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provvedimento

Mai chiuso il centro sportivo e ricreativo con piscine Poseidon. La fake news del blitz è circolata sul web per giorni ma c’è già la revoca del provvedimento per una modesta area del complesso. – Casertasette

Mai chiuso il centro sportivo e ricreativo con piscine Poseidon. La fake news del blitz è circolata sul web per giorni ma c’è già la revoca del provvedimento per una modesta area del complesso.

(Fonte: CasertaSette – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

DL materie prime: provvedimento senza ambizione

Si rischia lo scempio del territorio. Con l’approvazione di questo decreto, la maggioranza riporta a livello di Governo centrale alcune delle competenze regionali proprio in materia di programmazione territoriale, disattendendo il principio di leale collaborazione tra regioni e Governo.
Lo scopo del regolamento europeo, di cui questo decreto dovrebbe applicare le norme e i principi, è quello di ridurre la dipendenza dell’Europa per l’approvvigionamento di materie prime necessarie per la transizione ecologica e digitale ma come al solito questa destra si distingue per fare male e copiare peggio. Il regolamento europeo dà grande priorità all’economia circolare, al riciclo di materiali provenienti da scarti minerari o tecnologici, mentre nel testo italiano prevale la libertà di scempio del territorio, sottraendo competenze e funzioni a province in campo ambientale, e alle regioni per le responsabilità minerarie di ricerca ed estrazione.
Viene creato un Comitato tecnico per le materie prime critiche focalizzato sull’attività di ricerca e di estrazione, invece di guardare alla filiera nel suo insieme. Un Comitato nel quale mancano rappresentanti del mondo della ricerca, delle associazioni professionali, del mondo dell’industria.
È un provvedimento sgangherato, raffazzonato, che manca dell’ambizione necessaria a questo Paese, e che trascura gli enti locali.

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(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Si al pascolo animale sui terreni demaniali; Miselli (Coldiretti): ‘Provvedimento nato pensando alla nostra provincia’

La Regione Campania, Coldiretti Campania, Miselli di Coldiretti Caserta e anche rappresentanti del corpo Forestale insieme per tutelare il lavoro degli allevatori.

Un vademecum consentirà agli allevatori del casertano di utilizzare i terreni demaniali per il pascolo.

Il provvedimento è stato approvato, grazie alla spinta propulsiva di Coldiretti Campania, dal tavolo appositamente costituito per trattare la questione, proprio su richiesta della Confederazione, presso l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania.

Grazie al vademecum – dice il direttore di Coldiretti Caserta, Giuseppe Miselli – ci saranno regole certe in tutti i comuni del Parco del Matese che dovranno adottare modulistiche uguali per la richiesta.
Si tratta di un provvedimento importante per tutti gli allevatori della zona. Un obiettivo sul quale ci siamo impegnati e che porta chiarezza e uniformità nel processo di emissione dei certificati di fide pascolo”.
Il tavolo tecnico, coordinato dall’Assessore Regionale Nicola Caputo, ha lavorato intensamente ed è stato composto anche dalla dirigente della Regione Campania Flora Della Valle della UOD di Caserta e dai funzionari Michele Magliocca e Domenico Ciervo.
Assieme alle donne e agli uomini di Regione e Coldiretti, alla riunione hanno partecipato i rappresentanti istituzionali dei comuni del Parco del Matese, sia della provincia di Caserta, sia di Benevento, ed i rappresentanti del corpo Forestale dello Stato.
Questo primo risultato – ha aggiunto Miselli – rappresenta un passo significativo verso una gestione più efficiente e trasparente delle fide pascolo sul Matese, garantendo una migliore tutela degli interessi degli allevatori. Riveste infatti un’importanza fondamentale – spiega il direttore – per le aziende del territorio dell’Alto Casertano, inclusa la comunità del Matese, consentendo il pascolo sui terreni di uso civico, preservando il territorio e garantendo al contempo l’attività produttiva nelle aree interne. Il provvedimento, nato dal tavolo casertano, potrà essere esteso a tutta la regione“.
Al termine della riunione, poi, lo stesso Miselli ha posto la questione del pascolo degli equini sul Matese, chiedendo ufficialmente alla Regione Campania di costituire un tavolo di lavoro congiunto, composto dagli assessorati all’Agricoltura e all’ambiente, dal Presidente del Parco e dai rappresentanti dei comuni “Piano del parco”, finalizzato ad esaminare le condizioni attuali e individuare le soluzioni tecniche.
Coldiretti Caserta – conclude Miselli – si impegna a continuare nella collaborazione con le autorità regionali e locali per promuovere pratiche agricole sostenibili e garantire il benessere delle comunità rurali”.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

POLIZIA DI STATO – COMPAGNIA CARABINIERI DI SARONNO – NOTIFICATO PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE EX ART. 100 TULPS PER 30 GIORNI AL BAR “ART’S CAFE’” DI SARONNO – Questura di Varese

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Oggi pomeriggio gli agenti della Polizia di Stato di Varese, unitamente ai Carabinieri della Compagnia di Saronno, hanno notificato al titolare del bar “Art’s Cafè” di Saronno (sito in via Padre Luigi Monti n.7) il provvedimento con il quale il Questore di Varese ha ordinato la chiusura dell’esercizio pubblico per 30 giorni.

Il provvedimento è scattato a seguito di proposta formulata dalla Compagnia Carabinieri di Saronno, dopo che negli ultimi mesi, nel locale, si erano verificate situazioni altamente a rischio che avevano richiesto una serie di interventi per ristabilire l’ordine pubblico.

Avventori ubriachi e molesti, soggetti extracomunitari irregolari sul territorio nazionale, hanno reso l’esercizio pubblico luogo di ritrovo di soggetti pregiudicati e dediti al consumo di alcool e sostanze stupefacenti. Il predetto locale, inoltre, è stato anche teatro di episodi di violenza. Lo scorso mese di settembre, infatti, si è verificata una violenta rissa tra soggetti extracomunitari dopo che uno di loro, di nazionalità tunisina, aveva importunato una ragazza, anche mediante molestie sessuali, proprio all’interno del locale. Anche oggi, in sede di notifica del provvedimento, alcuni clienti sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti.

Episodi che, unitamente ai numerosi controlli effettuati nei confronti dei frequentatori del bar, hanno determinato l’applicazione dell’articolo 100 TULPS, nella convinzione che il locale costituisca oggettivamente una turbativa per l’ordine pubblico, la serenità e la sicurezza dei cittadini.


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

UN ALTRO PROVVEDIMENTO RESTRITTIVO ESEGUITO DALLA POLIZIA DI STATO – Questura di Novara

UN ALTRO PROVVEDIMENTO RESTRITTIVO ESEGUITO DALLA POLIZIA DI STATO

Nella giornata del 25 ottobre u.s. la Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal Tribunale di Novara – Sezione Penale – Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti di una persona italiana di 52 anni residente a Novara in quanto gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti e lesioni nei confronti della coniuge sin dal gennaio 2023. L’uomo, con numerosi precedenti penali e di polizia a carico, sottoponeva la moglie a frequenti violenze verbali e fisiche alla presenza dei figli minori rendendo la vita della predetta particolarmente dolorosa tanto da costringerla a richiedere l’intervento della Polizia di Stato. In plurime occasioni la minacciava di morte, anche avvalendosi di un coltello e la  percuoteva con schiaffi, pugni e calci cagionandole  numerose lesioni. Nonostante lo stesso fosse stato allontanato dall’abitazione famigliare, si presentava presso il luogo di lavoro e l’abitazione della donna continuando a minacciarla di morte.


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Adottato il provvedimento di Polizia Amministrativa dell’Ammonimento nei confronti di un prestigioso bar del centro cittadino – Questura di Asti

La Polizia di Stato effettua controlli presso esercizi pubblici per la verifica del rispetto della normativa Covid-19: elevate 2 sanzioni amministrative

Asti – A seguito di alcuni fatti violenti avvenuti ai danni di due avventori nel dehor di un prestigioso bar di questa centrale piazza Alfieri nel tardo pomeriggio di venerdì scorso, esaminate le risultanze dell’attività amministrativa svolta dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, il Questore della Provincia di Asti ha adottato il provvedimento dell’Ammonimento nei confronti del titolare dell’esercizio pubblico, sollecitando in tal modo comportamenti improntati alla collaborazione con le autorità di pubblica sicurezza ed al rispetto delle norme di legge.

Con tale provvedimento, adottato allo scopo di valorizzare comportamenti “virtuosi” degli esercenti, l’Autorità di Pubblica Sicurezza persegue l’obiettivo di innalzare il livello di prevenzione dell’illegalità e delle situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica.

La logica è quindi quella di far leva sul criterio dell’auto-responsabilità di cittadini ed imprese, attraverso un sistema di incentivi e disincentivi.

In tale ottica, infatti, qualora il titolare del pubblico esercizio non tenesse comportamenti di collaborazione con le Forze di Polizia allo scopo di prevenire tempestivamente situazioni pericolose per la pubblica incolumità o di minaccia per l’ordine e la sicurezza pubblica, potrebbe essere avviato il procedimento finalizzato all’adozione della misura più afflittiva dell’art. 100 del T.U.L.P.S. che prevede la sospensione dell’attività.


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Polizia di Stato: eseguito provvedimento di espulsione con accompagnamento alla frontiera di uno straniero. – Questura di Frosinone

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Nella giornata di ieri, personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura ha dato esecuzione ad un provvedimento di espulsione con accompagnamento alla frontiera a mezzo della Forza Pubblica.
Lo straniero, gravato da pregiudizi di polizia, presente sul territorio nazionale già dal 1991, si era reso irregolare sul territorio nazionale dal 2014, allorquando gli venne rifiutato il permesso di soggiorno per il venir meno delle condizioni previste dalla normativa e pertanto, al termine dei gravami amministrativi, veniva espulso con provvedimento del 29 agosto scorso.
Al termine di un complesso iter amministrativo, ed a seguito della convalida, da parte del Giudice di Pace di Frosinone, del provvedimento di accompagnamento alla frontiera emesso dal  . Questore di Frosinone, nella serata di ieri, lo straniero è stato  di fatto accompagnato presso la frontiera marittima di Bari dai militari dell’Arma dei Carabinieri, che avevano operato il rintraccio ed è stato imbarcato alla volta dell’Albania.
Il provvedimento si inserisce, nell’ottica delle direttive impartite dal Questore Condello, nell’attività capillare della Polizia di Stato, in stretta sinergia con le altre Forze dell’Ordine, per garantire il rispetto delle regole a 360 gradi, con interventi finalizzati a prevenire e contrastare ogni comportamento turbativo dell’ordine e della sicurezza pubblica. 


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POLIZIA DI STATO DI VENEZIA – AEROPORTO MARCO POLO EMESSO UN PROVVEDIMENTO DI ALLONTANAMENTO NEI CONFRONTI DI UN CITTADINO STRANIERO – Questura di Venezia

POLIZIA DI STATO DI VENEZIA – AEROPORTO MARCO POLO EMESSO UN PROVVEDIMENTO DI ALLONTANAMENTO NEI CONFRONTI DI UN CITTADINO STRANIERO

La Polizia di Stato di Venezia, grazie all’intervento della Polizia di Frontiera di Venezia alle prime luci dell’alba dello scorso 30 agosto, ha emesso un provvedimento di divieto di accesso all’infrastruttura dell’aerostazione dell’Aeroporto Marco Polo di Tessera, a carico di un cittadino straniero, presente sul territorio nazionale senza fissa dimora.

L’emanazione del provvedimento interdittivo di natura preventiva, si è reso necessario in quanto il soggetto con la sua condotta stava arrecando un pregiudizio alla regolarità e alla sicurezza dell’attività aeroportuale.

Gli episodi, dai quali è scaturito il provvedimento, sono iniziati quando lo straniero veniva dapprima notato dagli operatori della Polizia di Frontiera mentre stazionava senza giustificato motivo all’interno delle sale arrivi/partenze, limitando la normale fruizione e l’accessibilità all’aerostazione agli utenti aeroportuali ed inviato ad uscire fuori dall’aerostazione.

La situazione è peggiorata qualche ora dopo quando il cittadino straniero, dopo essere stato invitato ad uscire dall’area dell’aerostazione veniva rintracciato nella zona parcheggio “Multipiano” mentre, senza ragione alcuna, danneggiava una manichetta antincendio. Lo stesso, rifiutandosi di seguire gli operatori di Polizia, assumeva un atteggiamento poco collaborativo tale da costringere gli stessi a ricorrere a mezzi di coazione fisica nel tempo necessario per condurlo presso i propri Uffici.

La potenziale pericolosità del soggetto ha reso necessario l’ulteriore intervento coercitivo della Polizia di Frontiera che ha condotto all’emissione di un provvedimento di allontanamento nei confronti dello straniero il quale è stato, tra l’altro, segnalato alla Questura ai fini dell’emissione del D.A.C.U.R. – divieto di accesso alle aree urbane – introdotto con il decreto Minniti del 2017, meglio conosciuto come “daspo urbano”, misura a tutela del decoro di particolari luoghi, quali l’Aeroporto Marco Polo di Tessera e le relative pertinenze.


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Donna perseguita l’ex fidanzato e la sua nuova ragazza. Eseguito dalla Polizia di Stato nei suoi confronti il provvedimento di divieto di avvicinamento – Questura di Asti

Indagini della Polizia di Stato di Asti per una violenza sessuale

Asti – Nelle ultime settimane, una donna astigiana, quarantanovenne, non avendo minimamente tollerato la fine di una breve relazione con il suo ex fidanzato, aveva iniziato a porre in essere condotte sempre più allarmanti nei suoi confronti e nei confronti della nuova fidanzata.

In particolare aveva iniziato dapprima a minacciare l’ex telefonicamente, dicendo che lo avrebbe fatto arrestare, fino ad aggravare sempre di più le sue condotte, un’escalation, in cui la donna ha dato luogo ad una vera e propria persecuzione. L’astigiana ha iniziato a seguire l’ex compagno e la nuova fidanzata dappertutto, aggredendoli ed insultandoli ed in un’occasione anche sputandogli addosso.

Nell’ultimo episodio, particolarmente allarmante, la donna, avendo notato l’ex fidanzato in compagnia con la nuova ragazza, lo ha letteralmente investito con la propria auto, cagionandogli delle lesioni; lesioni che in un’altra circostanza aveva cagionato anche alla nuova compagna, sbattendola contro ad un muro.

Nelle due vittime si era creato un vero e proprio stato d’ansia e di paura, che li ha indotti a denunciare tutte le condotte vessatorie da loro subite, in molte delle quali avevano contattato tempestivamente la Polizia.

In considerazione del grave quadro indiziario emerso nei confronti dell’autrice delle condotte sopra evidenziate, la Procura della Repubblica di Asti ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Asti la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle due vittime, provvedimento tempestivamente eseguito dalla Squadra Mobile della Questura di Asti.


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Il Questore di Monza e della Brianza adotta provvedimento di DASPO nei confronti di altri 3 tifosi friulani responsabili degli scontri al termine della partita Monza-Udinese dello scorso 26 agosto – Questura di Monza e della Brianza

Il Questore di Monza e della Brianza ha adottato, nella scorsa settimana, 3 provvedimenti di DASPO nei confronti di altrettanti soggetti resisi responsabili del reato di rissa durante gli scontri svoltisi, lo scorso 26 agosto, nei momenti di deflusso al termine dell’incontro di calcio Monza-Udinese valevole per il campionato di Serie A 2022/2023. In occasione degli stessi, prontamente fermati dall’intervento delle Forze dell’Ordine impiegate sul posto, era rimasto ferito anche un poliziotto, dimesso poi dall’Ospedale San Gerardo con una prognosi di 10 giorni per contusioni multiple.

La locale DIGOS, congiuntamente all’analogo ufficio friulano, al fine di proseguire gli accertamenti sui fatti di cui sopra, ha attentamente esaminato i fotogrammi dei video del circuito di sorveglianza dell’impianto sportivo e quelli prodotti dal Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, riuscendo così ad individuare ulteriori responsabili degli scontri.

I tre soggetti, un 23enne pordenonese, un 47enne e un 53enne udinesi, sono stati denunciati per il reato di rissa e, a completamento dell’istruttoria della Divisione Anticrimine della Questura brianzola, destinatari di provvedimenti di DASPO per la durata di un anno.

Già nei giorni immediatamente successivi gli eventi, gli Agenti della DIGOS di Monza e di Udine, grazie all’analisi del materiale video prodotto, erano giunti all’identificazione di 6 tifosi, 3 monzesi e 3 udinesi, coinvolti negli incidenti. Nei confronti dei soggetti individuati, la DIGOS di Monza e la DIGOS di Udine, avevano proceduto, due giorni dopo i fatti, all’esecuzione dell’arresto in flagranza differita, in relazione al reato di rissa aggravata, attività eseguite tra le città di Monza, Udine, Venezia e Pordenone. Per quattro dei 6 tifosi, tre monzesi e un udinese, era stata disposta la misura degli arresti domiciliari, mentre gli altri due erano stati rimessi in libertà e indagati a piede libero.

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Incontro di calcio Crotone-Foggia, provvedimento D.A.SPO. per un tifoso crotonese recidivo – Questura di Crotone

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Incontro di calcio Crotone-Foggia, provvedimento D.A.SPO. per un tifoso crotonese recidivo

Il Questore di Crotone  ha emesso un provvedimento di D.A.SPO., per la durata di 3 anni, a carico di un tifoso di  25 anni, il quale, in occasione dell’incontro di calcio “ Crotone – Foggia ”, valevole per il campionato di calcio di  “ Lega Pro “  disputatosi lo scorso 11 febbraio presso lo stadio “ Ezio Scida ” del capoluogo, si è reso autore dell’accensione di un fumogeno nel settore curva sud.  

Per tale fatto, a seguito degli accertamenti effettuati dalla DIGOS, grazie anche alle immagini del sistema di videosorveglianza dell’impianto sportivo, il giovane tifoso è stato individuato e quindi  deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, per il reato di lancio di accensione di materiale pericoloso e, con la conseguente attività svolta dalla Divisione Polizia Anticrimine, è stato emesso il provvedimento del “ Divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive “ .

Il giovane risultava già sottoposto ad analogo provvedimento monitorio emesso lo scorso mese di marzo dal Questore di Catanzaro per la durata di 5 anni, a seguito dei disordini avvenuti il 16 novembre scorso in occasione della partita “ Catanzaro – Crotone “ presso lo stadio  “ Nicola Ceravolo “ di Catanzaro.

Con l’aggravamento di ulteriori 3 anni, è stato elevato a 8 anni la durata del divieto per il tifoso crotonese, al quale, peraltro, con l’ultimo provvedimento, è stato imposto l’obbligo di presentazione all’Autorità di Polizia per un periodo di 5 anni.


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Controllo del territorio – provvedimento del Questore di Foglio di Via Obbligatorio a carico di una 70enne – Questura di Avellino

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Controllo del territorio – provvedimento del Questore di Foglio di Via Obbligatorio a carico di una 70enne

Disposti dalla Questura, nel Comune di Ariano Irpino (AV), proseguono i servizi straordinari “Alto impatto”, finalizzati, in particolare, al contrasto dei reati contro il patrimonio a seguito di determinazione assunta in sede di riunione di coordinamento delle Forze di Polizia, presieduto dal Prefetto dr.ssa Spena. Nelle operazioni, pianificate per le giornate del 11 e 12 c.m., tese alla  prevenzione generale dei reati, con particolare riguardo a quelli a carattere predatorio e, in special modo, i furti in abitazione, sono state impiegate, oltre alle del Commissariato di P.S. di Ariano Irpino, anche alcune pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Napoli. Numerosi i controlli eseguiti di persone e veicoli, in particolare nelle zone contrade periferiche con insediamenti di unità residenziali isolate, obiettivo talvolta di incursioni predatorie. Eseguiti controlli presso le abitazioni o i luoghi di lavoro per verificare il rispetto da parte di soggetti sottoposti a misure delle prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria o di Pubblica Sicurezza (persone sottoposte agli arresti domiciliari o ad altre misure, quali la libertà vigilata, l’affidamento in prova ai servizi sociali, la sorveglianza speciale, ecc.).

Inoltre, il 12 luglio u.s., personale del Commissariato di P.S. di Ariano Irpino (AV) intercettava, nel locale mercato settimanale, una 70enne di Sturno (AV) che, poco prima, aveva prelevato della merce da una bancarella di un ambulante senza pagare, per poi, vistasi scoperta, corrispondere l’importo dovuto al commerciante. La predetta, gravata da numerosi precedenti penali e di polizia, anche per reati contro il patrimonio, è stata allontanata dal territorio del Comune di Ariano Irpino con provvedimento del Questore di Avellino di Foglio di Via Obbligatorio, con divieto di ritorno nel Comune di Ariano Irpino, per un periodo di tre anni.

Oltre alla predetta misura, complessivamente sono stati conseguiti i seguenti risultati:

  • nr. 189 persone controllate,  di cui nr. 33 con precedenti di Polizia;
  • nr. 113 veicoli controllati;
  • nr. 01 violazione al Codice della strada .


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Truffe online: a Catanzaro la Polizia di Stato denuncia ed esegue provvedimento di Avviso Orale a carico di una cittadina. – Questura di Catanzaro

L’indagine prende spunto dalla denuncia di un malcapitato del nord Italia che, interessato all’acquisto di alcuni lampadari in vendita su un sito internet, dopo aver contattato l’inserzionista, pagava la merce. Ma, ricevuto la somma pattuita, il fittizio venditore ometteva la consegna delle plafoniere e si rendeva irreperibile.

Attraverso una serie di accertamenti, il personale della Sezione di P.G. della Polizia di Stato della Procura della Repubblica di Catanzaro, ha scoperto che la sede del negozio on line – che trattava prodotti di illuminazione, calzature, accessori ed altro –  si trovava nel capoluogo e sono riusciti ad identificare la rappresentate legale a carico della quale è stato iscritto un procedimento penale per truffa.

La “venditrice” aveva anche pubblicato un numero di telefono quale contatto del presunto “servizio clienti” risultato intestato alla propria suocera.

Nel corso dell’attività investigativa gli inquirenti hanno potuto verificare, inoltre, che la rappresentante della ditta, in molte altre circostanze, utilizzava lo stesso metodo, ossia, riceva i soldi dagli acquirenti senza, però, mai consegnare la merce.

La condotta dell’autrice delle truffe si inserisce in quelle attività criminose che destano un particolare allarme sociale, poiché con il diffondersi del cosiddetto e-commerce, sono maggiori i rischi di truffe e raggiri online. La vendita su internet è fondata sull’affidamento dell’acquirente nella serietà dell’offerta in quanto la distanza tra il luogo ove si trova la “vittima”, che di norma paga in anticipo il prezzo del bene venduto, e quello in cui, invece, si trova l’autore, determina una posizione di maggior favore di quest’ultimo, consentendogli di schermare la sua identità, di non sottoporre il prodotto venduto ad alcun efficace controllo preventivo da parte dell’acquirente e di sottrarsi agevolmente alle conseguenze della propria condotta.

In considerazione dei numerosi episodi di truffa accertati, il Questore di Catanzaro, su proposta degli uomini della Sezione di P.G. della Polizia di Stato, ha applicato a carico della cittadina la misura di prevenzione dell’Avviso Orale, invitando la stessa a tenere una condotta conforme alla legge.  

Il procedimento pende attualmente nella fase delle indagini preliminari.

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Catanzaro: la Polizia di Stato esegue un’ordinanza cautelare in carcere e un provvedimento di divieto di dimora – Questura di Catanzaro

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Nella mattinata di sabato scorso e stata data esecuzione ad un provvedimento cautelare emesso dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale Procura, con cui è stata disposta una custodia cautelare in carcere ed un divieto di dimora, rispettivamente a carico di due soggetti, ritenuti gravemente indiziati dei delitti di atti persecutori ed estorsione.

L’indagine, coordinata dalla Procura catanzarese e svolta dalla D.I.G.O.S. della Questura di Catanzaro, è nata dalla denuncia da parte eli un assegnatario di un immobile di edilizia popolare nella zona sud del capoluogo.

Agli inquirenti l’uomo ha infatti riferito di subire da parte dei due soggetti, da oltre due anni, costanti minacce, molestie, danneggiamenti e vessazioni di vario tipo finalizzate a costringerlo ad abbandonare l’immobile per poi occuparlo abusivamente, come avvenuto.

Nel corso delle indagini e emerso che il tentativo di occupazione abusiva mediante minacce e violenze e stata portata avanti dagli indagati anche nei confronti di un altro abitante del medesimo stabile.

Il Giudice per le indagini preliminari ha riconosciuto la gravità indiziaria per il reato di atti persecutori e di estorsione consumata ai danni del denunciante nonché per una ulteriore fattispecie estorsiva, nella forma tentata, ai danni dell’ulteriore occupante dello stabile, ed ha conseguentemente disposto nei loro confronti l’applicazione rispettivamente della custodia in carcere e del divieto di dimora nel Comune eli Catanzaro, nonché il sequestro preventivo dell’immobile illecitamente occupato.

Il procedimento pende attualmente nella fase delle indagini preliminari.

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