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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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Caserta. Provincia, monito CISAL: ‘Sconti a nessuno, siamo interessati solo a proposte serie’

La discussione per mettere a punto la piattaforma della Cisal di Caserta per il futuro della provincia è stata oggetto di un accurato approfondimento tenuto nel corso di un incontro al quale hanno partecipato Il Segretario Generale di Terra di Lavoro Ferdinando Palumbo (nella foto) , ed i responsabili delle categorie Terziario, Sanità, Failc (Chimici), Fnasla (Agroalimentare), Metalmeccanici e Sinalv (Sicurezza Civile).

Risalire degli ultimi posti nelle classifiche della qualità della vita, mettere a regime il turismo, il terziario, l’industria e l’agricoltura, bonificare i territori della cosiddetta Terra dei fuochi e dell’alto casertano, assicurare una sanità degna di un paese civile e porre un immediato freno alle morti bianche saranno le priorità del sindacato di Via Unità Italiana dal quale fanno sapere come in questi giorni di campagna elettorale non si limiteranno ad ascoltare.

Facendo valere le nostre prerogative, incalzeremo la politica senza assicurare sconti a nessuno, siamo poco interessati all’altrui propaganda” spiegano Palumbo, Grande, Naddei, Tortora, Gentile e Marrocco “vogliamo comprendere in che modo e sostenendo quali misure si intende incidere in Europa e se la disciplina di appartenenza sarà vincolante quando sarà in gioco il bene di Caserta”.

Interessante approfondimento a margine proposto dal Segretario del Terziario Luca Tortora il quale ha voluto ricordare come i numerosi stranieri che hanno soggiornato in città nell’ultimo fine settimana dimostrano che Caserta e l’attrattività della Reggia possono mettere in moto un moltiplicatore economico che sappia coniugare turismo e commercio.

“Il recente ottenimento della bandierina blu sul litorale domizio può fare di Caserta Città uno snodo cruciale sia per quelle località che per la città di Napoli”.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Kokono: la culla che salva i neonati in Uganda

Una culla innovativa, progettata e brevettata in Italia da De-Lab – società benefit specializzata in consulenza nel settore della cooperazione allo sviluppo e dell’economia di scopo, con base a Milano – e realizzata e distribuita localmente in Uganda, in grado di proteggere i neonati dalla malaria e da altre potenziali cause di morte, costruita in plastica biodegradabile e multifunzione: è Kokono, progetto di imprenditoria sostenibile e ad impatto unico nel suo genere, che proprio nel paese dell’Africa sub-sahariana ha le sue radici. Ad oggi sono 1.500 le culle prodotte e distribuite nei contesti più poveri dell’Uganda, dagli slum di Kampala alle aree rurali. Un numero destinato presto a raddoppiare grazie a una strategia di scale-up promossa da De-Lab e dalla Ong Amref Health Africa e vincitrice nei giorni scorsi di un contributo nell’ambito della call “Sprint. Consolidamento di soluzioni sostenute nell’ambito del Progetto Innovazione per lo sviluppo” promossa da Fondazione Cariplo e Fondazione Compagnia di San Paolo. Ora la fondatrice di De-Lab, Lucia Dal Negro, punta ad attrarre anche nuovi partner finanziari per far crescere ulteriormente il progetto.

Come funziona Kokono
Kokono, grazie a una zanzariera “di serie”, difende i bambini da 0 a 12 mesi dalle malattie infettive – tra cui la malaria che incide ancora per il 20% sulla mortalità nel continente – ma anche da altre minacce come gli incidenti domestici o il soffocamento dovuti all’assenza di un riparo specifico per i neonati e gli attacchi degli animali come insetti, rettili e roditori. Queste sono le principali cause della mortalità infantile che in Uganda colpisce ogni anno 200mila bambini sotto i 5 anni, di cui 45mila muoiono entro il primo mese di vita. Oltre ad essere un riparo per i neonati, Kokono è anche sostenibile nei confronti dell’ambiente: grazie ad un polimero organico che rende la plastica di cui è composta biodegradabile, la culla si trasforma in compost dopo una decina di anni trascorsi in ambiente aerobico.
“Kokono è un modello replicabile in tutti i contesti vulnerabili del continente africano e del mondo, grazie a un modello che nasce dal basso, a partire dall’ascolto delle necessità delle famiglie più povere”, sottolinea la fondatrice di De-Lab Lucia Dal Negro. “Una soluzione che unisce alla sostenibilità sociale e ambientale anche quella economica – prosegue Dal Negro –, visto che permette di creare un circuito virtuoso di produzione e vendita in Uganda, con grandi potenzialità in termini di ricadute economiche e occupazionali sulla popolazione locale. Per questo De-LAB è alla ricerca di nuovi partner anche finanziari che credano e investano in Kokono”. Ogni dollaro investito in Kokono, è stato calcolato, genera 2,88 dollari in termini di ritorno sociale dell’investimento e questo senza ancora calcolare gli impatti ambientali positivi.

La storia e le partnership
La storia di Kokono – che in un dialetto ugandese significa “zucca vuota” – ha inizio nel 2018 quando l’idea viene perfezionata insieme ai suoi utilizzatori finali durante una serie di focus-group che coinvolgono quasi 200 persone in quattro distretti dell’Uganda: la capitale Kampala, Hoima, Fort Portal e Gulu. Un percorso di ricerca che ha fatto emergere la necessità di un design multi-funzione – Kokono si utilizza come culla portatile, come letto, come vasca per il bagno e come spazio per il gioco –, e un prezzo accessibile per una fascia di popolazione a medio-basso reddito.

Dopo la prima fase di ideazione, prototipazione e sviluppo, De-LAB ha acquistato, grazie alla vittoria di un grant dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), lo stampo industriale per produrre la culla in modo seriale. In seguito alla sospensione dovuta alla pandemia, nel 2021 si completano il design del prodotto e la definizione della catena di fornitura locale, e avviene la registrazione da parte di De-LAB del brevetto di invenzione e del trademark “Kokono” sia in Italia che all’estero. L’anno seguente iniziano la produzione e la vendita, promossa in loco grazie alla collaborazione con l’ambasciata d’Italia in Uganda, e viene aperto un negozio a Muyenga, quartiere di Kampala, anche grazie ai fondi del bando Coopen di Fondazione Cariplo. Nel frattempo, grazie alla collaborazione tra De-Lab e le Ong Amref Health Africa Italia e Uganda, le culle vengono distribuite in contesti in difficoltà, tra cui lo slum di Kawempe.
Più di recente è stata attivata una collaborazione con Unfpa – United Nations Population Fund, l’agenzia dell’Onu per la salute sessuale e riproduttiva, grazie a cui è stata avviata la distribuzione di alcuni esemplari di Kokono nei campi profughi dell’Uganda, che conta oltre 1,5 milioni di rifugiati su una popolazione di 45 milioni di abitanti, una delle quote più alte al mondo.

 

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Vite ai margini tra sguardi alla Ken Loach e ironia irriverente. “Full Monty. La serie” e “Questo mondo non mi renderà cattivo”

Nel panorama europeo il britannico Ken Loach da oltre cinquant’anni presidia, con coerenza, un cinema di impegno civile che racconta i precari, i senza lavoro e l’orizzonte sociale dove sbiadiscono i diritti e dilagano gli affanni. Tra i suoi titoli più recenti i bellissimi e struggenti “Io, Daniel Blake” (2016) e “Sorry We Missed You” (2019). Sul suo tracciato molti autori offrono sguardi sulle zone d’ombra della nostra società. Due le novità: dal 5 luglio su Disney+ “Full Monty. La serie”, titolo che venticinque anni dopo il successo della commedia “Full Monty” (1997) riaccende l’attenzione sulle periferie dell’umano nel Regno Unito. A produrre gli 8 episodi il regista Uberto Pasolini (“Still Life”, “Nowhere Special”). Per l’occasione si ricompone il cast originario a cominciare da Robert Carlyle, Mark Addy e Tom Wilkinson. L’abbiamo vista in anteprima: intensa, dolente, esilarante e irriverente. Inoltre, da inizio giugno è su Netflix la nuova serie del fumettista Michele Rech in arte Zerocalcare “Questo mondo non mi renderà cattivo”, animazione che si rivolge a un pubblico adulto mettendo a tema le tensioni sociali di oggi, tra accoglienza migranti e dispersioni nelle dipendenze. Con stile acuto e caustico Zerocalcare direziona lo sguardo dove l’umanità è piegata. Il punto Cnvf-Sir.

“Full Monty. La serie” (Disney+, 05.07)>Nella stagione 1997-98 la commedia britannica “Full Monty. Squattrinati organizzati” (“The Full Monty”) diretta da Peter Cattaneo lascia un segno arrivando a correre per quattro Premi Oscar – vince nella categoria colonna sonora firmata Anne Dudley – e conquistando tre Bafta di peso: miglior film, attore protagonista Robert Carlyle e non protagonista Tom Wilkinson. Venticinque anni dopo il team ideativo-produttivo, in testa lo sceneggiatore Simon Beaufoy e il produttore Uberto Pasolini, come pure gran parte del cast originario hanno accettato di tornare sul set per raccontare cosa è accaduto ai celebri disoccupati di Sheffield, che per sbarcare il lunario si erano reinventati spogliarellisti.

La storia. Sheffield oggi. Nella caffetteria gestita da Lomper (Steve Huison) e dal compagno Dennis (Paul Clayton), si ritrovano puntualmente gli amici di sempre Gus (Robert Carlyle), Dave (Mark Addy), Horse (Paul Barber), Gerald (Tom Wilkinson) e Darren (Miles Jupp). Ognuno di loro barcolla nel proprio quotidiano tra problemi di lavoro, assistenza sanitaria o sfide educative. Esistenze ammaccate ma sempre con il sorriso, pronti ad aiutarsi l’un l’altro…

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Strappa risate ma anche riflessioni dense di dolcezza e amarezza “Full Monty. La serie”. I protagonisti, tutti goffi, caotici e persino “spericolati” nel proprio quotidiano, attivano linee di racconto di matrice sociale di chiara rilevanza. Tra le più interessanti troviamo quella di Dave, bidello che ha a cuore la serenità del dodicenne “Twiglet” (Aiden Cook), emarginato a scuola, nel mirino dei bulli, con una situazione familiare al collasso; ci sono poi le battaglie di Horse, che si muove con uno scooter per persone con disabilità intento a farsi riconoscere dall’amministrazione la dignità di un sussidio. Ancora, c’è Gus che si arrabatta tra più lavori per arrivare a fine mese, con la speranza di un alloggio sociale e un modo per pagare una nuova carrozzina al nipote con disabilità. Infine, sempre nella scuola dove lavora Dave, diretta dalla moglie Jean (Lesley Sharp) – la coppia attraversa un gelido inverno, incapace di riprendersi dalla morte del figlio in fasce –, la situazione delle aule è drammatica: perdono le condutture e gli allagamenti sono diffusi, limitando molte attività didattiche; tra queste il corso di musica tenuto da Hetty (Sophie Stanton), una vera e propria “safe zone” per ragazzi divorati dai problemi.

Insomma, il quadro sociale è frastagliato, opaco, condito di disagi tipici del nostro presente. Se dunque si lascia apprezzare, e molto, la linea del racconto che esplora pagine di affanno dell’umano con sguardo attento e ironico – un umorismo pensato per “detonare” la complessità delle storie in linea con lo spirito del film originario –, convince un po’ meno l’articolazione generale della narrazione, spesso sovraccarica al punto da perdere di intensità, compattezza. Non mancano, poi, qua e là soluzioni segnate da furbizia nella direzione del politically correct (riferimenti a minoranze, comunità Lgbtqi+, ecc.), che rischiano di essere più stancanti che interessanti. Nel complesso, “Full Monty. La serie” possiede ritmo, sostanza, respiro da cinema di impegno civile, puntellata da raccordi esilaranti e graffianti nella tradizione della commedia sociale inglese. Serie complessa, problematica, per dibattiti.

“Questo mondo non mi renderà cattivo” (Netflix, 09.06)
Nello stesso perimetro sociale, ma con genere, stile e dinamiche differenti, si muove la nuova serie animata di Zerocalcare “Questo mondo non mi renderà cattivo”. Il fumettista Michele Rech, forte di un solido seguito di lettori, dopo il successo della serie d’esordio “Strappare lungo i bordi” (2021) è tornato a offrirci un racconto del quadro sociale odierno, che si compone di sfumature acute e livide. Zerocalcare ci mostra la vita nella Capitale, tra consolidate prassi sociali, simpatiche furbizie e allarmanti frizioni, tratteggiando una storia che si fa parametro, allegoria, del nostro presente. A produrla con Netflix sono Movimenti Production e Bao Publishing. Tra le voci Valerio Mastandrea nel ruolo dell’Armadillo, la coscienza “ribelle” di Zerocalcare, e Silvio Orlando nei panni di un grigio detective della Digos.

La storia. Roma oggi, nel quartiere dove vivono Zero e i suoi amici Sarah e Secco è stata appena individuata una sede per l’accoglienza dei migranti. Si accende subito una feroce protesta da parte di un gruppo che istiga all’odio sociale, che spinge Zero e gli altri a prendere posizione in difesa degli ultimi. Tra i contestatori Zero individua un amico di infanzia che non vedeva tempo, Cesare, scomparso per problemi di dipendenza…

Alla presentazione stampa Zerocalcare ha sottolineato: “Si tratta di una serie divisiva. Non cerco mai la provocazione. La suggestione di fondo è provare a dare risposte collettive ai problemi, cercare di partire dall’idea di non lasciare mai indietro nessuno: non basta stare bene da soli”.
A livello narrativo, l’autore esplora le sfide del quotidiano, tra incertezze economiche, lavori precari o demotivanti, solitudine rispetto a un sistema sociale infiacchito. Zerocalcare racconta gli scontri di quartiere, tra amici, le divisioni divampate davanti a un centro di accoglienza per migranti, dove soffiano agitatori che antepongono l’Io al Noi. Dall’altro, tratteggia i complicati sentieri della crescita attraverso le storie dei personaggi (che intersecano anche qui svariati fronti, comprese minoranze e comunità Lgbtqi+), in particolare le difficoltà economiche che aprono a vertigini fagocitanti come quelle in cui finisce Cesare, un escluso, un sopravvissuto a droghe ed eccessi, che diventa il capro espiatorio di una realtà cinica e distratta.
Nella linea narrativa di Zerocalcare si ritrovano molte delle istanze del cinema di Ken Loach. Il suo stile però è diverso, personalissimo: muovendosi lungo il binario dell’animazione, Michele Rech usa un umorismo brillante e irriverente, a tratti caustico alla Ricky Gervais, compreso un turpiloquio spesso debordante. Non lascia di certo indifferenti “Questo mondo non mi renderà cattivo”: sulle prime la serie può apparire scomoda e un poco urticante, ma addentrandoci nel cuore si coglie tutta l’intensità dello sguardo di Zerocalcare, quel suo guardare ai fragili e agli ultimi tra denuncia e poesia. Indirizza la camera, attraverso la lente del fumetto, là dove l’umanità è sola e disgraziata. Serie complessa, problematica, per dibattiti.

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

S.Potito Sannitico. Basket, Serie D: ‘Carbat Matese’ batte ‘Centro Ester’ e accorcia le distanze

Gara 3 Play Off Serie D L’AA&S Centro Ester si ferma sul più bello: Carbat Matese accorcia le distanze.
Tutto da rifare per l’AA&S Centro Ester che trova in casa del Carbat Matese la prima sconfitta stagionale. Uno stop che arriva nel momento meno opportuno della stagione, quando sul tavolo è già calato il primo match-point per la promozione nella categoria superiore.
“Complimenti ai ragazzi del Carbat Matese che giocando bene hanno meritato questa vittoria” commenta a caldo coach Francesco Monteleone che aggiunge: “In campo non ho visto la nostra solita squadra. Abbiamo sbagliato anche le cose più facili, non ci stavamo con la testa. Probabilmente non abbiamo dato il giusto peso a questa che era la partita più importante della stagione”.
Gara 3 della finale playoff mette da subito in mostra un Centro Ester diverso dal solito. Molti giocatori sono apparsi essere la loro copia sbiadita. Tiri sbagliati e rimbalzi che finiscono tutti nelle mani dei padroni di casa che sfruttano anche la fisicità di gente come Strucov per portarsi subito avanti di dieci punti.
I tentativi di rimonta partono ma non trovano mai il coronamento atteso dal caloroso pubblico giunto da Barra con il chiaro intento di vivere da protagonista una serata che poteva essere di festa. A dannarsi l’anima nei primi due quarti c’è il solo Fiore che, a conti fatti, sarà anche il miglior marcatore della serata. Si va all’intervallo lungo sul punteggio di 36-31.
Nervosismo ed imprecisione anche negli ultimi due quarti. Non bastano le sporadiche bombe a ribaltare il risultato.
Il pareggio è sempre ad un passo ma non arriva. Un pallone scivolato, una deviazione fondamentale e non ultimi anche qualche fischio di troppo o in meno contribuiscono a costruire il racconto di questa gara.
Resta l’amaro in bocca. “Adesso testa bassa e lavorare, nulla è compromesso” esorta coach Monteleone che conclude: “Ringrazio uno per uno i nostri sostenitori invitandoli a tornare qui giovedì sera alle ore 21 per la quarta sfida fra AA&S Centro Ester e Carbat Matese”.
I NUMERI
Carbat Matese             69 – AA&S Centro Ester      63
Parziali : 21/13  15/18 (36/31) 19/11  (55/42) 14/21
Carbat Matese: Del Basso 6- Ciardiello – Tronco 7- Fenoglio 15- Mataluna 15- Zappulo – Mainolfi – Cavalluzzo  6- Buontempo 2 Strucov 18- Cioppa – Paterno. Al.re Centore V. Ass.te Macchione I.
AA&S Centro Ester: Cozzolino – Conforto 11- Barone – Tredici 6- Romano 3- Fiore 25- Guarino – Gaudino 2- Pecchia – Alaimo 10- Ostricaro 4 – Prete 2. All.re Monteleone F. Ass. Amoroso – Sicignano
5 Falli:  Alaimo (AA&S).
(Salvatore CandalinoRoberto Esse – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caiazzo. Basket Step #Back, promozione in serie B: complimenti e sostegno del sindaco

Stefano Giaquinto è con Rosetta de Rosa e altri 9 Caiazzo.

🔵🔴 Un sogno che si realizza: la vittoria del campionato 🏀 di serie C!
Complimenti alla #SBC #Step #Back #Caiazzo per la promozione in serie B.
Uno splendido risultato che premia atleti e tecnici per l’impegno che hanno messo per fare crescere la loro squadra fin dalla nascita facendone, giorno dopo giorno, sempre più uno dei fiori all’occhiello della Città di Caiazzo.
Un grande grazie ai ragazzi della squadra a #Onorio #Petrazzuoli e #Django #Amoroso per quello che fanno!
Un grazie per l’impegno e per i loro successi anche alle altre categorie iscritte in altri campionati, guidati da #Maria #Mastroianni e #Vincenzo #Bernardo. Continuate così, portando avanti questo bellissimo progetto!
Lo sport è vita!
Congratulazioni presidente #Eleonora #Petrazzuoli!
Noi ci siamo sempre! 💙❤️
Ad maiora
Caiazzo lì 31 maggio 2023 – Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale
(Da Facebook – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

Caserta. Basket. ‘AA&S Centro Ester’ a due passi dal sogno Promozione in serie ‘C’

Nemmeno il tempo di esultare per la prestigiosa affermazione in gara 1 che in casa Centro Ester si pensa già alla seconda sfida con il Piedimonte Matese di mercoledì sera alle ore 21.

La squadra di Monteleone sarà di scena alla palestra Centro Ester il secondo atto di questa lunga serie Play Off serie D per l’accesso alla serie C Unica.

I ragazzi del presidente Pasquale Corvino hanno conquistato il successo al termine di una gara davvero emozionante.

Una vittoria da chiudere in cassaforte in vista della seconda tappa di questo percorso verso la promozione.

Ancora in dubbio Gianluca Tredici la cui assenza è pesata in gara 1.

I NUMERI

AA&S Centro Ester 83 – Carbat Matese 80

Parziali: 19-22 15-15 (34/37) 21-16 (55/53) 28-27

AA&S Centro Ester: Conforto 5- Alaimo 22- Fiore 24- Prete 3- Gaudino 2- Romano- Ostricaro- Pecchia 13- Guarino 9- Notari 5- Riccardi – Cozzolino. – All.re Monteleone F. Ass.te Amoroso E. – Sicignano V.

Carbat Matese: Del Basso 2-Ciardiello – Tronco 16-Fenoglio 11-Mataluna 26-Zappulo – Mainolfi – Cavalluzzo 7- Buontempo 5-Strukov 13- Cioppa – Paterno. All.Re Centone V.

(Salvatore Candalino – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

VOLLEY MASCHILE SERIE A2. Passaro è il nuovo allenatore della Virtus Aversa

Aversa – Sandro Passaro è il nuovo allenatore della Virtus Aversa, squadra che militerà nel prossimo campionato di Serie A2. Un ritorno nella città normanna per il tecnico che già nella stagione 2017-2018 (col nome di Sigma Aversa) si è seduto sulla panchina del PalaJacazzi, in qualità di vice allenatore (l’head coach era Pasquale Bosco). Dopo 5 stagioni in giro per l’Italia quindi il 41enne Passaro ritorna in quella che è stata la sua casa per cercare anche di riportare entusiasmo sugli spalti: “Promettiamo impegno, abnegazioni e attaccamento alla maglia. Resteremo sempre attaccati alle partite, ai tifosi doneremo sicuramente tutto ciò che abbiamo. Questa è la nostra più grande responsabilità”. Ritrova ad Aversa il presidente Sergio Di Meo e il direttore sportivo Alberico Vitullo: “Mi lega a loro una profonda amicizia – dice il neo allenatore della Virtus Aversa – e non nascondo che dal momento dei miei saluti nel 2018 non c’è stato un periodo che non sentissi il presidente o il ds. Ho ricevuto sempre – dice sorridendo – dei messaggi d’amore da Aversa. C’è un rapporto di stima reciproca, questa volta siamo riusciti anche a stringerci la mano per dare il via insieme ad una nuova avventura”. E poi gli obiettivi stagionali: “Partiremo ad agosto per affrontare una stagione che sarà davvero molto impegnativa. Il campionato di A2 è altamente competitivo, non si possono fallire nemmeno i momenti di preparazione. Ad ottobre servirà subito avere una condizione fisica che ci permetta di fare punti. Cercheremo di far emozionare chi verrà a tifare per noi, chiaramente l’obiettivo principale è quello di mantenere la categoria. Una volta ottenuta la salvezza poi proveremo a toglierci altri importanti soddisfazioni”.

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L’attore e regista Marco D’Amore incontra gli allievi del Liceo «Giannone» e del Comprensivo «Dante Alighieri» nel secondo appuntamento del progetto «Valori in Serie»

CASERTA – Si è svolto venerdì mattina presso l’Auditorium Provinciale di Caserta il secondo cineforum del progetto «Valori in Serie» che vede protagonisti gli allievi del Liceo «Pietro Giannone» e dell’Istituto Comprensivo «Dante Alighieri» di Caserta in un percorso di educazione all’immagine e di laboratori professionalizzanti intesi a comprendere meglio le professioni del cinema ed a diffonderne le competenze.

L’INCONTRO

Ospite dell’appuntamento è stato l’attore e regista casertano Marco D’Amore che ha incontrato i circa duecento studenti partecipanti dopo la visione del suo documentario «Napoli Magica» uscito a dicembre dello scorso anno.

Incalzanti, le domande dei giovani allievi delle due scuole casertane sono partite dall’esperienza artistica personale di D’Amore – che ha vissuto in pieno il momento d’oro del cinema a Napoli ed in Campania – confrontandosi con il suo ruolo di Ciro Di Marzio in «Gomorra» fino alla sua ultima esperienza come regista e documentarista.

Marco D’Amore ha spronato i ragazzi a darsi da fare, a studiare, ad avere il coraggio di affrontare imprese anche a prima vista impossibili per provare a trasformare i propri sono in realtà. «Vivete in una regione del Sud ricca di arte, di storia, di cultura, di personaggi che sono stati punti di riferimento a livello mondiale – ha detto D’Amore – e comprendere la cultura nella quale siete immersi è fondamentale e fa davvero la differenza rispetto ad altri. Caserta, come Napoli, ha tutto il potenziale per essere “magica” ma tocca a voi renderla tale, raccogliere gli stimoli e le provocazioni giuste per far crescere questa città».

I PROTAGONISTI

Sul palco dell’Auditorium si sono alternate la dirigente scolastica del Liceo «Giannone», Marina Campanile, e la dirigente scolastica del Comprensivo «Dante Alighieri», Tania Sassi, che hanno illustrato agli studenti i laboratori professionalizzanti sul mondo del cinema in prossima attivazione nell’ambito del progetto insieme al produttore cinematografico Silvestro Marino – amministratore della società partner principale del progetto, Sly Production s.r.l. – ed al regista Lorenzo Cammisa che curerà proprio il laboratorio di regia.

Momento sentito è stata la consegna della targa del Premio Provinciale «Storie di Alternanza» agli allievi della classe IV F del Liceo Classico, accompagnati dalla docente Margherita Vozza, che si sono qualificati primi nella categoria licei del riconoscimento delle Camere di Commercio italiane che dà valore ai migliori percorsi PCTO (ex Alternanza Scuola Lavoro) nelle scuole superiori della penisola.

Al termine dell’evento sono intervenutii responsabili degli ulteriori enti partner del progetto Nicola Scaringi, presidente del Comitato Regionale Campano di Associazioni Sportive e Sociali Italiane APS, e Giuseppe D’Apice, docente della Università Popolare per lo Sport e il Terzo Settore ASD APS. Ad animare la mattinata con gli studenti il responsabile scientifico del progetto, il giornalista ed esperto di produzione cinematografica Gianrolando Scaringi.

VALORI IN SERIE

Finanziato dalla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito attraverso il Piano Nazionale di Educazione all’Immagine per le Scuole, il progetto «Valori in Serie» è risultato tra i tre vincitori, in provincia di Caserta, del bando 2022 Cinema e Immagini per la Scuola per le scuole secondarie di I e II grado.

Il Liceo «Pietro Giannone», capofila della rete che ha presentato il progetto, è l’unico liceo classico e scientifico della città ad aver acceduto all’importante finanziamento ministeriale ed ospiterà tra le proprie mura – accogliendo anche gli allievi del Comprensivo «Dante Alighieri» – tutti i laboratori previsti dal percorso di educazione all’immagine: sceneggiatura, regia, direzione della fotografia ed audio in presa diretta, recitazione. A dirigere ognuno dei percorsi, professionisti del mondo del cinema che condurranno per mano i giovani studenti fino alla produzione di una breve serie tv destinata alla diffusione su web.

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Caserta. ‘Valori in Serie’: Marco d’Amore, attore-regista, sale in cattedra al ‘Giannone’ e al ‘Dante’

L’attore e regista Marco D’Amore incontra gli allievi del Liceo «Giannone» e del Comprensivo «Dante Alighieri» nel secondo appuntamento del progetto «Valori in Serie».

Si è svolta sabato mattina presso l’Auditorium Provinciale di Caserta il secondo cineforum del progetto «Valori in Serie» che vede protagonisti gli allievi del Liceo «Pietro Giannone» e dell’Istituto Comprensivo «Dante Alighieri» di Caserta in un percorso di educazione all’immagine e di laboratori professionalizzanti intesi a comprendere meglio le professioni del cinema ed a diffonderne le competenze.

L’INCONTRO

Ospite dell’appuntamento è stato l’attore e regista casertano Marco D’Amore che ha incontrato i circa duecento studenti partecipanti dopo la visione del suo documentario «Napoli Magica» uscito a dicembre dello scorso anno.

Incalzanti, le domande dei giovani allievi delle due scuole casertane sono partite dall’esperienza artistica personale di D’Amore – che ha vissuto in pieno il momento d’oro del cinema a Napoli ed in Campania – confrontandosi con il suo ruolo di Ciro Di Marzio in «Gomorra» fino alla sua ultima esperienza come regista e documentarista.

Marco D’Amore ha spronato i ragazzi a darsi da fare, a studiare, ad avere il coraggio di affrontare imprese anche a prima vista impossibili per provare a trasformare i propri sono in realtà. «Vivete in una regione del Sud ricca di arte, di storia, di cultura, di personaggi che sono stati punti di riferimento a livello mondiale – ha detto D’Amore – e comprendere la cultura nella quale siete immersi è fondamentale e fa davvero la differenza rispetto ad altri. Caserta, come Napoli, ha tutto il potenziale per essere “magica” ma tocca a voi renderla tale, raccogliere gli stimoli e le provocazioni giuste per far crescere questa città».

I PROTAGONISTI

Sul palco dell’Auditorium si sono alternate la dirigente scolastica del Liceo «Giannone», Marina Campanile, e la dirigente scolastica del Comprensivo «Dante Alighieri», Tania Sassi, che hanno illustrato agli studenti i laboratori professionalizzanti sul mondo del cinema in prossima attivazione nell’ambito del progetto insieme al produttore cinematografico Silvestro Marino – amministratore della società partner principale del progetto, Sly Production s.r.l. – ed al regista Lorenzo Cammisa che curerà proprio il laboratorio di regia.

Momento sentito è stata la consegna della targa del Premio Provinciale «Storie di Alternanza» agli allievi della classe IV F del Liceo Classico, accompagnati dalla docente Margherita Vozza, che si sono qualificati primi nella categoria licei del riconoscimento delle Camere di Commercio italiane che dà valore ai migliori percorsi PCTO (ex Alternanza Scuola Lavoro) nelle scuole superiori della penisola.

Al termine dell’evento sono intervenutii responsabili degli ulteriori enti partner del progetto Nicola Scaringi, presidente del Comitato Regionale Campano di Associazioni Sportive e Sociali Italiane APS, e Giuseppe D’Apice, docente della Università Popolare per lo Sport e il Terzo Settore ASD APS. Ad animare la mattinata con gli studenti il responsabile scientifico del progetto, il giornalista ed esperto di produzione cinematografica Gianrolando Scaringi.

VALORI IN SERIE

Finanziato dalla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito attraverso il Piano Nazionale di Educazione all’Immagine per le Scuole, il progetto «Valori in Serie» è risultato tra i tre vincitori, in provincia di Caserta, del bando 2022 Cinema e Immagini per la Scuola per le scuole secondarie di I e II grado.

Il Liceo «Pietro Giannone», capofila della rete che ha presentato il progetto, è l’unico liceo classico e scientifico della città ad aver acceduto all’importante finanziamento ministeriale ed ospiterà tra le proprie mura – accogliendo anche gli allievi del Comprensivo «Dante Alighieri» – tutti i laboratori previsti dal percorso di educazione all’immagine: sceneggiatura, regia, direzione della fotografia ed audio in presa diretta, recitazione. A dirigere ognuno dei percorsi, professionisti del mondo del cinema che condurranno per mano i giovani studenti fino alla produzione di una breve serie tv destinata alla diffusione su web.

(Gianrolando Scaringi – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

In ricordo della Strage dei Georgofili il vile attentato che sventrò il centro della città di Firenze 30 anni fa, una serie di iniziative realizzate dal Consiglio Regionale e dalla Questura che vedono ospite d’onore Tina Montinaro – Questura di Firenze

In onore dei caduti per mano mafiosa esposta nel Piazzale degli uffizi la Teca della QuartoSavonaQuindici, e il Silenzio d’Ordinanza del trombettiere della Polizia di Stato

Trent’anni dopo la strage dei Georgofili, nella notte tra il 26 e 27 maggio del 1993, la Toscana non dimentica.

La memoria di quell’attentato che sventrò la storica Torre de’ Pulci, uccise cinque persone e ne ferì quarantuno, è ancora viva. 

Per non dimenticare, ma anzi per trasmettere alle nuove generazioni un forte messaggio di condanna contro ogni forma di violenza e criminalità organizzata, il Consiglio regionale e la Questura hanno organizzato, nell’ambito della programmazione delle celebrazioni del trentennale, un’iniziativa che vuol sottolineare il terribile legame fra le stragi che colpirono l’Italia nell’arco di un anno, da maggio 1992, con l’attentato di Capaci, al 1993.

Nell’ambito delle celebrazioni del trentennale della Strage dei Georgofili, questa mattina, il Presidente del Consiglio Regionale e il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma insieme alla sig.ra Tina Montinaro sono stati accolti da un pubblico di giovanissimi al Teatro La Compagnia, per l’incontro “La strage di via dei Georgofili: un racconto lungo trent’anni. Giustizia, memoria, verità: valori che contano per le nuove generazioni”.

Nel pomeriggio, nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso, il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo, insieme all’ufficio di presidenza e ai consiglieri regionali, ha incontrato nuovamente il Questore Auriemma e Tina Montinaro, che è stata intervistata da una rappresentanza del Parlamento regionale degli studenti nel ricordo delle vittime delle stragi di mafia: “non ci avete fatto nientecontinueremo a camminare a testa alta portando avanti i valori dell’onestà, della legalità e della giustizia” ha ribadito la Signora Montinaro.

Inoltre, da oggi e fino alla mattina di domenica 28 maggio il piazzale degli Uffizi ospiterà la Teca con i resti della Quarto Savona Quindici, l’auto dove 31 anni fa persero la vita gli agenti di scorta al Giudice Giovanni Falcone: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

La Teca resterà visibile a tutti i fiorentini e turisti che con la loro visita vorranno non solo ricordare le stragi palermitane di mafia, ma anche le vittime di quella avvenuta in via dei Georgofili tra il 26 e il 27 maggio di 30 anni fa.

La Quarto Savona Quindici è stata infatti posizionata per l’occasione proprio in prossimità del luogo dell’attentato nel capoluogo toscano.

Questo pomeriggio la Polizia di Stato ha reso omaggio alle vittime di mafia, dapprima, davanti alla preziosa Teca nel Piazzale degli Uffizi e, subito dopo, davanti all’”Albero della Pace” di Via dei Georgofili, alla presenza del Questore Maurizio Auriemma, della Signora Tina Montinaro, del Presidente del Consiglio Regionale e delle Autorità cittadine di fronte alle quali alle 16.30 è stato suonato il silenzio d’ordinanza da un trombettiere della Polizia di Stato.

Parallelamente “DonatoriNati” ha dato il via ad una donazione di sangue straordinaria all’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze. “Dal Sangue Versato al Sangue Donato” è il nome dell’iniziativa di solidarietà per la lotta alla mafia da parte dei cittadini e delle cittadine in divisa dell’associazione.

(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Caserta. ‘Valori in Serie’: tutti registi al Liceo Giannone con il progetto sostenuto da due ministeri

Il cinema sale in cattedra con «Valori in Serie», al via il progetto de Liceo «Giannone» finanziato dai Ministeri della Cultura e  dell’Istruzione.

Buona la prima per il progetto «Valori in Serie» che ha preso il via questa mattina co una proiezione presso l’Auditorium Provinciale di Caserta e che vede protagonisti gli allievi del Liceo «Pietro Giannone» e dell’Istituto Comprensivo «Dante Alighieri» di Caserta in un percorso di educazione all’immagine e di laboratori professionalizzanti intesi a comprendere meglio le professioni del cinema ed a diffonderne le competenze.

L’EVENTO

A battezzare il progetto gli attori Giovanni Allocca, Massimo De Matteo e Matteo Cianciola, tra i protagonisti della fiction Rai «Il Commissario Ricciardi» che hanno incontrato gli studenti e risposto alle loro domande dopo la visione dell’episodio «Anime di Vetro» – il secondo della seconda stagione della serie tratta di romanzi di Maurizio De Giovanni – e del cortometraggio «Vita o morte» di Silvestro Marino.

Sul palco, insieme agli artisti, si sono alternati i saluti della dirigente scolastica del Liceo «Giannone», Marina Campanile, e di Silvestro Marino, amministratore della società partner principale del progetto, Sly Production s.r.l., e della Stigma s.r.l.. Accanto a loro sono stati riportati i saluti della dirigente scolastica del Comprensivo «Dante Alighieri», Tania Sassi, e sono intervenuti i responsabili degli ulteriori enti partner del progetto: Nicola Scaringi, presidente del Comitato Regionale Campano di Associazioni Sportive e Sociali Italiane APS, e Giuseppe D’Apice, docente della Università Popolare per lo Sport e il Terzo Settore ASD APS. Ad animare la mattinata con gli studenti il responsabile scientifico del progetto, il giornalista ed esperto di produzione cinematografica Gianrolando Scaringi.

VALORI IN SERIE

Finanziato dalla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito attraverso il Piano Nazionale di Educazione all’Immagine per le Scuole, il progetto «Valori in Serie» è risultato tra i tre vincitori, in provincia di Caserta, del bando 2022 Cinema e Immagini per la Scuola per le scuole secondarie di I e II grado.

Il Liceo «Pietro Giannone», capofila della rete che ha presentato il progetto, è l’unico liceo classico e scientifico della città ad aver acceduto all’importante finanziamento ministeriale ed ospiterà tra le proprie mura – accogliendo anche gli allievi del Comprensivo «Dante Alighieri» – tutti i laboratori previsti dal percorso di educazione all’immagine: sceneggiatura, regia, direzione della fotografia ed audio in presa diretta, recitazione. A dirigere ognuno dei percorsi, professionisti del mondo del cinema che condurranno per mano i giovani studenti fino alla produzione di una breve serie tv destinata alla diffusione su web.

(Gianrolando Scaringi – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Quarto (NA). Patrizia Rinaldi, autrice di ‘Blanca’ (serie televisiva) incontra gli studenti

Martedì 16 maggio 2023, ore 10, la scrittrice Patrizia Rinaldi presenta il suo personaggio a “Casa Mehari” nell’ambito del progetto “In viaggio con la Mehari” (finanziato dall’8X1000 alla Chiesa Valdese): eventi sui temi della legalità, dell’inclusione e dell’educazione alla cittadinanza, ingresso libero.

Martedì 16 maggio (ore 10) sarà ospite di Casa Mehari – via Nicotera n. 8, Quarto, Napoli – la scrittrice Patrizia Rinaldi che presenterà Blanca, la protagonista dei romanzi da cui è tratta l’omonima serie televisiva trasmessa dalla Rai e diffusa in Spagna, Francia e Canada. 

Con l’autrice interverranno Flora Caruso, referente del presidio dell’Area Flegrea dell’Uici (Unione Italiana ciechi e ipovedenti), Antonella Improta, coordinatrice del Comitato Pari opportunità dell’Uici di Napoli e la professoressa Maria Rosaria Trigilio, docente specializzato sul sostegno. Modera Arturo Delogu dell’associazione di promozione sociale ArteMide. Sarà presente una delegazione di studenti dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “Rita Levi Montalcini” di Quarto. Ingresso libero e diretta streaming sulla pagina Facebook di Casa Mehari. 

L’incontro con Patrizia Rinaldi è il secondo evento sui temi della legalità, dell’inclusione e dell’educazione alla cittadinanza promossi con il progetto “In viaggio con la Mehari”. Un progetto finanziato grazie ai fondi dell’8X1000 alla Chiesa Valdese per Casa Mehari, il bene confiscato alla criminalità del Comune di Quarto. Il progetto ha come capofila e responsabile della progettazione “La Bottega dei Semplici Pensieri ODV” in condivisione con la Cooperativa Sociale La Quercia Rossa, Dialogos Aps e ArteMide Aps.

Blanca Ferrando – la protagonista dei romanzi e della fiction – è ipovedente, consulente della Polizia e specialista di intercettazioni. Blanca è bellissima, costretta dal buio che l’avvolge a percepire con gli altri sensi ciò che la circonda e i tremiti degli uomini. I romanzi di Patrizia Rinaldi sono stati pubblicati ds “Edizione E/O”; la serie televisiva, per la regia di Jan Maria Michelini, ha avuto il suo esordio nel 2021 e ha come protagonisti Maria Chiara Giannetta, Giuseppe Zeno e Pierpaolo Spollon.

Patrizia Rinaldi vive e lavora a Napoli. È laureata in Filosofia e si è specializzata in scrittura teatrale. Ha partecipato a progetti didattici diretti da Maria Franco presso l’Istituto Penale Minorile di Nisida. Cura incontri di lettura e scrittura per ragazzi. Nel 2016 ha vinto il Premio Andersen come Miglior Scrittore. Pubblica per adulti con le Edizioni E/O e per ragazzi con Sinnos, Lapis, Giunti, EL. Tra i riconoscimenti: Premio Andersen Miglior fumetto a La compagnia dei soli; Premio Laura Orvieto a Il giardino di Lontan Town; Premio Leggimi Forte a Federico il pazzo; Premio Elsa Morante Ragazzi a Piano Forte; Premio Pippi sezione inediti a Sono tornato a casa; Premio Letterario Il Candelaio (II edizione); Premio Alghero a Ma già prima di giugno; Premio Casa internazionale delle donne – Donna scrittrice a La danza dei veleni, già finalista del Premio Scerbanenco.

Per gli eventi che si svolgono a Casa Mehari è attivo il bar interno gestito dalla Cooperativa Sociale “La Quercia Rossa”. Non è consentito il parcheggio all’interno del complesso e nelle strade intorno alla villa; pertanto è necessario parcheggiare lungo via Pozzillo e raggiungere a piedi, in due minuti, Casa Mehari.

(Ciro Biondi – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

In sala le rom-com “Love Again” e “Book Club 2”, su Sky “A casa tutti bene. La serie” di Gabriele Muccino

“All you need is love. Love is all you need”. Così i Beatles nell’estate del 1967, brano che ci aiuta a introdurre le uscite settimanali tra cinema e piattaforma. Anzitutto in sala la commedia romantica a stelle e strisce “Love Again” di Jim Strouse con Priyanka Chopra Jonas e Sam Heughan, con la partecipazione della cantante Céline Dion. Un film che mette a tema la forza di rialzarsi dopo lo strappo di un lutto. Sempre al cinema “Book Club. Il capitolo successivo” di Bill Holderman con Jane Fonda, Diane Keaton, Candice Bergen e Mary Steenburgen: viaggio on the road in Italia come inno all’amicizia e all’amore a ogni età. Su Sky e Now tona Gabriele Muccino con la seconda stagione di “A casa tutti bene. La serie”: storie di famiglie, tra amori e rancori, in una vertigine serrata e claustrofobica che sembra correre sul tracciato di una tragedia greca. Quando le colpe dei padri ricadono sui figli. Nel cast Francesco Scianna, Silvia D’Amico, Simone Liberati, Laura Adriani e Laura Morante. Il punto Cnvf-Sir.

“Love Again” (Cinema, 11.05)

Nell’autunno 2022, in occasione dell’uscita di “Ticket to Paradise”, molti salutavano il felice ritorno della commedia romantica hollywoodiana. A bene vedere la rom-com non è mai andata in pausa, e la stagione cinema 2022-23 lo dimostra. È il caso del film Sony “Love Again” scritto e diretto da Jim Strouse, che prende le mosse da un romanzo di Sofie Cramer già adattato sullo schermo nel tedesco “SMS für Dich” (2016). Protagonisti due attori in ascesa: Priyanka Chopra Jonas, già star di “Quantico” (2015-18) e oggi della serie “Citadel”, e Sam Heughan, capofila della serie “Outlander” (dal 2014). Con loro il ritorno sulle scene della cantante pop Céline Dion, che non si limita a cantare i suoi pezzi più noti ma si presta anche a un simpatico e ironico ruolo da diva-amica della porta accanto dai modi semplici e schietti.

La storia. Stati Uniti oggi. Mira Ray è una nota illustratrice di libri per bambini che ha perso il fidanzato in un incidente stradale. Sola e affranta, inizia a scrivere messaggi al numero del fidanzato scomparso. Senza apparente motivo, forse per riassegnazione del numero, questi messaggi finisco sul cellulare del critico musicale Rob Burns. Il giornalista, intervistando la cantante Céline Dion, le racconta lo strano caso degli sms ricevuti sul proprio telefono. Pungolato dalla diva, Rob si mette sulle tracce della misteriosa mittente…

Gli ingredienti mielosi ci sono tutti: “Love Again” è di certo un film che si radica perfettamente nel perimetro della commedia romantica. Aspetto che lo rende, però, degno di nota è il tema drammatico su cui fa perno: il ripartire dopo dopo un faccia a faccia con la morte. Mira è chiamata a fronteggiare un lutto, la perdita del proprio compagno, e questo la atterra irreparabilmente. Tutto è grigio e sbiadito, nulla ha più sapore. Il bisogno di aggrapparsi a una comunicazione via messaggi telefonici con l’amore perduto – un po’ come il personaggio di Dora interpretato da Margherita Buy in “Tre piani”, che lascia audio vocali nella segreteria del marito scomparso – sembra farla andare avanti. Ma sono gli incontri, l’aprirsi agli altri, che permettono un ritorno pieno alla vita.

Al di là delle (non poche) scivolate zuccherose e di alcuni snodi narrativi poco probabili, il film si muove agile tra leggerezza e contenuto. Priyanka Chopra Jonas convince nel disegnare la traiettoria di Mira, esplorandone i vari stati emotivi, mentre Sam Heughan nonostante sia ottimo in “Outlander” qui purtroppo regala poche (goffe) sfumature. Bene Célin Dion che gioca tra divismo e normalità, confidando ricordi della sua storia con il marito René Angélil e le sofferenze sperimentate dopo la sua scomparsa. Insomma, “Love Again” è una rom-com garbata e gradevole che prova a smarcarsi dal facile prevedibile. Consigliabile, semplice, per dibattiti.

“Book Club. Il capitolo successivo” (Cinema, 11.05)

Vedere sullo schermo, insieme, Jane Fonda, Diane Keaton, Candice Bergen e Mary Steenburgen, affiancate poi da Andy García, Don Johnson, Craig T. Nelson e Giancarlo Giannini, vale già il prezzo del biglietto in sala. “Book Club. Il capitolo successivo” di Bill Holderman, targato Universal Pictures, è il seguito del fortunato “Book Club. Tutto può succedere” (2018), firmato sempre dallo stesso regista. Le quattro dive hollywoodiane si mettono in viaggio tra le città più note del Bel Paese in cerca di emozioni e risate dopo la difficile stagione del Covid-19. Un racconto stereotipato e prevedibile che regala però alcune battute incisive e occasioni di riflessione sulla vita in età avanzata.

La storia. Stati Uniti oggi, Vivian, Diane, Sharon e Carol si ritrovano finalmente dopo lunghi messi passati in collegamento da remoto. Insieme hanno superato il buco nero del Covid, leggendo libri e condividendo pagine della propria vita. Ora Vivian, superati gli ottant’anni, ha deciso di sposarsi e le amiche le propongono un viaggio in Italia per recuperare il tempo perduto: destinazione Roma, Venezia e le colline della Toscana…

Si ride qua e là per battute ironiche e graffianti, messe a segno soprattutto dai personaggi di Fonda e della Bergen. La commedia brillante è la cifra del racconto, affidata a solide attrici veterane della risata. “Book Club. Il capitolo successivo” corre sul binario della rom-com e apre un’interessante prospettiva sull’ultima stagione della vita. È possibile essere felici e innamorati in età avanzata Assolutamente sì, e le quattro sottolineano proprio questo, oltre a rimarcare il valore dell’amicizia. E allora poco importa se l’Italia ci viene proposta come cartolina patinata, come gli americani amano raccontarla, e se le situazioni sono simpatiche ma anche poco probabili. Se ci si lascia andare alla visione con spensieratezza, si riesce a cogliere il bello della proposta. Consigliabile, brillante-semplice, per dibattiti.

“A casa tutti bene. La serie” (Sky e Now, 04.05)

È probabilmente ancora più bella della prima stagione. Parliamo di “A casa tutti bene. La serie” diretta e scritta da Gabriele Muccino – firmano la sceneggiatura anche Barbara Petronio, Camilla Buizza, Gabriele Galli e Andrea Nobile –, che prende le mosse dal suo fortunato film del 2018. Nel 2022 la serie, incoronata ai Nastri d’argento, si era chiusa con una resa dei conti all’interno della famiglia Ristuccia, proprietari del ristorante San Pietro sul Gianicolo. Un parapiglia di verità e accuse. Ora Muccino riparte da lì, da quelle vite livide e sospese cercando di far dialogare i familiari afflitti e disorientati. In questa seconda stagione il tracciato sembra un dramma shakespeariano, anzi una tragedia greca, dove la vertigine di colpe e reati si riversa ciclica sulle varie generazioni dei Ristuccia. Una saga fatta di pianti e sofferenze, intervallati da lampi di tenerezza e speranze di riconciliazione.

La storia. Roma oggi, i tre fratelli Ristuccia, Carlo (Francesco Scianna), Sara (Silvia D’Amico) e Paolo (Simone Liberati), hanno deciso di custodire il segreto dei propri genitori: l’omicidio che vede responsabili la madre Alma (Laura Morante) e la zia Maria (Paola Sotgiu). Nel frattempo, la moglie di Carlo, Ginevra (Laura Adriani), che aveva scoperto la verità sul loro conto, si risveglia dal coma dopo un incidente stradale senza più memoria. Tutto sembra allora poter tornare alla normalità, ma i conti del ristorante segnano rosso e uno dei criminali che perseguita i Ristuccia esce di prigione…

C’è tutto nella serie, un riuscito condensato del cinema di Gabriele Muccino: tensione, amore, disperazione, dolore, bisogno di tenerezza, ma anche desiderio di ribellione, di libertà. Un mix di sentimenti che si avvitano in un vortice coinvolgente, di certo convincente. Il racconto è spesso duro, quasi spietato, inclemente verso una famiglia che ha perso la bussola. Sono tutti caduti dal piedistallo del San Pietro, in cerca di nuova “grazia”, ma il passato tra errori e ingenuità li tallona senza scampo. C’è ancora spazio per la felicità? Forse. Muccino picchia duro, ma anche con eleganza, confezionando una stagione ancora più avvincente e compatta della precedente. È vero, lo scenario familiare di “A casa tutti bene” è abbastanza disperante, ma la cifra stilistica-narrativa di Muccino è ottima. Serie complessa, problematica, per dibattiti.

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Aci, gli esiti della seconda serie di test Green Ncap 2023

Nella seconda serie di test del 2023, le sei auto prese in esame da Green Ncap sono state la Nissan Ariya, la Renault Austral, la Volkswagen T-Roc, la Volvo XC40, la Ford Fiesta e la nuova Hyundai Staria.

 

Il crossover elettrico di Nissan ha conquistato il punteggio massimo rappresentato dalle cinque stelle. La vettura in questione, inoltre, si è distinta per l’elevata efficienza di ricarica, visto che la grande batteria le consente di percorrere più di 500km nel ciclo Wltp.

 

 

 

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