Caserta. Visite speciali alla Reggia per famiglie e laboratori per bambini fino al 24 agosto


'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)
I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Marcianise (CE), nel corso di un servizio mirato al contrasto dell’illecito trasporto di rifiuti, in comune di Marcianise, intercettavano un autocarro il cui cassone risultava colmo di rifiuti ferrosi. Prontamente procedevano a seguirlo, ed alla via Salvati, proprio mentre l’autista caricava altri rifiuti, i suddetti verbalizzanti procedevano ad identificare l’uomo intento al carico dei rifiuti che risultava essere di nazionalità albanese ma residente nell’agro-aversano. L’ispezione del cassone evidenziava la presenza di rifiuti di natura ferrosa contaminati da sostanze pericolose, per un quantitativo stimato in circa in 4 mc.
L’interrogazione della banca dati dell’albo dei gestori ambientali nulla restituiva su detto autocarro che quindi non risultava autorizzato al trasporto di rifiuti. Nessun documento di tracciabilità e provenienza dei rifiuti trasportati veniva esibito durante il controllo.
Alla luce di quanto emerso a carico del conducente l’autocarro si ravvisavano responsabilità penali in ordine al reato di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, pertanto, i predetti militari procedevano al sequestro d’iniziativa dell’autocarro, del libretto di circolazione e dei rifiuti trasportati. Ed il conducente veniva deferito a piede libero per la sopracitata ipotesi di reato.
L’articolo I CARABINIERI FORESTALE DI MARCIANISE SEQUESTRANO AUTOCARRO PER TRASPORTO ILLECITO DI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI proviene da BelvedereNews.
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I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Marcianise, congiuntamente ai Carabinieri del Nucleo Ispettorato Lavoro di Caserta e della locale Stazione Territoriale CC, oltre a personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Caserta, si sono portati in comune di Trentola Ducenta (CE), presso la sede operativa di un’impresa dedita al commercio all’ingrosso di materiale edile.
All’interno del piazzale aziendale è stata accertata la realizzazione di uno scavo delle dimensioni di: circa 6 metri di lunghezza, circa 4 metri di larghezza, con una profondità media di circa 2 metri. All’interno dello scavo è stata rilevata la presenza di rifiuti di materiali edili costituiti da capitelli in marmo danneggiati, water in ceramica danneggiati, mattonelle in ceramica, fresato d’asfalto, tubi in platica rotti (canaline uso edile), terra da scavo.
Inoltre, lungo le pareti laterali dello scavo sono risultati visibili strati di rifiuti costituiti da inerti edili, presumibilmente oggetto di precedenti sversamenti e consequenziali interramenti.
In area immediatamente limitrofa al summenzionato scavo è risultato presente un deposito incontrollato di rifiuti non pericolosi costituiti da 40 sacchi in plastica trasparenti colmi di carta utilizzata per lavori edili, imballaggi in carta ed imballaggi in plastica di “Elastoprem”.
Tali tipologie di rifiuti non sono risultati prodotti in loco. Essi sono risultati miscelati fra loro, nonché è risultata assente la cartellonistica indicante il codice EER identificativo e non è stato possibile tracciarne la provenienza per l’assenza dei Formulari di Identificazione dei Rifiuti (in sigla F.I.R.).
In particolare l’estensione dell’area interessata dallo scavo ai fini del tombamento dei rifiuti e quella limitrofa ove insistono le altre tipologie di rifiuti contenuti nei sacchi sopra descritti è stata stimata complessivamente in circa mq 300.
Alla luce di quanto sopra, essendo emerse a carico dei due legali rappresentanti dell’impresa precise responsabilità penali in ordine al reato di illecita gestione di rifiuti inerti edili attraverso l’interramento degli stessi, nonché per la realizzazione di un deposito incontrollato di rifiuti speciali contenuti in sacchi non rispettando le norme tecniche relative al deposto temporaneo, i predetti militari hanno proceduto al sequestro d’iniziativa dell’area e dei rifiuti sopra descritti, ed hanno deferito per il predetto reato i due responsabili dell’impresa in stato di libertà.
Inoltre, il personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Caserta ha contestato l’omesso invio dei lavoratori a visita medica preventiva ed omessa formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Mentre i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Caserta hanno comminato una sanzione amministrativa per l’impiego di un lavoratore privo di regolare assunzione su due sottoposti a controllo ed adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
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I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Marcianise, congiuntamente ai Carabinieri del
Nucleo Ispettorato Lavoro di Caserta e della locale Stazione Territoriale CC, oltre a
personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Caserta, si sono portati in comune di
Trentola Ducenta (CE), presso la sede operativa di un’impresa dedita al commercio
all’ingrosso di materiale edile.
All’interno del piazzale aziendale è stata accertata la realizzazione di uno scavo delle
dimensioni di: circa 6 metri di lunghezza, circa 4 metri di larghezza, con una profondità
media di circa 2 metri. All’interno dello scavo è stata rilevata la presenza di rifiuti di
materiali edili costituiti da capitelli in marmo danneggiati, water in ceramica danneggiati,
mattonelle in ceramica, fresato d’asfalto, tubi in platica rotti (canaline uso edile), terra da
scavo. Inoltre, lungo le pareti laterali dello scavo sono risultati visibili strati di rifiuti
costituiti da inerti edili, presumibilmente oggetto di precedenti sversamenti e consequenziali
interramenti.
In area immediatamente limitrofa al summenzionato scavo è risultato presente un deposito
incontrollato di rifiuti non pericolosi costituiti da nr. 40 sacchi in plastica trasparenti colmi
di carta utilizzata per lavori edili, imballaggi in carta ed imballaggi in plastica di
“Elastoprem”. Tali tipologie di rifiuti non sono risultati prodotti in loco. Essi sono risultati
miscelati fra loro, nonché è risultata assente la cartellonistica indicante il codice EER
identificativo e né è stato possibile tracciarne la loro provenienza per l’assenza dei
Formulari di Identificazione dei Rifiuti (in sigla F.I.R.).
In particolare l’estensione dell’area interessata dallo scavo ai fini del tombamento dei rifiuti
e quella limitrofa ove insistono le altre tipologie di rifiuti contenuti nei sacchi sopra descritti
è stata stimata complessivamente in circa mq 300.
Alla luce di quanto sopra, essendo emerse a carico dei due legali rappresentanti
dell’impresa precise responsabilità penali in ordine al reato di illecita gestione di rifiuti
inerti edili attraverso l’interramento degli stessi, nonché per la realizzazione di un deposito
incontrollato di rifiuti speciali contenuti in sacchi non rispettando le norme tecniche relative
al deposto temporaneo, i predetti militari hanno proceduto al sequestro d’iniziativa dell’area
e dei rifiuti sopra descritti, ed hanno deferito per il predetto reato i due responsabili
dell’impresa in stato di libertà.
Inoltre, il personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Caserta ha contestato
l’omesso invio dei lavoratori a visita medica preventiva ed omessa formazione dei
lavoratori in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Mentre i militari del Nucleo
Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Caserta hanno comminato una sanzione
amministrativa per l’impiego di un lavoratore privo di regolare assunzione su due sottoposti
a controllo ed adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
L’articolo I CARABINIERI SEQUESTRANO PORZIONE DI UN PIAZZALE DI UNA DITTA DEDITA AL COMMERCIO DI MATERIALI EDILI UTILIZZATO PER TOMBAMENTO ILLECITO DI RIFIUTI SPECIALI proviene da BelvedereNews.
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Un anno da incorniciare. Grandi successi per l’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII” di Recale, diretto da Matrona De Matteis.
Gli studenti sono risultati primi classificati a livello regionale al concorso “Un giorno da Certosino: racconta il tuo paese in tre minuti”.
Il progetto “Teatrando con Villa Porfidia: storie reali per alunni incantati” ha visto coinvolti anche gli insegnanti Angelina Mastroianni, Annarita Donadeo, Gabriele Tartaglione, Lia Tagliaferro, Imma Nugnes, che con gli alunni hanno messo in scena la storia di Villa Porfidia, dimora che fu di Anna Maria Suardo, duchessa di Bovino.
La rappresentazione teatrale e musicale, con abiti d’epoca, ha raggiunto sul web ben 8707 voti, aggiudicandosi il primo premio in denaro di 800 euro.
Altri due grandi traguardi sono stati la menzione speciale riconosciuta all’alunno Leonardo Iannazzo al concorso artistico letterario “Don Peppe Diana” e la vittoria dell’alunno Giovanni Romano, che ha conquistato il primo premio assoluto, con una votazione di 100/100, al concorso nazionale “MusiRecale”.
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Nel corso di un controllo di un allevamento zootecnico bovino, sito alla località “Serretelle” del comune di Piedimonte Matese (CE), i Militari appartenenti al Nucleo Carabinieri Forestale di San Gregorio Matese, congiuntamente ai Medici Veterinari del Distretto A.S.L. Area “C” di Piedimonte Matese e del gruppo di lavoro Equidi e Randagismo di S. Maria C.V., hanno accertato una situazione ambientale molto compromessa per la ingente presenza di letame e liquame cosparso nel corso degli anni su suolo nudo, su un’area di circa 2000 metri quadrati pertinente al complesso aziendale, oltre ad un cumulo di letame palabile di 45 metri cubi stoccato direttamente sul terreno.
Nell’allevamento sono risultati allevati una cinquantina di capi bovini.
I militari hanno proceduto al sequestro giudiziario delle aree interessate dall’illecito smaltimento di rifiuti speciali su suolo nudo ed hanno deferito all’Autorità Giudiziaria, in stato di libertà, i coniugi proprietari, in concorso tra di loro, per l’ipotesi di reato cennata.
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I Militari appartenenti al Nucleo Carabinieri Forestale di San Gregorio Matese, congiuntamente ai Medici Veterinari del Distretto ASL Area “C” di Piedimonte Matese e del gruppo di lavoro Equidi e Randagismo di S. Maria C.V., nel corso di un controllo di un allevamento zootecnico bovino, sito alla località “Serretelle” del Comune di Piedimonte Matese (CE), hanno accertato una situazione ambientale molto compromessa per la ingente presenza di letame e liquame cosparso nel corso degli anni su suolo nudo, su un’area di circa 2000 metri quadrati pertinente al complesso aziendale, oltre ad un cumulo di letame palabile di 45 metri cubi stoccato direttamente sul terreno.
Nell’allevamento sono risultati allevati una cinquantina di capi bovini.
I Militari hanno proceduto al sequestro giudiziario delle aree interessate dall’illecito smaltimento di rifiuti speciali su suolo nudo ed hanno deferito all’Autorità Giudiziaria, in stato di libertà, i coniugi proprietari, in concorso tra di loro, per l’ipotesi di reato cennata.
(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
La Commissione elettorale comunale, nella seduta pubblica del 15 Maggio 2024, ha proceduto alla nomina degli Scrutatori degli Uffici elettorali di sezioni ordinarie e speciali, tramite estrazione a sorte tra gli iscritti all’Albo degli scrutatori, mediante elaborazione casuale affidata al sistema informatico in dotazione.
Si comunica che l’elenco degli scrutatori effettivi nominati è consultabile presso la sede del Servizio Statistica e Servizi Demografici, II Traversa via dell’Epomeo – Parco Quadrifoglio – III Piano, nelle giornate di apertura al pubblico (martedì e giovedì, dalle 8h300 alle 12h30).
Si comunica, altresì, che le nomine sono in distribuzione presso gli indirizzi di residenza degli incaricati.
(Fonte: Comune di Napoli – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Calvi Risorta (CE) e della locale Stazione Carabinieri di Sant’Andrea del Pizzone, nel corso di un servizio di controllo congiunto, alla località “Case Sparse” del comune di Francolise, hanno notato dall’esterno, in prossimità di un terreno di pertinenza di un’abitazione, dei grossi cumuli di materiali depositati sul suolo, per cui hanno proceduto a verificare la regolarità degli stessi.
L’esame dei materiali ha evidenziato che gli stessi erano da ritenersi rifiuti inerti di diversa pezzatura al cui interno erano presenti porzioni di tubature e di onduline verosimilmente in materiale eternit in più parti frantumati.
Le documentazioni amministrative giustificative prodotte dal conduttore del fondo: D.D.T. e rapporti di prova, volte a giustificare la regolare provenienza e le caratteristiche dei materiali (aggregati riciclati di diversa pezzatura), non sono risultate corrispondenti ai rifiuti speciali rinvenuti sul posto.
Nel corso dell’accertamento è intervenuto anche personale dell’Ufficio Tecnico Comunale che ha precisato che alcuna autorizzazione è stata rilasciata al conduttore del terreno per depositare i cumuli ivi rinvenuti.
Inoltre, durante le operazioni di sopralluogo è sopraggiunto un autocarro Fiat Iveco nel cui cassone sono risultati contenuti rifiuti inerti da demolizione della medesima identica tipologia di quelli rinvenuti nei cumuli.
Pertanto, i predetti militari ravvisando che la situazione accertata integrava il reato di gestione ed illecito smaltimento di rifiuti speciali, presumibilmente anche di natura pericolosa, hanno proceduto di iniziativa al sequestro giudiziario dei grossi cumuli di rifiuti nonché dell’autocarro che si ritiene sia stato utilizzato per il loro trasporto presso il fondo predetto.
Sono stati quindi denunciati all’Autorità Giudiziaria, in stato di libertà, sia il conduttore del fondo sia il titolare della ditta proprietaria dell’autocarro.
Seguiranno nei prossimi giorni accertamenti tecnici sui rifiuti posti in sequestro per stabilire se effettivamente i materiali simil eternit contengano amianto. In caso positivo si aggraverà la posizione degli indagati.
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Dall’archeologo partenopeo dottor Giorgio Mellucci gli auguri per il genetliaco di Domenico, che non esita a definire il suo migliore amico:
Lunedì 6 maggio è il compleanno del mio migliore amico. Augurissimi da Giorgio e Daniele.
Caro Domenico auguri di buon compleanno per una giornata indimenticabile, da passare rigorosamente con chi vuoi.
Ricordando con affetto la nostra stupenda infanzia!
In un angolo nascosto del cuore, si conserva sempre la giovinezza dei vent’anni!
(Giorgio Mellucci – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)
Nel corso di un servizio mirato al contrasto dell’illecito trasporto di rifiuti, in agro del comune di Teverola (Caserta), i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Marcianise (CE), hanno sorpreso un autocarro di proprietà di un’impresa di costruzioni edili, il cui cassone risultava coperto da un telo, al cui interno risultavano trasportate terre provenienti da scavi.
Il conducente nulla è riuscito a fornire circa la tracciabilità dei rifiuti trasportati e neanche un certificato di analisi di laboratorio che ne attestasse la non pericolosità degli stessi.
È d’uopo precisare che le terre e rocce provenienti da scavi possono essere riutilizzati come sottoprodotti, ovvero in deroga alla normativa sui rifiuti, solo se sono rispettate determinate condizioni quali il soddisfacimento di requisiti di qualità ambientale, ovvero che non presentino concentrazioni di inquinanti superiori ai limiti stabiliti, e che per essi sia garantita la tracciabilità previa dichiarazione preventiva agli Organi competenti di movimentazione dal luogo di produzione a quello di destinazione.
L’autocarro in questione non è risultato iscritto all’Albo dei Gestori Ambientali, che è la condizione primaria per poter effettuare il trasporto di rifiuti speciali.
Essendo, quindi, emerse a carico del conducente il mezzo precise responsabilità penali in ordine al reato di gestione illecita di rifiuti speciali previsto dal Testo Unico Ambientale, ovvero per aver effettuato un’attività di gestione di rifiuti speciali non autorizzata e trasporto con autocarro non iscritto all’albo gestori ambientali, i predetti militari hanno proceduto al sequestro dell’autocarro e dei rifiuti sopra descritti, ed hanno deferito lo stesso all’Autorità Giudiziaria, in stato di libertà, per il reato predetto.
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