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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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Da Caiazzo a Grazzanise e Piedimonte. Coldiretti scrive alla Regione: Effluenti, si autorizzi lo spandimento

A seguito delle difficili condizioni meteorologiche che hanno colpito la provincia durante i mesi di dicembre 2024 e gennaio 2025, Coldiretti Caserta ha inviato una richiesta ufficiale alla Regione Campania per ottenere la sospensione temporanea del divieto di spandimento degli effluenti zootecnici.

I nostri soci hanno bisogno di una rapida risposta da parte della Regione Campania” ha detto Giuseppe Miselli, direttore di Coldiretti Caserta e firmatario della lettera.

“La situazione è urgente e bisogna garantire la sicurezza ambientale e l’efficienza delle pratiche agricole”, conclude così la dichiarazione il direttore.

A causa delle piogge intense e prolungate, molti terreni nei comuni casertani di Alife, Piedimonte Matese, Gioia Sannitica, San Potito Sannitico, Sant’Angelo di Alife, Ciorlano, Alvignano, Caiazzo, Piana di Monte Verna, Pietravairano, Pietramelara, Vairano Patenora, Pastorano, Pontelatone, Riardo, Capua, Bellona, Vitulazio, Francolise, Santa Maria Capua Vetere, Santa Maria la Fossa, Cancello ed Arnone, Castel Volturno e Grazzanise sono diventati impraticabili per lo spandimento degli effluenti durante i periodi consentiti.

Questa situazione ha provocato il riempimento delle vasche di accumulo negli allevamenti bufalini, mettendo a rischio la possibilità di tracimazione e compromettendo l’efficacia agronomica degli effluenti come fertilizzanti naturali. La Federazione Coldiretti Caserta ha preso atto delle previsioni meteorologiche favorevoli per le prossime settimane, che potrebbero garantire la praticabilità dei terreni e l’assenza di rischi per la falda acquifera.

Per tale motivo, Coldiretti Caserta ha chiesto con urgenza alla Regione Campania la sospensione temporanea del divieto di spandimento, come previsto dalla Disciplina per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, dei digestati e delle acque reflue, approvata con la DGR n. 585 del 15 dicembre 2020.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Napoli. Come difendersi dalle truffe online? Anci e Regione: i comuni informano i cittadini per non cadere nella rete!

Anci e Regione: i comuni informano i cittadini per non cadere nella rete! come difendersi dalle truffe online?

Giovedì 7 novembre dalle 10:30 alle 13:30 sala “Caduti Nassiriya” Consiglio Regionale della Campania,  Centro Direzionale di Napoli | isola F13 – 21° piano.

Si terrà giovedì 7 novembre dalle 10:30 alle 13:30 presso la sala “Caduti Nassiriya” al Consiglio Regionale della Campania l’evento dal titolo: “Federpol etica e legalità: un registro nazionale per contrastare le truffe in rete! I Comuni informano i cittadini”.

“Sarà anche l’occasione di presentazione dell’accordo sottoscritto tra ANCI Campania e la FEDERPOL, firmato a maggio a Napoli con il quale si cercherà di approfondire le tematiche sempre più attuali come quelle della Ricerca e la Tutela del Dato, della Persona e dell’Azienda pubblica e privata. L’ANCI Campania e la FEDERPOL con questo accordo si pongono come obiettivo di sviluppare attività complementari e sinergiche, nelle reciproche attività istituzionalmente svolte, nel comune interesse ed in particolare, intendono collaborare per lo sviluppo della cultura e delle conoscenze, in campo nazionale e internazionale della figura dell’Investigatore Privato e degli ambiti nei quali opera, – dichiara il Presidente Luciano Ponzi della FEDERPOL – al servizio del cittadino e nella difesa dei diritti in sede giudiziaria. Nell’informazione sulle buone prassi da seguire per gli enti locali nella cooperazione tra pubblico e privato nell’impiego della cosiddetta sicurezza sussidiaria o complementare”. 

 PROGRAMMA:

 10:30 – SALUTI: on. Gennaro Oliviero | Presidente del Consiglio Regionale della Campania; on. Mario Casillo | Consigliere Regione Campania.

10.45 – INTERVENTI ISTITUZIONALI: on. Mario Morcone | Assessore alla Regione Campania alla Sicurezza, Legalità, Immigrazione; Avv. Carlo Marino | Sindaco di Caserta | Presidente Anci Campania;
Luciano Tommaso Ponzi | Presidente Nazionale Federpol; Marco Gallo | Vicepresidente Area Sud Federpol;
Giancarlo D’Amore | Presidente Regionale Campania Federpol; Avv. Osvaldo Ciriello | Movimento Consumatori APS.

11.30 – INTERVENGONO: Dott. Gianluca Boiano | Dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Campania Polizia Postale; Dott. Stefano Cimatti | Presidente del Comitato Formazione Federpol;
Avv. Prof. Antonello Madeo | Docente di Diritto e Procedura Penale.

MODERA: Alberto Patruno | Esperto di Relazioni Pubbliche e della Comunicazione | FERPI.

(Federpol – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campania. Emergenza caldo, Marrone (Confapi): ‘Bene Regione, ma tolleranza su tempi, penali e aumenti’

Il presidente partenopeo: “Siamo d’accordo sul preservare i nostri lavoratori da qualsiasi disagio”

 “Rispetto all’ordinanza ‘Disposizioni in materia di attività lavorative nei settori agricolo, edile ed affini in condizioni di esposizione prolungata al sole’ a tutela della salute dei lavoratori, emanata dalla Regione Campania – ha dichiarato Raffaele Marrone, presidente Confapi Napoli – siamo d’accordo sul preservare i nostri lavoratori da qualsiasi disagio, soprattutto alla luce del bollettino climatico dei prossimi giorni, ma riteniamo altresì importante che vi sia tolleranza sui tempi di consegna e su eventuali penali nonché su aumenti di costi di produzione”.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campobasso. Calcio: squadra in serie ‘C’, Silvaroli (Ugl Molise): ‘Nuova pagina per tutta la Regione’

Viene scritta una nuova pagina per Campobasso e per tutta la Regione, da oggi nasce, rivive da qua l’eternità dei lupi e degli ultrà. Aggrappati al calcio come se fosse l’ultima speranza. E ora che Campobasso festeggia il ritorno in Serie C con un turno d’anticipo dopo la vittoria a Chieti (2-0), la speranza si è trasformata nel riscatto da anni di fallimenti che avevano fatto sprofondare l’ambiente in un pessimismo tremendamente cupo”.

Con immensa gioia lo afferma il Segretario Regionale dell’Ugl Molise, Giovanni Silvaroli per il quale, “a Campobasso, nel capoluogo regionale, i cuori rosso blu, non hanno mai smesso di battere. La continuità del tifo per il Campobasso c’è sempre stata.

Rieccoci nella categoria che appartiene alla squadra, ai tifosi, al territorio: vittoria dovuta soprattutto alla società di Matt Rizzetta, imprenditore italo newyorkese che ha stretto un ‘patto’ con la città ed è ripartito dall’Eccellenza per centrare in due stagioni il professionismo. Lo ha fatto battendo la concorrenza di società come Sambenedettese e L’Aquila in un Girone F della Serie D dove i lupi molisani non erano certo stati indicati come i principali favoriti.

La nostra regione – aggiunge Silvaroli – per l’Ugl merita palcoscenici sportivi professionistici che furono tolti 2 anni fa non per colpa della squadra e dei tifosi, ma per problemi societari. Finalmente il nostro sogno si è realizzato grazie ad una meravigliosa unione tra: società, squadra, pubblico che ha sempre sostenuto i suoi colori.

Allora – conclude Silvaroli – auguri a tutti dall’Ugl Molise: al Presidente Matt Rizzetta, ai soci, alla squadra, allo staff, ai tifosi del lupo, ai media rossoblu ma soprattutto, al mister Rosario Pergolizzi ex giocatore di Bologna, Ascoli e Brescia che ha lavorato nel silenzio, senza mai scomporsi, anche quando per diverse settimane si è ritrovato a lavorare con risorse risicate dal punto di vista della rosa. Congratulazioni e rallegramenti allo sport molisano. Forza lupi, e lasciatecelo dire: evviva gli ultrà”.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Dalla Campania al Veneto oltre 180 aziende al ‘Vinitaly,’ con la Regione, fino a mercoledì 17 aprile

La Regione Campania partecipa alla 56^ edizione del Vinitaly – a Verona dal 14 al 17 aprile 2024 – con una collettiva di oltre 180 aziende dai territori protagonisti della “Campania diVino”.

Il padiglione Campania – un ampio spazio di 5800 metri quadrati – curato dall’assessorato all’Agricoltura e dall’assessorato alle Attività Produttive della Regione Campania, in collaborazione con le cinque Camere di Commercio (Napoli, Caserta, Avellino e Benevento, Salerno), ospiterà gli stand delle aziende campane raggruppati in cinque corridoi distinti in base ai territori di produzione: Irpinia, Sannio, Salerno, Caserta e Napoli.

Il padiglione Campania “Terra di vino, storia e passione” è allestito con grafiche ispirate ai colori e alle scene degli affreschi pompeiani, che raccontano il millenario legame della regione con il vino.

La nostra partecipazione al Vinitaly 2024 – ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura Nicola Caputo – è incentrata sull’identità del brand “Campania”, ormai sempre più riconosciuto in Italia e all’estero, secondo la vincente strategia indicata dal presidente Vincenzo De Luca. L’enologia campana è un settore in costante crescita con oltre quattrocento aziende attive sul nostro territorio, che oggi dialogano tra loro e con le istituzioni anche attraverso nuovi strumenti, come la Cabina di Regia Vitivinicola che abbiamo istituito due anni fa proprio allo scopo di rafforzare la dimensione cooperativa del comparto, in direzione di una maggiore unitarietà nelle azioni di crescita e di marketing”.

Con questa edizione del Vinitaly, per la prima volta dopo oltre dieci anni – ha dichiarato l’assessore alle Attività Produttive Antonio Marchiello – la Regione Campania si è posta alla guida, in piena sintonia e con il supporto del sistema camerale, della selezione delle aziende campane garantendo un nuovo approccio unitario, non solo nella gestione degli spazi espositivi ma anche nella organizzazione delle azioni di comunicazione, consentendo di amplificare l’impatto e assicurare una presenza efficace in fiera. Ciò testimonia l’impegno della Regione Campania nel sostenere attivamente lo sviluppo e la competitività del comparto enologico, in armonia con le altre istituzioni territoriali. Continueremo a lavorare con determinazione per consolidare e ampliare queste iniziative, al fine di promuovere ulteriormente l’eccellenza dei vini made in Campania”.

Dopo il successo dello scorso anno, torneranno protagonisti al prossimo Vinitaly i Consorzi di Tutela dei Vini campani, con uno spazio a loro dedicato nell’area centrale, la “piazza Campania”, che sarà un’affascinante agorà che ospiterà l’interessante programma di convegni e masterclass, con la partecipazione di wine experts internazionali messo a punto dalla Regione.

Al suo interno sarà allestita anche l’Enoteca Regionale organizzata con le proposte dei 7 Consorzi di Tutela Vini (Vitica, Irpinia, Sannio, Vita Salernum Vites, Vesuvio, Campi Flegrei e Ischia, Penisola Sorrentina) che offriranno in degustazione al pubblico in formula continua, con il supporto dei sommelier specializzati dell’Ais Campania, i vini a marchio DOP e IGP regionali.

Nel fitto programma di eventi va segnalato l’approfondimento dal titolo “Il vino tra passato e futuro”, in occasione degli 800 anni dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con i professori Luigi Frusciante e Luigi Moio. Un rilievo particolare nei talk sarà dato agli scenari futuri dell’enologia regionale: dalla scoperta dei sorsi campani con anima più contemporanea, alle nuove possibilità offerte dalle attività che ruotano intorno al turismo del vino, che saranno oggetto di uno specifico focus sull’Enoturismo, con la partecipazione dell’assessore al Turismo della Regione Campania Felice Casucci e l’assessore alle Agricoltura Nicola Caputo.

In programma anche un interessante convegno sulle infinite suggestioni e opportunità che nascono dall’incontro tra il mondo della Pizza Napoletana e il vino, con la partecipazione di noti pizzaioli campani.

Inoltre, torna quest’anno il Premio “Ambasciatori dei vini Campani”, alla sua seconda edizione: è l’apprezzato concorso sulla miglior Carta dei vini campani nei ristoranti italiani, che lo scorso anno ha premiato 19 ristoratori nominati “ambasciatori dei vini di Campania”.

Infine, non mancheranno in “Piazza Campania” i momenti dedicati agli abbinamenti con il cibo: dalla Mozzarella di Bufala Campana dop, a cura dell’omonimo Consorzio di Tutela, alle tipicità del “Neapolitan Street Food”.

Per video promo dell’evento, cliccare sulla foto oppure sul seguente link: [video_player file=”https://www.teleradio-news.it/wp-content/uploads/2024/04/Verona-Vinitaly-Regione-Campania-Terra-di-vino-storia-e-passione-1080P.mp4″] https://www.teleradio-news.it/wp-content/uploads/2024/04/Verona-Vinitaly-Regione-Campania-Terra-di-vino-storia-e-passione-1080P.mp4

(Regione Campania – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Napoli. Confapi al tavolo della Regione: ‘Serve un piano straordinario per il comparto moda’

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Bianchi: “IL settore sta vivendo una crisi senza precedenti ,con ricadute pesanti”.

Confapi Napoli presente, insieme agli imprenditori, ai sindacati e all’assessore alle Attività Produttive Antonio Marchiello, al tavolo convocato presso la D.G. per l’Istruzione, la Formazione, il Lavoro e le Politiche Giovanili della Regione Campania sulla ‘Crisi dei comparti calzaturieri e pelli’.

Il comparto moda –  ha dichiarato Vincenzo Bianchi, delegato settore Tessile Confapi Campania  – sta vivendo una crisi senza precedenti con ricadute pesanti sulla produzione, le esportazioni e sulla domanda di lavoro. Prima il Covid, poi le tensioni belliche e la conseguente inflazione sono sicuramente causa della crisi generale del settore”.

All’assessore Marchiello – continua – abbiamo illustrato la difficile situazione che il comparto sta vivendo e la complessa gestione delle nostre aziende in vista della scadenza degli ammortizzatori sociali. Abbiamo richiesto a tal proposito un piano straordinario di supporto con l’estensione della possibilità di ricorrere alla cassa integrazione e la definizione di ammortizzatori sociali ad hoc.

Questo come terapia d’urto, per poi avviare nuove iniziative per rilanciare la moda in Campania. Si è, inoltre, discusso della possibilità di realizzare un distretto della moda campana, strumento necessario per far valere le nostre esigenze sui tavoli nazionali e per il quale siamo già a lavoro”.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Maddaloni. De Luca e Oliviero in visita alla caserma ‘Magrone’ elogiano la scuola di Commissariato

Il governatore De Luca col presidente Oliviero in visita alla caserma “Magrone” di Maddaloni: “La scuola di Commissariato dell’Esercito è motivo d’orgoglio per la nostra regione”.

Il Presidente della Regione Campania, Vicenzo De Luca, e il Presidente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero, sono stati accolti presso la Caserma “Magrone” – sede della Scuola di Commissariato dell’Esercito di Maddaloni – dal Comandante Logistico dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Mauro D’Ubaldi, dal Prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo, dal Comandante di Commissariato Brig. Gen. Giovanni Sanzullo e dal Comandante della Scuola di Commissariato, Brig. Gen. Leonardo Colavero.

“Una giornata formativa ed emozionante di dialogo fra Enti e Istituzioni partecipanti, che ha permesso di approfondire una delle nostre realtà territoriali d’eccellenza che da sempre si distingue non soltanto in termini operativi ma anche di solidarietà verso il prossimo. La Scuola di Commissariato è un polo nazionale ed assolve la missione relativa alle funzioni di formazione, qualificazione e aggiornamento del personale dell’Area Commissariato”, ha affermato il Presidente Oliviero.

La Scuola è risultata determinante ai fini dell’organizzazione del primo corso per “addetti al vettovagliamento” operanti in strutture campali, dedicato e svolto in favore della Protezione Civile della Regione Campania. Un corso fortemente voluto e supportato dal Presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero. “La Forza Armata Esercito è un vero e proprio fiore all’occhiello della Regione Campania che sarà sempre orgogliosa di sostenerla”, ha concluso il Presidente.

(Dott.ssa Maria Teresa Perrotta, Consiglio Regionale della Campania, Ufficio di PresidenzaFonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Sicilia. Regione, nuova legge di stabilità: SINALP ed altri sodalizi entusiasti per l’approvazione

SINALP Sicilia, ANIA, Casa Mia, ZeroMolestie e FIMAA Palermo sulla nuova Legge di Stabilità della Regione Sicilia.

Dopo ben 21 anni di esercizi provvisori, con tutte le problematiche che ne derivavano, la Regione Siciliana riesce ad approvare la Legge di Stabilità 2024/2026 nei tempi regolari.

Questo obiettivo non era certamente scontato ed erano in molti a dubitare sulla capacità del Governo Schifani di ottenerlo.

La Conferderazione Sindacale Autonoma SINALP Sicilia rappresentata dal suo Segr. Reg. Andrea Monteleone, assieme al Delegato Regionale del sindacato inquilini ANIA Gaetano Bonura, la Delegata Regionale dell’Associazione Proprietari CASA MIA Cetty Moscatt, la Delegata Regionale della Rete Antiviolenza ZEROMOLESTIE SINALP Natascia Pisana ed il Dr. Angelo Virga dell’Associazione Agenti Immobiliari FIMAA Palermo prendono atto di quanto approvato in questa legge e si complimentano con il Governo Schifani per quanto compiuto.

Riuscire ad approvare una Legge di Stabilità nei tempi previsti senza essere costretti ad utilizzare gli esercizi provvisori che ne limitano fortemente l’operatività oggi, per le dinamiche politiche ed economiche che attanagliano la nostra Regione, non è certamente semplice e scontata.

Il Governo Schifani ha avuto certamente il merito di essersi confrontato con lo Stato Italiano riuscendo ad ottenere risorse aggiuntive per 350 milioni di euro nel 2024, mentre l’intero accordo Stato/Regione vale 2,2 miliardi di euro fino al 2027 e 4 miliardi di euro fino al 2030.

Sicuramente ci sarà chi dichiarerà che questi importi sono pochi, o potevano essere di più, non ci permettiamo di entrare nel merito ma non possiamo non notare che finalmente c’è un Governo Regionale, che sulla scia del precedente Governo Musumeci, è riuscito a “portare qualcosa a casa” a differenza di tanti altri precedenti Governi che non solo non avevano ottenuto niente ma alcuni hanno avuto anche “il merito” di rinunciare all’annoso contenzioso Stato/Regione Siciliana che vedeva la Regione creditrice delle imposte riscosse nel territorio siciliano a norma dell’Art.36 della Costituzione Siciliana.

La portata di questo contenzioso è stata quantificata in 116 milioni di euro l’anno per quattro anni cioè circa mezzo miliardo di euro, che per una manciata di soldi necessari per il saldo corrente regionale, chi allora governava la Sicilia ha rinunciato.

Sul fronte lavoro ed occupazione questo Governo ha previsto contributi alle imprese fino a 30 mila euro, nel triennio per ciascun lavoratore assunto.

Ha previsto canali “privilegiati” a vantaggio delle aziende Siciliane per favorire la trasformazione dei contratti di lavoro da tempo determinato ad indeterminato ed incentivi di 15 mila euro nel triennio per le aziende che favoriscono il rientro in Sicilia dei lavoratori di aziende estere.

Altro importante successo di questa legge di Stabilità è, grazie all’emendamento presentato dall’On. Nicola Catania ed inserito nell’art. 36 della finanziaria, l’aver riconosciuto il ruolo di Educatori Professionali Socio Pedagogici nelle ASP Siciliane, sanando una gravissima svista nazionale che di fatto aveva estromesso questi lavoratori da tutte le ASP siciliane ed aveva costretto l’Assessorato alla Salute a bloccare i loro rinnovi contrattuali.

Il SINALP ha fin dall’inizio rappresentato le giuste richieste di questi lavoratori ed oggi può affermare che grazie a questo emendamento si è finalmente fatto chiarezza su una condizione assurda che si era venuta a creare, lasciando in mezzo alla strada poco meno di 200 lavoratori

Nel comparto forestali il Governo ha previsto notevoli investimenti per la prevenzione antincendio e il rafforzamento del servizio aereo, oltre alla eliminazione dei contratti part time di 78 giorni l’anno per gli operai forestali che si vedono trasformare il loro contratto in 101 giorni l’anno.

Per il precariato “storico” come i lavoratori Asu sono stati stanziati in totale oltre 56 milioni di euro a copertura delle attività e per l’integrazione oraria fino a 36 ore settimanali, mentre per i lavoratori ex Pip sono previsti quasi 30 milioni di euro per la prosecuzione delle attività di bacino e 7,5 milioni per la stabilizzazione di un primo contingente.

Per una corretta fruizione e buon funzionamento degli edifici scolastici il Governo ha aumentato il capitolo di spesa rispetto all’anno 2023 passando da 27 milioni a ben 32 milioni di euro.

Anche i capitoli di spesa dedicati ai Comuni ed alle Città siciliane sono stati aumentati affinchè si possano garantire tutti quei servizi pubblici essenziali per ogni società che si definisce “civile”.

Tra i vari emendamenti inseriti nella legge di stabilità c’è finalmente la possibilità di superare l’ormai assurdo limite di 200mq per ottenere una licenza commerciale nei locali dei centri storici delle città siciliane.

Questo limite nasce con l’obiettivo di difendere i piccoli e piccolissimi commercianti presenti nei centri storici dall’aggressione commerciale dei grandi marchi, ma nei fatti ha fatto chiudere le attività storiche rendendo un deserto le strade dei centri storici delle città, un tipico esempio ne è la Via Roma di Palermo che da asse trainante negli anni settanta, ottanta e novanta dell’economia della città, oggi è un deserto in balia di vandali e delinquenti di vario genere.

Infine da tempo la Rete Regionale ZEROMOLESTIE SINALP chiedeva agli organi competenti della Regione Siciliana di dare un aiuto concreto per l’assunzione e quindi il reintegro nel mondo del lavoro, delle donne vittime di violenza e non possiamo che dichiararci soddisfatti che il Governo Schifani ha avuto il coraggio di approvare la legge che prevede l’assunzione diretta di queste donne oltre anche degli orfani di femminicidi, che così si vanno ad aggiungere alle vittime di mafia.

(Per la Direzione Regionale Dr. Andrea Monteleone – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Cultura. Insieme ­ Alla Fondazione Campania dei Festival proseguono le attività con le scuole, attraverso progettualità attive in tutta la regione: da Dal sé virtuale al sé corporeo/





(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Campania. Allevatori bufalini esasperati: ‘Regione; il club di chi fa finta di non capire..’

Regione Campania, il Club di chi fa finta di non capire e lo Smemorato di Salerno, Fulvio Bonavitacola: fingono di non capire ma è solo propaganda per buttarla in caciara e bloccare il cambiamentoMartedi 17 ottobre alle ore 13 conferenza stampa presso la Camera dei Deputati per consegnare il documento
sul fallimento della Regione Campania

Dal pomeriggio del 17, come annunciato, torniamo in mobilitazione; questa volta con un obiettivo chiaro:

la politica dia seguito agli impegni e nomini il Commissario Nazionale per eradicare la BRC e la TBC in tutto il Sud

Il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino commenta le esternazioni dei dirigenti della Regione Campania all’indomani della diffusione del documento sottoscritto da diversi parlamentari di territorio con cui (sostanzialmente) si chiede al Governo, di dsare seguito agli impegni votati all’unanimità dall’aula del Senato e confrontati durante l’incontro del 22 maggio scorso presso il Ministero alla Salute.

Nel comunicato Stampa, il Coordinamento annuncia importanti iniziative che verranno assunte nei prossimi giorni e, in particolare, l’avvio di una nuova fase di mobilitazione da martedi 17 ottobre.

La strategia della Regione Campania per ostacolare il cambiamento e nascondere la verità è mutata da quando, il 22 maggio scorso, ha dovuto incassare il rospo della democrazia che ha preso la forma indigeribile del tavolo di confronto presso il Ministero della Salute; un tavolo cui (assente la Regione Campania e quanti hanno accolto/subito il suo ricatto e le sue minacce) erano presenti, assieme al Governo stesso, parlamentari di tutto l’arco costituzionale, da FdI, alla Lega, all’Unione di Centro, al PD, a Sinistra Italiana ed al M5S; oltre gli allevatori, ovviamente (sfregio all’arroganza miope).

Fino ad allora la Regione Campania semplicemente ignorava le denunce e le istanze avanzate dagli allevatori fidando, evidentemente, sul principio di impunità garantito dagli equilibri della politica nazionale e pensando (come del resto era accaduto per decenni) che mai avrebbero dovuto rendere conto dei risultati dell’enorme spreco di denaro pubblico elargito per debellare la TBC e la BRC mentre la hanno presa a meno dell’1% nel 2013 e portata in dieci anni ad oltre il 18% facendo pagare, in sovrappiù, il conto alle imprese, al territorio ed agli animali.

Uno scandalo, loro lo sanno bene, che in verità non riguarda solo la Regione Campania ma, praticamente, tutte e 5 le Regioni del Sud Italia che (a decenni di distanza e mentre tutte la altre regioni italiane ed europee risolvevano i problemi) continuano ad essere “non indenni” da BRC e TBC. Una vergogna per l’Italia relegata ad essere fanalino di coda in Europa con i responsabili di questo disastro che ci costa soldi e dignità ad arrampicarsi sugli specchi della “emergenza” e la politica regionale che prova a dare la colpa agli allevatori che fanno le denunce e che sono delinquenti, nel surreale tentativo di continuare a coprire gli interessi di chi ha fallito accumulando soldi, rendite, posizioni e carriere.

Uno scandalo al Sud ma di tutto il Paese per cui, comunque, la Campania gioca un ruolo strategico per una serie di motivi e in particolare per il ruolo ricoperto dall’IZSM di Portici guidato dal Dott. Antonio Limone che, oltre ad aver coordinato la Task Force dei massacratori di bufale su delega del Presidente della Regione Campania, è uno dei principali ispiratori della strategia fallimentare messa in campo in tanta parte del Sud.

Accade così che, nonostante presso la magistratura civile pendano diverse procedure (Corte dei Conti e TAR in particolare presso cui si stanno istruendo tre ricorsi che potrebbero inficiare tutto il Piano), nonostante che il Consiglio di Stato si sta esprimendo in merito a ricorsi di allevatori che dimostreranno al di là di molte chiacchiere come i metodi usati dalla Regione Campania per individuare gli animali malati sono scientificamente sbagliati, nonostante siano in corso indagini a seguito di denunce penali per “procurata epidemia” e altri reati, nonostante presso il Senato sia aperta una Commissione di indagine che ha già messo in evidenza le gravi responsabilità della Regione e il fallimento dei numeri del Piano, nonostante i richiami della Commissione Europea di questi ultimi mesi, l’ordine di servizio per la Regione Campania è continuare “dichiarare vittoria” in un solo apparente delirio da sindrome autistica.

Consultando le pagine sul web fra i sintomi che descrivono l’autismo (malattia complessa e disturbo del comportamento che porta molte sofferenze e che ci spinge alla solidarietà ed al rispetto con e per quanti ne sono coinvolti come del resto accade per molti di noi impegnati nell’area del disagio sociale) ve ne sono alcuni che richiamano in materia inquietante il comportamento dei responsabili del Governo Campano: “… ripetizione frequente di parole o frasi; disinteresse verso qualsiasi forma di interazione sociale; mancanza di emotività; tendenza a isolarsi; scatti di aggressività improvvisi e senza motivo e tendenza all’invadenza;….” Tutti comportamenti riscontrabili nelle dichiarazioni rese in questi giorni dai responsabili regionali (in particolare nella reazione alla diffusione del documento sottoscritto da 11 parlamentari in cui si chiede, in buona sostanza, il commissariamento nazionale).

Comportamenti che, ne siamo convinti, non hanno alcun fondamento nell’autismo ma che al contrario, sono usati per l’ennesima messa in scena del teatrino utile a fare ammuina

Se, gli scatti di aggressività improvvisi e senza motivo sono ben documentati, per esempio, dalle esternazioni furibonde del Presidente De Luca contro gli allevatori, il coordinamento, il sindaco di Casal di Principe e i militanti impegnati nella lotta contro la camorra, la tendenza ad isolarsi dalla realtà è facilmente riscontrabile nel monotono ricorso alla frase “va tutto bene, finalmente ci sono risultati”.

E quali sarebbero i risultati positivi? La prevalenza della BRC in provincia di Caserta si starebbe abbassando. Falso e strumentale. Abbiamo più volte posto, fra le altre, una questione che qui ripetiamo e su cui i “tecnici della Regione Campania” continuano a glissare: “Il Piano della Regione prevede di portare ogni anno la BRC al 50% di quello precedente. Questo è un obiettivo corretto dal punto di vista tecnico e che, se riscontrato, indicherebbe che entro 4 anni (ovvero nel periodo di tempo in cui i piani di successo si prevede debbano essere realizzati) la prevalenza della BRC in provincia di Caserta passerebbe dal 18,73% del cicembre 2021 (valore cui la Regione la ha portata per il fallimento di 8 anni di attività) entro il 2%.

Questo obiettivo è scritto nel Piano voluto dalla delibera 104/22 e allora come spiega la Regione che al primo anno la prevalenza è al 13% (ovvero al 75% dell’obiettivo e non al 50% la cui proiezione matematica ci consegnerebbe il risultato entro 15 anni) e come spiega che al secondo anno avrebbero dovuto essere a circa il 4,5% mentre a fine agosto erano al 12% ed a fine anno probabilmente saranno ancora al 13%?

A guardare i dati piuttosto, si legge chiaramente che il Piano sta fallendo e che i numeri “positivi” sono solo l’indice che stanno chiudendo le stalle non che si sta eradicando la malattia che, rimanendo nel territorio perché la strategia messa in atto non la risolve, continuerà a colpire e ad estendersi.

I numeri completi del loro fallimento sono ampi e vanno letti correttamente così come abbiamo fatto nel documento che avremmo voluto consegnare al Governo la scorsa settimana ma che porteremo a Roma martedi prossimo (con una conferenza stampa convocata alle ore 13 di martedi presso la Camera dei Deputati a Roma). Documento che sarà corredato da cinque domande alla Regione Campania su cui, finora non ci sono state risposte ma per cui, visto i mirabolanti dati positivi di cui parlano in continuazione, questa volta non avranno difficoltà a rispondere pubblicamente.

Sempre martedi 17 ottobre si avvierà una nuova fase della mobilitazione, questa volta interregionale e finalizzata ad un obiettivo preciso: “il governo dia corso agli impegni della politica: nomini il Commissario Nazionale con il compito di risolvere i problemi in tutte le Regioni in cui non sono ancora state risolte la BRC e la TBC”. (venerdi 13 ottobre terremo una conferenza stampa di lancio in Sicilia).

La Regione Campania, come speriamo faranno le altre regioni, risponda nel merito invece di buttarla in caciara gettando la palla in tribuna come ha maldestramente cercato di fare il Vicepresidente della Giunta, Fulvio Bonavitacola facendo finta di non vedere il merito delle questioni e svilendo un problema che riguarda il destino di tutta Terra di Lavoro alla polemicuccia interna al suo partito.

Al di là del tono dozzinale, che in politica è sempre sostanza, con cui il Vicepresidente Bonavitacola attacca la Senatrice Camusso e per cui le esprimiamo la totale solidarietà, nelle sue dichiarazioni “dimentica” che il documento sottoscritto dai parlamentari non è il documento del “centrodestra” cui si aggiunge la Commissaria del PD ma un documento della maggior parte dei parlamentari di territorio sottoscritto, oltre che dagli eletti del Centro Destra, anche da Luigi Nave e Alessandro Caramiello (M5S), da Franco Mari (Verdi Sinistra Italiana) e da Susanna Camusso (PD).

Il tentativo di ridurre il gesto dei parlamentari di territorio alla polemica con la Senatrice Camusso è tanto smaccato per il fatto che il documento fa riferimento ad una presa di posizione di tutto il Senato della Repubblica che a febbraio in sede di conversione della Legge Mille Proroghe, su proposta del Presidente della Commisione competente Sen. Luca De Carlo, ha votato all’unanimità la richiesta che impegna il Governo a fare quanto chiedono i parlamentari. Una risoluzione votata, dunque, non solo dalla Commissaria del PD di Caserta ma da tutto il PD e da tutto il Parlamento.

Piuttosto il Vicepresidente Bonavitacola ha memoria corta e deve essere smemorato. forse non ricorda che ha avuto l’occasione di avere un ruolo positivo in questa vicenda e (pur non capendo nulla di Bufale, certamente) aveva compreso che era necessaria una soluzione e che occorrevano dialogo e mediazione. Ci ha fatto attendere due mesi prima di ritrarsi dagli impegni pubblici assunti in consiglio regionale.

Fu un’occasione sprecata e oggi lo ritroviamo con l’elmetto nel tentativo di ridurre una vicenda cosi delicata per le sorti non solo della Campania ma di tutto il Sud alla polemica corta nel suo partito. Ne prendiamo atto e ci prepariamo alla nuova fase della mobilitazione per ricordare a lui ed ai cittadini tutti che questa è una vertenza condotta con sacrificio dagli allevatori per difendere gli interessi collettivi dalla speculazione e dal malgoverno. Il loro.

Vedi e approfondisci: https://altragricoltura.net/articoli/la-regione-campania-il-club-di-chi-fa-finta-di-non-capire-e-bonavitacola-lo-smemorato-di-salerno/

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Caserta. ‘La farsa della Regione, mentre il disastro ci travolge’: nuova denuncia degli allevatori bufalini

L’impegno della società al cambiamento per risolvere finalmente i problemi; la responsabilità della Politica a garantire democrazia e dignità.

Deve essere stato un fine di settimana agitato e di interrogativi per il Presidente della Regione De Luca e il manipolo di guardiani dell’ortodossia del Piano, ammutoliti dopo la conferenza stampa che il movimento ha tenuto divulgando i dati del fallimento regionale” commenta Gianni Fabbris apprendendo da “radio corridoio” di una riunione a porte chiuse tenuta ieri fra il Presidente De Luca e quelle Organizzazioni professionali che gli danno sempre ragione a prescindere).

Non abbiamo certezze, ovviamente, ma ci piace immaginare quando sarebbe accaduto dal momento che non c’è nulla di più plausibile che il Presidente della Regione Campania (il vero responsabile del Piano attualmente in atto) abbia chiesto conto di quanto sta accadendo ai suoi collaboratori, alla struttura che ha lautamente pagato (con i soldi pubblici, per carità, ma sempre soldi sono) per “attuare il meraviglioso piano scritto dal dottor Limone” dopo che quegli sfrontati del Coordinamento hanno fatto una conferenza stampa in cui hanno denunciato i numeri del fallimento ed hanno avuto l’ardire di inviarli al Governo e diffonderli all’opinione pubblica.

Addirittura, poi, è accaduto che dopo la Conferenza stampa (solo qualche ora dopo, nello stesso pomeriggio), il Generale Cortellessa nominato dallo stesso Presidente a rendere efficace
l’applicazione del Piano, con solerzia ha pubblicato ufficialmente i numeri anticipati dal Coordinamento (i giornalisti possono facilmente scaricarli, visto che ora, finalmente, sono pubblici)…. e, sorpresa, sono addirittura peggiori di quelli che il Coordinamento ha divulgato.

Certo, questo dimostra che il Coordinamento non sempre è precisissimo, che doveva avere qualche dato non aggiornatissimo (eppure fino ad allora erano stati accuratamente nascosti), ma allora così viene fuori che hanno ragione loro: il Piano sta fallendo!

E come accidenti giustificare ora le accuse gravissime di aver disatteso l’obbligo della vaccinazione
provocando danni alle aziende (che possono richiederli personalmente a chi se ne è assunta la responsabilità come ha sostenuto il Coordinamento)?

Deve essere stato un colpo intollerabile che richiede, inevitabilmente, una correzione di linea anche alla luce della figuraccia con il Governo che a Napoli sperano non vada fino in fondo a questa brutta storia e, dunque, niente di più sorprendente che, mentre ufficialmente la Regione tace (nemmeno un post dell’Assessore Caputo che racconta sorridendo come tutto va bene e che il Presidente applicherà con rigore la sua strategia a fianco degli allevatori), nei giorni successivi ci siano state telefonate e consultazioni per concordare che dire e che fare.

Ripeto, avanziamo ipotesi. Immaginiamo, quindi, l’incontro con i rappresentanti delle Associazioni che hanno sempre dato ragione al Presidente a prescindere e, per questo, ci aspettiamo nelle prossime ore qualche documento e qualche presa di posizione che, scommettiamo un caffè, più o meno dirà così: la Regione e le Organizzazioni professionali sollecitano il Governo Nazionale a estendere la vaccinazione fino a 18 mesi e ad autorizzare l’autocontrollo in modo da renderlo efficace e non solo per i casi limitatissimi in cui ora è consentito.

Scommettiamo anche sul fatto che il Presidente De Luca (che ha più volte promesso indennizzi e mancato reddito agli allevatori senza che in realtà nessuno abbia visto il becco di un quattrino mentre tanti sono i soldi che gli allevatori hanno speso inutilmente per effetto del Piano mentre gli animali continuano ad essere macellati e la BRC avanza) chiederà con forza e voce autorevole
da paladino del Sud al Governo di trasferirgli i miliardi che gli deve per poter, così, adempiere agli impegni e continuare tutto come prima.

Insomma non ci stupirebbe affatto il tentativo di scaricabarile che, di fronte all’ineluttabilità dei dati, si metterà in campo per cercare di passare il cerino acceso nelle mani di qualcun altro, in particolare nelle mani del Governo e di quei parlamentari di tutti i partititi che hanno sostenuto il Commissariamento Nazionale.

Invitiamo la stampa ad approfondire ed a verificare ma sottolineiamo con amarezza che molte delle cose che la Regione è stata costretta a fare e che si faranno nel prossimo periodo le aveva dette e proposte il Coordinamento oltre due anni fa.

Vaccinazione, autocontrollo, indennizzi, prevenzione, modalità certe per l’accertamento dei casi positivi, coinvolgimento degli Stakeolders, riordino e bonifica del territorio, ricerca sono tutte proposte avanzate nero su bianco nei documenti che non possono essere cancellati.

Soprattutto sono state avanzate gratis per la Regione che, invece, ha pagato centinaia di milioni di Euro per applicare testardamente un Piano fallimentare ed è arrivata a spendere 600.000 euro di denari pubblici sottratti dal bilancio disastrato della Sanità Regionale, per pagare l’operato di un Generale che, alla fine, è costretto a pubblicare i dati che danno ragione al movimento che, se fosse stato ascoltato, avrebbe risparmiato due anni di costi indicibili per il bilancio regionale, le imprese e il territorio.

Basta con la farsa del teatrino regionale, la tragedia avanza ma può essere evitata.

Ora è il tempo di mettere in campo la discontinuità con il passato che va velocemente lasciato alle spalle con la autorevolezza della Politica Nazionale e con la partecipazione e la forza di una società cresciuta in questi anni per un progetto nuovo e rispettoso della dignità dei cittadini, delle imprese, degli animali e di tutto il Sud”.

Il portavoce del Movimento Salviamo le Bufale, infine, rinnova l’invito a partecipare e ad aderire all’atto fondativo della Rete e Forum per il Piano Partecipato e la Tutela dell’Allevamento di Territorio convocato per venerdì 8 settembre al Real Sito di Carditello “perché la comunità di allevatori, trasformatori, tecnici sia pronta all’appuntamento con la fase nuova che si sta aprendo in cui dovremo lavorare a risolvere quei problemi che la Regione Campania non ha voluto fin qui risolvere”.

Per approfondimenti: https://altragricoltura.net/articoli/la-farsa-della-regione-e-la-responsabilita-della-politica/

Atto fondativo del Forum a Carditello: https://altragricoltura.net/la-rete-partecipata-e-il-forum-permanente-per-salvare-lallevamento-di-territorio/>

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Caserta. Allevatori bufalini alla Regione: ‘Siamo evidentemente al capitolo finale di una farsa irresponsabile’

Gianni Fabbris, portavoce del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino, preso atto del comunicato della Regione diffuso in mattinata dopo che era stato divulgato quello del Coordinamento, rilascia la seguente dichiarazione: “Siamo evidentemente al capitolo finale di una farsa irresponsabile“.

Dopo che il Coordinamento ha rivelato i retroscena di un incontro convocato in Regione per concertare quale posizione assumere di fronte ai dati denunciati sabato scorso in conferenza stampa e inviati al Governo che attestano il fallimento del Piano della Regione, la Regione ha finalmente parlato con un desolante comunicato in cui si ripetono bugie che possono essere facilmente riscontrate da qualsiasi giornalista.

Invece di rispondere al merito dei numeri diffusi dal Generale Cortellessa dopo che il Coordinamento li aveva già svelati, la Regione parla di buoni risultati e (come noi stessi avevamo preannunciato) dichiara di voler chiedere nuove misure al governo nell’evidente tentativo di scaricarsi di responsabilità che sono palesi.

Nel mentre invitiamo la stampa a verificare ed a darne conto, denunciamo l’irresponsabilità di chi continua ad arrampicarsi sugli specchi pur di non ammettere il fallimento”.

Il Coordinamento Unitario annuncia un ulteriore comunicato in cui verranno anticipati alcuni contenuti dell’iniziativa di venerdì 8 settembre in cui, fra l’altro, verrà messo in campo l’Osservatorio Indipendente Antonio Lucisano, il contributo serio ad accertare, oltre la demagogia e la propaganda con cui si sta provando a impedire l’inevitabile cambiamento, la condizione reale e concreta del più straordinario patrimonio dell’agroalimentare del Mezzogiorno finito nel mirino di speculatori senza scrupoli.

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Marcianise alla Regione: da Polo provinciale della Qualità a strategia per la regione Campania

La notizia della possibile acquisizione all’asta del Polo della Qualità di Marcianise da parte della Regione Campania, a seguito di approvazione della mozione votata dalla maggioranza del governo Campano, il 14 luglio scorso, è un importante segnale di speranza per il rilancio dell’area casertana.

Il Polo della Qualità nato come centro polifunzionale è di nuovo all’asta, dopo vari tentativi in passato andati deserti.

Il Polo fu inaugurato nel 2007 e fallì, appena tre anni dopo, nel 2010 ed è oggi in stato di decadenza e abbandono.

La proposta avanzata, in Consiglio Regionale, di fare del Polo della Qualità un polo fieristico di interesse regionale lo renderebbe il centro propulsore della promozione del territorio casertano, in particolare, e regionale tutto, in generale.

A questa acquisizione, che si auspica avvenga a più presto, deve però essere affiancata una concreta strategia di sviluppo del territorio campano che dal Polo della Qualità, da Marcianise e dall’area industriale e produttiva adiacente, deve diffondersi sul territorio limitrofo, della provincia, fino a interessare l’intera Regione.

La promozione delle eccellenze campane deve diventare il fine e il mezzo con cui la provincia di Caserta e la Campania stessa devono impegnarsi a primeggiare, e a rialzare un tessuto economico e produttivo da troppo tempo in affanno.

Dimostrare il meglio, trattenere il meglio e attrarre il meglio, in termini di prodotti, servizi, territorio, patrimonio culturale e risorse umane, deve essere la missione e la sfida della Campania per i prossimi anni.

(Nadia Marra – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Regione Campania. Proficuo incontro istituzionale coi vertici del Centro Agro Alimentare

Il giusto premio al lavoro non può essere solo legato al valore economico.

Tutto quanto c’è dietro la creazione di un prodotto, la sua lavorazione, il suo confezionamento, contribuisce al suo successo.

Il nostro territorio sta da qualche anno vivendo una nuova primavera, il turismo è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno generale consolidato.

Questo valore spesso però è conosciuto dall’esterno e poco dalle istituzioni Regionali.

Con queste motivazioni che siamo riusciti, grazie anche alla disponibilità dell’assessore al commercio Armato, del Consigliere Esposito, accompagnati dal Presidente del CAAN Centro Agro Alimentare di Napoli, Carmine Giordano unitamente alle Organizzazioni Sindacali, di verificare di persona l’enorme e meraviglioso lavoro che gli operatori ed i lavoratori nel Caan stanno realizzando, con la sensazione che qualcosa si stia muovendo, ti senti meno solo e più forte.

Un piccolo gesto ma fondamentale affinché l’asse tra il polmone produttivo di questa terra e la guida amministrativa si rafforzi sempre di più per creare sinergie con risultati sempre più ambiziosi, come sempre più ambiziosi sono gli imprenditori e gli operatori che animano il Caan.

Così il Presidente C.N.L Vice Presidente Agricral, Stefano Luciano. Plauso a Stefano Luciano e a tutti gli operatori del Centro Agroalimentare Partenopeo da Rosa Pratico, Confesercenti Donne Presidente Officina delle Idee ASI e Rosario Lopa, della Consulta per l’Agricoltura e Turismo.

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