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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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Torino: due uomini arrestati per spaccio, a distanza di poche ore nel quartiere Barriera di Milano – Questura di Torino

Gli agenti del Commissariato di P.S. Barriera Milano, in due operazioni distinte, hanno tratto in arresto un trentaseienne senegalese e un ventunenne tunisino irregolare sul territorio italiano, sui quali gravano forti indizi di colpevolezza in ordine al reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nel primo caso, nel corso di un servizio di controllo del territorio, i poliziotti del Commissariato di P.S. Barriera Milano, transitando in Corso Giulio Cesare, notano un trentaseienne scendere da un taxi con un sacchetto bianco di carta.  Gli agenti, insospettiti dal comportamento dell’uomo, decidono di sottoporlo a controllo.

L’uomo tenta subito la fuga, ma viene bloccato pochi metri dopo dagli operatori che rinvengono all’interno del sacchetto di carta circa 180 grammi di cocaina. A seguito di perquisizione personale gli agenti rinvengono nelle tasche dei pantaloni 5 palline termosaldate di cocaina, 7 dosi di crack, 85 €, 2 telefoni cellulare e un mazzo di chiavi.

Le indagini consentono di individuare il luogo dal quale l’uomo era stato poco prima prelevato dal taxi, nei pressi di Corso Farini, e di risalire all’appartamento in uso al senegalese, dove vengono rinvenuti 360 grammi di cocaina e un ulteriore somma di denaro pari a euro 830.

Solo poche ore dopo un’altra volante interviene in via Desana dopo aver notato due soggetti scambiarsi qualcosa con fare sospetto. Alla vista della Volante gli uomini si danno a precipitosa fuga, ma uno dei due viene fermato dagli operatori mentre tenta di allontanarsi a bordo di un monopattino.

Al momento del controllo il giovane emana un forte odore di hashish, infatti, a seguito della perquisizione personale gli vengono rinvenuta addosso circa venti grammi di cannabinoidi, oltre alla somma di euro 140 in contanti.

Nel domicilio del ventunenne, all’interno di una scatola sopra al frigo, vengono rinvenuti altri 46 grammi di hashish e del materiale per il confezionamento delle dosi.

I due sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

I procedimenti penali si trovano attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Da un normale controllo della Polizia di Stato, scoperta un’attività di spaccio. Arrestato dalla Squadra Volante della Questura di Alessandria un ventiduenne alessandrino. – Questura di Alessandria

Da un normale controllo della Polizia di Stato, scoperta un’attività di spaccio. Arrestato dalla Squadra Volante della Questura di Alessandria un ventiduenne alessandrino.

Lo scorso 11 ottobre, alle ore 02.00 circa, gli operatori della Squadra Volante, come sempre impegnati nel servizio di controllo del territorio, fermavano un’autovettura con a bordo due cittadini italiani di 20 e 22 anni, residenti nel comune di Alessandria, per sottoporli ad un ordinario accertamento. Il contegno estremamente nervoso dei due giovani, tuttavia, insospettiva gli agenti, che procedevano a verifiche più approfondite; proprio nel momento di accingersi alla perquisizione di uno dei due notavano che lo stesso gettava a terra qualcosa per disfarsene.

L’oggetto recuperato dai poliziotti si dimostrava una pallina di sostanza stupefacente del tipo hashish, ben confezionata nel cellophane. La successiva perquisizione personale del ragazzo consentiva di rinvenire alcune banconote in piccoli tagli, elemento generalmente indicatore della compravendita di sostanza stupefacente; inoltre, nel cassetto del lato passeggero ove lo stesso sedeva al momento del fermo, gli operatori trovavano un bilancino di precisione.

Vista dalla situazione, i poliziotti procedevano quindi a controllare anche il telefono cellulare del giovane, sul quale era possibile reperire alcuni messaggi e fotografie inviati che non lasciavano alcun dubbio sul fatto che lo stesso fosse coinvolto in un’attività di piccolo spaccio. Per tale ragione, procedevano a perquisire anche l’abitazione del ragazzo, ove trovavano un panetto di circa 90 g. di hashish, un altro bilancino di precisione, un coltello ancora sporco di sostanza stupefacente utilizzato presumibilmente per tagliare le dosi e materiale plastico necessario al confezionamento, del tutto analogo a quello in cui era avvolta la sostanza che poco prima il giovane aveva gettato. Per il ragazzo sono quindi scattate le manette, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’arresto è successivamente stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria. All’altro ragazzo controllato a bordo del veicolo, risultato estraneo all’attività di spaccio, è stata solo contestata una denuncia in stato di libertà per porto di oggetti atti a offendere, in quanto nel bagagliaio dell’autovettura a lui in uso, si verificava la presenza, senza un motivo plausibile, di una mazza da baseball.


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Marcianise. ‘Mini centrale di spaccio’ nella ‘Mini One’ e nelle loro abitazioni: arrestati due giovani

Sono stati fermati l’altra notte in viale della Pace di Marcianise, mentre giravano a bordo di una Mini One per le strade cittadine.

I due, un 23enne e un 21enne, entrambi del luogo, hanno subito insospettito i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, mostrandosi particolarmente nervosi ed intolleranti nel corso dei controlli.

All’interno dell’auto, risultata essere una piccola centrale di spaccio mobile, nascondevano 16 stecche di hashish per un peso complessivo di 35,6 grammi e un bilancino di precisione, utilizzato per la preparazione delle dosi.

Le successive perquisizioni domiciliari hanno consentito di rinvenire e sequestrare, presso l’abitazione del 23enne, 13 armi da taglio tra coltelli e pugnali, con lame dai 9 ai 33 centimetri di lunghezza; un’ascia, una pistola ad aria compressa marca Wingun, una scatoletta trita-erba e materiale vario per il confezionamento dello stupefacente. Presso l’abitazione del 21enne, invece, i militari dell’Arma hanno rinvenuto ulteriori due stecche di hashish.

I due giovani sono stati arrestati e posti a disposizione della competente autorità giudiziaria presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

Dovranno rispondere entrambi di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre il 23enne anche di detenzione abusiva di armi.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Orta di Atella (CE) – Pusher sorpreso in macchina con assortimento di droga pronto per lo spaccio. Arrestato dai Carabinieri

Era fermo con la sua autovettura nei pressi del bar di via Bugnano, ad Orta di Atella, in provincia di Caserta, il 21enne del luogo che la notte scorsa è stato fermato per un controllo dai Carabinieri della Compagnia di Marcianise, mentre si intratteneva con fare sospetto con alcuni giovani, che alla vista dei militari si sono frettolosamente allontanati.
I Carabinieri, che si sono subito imbattuti nell’insofferenza del 21enne, lo hanno identificato e perquisito, rinvenendo nella sua autovettura un assortimento di droga pronto per la cessione. Sono infatti state sequestrate, nella sua disponibilità, cinque dosi di cocaina, 6 dosi di marijuana, 8 stecche di hashish e 340,00 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio.
Il giovane è stato arrestato e accompagnato presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Polizia di Stato: Arrestato un uomo per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. – Questura di Novara

Polizia di Stato: Arrestato un uomo per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nella prima mattinata del 9 settembre, due equipaggi della Polizia di Stato di Novara – Squadra Volante della Questura intervenivano in Corso 23 Marzo in quanto era stata segnalata la presenza di due persone sospette che si aggiravano con fare sospetto tra le palazzine dei civici 103/107.

Sul posto gli agenti rintracciavano uno dei due soggetti che dapprima si dava alla fuga lanciando via il proprio marsupio, ma poi veniva fermato opponendo subito resistenza, procurando lesioni ad uno degli agenti: a seguito di tale colluttazione veniva definitamente bloccato.

Quindi veniva recuperato il marsupio di cui il reo si era disfatto: all’interno veniva rinvenuta sostanza stupefacente, risultata essere cocaina, un coltello a serramanico, due girocolli presumibilmente in oro giallo, materiale utilizzato per il “test oro”, utile ai possessori per definire la qualità dei prodotti in oro.

Condotto presso gli Uffici della Questura, il ragazzo, classe 2002, cittadino egiziano, veniva tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e deferito in stato di libertà per i reati di resistenza e lesioni a pp.uu. e ricettazione.

Il Tribunale di Novara in sede di giudizio, convalidava l’arresto e disponeva il divieto di dimora nella provincia di Novara.

Irregolare sul territorio nazionale, è stato accompagnato dagli agenti della Questura presso il C.P.R. Ponte Galeria (Roma) nella giornata odierna.


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Fontegreca. Deteneva sei chili di marijuana e arnesi da spaccio: arrestato 51enne

L’intensificazione dei servizi di controllo del territorio volti a prevenire e reprimere la commissione di reati in materia di stupefacenti, posti in essere dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Piedimonte Matese unitamente ai militari della Stazione di Capriati a Volturno, hanno consentito, nel tardo pomeriggio di mercoledì, di procedere all’arresto per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di un 51enne e di rinvenire, nel corso della perquisizione eseguita presso la sua abitazione sita nel piccolo centro di Fontegreca, in provincia di Caserta, circa 6 kg. di hashish, 3 piante di cannabis indica dell’altezza di oltre 1.90 metri, 2 bilancini di precisione e materiale vario per il confezionamento delle dosi.

Ad insospettire i militari dell’Arma è stato il continuo viavai di giovani e la segnalazione di alcuni residenti.

Dopo l’irruzione i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato, all’interno di un vano deposito ubicato al piano terra della palazzina, le tre piante di cannabis indica e tre scatole di cartone che custodivano la marijuana ed il materiale per la preparazione ed il confezionamento delle dosi.

Ulteriore sostanza stupefacente, già preparata per il consumo in spinelli è stata rinvenuta anche nell’autovettura dell’arrestato.

Il 51enne è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere e posto a disposizione della competente autorità giudiziaria.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

S.Maria a Vico. Deteneva 11 dosi di cocaina da spaccio: 33enne ‘beccato’ e denunciato dai Carabinieri

In Santa Maria A Vico (Caserta), i carabinieri della locale Stazione hanno denunciato in Stato di Libertà un 31enne del posto ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

L’uomo fermato dai carabinieri mentre era a bordo di una Renault Clio, a seguito di perquisizione veicolare e personale, è stato trovato in possesso di 11 involucri termosaldati di sostanza stupefacente del tipo cocaina per
un peso complessivo di grammi 4,80 e la somma di euro 690, divisa in banconote di vario taglio.

Lo stupefacente, rinvenuto nella tasca sinistra posteriore dei pantaloni dell’uomo, è stato sottoposto a sequestro.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Pietravairano. Percettore di ‘reddito’ beccato con hashish e arnesi da spaccio: arrestato 47enne

A seguito di un servizio finalizzato a contrastare reati in materia di stupefacenti, in Pietravairano (CE), i carabinieri della Stazione di Vairano Scalo (CE) hanno arrestato, in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, un 47enne del posto.

I militari dell’Arma, con l’ausilio di unità cinofila di Sarno (SA), a seguito di perquisizione domiciliare presso l’abitazione del 47enne hanno rinvenuto, all’interno del vano scala, un panetto di sostanza stupefacente del tipo hashih del peso di 52,34 grammi.

All’interno della sua camera da letto i carabinieri hanno poi rinvenuto e sequestrato un coltello utilizzato per tagliare la sostanza stupefacente e un bilancino di precisione.

L’arrestato, percettore di reddito di cittadinanza, è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Nettuno. 20enne italiano arrestato in quanto gravemente indiziato del reato di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti: in auto nascondeva più di 60 chili di marijuana. – Questura di Roma

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Alta l’attenzione della Polizia di Stato sul litorale romano durante le vacanze estive.

Durante le vacanze estive il litorale romano, preso d’assalto dai vacanzieri, è costantemente pattugliato dalla Polizia di Stato che tutela la sicurezza dei cittadini con serrati controlli.

Proprio durante un normale servizio l’attenzione degli agenti del commissariato Anzio-Nettuno è stata attirata dall’alta velocità di un’auto che procedeva nel senso opposto alla loro marcia: invertita la rotta sono riusciti a fermare l’utilitaria, guidata da un 20enne, dopo un breve inseguimento.

Il conducente, unico occupante del mezzo, è apparso subito nervoso ed insofferente e così i poliziotti, che hanno sin da subito sentito un forte odore di marijuana uscire dall’abitacolo, hanno approfondito l’accertamento.

Dentro la macchina, all’interno di 5 sacchi neri da giardino, erano nascoste 110 buste termo saldate contenenti 63 chili e 350 grammi di marijuana: il giovane è stato quindi arrestato in quanto gravemente indiziato del reato di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti.

La Procura di Velletri ha chiesto ed ottenuto, dal Giudice per le Indagini Preliminari, la convalida dell’arresto.

Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Mondragone-Castelvolturno. Detenzione e ‘spaccio’ di stupefacenti: 7 persone nei guai

Nel contesto di una articolata attività d’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nella notte fra martedì 25 e mercoledì 26 luglio, in Mondragone e Castel Volturno, i Carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, con il supporto del Comando Provinciale di Caserta e degli assetti specialistici S.O.S., cinofili ed elicotteristi del 7° NEC, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari coercitive, emessa dal GIP del Tribunale di Santa Maria C.V., che ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di 5 indagati e la misura dell’obbligo di presentazione alla p.g. per altri 2 indagati, per i reati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento scaturisce dagli esiti delle indagini che hanno consentito di accertare, tra i mesi di Giugno 2020 e marzo 2021, le condotte criminali poste in essere dagli odierni destinatari delle misura, tutti cittadini extracomunitari, che avevano avviato in maniera continuativa una florida attività di spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti al del tipo “EROINA”, “COCAINA” e “CRACK” nelle località di Mondragone e Castel Volturno, presso aree urbane degradate, ad acquirenti per lo più italiani, di fascia d’età compresa tra i 20 e i 50 anni, provenienti da altri comuni della provincia di Caserta e anche dal basso Lazio.

Nel corso delle indagini sono stati operati molteplici recuperi di sostanza stupefacente e arresti in flagranza.

I Carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, nel corso di un contestuale ampio servizio di controllo straordinario del territorio del litorale Domitio di Mondragone e Castel Volturno, volto alla prevenzione e repressione dei reati, hanno effettuato numerose perquisizioni che hanno portato al sequestro di 215 grammi di sostanza cocaina pura, di 40 grammi di hashish, di euro 12.365, e di un bilancino di precisione ed all’arresto in flagranza di due persone.

I destinatari dei provvedimenti cautelari sono da ritenersi innocenti fino alla sentenza definitiva e le misure cautelari sono state adottate senza il contraddittorio con le parti e le difese, e il contraddittorio avverrà innanzi al Giudice terzo che potrà valutare anche l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.

Per accedere a un video dell’operazione, cliccare sulla foto o sul seguente link: https://www.teleradio-news.it/wp-content/uploads/2023/07/26.07.2023-video-operazione-CC-Mondragone.mp4

(Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Il Procuratore della Repubblica Dottor Pierpaolo Bruni – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Civitavecchia. Arrestato un 43enne gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, ricettazione, detenzione abusiva di armi e munizionamento – Questura di Roma

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Nei giorni scorsi il personale della Polizia di Stato, a seguito di un’intensa attività d’indagine, ha arrestato un 43enne poiché trovato in possesso di sostanze stupefacenti e di un’arma illegalmente detenuta.

A seguito di perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo in via Augusta, i poliziotti del III Distretto Fidene-Serpentara, congiuntamente a quelli del Commissariato di Civitavecchia, hanno rinvenuto alcune dosi di cocaina.

Successivamente gli agenti hanno perquisito un box in uso all’uomo dove sono stati scoperti 100 grammi di cocaina, 567 grammi di hashish ed una pistola Beretta 6.35 oltre a 58 colpi di vario calibro.

L’uomo, al termine dell’operazione, è stato associato alla Casa Circondariale di Civitavecchia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Ad ogni modo l’indagato è da ritenersi presunto innocente fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza dichiarato con sentenza irrevocabile.


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

ROTONDA DI SAN NICOLA (CE). CONTINUA IL CONTRASTO AL “SUPERMARKET” DELLO SPACCIO.  I CARABINIERI ARRESTANO 2 PUSHER.





 

ROTONDA DI SAN NICOLA (CE). CONTINUA IL CONTRASTO AL “SUPERMARKET” DELLO SPACCIO.  I CARABINIERI ARRESTANO 2 PUSHER.

Ancora due arrestati eseguiti dai carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Caserta per spaccio di sostanza stupefacente.

A finire in manette, questa mattina, sono stati un 23enne del Gambia, in atto sottoposto alla misura del divieto di dimora nella Regione Campania e un 26enne del Senegal.

I due, presso la villa comunale del largo rotonda di San Nicola La Strada (Ce), sono stati sorpresi a cedere 2 dosi di “hashish“, per il peso complessivo di gr. 1,5, a un 28enne del posto.

Per il 23enne si sono aperte le porte del carcere mentre il 26enne è stato posto ai domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’acquirente, invece, verrà segnalato al Prefetto di Caserta per la violazione amministrativa.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

S.Nicola la Strada. Spaccio di stupefacenti: altri due africani arrestati dall’Arma Benemerita

Ancora due arrestati eseguiti dai carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Caserta per spaccio di sostanza stupefacente.

A finire in manette, questa mattina, sono stati un 23enne del Gambia, in atto sottoposto alla misura del divieto di dimora nella Regione Campania e un 26enne del Senegal.

I due, presso la villa comunale del largo rotonda di San Nicola La Strada (Ce), sono stati sorpresi a cedere 2 dosi di “hashish“, per il peso complessivo di grammi 1,5 a un 28enne del posto.

Per il 23enne si sono aperte le porte del carcere mentre il 26enne è stato posto ai domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’acquirente, invece, verrà segnalato al Prefetto di Caserta per la violazione amministrativa.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

 

Milano, molotov per gestire lo spaccio di droga: la Polizia di Stato arresta 2 giovani – Questura di Milano

La Polizia di Stato e la Polizia Locale di Milano, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di due cittadini egiziani di 19 e 21 anni, con precedenti di polizia, ritenuti responsabili di fabbricazione e porto in luogo pubblico di armi da guerra in concorso.

L’indagine svolta dai poliziotti della Sezione Antiterrorismo della DIGOS della Questura di Milano e dagli agenti dell’Unità Investigazioni e Prevenzione della Polizia Locale ha preso il via a seguito dell’azione incendiaria che, la notte del 30 gennaio scorso, ha interessato due autovetture del Comando di Polizia Locale di viale Tibaldi 45 Milano, rivendicata il giorno dopo sul sito d’area anarchica infernourbano.altervista.org. nell’ambito della campagna di solidarietà ad Alfredo Cospito.

Grazie ai primi accertamenti condotti dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica su alcune bottiglie molotov rinvenute nei pressi del luogo dell’incendio, si è potuto accertare che quella sera un gruppo di giovani stranieri, frequentatori abituali del quartiere Stadera, avevano realizzato una decina di bottiglie molotov compatibili con quelle usate per l’azione delittuosa in un cortile condominiale poco distante dalla sede della Polizia Locale, per poi disseminarle nel vicino parchetto di via Montegani.

Ulteriori approfondimenti di polizia hanno poi hanno consentito di identificare compiutamente tutti i componenti del gruppo – composto in maggioranza da giovani di origine nordafricana, alcuni dei quali minorenni e senza fissa dimora – e di appurare che la fabbricazione delle molotov era finalizzata a difendersi da un eventuale attacco da parte di un “gruppo rivale” – formato anch’esso da stranieri di origine marocchina – per motivi legati alla gestione delle cosiddette “piazze di spaccio”. Proprio i giovani marocchini, la sera precedente, si erano resi autori di un violento pestaggio a danno dell’arrestato e di un suo connazionale con un’azione punitiva che era stata ripresa in diretta divenendo virale sui canali social.   

Le indagini, oltre alla identificazione certa di tutti gli autori della fabbricazione delle molotov e del successivo trasporto delle stesse all’interno del parchetto di via Montegani, hanno consentito di aprire uno spaccato sul contesto sociale del quartiere milanese Stadera, in cui sono attestati gruppi di giovani stranieri, anche di seconda generazione, connotati non di rado, come dichiarato dal GIP in ordinanza, da un “contesto relazionale e di vita precario ed instabile, nonché caratterizzato da attività spesso illecite e compiute in gruppo”.

Dall’analisi dello smartphone sequestrato a uno dei due giovani, in occasione della perquisizione cui era stato sottoposto all’inizio dell’indagine, sono emersi numerosi video che lo ritraggono, unitamente ad altri soggetti sodali, nell’atto di compiere atti vandalici anche di elevata pericolosità sociale, verosimilmente finalizzati ad accrescere, anche attraverso la cassa di risonanza offerta dall’utilizzo intensivo dei social media più diffusi, la propria autorevolezza all’interno del gruppo di riferimento: in particolare, il ragazzo è immortalato in live mentre impugna una pistola ed esplode un colpo in aria, nonché all’atto di versare del liquido infiammabile su una bici del servizio bike-sharing, mentre lancia un sasso contro un tram in transito e, addirittura, mentre svolge una vera e propria prova a fuoco di una delle molotov fabbricate dal gruppo.

Proprio tali aspetti, unitamente alla particolare gravità dei reati contestati – la fabbricazione di vere e proprie armi da guerra ed il loro collocamento in un parco pubblico, frequentato anche da bambini, con totale sprezzo del pericolo per la pubblica incolumità – nonché la loro “contiguità con ambenti criminali di spessore legati allo spaccio di stupefacenti, con scenari da guerriglia urbana da attuarsi con congegni micidiali quali bottiglie molotov, catene e machete” hanno indotto il GIP a ritenere che la custodia in carcere fosse l’unica misura idonea a preservare le esigenze cautelari e proporzionata al disvalore della condotta.

Sono tuttora in corso approfondimenti investigativi da parte della DIGOS milanese per individuare l’autore dell’incendio delle due auto della Polizia Locale significando che, allo stato, pur in assenza di alcun elemento che faccia propendere a favore della matrice anarchica, non è stato individuato un riscontro decisivo che consenta di addebitare il gesto al sopracitato gruppo di stranieri. 

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Un arresto della Polizia di Stato di Terni per spaccio – Questura di Terni

Involucro di cocaina

            E’ stato arrestato giovedì, dalla Polizia di Stato di Terni, un operaio ternano di 48 anni, fermato durante un controllo a Città Giardino, a seguito di segnalazioni anonime.

            La Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Terni, impegnata in servizi di osservazione nella zona di Città Giardino – a seguito di segnalazioni anonime di residenti che avevano notato un andirivieni sospetto di persone nel loro quartiere – ha fermato un’auto giovedì pomeriggio, verso le 18.30, con a bordo un uomo; i poliziotti si erano insospettiti dai vari giri che aveva fatto e hanno deciso di intervenire.

            Come da prassi, gli agenti, dopo averlo identificato ed aver notato il suo inusuale tremore, gli hanno chiesto se avesse dello stupefacente con sé, e l’uomo ha ammesso di avere un po’ di hashish a casa, situata nei pressi, per uso personale.

            Mentre stavano per entrare nell’appartamento, l’uomo ha detto di avere anche della cocaina ed ha indicato un pensile della cucina dove ne teneva mezzo etto in un involucro di cellophane.

            Oltre alla cocaina e a tutto il materiale per il confezionamento, sono stati trovati anche 10 grammi di hashish e bilancini di precisione.

            Informato il magistrato di turno, l’uomo è stato arrestato e nella direttissima di venerdì, il giudice del Tribunale di Terni ne ha convalidato l’arresto, disponendo la misura dell’obbligo di dimora.

            Durante il rito direttissimo, l’uomo – con dei vecchi precedenti per maltrattamenti in famiglia – ha anche dichiarato al giudice di aver dovuto accendere un mutuo per far fronte ai pagamenti nei confronti dei suoi fornitori per tutta la droga che aveva comprato per sé e per i suoi clienti.


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

A QUESTI NUOVI FASCISTI E’ CONSENTITO TUTTO: TRUFFE, STUPRI, SPACCIO DI DROGA CON AUTO BLU, RIVELAZIONE SEGRETI DI UFFICIO, MINACCE E BAVAGLI A INCHIESTE COME QUELLE DI REPORT





STUPRO. IGNAZIO CONTRO LA RAGAZZA

Dopo Santanchè, adesso La Russa “assolve” il figlio

ALTRA GRANA – La notizia dell’indagine era conosciuta dal presidente del  Senato e da Palazzo Chigi già da giovedì

8 LUGLIO 2023

Giorgia Meloni ieri non si è presentata a Palazzo Chigi: non aveva bisogno di un nuovo caso giudiziario che coinvolgesse, anche se indirettamente, un suo fedelissimo. Non adesso, dopo le grane sul sottosegretario Andrea Delmastro e sulla ministra del Turismo, Daniela Santanchè. La raccontano furiosa, sull’orlo di una crisi di nervi. Stavolta a finire nei guai è il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Ieri infatti è uscita la notizia, rivelata dal Corriere, di un’indagine sul terzo figlio di La Russa, Leonardo Apache, con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 22 anni. Il caso è stato denunciato dalla giovane, raccontando i particolari di una notte di violenza – quella tra il 18 e il 19 maggio – da parte del figlio di La Russa e di un amico. Il presidente del Senato ci mette qualche ora a reagire. Poi lo fa con un comunicato in cui assolve il figlio: fa sapere di averlo “interrogato a lungo” e di averne tratto la conclusione che non abbia commesso “alcun atto penalmente rilevante”. L’unico rimprovero che gli muove è quello di “aver portato in casa nostra una ragazza con cui non aveva un rapporto consolidato”. Ma la parte che fa più discutere è un’altra: La Russa accusa esplicitamente la ragazza che denuncia la violenza sessuale esprimendo “molti dubbi” sul suo racconto. In primis, dice che lei aveva “già consumato cocaina prima di incontrare mio figlio, sostanza di cui Leonardo non era a conoscenza e che non ha mai assunto”. Poi il presidente del Senato prova ad azzoppare la versione della giovane perché “lascia molti interrogativi una denuncia presentata dopo 40 giorni dall’avvocato estensore che occupa questo tempo per rimettere insieme i fatti”. La Russa inoltre aggiunge di aver “incrociato” la ragazza “al mattino, sia pur fuggevolmente da me e da mia moglie” e “appariva assolutamente tranquilla”. Frasi che fanno scoppiare il caso politico. Soprattutto perché pronunciate dalla seconda carica dello Stato. Le opposizioni protestano: la segretaria del Pd parla di “parole disgustose” perché “minano la credibilità delle donne”. Il presidente del Senato, continua Schlein, “non può fare vittimizzazione secondaria”. Si accodano Verdi e Più Europa.

La notizia dell’indagine era conosciuta da La Russa e Palazzo Chigi già da giovedì. E sarebbe stata questa a provocare la reazione scomposta di Meloni contro le toghe di Milano: la premier si sente sotto assedio dei pm. Eppure non ha apprezzato per niente la replica di La Russa. Così, dopo il primo comunicato, chiama La Russa e gli impone di cambiare versione: “Non puoi parlare così da presidente del Senato, ma semmai da padre e poi noi siamo sempre stati dalla parte delle donne nei casi di violenza”, lo rimprovera la premier. Fonti parlamentari raccontano anche di una moral suasion del Quirinale, non confermata. Così, nel pomeriggio, La Russa fa dietrofront. Scrive un secondo comunicato in cui cambia versione: “Mi dispiace essere stato frainteso. Io non accuso nessuno e men che meno la ragazza”. Poi aggiunge: “Da padre credo a mio figlio. Per il resto, sottolineo il mio rispetto per gli inquirenti e il desiderio che facciano chiarezza il più celermente possibile”. Chi lo ha sentito racconta di un La Russa molto provato, che ce l’aveva soprattutto con l’avvocato della vittima.

Un’altra grana per Meloni che ha deciso di chiudersi nel fortino di Palazzo Chigi (“siamo sotto attacco”) accusando i magistrati per ricompattare il governo. La posizione del presidente del Senato al momento non è in discussione per fatti che riguardano il figlio, dicono in FdI. Lui, che fa pesare il suo ruolo istituzionale, va in giro dicendo: “Il partito sono io”. Diverso è il discorso di Santanchè, sempre più in bilico. Meloni aspetterà novità giudiziarie – che potrebbero arrivare martedì con la notifica della proroga delle indagini – per far dimettere la ministra. Ma per arrivarci, servirà il via libera di La Russa, di cui Santanchè è emanazione. Il sacrificio della ministra servirebbe per salvare La Russa: “Tra lei e lui, Meloni butterebbe giù dalla torre la ministra”, dicono in FdI.

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(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)