Cancello Arnone. Di Pasquale, ex sindaco, raccoglie ed invia ai preposti firme per tutelare il Volturno

'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)
Tanti appelli ma nessuna risposta concreta…
É un fenomeno ormai fuori controllo quello dei cinghiali che, sempre più numerosi, continuano le loro scorribande nella proliferazione agricola, producendo seri danni dai campi di frumento a quelli di grano, ai vigneti con filari bassi, e provocando incidenti stradali con feriti anche molto gravi e l’unica risposta dagli enti preposti è: “fate una richiesta di risarcimento“…
Per avere neanche il 50% dopo due anni di insistenza?! a me non servono soldi: io ho bisogno della materia prima, essenziale per la mia attività, che i cinghiali distruggono senza pietà…
Il mio progetto di produzione di pasta artigianale prevede l’utilizzo unico del grano coltivato da me, non l’acquisto di prodotti esteri…
Non si può dare maggiore importanza ad un incolpevole animale, frutto di una incosciente e distruttiva iniziativa di qualche animalista, magari ignaro, e calpestare il valore del lavoro umano…
Inizia così il lamento di Raffaele Cotugno titolare di Pasta “Rosema” di Castel Campagnano, che incalza:
Si: “il valore del lavoro dell’uomo”, su questo chiarisco bene il concetto, rappresenta non solo gli investimenti necessari, ma anche lo sviluppo rurale, la valorizzazione del territorio e quella dell’autentica produzione “made in Italy” per poter preservare quanto costruito, con secoli di duri sacrifici, da avi, nonni e genitori, per portare a tavola prodotti sani e genuini; il coraggio di restare nei borghi in via di spopolamamento e, soprattutto, dimostrare che, per loro natura intrinseca, la Campania e la valle del medio Volturno non hanno nulla da invidiare ad altre regioni di prestigio nazionale.
Tutto ciò svanisce in un attimo quando, avvicinandosi la stagione del raccolto, ti rechi nei campi che fino a qualche mese prima erano meravigliosi e li trovi distrutti da animali evidentemente considerati più importante di te.
Inutili e per nulla risolutive le attività venatorie che sarebbero state attuate finora…
Si spera solo di non essere costretti a trasferire le proprie attività in altre zone, o peggio a chiuderle perché così si dichiara la resa, la vittoria dell’incapacità o dell’incoscienza, per valorizzare la fauna selvatica… non il valore del lavoro unano, né tampoco la produzione di autentiche specialità rurali, grazie al Cielo ancora rinomate in tutto il mondo.
(Lettera Aperta – Archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)
Spettabile redazione, vi segnalo quanto è capitato lunedì in Albis al cimitero dove, nonostante il forte vento, mi sono recata con alcume amiche per partecipare alla celebrazione della santa messa in suffragio di tutti i defunti, come era stato annunciato dal parroco durante la celebrazione dei riti pasquali e peraltro già concordato con il sindaco.
Ebbene, nonostante ciò Don Antonio non poteva iniziare la cerimonia perché, visibilmente impacciato, guardandosi intorno, non trovava un tavolo, uno sgabello o qualcosa di pulito e sicuro dove appoggiare gli arredi sacri finché una di noi presenti non ha fatto un poco di spazio sul muretto, ripulendolo alla men peggio e consentendogli così di appoggiare il tutto e iniziare finalmente il sacro rito, che meriterebbe ben altro rispetto.
Peccato che intanto noi tutte stavamo in piedi e così siamo state costrette a fare perché nessuno ha portato una sedia.
Questo finché, quasi al termine, avendo notato uno del comune, poi ho saputo che sarebbe addirittura il vice sindaco, una di noi lo ha avvicinato lamentandosene ma lui ha risposto che non era cosa sua, cioè non poteva far niente ed anche lui stava in piedi perché c’è un assessore apposta per il cimitero… e meno male, mi verrebbe di dire.
Intanto qualcun altro, forse meno intransigente, si è mosso e finalmente qualcuno ha portato sette o otto sedie.
Peccato che intanto la messa era praticamente finita e per quando le persone più anziane ci hanno tolto da sopra almeno lo sporco più vistoso e non “azzeccaticcio” intanto il fatidico “ite missa est” era gà andato e pure non ci siamo avvate sconcertate verso l’uscita.
Però vi chiedo di scriverlo perché è una vera vergogna, che si aggiunge alle altre, riguardanti la vicina cappella votiva, piena di sporcizia e porcheria varia come uscendo ho avuto modo di constatare perché prima mi rifiutavo di crederci.
Ho fatto anche delle foto, che vi ho inviato subito, tramite facebook, ma vi prego di non pubblicarle perché una mia amica ha detto che mentre le facevo e le mandavo se ne sarebbero accorti, però è una vergogna e lo devono sapere tutti, mentre si sciacquano la bocca, volendo apparire come angelici, in realtà sono sporchi dentro, anche con i morti.
(Lettera Aperta – Archiviata in #TeleradioNews ? il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)
Francesco Di Pasquale, ex sindaco, presidente del circolo Folgore di F.d.I., responsabile provinciale del C.T.I.M. per la Provincia di Caserta continua a tutti i livelli le battaglie per la soluzione dei problemi, in difesa dei diritti dei cittadini e per la difesa dell’ambiente e per il rispetto delle leggi.
Questa volta Di Pasquale è intervenuto ancora presso la Provincia di Caserta per la bonifica degli argini e delle zone demaniali del fiume Volturno, ma è intervenuto pure presso l’Autorità di di Bacino dell’Appennino Meridionale, il Genio Civile di Caserta, la Provincia di Caserta per la bonifica del fiume, sotto il ponte Garibaldi, per quanto concerne le strutture esistenti in ferro del vecchio ponte bombardato durante l’ultimo conflitto mondiale ed anche pali in legno, struttura precedente esistente.
Di questa problematica già Di Pasquale ha scritto delle note tempo fa.
In passato su questa bonifica si sono interessati molti cittadini, iniziando dal nostro compianto Alfredo Chierchiello.
In allegato a queste richieste, alla Provincia è stato inviato un video dello stato di fatto di argine e zone demaniali, che dal ponte Garibaldi arriva alla via Fieramosca.
Il video riprende ancora i rifiuti abbondanti sversati in questa zona.
Si continua a scaricare senza alcun rispetto, come in passato.
Comunque per quanto concerne la pulizia- bonifica annuale sugli argini e zone demaniali c’è già l’impegno della Provincia per tutti i tratti di argini.
Si spera veramente.
Della situazione è stato interessato il Coordinamento Provinciale di F.d.I. di Caserta.
E’ stato pure telefonato alla Provincia per il tratto di strada che da Cancello ed Arnone arriva a Villa Literno, pari a 3,100 km.
I lavori sono imminenti.
Sarà inoltre sollecitata la questione delle palazzine in via E. Fieramosca, scrivendo ancora alla Regione ed all’Acer Campania, Dipartimento di Caserta.
Altre iniziative riguardano l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, il rispetto delle leggi e del decoro urbano, l’educazione- il senso civico.
Ci sono anche iniziative a livello nazionale per il ritorno al senso dello Stato nella Pubblica Amministrazione, soprattutto per difendere i cittadini indifesi e per il rispetto delle leggi.
Intanto Di Pasquale sta preparando la riunione di F.d.I. per delle problematiche locali.
A giorni sarà reso pubblico il programma delle iniziative.
Oltre a questo il circolo di F.d.I. , come da tempo annunciato, sta preparando il documento politico a livello locale ed anche nazionale.
Per accedere alla video-denuncia di De Pasquale, cliccare sulla foto o sul seguente link: [video_player file=”https://www.teleradio-news.it/wp-content/uploads/2024/03/Cancello-Arnone-degrado-Di-Pasquale.mp4″] https://www.teleradio-news.it/wp-content/uploads/2024/03/Cancello-Arnone-degrado-Di-Pasquale.mp4
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
Da anni, il montascale per disabili non funzionante in piazza Santo Stefano; centro polivalente per disabili, in via Guadanelle, mai aperto; ascensore parcheggio multipiani guasto e l’altro ascensore del multipiani mai attivato.
Il Centro polivalente per disabili, abbandonato da anni!
Nel dicembre 2015 (2015), lo stesso sindaco Stefano Giaquinto dichiarava:
“Un progetto che sta per diventare realtà“: si riferiva al Centro Polivalente per disabili, in costruzione in via Guadanelle.
“Grazie alla Fondazione Casa dello Studente presieduta dal Vescovo della Diocesi Alife-Caiazzo per la concessione del terreno e a tutti coloro che in questi anni, insieme a me, con passione ed entusiasmo, hanno creduto nella realizzazione di questa opera.
Sta per diventare uno spazio dove persone diversamente abili potranno trovare prima di tutto accoglienza e cortesia e inoltre partecipare a numerose attività”.
Un grande investimento, autorevole e forte, sul tema della disabilità, “un intervento – concludeva Giaquinto – che comprova l’attenzione prevalente nei confronti di fasce sensibili, grazie a tutti coloro che in questi anni, insieme a me, con passione ed entusiasmo, hanno creduto nella realizzazione di questa opera, pensata per persone meno fortunate e che sarà realizzata grazie a finanziamenti regionali.
Mi auguro che in futuro si realizzi anche la piscina”.
A distanza di otto anni, la struttura è ormai un rudere che cade a pezzi!
Questa è la verità: piaccia o meno che si denunci, quale stimolo, fiduciosi che solo di questo abbisogni il sindaco dai buoni propositi ma come si vede, dal pessimo costrutto, ferma restando la cospicua indennità mensilmente percepita dai cari contribuenti (piaccia o meno, agli altri, anche questa)!
(Anna Aiossa – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)
Un paradosso a dir poco inquietante si registra nel camposanto di Caiazzo: raccolta differenziata con l’orrore a 2 metri!
Da qualche giorno è in vigore l’utile raccolta differenziata dei rifiuti ma, a pochi metri dai contenitori per differenziare (posizionati sotto immagini sacre) i rifiuti, da anni, vige l’orrore: due cappelle di ossari sono circondate da rifiuti di ogni genere, verosimilmente speciali.
Una vera e propria discarica sui poveri resti umani, evidentemente considerati, dal comune di Caiazzo, rifiuti.
E spingendosi oltre la cappella si trova un’altra ampia discarica, con rifiuti di ogni genere e lapidi: tutto abbandonato o peggio ignorato da tanto, troppo tempo: perché?
I vigili, beati, e l’Asl, spettatori dell’orrore?!
La cappella “degli orrori”, superficialmente coperta da un telone verde: spostandolo, si vedono fiori, qualche lumino; qualcuno avrà pure dovuto spostarlo per deporli… e scoprire vicino la vergogna… decisamente indifferenziata.
Scrutando attentamente, però, i rifiuti eterogenei ammuccchiati si vedono ed anche bene, pardon: male!
Nessuna luce fatta apporre dal comune, che ignora la cappella – rectius: è come se ignorasse, cappella e morti comuni. O forse no?!
Non aveva assicurato, il sindaco, che per la ricorrenza dei defunti tutti sarebbero stati “iluminati”, senza fare alcuna richiesta cioè in modo automatico, peraltro citando la “Livella” di Totò, perché i morti dovevano essere tutti uguali: tranne quelli così vergognosamente tenuti in ossari comuni: comuni forse alla “monnezza” che da anni giace accanto senza che nessuno se ne f…reghi?
Tra le foto il paradosso: waccolta differenziata in tre contenitori, a due metri dalla cappella, occultata, “degli orrori”!
In tema di gestione dei rifiuti, il reato di abbandono incontrollato è ascrivibileanche ai titolari di enti ed imprese e ai responsabili. Quando l’abbandono di rifiuti è reato? Cosa rischia chi abbandona rifiuti?
Chiunque compia abbandono di rifiuti è punito con un’ammenda da mille a 10mila euro (in precedenza la norma prevedeva una sanzione amministrativa pecuniaria da 300 a 3mila euro).
La pena è aumentata sino al doppio se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi.
Al comune di Caiazzo, quindi, non rimane che automultarsi! cioè non rimarrebbe, se almeno ci fosse, se non dignità, … equità.
Per eloquente “video-slider”, cliccare sulla foto oppure sul seguenta link:
(Giuseppe Sangiovanni – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)
Spettabile redazione, vorrei che rendeste pubbliche alcune considerazioni che abbiamo fatto fra amiche e mamme dopo aver constatato che, come letto da più parti, effettivamente il nostro sembra sindaco del dire molto più che del fare.
Mentre cincischia (come diceva Totò) sui social fra banalità ed astrusità, dobbiamo amaramente prendere atto che anche la bella stagione aggiuntiva offertaci da ottobre è trascorsa senza che (lui o gli addetti comunali, comunque da noi pagati) si sia preoccupato di fat pulire le varie cunette e margini stradali intasati da erbacce e sporcizia varia.
Per conseguenza l’acqua piovana (che a stretto giro dovremo attenderci) si riverserà per le strade che ovviamente si rovineranno e, per ulteriore consegunza, occorreranno molti soldi pubblici per risistemarle.
Ma ancor peggio nulla sembre che sia stato fatto per il problema, molto serio, delle strade che ogni volta si allagano, quando piove forte, in particolare nella zona di via Caduti sul Lavoro, verso l’isola ecologica, poi verso il ristorante di Paglia, dove, in seguito alla copertura del torrente Zompariello e ad altri lavori pubblici fatti come tutti sappiamo, a vlte non si può neanche passare e l’acqua fuiriesce anche in alcune case.
Forse peggio più avanti, verso il Rio delle Tavole, dove evidentemente nessuno anche dei paesi vicini sa imporsi sulla “competente” provincia per far risolvere un problema annoso quanto serio.
Ma il clamoroso, che mi ha indotto a scrivere, d’intesa con le amiche, riguarda il largo Fossi che, da quando è stato “sistemato”, si allaga ogni volta che piove forte: come si è potuto concedere proprio nei mesi più piovosi per metterci un luna park con giostre, corrente forte, ignare famiglie e bambini, porprio li?
Che il signore ce la mandi buona… a tutti.
(Lettera Aperta – Archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)
Il punteruolo rosso attacca sempre più le palme, a Caiazzo, con il comune beato spettatore.
Coleottero, originario dell’Asia, micidiale parassita, di molte specie di palme.
Può essere sconfitto (non sempre) usando la testa.
Il fatto di non aver trovato un sistema sicuro al 100% ,per sconfiggere il punteruolo rosso, ha portato le autorità a non considerare più i palmizi come vegetali a rischio.
Questo ha spinto ogni comune a cercare la propria soluzione al problema del punteruolo rosso, tranne, ovviamente, qualcuno in “letargo ad oltranza”.
Emblematico è l’esempio del Comune di Caiazzo, che non ha collocato alcuna trappola per catturare tramite feromoni, i maschi adulti e bloccare così l’infestazione di massa, né sembra preoccuparsi del problema, pur segnalato da qualche attento lettore.
Dal 2005, infatti, sono le larve di questo insetto a provocare la morte delle palme.
Ci sono altre soluzioni per bloccare il Punteruolo Rosso?
Sicuramente! Basta svegliarsi dal torpore, prima che sia troppo tardi, cioè che il danno sia irreversibile!
(Giuseppe Sangiovanni – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)
Forum Giovani Caserta, Atzori: “Per l’inclusione a Caserta poco e nulla, dalle Istituzioni totale cecità”.
Il Consigliere e Presidente della Commissione Ambiente Mattia Atzori lamenta un forte disinteresse da parte della cittadinanza e delle istituzioni rispetto al tema dell’inclusione.
“La città non è pronta in alcun modo – dichiara Atzori – verso temi importanti come integrazione ed inclusione.
Ci riempiamo tanto la bocca di queste parole e poi alla fine non siamo realmente presenti sul territorio quando effettivamente serve.
La cecità di gran parte della cittadinanza verso persone con difficoltà o disfunzioni non provoca altro che la loro emarginazione o quasi totale assenza in questa città”.
Le parole di Atzori arrivano a margine della conclusione di un corso base sulla Lingua dei Segni che vedeva il Consigliere primo firmatario della proposta per tramite della lista Gioventù Casertana con il placet unanime del Forum dei Giovani.
“Ringrazio la lista della quale sono membro per aver acconsentito a portare avanti questo progetto importante ed il Forum per averlo approvato.
Un grande grazie, inoltre, va a chi ha preseduto questo corso e a chi ha partecipato nonostante le alte temperature. La presenza di molteplici persone in queste due lezioni di LIS mi fa ben sperare che qualcosa possa cambiare e che qualcuno sia disposto a muoversi ed attivarsi nel merito.
Peccato però per l’assenza ed il disinteresse totale delle istituzioni cittadine, nonostante sia stato un corso organizzato grazie al voto unanime di tutti i consiglieri del forum e non solo di una parte politica.
Segno, questo, che in città non siamo pronti, inermi ed inerti difronte a queste tematiche e che, dichiaro sommessamente, non serve vestirsi solo in modo stravagante, urlare a diritti più o meno chiari ed utilizzare persone di altre nazionalità ai fini propagandistici”.
Evidentemente, ai giovani del centro-destra di Caserta non bastano solo le parole, ma servono fatti e risposte.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
Confapi, il presidente Marrone: “I napoletani hanno dimostrato maturità, ora tocca alla politica”.
«Napoli vive, in questo momento, un boom turistico dovuto a tanti fattori spontanei. Dalla bellezza della città e dell’area metropolitana, alla vittoria dello scudetto.
A tutto ciò i napoletani hanno risposto benissimo e hanno dimostrato una grande civiltà dando vita a festeggiamenti imponenti ma senza problemi dal punto di vista dell’ordine pubblico.
Il commercio e l’attività imprenditoriale, dal piccolo negozio al grande albergo, passando per tutti i tipi d’impresa, hanno tratto grandi benefici economici.
Solo in occasione del ponte del 2 giugno si è calcolato un giro d’affari, per la città, da 41 milioni di euro.
Adesso, però, è arrivato il momento che anche la politica faccia la sua parte per rendere strutturale il boom».
Lo afferma in una nota Raffaele Marrone, presidente di Confapi Napoli.
«Napoli maturi anche dal punto di vista dei servizi al turista. Gli imprenditori devono prestare attenzione a migliorare sempre di più le proprie attività per creare un sistema che renda la città veramente accogliente a chi la visita» sottolinea Marrone.
«Il Comune, inoltre, deve intervenire per regolamentare il settore dei b&b e delle case vacanze, per troppi anni trascurato dalle amministrazioni comunali che si sono succedute.
Oggi, con la crescita del turismo, tantissimi si “inventano” albergatori, creando una vera e propria concorrenza sleale verso chi, invece, investe denaro e tempo per creare un’attività in modo serio.
Manfredi e il Comune di Napoli stabiliscano delle regole, come già accaduto a Venezia, e le facciano rispettare. È necessario che vengano fatte delle verifiche sulle autorizzazioni, anche passate.
Solo così la città potrà acquistare sempre più rilievo a livello internazionale e veder la sua economia crescere stabilmente», conclude il presidente di Confapi Napoli.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)