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polizia di stato

Ergastolano fuggito a Strasburgo da Carinola: estradato dalla Francia Delli Paoli

È stato estradato oggi dalla Francia in Italia Antonio DELLI PAOLI, ergastolano e storico esponente del clan Piccolo di Marcianise.

L’uomo è atterrato all’aeroporto di Fiumicino, dove personale della Polizia di Stato – Squadra Mobile di Caserta, della Compagnia dei Carabinieri di Marcianise e dell’Ufficio Polizia di Frontiera Aerea ha dato esecuzione al ripristino della sua detenzione. Dopo le formalità di rito, il detenuto è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Viterbo. L’estradizione è avvenuta in esecuzione del Mandato di Arresto Europeo emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Napoli, a seguito dell’evasione dal carcere di Carinola (CE), avvenuta il 30 dicembre 2024. DELLI PAOLI, condannato all’ergastolo per omicidio aggravato dal metodo mafioso e detenuto dal 12 febbraio 1994, non aveva fatto rientro in istituto al termine di un permesso premio concesso dal Magistrato di Sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno portato all’individuazione del latitante a Strasburgo, dove è stato arrestato il 15 gennaio scorso mentre inscenava una protesta dinanzi al Parlamento Europeo. DELLI PAOLI è considerato un esponente storico del clan Piccolo, alias “Quaqquaroni”, affiliato alla fazione dei Casalesi e protagonista, tra il 1986 e il 2007, della sanguinosa guerra con il clan Belforte, alias “Mazzacane”, per il controllo del territorio di Marcianise. In questo contesto, il boss fu condannato all’ergastolo per l’omicidio di Salvatore RUOCCHIO, avvenuto ad Ardea (Roma) il 27 giugno 1990

(Fonte: Casertasette – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Capodrise. Cyberbullismo: all’Istituto ‘Gaglione’ gli esperti della Polizia di Stato

“È ora di dire basta!”. Un’occasione preziosa per promuovere la consapevolezza individuale e collettiva, la prevenzione e il contrasto dei fenomeni.

In occasione della Giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo, venerdì 7 febbraio l’Istituto comprensivo “Giacomo Gaglione” di Capodrise, in via Dante, ha ospitato un evento di sensibilizzazione.

L’incontro, rivolto agli alunni delle classi quinte della scuola primaria e agli studenti della scuola secondaria di primo grado, ha visto una partecipazione attiva e interessata dei ragazzi.

Dopo i saluti del preside Pietro Bizzarro, del sindaco Nicola Cecere, del vicesindaco e assessore alle politiche sociali Tommaso Fattopace e dell’assessore alla pubblica istruzione Marcela Gigliano, con il dirigente Bizzarro promotore della mattinata, sono saliti in cattedra gli esperti della Polizia di Stato della Terza sezione della Squadra mobile della Questura di Caserta.

In particolare, l’ispettore Alessandro Ambrosino, responsabile della sezione sui reati contro la persona, i minori e sessuali, e il sovrintendente Domenico Narducci, referente informatico della Squadra mobile.

Ambrosino e Narducci hanno offerto un quadro chiaro e approfondito dei rischi legati al bullismo e, soprattutto, al cyberbullismo, con un focus sulle conseguenze legali e psicologiche per le vittime e per gli autori dei reati, suscitando negli studenti un forte interesse e una volontà di approfondire queste tematiche.

L’Istituto “Gaglione” si dimostra ancora una volta attento e sensibile alle problematiche sociali che coinvolgono i giovani, promuovendo iniziative concrete per la loro crescita e il loro benessere.

La lotta al bullismo e il cyberbullismo è un impegno costante che richiede la collaborazione di tutta la comunità educante: studenti, genitori, insegnanti e istituzioni.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

 

Caserta. Rapine e violenze anche ai danni di un noto avvocato: custodia cautelare per otto soggetti

Eseguite ordinanze di custodia cautelare nei confronti di otto indagati ritenuti indiziati a vario titolo dei delitti di associazione per delinquere finalizzata alle rapine e ai furti in abitazione

La Polizia di Stato di Caserta unitamente al Servizio Centrale della Polizia di Stato ha dato esecuzione, in tempi diversi, ad ordinanze di custodia cautelare nei confronti di n. 8 indagati ritenuti indiziati — sebbene nella fase embrionale delle indagini preliminari – a vario titolo dei delitti di associazione per delinquere finalizzata alle rapine e ai furti in abitazione.

Le indagini coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno preso le mosse dalla violenta rapina in abitazione subita, il 22 aprile 2023, da un noto Avvocato di Caserta e dai suoi vicini di casa.

In particolare, 4 soggetti, travisati con “scaldacollo” calzati fino all’altezza del naso e con cappellini muniti di visiera, si erano introdotti nella corte condominiale attraverso lo scavalcamento di un muro di recinzione che permette di accedere ad un giardino confinante con la corte stessa e, dopo aver percorso le scale esterne che conducono al primo piano dello stabile, avevano forzato una porta finestra, introducendosi nell’appartamento dei coniugi vicini di casa dell’Avvocato.

Questi ultimi erano stati aggrediti con violenza con spranghe di ferro, riportando alcune contusioni, e immobilizzati dai 4 rapinatori che, nella circostanza, avevano asportato dall’abitazione orologi e monili in oro per un valore di alcune migliaia di euro.

A seguire, gli autori del fatto avevano ordinato alla donna di recarsi, attraverso una terrazza perimetrale comune, alla porta dell’appartamento dell’Avvocato per farsi aprire con una scusa. Così, erano riusciti a sorprenderlo, a colpirlo con una mazza di ferro all’altezza del capo, a condurlo nell’appartamento dei coniugi e, qui, ad immobilizzarlo legandolo al piede di un tavolo.

A questo punto, i 4 rapinatori entravano nell’abitazione del professionista riuscendo ad aprire due casseforti ed asportando una pistola, orologi, monili in oro e denaro contante per un valore ammontante ad alcune centinaia di migliaia di euro, fuggendo, successivamente, a piedi.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta e dal Servizio centrale Operativo della Polizia di Stato, sotto la direzione di questa Procura, hanno poi consentito di addivenire alla ricostruzione della esistenza di uno strutturato gruppo, specializzato nelle rapine e nei furti in abitazione, operante nella intera regione Campania, composta da soggetti italiani che svolgono il ruolo di basisti e da soggetti di etnia rom che svolgono il ruolo di esecutori materiali.

In particolare, taluni indagati hanno individuato gli obiettivi, cioè le abitazioni di soggetti abbienti all’interno delle quali era possibile trovare ingenti bottini; altri hanno, invece, svolto materialmente le azioni predatorie.

Proprio durante le indagini, il 10 gennaio 2024, la Squadra Mobile della Questura di Caserta aveva dedotto, dalla attività in corso, i propositi criminali del gruppo intenzionato a porre in essere un furto in un’abitazione del quartiere Soccavo di Napoli ed aveva, quindi, predisposto un servizio finalizzato ad impedire la commissione del reato.

Gli Agenti, in servizio di appostamento, avevano individuato un’autovettura, risultata provento di furto, con a bordo 4 soggetti, dalla quale, scendevano 3 uomini travisati che, con oggetti atti allo scasso, stavano provando a forzare la finestra dell’abitazione.

A questo punto gli Agenti erano intervenuti e, dopo un breve inseguimento a piedi, erano riusciti a bloccare i 3 soggetti che si erano dati alla fuga.

Nel frattempo, il quarto rapinatore, che ha aveva avuto il ruolo di palo, rimasto all’interno dell’autovettura, nel tentativo di fuggire, aveva investito altri Agenti che avevano riportato lievi lesioni e che, tuttavia, erano riusciti a bloccarlo.

I quattro componenti della banda, con precedenti per reati contro il patrimonio, venivano arrestati in flagranza per il reato di tentata rapina aggravata e di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Le indagini consentivano di raccogliere gravi indizi di colpevolezza, oltre che per gli eventi già citati, per altri due furti in abitazione posti in essere dal gruppo nella provincia di Avellino.

I particolari dell’operazione sono stati illustrati dal Procuratore della Repubblica Pierpaolo BRUNI, dal Procuratore della Repubblica Aggiunto Carmine RENZULLI, dal Capo della Squadra Mobile della Questura di Caserta Primo Dirigente della Polizia di Stato Dott. Dario MONGIOVI’, dal Dirigente dello “S.C.O.” della Polizia di Stato di Roma Vicequestore Ivan CURRA’, nel corso della conferenza stampa presso gli uffici della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, che gli odierni indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e che la misura cautelare è stata adottata all’esito di un contraddittorio limitato a tale fase procedimentale e che il Giudice della fase processuale potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.

(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Maddaloni. ‘Favola di Natale’: la Polizia salva una cagnolina maltrattata e le regala una nuova vita

Vita il nome che è stato dato a questa cagnolina, salvata pochi giorni orsono a Maddaloni dal suo padrone – aguzzino. La storia di questo cane era nota già da tempo attraverso foto e video pubblicate sui social da diversi cittadini che avevano visto il suo “padrone” maltrattarlo con ogni tipo di sevizia: dalle botte allo spegnimento di cicche di sigarette fino ad arrivare a lanciarlo sui binari rischiando di farlo morire sotto un treno in corsa. Singoli cittadini ed associazioni animaliste del territorio sono intervenute in soccorso di questo cagnolino denunciando il proprietario.

Inizialmente hanno contattato i carabinieri, i quali, come si legge da un post diffuso sui social, avevano declinato la chiamata per troppi impegni.

Successivamente sono stati presi contatti con la Polizia di Stato del locale commissariato. Formalizzata la denuncia, i poliziotti di Maddaloni, in collaborazione con dott. Santamaria della sezione veterinaria dell’ASL di Marcianise, sono intervenuti sequestrando la cagnolina. Il 43enne di Maddaloni, D.L.A., è stato denunciato per crudeltà sugli animali.

La cagnolina è stata poi adottata e ribattezzata con il nome Vita, in onore della nuova vita che avrà, circondata da affetto e rispetto.

Una bella storia a pochi giorni dal Natale che valorizza la straordinaria sensibilità oltre che professionalità ed operisità della Polizia di Stato di Maddaloni, che c’è sempre, per i cittadini, per gli animali, per la giustizia e per i diritti di tutti.

(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Caserta. ‘Beccate’ in autostrada e arrestate due napoletane che avevano appena truffato un’anziana nelle Marche

La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato due donne, di 29 e 26 anni, originarie della provincia di Napoli, ritenute responsabili di una truffa avvenuta nelle Marche.

Gli accertamenti dei poliziotti della Stradale della Sottosezione di Caserta Nord, condotti insieme ai carabinieri della Stazione di Fermo, hanno consentito di risalire ad una truffa messa in atto nella città marchigiana, dove una donna di 85 anni era stata raggiunta dalla telefonata di un “capitano dei carabinieri” che le aveva comunicato l’arresto del figlio, per aver provocato un grave incidente stradale.

Una successiva chiamata di un “avvocato”, incalzando con richieste di denaro per consentire la liberazione del figlio, ha convinto la donna a consegnare soldi e oggetti preziosi ad una persona, presentatasi presso la sua abitazione.

Grazie alle immagini di videosorveglianza è stato possibile individuare l’autovettura su cui viaggiavano le due donne, intercettata in provincia di Caserta, mentre viaggiavano sull’autostrada A1, in direzione sud.

A bordo, sono stati trovati tutti i preziosi e i soldi sottratti alla vittima, che saranno restituiti.

Le donne sono state arrestate e associate ai “domiciliari”, in attesa del giudizio di convalida.

Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari, che le persone indagate sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e che la misura cautelare è stata adottata senza il contraddittorio, che avverrà innanzi al Giudice terzo che potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo alle indagate.

(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Autostrada, rapina al casellante: arrestato prima del casello successivo dalla Polizia di Stato

La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato un uomo, 40enne, originario della provincia di Caserta, con precedenti per reati contro il patrimonio e le persone, in quanto ritenuto responsabile di rapina aggravata dall’uso delle armi.

In particolare, poliziotti della Stradale del Compartimento di Napoli per la Campania e la Basilicata e della Sottosezione di Caserta Nord sono intervenuti per la segnalazione della rapina subita dall’addetto alla riscossione del pedaggio autostradale del casello di Caserta sud.

Gli accertamenti hanno consentito di individuare l’uomo, che, dopo essersi introdotto all’interno del gabbiotto con la scusa di chiedere un rimborso per un mancato pagamento del pedaggio autostradale, ha minacciato la vittima con un cacciavite, impossessandosi della somma di 400 Euro.

È stato individuato a bordo della sua vettura, nei pressi dello svincolo di “Caserta nord” dell’autostrada e, in suo possesso, è stata trovata la refurtiva ed alcuni involucri di sostanza stupefacente.

L’uomo è stato arrestato e associato alla Casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

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Insieme alla Polizia di Stato per la sicurezza sulle strade – Questura di Mantova

Sabato 18 novembre, in occasione della “Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada” arriverà nella nostra bella piazza Sordello il Pullman Azzurro della Polizia di Stato.

Sarà un importante momento di riflessione sul triste e purtroppo sempre attuale fenomeno degli incidenti stradali, ma ancor più sarà l’occasione per non dimenticare le persone che ne sono state coinvolte e che a causa di essi sono tragicamente decedute.

La Polizia Stradale di Mantova, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Servizio 118 e l’ACI cittadino, i familiari delle vittime dell’Associazione Verona Strada Sicura, tutti insieme trascorreranno una giornata insieme ai ragazzi delle classi quarte e quinte degli Istituti Superiori cittadini, per sensibilizzarli sulle tematiche legate alla sicurezza stradale.

La manifestazione, quindi, si svolgerà nella centralissima Piazza Sordello, ove stazionerà il Pullman Azzurro della Polizia di Stato, adibito per l’occasione ad aula multimediale itinerante e dove gli Agenti della Polstrada racconteranno le insidie che la guida disattenta, o addirittura sconsiderata, può celare, utilizzando fotografie e video raccolti nel susseguirsi dei servizi operativi svolti su strada, durante le pattuglie quotidiane sulle strade del nostro Paese.

Nel “villaggio della sicurezza” allestito nella piazza, gli studenti, attraverso un simulatore di guida fornito dall’’ACI di Mantova, potranno addirittura cimentarsi in una guida virtuale.

I giovani, futuri utenti della strada, assisteranno anche alla ricostruzione di un incidente stradale sul quale i Vigli del Fuoco mostreranno l’estrazione delle persone ferite dai mezzi e quindi soccorse dal personale medico e infermieristico del 118.

Nel corso della stessa mattina si apriranno poi le porte del meraviglioso Palazzo Ducale, ove i ragazzi ascolteranno le testimonianze dei familiari che hanno perso i loro cari in occasione degli incidenti stradali, riuniti nell’Associazione Verona Strada Sicura, nonché i racconti degli atleti diversamente abili del GSC Giambenini di Pescantina (Vr), essi stessi vittime di sinistri.

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Caltanissetta, la Polizia di Stato denuncia titolare e gestore di una sala scommesse priva di licenza del Questore in quanto mancante dell’autorizzazione dei Monopoli. – Questura di Caltanissetta

Caltanissetta, la Polizia di Stato denuncia titolare e gestore di una sala scommesse priva di licenza del Questore in quanto mancante dell’autorizzazione dei Monopoli.

Il controllo è stato eseguito unitamente alla Polizia Municipale, all’Ispettorato Territoriale del lavoro e all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Emesse sanzioni per diverse centinaia di euro.

I poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa della Questura, nel corso dei controlli eseguiti presso le sale gioco del Capoluogo, hanno denunciato titolare e gestore di una sala scommesse priva di licenza del Questore in quanto mancante dell’autorizzazione dei Monopoli. I controlli sono stati eseguiti unitamente a personale della Polizia Municipale, dell’Ispettorato Territoriale del lavoro e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Nel corso dei controlli il personale operante ha riscontrato diverse irregolarità emettendo sanzioni amministrative per diverse centinaia di euro. Sono, infatti, state contestate l’apertura del centro scommesse ad una distanza inferiore ai 500 metri da luoghi sensibili; la mancata esposizione al pubblico dell’orario di apertura e chiusura; la mancanza di estintori antincendio e di certificazione dell’idoneità dell’impianto elettrico; la mancata comunicazione al Questore dei sati anagrafici del titolare; l’aver consentito l’effettuazione di scommesse a minori degli anni 18 ed altro.


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Caltanissetta, attivisti bloccano pullman della Polizia di Stato che stava rimpatriando alcuni cittadini stranieri irregolari trattenuti al C.P.R. di Pian del Lago. – Questura di Caltanissetta

pulmann bloccato

Denunciate 17 persone per interruzione di pubblico servizio, resistenza a P.U., travisamento e manifestazione non autorizzata. Il Questore ha emesso 15 fogli di via obbligatori e 2 avvisi orali.

Martedì mattina, in occasione del trasferimento di alcuni cittadini stranieri irregolari trattenuti al C.P.R. di Pian del Lago, per il successivo rimpatrio, un gruppo di 17 attivisti ha bloccato il pullman della Polizia di Stato lungo la S.P. 5 nella periferia di Caltanissetta. Due di essi, dopo che il gruppo di manifestanti ha occupato la carreggiata stradale, si è anche incatenato sotto il mezzo, impedendo la prosecuzione della marcia. Sul posto sono intervenuti diversi equipaggi della sezione Volanti, della Digos e della Squadra Mobile che hanno bloccato i manifestanti che sono stati condotti in Questura. Il pullman con gli stranieri ha ripreso regolarmente la marcia proseguendo il servizio. 

I 17 attivisti sono stati tutti compiutamente identificati, 12 di nazionalità italiana e 5 straniera, alcuni gravati da pregiudizi di Polizia, e denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta per i reati di interruzione di pubblico servizio, resistenza a P.U., travisamento e manifestazione non autorizzata. I predetti saranno, inoltre, sanzionati amministrativamente ai sensi del codice della strada, per blocco stradale.

Il Questore, nei confronti di 15 attivisti, non residenti a Caltanissetta, ha emesso anche la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio con divieto di far ritorno nel Capoluogo nisseno per un periodo di tre anni. Nei confronti di 2 di essi, residenti in questo Capoluogo, ha, invece, emesso l’avviso orale a cambiare condotta.


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AVVISO ALL’UTENZA – Questura di Fermo

Avviso all'utenza

Si comunica che, nella mattinata di venerdì 17 novembre 2023, dalle ore 6,00 alle ore 13,00, per motivi logistici l’accesso alla struttura, sarà interdetto alle autovetture. Gli utenti diretti in Questura, potranno parcheggiare nelle vie limitrofe. Ci scusiamo per il disagio.


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Weekend impegnativo per la Polizia di Stato: 1 persona arrestata e 3 denunciate nel corso di tre diverse operazioni di polizia giudiziaria – Questura di Arezzo

La Polizia di Stato di Arezzo, durante questo fine settimana, ha tratto in arresto un cittadino di origine slava e denunciato un inglese e due italiani nel corso di tre distinte operazioni portate a termine lungo l’autostrada del sole.

Tutto ha avuto inizio venerdì, quando una pattuglia della Polizia Stradale di Battifolle, durante il consueto servizio di vigilanza autostradale, ha fermato, per un controllo, un autoarticolato composto da un semirimorchio francese e un trattore stradale bulgaro, condotto da un autista inglese.

Detta così sembrava la classica barzelletta dal finale esilarante, ma, in realtà, per il conducente c’è stato ben poco da ridere, perché gli agenti prima lo hanno denunciato per falso, perché la revisione del suo veicolo è risultata fasulla, poi gli hanno sequestrato l’intero complesso veicolare e contestato una sanzione amministrativa di 4.138 euro, perché stava effettuando un trasporto internazionale totalmente abusivo.

Sabato 11, poi, nella rete degli stessi poliziotti aretini, sono incappati due pregiudicati italiani di 40 anni, trovati in possesso di 113 smart card di Poste Italiane prima trafugate e poi utilizzate per svuotare i conti correnti di altrettanti ignari titolari con la cosiddetta tecnica del fishing.

I due, infatti, una volta sottratte le tessere, contattavano via mail o telefonicamente gli intestatari dei conti e, inducendoli in errore, carpivano loro le credenziali, così da poter effettuare prelievi ai bancomat, tanto da avere già accumulato la ragguardevole cifra di oltre 4.000 euro.

Infine domenica, ancora gli agenti della Stradale di Battifolle hanno intercettato un autista di origine slava, che, nel tentativo di dissimulare la propria identità, aveva esibito una carta d’identità italiana risultata falsa.

Il motivo di tanta riservatezza è stato presto svelato: sulla sua testa pendeva l’esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Foggia; oltre a essere arrestato per il documento falso posseduto, è, quindi, finito in carcere anche per scontare i 6 mesi di reclusione inflittigli per reati contro il patrimonio.

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LUNGOMARE, LA POLIZIA DI STATO VIGILA SULLA SICUREZZA DEI CITTADINI E DEI TURISTI. – Questura di Catania

Nell’ambito di una generale intensificazione dei servizi di controllo del territorio, fortemente voluti dal Questore di Catania, nella mattina di domenica, la Polizia di Stato ha svolto servizi specifici nella zona del lungomare di Catania, finalizzati alla prevenzione dei reati e, in particolare, ad assicurare il rispetto delle regole della circolazione stradale, con l’obiettivo di tutelare l’incolumità dei cittadini che numerosi frequentano quella zona.

I poliziotti del Commissariato Borgo Ognina, unitamente ad agenti della Polizia Locale, hanno effettuato alcuni posti di controllo nella trafficatissima piazza Mancini Battaglia, dove, in particolare nel fine settimana, viene registrato il fenomeno della “sosta selvaggia”, intralciando così la circolazione stradale e rendendo difficoltoso persino l’attraversamento ai pedoni.

Nel corso del servizio sono state controllate 77 persone e 32 veicoli. Sono state, inoltre, contestate 14 violazioni al Codice della strada per sosta vietata.

È stato sanzionato anche un automobilista che è stato sorpreso alla guida con il telefonino in mano e senza le cinture di sicurezza allacciate.

Inoltre, è stata individuata e restituita al suo legittimo proprietario una Fiat Panda rubata qualche giorno prima in zona Barriera.


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La Polizia di Stato di Mantova rintraccia e arresta due soggetti condannati in via definitiva dal Tribunale – Questura di Mantova

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La Polizia di Stato di Mantova, lo scorso venerdì, ha eseguito due provvedimenti definitivi dell’Autorità Giudiziaria, rintracciando nel centro cittadino due soggetti condannati definitivamente dal Tribunale di Mantova.

Il primo soggetto, un cittadino italiano di origini marocchine di trentuno anni, è stato destinatario di una condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione comminata dal Tribunale di Mantova nel 2020 e confermata dalla Corte d’Appello di Brescia nel 2022 per il delitto di rapina. Nel dettaglio, il soggetto aveva, in concorso con altri, sottratto nel centro storico una somma di danaro ad un minorenne dietro la minaccia di violenza fisica.

Il secondo soggetto, un italiano di settantacinque anni, è stato destinatario di una condanna a 9 mesi e 15 giorni di reclusione da parte del Tribunale Ordinario di Mantova per essersi appropriato di ventuno biciclette posteggiate sulla pubblica via del centro storico della città virgiliana.

I soggetti, dopo rapidi accertamenti volti alla localizzazione, sono stati raggiunti dai poliziotti della Squadra Mobile di Mantova che, esperiti gli accertamenti di rito, li hanno associati alla Casa Circondariale di via Poma.


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Truffe a mezzo web. Denunciati in quattro dalla Polizia di Stato. – Questura di Teramo

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Nell’ultima settimana gli uffici del Commissariato di Polizia di Atri sono stati interessati da diverse denunce presentate da altrettanti cittadini di Atri e comuni limitrofi relative alla recente pratica di truffa e frode informatica.

Nella fattispecie è risaltata agli occhi degli investigatori una nuova tipologia di adescamento messa in atto dai criminali del web, ovvero dopo aver scelto le vittime in base ai loro profili sui social (facebook, instagram ecc. ecc.) dai quali si riesce ad intuire quali sono i loro interessi e soprattutto la particolare ingenuità degli stessi, questi vengono contattati dapprima tramite le App messenger o instagram e poi anche su whatsapp una volta ottenuto il numero di telefono.

E’ accaduto infatti che un utente della cittadina ducale di Atri ha sporto denuncia negli uffici del locale Commissariato di P.S., lamentando di essere stato truffato di una ingente somma di denaro.

Gli autori del raggiro lo avevano contattato su messenger, conoscendo ormai le sue abitudini di uomo molto legato alla chiesa e di temperamento mite, dove una fantomatica donna, spacciandosi per commerciante internazionale di petrolio ed adducendo di essere sola e malata terminale, proponeva al malcapitato di volergli donare in eredità la somma di euro 150.000,00 proprio perché, essendo uomo molto devoto alla chiesa, ne avrebbe sicuramente fatto uso a scopo benefico.

Dopo una serie interminabile di chat, sia con il social messenger e poi anche con whatsapp, riuscivano a raggirarlo completamente e via via, richiedendogli somme di denaro per pagamento di tasse e oneri dovuti alle pratiche di perfezionamento riuscivano a fagli versare la somma complessiva di euro 7.500,00 ed ovviamente senza che venisse elargita la tanto decantata eredità.

Dopo una breve ma intensa attività di indagine condotta dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Atri, venivano individuate quattro persone, residenti in quattro diverse regioni italiane, autori del raggiro che venivano tutte deferite in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria competente per il reato di truffa in concorso.


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