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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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Incidente metro, Oliviero: “La morte del lavoratore è una doccia fredda, il Consiglio regionale vicino alla famiglia di Russo”






Incidente metro, Oliviero: “La morte del lavoratore è una doccia fredda, il Consiglio regionale vicino alla famiglia di Russo”

“E’ stata una doccia fredda la notizia della morte del lavoratore di 63 anni che sarebbe andato in pensione fra qualche mese. Il Consiglio regionale della Campania esprime vicinanza alla famiglia dell’operaio, ai parenti e all’intera comunità di Giugliano”. Così il presidente del Consiglio Regionale della Campania Gennaro Oliviero dopo aver appreso dell’incidente nel cantiere della metropolitana di Napoli, in zona Capodichino che ha coinvolto tre operai, il primo di 63 anni di Giugliano in Campania deceduto sul posto e gli altri due rimasti feriti per il cedimento di una parte del terreno. “I lavori per la metro attraversano larga parte della città metropolitana, la morte di Antonio Russo è un colpo al cuore per la città di Napoli e per l’intera Regione Campania  – continua Oliviero – la politica è vicina alla famiglia e lo sarà anche dopo questi giorni di dolore. Intanto, preghiamo per una guarigione dei due lavoratori feriti”.

 

 

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(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Ruviano. Addio al dottor La Prova, il farmacista amico: costernato lo storico Michele Russo

Apprendo con tristezza la morte di Pietro La Prova, storico farmacista di Ruviano a seguito di una malattia che lo ha colpito.

La comunità, noi tutti che lo abbiamo conosciuto, siamo in lutto per questa grave perdita.

Conoscevo Pietro da quando era arrivato, giovane farmacista, a Ruviano, tanti anni fa.

Era entrato subito nel cuore di tutti per la sua gentilezza: era facile entrare in empatia con lui.

Ha svolto la sua professione con dedizione e tutti nel territorio ruvianese hanno avuto un aiuto, un’attenzione da lui.

Lascia un immenso vuoto.

Ci stringiamo alla famiglia partecipando al dolore che l’ha colpita e porgiamo le più sentite condoglianze.

Ciao Pietro, ci mancherai.

Cordoglio al quale si aggiunge quello, parimente sentito, della nostra redazione.

(Michele Russo – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

 

Ruviano ‘Comune turistico Sequel’: argute riflessioni dello storico Michele Russo

Cari imprenditori del settore ricettivo turistico ma anche cari responsabili di associazioni, amministratori pubblici (di maggioranza e di opposizione) e cari padri di famiglia.

Alla domanda “perché un turista dovrebbe scegliere Ruviano” le poche persone che si sono esposte hanno risposto, sintetizzo, per vivere momenti di tranquillità in un ambiente sano nella natura.

La domanda è: vogliamo davvero che Ruviano diventi meta di turisti o preferiamo restare chiusi tra le nostre mura (virtuali) e vivere noi in santa pace con quel poco che abbiamo?

In questo secondo caso basta non fare nulla. Non lamentiamoci però se i nostri cari emigrano per cercare un posto migliore (dal punto di vista lavorativo) e il territorio si spopola regrefendo. È colpa nostra. Nel caso in cui, invece, vogliamo investire sul nostro territorio per creare sviluppo sociale ed economico dobbiamo metterci del nostro.

Già. Le amministrazioni comunali possono creare i presupposti pero sviluppo ma non possono sostituirsi all’imprenditoria, non in Italia. Se ad esempio un’amministrazione realizza un percorso natura nei boschi e nessuno, associazioni e imprenditoria lo prendono in carico, accade che la natura fa il suo corso e passato qualche mese c’è di nuovo la giungla. Se un:Amministrazione crea un punto si sosta sul fiume e nessuno ne usufruisce questo cade in abbandono.

Se un’amministrazione si attiva per aprire un museo e ognuno continua a voler tenere per sé il tesoro (è un eufemismo) ritrovato e non lo cede al comune, le bacheche resteranno vuote e ciao museo. E ciao turismo culturale. Se la smettessimo di aprire polemiche e diventassimo proattivi, cari imprenditori, cari responsabili delle associazioni, cari amministratori (chiamati per fare e non per disfare) e cari padri di famiglia, Ruviano potrà diventare un comune turistico.

I turisti della natura voglioni si la pace e la tranquillità ma non vogliono certo annoiarsi, anzi. Sono i più dinamici. Ma ripeto la domanda: è davvero questo che vogliamo? Rifletteteci e operate secondo coscienza. Ma smettiamola con le polemiche e con assurde richieste di nuove infrastrutture inutili. Voglio portarvi il caso di un comune limitrofo che ha realizzato una struttura sportiva polivalente, una casa di riposo per anziani e un asilo nido tutti costruiti e poi abbandonati.

Sono soldi spesi bene? O è meglio prima verificare le reali necessità e in presenza di esigenze vere poi costruire le infrastrutture?

Non chiediamo transatlantici se prima non dimostriamo di saper guidare una barca. Resterebbero ancorati al porto per tutta la vita senza mai partire. A buon intenditor poche parole.

(Michele Russo – Lettera Aperta – Archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

Volturno.’Contratto di Fiume’: Lo storico Michele Russo fa ‘appello alla trasparenza e alle buone pratiche’

Seguo il Contratto di Fiume Volturno dalla sua genesi perché amo e vivo il fiume Volturno.

Nel 1997 dedicai al fiume un capitolo del mio libro “Aspetti della Civiltà Contadina nel Caiatino – Insediamenti Umani ed Economia Rurale” che fu recensito positivamente da Luigi Veronelli in terza pagina del Corriere della Sera: si allacciò al capitolo sul fiume per parlare della fauna ittica fluviale.

Nel 2003 pubblicai lo studio “La Cella di San Martino al Volturno” (ISSN 1721-0216) sulla rivista telematica “Storia del Mondo”, ampliando quanto avevo già scoperto e pubblicato nel volume “Ruviano olim Raiano tra storia e tradizione”, edito da Fausto Fiorentino nel 1996, dimostrando la presenza in età medievale sul fiume, in territorio oggi di Ruviano, di questa importante dipendenza cassinese.

Nel 2007 realizzai un documentario dal titolo “Il Fiume Volturno” in cui documentai, tra l’altro, il ritorno della lontra nelle acque del Vollturno ad Alvignanello e nel 2018 una presentazione ad un convegno dal titolo “La Grande Ansa del Volturno – terra di frontiera e di tutela dell’èthnos” trasformata poi in filmato.

Quanto sopra per dimostrare, ove ce ne fosse bisogno, il mio interesse al fiume, da sempre non legato agli eventi di questo periodo.

Serve ricordare che il “Contratto di Fiume” era partito male, limitatamente al Basso Volturno, coinvolgendo solo alcuni comuni e qualche associazione “amica” e che anche grazie al mio lavoro certosino, al di fuori dei riflettori, informando e rappresentando quanto quelle basi fossero fallaci a chi aveva voce in capitolo e tessendo relazioni propositive di larghe vedute che sono stati fatti degli aggiustamenti.

Sono stati ora coinvolti, infatti, tutti i comuni limitrofi al fiume ricadenti nella provincia di Caserta, una piccola vittoria, ma non sono stati coinvolti in prima battuta i comuni del beneventano limitrofi al fiume (una sconfitta) né i comuni non limitrofi al fiume ma che con esso hanno a che fare.

Tanto dicasi per il territorio molisano, dove il fiume nasce.

Non dimentichiamoci che il fiume non è un elemento geografico a se stante (e ancor di più non lo sono i suoi tratti stabiliti a tavolino); vi viene convogliata l’acqua degli affluenti, fiumi o torrenti, che nascono altrove ma non sicuramente sul fiume e vi arrivano le acque reflue, tutte, proprio attraverso gli affluenti.

L’allargamento dei partecipanti ha coinvolto molte associazioni, che oggi pretendono di far parte della Cabina di Regia.

Risulterebbero anche riunioni carbonare, con partecipazione di persone interne al progetto in capo alla Provincia di Caserta, atte a perorare il loro ingresso in cabina di regia che non giovano né alla trasparenza né a una futura buona gestione. Sembra che tutti vogliono apparire a tutti i costi.

E’ parso subito strano, ad esempio, che alla reception di accoglienza dell’Assemblea del 15 giugno scorso non ci fosse personale della Provincia, Ente organizzatore dell’evento, ma privati aderenti a una Associazione: come mai?

Scivolata da non ripetere se tutto è trasparente e non pre-organizzato a tavolino.

Mi domando, tra l’altro, dov’erano questi odierni attivisti in tutti questi anni in cui il fiume è stato abbandonato a se stesso: perché non si sono interessati ad esso prima della genesi di questo contratto?

Pur seguendo da sempre le vicende del fiume non mi risulterebbero né manifestazioni di protesta per l’abbandono in cui il fiume è stato ed è da parte delle Istituzioni né tantomeno denunce, sia di abusi che di malaffare.

Essere o apparire, questo è il dilemma.

Per quanto riguarda la Cabina di Regia, si sa che di essa dovevano far parte la Provincia quale soggetto Capofila (ente acclamato nell’assemblea del 15 giugno), tre comuni (uno per ciascun tratto del fiume, così come grossolanamente disegnati dai consulenti della Provincia), tre associazioni e i due consorzi di bonifica.

Ma le cose si stanno evolvendo e non sembra nel verso giusto. Tutti vogliono entrare in Cabina di Regia.

L’onorevole Zannini, presidente della Commissione Ambiente della Regione Campania, nel suo intervento all’Assemblea del 15 giugno scorso addirittura suggeriva di non inserire i comuni per evitare che si litigassero il posto. Cose assurde!

Per la scelta dei comuni basterebbe sceglierne tre fra quelli con maggiore territorio interessato dal fiume, ad esempio, mentre non dovrebbero mancare in Cabina di Regia l’ARPAC (Agenzia Regionale Per l’Ambiente della Campania) che monitora tra l’altro la qualità dell’acqua, L’Autorità di Bacino, competente sul fiume, i Consorzi di Bonifica, che hanno la titolarità (ove la esercitassero) delle acque interne, e i Carabinieri Forestali il cui compito è quello di polizia giudiziaria per gli abusi, e ce ne sono, negli scarichi delle acque reflue.

Questi sono i soggetti che vanno messi insieme ai Comuni per pianificare attività virtuose che salvaguardino il fiume, la qualità dell’acqua, l’ambiente, la flora e la fauna fluviale, le modificazioni ambientali e che mettano in campo le necessarie azioni di tutela.

Sembra sia logico e naturale: ma sarà così?

Sulle Associazioni ho il mio personale pensiero, condivisibile o no.

Stante la molteplicità delle stesse, tutte vogliose di entrare in Cabina di regia, tutte portatrici di interessi limitati al loro campo d’azione, se di azione si può parlare, io le escluderei tutte: sarebbe un mercato infinito di interessi contrapposti e di parte che non porterebbero da nessuna parte.

A nulla servono gli appelli informali lanciati dalla Provincia affinché le stesse si uniscano in coordinamento. Uno c’è ed ha raccolto pochissime associazioni, portatrici tra l’altro di interessi contrapposti.

E le altre circa 100? Ma ci immaginiamo l’Unione dei Geologi che si coordina con l’Unione dei Biologi, con l’Università e con una miriade di associazioni alcune autoreferenziali e magari composte da due tre persone? Io lo trovo impraticabile e poco serio.

Dovendo avere per forza una rappresentanza del terzo settore, fossi io, ne inserirei solo una, l’UNPLI (Unione delle Pro Loco d’Italia), per il seguente motivo: presenza omogenea su tutto il territorio, titolarità di un accordo con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), storicità della presenza Associativa sui territori.

In poche parole in un mondo dove le associazioni nascono come funghi e poi muoiono il giorno dopo, magari perché gli interessi privati prevalgono su quelli comuni, bisogna scegliere dove c’è garanzia.

Questo ovviamente non vuol dire non considerare le Associazioni. Ciascuna di esse potrà dimostrare la propria concretezza all’interno dei gruppi di lavoro che da qui ad un anno e mezzo porteranno contenuti utili alla stesura del Contratto di Fiume.

L’invito alla Provincia è quello di considerare queste modeste riflessioni e operare con oggettività perché da questo Contratto di Fiume Volturno la popolazione si aspetta molto e i risultati che porterà o non porterà saranno ben considerati e soppesati da tutti.

L’Invito alla collettività è quello, ove queste considerazioni fossero condivise, di far sentire la propria voce: il fiume è nostro, di tutti, e noi lo viviamo, lo subiamo, lo sfruttiamo ma lo amiamo.

Lasciando fare senza intervenire, senza far sentire che il problema ci tocca, è deprimente: ci mette in condizione di subire, poi, e non avere nemmeno il diritto di protestare perché al momento giusto siamo stati zitti.

Come fare? Commentiamo intanto questo scritto, ovviamente se lo condividiamo, facciamolo girare, creiamo un movimento d’opinione libero con il solo interesse di tutelare e valorizzare la nostra risorsa fiume.

(Michele Marra – Lettera Aperta – Archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

Ruviano. Museo Civico, comparto topografico: apertura più vicina grazie allo storico Michele Russo

Dal 16 al 18 giugno 2023 si svolgono le Giornate Europee dell’Archeologia, iniziativa coordinata dall’Istituto nazionale francese di ricerca archeologica preventiva (INRAP – lnstitut national de recherches archéologiques préventives) che, dal 2019, ha aperto le porte alla comunità internazionale.

La Direzione generale Musei e la Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio come ogni anno hanno invitato tutti i luoghi della cultura italiani a partecipare organizzando attività volte a promuovere il patrimonio archeologico.

In quest’ottica, in attesa di poter aprire la sezione di topografia antica del Museo Civico di Ruviano, che sarà ubicata nei locali in corso di allestimento presso il municipio, intendo sensibilizzare al rispetto verso i siti e i reperti di interesse archeologico.

Nel corso di 40 anni di ricerche ho individuato nel territorio di Ruviano, in collaborazione con strutture universitarie e archeologi, oltre 80 siti di interesse archeologico antichi o medievali che farebbero gola a qualunque territorio.

Non c:è stata, e ancora non c’è, la presa di coscienza da parte dei cittadini dei benefici che potrebbero portare al territorio, e quindi ai suoi abitanti, queste scoperte.

I reperti proposti in foto, già conservati, in barba alla legge, da privati, sono scomparsi ad opera di ricettatori.

Il primo proviene da una necropoli dell’ottavo secolo a. C., il secondo dal sito medievale di San Martino al Volturno: due luoghi, in territorio ruvianese, che da soli – ma ce ne sono altri 80 circa – farebbero la differenza per uno sviluppo turistico, voàno per l’economia di produttori locali, bed & breakfast, ristoranti e negozi.

Ma c’è bisogno di cambiare il paradigma in: meglio una gallina domani che un uovo oggi.

C’ è bisogno di un ritorno alla legalità e al bene comune rispetto all’interesse personale, soprattutto se questo contravviene alle leggi.

Per chi intende ravvedersi, gli strumenti ci sono: basta volerlo.

Le foto dei reperti provengono da una pubblicazione e sono ascrivibili a Mario Pagano che le ha pubblicate e congiuntamente all’editore e all’associazione patrocinante dovrebbe, a mio avviso, risponderne, soprattutto lui, ex funzionario del Ministero della Cultura, per non aver sequestrato i reperti salvandoli dalla perdita.

(Michele Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Forum dei giovani di Caserta approva la mozione targata Valentina Russo

Lunedì scorso, 29 Maggio, il Forum Giovani di Caserta – grazie all’iniziativa patrocinata dalla consigliera comunale di Caserta Valentina Russo, ha fatto si che venisse approvata la mozione per la formazione di corsi per arbitri ed ufficiali di campo Federazione Italiana Pallacanestro.
L’iniziativa prevede la collaborazione del Presidente CIA – Comitato Italiano Arbitri della Federazione Italiana Pallacanestro – dott. Ludovico Palmieri.
Oggetto della mozione: formare gratuitamente ragazzi e ragazze di 13 anni per la formazione di arbitro, e dall’età di 14 anni per la figura dell’Ufficiale di Campo.
I risvolti dell’approvazione della succitata mozione potranno avere notevoli risvolti se si considera che l’attività agonistica svolge una notevole importanza nella vita di ragazzi in via di formazione.
Notori, difatti, sono i benefici fisici, psicologici e sociali, ormai comprovati da più studi scientifici.
Nondimeno restano ancora tanti i bambini e ragazzi che praticano livelli insufficienti di attività sportive.
In considerazione di ciò , la suddetta mozione, permetterà degli incentivi notevoli se si considera che i corsi saranno totalmente gratuiti, avranno una valenza per quanto riguarda i crediti scolastici per chi frequenta le scuole superiori di secondo grado, il diritto a possedere una tessera( dai 18 anni in su) valida per assistere a tutte le gare di pallacanestro su tutto il territorio nazionale, dalla serie A ai campionati inferiori.
Ed infine, ma non meno importante, è previsto un compenso di natura economica in forma di gettone di presenza e rimborso spese kilometrico per le partite arbitrate.
Parimenti, senza alcun costo da sostenere saranno la divisa e tutto il materiale occorrente alla pratica ed al supporto formativo.
L’iniziativa personale portata avanti dalla consigliera Valentina Russo è il un tassello di rilevante importanza nell’ambito dei progetti di politica giovanile del territorio casertano, il primo di una lunga serie in divenire .

L’articolo Forum dei giovani di Caserta approva la mozione targata Valentina Russo proviene da BelvedereNews.

Caiazzo. Comune senza minoranza, argute riflessioni dello storico Russo: ‘hanno perduto tutti’

 
Elezioni comunali a Caiazzo – Brevi note di storia recente.
Si sono concluse, lunedì 15 maggio 2023, le operazioni elettorali che hanno visto l’elezione del sindaco e del consiglio comunale di Caiazzo quest’anno con la particolarità, per la prima volta, che c’è stata una unica lista in campo, “Uniti per Caiazzo”, collegata al candidato sindaco Stefano Giaquinto, eletto.
Nell’augurare buon lavoro al confermato sindaco e al Consiglio Comunale, che sarà composto dai soli nove consiglieri di maggioranza: Accurso Antonio (voti 467), Civitella Antonella (507), De Filio Vito (172), De Rosa Rosetta (296), Di Sorbo Giovanni (688), Mondrone Alfonso (267), Pannone Tommaso (630), Petrazzuoli Monica (523) e Simonelli Angela (515), vengono riportati di seguito i dati salienti delle precedenti elezioni amministrative dal 1994 estratti dal database ufficiale del Ministero dell’interno, “Eligendo”, e alcune considerazioni:
Ha votato il 65,09% degli aventi diritto (2819 votanti su 4331 elettori); le schede valide sono risultate 2583, le nulle 172 e le bianche 64.
Nelle precedenti competizioni recenti sono stati eletti i seguenti sindaci (sono riportati i voti e la relativa percentuale):
1994 SORBO NICOLA voti 4279 (33,11%); 1998 SORBO NICOLA voti 2011 (51,33%); 2003 GIAQUINTO STEFANO voti 1197 (29,50%); 2008 GIAQUINTO STEFANO voti 2578 (64,00%); 2013 SGUEGLIA TOMMASO voti 2135 (56,57%); 2018 GIAQUINTO STEFANO voti 1890 (53,60%).
Alle elezioni del 20 novembre 1994 gli elettori erano 5084, i votanti furono 4009 (78,86%) e i voti validi 3863; i candidati sindaco erano quattro: oltre a Nicola Sorbo, eletto, si presentarono Antonio Mazzarella (26,48%), Fabio Sgueglia (20,68%), e Nicola Sibillo (19,73%).
Alle elezioni del 29 novembre 1998 gli elettori erano 5211, i votanti furono 4060 (77,91%) e i voti validi 3918; i candidati sindaco erano tre: oltre a Nicola Sorbo, eletto, si presentarono Nicola Sibillo (47,47%) e Michele Falcone (1,2%).
Alle elezioni del 25 maggio 2003 gli elettori erano 5295, i votanti furono 4150 (78,38%) e i voti validi 4058; i candidati sindaco erano cinque: oltre a Stefano Giaquinto, eletto, si presentarono Nicola Sibillo (26,93%), Fabio Sgueglia (23,44%), Antonio Di Sorbo (19,76%) e Michele Falcone (0,37%).
Alle elezioni del 13 aprile 2008 gli elettori erano 5408, i votanti furono 4128 (76,33%) e i voti validi 4028; i candidati sindaco erano due: oltre a Stefano Giaquinto, eletto, si presentò Ciro Ferrucci (36%).
Alle elezioni del 26 maggio 2013 gli elettori erano 5433, i votanti furono 3875 (71,32%) e i voti validi 3774; i candidati sindaco erano tre: oltre a Tommaso Sgueglia, eletto, si presentarono Antimo Cerreto (37,47%) e Fabio Sgueglia (5,96%).
Infine, alle elezioni del 10 giugno 2018 gli elettori erano 5348, i votanti furono 3621 (67,71%) e i voti validi 3526; i candidati sindaco erano due: oltre a Stefano Giaquinto, eletto, si presentò Michele Ruggieri (46,40%).
Tornando alle presenti elezioni, non si può sottacere la presenza di un’unica lista e quindi il fatto che gli unici concorrenti del sindaco Giaquinto potevano essere l’astensionismo e la validità delle schede.
La legislazione corrente, infatti, per i comuni sotto i quindicimila abitanti, prevede che debba votare almeno il 40% degli aventi diritto e che la lista debba avere consenso di almeno il 50% dei votanti.
Entrambe le condizioni si sono verificate e quindi, come detto, il risultato elettorale è valido ed il sindaco e Consiglio Comunale sono validamente eletti.
In realtà a Giaquinto, stanti i votanti, sarebbero bastati 1293 voti contro i 2583 raccolti. Il consenso, quindi, c’è stato: i caiatini hanno scelto. Hanno scelto di andare a votare ed esprimere la loro preferenza per la lista candidata.
L’astensionismo è lievemente superiore rispetto alle precedenti elezioni (+2,5%) ma non è significativo. E’ comunque aumentato di quasi il 14% rispetto a 30 anni fa (votò il 78,86%) segno di un allontanamento dei cittadini dalla cosa pubblica.
Il più significativo allontanamento è comunque l’assenza di una lista concorrente: è la prima volta che accade a Caiazzo.
Dalla stampa locale abbiamo appreso che il consigliere di minoranza uscente Insero non ha potuto presentare la lista in quanto aveva raccolto solo 23 firme a sostegno delle candidature, avendo fatto riferimento alla riduzione che era stata applicata durante il periodo di emergenza covid-19, invece i sottoscrittori in questo caso dovevano essere minimo 60 come previsto per legge.
Questi dati si commentano da soli.
Dispiace constatare l’assenza di senso civico perché se è vero che probabilmente, stante i dati, il sindaco uscente avrebbe comunque riconquistato la carica, è altrettanto vero che la mancanza di una minoranza tra gli scranni del Consiglio Comunale, non me ne voglia il sindaco Giaquinto che di questo ovviamente non ha colpa, è un’anomalia che non giova alla gestione democratica della cosa pubblica.
In questo i caiatini haimè hanno perso. @tutti .
(Michele Russo

Vitulazio. Elezioni locali: nuovo sindaco il dottor Scialdone, che ‘scalza’ l’uscente Russo

Si è abbassato il sipario sulle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio 2023.

Questi i risultati: Lista N. 1 voti 1.967; Lista N. 2 voti 2.907; Nulle/bianche 80.

Il Dottor Antonio Scialdone è Sindaco di Vitulazio con il 59,64%

La prima eletta nella Lista n. 2 con 677 voti è la Dottoressa Melania Russo alla quale potrebbe andare la delega di Vicesindaco.

Al neo Sindaco e a tutti i componenti della nuova Amministrazione gli auguri della nostra Redazione con un grandissimo “in bocca al lupo”. Buon lavoro

(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Vitulazio. Elezioni locali, il sindaco Russo: ‘abbiamo un ricco programma per il comparto ecologico’

La compagine guidata da Raffaele Russo ha illustrato dettagliatamente il programma elettorale di Città Perbene per il settore dell’ecologia.

“Un disegno chiaro per il nostro paese e non pagine irrealizzabili da inserire in un libro dei sogni farlocco.  Fondamentale sarà il centro di raccolta (Isola Ecologica) nel nostro comune,  progetto ammesso a finanziamenti PNRR in attesa di scorrimento di graduatoria. Continuerà l’azione di monitoraggio delle aree periferiche spesso oggetto di sversamenti selvaggi.  L’obiettivo è portare la raccolta differenziata dei rifiuti sopra il 90%, grazie al maggior riciclo, alla riduzione dell’indifferenziata e alla minor produzione di rifiuto secco. Introduzione di cestini multiscomparto per la raccolta differenziata nelle aree pubbliche,  aumento dell’attività di videosorveglianza contro l’abbandono di rifiuti nel territorio ed  istituzione di un data center informatizzato contro gli abbandoni e gli sversamenti. Ancora   progettazione delle “reti ecologiche”, attraverso un centro di educazione ambientale finalizzato alla conoscenza della natura e dell’habitat, rivolto a giovani generazioni e cambiamenti climatici da realizzarsi presso i beni confiscati. Grande valore al volontariato e suo supporto per la pulizia e il decoro degli spazi pubblici (Plastic Free – Fare Ambiente), investimenti “green” per la sostenibilità degli edifici comunali (scuole, impianti sportivi, edifici pubblici), a partire dall’installazione di pannelli fotovoltaici, impiego del bonus mobilità e per la transizione ecologica per la maggior efficienza energetica”.

(Salvatore Buonocore – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta, Don Saverio Russo compie 80 anni: Auguri da fedeli ed amici

Il giovane nello spirito ma ottantenne all’anagrafe Don Saverio Russo compie 80 anni: Auguri!
Da maddalonese non posso dimenticare l’affetto della città verso di lui, ricambiato con gioia. È ancora vivo il ricordo di domenica 9 marzo 2014 allorquando, al termine della messa centrale del mattino, la comunità si è raccolta nella Basilica Pontificia Minore del Corpus Domini per salutare Don Saverio Russo. In quella occasione Don Saverio lasciava la guida della parrocchia di Sant’Aniello Abate di Maddaloni, e rettoria della Basilica, avendo ricevuto formale incarico di Parroco, che decorrerà dal 1° marzo 2014, della parrocchia SS. Nome di Maria in Puccianiello (comunità presso cui operava pastoralmente dal luglio 2013 per incarico del compianto Vescovo di Caserta Mons. Pietro Farina), e in contemporanea ebbe anche l’incarico di Amministratore Parrocchiale delle due chiese Sant’Andrea Apostolo e San Michele Arcangelo in Castel Morrone.

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(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Vitulazio. Russo: Cava ‘Statuto’: finanziato il progetto per la riqualificazione dell’area: esulta il sindaco

Raffaele Russo: “Riqualificazione della Cava Statuto che rappresenta la storia morale di Vitulazio. Doveroso omaggio a che si è battuto per liberare il paese dalle polveri di esalazione della cava”.

Buone notizie per la riqualificazione della Cava Statuto  sita in Vitulazio.

Fondi per la progettazione esecutiva e per darle una nuova vita.

Il sindaco Raffaele Russo l’ha voluta inserire nel suo programma di governo futuro.

L’area della ex cava Statuto, che sorge a ridosso del centro urbano, rappresenta il simbolo di tante battaglie che i cittadini di Vitulazio negli anni novanta misero in campo.

Grazie anche all’azione amministrativa dell’Amministrazione comunale dell’epoca e alle manifestazioni della popolazione di Vitulazio si giungeva alla sospensione dell’attività estrattiva e alla chiusura della cava, dopo un lungo e sofferto iter giudiziario.

L’attività estrattiva, come accertato dalle Autorità preposte ai controlli, aveva causato notevoli danni ambientali e poneva a rischio anche le falde acquifere.

Il sistema di coltivazione della cava veniva svolto attraverso l’utilizzo di mine fatte brillare nell’area di estrazione e che provocavano l’esalazione di polveri che invadevano il centro abitato, ponendo a rischio la salute pubblica”. Idee chiare, quindi, sul futuro dell’ex cava.

Questa amministrazione al fine di recuperare l’area interessata dall’attività estrattiva ha conseguito un finanziamento per la progettazione e la realizzazione di opere finalizzate sia alla mitigazione del rischio idrogeologico che alla realizzazione di opere di recupero.

Nel frattempo è in fase di realizzazione il progetto commissionato, all’esito di regolare gara, ad una società d’ingegneria che, su indicazione dell’Amministrazione, sta interloquendo anche con gli Enti sovracomunali al fine di realizzare opere funzionali sia alle esigenze ambientali che alla messa in sicurezza dell’area dell’ex cava.

Daremo corso ai lavori di messa in sicurezza e valorizzazione dell’area cava Statuto.

È già in corso la progettazione finanziata con fondi sovra comunali, a costo zero per il comune; a costo zero anche i 4.000.000,00 di euro per i lavori.

La cava Statuto rappresenta la storia morale di Vitulazio, quella di un popolo che negli anni 90 insorge contro le azioni predatorie dei cavaioli, sostenuti dai poteri forti. U

n popolo di persone per bene che vince contro la camorra che faceva brillare le mine a ridosso del centro urbano.

Questi sono i valori dei quali siamo portatori, queste sono le storie che vanno ricordate, anche in omaggio a che si è battuto per liberare il paese dalle polveri di esalazione della cava. La realizzazione di quell’opera rappresenta la conclusione di un percorso etico e il giusto omaggio a quanti quella battaglia l’hanno combattuta, rischiando sulla propria pelle, presidiando quel sito giorno e notte…un ricordo a quanti nel frattempo sono andati via” – conclude Russo.

Fermo di un cittadino russo in partenza per Barcellona indagato per i delitti di fabbricazione e detenzione di esplosivi e per Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa | Polizia di Stato

La Polizia di Stato di Sassari ha proceduto al fermo di un cittadino russo  mentre era in procinto di imbarcarsi sul volo in partenza alla volta di Barcellona (Spagna) dall’ Aeroporto di Alghero-Fertilia (SS), perché indagato per i delitti di fabbricazione e detenzione di esplosivi e per Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, essendo stati raccolti a suo carico seri elementi in ordine alla detenzione e fabbricazione della c.d. “polvere nera”, sostanza rientrante nella classificazione degli esplosivi.  L’attività di indagine della DIGOS della Questura di Sassari ha avuto origine a seguito all’acquisizione nei confronti del fermato di precisi indizi di reità relativi all’invio di messaggi di posta elettronica dal contenuto minatorio e antisemita a diverse Comunità Ebraiche presenti sul territorio nazionale, più precisamente Milano, Napoli, Torino, Genova, Ancona, Merano (BZ), Livorno, Ferrara, Casale Monferrato (AL) e Modena-Reggio Emilia. Le indagini condotte, in stretto raccordo con il Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Interno della Direzione Centrale Polizia di Prevenzione/UCIGOS, ha permesso di localizzare l’uomo presso la sua abitazione nel comune di Porto Torres (SS). Successivamente, il soggetto è stato oggetto di costante monitoraggio finalizzato a rilevarne frequentazioni ed abitudini.  In esecuzione del decreto di perquisizione emesso dal sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Sassari, dott.ssa Beatrice GIOVANNETTI, in seguito, gli uomini della DIGOS di Sassari, con la collaborazione di personale del Compartimento di Polizia Postale Sardegna di Cagliari, hanno proceduto a verificare presso l’abitazione dell’indagato la presenza di tracce del reato. In tale contesto gli operatori hanno rinvenuto e posto sotto sequestro telefoni cellulari, smartphone, tablet, personal computer portatili, e altri supporti informatici quali hard-disk e pen-drive, nonché vario materiale cartaceo, tra cui agende, block notes, quaderni e fogli vari. L’attività di polizia ha, inoltre, consentito di rinvenire alcuni contenitori in plastica, precedentemente utilizzati per conservare alimenti, contenenti sostanza pulverulenta di colore nero, e altre sostanze che già, in prima battuta, sono state ritenute poter essere precursori di esplosivi; sostanze, cioè, che combinate fra di loro potevano essere utilizzate per la fabbricazione illegale di sostanze esplosive. La certezza, in ordine alla natura delle sostanze sequestrate è stata raggiunta sulla base degli accertamenti tecnici eseguiti dagli artificieri IEDD in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Cagliari, che, nominati consulenti tecnici del P.M., hanno accertato l’elevata potenzialità offensiva del materiale posto sotto sequestro che per la sua micidialità era idoneo a provocare un’esplosione con rilevante effetto distruttivo. L’acquisizione di questo fondamentale dato tecnico ha consentito, pertanto, di adottare la misura precautelare del fermo, giustificato, inoltre, dalla possibile fuga del cittadino russo che è stato osservato dal personale D.I.G.O.S, mentre attendeva l’imbarco presso lo scalo aeroportuale di Alghero-Fertilia (SS).  Sussistendo il pericolo di fuga lo straniero è stato, dunque, sottoposto a fermo e, su disposizione del P.M. dott.ssa Beatrice Giovannetti, tradotto presso la c.c. di Bancali a disposizione dell’A.G. in attesa di giudizio. Le attività di indagine proseguiranno, invece, per accertare in maniera chiara quali fossero le reali intenzioni del russo, nonché, per valutare il coinvolgimento di ulteriori soggetti nell’attività delinquenziale. 

(Fonte: Polizia – Questura – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)