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Teverola (CE) – Bloccati mentre cedevano sostanza stupefacente. Due arresti dei Carabinieri

Dovranno rispondere di spaccio e detenzione ai fini di spaccio, in concorso, i due giovani, un 19enne di Gricignano di Aversa (CE) e un 17enne di Teverola (CE) che, nel pomeriggio del 10 luglio, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Teverola.
Costoro, giunti a bordo di un motociclo Honda SH in via Madonnelle del Comune di Aversa, sono stati notati avvicinarsi a un 48enne del posto al quale hanno consegnato un involucro, poi accertato contenere sostanza stupefacente del tipo crack per gr 0,43, ricevendo in cambio la somma di € 15.
Immediato l’intervento dei Carabinieri che li hanno bloccarti benché abbiano anche tentato di fuggire.
A seguito di perquisizione personale e veicolare, eseguita sul posto, i militari dell’Arma, all’interno del borsello portato a tracolla dal 19enne, hanno rinvenuto e sequestrato la somma contante di € 585, ritenuta di dubbia provenienza, nonché alcuni telefoni cellulari verosimilmente funzionali allo svolgimento dell’illecita attività.
La perquisizione, poi estesa anche presso le loro abitazione, ha consentito di rinvenire, nelle pertinenze dell’abitazione del 19enne, una borsa con all’interno kg 8,100 di sostanza stupefacente del tipo hashish, suddivisa in 16 panetti.
Arrestati, sono stati quindi tradotti rispettivamente il 19enne presso la Casa Circondariale di Santa Maria C. V. mentre il minore presso il centro di prima accoglienza di Napoli – Colli Aminei.

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BLOCCATI MENTRE CEDEVANO SOSTANZA STUPEFACENTE. DUE ARRESTI DEI CARABINIERI.

Dovranno rispondere di spaccio e detenzione ai fini di spaccio, in concorso, i due giovani, un 19enne di Gricignano di Aversa (CE) e un 17enne di Teverola (CE) che, nel pomeriggio di ieri 10 luglio, sono stati arrestati dai carabinieri della Stazione di Teverola.

Costoro, giunti a bordo di un motociclo Honda SH in via Madonnelle del comune di Aversa, sono stati notati avvicinarsi a un 48enne del posto al quale hanno consegnato un involucro, poi accertato contenere sostanza stupefacente del tipo crack per gr.0,43, ricevendo in cambio la somma di € 15.

Immediato l’intervento dei carabinieri che li hanno bloccarti benchè abbiano anche tentato di fuggire.

A seguito di perquisizione personale e veicolare, eseguita sul posto, i militari dell’Arma, all’interno del borsello portato a tracolla dal 19enne, hanno rinvenuto e sequestrato la somma contante di € 585, ritenuta di dubbia provenienza, nonchè alcuni telefoni cellulari verosimilmente funzionali allo svolgimento dell’illecita attività.

La perquisizione, poi estesa anche presso le loro abitazione, ha consentito di rinvenire, nelle pertinenze dell’abitazione del 19enne, una borsa con all’interno kg. 8,100 di sostanza stupefacente del tipo hashish, suddivisa in 16 panetti.

Arrestati, sono stati quindi tradotti rispettivamente il 19enne presso la Casa Circondariale di Santa Maria C.V. mentre il minore presso il centro di prima accoglienza di Napoli – Colli Aminei.

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Cioccolato Kit Kat della Nestlé ritirato a causa di una sostanza tossica e pericolosa per la salute

Attenzione ai famosi wafer ricoperti di cioccolato al latte. Irresistibili per il loro gusto, le barrette al Cioccolato Kit Kat Mini sono uno degli snack più amati. Soprattutto per i golosi. Frutto proibito per chi soffre di colesterolo o di diabete, questi wafer ricoperti rappresentano una minaccia anche per chi ha una salute di ferro. Il motivo? Contengono una sostanza potenzialmente tossica. Un lotto di un famoso marchio, infatti, è stato segnalato dal Ministero della Salute croato nella pagina dedicata agli Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori, per un possibile rischio chimico. Nel dettaglio si tratta del prodotto Nestlé KIT KAT Mini 200 g in busta (prodotto wafer ricoperto di cioccolato al latte), lotto 40580734, con data di scadenza dell’1/2025 dovuta alla presenza di oli minerali. Il cioccolato è prodotto da Nestlé Germania. Il prodotto non è conforme al regolamento 178/2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, l’istituzione dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare e l’istituzione di procedure nei settori della sicurezza alimentare, si legge nell’avviso di richiamo. L’azienda produttrice è Nestlé Germania AG, 60523 Francoforte sul Meno, Germania. Gli operatori segnalano la “non conformità” delle confezioni di questo lotto, a causa della contaminazione da olio minerale. Sottolineano, altresì, l’effetto cancerogeno del prodotto stesso. Per questo motivo, dunque, Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti” raccomanda i consumatori che avessero acquistato confezioni di questo tipo di non mangiare ciò che c’è al loro interno.

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Nuovo maxi-richiamo per rischio chimico di patatine e altri snack. Trovata sostanza illegale, lo segnala il Ministero della Salute

Attenzione alle patatine e altri snack. Irresistibili per il loro gusto e per la loro croccantezza, le patatine e altri snack in busta, sono uno degli alimenti più amati dagli italiani. Soprattutto per i patiti degli aperitivi. Frutto proibito per chi soffre di colesterolo o di diabete, le patatine rappresentano una minaccia anche per chi ha una salute di ferro. Il motivo? Contengono una sostanza potenzialmente pericolosa per la salute. In particolare, gli operatori hanno segnalato il ritrovamento di un additivo non permesso dalla legge italiana. L’aggiunta di questo additivo, di natura chimica, ha portato al richiamo di tutti i lotti dei prodotti segnalati dal Ministero della Salute nella pagina dedicata agli Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori. I prodotti sono di vario tipo, ma dello stesso marchio. Il rischio è di tipo chimico proprio perché la sostanza ritrovata, e non permessa, è di natura chimica. Per rischio chimico si intende la possibilità che i prodotti alimentari segnalati siano contaminati da un agente chimico non segnalato, o che quest’ultimo sia presente in quantità che superano il limite disposto dalla legge. Secondo quanto riportato nella nota dell’allerta segnalata dal Ministero della Salute, i modelli di richiamo pubblicati sono quattro. Il marchio di tutti i prodotti ritirati è ‘Jack&Jill’, mentre il nome o la ragione sociale dell’OSA – Operatore del Settore Alimentare a nome del quale i prodotti sono commerciati è Fresh Tropical SRL. Il marchio di identificazione dello stabilimento / del produttore è Jack&Jill, mentre il nome del produttore è sempre Universal Robina Corporation. Lo stabilimento è sito nelle Filippine. I nomi dei prodotti ritirati sono i seguenti: PH Chips J&J Piattos Cheese 50x82G, J&J Piattos Nacho Pizza 50x85G, PH Chips J&J MrChips Nacho Cheese 50x100g e PH Chips J&J Nova Country Cheddar 50x78g. Tutti i lotti di questi prodotti sono stati ritirati. E, inoltre, tutte le date di scadenza delle confezioni appartenenti a questi lotti sono state interessate dal richiamo. Tutti i richiami sono stati effettuati per la presenza di un additivo non ammesso e, dunque, illegale. Per quanto non sia stato specificato il tipo di additivo, questo è, probabilmente, pericoloso per la salute umana. Gli operatori hanno, in effetti, avvisato i consumatori di non consumare i prodotti acquistati, e di riportarli indietro al negoziante. Per questo motivo, dunque, Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda i consumatori che avessero acquistato confezioni di questo tipo di non mangiare ciò che c’è al loro interno.

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Piano Mattei. Don Carraro: “L’auspicio è che non resti una cornice vuota, ma prenda sostanza con progetti condivisi”

“Un ponte per una crescita comune”: questo il titolo del Vertice, che si è svolto a fine gennaio a Roma, durante il quale è stato presentato il Piano Mattei, che prevede una dotazione iniziale di 5,5 miliardi di euro e cinque pilastri fondativi: istruzione, salute, agricoltura, acqua e energia. Ma il Piano Mattei costituisce davvero “un ponte per una crescita comune”? Abbiamo rivolto la domanda a don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm.

(Foto: ANSA/SIR)

Missionari e organizzazioni di volontariato internazionale hanno espresso perplessità sul Piano. Don Dante, lei come giudica il Piano Mattei?

Parto dagli aspetti positivi. A causa della pandemia e delle guerre, prima in Ucraina e poi a Gaza, negli ultimi anni in Italia – a parte i media della Chiesa cattolica – non si è parlato più di Africa sui giornali. In generale, da 5/6 anni c’è pochissimo approfondimento sull’Africa, come pure pochissima consapevolezza dei danni che la guerra in Ucraina, ma non solo, ha determinato nel Continente africano. L’Africa è completamente scomparsa dai radar dell’opinione pubblica e quindi anche dalla coscienza della gente. Il fatto che si parli di un Piano Mattei per l’Africa quantomeno ripropone l’attenzione sul Continente più debole e più fragile. Finalmente l’opinione pubblica complessivamente, anche quella più distratta, ha sentito parlare di nuovo di Africa. Ed è un merito che va attribuito al Piano Mattei.

Una critica è il fatto che il Piano sia stato costruito senza un dialogo con la società civile…

Effettivamente, questo Piano lo si è voluto fare coinvolgendo meno la società civile, anche quella italiana: in passato i Vertici Italia-Africa coinvolgevano le ong, io stesso ero invitavo e partecipavo. Questa volta noi non siamo stati coinvolti, ma perché è stata fatta una scelta di non camminare da soli. Negli anni scorsi l’Italia si presentava nei confronti dell’Africa da sola, quest’anno assieme all’Italia era presente il Parlamento europeo, con la presidente Roberta Metsola, e la Commissione europea, con la presidente Ursula von der Leyen.

A mio avviso, il fatto che l’Italia si sia presentata insieme all’Unione europea è un elemento di forza.

E insieme all’Ue ha coinvolto parecchie organizzazioni internazionali, dalla Banca mondiale ad alcune agenzie delle Nazioni Unite, a dare forza a questo momento. Lo considero un elemento positivo perché il presentarsi insieme dà più forza alla spinta politica ed economica. D’altra parte, anche la scelta simbolica del luogo dove si è tenuto il Vertice, cioè in una delle sedi più prestigiose del nostro Paese, il Senato, significa che stiamo invitando a casa nostra persone a cui vogliamo dare lo stesso valore che diamo a Biden e ai grandi capi di Stato che vengono in Italia. Ospitare il Vertice al Senato dice, dunque, che c’è una volontà politica forte di interagire con il Continente africano.

Il presidente del Consiglio ha parlato di “un approccio da pari a pari” con i Paesi africani…

Sì, al Vertice si è parlato di partnership: il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha detto di non voler avere un approccio predatorio, ma da pari. Poi vedremo se questo si realizzerà, ma il dirlo pone un punto su cui dopo potremo fare una verifica se il nostro approccio è stato veramente paritetico, di collaborazione, di partnership e non predatorio, magari usando formule diverse da una volta, ma mettendo in atto un atteggiamento predatorio più nascosto. E poi è positivo che si voglia coinvolgere il Paese, fare sistema con il Piano Mattei, quindi non è la singola ong, non è la singola impresa, non è la singola università che sarà privilegiata, ma tutto il Paese. Questo concettualmente è un elemento positivo, bello, perché

è tutto il Paese, è tutto il Continente europeo che si approccia all’Africa considerando la cooperazione come un elemento chiave dello sviluppo futuro che vogliamo costruire.

C’è un ultimo aspetto positivo.

Ci dica…

Penso a un’immagine fornita dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un Vertice Italia-Africa qualche anno fa: “Dobbiamo lavorare per costruire un Continente verticale”, cioè un Continente che ha al Nord una regione grande, con 500 milioni di abitanti che si chiama Europa, abbiamo al Sud una regione ancora più popolosa, con un miliardo e 300/400 milioni di abitanti che si chiama Africa, in mezzo c’è il “laghetto” del Mediterraneo. Dovremmo imparare a convivere insieme, a elaborare insieme, imparare a costruire un futuro insieme. Ora il fatto che si consideri nel Piano il sistema Paese, il sistema Continente europeo che si approccia nei confronti dell’Africa, secondo me, segna un elemento di discontinuità rispetto al passato.

Quindi, il Piano Mattei può funzionare?

In realtà, gli elementi negativi emergono con altrettanta evidenza. Il presidente della Commissione dell’Unione africana Faki Mahamat ha manifestato disappunto perché l’Ua – il luogo dove i 54 Paesi africani sono rappresentati – non è stata coinvolta nell’elaborazione del Piano. È un’osservazione sacrosanta, ma vorrei anche fare una precisazione: al momento non esiste ancora un Piano Mattei già elaborato, esistono dei temi che sono stati individuati: istruzione e formazione, possiamo dire globalmente educazione, agricoltura, salute, l’energia, l’acqua. Sono temi che considero buoni ma su cui tutto è da costruire. Quindi la critica di Faki Mahamat è giusta, ma un Piano elaborato non esiste ancora e, almeno da quello che si è capito, dovrebbe essere costruito nel periodo a venire.

Inoltre, le voci del mondo missionario e della cooperazione non sono state considerate…

Qui c’è un aspetto di peso della critica al Piano. Se questo Piano avesse un approccio calato dall’alto verso il basso, appoggiandosi a un’agenzia delle Nazioni Unite o a un grosso ente energetico, più soldi s’investono più si rischia di fare dei danni. È un’osservazione dei missionari, ma anche di ong come la nostra di quanto sia pericolosa una cooperazione che dall’alto scende verso il basso e aumenta tutti i meccanismi di poca trasparenza. Invece, nell’elaborazione e nello sviluppo del Piano Mattei deve essere coinvolto tutto il mondo della cooperazione, delle ong, missionario, anche di associazioni laicali che sono radicate sul territorio. Solo così si mette in atto l’unica cooperazione che davvero funziona, che, avendo esperienza e competenza, partendo dal basso, coinvolgendo le comunità locali, fa diventare vero quel “con” che noi ci portiamo nel nome che è fatto di conoscenza dei problemi, condivisione, consapevolezza, di un cammino insieme per costruire un futuro migliore. Questo vuol dire crescere lavorando “con”, senza la fretta di risultati facili e immediati. Bisogna essere molto lucidi. Serve molta costanza e determinazione in una prospettiva di lungo periodo. Il fatto che il Piano si sviluppi in 4 anni va bene, ma ugualmente non saranno sufficienti perché il processo di sviluppo è un piano decennale, ventennale, accettando la fatica dello sviluppo e anche la pazienza dell’attesa di un risultato. Quindi, non servono proclami, ma un lavoro che parte dal basso, molto tenace, molto radicato, molto paziente, molto consapevole, costruito insieme, è l’approccio tipicamente dei missionari, che fanno una cooperazione silenziosa, molto efficace, molto inserita dentro il clima sociale, culturale e antropologico dei popoli presso i quali vivono.

Anche sui fondi è stata espressa qualche preoccupazione…

L’Italia mette i 5,5 miliardi, in cui 2 non sono soldi aggiuntivi, erano fondi già destinati alla cooperazione. Tre invece sono del Fondo del clima da cui saranno spostati per dare gambe alla cooperazione. Quello che ritengo interessante è che la presidente del Parlamento europeo ha detto che se l’Italia mette questi 5,5 miliardi, l’Europa impegnerà 150 miliardi. Sarebbe un contributo prezioso.

Allora, complessivamente esprime un giudizio positivo sul Piano Mattei?

Io ho in mente questo Continente verticale di cui ha parlato Mattarella, tutti noi dobbiamo lavorare per costruirlo. Nello sforzo fatto in questi giorni del Vertice e con il Piano Mattei, mi è sembrato di cogliere anche degli elementi positivi, dobbiamo anche avere la capacità di sognare, di porci un obiettivo grande, alto, bello, finalmente proclamato. Il Papa dice che l’Africa non va sfruttata ma promossa. Tutto questo è bello, ma se il Piano Mattei diventasse una cornice vuota, sarebbe un’ulteriore delusione, un’ulteriore amarezza, un’ulteriore umiliazione per il Continente africano e anche per chi – come noi – spende la vita per l’Africa.

Il nostro auspicio, come Medici con l’Africa Cuamm, è che il Piano Mattei possa prendere sostanza vera, con progetti condivisi, a lunga gittata, promuovendo il Continente africano.

La domanda più forte che ci viene fatta dai Paesi africani, dai giovani africani, è di credere in loro, investire molto su di loro e di avere il coraggio di dare loro l’opportunità di essere i primi protagonisti della propria storia. E penso sia questa la prospettiva con cui dovremmo muoverci.

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19enne beccato con oltre 1.200 dosi di sostanza stupefacente. In carcere

In Mondragone (CE), i Carabinieri del locale Reparto Territoriale hanno tratto in arresto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, un 19enne del posto.
Il giovane all’esito di perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di 1272 involucri in cellophane termosaldati contenenti sostanza stupefacente del tipo “crack” e “cocaina” per un peso complessivo di gr 350 e un bilancino di precisione.
Sequestrati anche 3 telefoni cellulari. L’arrestato è stato tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE).

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Arrestate, in due diverse circostanze, due persone gravemente indiziate del reato di spaccio di sostanza stupefacente – Questura di Roma

Eseguito, inoltre, un provvedimento di esecuzione pena emesso dalla Procura della Repubblica di Roma nei confronti di un cittadino italiano

Continuano i servizi antidroga, coordinati dalla Questura di Roma, nel territorio del VI Distretto Casilino.

Sono stati gli agenti della Polizia di Stato del VI Distretto Casilino ad arrestare in due circostanze diverse un uomo ed una donna italiani, perché gravemente indiziati del reato di spaccio di sostanza stupefacente, ed hanno eseguito inoltre un provvedimento di esecuzione pena emesso dal Tribunale di Roma.

A seguito di un’intensa attività di indagine, gli agenti del VI Distretto, nel quartiere di Riserva Nuova, hanno individuato un’abitazione come possibile base di spaccio, gestita da un uomo a loro già noto. I poliziotti, fingendo di dover notificare un atto giudiziario, sono riusciti ad entrare nell’appartamento dove hanno trovato la moglie dell’uomo segnalato, la quale ha dichiarato agli agenti che il compagno si trovava fuori casa. Contattato telefonicamente,  il soggetto, italiano di 28 anni, ha fatto subito rientro e a quel punto i poliziotti, aiutati dal cane FARO hanno iniziato la perquisizione domiciliare. Il cane antidroga si è subito precipitato in direzione del forno, dove erano occultati 263 grammi di Hashish, un bilancino di precisione e materiale utile al confezionamento della droga. Alla fine degli accertamenti tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato, l’uomo è stato arrestato ed in sede di convalida sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla P.G.

Sempre i poliziotti del VI Distretto, durante un mirato servizio atto al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato una donna italiana di 39 anni gravemente indiziata di spaccio di sostanza stupefacente.

Durante le attività in via dell’Archeologia, gli agenti hanno notato una donna, che in più di un’occasione veniva avvicinata da dei ragazzi che, dopo aver parlato con lei, si portavano all’interno di un cortile per uscirne subito dopo. A questo punto, i poliziotti hanno avvicinato la donna che in tutta fretta ha gettato un pacchetto di fazzoletti nelle aiuole. Recuperato l’involucro che al suo interno conteneva della cocaina gli agenti hanno portato presso gli uffici di polizia la donna, che sottoposta a perquisizione personale è stata trovata in possesso di ulteriori 43 involucri di sostanza, per un totale di 17.3 grammi totali e di 210 euro in contanti.  L’arresto è stato convalidato.

Infine gli stessi agenti hanno eseguito un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica di Roma nei confronti di un uomo italiano di 50 anni, già condannato in stato di libertà per reati inerenti gli stupefacenti. Lo stesso, contattato telefonicamente, è stato invitato con un escamotage presso il Distretto, dove è avvenuta poi la notifica dell’atto con contestuale arresto.

Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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Polizia di Stato: controlli in viale Gramsci a Mirandola – contestate tre violazioni amministrative per detenzione di sostanza stupefacente destinata ad uso personale – Questura di Modena

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Nella serata del 2 novembre scorso, nell’ambito del consueto controllo del territorio, la Polizia di Stato di Mirandola hanno segnalato all’Autorità Amministrativa tre cittadini italiani, trovati in possesso di sostanza stupefacente di tipo cocaina.

In particolare, intorno alle ore 22, gli agenti del locale Commissariato di P.S. hanno proceduto al controllo di una macchina in transito in viale Gramsci. Il conducente, un 52enne mirandolese, mostratosi da subito nervoso, dietro richiesta degli agenti ha consegnato un involucro in cellophane termosaldato che teneva all’interno del suo portafoglio e che, all’esito di test speditivi, è risulatato essere sostanza stupefacente di tipo cocaina per un peso di 0,6 grammi.

Ancora, intorno alle ore 23, gli operatori hanno fermato un’altra autovettura, con a bordo due persone del posto di 49 e 42 anni, all’evidenza preoccupate dal controllo, che alla richiesta di spiegazioni da parte degli operanti, hanno consegnato entrambe due involucri in cellophane termosaldati contenenti sostanza stupefacente di tipo cocaina per complessivi 1,8 grammi.


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Torino: nasconde 19 involucri di sostanza stupefacente in un pacchetto di chewing-gum – Questura di Torino

Torino: Decoratore di giorno, ladro di notte

La Polizia di stato arresta un ventiduenne

Gli agenti del Commissariato di P.S. San Donato hanno tratto in arresto un giovane cittadino senegalese ventiduenne per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Nei pressi di via San Donato, durante il servizio di controllo del territorio, gli agenti del commissariato notano un ragazzo che attraversa la strada guardandosi intorno con fare guardingo e che alla vista della Volante aumenta notevolmente il passo fino a darsi alla fuga.

I poliziotti riescono a raggiungere il giovane e nonostante la resistenza opposta riuscivano a contenerlo e a sottoporlo a perquisizione personale.

All’interno dello zaino in possesso del ventiduenne viene rinvenuto un pacchetto di chewing-gum con all’interno 19 bustine termosaldate di colore giallo e trasparenti a forma di goccia contenenti, ciascuna di esse, della sostanza solido-granulosa, che dopo accurati accertamenti eroina.

Il giovane è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e denunciato in quanto irregolare sul territorio nazionale e per resistenza a pubblico ufficiale.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.


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SQUINZANO: LA POLIZIA DI STATO ARRESTA UN PREGIUDICATO E SEQUESTRA POCO MENO DI 1 KG DI SOSTANZA STUPEFACENTE. – Questura di Lecce

SQUINZANO: LA POLIZIA DI STATO ARRESTA UN PREGIUDICATO E SEQUESTRA POCO MENO DI 1 KG DI SOSTANZA STUPEFACENTE.

Nella giornata di giovedì 26 ottobre u.s., la Polizia di Stato ha arrestato, in flagranza di reato, un pregiudicato salentino, trovato in possesso di poco meno di 1 kilogrammo di sostanza stupefacente, del tipo cocaina, hashish e marijuana.

in particolare, nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti disposte dal Questore di Lecce, personale della locale Squadra Mobile ha controllato  un camioncino fermo all’interno del parcheggio di un supermercato, in località Squinzano.

Gli investigatori, all’atto del controllo del conducente del mezzo, insospettiti dall’atteggiamento impaziente assunto, hanno deciso di operare la perquisizione del mezzo.

I sospetti si sono rivelati fondati: occultati sotto il sedile del conducente sono stati rinvenuti oltre 160 grammi di sostanza stupefacente, tra cocaina e hashish.

Estesa la perquisizione all’abitazione del soggetto, i detective della squadra mobile hanno rinvenuto ulteriori 750,00 grammi di sostanza stupefacente, tra cocaina, hashish e marijuana, oltre a materiale utile per il confezionamento della droga.

Per le suddette risultanze, il fermato è stato dichiarato in arresto e dovrà, nei prossimi giorni, rispondere innanzi all’Autorità Giudiziaria competente di detenzione di sostanza stupefacente.    

L’uomo è stato condotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.

L’intera vicenda è ora al vaglio della locale Procura della Repubblica.


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Arrestato un trentaduenne per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente – Questura di Reggio Calabria

arresto 32 enne

Gli Agenti delle Volanti di Reggio Calabria hanno arrestato un reggino di 32 anni, pluripregiudicato, in atto sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Durante l’attività di controllo del territorio, transitando nei pressi di un’attività commerciale della zona sud della città, l’attenzione degli operatori veniva attirata da un soggetto, già noto alle forze di polizia, che alla loro vista saliva speditamente a bordo della propria autovettura, tentando di dileguarsi.

Dopo esser stato bloccato ed identificato, gli Agenti della Polizia di Stato hanno rinvenuto all’interno del veicolo una pistola a salve cal.8 mm, priva di tappo rosso, con sei cartucce inserite nel caricatore.

Nel proseguo dell’attività di polizia, presso il domicilio dell’uomo sono stati rinvenuti circa 86 grammi di marijuana, di cui una parte già suddivisa in singole dosi pronte alla vendita, diverso materiale per il confezionamento e armi bianche, abusivamente detenute, tra cui una baionetta ed un coltello a molla.

L’uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e deferito per i reati di violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale, porto senza giustificato motivo di armi prive di tappo rosso e detenzione abusiva di armi bianche.


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Scoperto market della droga a Vittoria. La Polizia di Stato arresta un uomo e sequestra sostanza stupefacente e denaro. – Questura di Ragusa

arresto vittoria

Nell’ambito di mirati servizi finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, la Polizia di Stato ha tratto in arresto a Vittoria un uomo di 45 anni, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nei giorni scorsi gli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza avevano notato presso l’abitazione dell’uomo, con numerosi precedenti di polizia per diverse tipologie di reati, un continuo andirivieni di persone, la maggior parte dei quali noti assuntori di sostanze stupefacenti, lasciando intuire che fosse in atto un’attività di “spaccio casalingo”.

Gli agenti, appostatisi nei pressi dell’immobile, decidevano di controllare una persona che stava uscendo dall’abitazione attenzionata, con il sospetto che fosse un probabile acquirente di stupefacente. In effetti la perquisizione all’uomo dava esito positivo poiché gli veniva trovata addosso una dose di cocaina pronta all’uso, ciò confermando la probabile attività di spaccio in atto.

Ne seguiva una immediatamente irruzione nell’abitazione dove si procedeva ad una perquisizione domiciliare e nonostante fosse ben nascosta, gli agenti rinvenivano sostanza stupefacente del tipo hashish e cocaina.

A conferma dell’attività di spaccio svolta in house, veniva rinvenuto anche un bilancino di precisione, materiale per il taglio ed il confezionamento dello stupefacente e la somma di 650 euro in banconote di vario taglio, probabile introito dell’illecita attività svolta dall’uomo che per i fatti riscontrati è stato tratto in arresto.

Dopo le formalità di rito l’arrestato è stato condotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


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La Polizia di Stato ha arrestato un 35enne marocchino per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. – Questura di Lucca

foto sequestro viareggio

Nella tarda mattinata di ieri gli uomini della Squadra Anticrimine del Commissariato di Viareggio hanno tratto in arresto F.M., 35enne marocchino, pregiudicato, in quanto trovato in possesso in totale di circa 3,4 Kg di Hashish e oltre un Kilogrammo di cocaina, nonché la somma complessiva di 241.795 euro suddivisa in banconote di vario taglio, provento dell’attività illecita. 

In particolare, gli investigatori dell’Anticrimine a seguito di mirati servizi volti al contrasto dello spaccio di sostanza stupefacente, bloccava dopo un breve inseguimento a piedi il predetto a Viareggio nei pressi della Terrazza della Repubblica, trovando celati sulla propria persona vari involucri contenenti complessivamente gr. 61,8 di cocaina suddivisa in varie dosi e 155 euro in banconote di vario taglio. Da successivo controllo esteso sulla propria autovettura, veniva rinvenuta e sequestrata la somma di 25.800 euro suddivisa in banconote di vario taglio, provento dell’attività illecita. 

La successiva attività di indagine di sviluppo alla precedente, volta all’acquisizione di ulteriori elementi probatori presso il domicilio dell’arrestato, supportato anche da personale dell’ Ufficio Controllo del Territorio, hanno permesso di rinvenire e sequestrare ulteriormente gr. 3393 di Hashish e gr. 1148 di cocaina, la somma di 215.840 euro suddivisa in varie banconote, nonchè telefoni cellulari e vario materiale usato per la preparazione e confezionamento della sostanza stupefacente.

L’indagato, la cui responsabilità sarà accertata in sede processuale, dopo gli atti di rito è stato associato presso la Casa Circondariale di Lucca.


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Rinvenimento sostanza stupefacente e coltello – deferiti due giovani – Questura di Ancona

volanti

Nel pomeriggio di ieri gli operatori della Polizia di Stato, durante un servizio di controllo del territorio, notavano nei pressi di via Santo Stefano, un’ autovettura con all’ esterno con un uomo che alla vista degli agenti assumeva un atteggiamento sospetto, mentre il passeggero con un gesto repentino tentava di occultare qualcosa sotto il sedile.
Raggiunti subito i due soggetti, entrambi di circa 20 anni, si chiedevano loro spiegazioni in merito all’ atteggiamento sospetto assunto, ma gli stessi non riuscivano a fornire spiegazioni, negando di aver occultato qualcosa. Per tale motivo gli operatori procedevano ad effettuare un’ispezione veicolare, ritrovando all’ interno dell’ autovettura, occultato in un pacchetto di sigarette posto sotto il sedile anteriore, della sostanza stupefacente di tipo hashish del peso lordo di 4.80 gr, il cui possesso veniva rivendicato dal passeggero dell’ auto.
Contestualmente ulteriore sostanza stupefacente veniva rinvenuta in un altro pacchetto di sigarette posizionato sul tappetino dell’ auto, del peso lordo di 0.40 gr. Il ragazzo dichiarava che quella sostanza era di sua proprietà e di averla lanciata in auto alla vista degli operatori.
Per tali ragioni il passeggero veniva deferito ex art. 75 DPR 309/90, mentre il conducente dell’ autovettura veniva deferito ex art. 4 L. 110/75 in quanto, a seguito di accertamenti, all’ interno del suo zaino veniva trovato un coltello multiuso di cui il soggetto non ne giustificava il possesso.


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Polizia di Stato: Arrestato un uomo per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. – Questura di Novara

Polizia di Stato: Arrestato un uomo per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nella prima mattinata del 9 settembre, due equipaggi della Polizia di Stato di Novara – Squadra Volante della Questura intervenivano in Corso 23 Marzo in quanto era stata segnalata la presenza di due persone sospette che si aggiravano con fare sospetto tra le palazzine dei civici 103/107.

Sul posto gli agenti rintracciavano uno dei due soggetti che dapprima si dava alla fuga lanciando via il proprio marsupio, ma poi veniva fermato opponendo subito resistenza, procurando lesioni ad uno degli agenti: a seguito di tale colluttazione veniva definitamente bloccato.

Quindi veniva recuperato il marsupio di cui il reo si era disfatto: all’interno veniva rinvenuta sostanza stupefacente, risultata essere cocaina, un coltello a serramanico, due girocolli presumibilmente in oro giallo, materiale utilizzato per il “test oro”, utile ai possessori per definire la qualità dei prodotti in oro.

Condotto presso gli Uffici della Questura, il ragazzo, classe 2002, cittadino egiziano, veniva tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e deferito in stato di libertà per i reati di resistenza e lesioni a pp.uu. e ricettazione.

Il Tribunale di Novara in sede di giudizio, convalidava l’arresto e disponeva il divieto di dimora nella provincia di Novara.

Irregolare sul territorio nazionale, è stato accompagnato dagli agenti della Questura presso il C.P.R. Ponte Galeria (Roma) nella giornata odierna.


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LECCE: LA POLIZIA DI STATO ARRESTA UN 48ENNE LECCESE PER DETENZIONE DI SOSTANZA STUPEFACENTE AI FINI DI SPACCIO E LO DENUNCIA IN STATO DI LIBERTÀ PER PORTO D’ARMI O OGGETTI ATTI AD OFFENDERE – Questura di Lecce

sequestro

Nella notte tra gioevdì e venerdì scorso, appena passata la mezzanotte, gli agenti della Polizia di Stato  in servizio di controllo del territorio a Lecce notavano un veicolo di piccole dimensioni che alla vista della volante rapidamente cercava di allontanarsi. Questo movimento ha insospettito i poliziotti che hanno seguito il veicolo tra le vie ancora affollate dai pedoni, nonostante l’ora tarda,fino alla sosta dello stesso nei pressi di un’altra vettura regolarmente parcheggiata. All’interno del veicolo erano presenti quattro individui, tutti già noti alle forze dell’ordine: il conducente T.G. di 48 anni di Lecce e il figlio diciannovenne ed altre due persone, un ventiquattrenne di nazionalità albanese e un leccese di 32 anni. Fatti scendere dall’auto  i 4 fermati , gli operatori si vedevano costretti dal loro atteggiamento, estremamente insofferente, a richiedere l’ausilio di altre due pattuglie, dopodiché gli agenti procedevano alla perquisizione personale degli stessi, che dava esito negativo. La perquisizione del veicolo invece permetteva di rinvenire oltre 11 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, due panetti di sostanza stupefacente di tipo hashish per un peso complessivo di circa 190 grammi e un  bilancino di precisione, il tutto occultano all’interno della mascherina in plastica sotto la scatola dello sterzo. Inoltre, sempre all’interno del veicolo veniva rinvenuto uno sfollagente telescopico occultano tra i sue sedili anteriori ed una forbice, occultata nel vano oggetti dello sportello lato conducente. Di tutto il materiale rinvenuto e sequestrato se ne assumeva la responsabilità il 48enne. La perquisizione veniva poi estesa anche presso l’abitazione del 48enne,  all’interno del comodino della sua camera da letto, venivano rinvenuti ulteriori 6 grammi di hashish e 200 bustine di cellophane trasparente, utilizzate probabilmente per confezionare le dosi di stupefacente da commercializzare. 

Per quanto sopra il 48enne  veniva tratto in arresto e come disposto dal PM di turno della locale Procura della Repubblica, tradotto presso la Casa Circondariale.

Lecce, 8 settembre 2023


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Arrestato un soggetto per evasione e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio – Questura di Reggio Calabria

Nei giorni scorsi, nell’ambito di mirati servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, gli Agenti delle Volanti di Reggio Calabria hanno arrestato un trentenne reggino, colto nella flagranza dei reati di evasione e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

L’uomo, già sottoposto alla misura restrittiva della detenzione domiciliare, è stato sorpreso all’interno dell’abitazione di un vicino di casa, senza un giustificato motivo e senza la prevista autorizzazione.

Sottoposto a perquisizione domiciliare, con l’ausilio della squadra cinofila composta dai cani antidroga Casting ed Hank, nell’abitazione dell’uomo sono stati rinvenuti circa 925 grammi di marijuana in un sacchetto di cellophane termo saldato.

Nel proseguo dell’attività, in diverse aree condominiali comuni sono stati rinvenuti e sequestrati complessivamente altri 3,2 kg di marijuana, suddivisi in diversi involucri di cellophane riposti in grossi sacchi neri.

Al termine dell’operazioni di rito, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, il trentenne è stato ricollocato in regime di detenzione domiciliare presso la propria abitazione e la sostanza stupefacente, rilevata dal personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, è stata posta sotto sequestro.

Nello stesso ambito, gli Agenti della Polizia di Stato hanno rinvenuto, in prossimità dello svincolo autostradale del Calopinace, 5 piante di cannabis.

Quest’ultime, di altezza varia compresa tra i 53 centimetri ed i 3,40 metri, erano circondate da vegetazione indigena e da alcuni manufatti in legno e lamiera, e sul luogo erano presenti due cani di grossa taglia, privi di microchip.  

Le piante, analizzate da personale della Scientifica, sono state estirpate e, su disposizione dell’A.G., sequestrate a carico di ignoti.

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