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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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Recale. Minaccia un conoscente con un coltello: 63enne denunciato dai Carabinieri

Una discussione innescata da futili motivi ha rischiato di degenerare quando uno dei due contendenti ha estratto dalla propria autovettura un coltello da cucina minacciando di colpire l’altro.

È accaduto nel tardo pomeriggio di mercoledì in via degli Atleti a Recale, nel casertano, dove un 39enne del luogo, visibilmente agitato, ha richiesto l’intervento della pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, in transito su quella strada durante un servizio di controllo del territorio.

L’uomo, dopo essere stato tranquillizzato dai militari, ha riferito quanto accaduto pochi minuti prima, specificando che il suo aggressore, che puntando verso di lui l’arma lo aveva minacciato di morte, era ancora in possesso del coltello e si era fermato con la sua auto nella vicina via Censo.

I carabinieri, sopraggiunti dopo pochi minuti presso l’indirizzo segnalato, hanno sorpreso l’aggressore all’esterno della propria autovettura, il quale, accortosi del loro arrivo, ha cercato inutilmente di nascondere il coltello sotto l’auto.

L’uomo è stato subito bloccato e il coltello, acuminato e ben affilato, risultato avere una lama della lunghezza di 14.5 centimetri, è stato subito recuperato e sottoposto a sequestro.

Dopo le formalità di rito il 63enne, accompagnato in caserma per ulteriori accertamenti, è stato denunciato in stato di libertà. Dovrà rispondere di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Frignano. Aggredisce la moglie davanti alla figlioletta e minaccia di ammazzarla: arrestato 37enne

È accaduto nella notte fra venerdì e sabato nel piccolo centro di Frignano, nel casertano, dove i carabinieri della locale Stazione sono intervenuti a seguito di una richiesta di aiuto ricevuta dalla Centrale Operativa della Compagnia di Aversa, attraverso il numero di emergenza “112”.

Alcuni vicini, svegliati dal pianto di una bambina e dalle urla dei genitori, hanno allertato i carabinieri, preoccupati per la situazione di tensione venutasi a creare all’interno del nucleo familiare, dove era in corso una violenta lite.

Giunti sul posto dopo pochi minuti i militari hanno trovato in strada un uomo a torso nudo che, estremamente agitato, gridava parole incomprensibili all’indirizzo della sua abitazione dove si udiva il pianto di una bambina.

Entrati in casa hanno trovato la piccola in lacrime che indicava una porta chiusa a chiave e chiamava singhiozzante la propria madre.

Dopo pochi istanti anche l’uomo è rientrato in casa e, incurante dello stato della figlia, ha cominciato a gridare parole offensive e minacce di morte nei confronti della moglie che, impaurita e seriamente preoccupata per la propria incolumità, si era rinchiusa in una delle stanze dell’abitazione.

Il tentativo dei militari di riportare la calma tra le mura domestiche non è stato facile.

Dopo aver tranquillizzato la bambina di soli quattro anni, hanno invitato la madre ad aprire la porta ma, subito dopo il marito si è scagliato contro di lei rendendo necessario l’intervento di una seconda pattuglia del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Aversa, che è così riuscita a bloccare il 37enne e a placare gli animi.

Solo in quel momento la moglie 43enne è riuscita a riabbracciare la propria bambina e a riferire ai carabinieri che la violenta lite, scaturita da futili motivi, aveva avuto inizio nel corso della serata e che lei, seriamente preoccupata per la propria incolumità e quella della loro figlia, aveva anche cerato rifugio in una casa vicina, ma poi era ritornata nel suo appartamento.

Al fine di garantire la tranquillità della madre e della piccola, ancora scosse e turbate per l’accaduto, i militari le hanno accompagnate nella prima mattinata odierna presso la Stazione Carabinieri di San Marcellino, dove la donna ha formalizzato la denuncia querela nei confronti del marito.

L’uomo, condotto presso il presidio dell’Arma di Frignano, dopo le formalità di rito, è stato arrestato e posto a disposizione della competente autorità giudiziaria presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vertere. Dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

FRIGNANO (CE). AGGREDISCE LA MOGLIE E LA MINACCIA DI MORTE. ARRESTATO DAI CARABINIERI.






FRIGNANO (CE). AGGREDISCE LA MOGLIE E LA MINACCIA DI MORTE. ARRESTATO DAI CARABINIERI.

È accaduto questa notte nel piccolo centro di Frignano, nel casertano, dove i carabinieri della locale Stazione sono intervenuti a seguito di una richiesta di aiuto ricevuta dalla Centrale Operativa della Compagnia di Aversa, attraverso il numero di emergenza “112”.

Alcuni vicini, svegliati dal pianto di una bambina e dalle urla dei genitori, hanno allertato i carabinieri, preoccupati per la situazione di tensione venutasi a creare all’interno del nucleo familiare dove era in corso una violenta lite.

Giunti sul posto dopo pochi minuti i militari hanno trovato in strada un uomo a torso nudo che, estremamente agitato, gridava parole incomprensibili all’indirizzo della sua abitazione dove si udiva il pianto di una bambina.

Entrati in casa hanno trovato la piccola in lacrime che indicava una porta chiusa a chiave e chiamava singhiozzante la propria madre.

Dopo pochi istanti anche l’uomo è rientrato in casa e, incurante dello stato della figlia, ha cominciato a gridare parole offensive e minacce di morte nei confronti della moglie che, impaurita e seriamente preoccupata per la propria incolumità si era rinchiusa in una delle stanze dell’abitazione.

Il tentativo dei militari di riportare la calma tra le mura domestiche non è stato facile. Dopo aver tranquillizzato la bambina di soli quattro anni, hanno invitato la madre ad aprire la porta ma, subito dopo il marito si è scagliato contro di lei rendendo necessario l’intervento di una seconda pattuglia  del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Aversa, che è così riuscita a bloccare il 37enne e a placare gli animi.

Solo in quel momento la moglie 43enne è riuscita a riabbracciare la propria bambina e a riferire ai carabinieri che la violenta lite, scaturita da futili motivi, aveva avuto inizio nel corso della serata e che lei, seriamente preoccupata per la propria incolumità e quella della loro figlia, aveva anche cerato rifugio in una casa vicina, ma poi era ritornata nel suo appartamento.

Al fine di garantire la tranquillità della madre e della piccola, ancora scosse e turbate per l’accaduto, i militari le hanno accompagnate nella prima mattinata odierna presso la Stazione Carabinieri di San Marcellino, dove la donna ha formalizzato la denuncia querela nei confronti del marito.

L’uomo, condotto presso il presidio dell’Arma di Frignano, dopo le formalità di rito, è stato arrestato e posto a disposizione della competente autorità giudiziaria presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vertere. Dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Macerata Campania. Aggredisce e minaccia di morte la madre per estorcerle soldi: arrestato 33enne

Non era la prima volta che per ottenere del denaro aggrediva fisicamente la propria madre e distruggeva irrimediabilmente le suppellettili di casa.

Questa volta però la donna, stremata dalle violenze subite, non ha esitato a comporre il numero di emergenza “112” e a chiedere aiuto ai carabinieri.

È accaduto nella tarda mattinata di mercoledì a Macerata Campania, nel casertano, dove i militari della locale Stazione sono intervenuti per sedare la lite.

Nell’appartamento i carabinieri hanno sorpreso il 33enne in evidente stato di alterazione psicofisica che, incurante della loro presenza, ha continuato ad inveire violentemente nei confronti della madre minacciandola ripetutamente di morte.

La donna, che ha subito formalizzato la denuncia nei confronti del figlio, ha specificato che i suoi comportamenti aggressivi e violenti, sempre dovuti alle continue pretese di denaro alle quali lei non era più in grado di far fronte, si ripetevano ormai da tempo e che era seriamente preoccupata per la propria incolumità.

Il 33enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato bloccato e accompagnato in caserma, dove è stato arrestato per estorsione e maltrattamenti in famiglia.

Dopo le formalità di rito è stato condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere e posto a disposizione della competente autorità giudiziaria.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

MINACCIA DI MORTE I FAMILIARI PER NON PERDERE L’AFFIDAMENTO

Un caso di affidamento dei figli si è trasformato in una complessa vicenda giudiziaria a Santa Maria Capua Vetere, mettendo in luce le profonde tensioni e i conflitti familiari in momenti di estrema difficoltà. Un 40enne del luogo è stato rinviato a giudizio per il reato di minacce dopo aver inviato messaggi minatori ai propri familiari, tra cui il fratello, la sorella e la cognata.

 

L’origine della vicenda risale alla possibilità concreta che l’uomo potesse perdere l’affidamento dei figli, una situazione che ha portato a una reazione violenta e scomposta. In preda alla disperazione, l’uomo ha superato il limite dell’accettabile, inviando minacce di morte non solo verso il fratello, ma anche nei confronti dei suoi figli. Uno dei messaggi recitava: “I miei figli soffrono e quindi soffrirà anche il tuo. Deve essere picchiato, lo mandiamo in ospedale, lo posso anche uccidere”. Queste parole, particolarmente inquietanti, hanno destato immediata preoccupazione, spingendo la Procura di Santa Maria Capua Vetere a intervenire rapidamente.

 

La Procura ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio, e ora il 40enne dovrà difendersi dalle accuse di minacce in tribunale. L’uomo, difeso dall’avvocato Achille D’Angerio, affronterà il processo presso il Tribunale sammaritano, dove i dettagli delle sue azioni saranno esaminati per stabilire la gravità delle minacce e le relative conseguenze legali.

 

L’avvocato difensore potrebbe sostenere che il comportamento del suo assistito sia stato il risultato di un momento isolato di estrema rabbia, senza precedenti che possano indicare un comportamento continuativo o premeditato. Tuttavia, le minacce di morte e la violenza verbale rappresentano reati gravi, e sarà compito del tribunale valutare se queste circostanze attenuanti possano influire sulla sentenza finale.

 

La vicenda mette in evidenza quanto possa essere devastante la prospettiva di perdere l’affidamento dei figli e come situazioni di tale stress possano portare a reazioni estreme e ingiustificabili. La comunità di Santa Maria Capua Vetere segue con attenzione lo sviluppo del caso, in attesa che la giustizia faccia il suo corso.

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(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Sessa Aurunca. Alterato da droga e alcool litiga, si ferisce volutamente e minaccia un poliziotto: arrestato 36enne

L’uomo in evidente stato di alterazione psicofisica da influenza di alcool e stupefacenti compie atti di autolesionismo e ferisce un ispettore della Polizia di Stato accorso in suo aiuto.

E’ stato tratto in arresto dai carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Sessa Aurunca e della locale Stazione il 36enne algerino, residente a Sessa Aurunca che, nel corso della notte, in piazza mercato di quel Comune, armato di taglierino con lama di 13 centimetri e in evidente stato di alterazione psicofisica da influenza di alcool e stupefacenti, dopo aver litigato con uno straniero, poi fuggito e non identificato, ha prima compiuto atti di autolesionismo, procurandosi ferite lacero contuse sul corpo, per poi ferire al braccio un vice ispettore della Polizia di Stato che, libero dal servizio, era intervenuto per soccorrerlo.

I militari dell’Arma, nel frattempo intervenuti, hanno invano invitato l’uomo a consegnare il taglierino.

Di fronte all’energica resistenza opposta, al fine di immobilizzarlo per scongiurare ulteriori atti di autolesionismo o di aggressioni a terzi, il capo equipaggio del radiomobile si è visto costretto ad esplodergli contro un dardo con la pistola ad impulsi elettrici “taser” riuscendo così a bloccarlo senza procurargli ulteriori lesioni.

Immediatamente soccorso da personale 118 già presente sul posto, è stato trasportato presso il locale ospedale “San Rocco” per curare le lievi ferite che si era autoprocurato.

L’uomo è stato poi dimesso senza diagnosi.

L’ispettore della Polizia di Stato ha, invece, riportato una ferita lacero contusa al braccio destro e, dopo le cure del caso, è stato dimesso con 10 giorni di prognosi.

L’arrestato verrà giudicato con rito direttissimo.

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Aversa. Picchia l’ex fidanzata che lo denuncia e la minaccia pure in caserma: arrestato 37enne

Si è recato finanche in caserma per minacciare la ex che lo stava denunciando per maltrattamenti e atti persecutori.

E’ accaduto ad Aversa, nel casertano. Erano le 17:30 circa di martedì 18 giugno quando la vittima, una 36enne del posto, in palese stato di agitazione e con evidenti segni di percosse ed ecchimosi sul corpo, si è presentata presso la locale Stazione carabinieri per sporgere una denuncia contro il suo ex fidanzato che l’aveva poco prima picchiata.

Mentre la donna stava raccontando ai carabinieri l’accaduto, l’uomo, un 37enne del posto, è giunto in caserma in evidente stato di agitazione iniziando a inveire contro la donna nel vano tentativo di farla desistere dal denunciare.

Immediatamente bloccato dai militari dell’Arma è stato condotto e isolato in altro ufficio della caserma per consentire alla donna di completare la denuncia.

Ai militari dell’Arma la donna ha raccontato di conoscere l’uomo da circa 15 anni e che dall’aprile di quest’anno aveva con lui intrapreso una relazione sentimentale.  Nel corso della denuncia la vittima ha precisato che l’uomo, sin dall’inizio della loro relazione, aveva avuto nei suoi riguardi atteggiamenti morbosi e ossessivi poi sfociati anche in aggressioni fisiche mai denunciate che l’avevano, però, indotta a interrompere la relazione.

Nellastessa giornata, incontratasi con l’ex fidanzato per restituirgli il suo telefono, cellulare questi si era introdotto nella sua vettura iniziando a darle dei morsi e schiaffi.

Riuscita a liberarsi si è era poi recata presso la Stazione Carabinieri di Aversa per denunciare i fatti.

L’uomo arrestato è stato condotto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.

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Casapulla. Minaccia di morte e aggredisce il padre per cercare di estorcergli dei soldi: arrestato 41enne

Il genitore 77enne, esasperato dalle continue richieste di soldi da parte del figlio convivente, troppo spesso accompagnate da aggressioni fisiche e minacce, ha deciso di comporre il numero di emergenza “112” e di chiedere aiuto ai carabinieri.

È accaduto a Casapulla, nel casertano, dove poco prima della mezzanotte di lunedì l’operatore di turno della Centrale Operativa della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere ha inviato una pattuglia del locale Nucleo Operativo e Radiomobile.

Giunti presso l’indirizzo segnalato, i militari dell’Arma hanno trovato ad attenderli in strada l’anziano in compagnia della figlia, ancora intimorito per il comportamento aggressivo del figlio e con delle evidenti escoriazioni al braccio destro.

Dopo averlo tranquillizzato, i carabinieri, accompagnati dal 77enne, sono entrati nell’appartamento, dove hanno sorpreso il figlio 41enne ancora in forte stato di agitazione, intento a profferire minacce di morte nei confronti del padre.

Alla vista dei militari l’uomo ha raggiunto la camera da letto dove, in un momento d’ira e di violenza, scatenato a seguito del rifiuto, da parte del padre, a consegnargli 30,00 euro, aveva già sradicato dal muro parte della porta d’ingresso e infranto il vetro interno.

Dopo aver riportato la calma tra le mura domestiche, i carabinieri hanno richiesto l’intervento di personale medico del servizio “118” che, nell’immediato, ha prestato le cure necessarie all’anziano padre.

L’uomo, ripresosi dallo spavento, ha formalizzato nei confronti del figlio una denuncia-querela specificando che lo stesso non era nuovo a comportamenti aggressivi nei suoi confronti e che il motivo di tali condotte era sempre legato alla pretesa di somme di denaro.

Il 41enne, accompagnato in caserma, è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Dovrà rispondere di tentata estorsione e maltrattamenti contro familiari.

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Piana M. Verna. Elezioni comunali: toccante ringraziamento del riconfermato sindaco Lombardi: in primis alla madre

Concluso il periodo nevralgico delle elezioni, una volta assodata la vittoria, con i festeggiamenti ufficiali, sono arrivati anche i ringraziamenti per tutti gli 816 concittadini che lo hanno votato, ma in particolare per la madre del riconfermato sindaco Stefano Lombardi: Il momento dei ringraziamenti è sempre difficile. Specie al termine di una corsa elettorale densa, bellissima e combattuta.

Con 816 voti validi sono stato riconfermato Sindaco del Comune di Piana di Monte Verna.
E la rielezione è stato il momento più emozionante di tutta la mia carriera amministrativa.
L’emozione l’ho riconosciuta nei volti dei sostenitori, negli abbracci degli amici di sempre, nelle mani che ho stretto, nelle speranze che ho raccolto.
Il leitmotiv che avevamo chiesto ed impostato nel corso della campagna elettorale era basato sulla parola “entusiasmo”.
Lo abbiamo ritrovato ovunque, dentro di noi e intorno a noi.
Siamo partiti da quello, siamo passati dai punti programmatici, dagli obiettivi, di casa in casa, di piazza in piazza, e siamo ritornati a quello.
Entusiasmo. Ora ci tocca passare dalle parole ai fatti, da ciò che abbiamo immaginato a ciò che andremo a realizzare.
Rendendo le persone sempre più protagoniste delle scelte e della governance. Proseguendo il processo di costruzione di quel modello di comunità partecipato ed inclusivo che è alla base della nostra azione politica ed amministrativa.
Ringrazio tutti i candidati del gruppo, in particolare coloro che non risultano oggi tra gli eletti in consiglio, per il grande spirito di squadra e per tutto il coraggio e la forza che ci siamo scambiati in questo mese bellissimo.
Così come ringrazio la “squadra allargata”, i presentatori della lista, i rappresentanti, i sostenitori e gli amici, i volontari. Senza di loro questo risultato non sarebbe stato possibile.
Grazie alla mia famiglia, alle mie persone speciali, a quelle che ci sono state nonostante tutto e tutti, per avermi sorretto in ogni momento. Specie in quelli più critici.
Rivolgo, infine, un augurio ai consiglieri eletti del gruppo Politico Piana Viva, unitamente a tutti i candidati, complimentandomi con ognuno di loro.
Tutto ciò che ho provato a realizzare fino a qui, l’ho fatto sempre e soltanto per amore di questa comunità,
e adesso è tempo di rimettersi al lavoro.
Ps. La foto ritrae il momento in cui regalo una rosa alla mia Mamma, e credo che un’emozione così forte non sarò mai in grado di spiegarvela.
GRAZIE PIANA! Innoviamo Piana#ilfuturononsiferma
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Orta di Atella. Insegnante festeggia ma non cita sui social il marito che si fa arrestare per non ammazzarla

 

Insegnante festeggia la specializzazione al sostegno e non menziona il marito nelle dediche; lui la minaccia di morte: 60enne arrestato dai carabinieri.

Per non uccidere la moglie chiede ai carabinieri di arrestarlo.

Quello che avrebbe dovuto essere un giorno di festa per una insegnante che aveva appena raggiunto l’ambita specializzazione al sostegno, si è invece trasformato in un incubo a causa del comportamento del marito che, anziché gioire del traguardo raggiunto, l’ha minacciata di morte e di darle fuoco perché non sarebbe stato ricompreso tra le persone a cui la donna, nella giornata di ieri, avrebbe, in alcuni post, dedicato la raggiunta specializzazione.

E’ accaduto nel pomeriggio di martedì a Orta di Atella, nel casertano, dove i carabinieri, intervenuti presso la residenza dei coniugi, su richiesta della vittima, hanno tratto in arresto l’uomo che, anche in loro presenza, ha ribadito le citate minacce.

Presso gli uffici del Comando Stazione di Orta di Atella la donna ha sporto denuncia querela per i fatti odierni aggiungendo che, già da tempo, era vittima di ingiurie e violenze psicologiche da parte del marito, con cui è sposata da trent’anni, precisando, però, che detti comportamenti non erano mai sfociati in aggressioni fisiche.

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S. Maria C. Vetere. Minaccia di morte l’ex compagna davanti ai carabinieri: arrestato 19enne di S. Tammaro

Si è presentato presso l’abitazione della ex compagna, con cui aveva avuto una relazione dal gennaio del 2021 all’ottobre del 2023 e, in presenza dei carabinieri, l’ha afferrata al volto minacciandola verbalmente di spararle in faccia e di metterle una bomba sotto casa.

E’ accaduto a Santa Maria Capua Vetere, dove un giovane 19enne di San Tammaro è stato arrestato per atti persecutori.

A richiedere l’intervento dei militari dell’Arma è stata la vittima stessa.

Erano le ore 13.15 di ieri (10 giugno) quando il 19enne, ritenendo che la donna con cui si era lasciato da poco meno di un anno avesse intrapreso una relazione sentimentale con altro uomo, si è presentato sotto casa chiedendo di salire per dei chiarimenti. Al suo rifiuto il giovane è andato su tutte le furie iniziando a inveire verbalmente contro la stessa fino a quando, per pura casualità, è riuscito a salire e ad entrare nell’appartamento.

Una volta all’interno dell’abitazione ha continuato a inveire contro di lei e contro la madre di quest’ultima, al momento presente nell’appartamento, chiedendo di dirgli la verità sulla sua eventuale relazione con altro uomo. Prima dell’arrivo dei carabinieri sono giunti anche i genitori dell’uomo, allertati dalla vittima, che però non sono riusciti a calmarlo.

Il suo atteggiamento irruento è poi divenuto aggressivo appena ha visto i militari dell’Arma ed è proprio in presenza di questi che il 19enne ha afferrato al volto la sua ex minacciandola verbalmente di sparale in faccia e di metterle una bomba sotto casa.

Arrestato, è stato poi condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

In sede di denuncia la donna ha riferito ai militari dell’Arma di avere, in precedenza, sporto altra querela contro il suo ex compagno per azioni e gesti, anche violenti, subiti sia durante che dopo l’interruzione della loro relazione sentimentale che hanno ingenerato in lei ansie e paure tali da indurla a non uscire più di casa se non per lavoro.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

SANTA MARIA CAPUA VETERE. SI RECA A CASA DELLA EX COMPAGNA E LA MINACCIA DI MORTE. 






SANTA MARIA CAPUA VETERE. SI RECA A CASA DELLA EX COMPAGNA E LA MINACCIA DI MORTE. 

 

Si è presentato presso l’abitazione della ex compagna, con cui aveva avuto una relazione dal gennaio del 2021 all’ottobre del 2023 e, in presenza dei carabinieri, l’ha afferrata al volto minacciandola verbalmente di spararle in faccia e di metterle una bomba sotto casa.

E’ accaduto a Santa Maria Capua Vetere, dove un giovane 19enne di San Tammaro è stato arrestato per atti persecutori.

A richiedere l’intervento dei militari dell’Arma è stata la vittima stessa.

Erano le ore 13.15 di ieri (10 giugno) quando il 19enne, ritenendo che la donna con cui si era lasciato da poco meno di un anno avesse intrapreso una relazione sentimentale con altro uomo, si è presentato sotto casa chiedendo di salire per dei chiarimenti. Al suo rifiuto il giovane è andato su tutte le furie iniziando a inveire verbalmente contro la stessa fino a quando, per pura casualità, è riuscito a salire e ad entrare nell’appartamento.

Una volta all’interno dell’abitazione ha continuato a inveire contro di lei e contro la madre di quest’ultima, al momento presente nell’appartamento, chiedendo di dirgli la verità sulla sua eventuale relazione con altro uomo. Prima dell’arrivo dei carabinieri sono giunti anche i genitori dell’uomo, allertati dalla vittima, che però non sono riusciti a calmarlo.

Il suo atteggiamento irruento è poi divenuto aggressivo appena ha visto i militari dell’Arma ed è proprio in presenza di questi che il 19enne ha afferrato al volto la sua ex minacciandola verbalmente di sparale in faccia e di metterle una bomba sotto casa.

Arrestato, è stato poi condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

In sede di denuncia la donna ha riferito ai militari dell’Arma di aver, in precedenza, sporto altra querela contro il suo ex compagno per azioni e gesti, anche violenti, subiti sia durante che dopo l’interruzione della loro relazione sentimentale che le hanno ingenerato ansie e paure tali da indurla a non uscire più di casa se non per lavoro.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Macerata Campania. Minaccia un autorivenditore con un’arma ‘da scena’: deferito napoletano 41enne

Dovrà rispondere di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone e porto di armi per cui non è ammessa la licenza, il 41enne del napoletano che qualche giorno fa, dopo essersi presentato con il volto travisato da una mascherina ffp3 presso una rivendita di autovetture a Macerata Campania, nel casertano, ed aver chiesto di poter parlare con il proprietario, ha estratto una pistola minacciando i presenti.

Il titolare dell’esercizio commerciale, approfittando di un momento di distrazione dell’uomo, è riuscito a chiamare attraverso il numero di emergenza “112” i Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere che, in pochi minuti, grazie alla presenza in circuito della pattuglia della Stazione di Macerata Campania, sono intervenuti sul posto.

L’aggressore, accortosi del sopraggiungere dei militari, ha cercato di allontanarsi, ma è stato prontamente raggiunto, bloccato e deferito in stato di libertà.

A seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di una pistola a salve marca “Bruni” modello “92” calibro 9, contenente 3 cartucce e priva di tappo rosso. L’arma è stata sottoposta a sequestro.

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Attentato a Fico: torna la violenza politica. E si conferma la minaccia Russia-Cina

Non ci sono – evidentemente – legami diretti tra il vile attentato al premier slovacco Robert Fico e l’incontro a Pechino tra Vladimir Putin e Xi Jinping. Eppure qualche punto di contatto potrebbe rilevarsi.
Juraj Cintula, il 71enne che ha riversato sul capo del governo di Bratislava alcuni colpi di arma da fuoco è persona dichiarata “pericolosa”. Afferma di essere contro le scelte del governo del suo Paese e per questo si affida alla violenza. Il suo passato è tutt’altro che trasparente. Fico, subito soccorso, dovrebbe superare la prova, anche se le sue condizioni permangono gravi. Nei giorni scorsi da tutta Europa sono giunte dichiarazioni di sostegno alla sua persona e di condanna dell’attentato.
E non giustifica certo la violenza il fatto che il premier Fico sia un politico dal profilo equivoco: nazionalista al massimo grado, antieuropeo, putiniano di ferro, convinto che la libertà di espressione e i fondamenti dello stato di diritto possano essere aggirati per interessi particolari e di potere. Una figura la sua e un governo che poco hanno a che fare con la stessa Unione europea.
Rimane il problema di fondo: ossia si registra un nuovo episodio di violenza politica, dopo una serie di eventi – di varia caratura – registrati nelle ultime settimane. Diversi dei quali in Germania, ma anche in Francia e Paesi Bassi. Violenza che nasce da un clima politico esasperato, con forti polarizzazioni, con toni sempre eccessivi che stanno accompagnando la campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo e sulla quale si innestano elementi e scontri regionali e nazionali. Dai leader e dai candidati in campo occorre pretendere, invece, moderazione, capacità di dialogo, argomentazioni anziché invettive rivolte agli avversari. La democrazia è anzitutto questo.
Non va trascurato che, sempre in Europa, sono in atto forme di politica anti-liberale: ce lo ricordano i casi di Ungheria, Georgia, Bielorussia (quest’ultima una sanguinosa e minacciosa dittatura). Vi sono inoltre forme eccessive, finora solo nei toni, di scontro politico ad esempio in Spagna-Catalogna e nei Paesi Bassi (formazione del nuovo governo di forte impronta nazionalista, antieuropea e anti-migranti). Si collocano invece nel solco di un dibattito pre-elettorale i toni, comunque sopra le righe, della diatriba politica in Francia, Italia, Polonia e altre nazioni Ue.
Sull’altro versante sta l’incontro Russia-Cina, con l’amichevole stretta di mano tra Putin e Xi (nella foto), due figure di autocrati a capo di regimi di ferro al loro interno, dai forti tratti imperialisti, che si ritrovano alleati contro le democrazie occidentali. Considerando fra l’altro il neocolonialismo economico di Pechino e la tragedia della guerra in Ucraina scatenata da Mosca. Due esempi di quella politica che vorrebbe il mondo senza regole (o solo con le proprie regole), costituendo una oggettiva minaccia per la pace, la convivenza tra le nazioni, i diritti fondamentali, la libera economica, il tutto condito – qualora questi protagonisti lo ritenessero necessario – dal ricorso alla forza militare.
In questo scenario l’Europa “faro di democrazia”, evocata da David Sassoli, appare ancora più utile, necessaria, irrinunciabile. Il mondo ha bisogno di multipolarità, di regole, di impegno comune per la pace, per affrontare il cambiamento climatico e la rivoluzione digitale, per tener testa allo strapotere della finanza e della criminalità organizzata, per lenire le ferite di quella gran parte di umanità che lotta ogni giorno contro povertà, fame, malattie, violenze. Il mondo ha ancora bisogno dell’Europa unita.

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(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Casaluce. Minaccia di morte la vicina tentando di estorcerle del denaro: arrestato 39enne

Da diversi mesi la 42enne di Casaluce, nel casertano, non poteva affacciarsi al balcone della propria abitazione senza essere minacciata di morte e ingiuriata dal vicino di casa che, senza averne alcun diritto, continuava insistentemente a chiederle denaro.

Il 23 aprile scorso la donna, nella quale le continue aggressioni verbali avevano generato un perdurante stato d’ansia e di paura per la propria incolumità e di quella della figlia minore, anch’essa minacciata in sua presenza, ha deciso di denunciare ai carabinieri della Stazione di Teverola le violenze subite.

A seguito della denuncia i militari dell’Arma hanno immediatamente attivato le procedure volte a tutelare e proteggere la vittima e la figlia minore e a deferire in stato di libertà il 39enne del luogo già noto alle forze dell’ordine.

Nel tardo pomeriggio di domenica, però, nonostante la denuncia per atti persecutori e tentata estorsione, ricevuta pochi giorni prima, il 39enne ha nuovamente aggredito verbalmente la sua vicina di casa minacciandola di morte se non gli avesse subito consegnato del denaro.

Grazie ai servizi di vigilanza dinamica, eseguiti quotidianamente d’iniziativa dai carabinieri, è stato possibile garantire l’immediato intervento presso l’abitazione della donna dove, dopo aver sedato la lite, i militari hanno bloccato ed arrestato il 39enne.

L’uomo è stato condotto in caserma e, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Casaluce. MInaccia con un lungo coltello i genitori costretti a dargli dei soldi: arrestato 39enne

La violenta lite in famiglia, segnalata nella serata di domenica alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Aversa attraverso il numero di emergenza “112”, ha immediatamente attivato l’intervento della pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile in servizio nell’area.

Sono bastati pochi minuti ai militari dell’Arma per raggiungere il piccolo centro di Casaluce, nel casertano, dove una coppia del luogo, esasperata e intimorita dalle minacce del figlio convivente ha deciso di chiamare i carabinieri.

Nella circostanza la madre, scossa e preoccupata, ha riferito che il figlio 39enne, armato di un grosso coltello da cucina, li aveva prima minacciati di morte e poi si era fotto consegnare dal padre 50,00 euro in contanti.

Entrati nell’appartamento i militari hanno notato che uno dei cassetti della cucina era stato sradicato dalla sua sede e che tutte le posate in esso contenute era state lanciate sul pavimento.

Poco distante, sul balcone, hanno sorpreso il 39enne che, in evidente stato di ubriachezza e alterazione, minacciava verbalmente anche il fratello intervenuto per sedare la lite.

La madre, rifugiatasi in una delle stanze, sollevata dall’arrivo dei carabinieri ha subito denunciato i continui maltrattamenti subiti ormai da tempo da parte del figlio.

Il 39enne avrebbe tenuto nei loro confronti atteggiamenti violenti e di continua sfida al solo scopo di ottenere del denaro.

Li avrebbe minacciati con un coltello da cucina con lama lunga circa 30 cm. inducendo così il marito, preoccupato per la loro incolumità, a consegnargli il denaro richiesto nella speranza che si allontanasse senza fargli del male.

La stessa, ha poi proseguito riferendo che sia lei che il marito, esasperati dalla situazione, non potevano più far fronte alle continue richieste economiche.

Alla vista dei carabinieri il 39enne si è subito calmato permettendo a questi ultimi di procedere con una perquisizione personale che ha dato esito negativo.

Accompagnato in caserma è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Cinema. In uscita “Ghostbusters. Minaccia glaciale”, “Coincidenze d’amore”, “E la festa continua!”

Quarant’anni: è il tempo trascorso dal primo, folgorante, “Ghostbusters. Acchiappafantasmi”, uscito nel 1984. Il film è uno dei titoli evocativi del decennio a marcia pop-fantastico di Hollywood, quello che ha regalo sogni ancora scintillanti: basta citare “E.T.”, “I Goonies”, “Indiana Jones” e “Star Wars”. Nei cinema dall’11 aprile è arrivato un altro capitolo della saga, che promette nuova linfa creativa ma anche un omaggio al cult anni ’80: è “Ghostbusters. Minaccia glaciale” diretto da Gil Kenan, che conta su nuove star come Paul Rudd, Carrie Coon e Finn Wolfhard insieme alle “vecchie glorie” dallo smalto mai appannato come Bill Murray, Dan Aykroyd ed Ernie Hudson. In sala anche il ritorno della regina delle rom-com “a stelle e strisce”, Meg Ryan: l’attrice dirige e interpreta “Coincidenze d’amore”, adattamento del testo teatrale di Steven Dietz. In duetto con Ryan David Duchovny, in un film che si gioca tra flusso di ricordi e cura delle fratture dell’anima. Infine, dalla 18ª Festa del Cinema di Roma in sala c’è “E la festa continua!” di Robert Guédiguian, raffinato racconto di respiro sociale sul confine tra dramma e commedia brillante, puntellato da sentimento. Protagonista Ariane Ascaride, musa-moglie di Guédiguian, in un ruolo acuto ed elegante. Il punto Cnvf-Sir

“Ghostbusters. Minaccia Glaciale” (Cinema, dall’11 aprile)
“If There’s Something Strange / In Your Neighborhood / Who Ya Gonna Call? / Ghostbusters!”. Sono i primi versi dell’ormai celebre brano di Ray Parker Jr. che nel 1984 faceva da colonna sonora al film “Ghostbusters. Acchiappafantasmi” diretto da Ivan Reitman, su copione degli attori Dan Aykroyd e Harold Ramis. A quarant’anni di distanza, in un’operazione tra “reboot” e omaggio nostalgico, esce targato Sony Pictures “Ghostbusters. Minaccia glaciale” (“Ghostbusters: Frozen empire”) diretto da Gil Kenan e prodotto da Jason Reitman, figlio dello scomparso Ivan e già regista del capitolo “Ghostbusters: Legacy” (2021). È un film di respiro avventuroso-fantastico che riesce nella difficile operazione di preservare lo spirito dell’opera originaria e al contempo di aprirsi a un nuovo pubblico, a nuove esigenze narrative. Nel cast troviamo le stelle della Hollywood contemporanea come Paul Rudd, Carrie Coon e Finn Wolfhard (lanciato dalla serie “Stranger Things”) e Mckenna Grace insieme ai veterani Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson e Annie Potts.

La storia. La famiglia Spengler – Callie, Trevor, Phoebe e Gary – si trasferisce a New York, per occupare la storica sede degli Acchiappafantasmi, l’ex caserma dei pompieri. Lì ritroveranno anche i fondatori del celebre team tra cui Ray Stantz e Peter Venkman. All’orizzonte si profila una nuova, pericolosa, minaccia: da un artefatto storico riprende vita un demone che minaccia di annientare la città sotto strati di ghiaccio…

(Ghostbusters. Minaccia Glaciale – Columbia Pictures)

Il film di Gil Kenan funziona tra spassosi richiami ai primi due titoli anni ‘80, con gli irresistibili Bill Murray, Dan Aykroyd ed Ernie Hudson ancora splendidamente in campo, e nuovi simpatici personaggi come pure accattivanti linee di racconto. Con un po’ di fatica iniziale a livello narrativo – il copione stenta un po’ a trovare il giusto passo –, progressivamente l’impianto trova ritmo, regalando una grande avventura formato famiglia, capace di conquistare nuove generazioni e dare un twist di giocosa malinconia agli spettatori della prima ora. “Ghostbusters. Minaccia glaciale” è un racconto vorticoso e divertente, per un pubblico amante del fantastico, mai sazio delle atmosfere trascinanti degli anni ’80. Una delizia brillante! Consigliabile, semplice, per dibattiti.

“Coincidenze d’amore” (Cinema, dall’11 aprile)
Bentornata Meg Ryan. La regina della commedia sentimentale brillante, lanciata da “Harry, ti presento Sally…” (1989) di Rob Reiner su copione di Nora Ephron e resa intramontabile dai successivi “Insonnia d’amore” (1993) e “C’è posta per te” (1998), sempre della Ephron, dopo un lungo periodo di silenzio e distanza dal set ha trovato un copione giusto non solo da interpretare ma anche da dirigere. È “Coincidenze d’amore” (“What happens later”), che prende le mosse dal testo teatrale “Shooting Star” (2008) di Steven Dietz personalizzandolo nella direzione della commedia sentimentale dalle sfumature malinconiche. Un film che Ryan dedica all’amica scomparsa Nora Ephron, cui deve i titoli più belli in carriera. Due i protagonisti in scena, la stessa Ryan e David Duchovny (“X-Files”).

La storia. Stati Uniti, inverno. In uno scalo si ritrovano casualmente dopo due decenni Willa e Bill. I due, un tempo innamorati, oggi hanno vite segnate da affanni e irrisolti familiari. Willa è in aeroporto per andare a incontrare una persona con cui vuole riconciliarsi, Bill è in viaggio per lavoro, ma il pensiero è a casa, rivolto alla figlia con cui ha un dialogo scarno. Un’inaspettata tempesta di neve blocca i voli e concede a Willa e Bill un secondo tempo nella loro esistenza, un’opportunità per guardarsi indietro e forse riappacificarsi…

(Meg Ryan e David Duchovny, What Happens Later – Coincidenze d’amore)

Meg Ryan, durante la pandemia, ha individuato una storia intima, un passo a due esistenziale. Per lei è l’occasione d’oro per tornare al cinema che conosce meglio, quello che ha esaltato le sue qualità interpretative, giocate sulla linea di confine tra ironia e malinconia. Qui fa del suo meglio per vivacizzare un incontro-dialogo tra due ex innamorati, oggi cinquantenni dalla vita spiaggiata. Il film è un flusso di ricordi, di coscienza, direzionato tra la seduta psicanalitica e il processo di riparazione dalle sofferenze, di guarigione delle cicatrici. È l’opportunità, realistica e anche un po’ magica, di sistemare gli errori del passato e tornare a guardare il domani con fiducia.
“Coincidenze d’amore” non gira alla perfezione, appesantito da dialoghi fiume che qua e là appaiono freddi, troppo ragionati e poco intessuti di pathos autentico; il film è imperfetto e lungo nello svolgimento, ma nel complesso non si può non riconoscere a Ryan lo sforzo nel confezionare una storia sofisticata alla maniera di Nora Ephron, di cui oggi a Hollywood si sente tanto la mancanza: le rom-com odierne sono intessute per lo più di banalità e volgarità. Pertanto, è proprio il caso di dire ben tornata Meg Ryan, anche se il film non è a fuoco e incede faticosamente. La direzione però è quella giusta. Consigliabile, problematico, per dibattiti.

“E la festa continua!” (Cinema, dall’11 aprile)
Chiudiamo le uscite della settimana con un titolo di cui ci siamo già occupati durante la 18ª Festa del Cinema di Roma: “E la festa continua!” (“Et la fête continue!”) di Robert Guédiguian, di cui si ricordano i recenti “La casa sul mare” (2017) e “Gloria mundi” (2019). L’autore francese è abile nel comporre dei ritratti di comunità, sguardi sociali su periferie e storie di vita ai margini, giocati sempre tra malinconia, ironia e denuncia.

La storia. Marsiglia, oggi. L’infermiera Rosa, prossima alla pensione, è un punto di riferimento nel quartiere, occupandosi di chi versa in condizioni di disagio. Pronta a candidarsi alle elezioni amministrative, Rosa rimane spiazzata dalla (ri)scoperta dell’amore: conosce un libraio in pensione che le rivolge tenerezze dimenticate…

(E la festa continua, Luckyred)

Guédiguian compone un’opera densa di temi e diritti, intessuta da un raffinato racconto sentimentale. “E la festa continua!” ruota attorno al personaggio di Rosa, che il regista ha cesellato ancora una volta per la moglie-musa Ariane Ascaride, attrice di grande fascino ed eleganza. Rosa è capofila in una comunità-quartiere di ultimi, che ascolta e stimola alla resilienza; è una “pasionaria” con il sorriso, che si muove tra le corsie dell’ospedale o nelle vie di Marsiglia determinata ad attivare un cambiamento. Una donna che non si arrende allo status quo e su cui poggia saldo anche un articolato equilibrio familiare. Attraverso il personaggio Guédiguian tratteggia anche le sfumature di un amore adulto, tra due sessantenni, che si autorizzano a provare ancora emozioni. Un’opera di impegno civile che volteggia tra ironia e poesia. Consigliabile, problematico, per dibattiti.



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