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trentatreenne

SANTA MARIA A VICO (CE). VITTIMA DI FURTO RICONOSCE LA PRORIA AUTOVETTURA RUBATA QUALCHE GIORNO PRIMA E CHIAMA I CARABINIERI. TRENTATREENNE BLOCCATO E DENUNCIATO PER RICETTAZIONE.





SANTA MARIA A VICO (CE). VITTIMA DI FURTO RICONOSCE LA PRORIA AUTOVETTURA RUBATA QUALCHE GIORNO PRIMA E CHIAMA I CARABINIERI. TRENTATREENNE BLOCCATO E DENUNCIATO PER RICETTAZIONE.

Aveva denunciato, il 4 agosto scorso, presso la Stazione di Arienzo, in provincia di Caserta, il furto della sua autovettura ad opera di ignoti e questa mattina, mentre era in transito su via Nazionale nel comune di Santa Maria a Vico ha riconosciuto la propria auto, ma con apposta una targa diversa dalla sua.

Dopo pochi istanti il trentaseienne ha chiamato il “112” e richiesto l’intervento dei militari.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Santa Maria a Vico che, poche centinaia di metri più avanti, sono riusciti a bloccare il mezzo segnalato e a identificare il conducente. Le immediate verifiche hanno consentito, nonostante sullo stesso fosse stata apposta una targa diversa, poi risultata alterata, di riscontrare il numero di telaio perfettamente corrispondente a quello dell’Auto oggetto di furto.

Inoltre all’interno della stessa, una Alfa Romeo Stelvio, il proprietario ha riconosciuto anche alcuni oggetti personali ancora ivi presenti.

L’uomo alla guida, un trentatreenne di origine indiana, è stato denunciato in stato di libertà e dovrà rispondere di ricettazione.

L’auto recuperata è stata sottoposta a sequestro penale. Indagini in corso da parte dei carabinieri della locale Stazione.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Torino: arrestato un trentatreenne detentore di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico

La Polizia di Stato di Torino all’esito di una complessa attività di indagine originata dalla collaborazione internazionale e coordinata in ambito nazionale dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, gli investigatori del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica per il Piemonte e Valle D’Aosta hanno proceduto all’arresto di un trentatreenne, lavoratore nel campo promozionale-pubblicitario, residente a Torino, trovato in possesso di oltre 80.000 immagini prodotte mediante sfruttamento sessuale di minorenni. Durante la perquisizione informatica, condotta su delega dell’A.G. torinese, gli operatori della Polizia Postale, oltre a constatare l’ingente quantità di files pedopornografici, hanno accertato la classificazione del materiale in cartelle nascoste, talvolta anche oggetto di fotoritocchi mediante l’uso di applicazioni di editing grafico. Si è quindi proceduto all’arresto in flagranza dell’indagato, che, in attesa dell’udienza di convalida, è stato posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’A.G. procedente. A suo carico sono stati sequestrati i dispositivi utilizzati per procurarsi il materiale illecito. L’alta qualità dei rapporti di cooperazione internazionale di polizia in campo cibernetico, unita al costante monitoraggio d’iniziativa della rete volto alla prevenzione e contrasto dei fenomeni delittuosi che possano coinvolgere i minori nella navigazione online, consentono alla Specialità della Polizia Postale e delle Comunicazioni, anche in assenza della proposizione di una formale denuncia da parte del cittadino, la conduzione di iniziative investigative per il contenimento degli effetti dannosi provocati dall’uso distorto degli strumenti di connessione virtuale sul web. Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza, a favore degli indagati, sino alla sentenza definitiva.