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proficua

FOFI – FNOB – FEDERFARMA – FEDERLAB Piena condivisione sullo sviluppo evolutivo della farmacia e del ruolo del farmacista e avvio di una proficua collaborazione tra farmacisti e biologi per il potenziamento della sanità territoriale






 FOFI – FNOB – FEDERFARMA – FEDERLAB
Piena condivisione sullo sviluppo evolutivo della farmacia e del ruolo del farmacista e avvio di una proficua collaborazione tra farmacisti e biologi per il potenziamento della sanità territoriale

Roma, 12 aprile 2024 – La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), la Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), Federfarma e Federlab condividono e sostengono l’obiettivo del Governo di potenziare la sanità territoriale e ridurre le liste di attesa in particolare per gli anziani e i malati cronici.
Fofi, Fnob, Federfarma e Federlab esprimono piena condivisione sullo sviluppo evolutivo della farmacia dei servizi e del ruolo del farmacista.
A tal fine, dopo un positivo confronto, Fofi, Fnob, Federfarma e Federlab hanno convenuto sull’opportunità di promuovere una più stretta sinergia tra farmacisti e biologi, nell’ambito delle diverse e specifiche competenze, per ampliare l’offerta delle prestazioni diagnostiche, di primo e secondo livello, da eseguire nella “Farmacia dei servizi”.
Fofi, Fnob, Federfarma e Federlab sottolineano che la strada da intraprendere, d’intesa con il Governo, per ridurre file e tempi di attesa per l’esecuzione di accertamenti diagnostici è quella di una proficua e programmata collaborazione tra la Farmacia dei servizi, i laboratori di analisi e le nascenti case della comunità.
Fofi, Fnob, Federfarma e Federlab si impegnano a dare vita su questi temi ad un “tavolo di lavoro” permanente.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Napoli. Giornalisti, Sindacato Unitario: tre giorni di eventi per i primi dieci anni di proficua attività

Sono trascorsi dieci anni dalla fondazione del Sindacato unitario giornalisti della Campania. La ricorrenza sarà celebrata con una tre giorni dedicata al giornalismo con dibattiti e conferenze nella sede del SUGC che culmineranno il 28 febbraio con un convegno nazionale presso l’Archivio di Stato di Napoli a cui prenderanno parte i vertici nazionali degli organismi di categoria.

Le manifestazioni si apriranno il 26 febbraio alle ore 9,30 con l’intitolazione della sede del SUGC ad Armando Borriello, cofondatore e primo segretario del sindacato, a seguire un evento formativo (3 crediti) organizzato dall’Arga Campania dal titolo Food, opportunità e rischi della comunicazione.

Nel pomeriggio, alle ore 15, si continua con Non sono complimenti, linguaggio sessista e violenza di genere (5 crediti deontologici).

Il 27 febbraio la giornata si apre con un corso organizzato dai cronisti dal titolo Carta di Napoli, diritti e doveri del giornalismo (5 crediti deontologici). Durante l’evento sarà ricordato l’ex presidente dell’Unione cronisti Renato Rocco, da poco scomparso.

Nel pomeriggio del 27, alle ore 15,30, un corso organizzato dall’Ussi Campania dal titolo Il fotogiornalismo sportivo dalla pellicola agli smartphone (3 crediti). A seguire Buon compleanno SUGC, un brindisi nella sede del Sindacato.

Il 28, infine, alle ore 9,30 presso l’Archivio di Stato il convegno nazionale dal titolo Nuove frontiere del giornalismo: deontologia, IA e tutela della professione (6 crediti formativi deontologici).

Oltre agli interventi dei vertici degli organismi di categoria dei giornalisti il presidente del SUGC, Pietro Treccagnoli, dialogherà con lo scrittore Maurizio de Giovanni su Scrittura giornalistica e narrativa.

A conclusione sarà scoperta, nella prestigiosa sede dell’Emeroteca Tucci, una targa celebrativa.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Proficua ‘stretta’ della Benemerita durante la movida: diverse persone nei guai per reati vari

Dalla tarda serata di sabato e fino alle prime ore di domenica, in concomitanza con il maggior concentramento della cosiddetta movida cittadina, i carabinieri della Compagnia di Caserta hanno eseguito mirati controlli nelle aree comprese nel quadrilatero della movida casertana, insistenti tra Corso Trieste, Piazza Dante, via Mazzini e via Unità Italiana.

I controlli coordinati, effettuati con l’impiego di 10 pattuglie appartenenti alle Stazioni della locale Compagnia e del Nucleo Operativo e Radiomobile, per un totale di 25 militari, sono stati rivolti anche a bar e locali adibiti alla ristorazione.

Nel corso delle verifiche sono state accertate, in alcuni casi, carenze igienico sanitarie e strutturali, oltre alla mancanza delle previste autorizzazioni.

Sono state pertanto elevate sanzioni amministrative per circa 20.000 euro.

Tutte le attività controllate saranno oggetto di ulteriori verifiche e controlli da parte dell’ASL di Caserta.

L’attività eseguita dai carabinieri ha consentito, inoltre, di procedere al controllo di oltre 300 persone e 100 mezzi, nonchè alla denuncia, per guida in stato di ebrezza, di 4 giovani.

In totale sono state elevate 30 contravvenzioni per violazioni al codice della strada.

Sono state sequestrate 3 autovetture e 5 giovani sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti.

Gli stessi sono stati segnalati alla Prefettura di Caserta per la relativa violazione amministrativa.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

VASTA E PROFICUA ATTIVITA’ DEI CARABINIERI CON DENUNCE E ARRESTI






 

I CARABINIERI SEQUESTRANO UN’OFFICINA E DENUNCIANO TITOLARE PER GESTIONE ILLECITA E DEPOSITO INCONTROLLATO DI RIFIUTI

Nella mattinata odierna, nel corso di un servizio finalizzato alla tutela e salvaguardia dell’ambiente, del territorio e della salute pubblica nonché alla prevenzione dei roghi tossici derivati dagli smaltimenti illeciti di rifiuti prodotti da attività abusive, i carabinieri della Stazione di Casagiove, unitamente a personale ARPAC di Caserta hanno eseguito un controllo presso un’officina Meccanica ubicata in Casagiove.

Al momento del controllo l’officina, di circa 150 mq suddivisa in più locali, risultava in pieno esercizio. All’interno dell’area, completamente allestita e munita di varie attrezzature, i militari dell’Arma hanno accertato la presenza di rifiuti speciali sia pericolosi che non, costituiti da imballaggi misti, ferraglia, stracci intrisi di olio, lattine d’olio fuori uso, batterie al piombo esauste, penumatici fuori uso, filtri d’aria e tubazione mista di motori e altri rifiuti frammisti con rifiuti urbani.

Il titolare, non è stato in grado di fornire la documentazione attestante il corretto deposito e smaltimento dei rifiuti ivi giacenti ne ha esibito  l’autorizzazione sanitaria, il certificato di industria insalubre e l’iscrizione all’albo speciale artigiani. Lo stesso solo consegnato un registro di carico e scarico “rifiuti” sul quale però nulla risultava annotato.

Per lui è scattata la denuncia in stato di libertà per gestione illecita e deposito incontrollato di rifiuti. Il Locale, sottoposto a sequestro.

Nel corso dell’attività i carabinieri hanno accertato che all’interno di un ambiente in prossimità dell’officina vi erano chiusi degli animali, 4 cani privi di microcip e un cinghiale, quest’ultimo abbattuto sul posto da personale dell’ASL e portato via per la distruzione.

 

MACERATA CAMPANIA (CE). SORVEGLIATO SPECIALE SORPRESO CON ARMI MODIFICATE. ARRESTATO DAI CARABINIERI.

Nonostante fosse sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel il comune di residenza, il 33enne di Capodrise è stato sorpreso, nella tarda serata di ieri, a bordo di una Peugeot 308 con targa tedesca mentre transitava in via Martiri di Cefalonia, nel comune di Macerata Campania.

Dopo essersi fermato all’alt dalla pattuglia dei carabinieri della locale Stazione è stato identificato e sottoposto a perquisizione personale e veicolare.

All’interno dell’auto, occultato dietro i sedili anteriori, i militari dell’Arma hanno rinvenuto un fucile ad aria compressa cal. 4,5 modificato e privo di tappo rosso di sicurezza.

La successiva perquisizione domiciliare, eseguita a carico dell’uomo, ha consentito di rinvenire all’interno di un borsone occultato nel locale adibito a ripostiglio, un secondo fucile ad aria compressa cal. 4,5, 2 pistole a salve cal. 8, prive di tappo rosso di sicurezza, e 43 munizioni.

Gli ulteriori controlli eseguiti presso l’abitazione hanno portato al rinvenimento di un articolato impianto di videosorveglianza, le cui telecamere sono risultate essere state nascoste anche all’interno del lampeggiante di avviso apertura e chiusura del cancello carrabile. Tale dispositivo, in considerazione della misura cui l’uomo è sottoposto, gli consentiva di sorvegliare l’intero perimetro della propria abitazione e di monitorare i controlli e gli accessi da parte delle forze dell’ordine.

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

Il 33enne, accompagnato in caserma, è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione della competente autorità giudiziaria.

BELLONA (CE). SORPRESO IN UNA STANZA D’ALBERGO CON HASHISH E DENARO. ARRESTATO DAI CARABINIERI.

Un irruzione in piena notte, da parte dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Capua, ha permesso di bloccare un 40enne della provincia di Napoli, già noto alle forze dell’ordine, che stava utilizzando come base per la cessione di sostanze stupefacenti una camera d’albergo in agro capuano.

Al loro arrivo i militari dell’Arma, dopo aver immobilizzato il 40enne, hanno sottoposto a perquisizione la camera che lo stesso stava occupando da alcuni giorni.

Nella sua disponibilità sono stati rinvenuti circa 100 grammi di hashish e denaro contante in banconote di vario taglio.

Lo stupefacente e le banconote sono stati sottoposti a sequestro.

L’uomo è stato arrestato e posto a disposizione della competente autorità giudiziaria presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

TEVEROLA (CE). IL TRIBUNALE DI NAPOLI CONDANNA PER ESTORSIONE AGGRAVATA DAL METODO MAFIOSO DUE ESPONENTI DEL CLAN PICCA DI MARTINO.

Nei loro confronti venne eseguito il 7 aprile 2023, da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta, un decreto di fermo disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli sulla base delle risultanze investigative raccolte in ordine ai reati di estorsione e tentata estorsione, aggravati dal metodo mafioso, in danno di un Farmacista, titolare di tre Farmacie ed un imprenditore.

Nello specifico i fermati, attraverso ripetute minacce a partire dall’anno 2000, avrebbero preteso dal titolare delle farmacie svariate somme di denaro, di cui l’ultima, risalente al mese di giugno del 2021, pari a un rateo di 2000,00 euro. Nei confronti dell’imprenditore, invece, uno degli arrestati con l’approssimarsi delle festività pasquali del 2023, avrebbe preteso somme di denaro non ricevute solo grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri.

Il Tribunale di Napoli, lo scorso 11 gennaio, a seguito delle ulteriori indagini svolte dai militari dell’Arma ha riconosciuto i due, P. A. cl. 1956 e D. M. N. cl. 1970, tuttora detenuti ed esponenti di spicco del clan Picca – Di Martino, attivo sul territorio del comune di Teverola, responsabili dei reati loro contestati condannandoli, rispettivamente, a 5 anni e 6 mesi e 5 anni e 4 mesi di reclusione.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Il Presidente Bova “Proficua interlocuzione del Forum sociosanitario col Ministero della Salute”

Il Forum delle Associazioni sociosanitarie è sempre più un sodalizio del fare, dell’operosità e della concretezza. Negli ultimi tempi ha ideato e posto in essere diverse iniziative di lungo respiro e l’ultima, per importanza e significatività, è stata quella dell’incontro, guidato dal Presidente nazionale Aldo Bova, con il Direttore generale della prevenzione, Francesco Vaia, al Ministero della Salute, via Ribotta n. 5, per uno scambio di opinioni, suggerimenti, proposte, considerazioni, riflessioni sui modi e sui tempi degli interventi del Servizio Sanitario Nazionale e del variegato mondo associativo in campo sanitario specialmente nella protezione e nella tutela delle persone più fragili ed maggiormente esposte.
Il Presidente Bova ha partecipato all’incontro accompagnato da una folta e qualificata rappresentanza di esponenti delle varie realtà associative del Forum: Antonio Falcone, Luigi Finizio, Michele Cutolo, Rosa Ruggiero, Fabrizio Celani, Marilina Niro, Romeo Flocco, Maura Ianni, Marcello Paduanelli, Roberto Maurizio, e Federico Baiocco (foto in evidenza). È doveroso evidenziare la dimensione quantitativa e qualitativa assunta dal Forum delle Associazioni sociosanitarie che è costituito da tredici associazioni nazionali di ispirazione cristiana, da tre Forum regionali (Campania, Puglia e Sicilia) e da ottantatre strutture di una Rete territoriale che va dall’estremo Nord-Est: Valle d’Aosta al profondo Sud: Sicilia. Tutte le strutture sono impegnate in ogni “dove” a promuovere la tutela della salute e della vita, sempre agendo e operando nel rispetto del Creato, e impegnate ad eliminare-diminuire la diseguaglianza nella cultura e nella salute.
Il Presidente Bova, soddisfatto e compiaciuto, ha sottolineato che l’incontro si proponeva di attivare “un dialogo per scambio di opinioni sull’azione da svolgere da parte del Ministero e un dialogo operativo nel quadro di uno spirito di collaborazione operativa dove e quando possibile”.
Il Dott. Bova nell’incontro, con la passione e lo stile che lo contraddistinguono, ha segnalato al Direttore Vaia le molte ombre e le poche luci che affliggono oggi, più di ieri, il Sistema Sanitario Nazionale e ciò fa sì che non sempre si assicura la dovuta assistenza universalistica a tutti i cittadini e non si rispettano criteri di alta competenza, uguaglianza, universalità, giustizia, vicinanza, uniformità sul territorio. In talo modo l’assistenza sanitaria sancita dalla Costituzione non sempre viene garantita ed erogata e, purtroppo, bisogna anche registrare, con non poca amarezza, che le deficienze del servizio sanitario sul territorio si sono aggravate nella fase pandemica e che continuano, tutt’oggi, a manifestarsi nelle loro criticità e, pertanto, si rende necessario rigenerare e rinforzare la figura del medico di base-famiglia.
Il Presidente Bova ha sottolineato, poi, che le tematiche e le esigenze esposte sono state ascoltate con la dovuta attenzione dal direttore Vaia e, in modo particolare, la proposta e le sollecitazioni afferenti la cura del territorio, elemento non più differibile.
Il Forum ha esplicitato, in modo convinto ed entusiasta, anche la sua disponibilità a collaborare con la Direzione generale, attivamente e intensamente, con tutte le sue strutture associative e con le sue ampie forze per il miglioramento, in tutte le sue sfaccettature, del Servizio Sanitario Nazionale e, in modo particolare, per l’assistenza di base, nelle sue varie articolazioni.

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(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Sessa Aurunca. Isola Ecologica inaugurara giovedì: proficua sinergia Comune-‘Velia Ambiente’

Sessa Aurunca ha la sua isola ecologica. Una giornata storica per l’inaugurazione del centro di raccolta di via Domitiana (km 0.350).

Si tratta di una struttura voluta fortemente dall’amministrazione comunale, grazie alla sinergia con Velia Ambiente, società che gestisce il servizio di igiene ambientale nel territorio sessano.

Giovedì il taglio del nastro alla presenza dei rappresentanti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Lorenzo Iorio e del presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, oltre a una delegazione di Velia Ambiente, azienda che ha eseguito una serie di interventi (tra cui progettazione e realizzazione di alcune opere) per consentirne l’apertura al pubblico.

L’isola ecologica di Sessa Aurunca sarà aperta sei giorni su sette, dal lunedì al sabato, dalle ore 7:00 alle ore 12:00.

Si potranno conferire rifiuti ingombranti (mobili, materassi, poltrone, sedie, tavoli, eccetera), rifiuti legnosi, sfalci e potature, metalli, rifiuti elettronici (Raee), carta e cartone, plastica, imballaggi in vetro, abbigliamento, oli vegetali.

(Daniele Di Martino – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Carinola. Incendi boschivi e bracconaggio; proficua operazione dei Carabinieri-Forestale

Nel corso di un controllo presso un allevamento di animali da reddito, in comune di Carinola (Caserta), Militari appartenenti alle Stazioni Carabinieri Forestale di Sessa Aurunca, Roccamonfina e Vairano Patenora, nonché del Gruppo Carabinieri Forestale di Caserta hanno rinvenuto, in quanto lasciate a vista, nella sala mungitura, una cartuccia calibro 12 carica con palla singola, cinque cartucce cariche con munizionamento spezzato, una cartuccia carica a pallettoni ed un laccio in acciaio provvisto di un anello scorsoio appositamente realizzato per la cattura illecita di fauna selvatica.
Il possesso del munizionamento caricato a palla singola, richiedendo la prescritta denuncia di possesso all’Autorità Locale di Pubblica Sicurezza in base al T.U.L.P.S., ha indotto i predetti militari a verificare in banca dati la posizione del titolare dell’allevamento, che è risultato gravato da provvedimento di divieto di detenzione di armi, munizioni ed esplosivi.
Situazione illecita che ha determinato doversi procedere nell’immediatezza a perquisizione di iniziativa dei manufatti presenti, la stalla, deposito attrezzi agricoli e dell’abitazione del predetto.
La perquisizione ha dato esito positivo consentendo di rinvenire un fucile da caccia calibro 12 marca Pietro Beretta, con relativo fodero color verde, rinvenuto in una camera da letto dell’abitazione, ed allestito con torcia per essere idoneo al bracconaggio in ore notturne, risultato di provenienza furtiva.
Sono state, altresì, rinvenute altre 20 cartucce da sparo cariche calibro 12, di cui due a palla singola, dei lacci in acciaio costruiti appositamente con anello scorsoio, idonei per la cattura degli ungulati, nonché un ordigno incendiario costituito da una striscia di tessuto di “juta”, arrotolata in forma cilindrica legata con filo di plastica, provvisto di miccia.
Si è proceduto a contestare il reato di detenzione abusiva di arma comune da sparo e di ricettazione in quanto provento di delitto poiché il fucile è risultato oggetto di furto in abitazione privata denunciato dal proprietario, detenzione abusiva di munizioni cariche caricate a palla singola, fabbricazione e detenzione di ordigno incendiario con miccia utile per appiccare incendi boschivi, nonché il possesso di lacci idonei per la cattura di ungulati.
La posizione dell’allevatore è ora al vaglio della magistratura.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)