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(s.pietro)

S.Pietro a Patierno (NA). ‘Le mie orecchie parlano’: da ‘CESVI’ il libro ‘autobiografico’ di Alessandro Coppola

‘Le mie orecchie parlano’ quando la fragilità diventa forza: in un libro Alessandro Coppola racconta la sua malattia: “al servizio degli altri”.

La presentazione del libro a la “Casa del Sorriso” di CESVI con l’assessore Luca Trapanese.

Abbattere i modelli di perfezione, accettare le proprie diversità, sdoganare l’argomento delle malattie rare: questi sono i messaggi del libro “Le mie orecchie parlano” di Alessandro Coppola, un ragazzo speciale affetto dalla Sindrome di Usher 2, una malattia rara che lo ha portato alla sordità e lo porterà alla cecità.

È un racconto di come il dolore possa trasformarsi in energia costruttiva e un invito ad affermare la propria unicità contro ogni forma di discriminazione con determinazione e straordinaria forza di volontà.

Una platea variegata, di ogni età, si è confrontata generando un interessante dibattito in occasione della presentazione del libro di Alessandro Coppola.

Questo evento si inserisce tra numerose attività a latere de “La Casa del Sorriso” di CESVI a San Pietro a Patierno.

Una realtà nata nel 2023 in collaborazione con la Cooperativa Il Grillo Parlante Onlus che si occupa ad ampio raggio di situazioni di marginalità ed esclusione in contesti di vulnerabilità, in particolare bambini e famiglie.

La presentazione del libro fa parte di una rassegna di eventi – in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli – che affrontano tematiche sociali quali disabilità, emarginazione, discriminazione e diversità – commenta Renata Molino, project manager CESVI a Napoli – il racconto di Alessandro fa riflettere sulla ricerca della propria identità e sul rispetto delle alterità”.

Valeria Anatrella, presidente della Cooperativa Il Grillo Parlante Onlus, introduce il dibattito, sottolineando l’importanza per la comunità di promuovere storie belle dove emerge una narrazione positiva anche nelle difficoltà, mentre Stefano Piziali, direttore generale di CESVI, evidenzia il valore dell’accoglienza nei contesti complessi come risorsa, in quanto luoghi di aggregazione e connessione tra generazioni, attitudini e bagagli esperienziali diversi. Modera Luca Trapanese, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, che pone l’accento sull’importanza di aprirsi al dialogo della diversità, per dare la possibilità a chi non conosce queste realtà di comprenderle, e aggiunge: “Spesso non si sa come affrontare la disabilità, ci si trova impreparati, soprattutto quando si tratta di ‘diversità invisibili’ come nel caso di Alessandro, e aggiunge: “Partiamo dalle nostre imperfezioni e facciamole diventare dei superpoteri”.

Alessandro nel libro racconta la sua infanzia vissuta in un clima amorevole e gioioso, avvolto dall’amore della famiglia. Poi arriva il fulmine a ciel sereno: il piccolo sembra non voltarsi quando la maestra lo chiama.

Da qui iniziano le indagini, la diagnosi, la condanna: “Ipoacusia neurosensoriale bilaterale di grado medio-grave destra e profonda a sinistra”.

A soli 4 anni inizia la battaglia contro la sordità, poi la seconda diagnosi nel 2019: una malattia genetica rara visiva degenerativa, che lo porterà alla cecità. Tutto ciò lo fa vivere in modo più intenso, gode di ogni momento e ritrova la bellezza nelle piccole cose.

Ma nel libro c’è molto di più: un messaggio alla sua generazione, una critica verso quei modelli di perfezione che i social ci propinano e che spesso non ci rappresentano, facendo sentire le persone e i giovani non all’altezza. Tutti hanno qualcosa di unico e speciale che va raccontato, commenta Alessandro. E ancora racconta della cattiveria gratuita di chi lo bullizzava per la sua disabilità che lo costringe a girare in felpa e cappuccio anche ad agosto, il dolore, le difficoltà nell’affrontare la malattia.

Ma anche bellissimi momenti: il ricordo della maestra, un punto di riferimento per lui, perché come racconta non lo ha mai fatto sentire “il disabile solo nel banchetto”, poi gli amici, la sua famiglia, sua madre: amica, manager e porto sicuro dove rifugiarsi, sempre.

Nonostante le difficoltà, nessuno è in grado di scalfire la sua forza. Alessandro è solare, estroverso, prende la vita a morsi, viaggia, va a Londra e Barcellona, supera brillantemente gli esami di maturità, è bravo nello sport, nel ballo ed è un anche un modello di campagne pubblicitarie “inclusive” per comunicare a tutti la bellezza dell’imperfezione che è in ognuno di noi.

Inoltre, con impegno porta avanti la sua missione personale: condividere il suo messaggio nelle scuole, istituiti penitenziari minorili e circoli sportivi. E conclude: “Io non sono arrabbiato con la vita, esserlo vorrebbe dire avercela con i miei genitori che la vita me l’hanno donata, ed è il regalo più grande che qualcuno ti possa fare”.

Fondazione CESVI è un’organizzazione umanitaria laica e indipendente nata a Bergamo nel 1985. Da quasi 40 anni porta il cuore, la generosità e l’operosità degli italiani nelle emergenze e nei luoghi più poveri del mondo attraverso progetti di lotta alla fame e alle grandi pandemie, per la tutela delle persone e dell’ambiente.

CESVI agisce fornendo strumenti e competenze affinché le popolazioni aiutate possano poi essere artefici del proprio futuro. Premiata tre volte con l’Oscar di Bilancio per la trasparenza, è parte del network europeo Alliance2015.

Per info: www.CESVI.org –

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Vallo della Lucania. L’artista Mangone dona un dipinto di piazza S.Pietro al vescovo Calvosa

Il pittore Fernando Alfonso Mangone celebra la spiritualità di piazza san Pietro: un quadro donato al vescovo di Vallo della Lucania.

Il Pittore Mangone: “L’arte incontra la fede nel gesto generoso di Mangone, che offre al Vescovo Calvosa una rappresentazione unica della celebre piazza”.

Un connubio straordinario tra arte e spiritualità si è manifestato a Vallo della Lucania, quando il rinomato pittore Fernando Alfonso Mangone ha donato al Vescovo don Vincenzo Calvosa un quadro che raffigura la maestosa Piazza San Pietro. L’incontro tra l’artista e il Vescovo è stato arricchito da questo dono significativo, consegnato a margine delle discussioni presso la sede vescovile.

Il dipinto, frutto della maestria distintiva di Mangone, cattura la magnificenza e la spiritualità uniche di Piazza San Pietro, uno degli scenari più iconici della cristianità. Le linee architettoniche, le sfumature di luce e l’atmosfera suggestiva dell’opera riflettono la sensibilità artistica di Mangone nel tradurre luoghi simbolici in straordinari capolavori.

Piazza San Pietro è un luogo straordinario che ha ispirato generazioni di artisti e fedeli. Attraverso questo quadro, ho cercato di catturare la bellezza e la serenità di questo spazio sacro, trasmettendo la spiritualità che emana da ogni suo angolo. È un onore per me donare questa opera al Vescovo di Vallo della Lucania, nella speranza che possa portare conforto e ispirazione a tutti coloro che lo osservano”. A dirlo è il Pittore Fernando Alfonso Mangone a margine della consegna avvenuta alla Diocesi di Vallo della Lucania insieme alla Fondazione Fioravante Polito, che porta avanti da anni la campagna per l’introduzione del Passaporto ematico nel mondo dello sport per scoprire eventuali malattie in età adolescenziale.

Il Vescovo Calvosa ha accettato con gratitudine il dono, sottolineando come l’arte possa diventare un veicolo di contemplazione spirituale e riflessione. Il quadro di Piazza San Pietro, oltre a essere un omaggio alla grandezza della fede, diventerà parte integrante del patrimonio artistico della diocesi di Vallo della Lucania.

Fernando Alfonso Mangone, celebre per la sua abilità nel catturare l’animo e la bellezza nei suoi dipinti, ha dichiarato che la scelta di rappresentare Piazza San Pietro è stata ispirata dalla sua profonda connessione con la spiritualità e dalla riconoscibile simbologia della piazza nel contesto cattolico.

Il quadro sarà esposto presso la sede vescovile, dove la comunità avrà l’opportunità di ammirare e contemplare questa testimonianza unica della fusione tra arte e fede.

(Nicola Arpaia -Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Napoli. Borsa di studio in memoria del giovane musicista Cutolo al Premio ‘Conservatorio S.Pietro a Majella’

Il Presidente Carmine Iodice: “L’arte e la musica non possono salvare vite umane, come dimostra questa tragedia, che la cultura possa essere uno strumento di disciplina ed educazione”.

L’Associazione ex Consiglieri Regione Campania (A.R.E.C.) è lieta di annunciare l’apertura del bando per l’ottava edizione delle quattro prestigiose borse di studio, destinate agli studenti di canto e di strumento, presso il Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli.

Queste borse di studio, del valore di € 500 ciascuna, rappresentano un importante riconoscimento per gli studenti di talento che desiderano perseguire una carriera nell’ambito musicale. Ciò che rende quest’annuncio ancor più speciale è il nostro impegno a preservare la memoria del giovane musicista Giovan Battista Cutolo, tragicamente scomparso a Napoli per futili motivi.

La sua vita e il suo talento hanno profondamente colpito il cuore di tutti noi. In considerazione dei legami storici e speciali tra l’A.R.E.C. e il Conservatorio San Pietro a Maiella, dove il giovane Cutolo aveva studiato e mantenuto rapporti stretti, abbiamo deciso di onorare la sua memoria con una quinta borsa di studio”.

A dirlo il Presidente, Avv. Carmine Iodice, ed i componenti dell’ufficio di presidenza: Nando Morra, Francesco Bianco, Bruno Esposito ed Enzo Cappello.

L’A.R.E.C. ha deciso di intitolare una quinta borsa di studio alla memoria del giovane Cutolo, dedicata a uno studente con disabilità del Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli, in onore del giovane Cutolo. Questo premio speciale testimonia l’importanza della diversità e dell’inclusione nell’ambito musicale e rappresenta un impegno concreto verso la promozione dell’uguaglianza di opportunità.

I vincitori di queste borse di studio avranno l’opportunità di esibirsi nella prestigiosa Sala Scarlatti, di fronte a giovani studenti provenienti dagli istituti ad indirizzo musicale della Campania, durante la prima decade di dicembre. Siamo orgogliosi di continuare a sostenere la formazione musicale di talentuosi studenti e – concludono – di preservare la memoria di G. Battista Cutolo attraverso questa iniziativa”.

(Nicola Arpaia – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Da Caserta a Roma (S.Pietro) il patronato Acli per la Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani

In occasione della terza edizione della Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, anche la Fap Acli di Caserta, domenica 23 luglio, ha partecipato con una propria delegazione alla messa in San Pietro, officiata da Papa Francesco.

Alcuni soci provenienti dalla Provincia di Caserta sono stati presenti in piazza per celebrare questa ricorrenza, con lo scopo di riaffermare con forza e vigore la centralità degli anziani, rivendicandone il loro diritto alla vita, alla comprensione e all’ascolto.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)