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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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territoriale.

Parrocchia N.S. di Lourdes: nel futuro attività dell’ oratorio a vantaggio di tutto il contesto territoriale, svantaggiato e non

L’associazione senza scopo di lucro ASD Tennis Lourdes dopo 50 anni dovrà interrompere al 30 settembre la gestione dell’area ottenuta in concessione da parte della Curia per un contratto recesso anticipatamente con relativa “liquidazione” di 14 mila euro. La volontà del parroco don Antonello Giannotti di mettere fine all’attività dell’associazione che ha rappresentato da tanto tempo ” un luogo che ha promosso l’attività sportiva e l’aggregazione sociale per la comunità” secondo quanto sostengono gli associati, si è rilevata irremovibile, anche dopo l’offerta inedita di “corsi di tennis con maestri certificati dalla Federazione Italiana Tennis a costo zero per tutti i ragazzi che frequentano l’oratorio” come si legge dai social. La citazione in giudizio da parte della parrocchia ha indotto l’associazione ad addivenire ad un accordo con relativa indennità, così come lo stesso parroco recita in una lettera aperta alla cittadinanza disponibile in rete in cui specifica “Gli spazi che ritorneranno nella disponibilità della parrocchia, che ne è la proprietaria, serviranno per realizzare finalità sociali, togliere i ragazzi dalla strada, consentendo loro di fruire di un luogo dove si svolgeranno attività culturali, ludiche e di promozione umana e per dotare l’oratorio di spazi per le attività sportive, compreso il tennis”. E’ evidente la legittima pianificazione di sottrarre l’area ad un accesso a pagamento come formulato in altro passaggio della lettera:”L’ oratorio, secondo lo spirito di don Bosco, è casa che accoglie tutti, e sottolineo tutti , non solo gli iscritti ad un circolo privato dove si paga per giocare”. E’ noto che esistono diversi esempi di strutture sportive di proprietà delle parrocchie date in gestione a squadre o società extra, con le quali i rapporti si attengono agli aspetti economici di affitto, bollette e manutenzione. Ma un tempo ricordiamo che le comunità cristiane puntavano ad attività sportive organizzate come valido strumento educativo e pastorale, quasi un riflesso di quanto Papa Francesco ha detto in vari incontri:”E’ bello quando in parrocchia c’è il gruppo sportivo, e se non c’è il gruppo sportivo manca qualcosa. Ma questo gruppo sportivo deve essere impostato bene, in modo coerente con la comunità cristiana”. Fin qui la vertenza attinente al recesso del contratto con l’Asd Tennis e le motivazioni espresse nero su bianco dal parroco che mettono fine alle pressioni incalzanti tradotte anche in un sondaggio on line rivolto a raccogliere l’opinione dei concittadini da parte di un associato. Per quanto attiene al futuro dell’area, di esso non si è trattato in nessuna seduta del Consiglio pastorale fino ad oggi, dichiarano il parroco nella lettera e alcuni membri del Consiglio pastorale raggiunti telefonicamente. Pertanto i paventati parcheggi non sono al momento progetti definiti. C’è da attendersi e augurarsi che don Antonello, secondo il suo stile versatile e poliedrico, come anticipa nella stessa lettera, non tardi a condividere con la comunità parrocchiale le soluzioni piú idonee per trasformare gli spazi disponibili dell’area in siti aperti a tutti per una efficace attività di oratorio orientata anche a pratiche sportive, di bassa soglia, non legate a enti di spiccato intento agonistico. Gli oratori sono luoghi stimolanti di socializzazione e crescita educativa, a prescindere dal ceto sociale, appartenenza religiosa o disponibilità economica. Il disegno che verrà del rinnovamento dell’oratorio N.S. Lourdes non potrà che formularsi sulla base dei bisogni del territorio e non dell’incremento atteso magari nella frequentazione della parrocchia di fedeli afferenti da altre realtà ed esigenti ampi spazi di parcheggio auto. Don Antonello avrà modo di tutelare la sua parrocchia da eventuali appetiti di privati e di garantire la priorità nel futuro di quella dell’apertura concreta alle esigenze sociali ed educative del suo intorno. Del resto, come per il Macrico la cui progettualità non sembra ancora acquisire le prerogative di trasparenza e condivisione inderogabile sulla zero nuova edificabilità dell’area (nonostante quanto asserisce lo stesso parroco in un’altra vibrante lettera di risposta ad un articolo pubblicato dalla rivista Adista reperibile sul web), la riqualificazione di interi quartieri come quello di Acquaviva non risponderebbe a nessuna “rigenerazione urbana” solidale e liberatoria per la comunità locale se non pensata “con” prima che “per” quelle stesse comunità come declinato da spot consolatori dei proponenti, amministrazioni comunali o parrocchie che siano.

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Napoli. Lavoro di qualità: Coldiretti sottoscrive un’intesa per l’istituzione della sezione territoriale provinciale

Rete del lavoro agricolo di qualità, la Coldiretti Napoli sottoscrive il protocollo d’intesa per l’istituzione della sezione territoriale provinciale di Napoli

Lavoro sostenibile e lotta al caporalato fra gli obiettivi perseguiti
C’è la Coldiretti Napoli fra i promotori dell’iniziativa per costruire un modello di lavoro agricolo più giusto, sostenibile e proiettato verso il futuro, cercando di contrastare la piaga del caporalato. Nasce con questi obiettivi l’istituzione della Sezione Territoriale Provinciale di Napoli della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità.
In Prefettura la firma del protocollo di intesa per creare una rete solida e coesa tra tutti gli attori del settore agricolo. La presidente di Coldiretti Napoli Valentina Stinga ha sottoscritto il documento con gli esponenti di Prefettura, Regione Campania, Città Metropolitana di Napoli, Enti Locali, Organizzazioni Sindacali e Agricole, Enti del Terzo Settore e altri soggetti pubblici e privati.
L’obiettivo comune -spiega la presidente di Coldiretti Napoli Valentina Stingaè quello di promuovere un modello di lavoro agricolo di qualità che tuteli i diritti dei lavoratori, garantisca la regolarità contrattuale, valorizzi le professionalità e contribuisca allo sviluppo sostenibile del territorio.
La Sezione Territoriale Provinciale di Napoli della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità si attiverà su diversi fronti. Dai Tavoli permanenti di confronto alla realizzazione di una piattaforma online per la raccolta e la diffusione di informazioni sulle opportunità di lavoro in agricoltura, fino ad una Intermediazione lavorativa seria e controllata”.
Fra i punti di forza apprezzati dalla Coldiretti Napoli l’attuazione di programmi e percorsi personalizzati per favorire la formazione costante della manodopera già professionalizzata e promuovere iniziative di formazione utili ad avvicinare al mondo dell’agricoltura delle risorse potenzialmente disponibili.
(Roberto Esse – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

ZES Unica: luci ed ombre sul nuovo strumento di sviluppo territoriale

Con lo scorso 12 giugno è scattata la possibilità, fino al 12 luglio, di chiedere all’Agenzia delle entrate il bonus per gli investimenti in beni strumentali nelle aree del Mezzogiorno interessate dalla ZES Unica. Dal 2024 il Governo Meloni ha deciso di unificare le otto Zes che esistono nel Meridione e che non hanno mai funzionato con regolarità. Per Zona economica speciale (ZES) si intende una zona definita del territorio dello Stato nella quale l’esercizio di attività economiche e imprenditoriali da parte delle aziende già operative o di quelle che andranno a insediarsi può beneficiare di speciali incentivi in relazione agli investimenti.I benefici principali consistono in esenzioni parziali o totali sui dazi o semplificazioni amministrative per gli investimenti. Ma le norme attuative emanate per l’attrazione di investimenti dall’esterno dell’area riguardante il credito d’imposta inducono a pensare che in realtà le finalità ultime dello strumento siano svilite. Infatti gli investimenti ammissibili sono quelli riguardanti l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive giá esistenti o che vengono impiantate nella Zes unica e che devono mantenere la loro attività nella Zes unica per almeno 5 anni. Non si rivela pertanto davvero appetibile il vantaggio offerto dalla Zes unica che renderà piú competitivo il sistema imprenditoriale esistente smentendo però il vero obiettivo dello strumento. Adriano Giannola, presidente della SVIMEZ, ha espresso perplessità sull’efficacia della Zes unica per il Mezzogiorno. “Per le Zes, nel mondo, è fondamentale disporre di un’area esente dalle dogane in entrata e in uscita: difficile che ciò possa valere in tutto il Mezzogiorno: il Sud diventerebbe un soggetto terzo con regole totalmente diverse da quelle europee. In definitiva chiamare ZES un’area eterogenea a fiscalità differenziata è altra cosa da ciò che nel mondo si intende per Zone Economiche Speciali: aree a ridosso di porti, attrezzate con retroporti, interporti. Una entità territoriale ben definita attrezzata per diventare attrattiva per particolari motivi tra i quali emerge proprio quello legato all’esistenza di un porto. Pensiamo a Tangeri in Marocco. Puntare sulla fiscalità di vantaggio per tutto il Mezzogiorno espone al rischio di far rivivere lo spirito della vecchia politica assistenzialista”, conclude il Presidente Svimez. Così Eleno Mazzotta, Segretario Generale Nazionale di Federaziende, Confederazione nazionale delle piccole e medie imprese, dei lavoratori autonomi e dei pensionati ha sottolineato i seguenti punti critici dello strumento ZES unica: l’eccessiva estensione della Zes (un’area di 20 milioni di persone) che azzera le peculiarità degli investimenti; l’accentramento nelle mani della Presidenza del Consiglio dei Ministri della cabina di regia della Zes Unica; l’aumento dell’importo minimo (da 200 mila euro in su), per i progetti di investimento che taglia fuori tutte le medie e piccole imprese; la scarsa dotazione finanziaria (sono insufficienti gli 1,8 miliardi di euro stanziati dal Governo per il primo anno). “Stiamo assistendo a un commissariamento del Sud e di tutte le sue istituzioni – sostiene Mazzotta – con un nuovo centralismo che, da un lato, concede un’autonomia differenziata al Nord, ossia alla parte più ricca del Paese, alla quale si permette di andare avanti da sola mantenendo i soldi che produce e nel mentre si realizza una scatola vuota denominata ZES Unica completamente priva di copertura finanziaria e con una dotazione di personale (circa 60 unità) insufficiente a garantire le agevolazioni previste e il buon andamento della pubblica amministrazione”. Secondo alcuni l’operazione ZES unica ha soddisfatto solo l’aspirazione del ministro di accentrare il più presto possibile nelle proprie mani tutte le procedure relazionali con le imprese e decisionali riferite a nuovi investimenti al Sud.

 

 

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Caserta. Musica, danza, mostre, promozione sociale e territoriale alla Reggia: programma presentato

É stato presentato, nella sala conferenze della Gran Galleria della Reggia di Caserta, il calendario delle iniziative del Bando di valorizzazione partecipata del Museo per il periodo compreso tra maggio e agosto 2024.
L’istituto del Ministero della Cultura, quale museo contemporaneo al servizio della società, consolida il ruolo di promotore di sviluppo in chiave culturale sostenendo forme di progettualità condivisa offrendo ai suoi pubblici una rassegna di eventi di grande interesse che spaziano nei diversi linguaggi dell’arte, dalla musica alla danza, passando per la pittura, la scultura e il cinema. In cartellone anche iniziative di animazione territoriale e promozione sociale.
Con il Bando di valorizzazione partecipata, dal 2021, il Museo condivide, nel rispetto dei principi di trasparenza e di pari opportunità, il suo programma di iniziative con istituti di ricerca, università, conservatori, centri di formazione, operatori culturali, cooperative, fondazioni, associazioni di volontariato e di promozione sociale, raggruppamenti di associazioni e altri soggetti senza scopo di lucro. Un progetto di partecipazione,
sperimentazione e 
innovazione in sinergia con il territorio, finalizzato a sviluppare contenuti culturali.
La Reggia di Caserta propone quest’anno una vera e propria stagione concertistica, con appuntamenti settimanali. Si comincia l’11 maggio, alle 17.30, in Cappella palatina, con l’AMI Napoli – Associazione Mozart Italia e la rassegna “La Musica, Il Mito, La Memoria _ Percorsi d’autore al pianoforte”. Il progetto si articola in tre concerti per pianoforte solista. Il mito, la follia, il dionisiaco, costituiscono il fulcro del programma musicale e prevedono la presentazione di opere pianistiche di Franz Liszt, Brahms, Ravel, Robert Schumann. L’11 maggio il concerto “Angeli e Demoni” vedrà protagonista la pianista e compositrice Maria Gabriella Mariani, che in questa occasione presenterà la sua ultima composizione “Pezzi Sinfonici”, un viaggio nel passato e nella memoria della sua terra, alla ricerca delle origini.
Torna poi ad allietare il pubblico della Reggia, l’Orchestra da Camera di Caserta in collaborazione con l’associazione Anna Jervolino che, dal  18 maggio al 29 giugno, presenterà la Primavera Mozartiana. Cinque concerti diretti da Antonino Cascio con due “rising star” per la prima volta in Regione Campania – il violinista Simon Zhu, vincitore del Premio Paganini del 2023 e Hyun Jung Song, oboista dell’Accademia dei Berliner Philarmoniker, vincitrice dell’ International Oboe Competition of Japan di Tokyo del 2023 – e di Ensemble dell’Orchestra.
Dal Museo poi la rassegna si estenderà al territorio provinciale con la sezione “Mozart oltre la Reggia in Terra Laboris… sulla via di Mozart” . Dieci concerti e due masterclass ad Aversa, Capua, Teano e Sessa Aurunca per una ideale riproposizione della presenza di Mozart in Terra di Lavoro nel maggio 1770.
Grande ritorno al Museo anche per il Sonora Wind Trio che presenterà per la Notte dei Musei, il 18 maggio, programmi musicali di raro ascolto legati alla produzione compositiva di area napoletana tra ‘700 e ’800. Lo Scalone reale, il Vestibolo superiore e le sale degli Appartamenti reali saranno punteggiati da tableaux vivant musicali con la partecipazione dei danzatori della compagnia Arabesque.
Il Sonora Wind Trio si esibirà anche nel “Concerto all’alba”, previsto per fine agosto 2024. Un percorso di ascolto al sorgere del sole nei giardini della Reggia con un racconto recitato sulla storia del Parco reale.
I danzatori e performer dell’associazione Arabesque, con il progetto “Vivi la Reggia”, improvviseranno momenti di danza sulle musiche scelte dai partner di Progetto Sonora.
Si prosegue l’1 giugno, nella Cappella palatina, alle ore 17.30, con l’Orchestra Filarmonica campana, guidata dal Maestro Giulio Marazia, che presenterà un concerto di Anja Malkov, considerata una giovane promessa del flauto a livello internazionale, e che si cimenterà nell’esecuzione del concerto per flauto e orchestra di Jacques Ibert con la direzione di Claudio Cohen.
Due novità esclusive di quest’anno sono, poi, i concerti della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato.
Per il 250° anniversario della fondazione del corpo della Guardia di Finanza, il 18 luglio ci sarà l’esibizione della Banda del Corpo (102 elementi) nel I cortile della Reggia di Caserta.
Dal 18 al 28 luglio si terrà anche una mostra di uniformi e cimeli, nelle sale al piano terra dell’alla della Gran Galleria, legati alla presenza dell’Accademia della Guardia di Finanza nella Reggia di Caserta tra la fine del XIX secolo e il primo quarto del Novecento.
La Questura di Caserta presenterà, invece, a settembre, il progetto “Legalità fra estetica ed etica”, con l’esecuzione della banda musicale della Polizia di Stato composta da 105 esecutori provenienti dai più prestigiosi Conservatori d’Italia, con la partecipazione straordinaria del maestro Giuseppe Gibbone, celebre violinista. La banda eseguirà brani coevi all’architetto Luigi Vanvitelli.
Spazio, poi, alle mostre.
Danilo Ambrosino, artista che ha esposto in diversi istituti culturali come il Mann, l’Orto Botanico di Napoli e Palermo e in alcune fiere di arte contemporanea, in Italia e all’estero, presenterà dal 13 giugno al 13 luglio alla Castelluccia, una mostra di dipinti a tema botanico dal titolo “Un tesoro di luce e foglie” con la curatela di Alessandra Pacelli, giornalista e curatrice d’arte. Le opere sono ispirate alla flora della Reggia di Caserta e attingono a fonti storiche sul patrimonio naturale del Parco reale come il “Plantarum Regii Viridarii Casertani“.
Inoltre la Galleria Giorgio Persano di Torino porterà alla Reggia di Caserta, nel periodo estivo, la mostra e installazione “Splendor Solis”, un progetto site specific di Marco Bagnoli a cura di Marina Guida in collaborazione con Studio Trisorio. Marco Bagnoli è uno dei più significativi esponenti delle tendenze artistiche che si sono imposte in Italia alla fine degli anni Settanta.
Aprono alle iniziative da quest’anno anche i Giardini della Flora.
Il Comitato per Villa Giaquinto, in collaborazione con Caserta Film Lab, ripropone un’iniziativa legata alla tradizione della città con “Cinema alla Flora”, una rassegna cinematografica (a settembre con ingresso gratuito) che ha come obiettivo la valorizzazione del cinema come strumento di aggregazione e veicolo di messaggi sociali, per costruire un nuovo modo di vivere la socialità in città, stimolare la crescita del settore artistico-culturale e attivare dei canali innovativi di coinvolgimento per le associazioni del terzo settore, dando uno spazio prima di ogni film alle realtà del territorio per raccontare le buone pratiche portate avanti nel proprio lavoro.
Ali della Mente presenta al pubblico un progetto “Rosso Vanvitelliano: Il Lungo Reggia Liberato”, realizzato in collaborazione con le associazioni Compagnia della Città, Comitato per il Centro Sociale ODV, Comitato Città Viva ODV, Lipu ODV Caserta, Asd Dinamika Outdoor. E’ prevista la realizzazione di cinque giornate di apertura della Flora dedicate a specifici temi sociali e veicolate attraverso laboratori, incontri, workshop, giochi e spettacoli artistici: la promozione culturale della città (14 luglio); la scoperta e tutela di flora e fauna (8 settembre); il benessere psicofisico attraverso lo sport e i sani stili di vita (15 settembre); la mobilità sostenibile e i beni comuni (29 settembre); intercultura e solidarietà (13 ottobre).
Per il benessere del corpo e della mente torna il Kundalini Yoga con l’associazione Rosa Del Nilo con la quinta edizione di “T-Essere insieme”. L’evento, organizzato dall’associazione in collaborazione con insegnanti certificati a livello internazionale e nazionale, si svolgerà il 14 e 15 settembre e ha come obiettivo la diffusione della conoscenza dell’antica disciplina dello Yoga. L’evento si articolerà proponendo ai partecipanti classi e tecniche di Kundalini Yoga, ispirate al tema della capacità di fare rete, ossia di intessere relazioni sane, dell’essere umano, tra questi e gli altri esseri viventi e con l’ambiente circostante. L’iniziativa si svolgerà in aree suggestive ma meno frequentate del Parco reale per unire sinergicamente due realtà culturali, il Kundalini Yoga e le bellezze architettoniche e paesaggistiche del complesso vanvitelliano.
La partecipazione a tutte le iniziative del Bando di valorizzazione partecipata rientra nel costo ordinario del biglietto/abbonamento al Museo. Le informazioni dettagliate su ciascun evento saranno disponibili sul sito istituzionale e sui canali social del Museo in prossimità delle date di realizzazione.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caiazzo-Alvignano. Anna Maria Mone cooptata da ‘Gusto territoriale’ lavorerà con Antimo Migliaccio

Indagine di mercato per l’individuazione di un immobile da adibire a sede dell’Ufficio Territoriale di Napoli 2






Comune di Napoli – Indagine di mercato per l’individuazione di un immobile da adibire a sede dell’Ufficio Territoriale di Napoli 2

















(Fonte: Comune di Napoli – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

FOFI – FNOB – FEDERFARMA – FEDERLAB Piena condivisione sullo sviluppo evolutivo della farmacia e del ruolo del farmacista e avvio di una proficua collaborazione tra farmacisti e biologi per il potenziamento della sanità territoriale






 FOFI – FNOB – FEDERFARMA – FEDERLAB
Piena condivisione sullo sviluppo evolutivo della farmacia e del ruolo del farmacista e avvio di una proficua collaborazione tra farmacisti e biologi per il potenziamento della sanità territoriale

Roma, 12 aprile 2024 – La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), la Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), Federfarma e Federlab condividono e sostengono l’obiettivo del Governo di potenziare la sanità territoriale e ridurre le liste di attesa in particolare per gli anziani e i malati cronici.
Fofi, Fnob, Federfarma e Federlab esprimono piena condivisione sullo sviluppo evolutivo della farmacia dei servizi e del ruolo del farmacista.
A tal fine, dopo un positivo confronto, Fofi, Fnob, Federfarma e Federlab hanno convenuto sull’opportunità di promuovere una più stretta sinergia tra farmacisti e biologi, nell’ambito delle diverse e specifiche competenze, per ampliare l’offerta delle prestazioni diagnostiche, di primo e secondo livello, da eseguire nella “Farmacia dei servizi”.
Fofi, Fnob, Federfarma e Federlab sottolineano che la strada da intraprendere, d’intesa con il Governo, per ridurre file e tempi di attesa per l’esecuzione di accertamenti diagnostici è quella di una proficua e programmata collaborazione tra la Farmacia dei servizi, i laboratori di analisi e le nascenti case della comunità.
Fofi, Fnob, Federfarma e Federlab si impegnano a dare vita su questi temi ad un “tavolo di lavoro” permanente.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Allarme cinghiali: l’Ambito Territoriale di caccia della Provincia accoglie la proposta di Coldiretti

Trento, un gruppo di cinghiali.
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Primo importante risultato ottenuto per la lotta contro i danni alle colture causati dai cinghiali che stanno flagellando l’intero territorio con gravissimi danni al settore agricolo. La questione arriva all’ordine del giorno del comitato di gestione dell’ATC Caserta, su proposta di Coldiretti Caserta che ha sollevato la necessità e l’urgenza di intervenire in maniera concreta.

La proposta è stata quella di individuare un gruppo di selettori che possa intervenire nelle zone maggiormente afflitte dalla presenza dei cinghiali

Affiancandosi all’instancabile lavoro dell’Atc, che in questi anni ha permesso la formazione dei selecontrollori e una programmazione puntuale degli interventi necessari con individuazione di fasce maggiormente colpite dai danni da fauna selvatica, Coldiretti Caserta propone l’istituzione di un numero verde per dare la possibilità di segnalare in maniera tempestiva e diretta eventuali danni e/o minacce derivanti da una presenza massiccia di cinghiali su un determinato territorio.

Il direttore Miselli (nella foto qui accanto) esprime soddisfazione per il risultato raggiunto: “Si stimano danni nell’intera regione per oltre 4 milioni di euro, risorse che potrebbero essere utilizzate per modernizzare un settore, quello dell’agricoltura, trainante per l’economia del territorio“.

Coldiretti chiede un’azione concreta, senza costi aggiuntivi per la collettività, e per la valorizzazione della stessa filiera.

Bisogna muoversi – spiega Miselli – prima dell’ennesima stagione in cui poi gli agricoltori sono costretti alla conta dei danni. Massima attenzione ai vigneti, agli uliveti, ai castagneti e alle coltivazioni erbacee, in modo che la presenza dei cinghiali non metta in ginocchio tanti imprenditori. O peggio ancora, che questi animali possano provocare rischi per l’incolumità dei cittadini che percorrono le nostre strade“.

Coldiretti Caserta, proprio relativamente alla problematica della sicurezza stradale, chiede un incontro urgente al prefetto così come già fatto negli anni scorsi.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Scafati (SA). Nasce il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle: entusiasta la coordinatrice Villani

La Coordinatrice provinciale del Movimento 5 stelle in provincia di Salerno: “Mario Aprea eletto rappresentante del Gruppo Territoriale”

Grazie a un lavoro costante e capillare portato avanti da mesi finalmente anche Scafati ha un Gruppo Territoriale formalmente riconosciuto che potrà avanzare istanze e interlocuzioni sia con gli altri Gruppi e comitati del Movimento, sia con gli amministratori locali sempre ponendosi in ascolto dei cittadini e delle loro necessità.

Dall’operato delle amministrazioni comunali al controllo del territorio, dalla tutela dell’ambiente alla mitigazione del dissesto idrogeologico, l’obiettivo è quello di diventare sempre più una forza politica ben radicata sul territorio, al servizio della comunità e delle sue istanze.

Durante la serata di sabato si è proceduto alla votazione del rappresentante del Gruppo Territoriale, che ha visto la designazione dell’attivista Mario Aprea. “Sono onorato di essere stato eletto Rappresentante del gruppo territoriale Scafati”, – ha dichiarato Aprea “un impegno verso la comunità che continuerà con sempre maggiore determinazione nel difendere i diritti dei cittadini.

I gruppi territoriali sono le nostre comunità-laboratorio aperte a tutti, aderenti e simpatizzanti, che permetteranno alle tante persone avvicinatesi al M5S di diventare parte attiva della realtà civica di cui fanno parte. Numerosi cittadini riuniti nel simbolo del Movimento e animati dalla volontà di contribuire al benessere del proprio territorio, condividendo i valori e gli intenti tracciati dal Presidente Giuseppe Conte, prima da premier, poi da capo politico del M5S.

Un grazie ai tanti attivisti che venerdì sera hanno partecipato all’ incontro con l’entusiasmo di continuare a battersi per il rispetto delle regole e della res pubblica. Avere un gruppo territoriale radicato sul territorio, oltre a favorire la discussione, il confronto e lo scambio di idee politiche tra gli iscritti per sviluppare iniziative e progetti, conformemente agli indirizzi politici e all’unitaria attività politica del Movimento 5 Stelle, significa anche confrontarsi con chi amministra e con tutti coloro che vogliono contribuire a migliorare il territorio” -. A dirlo è la Coordinatrice provinciale del Movimento 5 stelle in provincia di Salerno Virginia Villani.

(Nicola Arpaia – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Scuola ‘Buonarroti, accorpamento, no secco di Cisal: a rischio identità territoriale e offerta formativa

“Siamo contrari all’accorpamento dell’Istituto tecnico Buonarroti di Caserta da effettuarsi ad opera dell’istituto Terra di Lavoro“.

E’ quanto ha dichiarato lunedì mattina il Segretario generale della Cisal Caserta Ferdinando Palumbo attraverso una nota diffusa agli organi di stampa che recita testualmente: “Gli attori della provincia fanno a gara per contendersi il primato nella difesa dell’identità eppure nessuno, a parte noi, ha palesato la sua contrarietà ad una scelta volta a cancellare un simbolo della città.

Per quanto ci riguarda siamo in attesa di una convocazione dell’Ente Provincia dove andremo a  rappresentare tutte le nostre perplessità. In termini pratici è opportuno ricordare che il Buonarroti raccoglie un’utenza formata da tantissimi ragazzi della provincia e dell’alto casertano, territorio dove gli istituti superiori non brillano certo per qualità ed offerta scolastica.

Il paventato anticipo porrebbe inoltre in grosse difficoltà organizzative le famiglie dei ragazzi delle terze medie orientati a scegliere il plesso, le stesse, già alle prese con gli open day si troveranno di fronte a tutta una serie di interrogativi relativi al dislocamento delle aule dei propri figli ed alla gestione dei trasferimenti nel capoluogo; insomma per loro si preannuncia un Settembre da incubo.

Non tutte le scelte -ha concluso Palumbo- possono essere improntate all’insegna del risparmio e del dimensionamento, per quanto ci riguarda bisognerebbe viceversa migliorare i trasporti da e verso un plesso dove i ragazzi che escono alle 15 riscontrano immense difficoltà a far ritorno a casa“.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

S. Marzano sul Sarno (SA). Villani (M5S): ‘Rosa Silurino eletta Rappresentante del Gruppo Territoriale’

Villani e Silurino: “Per le prossime elezioni amministrative costruiremo un progetto per San Marzano insieme a tutti coloro che hanno a cuore la città”.

Molto partecipata è stata la prima assemblea ufficiale degli iscritti al GT di San Marzano sul Sarno, che ha eletto a grande maggioranza Rosa Silurino quale Rappresentante del Gruppo territoriale. Con la costituzione di questo gruppo, l’opera di riorganizzazione del Movimento 5 Stelle su scala provinciale ha compiuto un ulteriore passo avanti importante. Questo è il decimo Gruppo Territoriale che si costituisce in provincia di Salerno.

Abbiamo più di mille persone iscritte ai Gruppi Territoriali, stiamo creando una rete veramente importante che ci consente un forte radicamento sui territori. Sarà un lavoro di squadra, che abbiamo già avviato da qualche mese e che ci permetterà di essere più forti e di dare maggiore voce ai territori. Da oggi il Movimento 5 Stelle a San Marzano sarà più intraprendente, organizzato e presente sul territorio, per difendere i nostri principi e proporre idee concrete che possano incidere positivamente sulla vita dei nostri concittadini.

Il Movimento 5 Stelle vuole continuare a interessarsi dei problemi dei territori e trasformare la simpatia che suscita in cittadinanza attiva per coinvolgere i cittadini e nella ricerca delle soluzioni ai problemi delle nostre città“, ha dichiarato Virginia Villani, Coordinatrice del Movimento 5 Stelle in provincia di Salerno.

Per le prossime elezioni amministrative costruiremo un progetto per San Marzano sul Sarno insieme a tutti coloro che hanno a cuore la città, partendo dalle periferie, dai giovani e dai cittadini che non sono ascoltati. La figura del Rappresentante del Gruppo si inserisce in una nuova organizzazione che ha una forte vocazione territoriale, civica e di apertura ai progetti e alle proposte dei cittadini.

Il nostro è un gruppo aperto a tutti, noi rappresentiamo l’unico e concreto progetto civico per la città, lasciamo agli altri i programmi copia-incolla e le finte correnti civiche che, insieme ai partiti di lungo corso, nascondono la mano dei soliti noti in corsa per l’ambita poltrona nei palazzi. Mentre gli altri pensano solo ai nomi per le poltrone, noi pensiamo a San Marzano“, ha concluso alla presenza dell’assemblea elettiva.

“Ringrazio la coordinatrice provinciale di Salerno, Virginia Villani, per l’impegno profuso nella costituzione dei gruppi territoriali e la comunità del Movimento 5 Stelle” ha affermato Rosa Silurino, neo eletta Rappresentante del Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle a San Marzano sul Sarno.

(Nicola Arpaia – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

S.Lorenzello (BN). Il ‘Parco dei Dinosauri’ riaprirà e tornerà a far parte del patrimonio territoriale

Il “Parco dei Dinosauri” riaprirà al pubblico e tornerà a far parte del patrimonio territoriale del comune laurentino.

Lo annuncia il sindaco Antimo Lavorgna, che rende noto di aver avviato la procedura amministrativa per concretizzare l’obiettivo.

Il sindaco Lavorgna ha convocato e presieduto una seduta di Giunta comunale per deliberare in materia.

L’Organo esecutivo del comune laurentino ha deliberato di conferire mandato al responsabile del servizio tecnico-manutentivo municipale per espletare le procedure burocratiche atte alla eliminazione dei vincoli attualmente esistenti nelle aree sede del “Parco”, gestite dal Demanio idrico.

In tal senso, ad una figura professionale esterna qualificata sarà affidato l’incarico di provvedere a studi specialistici indispensabili all’ottenimento sia della concessione che della sdemanializzazione delle aree del “Parco”.

La Giunta comunale laurentina ha contestualmente quantificato, come spesa presuntiva, in euro 7mila l’importo da predisporre nel bilancio di previsione 2024/2026, per la copertura finanziaria dell’operazione.

«A seguito di svariati incontri con l’agenzia del Demanio, altre amministrazioni e le autorità competenti – riferisce il sindaco Lavorgna è stata individuata la corretta procedura per la eliminazione degli attuali vincoli demaniali, affinché il Comune di San Lorenzello possa nuovamente utilizzare e, dunque, riaprire al pubblico il “Parco dei Dinosauri”. Si è quindi stabilito, “in primis”, di ottenere la concessione delle aree menzionate e, parallelamente, di procedere verso la conclusiva sdemanializzazione».

La fascia tricolore laurentina evidenzia inoltre che, al termine dell’iter burocratico per la concessione, più rapido rispetto a quello per la sdemanializzazione, sarà già possibile fruire del “Parco”, corrispondendo al Demanio idrico una quota concessoria.

«Alla conclusione della procedura di sdemanializzazione – sottolinea il sindaco Lavorgna il nostro ente municipale acquisirà poi a tutti gli effetti l’area nel proprio patrimonio territoriale. Terrò informata la comunità laurentina sullo stato di avanzamento della procedura di riapertura del “Parco”Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato e collaboreranno per assicurare il più rapido completamento dell’iniziativa».

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Sannio. ‘Futuridea’ lancia il LIT, Laboratorio di Innovazione Territoriale di imprese e sistemi produttivi

“Futuridea” opera da anni per un nuovo protagonismo dei territori fragili, perseguendo l’idea di attivare nel Mezzogiorno ed in tutte le aree fragili del Paese spazi di innovazione territoriale, di sperimentazione intelligente orientata ad una nuova visione strategica.

Insieme al Gal Molise – afferma Francesco Nardone, Responsabile Rapporti Istituzionali di Futuridea – abbiamo costituito LIT, il ‘Laboratorio di Innovazione Territoriale delle imprese e dei sistemi produttivi’ con l’obiettivo di migliorare la capacità e la qualità produttiva delle imprese agricole, della trasformazione agroalimentare e dell’artigianato in ambito rurale, contribuendo ad accrescere le competenze degli operatori locali, ad aumentare il valore aggiunto delle produzioni attraverso innovazioni nel prodotto, nel processo, nell’organizzazione e nel marketing, a migliorare i servizi alle imprese e a valorizzare le biodiversità territoriali.

E proprio pochi giorni fa – continua Nardone – il Prof. Domenico Cersosimo, economista, autore del volume ‘Lento Pede – Vivere nell’Italia estrema’ ipotizza per la propria regione (Calabria) la nascita di laboratori di sviluppo sostenibile, orientati ad una visione strategica per sperimentare nuove idee per aree demograficamente rarefatte.

E’ importante dunque affermare con forza questa nuova visione e il LIT al Gal Molise è la prima esperienza in Italia su questo, nato in una regione straordinaria come il Molise, ma che può diventare modello per tutto il Paese di innovazione territoriale orientata alla definizione di BioTerritori intelligenti, inclusivi ed ospitali.

Futuridea – conclude Nardone – è pronta ad avviare nuovi laboratori in molti comuni del Sannio, finanziati dal MiC a valere sul Bando Borghi per attività di rigenerazione culturale e sociale dei territori”.

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Napoli. Fondazione ‘Campania Welfare’, lunedì: ‘Special Park’ e firma patto educativo territoriale

Lunedì 18 dicembre alla presenza dell’assessore alle Politiche Sociali di Napoli Luca Trapanese una giornata speciale con firma del patto educativo territoriale “Comunità Educanti a San Laise”.

Doppio appuntamento nel pomeriggio di lunedì 18 dicembre, dalle 15,30 alle 18,30 al Parco San Laise (ex base Nato di Bagnoli), sede della “Fondazione Campania Welfare”.

“Special Park for Special People” è un evento dedicato ai temi sociali delle disabilità, con presentazione e racconto di progetti, esperienze ed iniziative ad impatto sociale, che affrontano soprattutto i temi dell’inclusione e della condivisione, con la partecipazione delle diverse realtà cittadine impegnate nel settore, con esposizione di prodotti e manufatti realizzati dai ragazzi nell’ambito dei laboratori creativi delle attività organizzate dalle realtà presenti.

Tra gli ospiti oltre ai padroni di casa, il presidente della Fondazione Campania Welfare Patrizia Stasi e il direttore generale Gavino Nuzzo, ci saranno l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli Luca Trapanese e il presidente della X Municipalità Carmine Sangiovanni. Nel corso del pomeriggio sarà sottoscritto e presentato il patto educativo territoriale “Comunità Educanti a San Laise” che sarà siglato dalla proponente Fondazione Campania Welfare insieme alla X Municipalità, alla Consulta delle Associazioni, a tre istituti scolastici e a 10 enti del Terzo Settore.

Tra gli obiettivi dell’intesa, di fronte al problema della mancanza di spazi e opportunità concrete per i giovani, ci sono il contrasto alla dispersione e all’abbandono scolastico stimolando la comunicazione tra scuole, famiglie e associazioni; favorire una più ampia conoscenza del territorio per tutta la comunità educante e in particolare per gli studenti e attivare processi di ascolto degli studenti per progettare una strategia che ampli le possibilità e le aspirazioni dei ragazzi.

Per noi della fondazione questa giornata non è solo un evento sporadico perché tutti i giorni ci impegniamo per rendere la vita dei nostri ragazzi inclusiva e accogliente. Inclusione per noi non vuol dire soltanto accettazione del diverso, vuol dire valorizzare le diversità ed è per questo che ‘Special Park for special people’ è un momento di sensibilizzazione affinché ognuno si renda conto che l’inclusione non è esclusivamente inserire all’interno di un contesto un ragazzo con talenti diversi ma comprendere che la diversità è valore” afferma Patrizia Stasi, presidente della Fondazione ‘Campania Welfare’.

(Nello Lauro – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Mercato S.Severino. Villani (5 Stelle) comunica: ‘Alfredo De Caro eletto Rappresentante del gruppo territoriale’

La Coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle in provincia di Salerno Virginia Villani: “Puntiamo a riavvicinare i cittadini alla politica, alla partecipazione diretta e a dare rappresentanza a chi vuole una svolta reale rispetto alle politiche degli ultimi anni”.

Carichi di passione ed entusiasmo, gli iscritti del MoVimento 5 Stelle di Mercato San Severino hanno costituito il Gruppo Territoriale ufficiale. Strumento questo con cui il M5S guidato da Giuseppe Conte favorisce e promuove la partecipazione attiva degli iscritti alla vita politica del proprio paese, secondo quanto previsto dallo statuto e dai regolamenti.

Giovedì sera, alla presenza della Coordinatrice provinciale del Movimento 5 stelle in provincia di Salerno on. Virginia Villani – è stato eletto Alfredo De Caro Rappresentante del Gruppo Territoriale.

A lui spetterà il compito di organizzare i lavori, creare spazi di confronto con gli eletti del territorio e rapportarsi con gli organi nazionali del M5S.

L’elezione di Alfredo De Caro è stato un significativo passaggio di democrazia diretta e partecipata, un momento, e non sarà l’unico nel capoluogo, che intercetta l’anima movimentista che ci ha visto protagonisti della politica italiana. Puntiamo a riavvicinare i cittadini alla partecipazione diretta e a dare rappresentanza a chi vuole una svolta reale rispetto alle politiche degli ultimi anni”.

Ripartiamo dal basso – ha commentato il rappresentante De Caro – ma portando con noi nel Gruppo Territoriale tutto quello che è stato fatto in passato dai nostri portavoce. Vogliamo tracciare una netta distinzione tra il nostro modo di fare politica e l’attuale amministrazione per riportare la città di Mercato San Severino al ruolo che merita e con un’attenzione autentica ai bisogni dei cittadini. Lo faremo ripartendo da tutte le idee e le proposte del M5S che non sono state realizzate e lo faremo, in maniera collegiale, come gruppo territoriale di Mercato San Severino”.

Ringraziamo tutti coloro che hanno deciso di mettersi in gioco, siamo convinti che continueremo questo percorso già nelle prossime settimane con la nomina di tutte le figure previste dal nostro regolamento.

Per poter partecipare attivamente al Gruppo Territoriale è necessario essere iscritti al MoVimento 5 Stelle.

(Nicola Arpaia, Michele Cammarano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campoli del Monte Taburno (BN). Gastronomia, musica e promozione territoriale nel week end alla ‘Sagra del Fagiolo’

Alla “28° Sagra del Fagiolo del Taburno”, in programma sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre, non solo gastronomia e musica ma anche proposte per evitare lo spopolamento delle aree interne.

Procede senza sosta l’organizzazione della ‘Sagra del Fagiolo del Taburno’ in programma a Campoli del Monte Taburno sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre.

Quest’anno la kermesse, organizzata dalla Pro Loco ‘Monte Taburno’ con il patrocinio del Comune e dell’Unpli Benevento, taglia la 28° edizione e ripropone le prelibatezze della zona del Taburno tra ottima cucina, grandi tradizioni, eccellenze a Km 0 e ottimi vini. Saranno due giorni ricchi di gusti, sapori locali e prodotti genuini, ma anche per scoprire il territorio e il meraviglioso centro storico.

Il Fagiolo del Taburno, Re indiscusso della kermesse, ha un colore bianco e si coltiva tra i 400 e i 900 metri di altitudine.

Il seme è leggermente appiattito, piccolino, ma con la buccia sottile ed un sapore delicato, ottimo e digeribile. Gli anziani locali ricordano che già ai tempi della Prima Guerra Mondiale era uno dei prodotti coltivati più diffuso e se ne mangiavano più volte a settimana, in particolare con verdura o con pezzi di scarto del maiale.

La Pro Loco Monte Taburno da 28 anni sta portando avanti questa Sagra per valorizzare sempre più questo prodotto ma quest’anno all’interno della due giorni lancerà anche delle proposte per il territorio e per evitare lo spopolamento delle aree interne che purtroppo, anno dopo anno, aumenta sempre più.

Tornando alla manifestazione ci saranno stand gastronomici con un ricco menù con sua maestà il Fagiolo del Taburno: pasta e fagioli campolese (sabato sera e domenica a pranzo), ciambuotto di fagioli (solo domenica sera), fagioli a “modo nostro” con carne di salsiccia sbriciolata e pomodori, fagioli e trippa, l’angolo della braceria con panino con salsiccia o con bistecchina di maiale, poi salsiccia patate e peperoni al forno, friggitoria e la Montanara con crema di fagioli, origano di montagna ed olio extra-vergine d’oliva di Campoli diventato Igp Campania.

Ci sarà lo stand dei dolci, dove, come ogni anno, saranno presentate innovative e gustose bontà, sia tradizionali che rivisitate, con il Fagiolo del Taburno pronto a sorprendere i buongustai in una veste “insolita”.

Sabato alle ore 18:30 e domenica alle ore 17:30 ci sarà anche l’AperiFagiolo in piazza con degustazioni varie.

A fae da cornice alla kermesse spettacoli musicali, escursioni del territorio e tante altre novità.

Nei prossimi giorni sarà ufficializzato il programma della ‘28° Sagra del Fagiolo del Taburno’ targata Pro Loco ‘Monte Taburno’ in programma il 30 settembre e il 1 ottobre.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)