Teleradio-News ♥ qui mai spam o pubblicità molesta

'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

Teleradio-News ♥ qui mai spam o pubblicità molesta

pericolosi

Nella notte a Casoria: pericolosi atti vandalici verificatisi a pochi minuti di distanza tra loro

La scorsa notte a Casoria, nel napoletano, i carabinieri della compagnia di Casoria sono intervenuti intorno alle 2,30 in via Padre Ludovico da Casoria per la segnalazione di un’esplosione.

Le indagini hanno accertato che era stato fatto esplodere un ordigno rudimentale, una cosiddetta “bomba carta”, presso la serranda di ingresso di un esercizio commerciale.

Dopo soli dieci minuti, alle 2,40, le forze dell’ordine sono dovute intervenire nuovamente ma stavolta al civico 6 di via Tevere per la segnalazione di un incendio in un concessionario, che ha danneggiato tre auto parcheggiate nel cortile dell’autosalone. I vigili del fuoco hanno sedato le fiamme.

I titolari delle attività commerciali colpite hanno riferito di non essere oggetto di minacce né di richieste estorsive e di non saper spiegare i motivi del gesto.

L’articolo Nella notte a Casoria: pericolosi atti vandalici verificatisi a pochi minuti di distanza tra loro proviene da BelvedereNews.

(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

 I CARABINIERI FORESTALE DI MARCIANISE SEQUESTRANO AUTOCARRO PER TRASPORTO ILLECITO DI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI

I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Marcianise (CE), nel corso di un servizio mirato al contrasto dell’illecito trasporto di rifiuti, in comune di Marcianise, intercettavano un autocarro il cui cassone risultava colmo di rifiuti ferrosi. Prontamente procedevano a seguirlo, ed alla via Salvati, proprio mentre l’autista caricava altri rifiuti, i suddetti verbalizzanti procedevano ad identificare l’uomo intento al carico dei rifiuti che risultava essere di nazionalità albanese ma residente nell’agro-aversano. L’ispezione del cassone evidenziava la presenza di rifiuti di natura ferrosa contaminati da sostanze pericolose, per un quantitativo stimato in circa in 4 mc.

L’interrogazione della banca dati dell’albo dei gestori ambientali nulla restituiva su detto autocarro che quindi non risultava autorizzato al trasporto di rifiuti. Nessun documento di tracciabilità e provenienza dei rifiuti trasportati veniva esibito durante il controllo.

Alla luce di quanto emerso a carico del conducente l’autocarro si ravvisavano responsabilità penali in ordine al reato di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, pertanto, i predetti militari procedevano al sequestro d’iniziativa dell’autocarro, del libretto di circolazione e dei rifiuti trasportati. Ed il conducente veniva deferito a piede libero per la sopracitata ipotesi di reato.

L’articolo  I CARABINIERI FORESTALE DI MARCIANISE SEQUESTRANO AUTOCARRO PER TRASPORTO ILLECITO DI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI proviene da BelvedereNews.

(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Allarme di Chigi: “Rischio brigatisti nelle università”. PRO-GAZA – “Pericolosi: così si torna agli anni di piombo” DI GIACOMO SALVINI 24 MARZO 2024






 

Allarme di Chigi: “Rischio brigatisti nelle università”. PRO-GAZA – “Pericolosi: così si torna agli anni di piombo”

DI GIACOMO SALVINI
24 MARZO 2024

I movimenti studenteschi che protestano contro la guerra in Israele hanno legami con gli ex brigatisti rossi. E per di più si rischia di tornare alla violenza del terrorismo rosso (non quello nero, di matrice fascista) degli anni ‘70 e ‘80. Sono queste le tesi allarmanti sostenute in un documento riservato che l’Ufficio Studi di Fratelli d’Italia ha inviato martedì sera ai vertici e dirigenti del partito per dare la linea sulle proteste nel mondo studentesco contro la guerra nella Striscia di Gaza.

Una “nota informativa” scritta dall’Ufficio studi di Fratelli d’Italia guidato dal deputato Francesco Filini (braccio destro del sottosegretario Giovanbattista Fazzolari) di concerto con Palazzo Chigi che, come viene specificato, dovrebbe essere “a uso interno e non adatto alla diffusione”. Il documento è di cinque pagine e già dal titolo – “L’ondata di violenza nelle università” – si intuisce l’obiettivo di Palazzo Chigi: enfatizzare le proteste violente degli studenti paragonandole a quella degli Anni di piombo.

La nota, che Il Fatto pubblica in anteprima, parte dagli esempi delle ultime manifestazioni che hanno impedito al giornalista David Parenzo e al direttore di Repubblica Maurizio Molinari di partecipare a incontri nelle università, per poi elencare tutti gli episodi di “intolleranza dei gruppi universitari afferenti alla sinistra” degli ultimi anni. Poi però nella nota informativa si sostiene una tesi allarmante con questo titolo: “Le sospette infiltrazioni delle ex Brigate Rosse nelle Università”. Palazzo Chigi sostiene che ci siano dei legami tra gli ex esponenti delle Brigate Rosse e gli studenti che manifestano negli atenei. Per corroborare questa tesi vengono utilizzate tre fonti: un articolo del Giornale del 19 marzo secondo cui il movimento studentesco Cambiare Rotta avrebbe scelto come “testimonial” per la campagna di tesseramento 2024 “l’ex brigatista rosso Francesco Piccioni, fondatore della colonna romana delle BR e membro della direzione strategica con Curcio, Franceschini e Moretti”. Inoltre, viene citato una informativa della Digos in cui si segnala una “pericolosa e crescente saldatura tra vecchie Brigate Rosse e nuovi movimenti di lotta pro-Palestina” con “conferme” anche nella relazione dell’intelligence presentata a fine febbraio. Tre ipotesi che secondo Fratelli d’Italia porterebbero a una tesi precisa: “Gli ex brigatisti rossi sarebbero tornati e potrebbero condizionare, anche solo ideologicamente, le azioni, i raid e le spedizioni contro le Istituzioni, mosse da centri sociali e collettivi studenteschi”.

Il resto del documento invece si sofferma sul paragone con gli Anni di piombo: il terrorismo nero non viene mai citato mentre si parla di “condanne deboli” da parte della sinistra. Prima si spiega che il periodo storico è “sicuramente diverso e non paragonabile” con gli anni ‘70 e ‘80, ma subito dopo Palazzo Chigi lancia l’allarme: “Fin troppo spesso questo atteggiamento è stato tollerato da alcune parti politiche, che hanno minimizzato queste aggressioni, soprattutto quando a farne le spese sono stati gli studenti di destra – è l’accusa – Purtroppo, però, come dimostra la storia degli anni ‘70 e ‘80 un atteggiamento troppo lassista, alla lunga, si rivela estremamente pericoloso”.

FONTE:

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

S. Cipriano d’Aversa. Rifiuti pericolosi incendiati vicino al liceo ‘Segre’: arrestati due rumeni

Avevano appiccato un rogo di rifiuti a pochi passi dal Liceo Scientifico Statale “Gino Segre”, a San Cipriano d’Aversa, nel casertano, e pensavano di potersi allontanare indisturbati.

I due rumeni, un 58nne e un 35enne, entrambi residenti nel casertano, sono stati sorpresi ed arrestati dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe nel corso di un mirato servizio interprovinciale di contrasto dei roghi di rifiuti e alle condotte illecite connesse con la cosiddetta “terra dei fuochi”.

Dovranno rispondere di combustione illecita di rifiuti e materiali pericolosi.

È accaduto nel pomeriggio odierno in via Circumvallazione, quando i carabinieri hanno notato la colonna di fumo che li ha portati sino al luogo dell’incendio, dove hanno sorpreso i due mentre erano ancora intenti a dare alle fiamme rifiuti plastici e di lavorazione industriale.

Sul posto i militari hanno richiesto l’immediato intervento di una squadra dei Vigili del Fuoco del Distaccamento di Aversa che ha provveduto a domare le fiamme.

Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati ristretti ai domiciliari, a disposizione della competente autorità giudiziaria.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Aversa (CE) – I Carabinieri Forestale di Marcianise sequestrano mini-van per trasporto illecito di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi

I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Marcianise (CE), nel corso di un servizio mirato al contrasto dell’illecito trasporto di rifiuti, in agro del Comune di Aversa (CE), e precisamente al Viale Europa, hanno notato un piccolo autocarro modello Piaggio Poker di colore rosso trasportare quelli che presumibilmente erano rifiuti. Prontamente i militari hanno proceduto a controllare il mezzo ed identificando il conducente alla guida. Sulla parte anteriore del mezzo in argomento è risultata presente la scritta con lettere maiuscole riportanti il nominativo del proprietario seguito da “Rottami”. All’interno del cassone si è constatata la presenza di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi costituiti da: 1 lavello in acciaio; un forno danneggiato; mobili in legno danneggiati; divanetto danneggiato, per un quantitativo di rifiuti stimato in circa 4 metri cubi.
Il proprietario, conducente del mezzo, nulla ha riferito circa la provenienza dei rifiuti e nessuna documentazione è stato in grado di produrre per attestarne la tracciabilità e la loro destinazione finale (Formulario di Identificazione Rifiuti).
Da visura in banca dati il mezzo oggetto di controllo non è neanche risultato iscritto all’Albo dei Gestori Ambientali.
Alla luce di quanto sopra, essendo emerse a carico della persona sottoposta a controllo il reato di esercizio di attività illecita di carico e trasporto di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi senza la prescritta iscrizione all’Albo dei Gestori Ambientali, i militari operanti hanno proceduto al sequestro preventivo d’iniziativa del mezzo in argomento e dei rifiuti con esso trasportati ed hanno denunciato il conducente in stato di libertà.

Condividi questo articolo qui:

(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

S. Tammaro. Trasportava illegalmente rifiuti pericolosi con falso attestato: mezzo sequestrato, conducente denunciato

Durante un servizio di perlustrazione del territorio finalizzato al contrasto dell’illecito trasporto di rifiuti, in comune di San Tammaro, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Marcianise hanno notato un autocarro modello Fiat Iveco in sosta in prossimità di uno stabilimento di trattamento rifiuti, il cui cassone era visibilmente colmo di rifiuti, presumibilmente da conferire presso l’impianto predetto.

La successiva verifica del mezzo ha evidenziato che lo stesso è risultato iscritto all’albo dei gestori ambientali ma con autorizzazione sospesa per mancato pagamento dei contributi previsti.

Il conducente dell’autocarro ha prodotto il formulario (F.I.R.) accompagnatorio dei rifiuti nel quale era specificato trattarsi di rottami ferrosi non pericolosi mentre i militari hanno rinvenuto sul cassone dello stesso le seguenti tipologie di rifiuti speciali pericolosi: imballaggi contaminati da sostanze pericolose e due elettrodomestici non bonificati.

Pertanto, i predetti militari hanno proceduto al sequestro dell’autocarro ed hanno denunciato, in stato di libertà, il conducente dello stesso, per il reato di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e per il reato di trasporto di rifiuti speciali pericolosi con Formulario di Identificazione Rifiuti (F.I.R.) riportante false indicazioni.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Napoli. ‘Miracoli ai Miracoli’: niente alcoolici o contenitori pericolosi sabato nell’ambito della ‘kermesse’

Lo ha deciso il Comune con un’espressa ordinanza:

Divieto di vendita e somministrazione di bevande alcoliche nonché divieto di vendita di bevande in contenitori di vetro, plastica rigida, lattine e tetrapak o qualsiasi altro materiale rigido consentendone la commercializzazione solo in bicchieri di plastica leggera o carta, in occasione dell’evento “Miracoli ai Miracoli”, previsto per la serata di sabato 28 ottobre 2023, in Napoli presso Largo Miracoli ed adiacenze. 

(Fonte: Comune di Napoli – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

CANCELLO ED ARNONE (CE): SEQUESTRO DI AREA INTERESSATA DA DEPOSITO INCONTROLLATO DI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI DA PARTE DEI CARABINIERI FORESTALE





CANCELLO ED ARNONE (CE): SEQUESTRO DI AREA INTERESSATA DA DEPOSITO INCONTROLLATO DI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI E NON PERICOLOSI DA PARTE DEI CARABINIERI FORESTALE

Militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Caserta, a seguito di segnalazione pervenuta al numero di pubblica utilità “1515”, si sono portati in un fondo agricolo sito in agro del comune di Cancello ed Arnone (CE), con accesso dalla Strada Provinciale N. 333, dove hanno accertato la presenza di un grosso cumulo di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi abbancati direttamente sul suolo.

Sul posto i tecnici dell’A.R.P.A.C. del Dipartimento Provinciale di Caserta che hanno provveduto a caratterizzare i predetti rifiuti come segue:

  • rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose con codice EER 020108*;

  • rifiuti speciali costituiti da imballaggi in materiali misti non pericolosi con codice EER 150106.

Gli accertamenti di polizia giudiziaria hanno permesso di risalire all’autore della condotta illecita, nonché il mezzo utilizzato per il trasporto dei predetti rifiuti, ovvero un trattore munito di carrello.

I predetti militari, avendo ravvisato che la situazione posta in essere integrava il reato di illecita gestione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, hanno proceduto al sequestro preventivo dell’area e del grosso cumulo dei predetti rifiuti composti da contenitori di diversa capienza (lattine in plastica in disuso) ove erano in precedenza contenute sostanze chimiche liquide, composte da anticrittogamici, antiparassitari e concimi liquidi, utilizzati in agricoltura.

Il responsabile è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.

Tale attività rientra tra quelle poste in essere per finalità di deterrenza del fenomeno dell’abbandono e dell’incendio dei rifiuti e di concreto contrasto alle conseguenze nocive del fenomeno.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

“Soggetti pericolosi per la sicurezza pubblica” due Fogli di Via del Questore da Ancona – Questura di Ancona

anticrimine

Continua incessante l’attività di prevenzione disposta dal Questore di Ancona, Dr. Cesare Capocasa, sia ad Ancona che nella provincia. 
Nei mesi scorsi pervenivano diverse segnalazioni di reati predatori realizzati nella zona di Ancona, con richieste di intervento rivolte alle Forze dell’Ordine. In particolare, grazie all’azione repressiva degli organi investigativi della locale Squadra Mobile venivano deferiti all’A.G. due soggetti, rispettivamente di origine polacca e rumena, tra i 40 e 50 anni, ritenuti responsabili di furti aggravati in concorso ai danni di esercizi commerciali, in particolare di Rivendite di tabacchi. 
Il Questore, valutati i precedenti e la condotta di vita dei due soggetti, residenti a Jesi e a Montemarciano, ritenuti responsabili dei fatti suddetti, ha disposto nei loro confronti d’iniziativa, il F.V.O. da Ancona, per tre anni. 
I provvedimenti sono stati disposti a seguito di istruttoria dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Polizia Anticrimine, nell’ambito di una specifica strategia di contrasto ai reati predatori contro il patrimonio, trattandosi di soggetti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, con precedenti ripetuti e specifici, che vivono coi proventi delle attività delittuose commesse e che per tanto presentano una maggiore probabilità prognostica di continuare a delinquere.
Il Questore di Ancona: “La Polizia di Stato mette in campo, quotidianamente, ogni strumento disponibile per raggiungere l’obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini attraverso la prevenzione dei reati, intensificando l’attività di controllo del territorio e adottando misure che incidono sulla libertà personale di soggetti considerati in base alle le previsioni normative, pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica.”


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Comportamenti antisociali e pericolosi: il Questore Maurizio Auriemma allontana 5 persone dalla provincia fiorentina ed a 3 vieta l’accesso ad alcune aree della città – Questura di Firenze

La Polizia di Stato, attraverso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Firenze, ha invece espulso dall’Italia tre cittadini stranieri accusati di vari reati, tra i quali furti, rapine e spaccio di droga

Fatti gravemente lesivi per l’ordine e la sicurezza pubblica, comportamenti antisociali, pericolosità sociale attuale e concreta: sono solo alcune delle motivazioni alla base delle incisive misure di prevenzione elaborate dalla Divisione Polizia Anticrimine di via Zara ed emesse quest’ultima settimana dal Questore Maurizio Auriemma nei confronti di 8 persone.

Sulla base di quanto emerso nel corso degli interventi delle forze di polizia si sarebbero tutte rese protagoniste, a vario titolo, di particolari quanto allarmanti episodi nella provincia fiorentina.

Si parte dalle denunce di 4 uomini sorpresi le scorse settimane dalle forze di polizia cittadine a scaricare illegalmente rifiuti e scarti tessili nei cassonetti dei rifiuti delle strade fiorentine. Il reato in questi casi è quello di “gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi” che prevede anche il sequestro dei mezzi a bordo dei quali vengono trasportati gli scarti. Gli episodi, avvenuti tutti in circostanze diverse, sarebbero stati accertati tra la zona intorno a Castello e quella del quartiere Isolotto. Nei guai per questi veri e propri comportamenti antisociali sono finiti tre cittadini marocchini – di età compresa tra i 38 e i 40 anni – ed uno cinese di 49. Per loro il Questore della provincia di Firenze ha disposto, per almeno tre anni, il Foglio di Via dal nostro comune, con l’obbligo di far rientro nelle rispettive città di residenza tra Prato e Pistoia.

Foglio di Via per tre anni, invece, dal Comune di Campi Bisenzio per un 38enne originario e residente nel Nord Italia che, trovato il mese scorso dai Carabinieri in evidente stato di ebbrezza alcolica, si sarebbe rifiutato di fornire le proprie generalità ai militari. Proprio lo stesso giorno l’uomo avrebbe inoltre preso a pugni la compagna provocandole delle lesioni.

In caso di violazione di questa misura di prevenzione, i trasgressori rischiano fino a sei mesi di arresto.

È previsto invece l’arresto da sei mesi ad un anno per chi non rispetta il cosiddetto “allontanamento” per motivi di sicurezza da determinate zone dove i destinatari del provvedimento si sarebbero resi protagonisti di comportamenti particolarmente allarmanti. Nei giorni scorsi sono due gli allontanamenti firmati dal Questore Maurizio Auriemma. Il primo è un cittadino tunisino di 33 anni, già allontanato in passato dalla Stazione Santa Maria Novella dove recentemente avrebbe nuovamente infastidito ubriaco i passanti. Per 12 mesi non potrà più rimettere piede in stazione e nell’area circostante. Per 6 resta invece preclusa la zona tra il Duomo e il piazzale degli Uffizi ad un venditore abusivo di 30 anni, di origine senegalese, sorpreso più volte all’opera dalla Polizia Municipale di Firenze.

Daspo Urbano della durata di un anno, ovvero divieto nei prossimi 12 mesi di frequentare gli esercizi di somministrazione bevande e di intrattenimento tra piazza Stazione e la Fortezza per un 40enne fiorentino che sabato scorso avrebbe aggredito un dipendente di un locale in viale Strozzi. Secondo quanto al momento ricostruito l’uomo, in evidente stato di ebbrezza alcolica, avrebbe colpito con uno schiaffo al volto un cameriere che stava servendo ai tavoli all’interno del locale. A riportare la situazione alla calma ci avrebbero pensato gli addetti alla sicurezza, accompagnando l’aggressore all’uscita. Qualora non venisse rispettato il divieto, l’uomo rischia la reclusione da sei mesi a due anni, nonché la multa da 8.000 a 20.000 euro.

Sempre durante la settimana appena conclusa la Polizia di Stato, attraverso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Firenze, ha espulso dall’Italia tre cittadini stranieri che oltre a non essere in regola con gli obblighi sul soggiorno, sarebbero stati al centro di una serie di accuse per reati che vanno dal furto, alla rapina, allo spaccio di droga.

Il primo a finire in un Centro per il Rimpatrio nel Sud della Penisola, in attesa di essere rimpatriato, è un cittadino marocchino di 34 anni fermato nei giorni scorsi da una volante del Commissariato San Giovanni nei pressi del Mercato Centrale. L’uomo, già inottemperante ad un precedente ordine di allontanamento dall’Italia, sarebbe stato denunciato per numerosi reati di diversa natura.

Accompagnati invece fuori dai confini nazionali, con voli di sola andata scortati dagli agenti della Squadra Espulsioni di via della Fortezza, un cittadino albanese di 24 anni ed uno georgiano di 38. Condannati entrambi dal Tribunale di Firenze per reati contro il patrimonio, l’Autorità Giudiziaria ha disposto nei loro confronti la misura dell’espulsione in alternativa alla detenzione carceraria.

(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

ED ESTRADATA IN ITALIA LA DONNA NIGERIANA INSERITA NELLA LISTA DEI 100 CRIMINALI PIU’ PERICOLOSI

Termina con l’arrivo all’aeroporto italiano di Roma Ciampino la lunga latitanza di JEFF Joy, una donna 48enne nigeriana, ricercata dal 2010 anche in campo internazionale con “red notice” per i reati di associazione per delinquere, riduzione in schiavitù, tratta di persone, sfruttamento della prostituzione, condannata in via definitiva alla pena di tredici anni. JEFF Joy è una delle poche donne inserite nell’elenco dei 100 latitanti pericolosi, redatto dal Gruppo Integrato Interforze per la Ricerca dei Latitanti della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, come  esponente di spicco della mafia nigeriana, cosiddetta black mafia, che per la sua pericolosità e la rete internazionale su cui opera è considerata una delle organizzazioni criminali emergenti più potenti al mondo, tanto da essere oggetto di un monitoraggio capillare in ogni Paese da parte del Segretariato Generale Interpol. Da quanto risulta dalle indagini svolte dal 2006 al 2007 dalla Squadra Mobile di Ancona, JEFF Joy aveva un ruolo di primo piano nel favorire l’arrivo in Italia, Olanda e Spagna, di ragazze nigeriane che venivano avviate al business criminale della prostituzione con l’uso di violenze e minacce di ogni genere, estese anche ai familiari rimasti in patria. Il 4 giugno 2022, la latitante è stata tratta in arresto in Nigeria dai locali servizi di intelligence – Department of State Services (DSS) – in esecuzione della red notice emessa dall’Italia, al termine di un’intensa attività di ricerca svolta anche con missioni in Nigeria da parte di funzionari del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP). La localizzazione di JEFF Joy è frutto dell’eccellente collaborazione assicurata dall’Esperto per l’Immigrazione italiano in Nigeria che ha sostenuto l’azione delle forze di polizia locali per individuare il luogo dove la donna viveva, a testimonianza delle potenzialità operative offerte dalla rete italiana di Esperti per la sicurezza che operano in 84 Paesi del mondo, tra accrediti primari e secondari. L’estradizione della latitante nigeriana, che rappresenta un unicum nei rapporti fra l’Italia e la Nigeria essendo il primo caso pilota nell’attuazione del Trattato di estradizione entrato in vigore nel 2020, è stata possibile grazie all’attività svolta in loco dalla magistratura inquirente nigeriana e all’impulso dell’Ambasciatore italiano in Nigeria in collaborazione con il Ministero della Giustizia italiano. La procedura estradizionale, avviata subito dopo l’arresto del giugno dello scorso anno, ha superato un primo step con la decisione favorevole emessa dal Giudice dell’Alta Corte Federale di Abuja – Nigeria a cui è seguita la conferma dell’autorità politica, resa ufficiale in occasione dell’incontro avvenuto del 10 febbraio scorso tra il Ministro della Giustizia nigeriano Abubakar MALAMI che ha personalmente informato l’Ambasciatore italiano Stefano De Leo della decisione di consegnare JEFF Joy alle autorità italiane. “L’Africa si conferma oggi un’area strategica per la ricerca latitanti e il contrasto al crimine organizzato. I Paesi africani in via di sviluppo rappresentano poi dei luoghi elettivi per il riciclaggio dei capitali illeciti della criminalità organizzata e l’Italia è impegnata a livello internazionale per agevolare, attraverso strumenti penali ed amministrativi, il tracciamento dei patrimoni illeciti delle mafie per il loro sequestro e confisca” ha sottolineato a margine dell’operazione il Prefetto Vittorio Rizzi, Direttore centrale della polizia criminale da cui dipende la cooperazione internazionale operativa di polizia.

(Fonte: Polizia – Questura – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)