dell’Istituto Mazzotti di Treviso
La visita va preventivamente prenotata, fino a esaurimento posti disponibili, al numero 0422-513100 o alla mail fondazione@fondazionecassamarca.it.
Misurarsi con le dipendenze significa soprattutto misurarsi con sé stessi.
Questo vale tanto per il paziente, quanto per il terapeuta.
Ma in una società liquida come la nostra è, di fatto, impossibile l’identificazione di punti di riferimento stabili nel tempo: la continua accelerazione delle trasformazioni sociali impone la ricerca di equilibri dinamici.
È, quindi, necessario un cambio di paradigma che non ricerchi un punto di equilibrio, ma definisca il perimetro di una dimensione entro la quale tale equilibrio dinamico possa essere monitorato. I relatori hanno fatto propria questa sfida identificando sette dimensioni con cui costruire solidi bastioni atti a contrastare efficacemente una delle più insidiose afflizioni della nostra società.
Ne parleremo giovedì 27 febbraio, alle ore 18, a Casa dei Carraresi, nell’ambito de “I Giovedì della Cultura”.
I Relatori
Elisa Ravalli. Psicologa e psicoterapeuta. Laurea presso la Leopold Franzens Universität di Innsbruck e specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale presso lo “Human Research Institute” di Bressanone. Referente clinica del Centro Diurno Hands e del modulo “Reinserimento” della Comunità Terapeutica Hands.
Francesca Distaso. Psicologa e psicoterapeuta. Laurea in Psicologia Clinica e di Comunità presso l’Università degli Studi di Padova, specializzazione in Psicoterapia Costruttivista presso l’Institute of Constructivist Psychology (ICP) di Padova. Attualmente lavora in libera professione a Verona.
Bruno Marcato. Psicologo e psicoterapeuta. Direttore dell’associazione Hands e direttore della Comunità Terapeutica Hands, nonché docente presso la scuola di specializzazione ICP.
Roberto Baccellini (nella foto). Sociologo e psicologo. Un percorso professionale che si è dipanato dall’insegnamento universitario alla ricerca sociale e demoscopica applicata. Un’esperienza ultraventennale in ambito confindustriale e una recente collaborazione con Hands completano il profilo.
Misurarsi con le dipendenze significa soprattutto misurarsi con sé stessi. Questo vale tanto per il paziente, quanto per il terapeuta.
Ma in una società liquida come la nostra è, di fatto, impossibile l’identificazione di punti di riferimento stabili nel tempo: la continua accelerazione delle trasformazioni sociali impone la ricerca di equilibri dinamici.
È, quindi, necessario un cambio di paradigma che non ricerchi un punto di equilibrio, ma definisca il perimetro di una dimensione entro la quale tale equilibrio dinamico possa essere monitorato. I relatori hanno fatto propria questa sfida identificando sette dimensioni con cui costruire solidi bastioni atti a contrastare efficacemente una delle più insidiose afflizioni della nostra società.
Ne parleremo giovedì 27 febbraio, alle ore 18, a Casa dei Carraresi, nell’ambito de “I Giovedì della Cultura”.
I Relatori
Elisa Ravalli. Psicologa e psicoterapeuta. Laurea presso la Leopold Franzens Universität di Innsbruck e specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale presso lo “Human Research Institute” di Bressanone. Referente clinica del Centro Diurno Hands e del modulo “Reinserimento” della Comunità Terapeutica Hands.
Francesca Distaso. Psicologa e psicoterapeuta. Laurea in Psicologia Clinica e di Comunità presso l’Università degli Studi di Padova, specializzazione in Psicoterapia Costruttivista presso l’Institute of Constructivist Psychology (ICP) di Padova. Attualmente lavora in libera professione a Verona.
Bruno Marcato. Psicologo e psicoterapeuta. Direttore dell’associazione Hands e direttore della Comunità Terapeutica Hands, nonché docente presso la scuola di specializzazione ICP.
Roberto Baccellini (nella foto). Sociologo e psicologo. Un percorso professionale che si è dipanato dall’insegnamento universitario alla ricerca sociale e demoscopica applicata.
Un’esperienza ultraventennale in ambito confindustriale e una recente collaborazione con Hands completano il profilo.
Alpi d’Oriente. Storie di uomini, donne, animali e foreste. Questo il tema della conferenza in programma giovedì 20 febbraio alle ore 18 nell’ambito dei Giovedì della cultura, appuntamenti settimanali ospitati a Casa dei Carraresi.
Relatore è Maurizio Bait, giornalista e scrittore (nella foto).
Il relatore ci accompagnerà alla scoperta dell’anima delle Alpi Giulie e del Carso attraverso le storie dimenticate di grandi uomini e grandi donne, di foreste e animali.
Una collezione di storie di uomini, donne, foreste e montagne che, in un modo o nell’altro, l’Autore ha vissuto in prima persona calcando talora la storia, talvolta l’assenza, spesso le emozioni. Sempre la passione.
“Spero che qualche lettore voglia ripercorrere queste vie dell’anima con spirito puro, cercando nei silenzi voci perdute o nuovi richiami dettati dal presente. Ma soprattutto ciascuno cerchi le proprie vie: la Montagna lo ricompenserà con mille tesori segreti. A ciascuno i monti doneranno ciò che chiede, ciò che merita.
Il modo migliore per avvicinarsi al bosco, alla radura, alla roccia, è sempre l’umiltà di chi sia consapevole di rappresentare soltanto una minima parte del Tutto. La Montagna esige rispetto e prudenza in cambio di sensazioni così straordinarie che non si lasciano dire.
Maurizio Bait, nato a Trieste, vive a Valbruna. Scrittore di frontiera di discendenza austro-italo-slovena, è giornalista professionista e autore di numerosi saggi e libri. Sul Gazzettino ha curato per anni la pagina culturale “Frontiere”. Ha pubblicato: Federico Tavan. La strega sulla testa (Biblioteca dell’Immagine 1999), la raccolta di scritti La frontiera leggera e i racconti Per dire domani (entrambi per Olmis, 2004), Il fiume degli abissi. Storia, uomini e leggende attorno al Timavo (Morganti, 2019). Da alcuni anni pubblica con cadenza periodica i Quaderni di Valbruna (racconti sulle Alpi Giulie) con le Edizioni Saisera.
Ricordiamo che il ciclo di conferenze della Fondazione Cassamarca prevede un incontro ogni giovedì alle 18 fino al 29 maggio 2025, a Casa dei Carraresi, con qualche incursione anche alla Chiesa di Santa Croce per gli eventi musicali. Iniziati nel 2019, gli appuntamenti settimanali sono stati sino ad oggi 177.
Prossimo incontro
27 febbraio, Misurarsi con le dipendenze con Roberto Baccellini (sociologo e psicologo), Francesca Distaso, Bruno Marcato ed Elisa Ravalli (psicologi e psicoterapeuti).
Cena a tema
Dopo la conferenza, per chi vorrà fermarsi a cena, il Ristorante ai Brittoni propone una cena a tema “Alpi in Tavola”: un viaggio culinario tra le vette e le storie delle Alpi orientali (costo 30 euro bevande escluse).
GPL e serbatoi con l’AI: così ATON porta l’energia a 400 mila persone nei piccoli paesi.
La tech company trevigiana Aton annuncia le nuove funzionalità della sua piattaforma software “.onMeter” che oggi serve 400 mila persone a livello europeo, molte delle quali nei piccoli paesi non raggiunti direttamente dalla rete metano.
La tech company veneta annuncia le nuove funzionalità della sua piattaforma software “.onMeter” che oggi serve 150 mila persone in Italia e 250 mila nel mondo: è utilizzata anche in Gran Bretagna, Francia, Germania, Polonia, Danimarca e oltreoceano negli Stati Uniti. Missione all’LPG Week dal 18 al 22 novembre a Città del Capo, in Sudafrica, al summit mondiale degli addetti ai lavori nel GPL. Il CEO, Giorgio De Nardi: “Grazie ai contatori intelligenti e all’AI limitiamo l’inquinamento”
Con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno emerge la necessità di garantire il riscaldamento domestico e ci si trova di fronte a utenze domiciliari che fanno tuttora affidamento sul gpl e sul gasolio come fonte di energia per riscaldare aziende, case e condomini.
Aton, tech company trevigiana, è in prima linea in questo settore. Opera infatti nella fornitura di soluzioni digitali alle aziende specializzate nella distribuzione di gas e acqua. Il mezzo? “.onMeter”, una piattaforma software IoT (internet of things) sviluppata per queste specifiche esigenze, unica a livello globale, che ha permesso all’azienda di siglare partnership con giganti mondiali del settore ed estendere la propria operatività, oltre che in Italia, anche in Gran Bretagna, Polonia, Francia, Germania, Danimarca e persino oltreoceano, negli Stati Uniti.
Ad oggi, circa quattrocentomila utenti utilizzano il servizio di telemetria Aton, 150 mila in Italia e 250 mila all’estero. Sono infatti circa 1.300 i comuni italiani non ancora allacciati alla rete metano, il 15% del totale, dove vivono circa quattro milioni di persone (dati Anci). Tra i partner strategici, che hanno siglato un accordo con Aton per la diffusione delle tecnologie intelligenti che razionalizzano l’impiego del gas, c’è SHV Energy, gigante olandese che fornisce 26 milioni di clienti in tutto il mondo avvalendosi del supporto di 13.000 dipendenti in 25 Paesi. I marchi di SHV Energy includono tra gli altri Calor (Regno Unito), Gaspol (Polonia), Primagaz (Francia), Primagas (Germania), Supergasbras (Brasile) e Liquigas (Italia) con cui Aton collabora da oltre vent’anni.
L’azienda veneta, peraltro, sarà in missione all’LPG Week dal 18 al 22 novembre a Città del Capo, in Sudafrica, al summit mondiale degli addetti ai lavori nel gpl. L’evento sarà l’occasione per presentare le ultime evoluzioni dell’ecosistema applicativo “.onMeter” di Aton che riguarda tra le altre, l’introduzione dell’AI nella telemetria per la raccolta e interpretazione dei dati di consumo, nella diagnostica dei serbatoi dei clienti, nella distribuzione del prodotto sfuso ed in bombola, nella tracciabilità di bombole e serbatoi per avere sempre cognizione di dove sono ubicati sul territorio.
Aton è tra le prime aziende a livello globale ad aver realizzato con “.onMeter” una piattaforma IoT potenziata dall’AI in grado di integrarsi in modo open con dispositivi smart per la raccolta dei dati sul campo di qualsiasi produttore offrendo un vero sistema end to end di allerta automatica che innesca il riordino del combustibile impedendone l’esaurimento inaspettato (assenza di riscaldamento o gas per la cottura).
“Siamo consapevoli che si debba andare verso una progressiva riduzione dell’utilizzo di combustibili fossili”, dichiara il CEO di Aton, Giorgio De Nardi. “Noi siamo già in prima linea per guidare la transizione, minimizzando l’impatto ambientale di questa fonte di energia sfruttando anche l’intelligenza artificiale. Grazie alle nostre soluzioni di telemetria, distribuzione e manutenzione, aiutiamo i nostri clienti ad ottimizzare e rendere più efficienti le attività operative e di controllo.
Lo facciamo mappando i consumi del prodotto, sia per le reti canalizzate che per i serbatoi degli utenti privati, permettendo alle aziende di ottimizzare acquisti, consumi e consegne, con una conseguente riduzione del loro impatto ambientale”.
Il servizio offerto da Aton si inserisce in un ecosistema economico strategico, ma poco conosciuto. Il mercato del gpl, infatti, ha bisogno di monitorare, in tempo reale, i livelli di gas nei serbatoi, elaborare un piano di rifornimenti periodici, organizzare le consegne in modo efficiente, gestire eventuali anomalie dell’impianto ed infine avere a disposizione un servizio di assistenza dedicato.
L’azienda riesce a raggiungere tutti questi obiettivi, tramite la propria soluzione “.onMeter” (un unicum nel mondo dei software, costantemente aggiornato con ingenti investimenti in ricerca e sviluppo), piattaforma 100% cloud che raccoglie e standardizza i dati di consumo provenienti da smart meter (contatori intelligenti, ndr) e unità di telemetria dei serbatoi in qualsiasi paese del mondo.
Ciò rende fluido il processo di stoccaggio, distribuzione e fatturazione del prodotto, grazie ad applicazioni fruibili da dispositivi mobile di cui sono dotate le flotte dei camion che consegnano il prodotto, sfuso o in bombole, presso i siti dei clienti. Gli asset, come bombole di GPL, gas tecnici e serbatoi, sono tracciabili con la tecnologia RFID, che permette un riconoscimento massivo di tutti i beni distribuiti nelle varie geografie, valorizzando correttamente nel bilancio aziendale lo stato patrimoniale dei beni lungo tutto il loro ciclo di vita.
L’AI Aton ha un ruolo fondamentale nell’abilitare il dialogo con i dati e con i sistemi, l’integrazione con documenti e dati provenienti da sorgenti eterogenee, l’interpretazione in tempo reale di grandi flussi di dati, interni ed esterni all’azienda, per prevedere e programmare una perfetta organizzazione operativa e identificare i comportamenti non immediatamente visibili da dashboard tradizionali, il che significa “chattare con i tuoi dati”.
LA STORIA DI ATON Aton è una tech company con headquarter a Villorba, nel Trevigiano, operativa nel settore digitale-informatico. Sviluppa soluzioni per la trasformazione digitale sostenibile delle vendite omnichannel e dei processi di tracciabilità e supply chain aziendale. Si affianca alle imprese con servizi di supporto internazionali e copertura su tutti i fusi orari, 365 giorni all’anno. Tra i clienti, top player nel settore del fashion e del retail, dell’industria, della grande distribuzione organizzata e del settore energy. Fondata da Giorgio De Nardi nel 1988, la sua missione è crescere insieme all’ecosistema di collaboratori, clienti, partner, ambiente e comunità, realizzando profitti etici e sostenibili. Il gruppo Aton, composto anche dalle aziende “Blue Mobility” (soluzioni IT per la logistica e la rete vendita delle pmi) e “Aton AllSpark” (joint venture di Aton e Allspark, azienda IT specializzata nel mercato fashion retail), nel 2023 ha chiuso il fatturato a 22,8 milioni di euro, +2,2% sull’anno precedente. Oggi il gruppo occupa circa 240 persone che servono oltre 750 clienti in tutto il mondo che operano nei seguenti settori: il 39% nei prodotti di largo consumo dal cibo alla cura della persona, il 42% nella grande distribuzione organizzata e nel fashion, il 19% nel mondo dell’energia. Dal 2018 Aton è certificata Great Place To Work. Nel 2021 è diventata Società Benefit e ha integrato nel proprio statuto obiettivi sociali (people), ambientali (planet) oltre che economici (prosperity). Nel 2023 è entrata a far parte della community delle aziende B Corp che si impegnano in un percorso di miglioramento continuo per trasformare il sistema economico globale. L’azienda presenta ogni anno un report di impatto. La visione strategica dell’azienda nasce dal fondatore e Ceo Giorgio De Nardi, affiancato dal board, l’organo collegiale di gestione, composto dagli executive team leader di tutte le funzioni aziendali e da un coach indipendente. Altri ruoli apicali sono quelli legati all’ambito finanziario con Tania Zanatta; vendite Gianluca Palmisano; persone e cultura aziendale Stefano Negroni, sviluppo di business Giovanni Bonamigo, sviluppo di software Piero Pescangegno, progetti di integrazione Giovanni Pozzobon e servizi di assistenza Marco Arrigoni. Il business si articola in vendita di servizi, consulenza e prodotti IT. Le app di Aton fanno parte di un’unica piattaforma digitale di proprietà che abbraccia tutta la supply chain. L’azienda propone software e servizi di gestione dei processi legati alle vendite, con particolare attenzione ai canali di distribuzione: dall’e-commerce al punto vendita fisico, passando per la gestione e la relazione con il cliente. Sul fronte della supply chain Aton mette a disposizione software e servizi per il monitoraggio e la gestione di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita, garantendone la tracciabilità. Soluzioni che Aton applica anche in missioni di pace internazionali grazie a collaborazioni con organizzazioni intergovernative a carattere mondiale. Aton realizza progetti per i clienti tramite analisi, consulenza e disegno di soluzioni software e hardware, integrazione dati, project e service management, governo da remoto del parco hardware con piattaforme di enterprise mobility management, affiancamento sul campo e formazione, supporto multilingua a utenti e sistemi software e hardware. Ma non solo, Aton è aggiornata sulle ultime tecnologie presenti sul mercato e fornisce la consulenza per scegliere i migliori hardware in base ai relativi software. Con le attività di assistenza tecnica hardware, Aton opera in ottica green contribuendo all’allungamento del ciclo di vita di un parco di migliaia di dispositivi in un’ottica di economia circolare, riducendo la quantità di rifiuti tecnologici.
LA TECNOLOGIA DIETRO A .ONMETER .onMeter è una piattaforma software hardware e technology independent, ovvero è in grado di supportare molteplici tipologie di dispositivi di telemetria (es. indicatori di livello, smart meter ecc.), di marche diverse e con tecnologia di trasmissione diverse (es. SMS, GPRS, SigFox, LTE, NB-IoT, 5G, micro satelliti, LoraWan). Grazie a questo, l’azienda distributrice del gpl riesce a monitorare in un unico portale lo stato di tutto il parco installato, senza dover passare da un portale all’altro in base al produttore del dispositivo. Anche l’aggregazione dei dati raccolti risulta omogenea e di facile estrazione e consultazione. Le informazioni raccolte permettono di elaborare dei forecast di consumo, prevenire o segnalare eventuali guasti o manomissioni, gestire da remoto la valvola dello smart meter, conoscere il livello di gas residuo nel serbatoio aggiornato giornalmente. L’integrazione delle informazioni provenienti da contatori, valvole, serbatoi e attrezzature antincendio, con l’ERP offre al cliente un controllo completo e centralizzato. .onMeter dispone di un sistema di alerting configurabile per notificare il raggiungimento del livello minimo di stock o la necessità di interventi diagnostici. Questo permette di avviare velocemente attività di manutenzione o rifornimento in linea con le condizioni contrattuali. La piattaforma è totalmente in cloud, gli installatori hanno a disposizione un’applicazione mobile per verificare e gestire le installazioni direttamente sul campo, senza dover contattare la sede. Questo vale anche per le installazioni dei dispositivi di telemetria su un impianto: l’associazione tra il dispositivo di telecontrollo, serbatoio e utenza avviene direttamente da app. Inoltre, grazie ad un modulo che permette di geolocalizzare gli automezzi di consegna del GPL, i clienti possono ottimizzare i percorsi di consegna e registrare la posizione GPS esatta ad ogni evento significativo.
Il Consiglio di Indirizzo e di Programmazione della Fondazione Cassamarca ha nominato mercoledì il prof. Paolo Ruffilli quale vice Presidente.
Tale nomina s’intende per il mandato relativo agli anni 2024-2030.
Nelle scorse settimane anche il Consiglio di Attuazione e Amministrazione ha provveduto alla nomina del proprio vice Presidente nella figura della professoressa Maria Antonietta Pastore Stocchi per il mandato 2024-2028.
Venerdì 14 e martedì 18 febbraio 2025, alle ore 10, sarà possibile prenotare una visita guidata gratuita a Ca’ Spineda. Possono prenotare sia singoli che gruppi o scolaresche.
I visitatori saranno accompagnati dagli studenti dell’Istituto F. Besta, del Liceo Economico Sociale Riccati di Treviso e del Liceo Berto di Mogliano alla scoperta di storia, architettura e aneddoti sul cinquecentesco palazzo che si affaccia su Piazza San Leonardo.
Si passerà poi alla visita alla pinacoteca, che ospita la mostra “Pittori a Treviso e nella Marca tra Otto e Novecento, con sguardi a Venezia”: una rassegna di un centinaio di opere che vanno dai Ciardi a Springolo, Erler, Wolf Ferrari, Barbisan, Bortolan e altri noti artisti.
La visita va preventivamente prenotata, fino a esaurimento posti disponibili, al numero 0422-513100 o alla mail fondazione@fondazionecassamarca.it.
É Markus Lobis, amministratore delegato di Kyklos srl, l’ospite dell’appuntamento di giovedì 13 febbraio, alle ore 18, con i Giovedì della Cultura, ospitati a Casa dei Carraresi; tema della conferenza sarà: “Mobilità attiva: per una nuova cultura della mobilità”.
La mobilità, l’utilizzo e le qualità dello spazio in cui viviamo non possono essere pianificati e progettati separatamente. Negli ultimi decenni una pianificazione dei trasporti fortemente incentrata sulle automobili private ha plasmato l’immagine delle nostre città e ha compromesso la qualità di molti habitat umani.
Per questo la sfida di oggi deve essere quella di eliminare la classica pianificazione dei trasporti per passare a una pianificazione globale della mobilità in cui tutte le forme di mobilità possano trovare gli spazi e le strutture di cui hanno bisogno per una coesistenza in un ambiente urbano vivace e attraente.
La mobilità attiva, ovvero gli spostamenti a piedi e in bicicletta, collegata a sistemi di trasporto pubblico all’altezza dei tempi, può contribuire in modo decisivo a rendere più vivibili i nostri spazi vitali e a trasformarli in spazi di sviluppo sociale.
Markus Lobis
Nato a Bressanone, risiede a Bolzano. Ha seguito corsi universitari in Giurisprudenza e Marketing lavorando nel management di diverse aziende del settore tecnico/domotico. E’ stato consulente presso il Parlamento Europeo per le politiche trasportistiche e di sostenibilità, specializzandosi nel campo della mobilità sostenibile con particolare riferimento alla mobilità attiva. E’ socio fondatore e amministratore delegato di Kyklos Srl.
Iniziati nel 2019, gli appuntamenti settimanali sono stati sino ad oggi 176.
Dopo la conferenza, per chi vorrà fermarsi a cena, il Ristorante ai Brittoni propone una cena a tema “Cucina green Cibo sano e sostenibile per chi ama esplorare su due ruote” (costo 30 euro bevande escluse).
Sabato 8 febbraio, alle ore 17.30, Casa dei Carraresi ospiterà Giancarlo Montedoro che presenterà i volumi “Campi Elisi. Poesie Nuove” e gli inediti “Orfeo incatenato”; con l’Autore dialogheranno Luigi Garofalo e Paolo Ruffilli.
Giancarlo Montedoro è un poeta ed un giurista, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato.
Già Consigliere del Presidente della Repubblica.
Docente di Istituzioni di Diritto Pubblico e di diritto pubblico dell’economia presso la Facoltà di Economia della Luiss Guido Carli.
É in servizio presso la sesta sezione, competente in materia di diritto dell’economia e della regolazione dei mercati, edilizia, tutela del paesaggio, autonomia speciale.
Ha scritto cinque libri di poesie: Il Toro di Falaride, Il giuoco di Dedalo, L’ombra di Euridice, Hermes o le figure della scomparsa e Campi elisi.
Martedì 11 e venerdì 14 febbraio, dalle ore 10, sarà possibile prenotare una visita guidata gratuita a Ca’ Spineda.
Possono prenotare sia singoli che gruppi o scolaresche.
I visitatori saranno accompagnati dalle studentesse dell’Istituto Tecnico per il Turismo Mazzotti di Treviso alla scoperta di storia, architettura e aneddoti sul cinquecentesco palazzo che si affaccia su Piazza San Leonardo.
Si passerà poi alla visita alla pinacoteca, che ospita la mostra “Pittori a Treviso e nella Marca tra Otto e Novecento, con sguardi a Venezia”: una rassegna di un centinaio di opere che vanno dai Ciardi a Springolo, Erler, Wolf Ferrari, Barbisan, Bortolan e altri noti artisti.
La visita va preventivamente prenotata, fino a esaurimento dei posti disponibili, al numero 0422-513100 o alla mail fondazione@fondazionecassamarca.it.
‘Dinamiche economiche, sociali e territoriali del Veneto’: questo il tema della conferenza che Aldo Solimbergo terrà giovedì 6 febbraio alle ore 18 a Casa dei Carraresi nell’ambito dei “Giovedì della cultura”.
Il tema
La relazione si prefigge di mettere a confronto la dinamica dell’economia regionale con quella nazionale nel medio/lungo periodo. Fin dal 1861, data dell’Unità d’Italia, il carattere specifico del nostro paese è stato quello di presentare divari economici regionali (nord-sud, est-ovest, nord-est-centro, etc.) molto più accentuati di quelli presenti all’interno di paesi quali: Spagna, Francia, Portogallo, Belgio, etc.
Ancora nella seconda metà degli anni ’50 il Veneto era classificato dai Rapporti ISTAT e dalla Banca d’Italia come la “Regione più meridionale del settentrione” con presenza di aree (Province di Belluno e Rovigo) depresse.
Gli oltre 50 studi di carattere economico prodotti per il 150° dell’Unità d’Italia ricostruiscono serie storiche di grandezze economiche (reddito, consumi, risparmi, investimenti, pil pro-capite etc.) che consentono analisi e interpretazioni di grande interesse a scala regionale.
Ancora nel 1861 il nostro paese era classificato come “paese agricolo arretrato”, mentre al di là delle Alpi stava già avanzando la seconda “rivoluzione industriale” (un ritardo di quasi cento anni nei confronti dell’Inghilterra).
La relazione cercherà di mettere a fuoco le tappe che hanno consentito a parte del Paese e al Veneto di raggiungere verso gli anni ’80 livelli di reddito medio europeo.
Aldo Solimbergo si è laureato all’università Cà Foscari di Venezia con una tesi in politica economica. Dal 1971 al 1989 ha lavorato, come ricercatore economico, presso l’Istituto regionale di studi e ricerche sull’economia regionale del Veneto, quindi nel Consiglio regionale del Veneto come dirigente regionale del “Servizio studi, ricerche, documentazione e biblioteca”.
Attivo nell’Associazione italiana di scienze regionali e nell’Associazione italiana degli economisti del lavoro ha collaborato con molte Università venete e con gli Uffici Studi di: Camera dei deputati, Banca d’Italia, Ministero delle finanze, Ministero del Lavoro, Ministero del Bilancio e della Programmazione, Censis, CNR e ISTAT.
Autore di varie pubblicazioni quali: “Il mercato del lavoro nel veneto”, “La dispersione scolastica nel veneto”, “Federalismo fiscale e regioni”, “I distretti industriali nel Veneto”, “50° della Costituzione italiana: i costituenti veneti” e “Dinamiche demografiche di lungo periodo nel Veneto”. Ha coordinato l’attività dei “Servizi studi, ricerche e documentazione” delle Regioni italiane nell’ambito dell’Assemblea dei Presidenti dei Consigli regionali d’Italia.
E’ stato Vice Presidente del CAI di Treviso e presidente del Lions Club Treviso Sile. Diplomato in teologia è studente fuori-corso dell’istituto Superiore di Scienze Religiose di Treviso.
L’8 febbraio tornano i dialoghi letterari a Casa dei Carraresi: con Giancarlo Montedoro dialogano Luigi Garofalo e Paolo Ruffilli.
Sabato 8 febbraio, alle ore 17.30, Casa dei Carraresi ospiterà Giancarlo Montedoro che presenterà i volumi “Campi Elisi. Poesie Nuove” e gli inediti “Orfeo incatenato”. Con l’Autore dialogheranno Luigi Garofalo e Paolo Ruffilli.
Giancarlo Montedoro è un poeta ed un giurista, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato. Già Consigliere del Presidente della Repubblica. Docente di Istituzioni di Diritto Pubblico e di diritto pubblico dell’economia presso la Facoltà di Economia della Luiss Guido Carli.
É in servizio presso la sesta sezione, competente in materia di diritto dell’economia e della regolazione dei mercati, edilizia, tutela del paesaggio, autonomia speciale. Ha scritto cinque libri di poesie: Il Toro di Falaride, Il giuoco di Dedalo, L’ombra di Euridice, Hermes o le figure della scomparsa e Campi Elisi.
Di seguito il programma delle conferenze programmate per il 6 e l’8 febbraio a “Casa dei Carraresi”:
6 febbraio: Dinamiche economiche, sociali e territoriali del Veneto. Un’analisi di lungo periodo.
Questo il tema della conferenza che Aldo Solimbergo (nella foto qui sotto) terrà il 6 febbraio alle ore 18 a Casa dei Carraresi nell’ambito dei Giovedì della cultura.
Il tema
La relazione si prefigge di mettere a confronto la dinamica dell’economia regionale con quella nazionale nel medio/lungo periodo. Fin dal 1861, data dell’Unità d’Italia, il carattere specifico del nostro paese è stato quello di presentare divari economici regionali (nord-sud, est-ovest, nord-est-centro, etc.) molto più accentuati di quelli presenti all’interno di paesi quali: Spagna, Francia, Portogallo, Belgio, etc.
Ancora nella seconda metà degli anni ’50 il Veneto era classificato dai Rapporti ISTAT e dalla Banca d’Italia come la “Regione più meridionale del settentrione” con presenza di aree (Province di Belluno e Rovigo) depresse.
Gli oltre 50 studi di carattere economico prodotti per il 150° dell’Unità d’Italia ricostruiscono serie storiche di grandezze economiche (reddito, consumi, risparmi, investimenti, pil pro-capite etc.) che consentono analisi e interpretazioni di grande interesse a scala regionale.
Ancora nel 1861 il nostro paese era classificato come “paese agricolo arretrato”, mentre al di là delle Alpi stava già avanzando la seconda “rivoluzione industriale” (un ritardo di quasi cento anni nei confronti dell’Inghilterra).
La relazione cercherà di mettere a fuoco le tappe che hanno consentito a parte del Paese e al Veneto di raggiungere verso gli anni ’80 livelli di reddito medio europeo.
Aldo Solimbergo si è laureato all’università Cà Foscari di Venezia con una tesi in politica economica. Dal 1971 al 1989 ha lavorato, come ricercatore economico, presso l’Istituto regionale di studi e ricerche sull’economia regionale del Veneto, quindi nel Consiglio regionale del Veneto come dirigente regionale del “Servizio studi, ricerche, documentazione e biblioteca”. Attivo nell’Associazione italiana di scienze regionali e nell’Associazione italiana degli economisti del lavoro ha collaborato con molte Università venete e con gli Uffici Studi di: Camera dei deputati, Banca d’Italia, Ministero delle finanze, Ministero del Lavoro, Ministero del Bilancio e della Programmazione, Censis, CNR e ISTAT. Autore di varie pubblicazioni quali: “Il mercato del lavoro nel veneto”, “La dispersione scolastica nel veneto”, “Federalismo fiscale e regioni”, “I distretti industriali nel Veneto”, “50° della Costituzione italiana: i costituenti veneti” e “Dinamiche demografiche di lungo periodo nel Veneto”. Ha coordinato l’attività dei “Servizi studi, ricerche e documentazione” delle Regioni italiane nell’ambito dell’Assemblea dei Presidenti dei Consigli regionali d’Italia.
E’ stato Vice Presidente del CAI di Treviso e presidente del Lions Club Treviso Sile. Diplomato in teologia è studente fuori-corso dell’istituto Superiore di Scienze Religiose di Treviso.
8 febbraio: Tornano i dialoghi letterari a Casa dei Carraresi.
L’8 febbraio con Giancarlo Montedoro dialogano Luigi Garofalo e Paolo Ruffilli.
Sabato 8 febbraio, alle ore 17.30, Casa dei Carraresi ospiterà Giancarlo Montedoro che presenterà i volumi “Campi Elisi. Poesie Nuove” e gli inediti “Orfeo incatenato”. Con l’Autore dialogheranno Luigi Garofalo e Paolo Ruffilli.
Giancarlo Montedoro è un poeta ed un giurista, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato. Già Consigliere del Presidente della Repubblica. Docente di Istituzioni di Diritto Pubblico e di diritto pubblico dell’economia presso la Facoltà di Economia della Luiss Guido Carli. É in servizio presso la sesta sezione, competente in materia di diritto dell’economia e della regolazione dei mercati, edilizia, tutela del paesaggio, autonomia speciale. Ha scritto cinque libri di poesie: Il Toro di Falaride, Il giuoco di Dedalo, L’ombra di Euridice, Hermes o le figure della scomparsa e Campi Elisi.