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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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Parlamento Ue: eletta la “macchina organizzativa”. Due italiane tra i vicepresidenti

(Strasburgo) Nella prima sessione plenaria della decima legislatura del Parlamento europeo a Strasburgo, dopo aver riconfermato a larghissima maggioranza la presidente uscente Roberta Metsola, i 720 eurodeputati hanno designato ieri anche i 14 vicepresidenti, che, insieme ai 5 questori che saranno votati oggi, costituiranno l’Ufficio di presidenza del Parlamento stesso.

Elette due italiane. Pina Picierno (eurodeputata Pd, del gruppo Socialisti & democratici, S&D) – che da vicepresidente uscente ha presieduto la plenaria in cui è stata riconfermata Metsola – già al primo scrutinio ha raccolto 405 preferenze (ne servivano 333), risultando quinta nell’ordine di precedenza. Al secondo turno di votazioni, invece, è stata eletta Antonella Sberna (di Fratelli d’Italia, alla sua prima esperienze in Europa, seduta tra le fila dei Conservatori e riformisti europei – Ecr): per lei 314 voti (ne servivano 305) e il tredicesimo posto nell’ordine di precedenza. Gli altri eletti al primo ballottaggio sono Sabine Verheyen, tedesca, espressione del Partito popolare europeo (Ppe), prima degli eletti con 604 preferenze. Seguono la polacca Ewa Kopacz (Ppe) con 572 voti; lo spagnolo, sempre del Ppe, Esteban González Pons, terzo con le sue 478 preferenze; quindi, la tedesca Katarina Barley, del gruppo S&D, con 450 voti; quinta, come detto Pina Picierno; sesto il romeno, anch’egli S&D, Victor Negrescu, che ha raccolto 394 preferenze; settimo, con un solo voto di scarto (393) lo slovacco Martin Hojsik di Renew (liberali). S&D ha espresso altri due vicepresidenti, staccati di una sola preferenza: la danese Christel Schaldemose (378) e lo spagnolo Javi López (377). Dopo di loro la belga Sophie Wilmès, di Renew (371 voti); e il romeno Nicolae Stefanuta (Verdi), che ha raccolto 347 preferenze. Al primo turno hanno votato 701 parlamentari (665 le schede valide), che potevano scrivere, sulla scheda, da 8 a 14 nomi a scelta fra i 17 candidati che si erano presentati. Il primo scrutinio (la soglia per l’elezione era 333 voti) ha indicato 11 vicepresidenti. Gli ulteriori 3 sono stati scelti fra i 6 rimasti in corsa.

Il secondo scrutinio. Al secondo scrutinio hanno votato 674 deputati (che potevano scrivere fino 3 nomi sulla scheda). I voti validi sono stati 609: la soglia per l’elezione era 305. Sono dunque stati eletti il lettone Roberts Zīle, di Ecr (per lui 490 voti, che significano dodicesimo posto nell’ordine di precedenza); la già citata Antonella Sberna; e, al quattordicesimo posto, il francese Younous Omarjee (della Sinistra) con 311 preferenze. I due candidati di “Patrioti per l’Europa” e la candidata di “Europa delle nazioni sovrane” si sono fermati molto al di sotto della maggioranza necessaria all’elezione.

I cinque questori. Oggi si procede alla scelta dei 5 questori, con gli stessi criteri adottati per i vicepresidenti. I candidati, sei, sono Marc Angel (S&D), Fabienne Keller (Renew), Andrey Kovatchev (Ppe), Miriam Lexmann (Ppe), Pál Szekeres (Patrioti per l’Europa), e Kosma Zlotowski (Ecr).

La macchina organizzativa. Vicepresidenti e questori sono espressione dei gruppi e degli equilibri che hanno portato all’elezione della presidente del Parlamento europeo. Essendo parte dell’Ufficio di presidenza (che si riunisce oggi alle 18.15), sono chiamati ad assolvere compiti di responsabilità. L’Ufficio, infatti, stabilisce le norme per il corretto funzionamento del Parlamento, ne elabora il progetto preliminare di bilancio e decide in materia amministrativa, di personale e di organizzazione. Il portafoglio di ciascun vicepresidente e questore è attribuito dalla presidente in base alle specifiche responsabilità all’interno dell’Ufficio di presidenza. I vicepresidenti, infine, sostituiscono la presidente nel presiedere le discussioni in aula e nel rappresentare il Parlamento in cerimonie o, se necessario, in atti specifici. I questori, invece, membri dell’Ufficio a titolo consultivo, si occupano di questioni amministrative che riguardano direttamente i deputati.

 

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Caserta, “non pensare all’elefante” o come oscurare la grave crisi della macchina comunale

George Lakoff, linguista cognitivo di fama mondiale e professore a Berkeley, ha dedicato la sua carriera a svelare i meccanismi nascosti del linguaggio e il loro impatto sul nostro pensiero, sulle nostre azioni e sulla società in generale. Una delle sue teorie più apprezzate è quella del “non pensare all’elefante”, una strategia di framing che manipola il discorso pubblico influenzando il dibattito pubblico e indirizzando l’attenzione su specifici temi a svantaggio di altri altrettanto importanti, se non piú importanti. Nella comunicazione politica e nei media si ottiene un controllo del discorso pubblico, influenzando la percezione della realtà da parte delle persone.
Ora la strategia del “non pensare all’elefante” sembra funzionare brillantemente in una città come Caserta dove un vero ciclone si e’ abbattuto sull’amministrazione comunale, su gangli vitali nella gestione delle risorse pubbliche come un assessorato ai lavori pubblici con annesso ufficio tecnico, ma tutto sembra essere oscurato (“non pensare all’elefante) evitando deliberatamente di citare argomenti scomodi o verità scomode, utilizzando diversificate strategie. L’elefante del terremoto giudiziario, da cui sono stati travolti funzionari e uomini di governo della giunta casertana,  rimane nella stanza ma viene reso invisibile al pubblico, che viene reindirizzato verso altri temi considerati più “tranquilli”. E così all’ultimo question time nella casa comunale accade che vengono rigettate dal governo amputato della città, con varie argomentazioni, le interrogazioni dei consiglieri comunali di opposizione Aspromonte e Santonastaso sugli affidamenti e la trasparenza degli esiti di gara (era ora…….), ma maggioranza e opposizione si concentrano poi  a trattare temi come il progetto Sai e la Carta “dedicata a te” o il terminal bus all’Iperion, che rivestono la loro importanza ma appaiono risibili al confronto con la falla che si è aperta nella gestione della città in una struttura vitale della macchina comunale, atta al coordinamento di tutti gli interventi di costruzione di opere pubbliche e di pianificazione edilizia per un ammontare di svariati milioni di euro, dalla Rigenerazione urbana ai programmi Pinqua o Futura, fino al bollente capitolo dei project financing spalmati su decenni di gestione da parte dell’operatore economico come quello del restyling del cimitero. D’altra parte il sindaco Marino, congiuntamente con l’assessore Marzo agli arresti domiciliari, aveva definito il 2024 l’anno dei cantieri……
Dobbiamo imparare a riconoscere l’elefante nella stanza, anche se tutto concorre a farcelo ignorare con la trappola di un linguaggio intriso di sola retorica.

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Papa Francesco al G7: “nessuna macchina dovrebbe mai scegliere se togliere la vita ad un essere umano”

L’intelligenza artificiale “è uno strumento estremamente potente” il cui uso “influenzerà sempre di più il nostro modo di vivere, le nostre relazioni sociali e nel futuro persino la maniera in cui concepiamo la nostra identità di esseri umani”. Lo afferma Papa Francesco, intervenuto alla sessione del G7 in corso a Borgo Egnazia dedicata all’intelligenza artificiale con un discorso consegnato e in parte letto. “Il tema dell’intelligenza artificiale è, tuttavia, spesso percepito come ambivalente: da un lato, entusiasma per le possibilità che offre, dall’altro genera timore per le conseguenze che lascia presagire”, l’analisi di Francesco, secondo il quale, da un lato, l’IA rappresenta “una vera e propria rivoluzione cognitivo-industriale, che contribuirà alla creazione di un nuovo sistema sociale caratterizzato da complesse trasformazioni epocali”, permettendo ad esempio “una democratizzazione dell’accesso al sapere, il progresso esponenziale della ricerca scientifica, la possibilità di delegare alle macchine i lavori usuranti”. Dall’altro lato, però, l’IA “potrebbe portare con sé una più grande ingiustizia fra nazioni avanzate e nazioni in via di sviluppo, fra ceti sociali dominanti e ceti sociali oppressi, mettendo così in pericolo la possibilità di una ‘cultura dell’incontro’ a vantaggio di una ‘cultura dello scarto’”.

“Condanneremmo l’umanità a un futuro senza speranza, se sottraessimo alle persone la capacità di decidere su loro stesse e sulla loro vita condannandole a dipendere dalle scelte delle macchine”,

sostiene il Papa: “Abbiamo bisogno di garantire e tutelare uno spazio di controllo significativo dell’essere umano sul processo di scelta dei programmi di intelligenza artificiale: ne va della stessa dignità umana”.

“In un dramma come quello dei conflitti armati è urgente ripensare lo sviluppo e l’utilizzo di dispositivi come le cosiddette ‘armi letali autonome’ per bandirne l’uso,

cominciando già da un impegno fattivo e concreto per introdurre un sempre maggiore e significativo controllo umano”, il monito:

“nessuna macchina dovrebbe mai scegliere se togliere la vita ad un essere umano”.

“Il buon uso, almeno delle forme avanzate di intelligenza artificiale, non sarà pienamente sotto il controllo né degli utilizzatori né dei programmatori che ne hanno definito gli scopi originari al momento dell’ideazione”, argomenta Francesco: “E questo è tanto più vero quanto è altamente probabile che, in un futuro non lontano, i programmi di intelligenze artificiali potranno comunicare direttamente gli uni con gli altri, per migliorare le loro performance. E, se in passato, gli esseri umani che hanno modellato utensili semplici hanno visto la loro esistenza modellata da questi ultimi – il coltello ha permesso loro di sopravvivere al freddo ma anche di sviluppare l’arte della guerra – adesso che gli esseri umani hanno modellato uno strumento complesso vedranno quest’ultimo modellare ancora di più la loro esistenza” .

Oggi “si registra come uno smarrimento o quantomeno un’eclissi del senso dell’umano e un’apparente insignificanza del concetto di dignità umana”,

denuncia il Papa.

“Sembra che si stia perdendo il valore e il profondo significato di una delle categorie fondamentali dell’Occidente: la categoria di persona umana”,

il grido d’allarme di Francesco, secondo il quale “in questa stagione in cui i programmi di intelligenza artificiale interrogano l’essere umano e il suo agire, proprio la debolezza dell’ethos connesso alla percezione del valore e della dignità della persona umana rischia di essere il più grande vulnus nell’implementazione e nello sviluppo di questi sistemi”. “Nessuna innovazione è neutrale”, la precisazione: “Questo vale anche per i programmi di intelligenza artificiale. Affinché questi ultimi siano strumenti per la costruzione del bene e di un domani migliore, debbono essere sempre ordinati al bene di ogni essere umano. Devono avere un’ispirazione etica. Per questo ho salutato con favore la firma a Roma, nel 2020, della Rome Call for AI Ethics e il suo sostegno a quella forma di moderazione etica degli algoritmi e dei programmi di intelligenza artificiale che ho chiamato algoretica”.

Ci vuole una “sana politica” per “guardare con speranza e fiducia al nostro avvenire”,

l’appello finale del Papa, che ha messo in guardia dal “rischio concreto, poiché insito nel suo meccanismo fondamentale, che l’intelligenza artificiale limiti la visione del mondo a realtà esprimibili in numeri e racchiuse in categorie preconfezionate, estromettendo l’apporto di altre forme di verità e imponendo modelli antropologici, socio-economici e culturali uniformi”. “Non possiamo permettere a uno strumento così potente e così indispensabile come l’intelligenza artificiale di rinforzare” il paradigma tecnocratico, “ma anzi, dobbiamo fare dell’intelligenza artificiale un baluardo proprio contro la sua espansione”, la proposta del Santo Padre ai grandi della Terra. “La società mondiale ha gravi carenze strutturali che non si risolvono con rattoppi o soluzioni veloci meramente occasionali”, la tesi del Papa sulla scorta della Laudato sì: “Ci sono cose che devono essere cambiate con reimpostazioni di fondo e trasformazioni importanti. Solo una sana politica potrebbe averne la guida, coinvolgendo i più diversi settori e i più vari saperi. In tal modo, un’economia integrata in un progetto politico, sociale, culturale e popolare che tenda al bene comune può aprire la strada a opportunità differenti, che non implicano di fermare la creatività umana e il suo sogno di progresso, ma piuttosto di incanalare tale energia in modo nuovo. Questo è proprio il caso dell’intelligenza artificiale. Spetta ad ognuno farne buon uso e spetta alla politica creare le condizioni perché un tale buon uso sia possibile e fruttuoso”.

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Sorrento. Partita la macchina organizzativa del prestigioso Premio ‘Penisola Sorrentina’

L’edizione 2024 segna la vigilia dei 30 anni del riconoscimento, che verranno celebrati nel 2025.

È ufficialmente partita l’organizzazione della 29a edizione del Premio Penisola Sorrentina, riconoscimento dedicato a cinema, audiovisivo e spettacolo dal vivo, inserito nel piano di promozione del Mic e della Film Commission Regione Campania.

Il Sindaco di Sorrento Massimo Coppola, a conclusione della manifestazione 2023, con entusiasmo ha dato appuntamento a questa edizione, che si prepara quindi ad essere rinnovata nei temi, nei personaggi, nelle sinergie e nei partenariati.

“Una storia quasi trentennale non è da tutti e rende onore al territorio”, commentava il primo cittadino ai microfoni di Rai Cinema, media partner dell’evento.

L’appuntamento è per la fine di ottobre con un week end in agenda segnato da spettacolo, serie televisive e focus sull’industria del cinema e dell’audiovisivo.

(Nella foto il sindaco Massimo Coppola – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Casal di Principe (CE) – Trova la propria macchina in fiamme e denuncia il suo ex per maltrattamenti

Una richiesta d’aiuto pervenuta al numero di emergenza “112”, presso la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Casal di Principe, ha permesso ai militari del locale Nucleo Operativo e Radiomobile di sopraggiungere, unitamente a personale dei Vigili del Fuoco di Caserta, presso una delle stradine di quel centro dove pochi istanti prima era stata incendiata un’autovettura, proprio a ridosso di una delle abitazioni ivi presenti.
La proprietaria del mezzo in fiamme, presente sul posto, ha subito riferito che l’incendio poteva essere stato appiccato dall’ex compagno.
La donna, visibilmente sconvolta e preoccupata ha denunciato di essere vittima da tempo di violenze e minacce da parte dell’uomo, vessando in uno stato di ansia e paura.
I militari dell’Arma, a seguito dell’accurato sopralluogo, hanno immediatamente avviato le indagini del caso volte a ricostruire la dinamica dell’evento incendiario e a identificare il responsabile.
Contestualmente, l’uomo denunciato dalla sua ex per maltrattamenti è stato identificato e deferito in stato di libertà.

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Casal di Principe. La sua macchina prende fuoco e lei denuncia il suo ex per maltrattamenti

Una richiesta d’aiuto pervenuta domenica mattina al numero di emergenza “112”, presso la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Casal di Principe, ha permesso ai militari del locale Nucleo Operativo e Radiomobile di sopraggiungere, unitamente a personale dei Vigili del Fuoco di Caserta, presso una delle stradine di quel centro dove pochi istanti prima era stata incendiata un’autovettura, proprio a ridosso di una delle abitazioni ivi presenti.

La proprietaria del mezzo in fiamme, presente sul posto, ha subito riferito che l’incendio poteva essere stato appiccato dall’ex compagno.

La donna, visibilmente sconvolta e preoccupata ha denunciato di essere vittima da tempo di violenze e minacce da parte dell’uomo, vessando in uno stato di ansia e paura.

I militari dell’Arma, a seguito dell’accurato sopralluogo, hanno immediatamente avviato le indagini del caso volte a ricostruire la dinamica dell’evento incendiario e a identificare il responsabile.

Contestualmente, l’uomo denunciato dalla sua ex per maltrattamenti è stato identificato e deferito in stato di libertà.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

• In provincia di Pistoia un uomo ha ammazzato suo cognato per prendersi l’eredità. Secondo i pm, che gli avevano piazzato delle cimici in macchina, l’assassino aveva l’abitudine di parlare da solo e ha ricostruito in un soliloquio il delitto commesso






 

 

SABATO 20 GENNAIO 2024
Clamoroso
Nel cimitero londinese di Highgate si pagano 25 mila sterline per essere sepolti vicino alla tomba di Marx.In prima pagina
• Gli Stati Uniti hanno attaccato di nuovo postazioni degli Houthi nello Yemen. Intanto, i ribelli annunciano che i loro nemici sono l’Occidente e Israele, e che non attaccheranno navi russe e cinesi
• La crisi del Mar Rosso rischia di mettere in crisi le aziende italiane. Il primo: una missione navale Ue anti-Houthi. E poi: se la crisi dovesse prolungarsi, Palazzo Chigi mobiliterà la Sace per ammortizzare i gravi rincari assicurativi abbattutisi sulle imprese
• Dopo 27 giorni Biden è tornato a parlare con Netanyahu. Il colloquio è durato quaranta minuti. Gli Stati Uniti continuano a puntare sulla creazione di uno Stato palestinese e dicono che Israele deve ridurre i danni subiti dai civili a Gaza
• Il governo israeliano è sempre più isolato a livello internazionale

• Notte da Far West a Napoli, sono finiti sotto il fuoco dei camorristi un giovane pregiudicato di 18 anni e una passante di 68

• Francesco ha ricevuto in vaticano una delegazione degli universitari cattolici, ma non è riuscito a leggere il discorso per i postumi di una bronchite. Sui giornali stranieri è già partito il Toto-papa
• Buckingham, la malattia che avvolge Kate potrebbe essere diverticoli o isterectomia. William, i figli e i genitori Middleton le stanno sempre molto dietro

• La Corte d’Assise di Roma ha condannato a 20 anni l’ufficiale di Marina Walter Biot, sorpreso a passare ai russi informazioni riservate. In totale rischia di rimanere in prigione almeno mezzo secolo

• A Bologna qualche centinaio di persone si sono ritrovate nel cortile del Comune per contestare il limite di velocità a trenta allora. Il sindaco Lepore sembra provato

• In provincia di Pistoia un uomo ha ammazzato suo cognato per prendersi l’eredità. Secondo i pm, che gli avevano piazzato delle cimici in macchina, l’assassino aveva l’abitudine di parlare da solo e ha ricostruito in un soliloquio il delitto commesso

• Il Giappone è riuscito a far arrivare una sonda sulla Luna. Ora però sembra che non riesca a far nulla, perché non le funzionano i pannelli solari
• Il vecchio attico di City Life, dove i Ferragnez abitavano prima del trasloco, è in affitto per 35 mila euro al mese
• Ultime dall’Arabia Saudita, Inter – Lazio di Supercoppa è finita 3 a 0. Lunedì in finale i nerazzurri se la vedranno con il Napoli
• Nuova tegola per De Laurentiis. La procura di Roma ha chiuso l’indagine per falso in bilancio scaturita dall’affare Osimenh. Ora don Aurelio deve decidere se farsi interrogare o produrre una memoria a propria difesa. Rischia il rinvio a giudizio
• Carlos Sainz senior, 61 anni, padre del Carlos Sainz che corre con la Ferrari in Formula 1, ha dominato la Dakar con l’Audi. Una famiglia di piloti
• È morto Wolfgang Wickler, etologo, esperto in comportamento animale. Fu l’allievo e l’erede del premio Nobel Konrad Lorenz. Aveva 92 anni

Titoli
Corriere della Sera: Biden, gelo con Netanyahu
la Repubblica: L’Italia in vendita
La Stampa: Manovra e Mes, altolà Ue / «L’Italia ora cambi linea»
Il Sole 24 Ore: Bankitalia: Pil fermo, rischi dal Mar Rosso / L’inflazione scenderà sotto quota 2%
Avvenire: Missione di difesa
Il Messaggero: Alta tensione in Mar Rosso / Bankitalia: allarme import
Qn: Tajani: «I nostri soldati a Gaza per la pace»
Il Fatto: L’editto a grappolo su Report e la Raffaele
Libero: Elly s’è fermata a Gubbio
La Verità: Speranza torna per insultare
Il Mattino: Mar Rosso, Sos commercio
il Quotidiano del Sud: Davos e Kampala, il mondo ribaltato
il manifesto: L’ha detto
Domani: Cpr, Meloni non aspetta l’Alta Corte / L’esercito già al lavoro in Albania

IN TERZA PAGINA
Carmelo Caruso racconta la seconda giornata del conclave del Pd a Gubbio, Mattia Feltri smonta uno slogan di Elly Schlein, Irene Soave ci fa sapere che in Olanda stanno pensando di togliere le esenzioni fiscali a re Guglielmo. Infine: Nicola Borzi parla della crisi della stampa italiana (non leggete, se siete deboli di cuore)
IN QUARTA PAGINA
Dall’ultima fiera dell’elettronica di Los Angeles, gli occhiali “artificialmente intelligenti”, che si indossano, ti aiutano a vedere quello che vedi (e che non vedi), rispondono ventiquattr’ore su ventiquattro a qualunque domanda e, naturalmente, rendono superfluo l’uso dello smartphone

 

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Gru Parole bestiali grù/  SIGNIFICATO Nome comune degli uccelli appartenenti alla famiglia dei Gruidi; macchina per il sollevamento e lo spostamento di carichi/  ETIMOLOGIA dal latino gruem, onomatopeico, di origine indoeuropea.






Gru Parole bestiali grù/  SIGNIFICATO Nome comune degli uccelli appartenenti alla famiglia dei Gruidi; macchina per il sollevamento e lo spostamento di carichi/  ETIMOLOGIA dal latino gruem, onomatopeico, di origine indoeuropea.

  • «Guarda com’è alta quella gru.»

Alcuni  mettono  dappertutto. Per esempio, nulla sembrerebbe più lontano dalla gru del geranio, eppure il nome di questa  significa “becco di gru”, per via della forma allungata dei suoi frutti. Inoltre “” viene dal francese pied de grue, perché quando si traccia una genealogia è facile che si crei uno schema a “piede di gru”, in cui tre linee si diramano da un solo punto.

Persino nel groviera sembra esserci lo zampino della gru, giacché trae il suo nome dal distretto della Gruyère, in Svizzera, il cui stemma è appunto una gru. Si narra infatti che quando un guerriero , Gruérios, arrivò in quella regione, una gru bianca si levò in volo davanti a lui. Egli, interpretandolo come un buon , costruì lì il suo castello, dando origine alla  dei conti di Gruyère.

Non tutto ciò che luccica, però, sa di groviera. Al contrario, questo infido formaggio si ammanta di molti falsi miti. Anzitutto – incredibile a dirsi – il groviera non ha buchi. In realtà non è neppure un formaggio, ma una famiglia di formaggi, che nacque in Svizzera ma divenne celebre grazie ai francesi. Il che ha generato un po’ di confusione con il formaggio francese Emmenthal (quello sì bucherellato).

Secondo: il groviera non piace granché ai . Questa è un’invenzione dei cartoni animati, data dal fatto che il groviera/Emmenthal è facile da disegnare e ben riconoscibile. Tuttavia, se un topino dovesse scegliere tra formaggio e , sceglierebbe senza esitazione il secondo.

Terzo: il groviera non c’entra niente con le gru. I conti di Gruyère devono il loro nome al fatto che, tra i loro doveri, c’era anche la  delle acque e delle foreste, detta gruerie; in pratica erano dei “conti forestali”. La gru comparve solo a posteriori, per una paraetimologia abilmente romanzata.

La leggenda, comunque, testimonia una generale  nei confronti delle gru, che si estende non solo alla nostra tradizione ma anche a quelle asiatiche, in particolare a quella giapponese. L’orizuru, ossia l’origami a forma di gru, è la forma più  di quest’arte e si lega a una leggenda: poiché si diceva che le gru potessero vivere fino a 1000 anni, colui che riesce a creare 1000 orizuru potrà ottenere salute e .

Tale tradizione ha assunto un risvolto  a metà del Novecento. Una bambina giapponese, Sadako, si ammalò di una leucemia inguaribile, come molti bambini esposti alle  delle bombe atomiche. Decisa a guarire, la bimba si dedicò con grande diligenza a creare origami nel suo lettino d’, arrivando secondo alcune fonti a 1500. Purtroppo il suo  non fu esaudito, ma da allora gli orizuru divennero un  internazionale di pace.

Perfino l’uso più prosaico che si possa fare della parola “gru” porta in sé l’idea di qualcosa che solleva e costruisce. In effetti oggi  più spesso di vedere delle gru nel senso meccanico del termine che non in quello ornitologico; ma c’è qualcosa di commovente nel pensiero che i primi a forgiare questi enormi macchinari li chiamarono con i nomi di ciò che gli era più famigliare, gli animali della . Lo stesso peraltro si può dire del muletto, del , della , del martinetto (da , che in diversi dialetti è un soprannome dell’). Anche in piena città si può trovare una fattoria intera… a saperla vedere.

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PRIMA PICCHIA LA COMPAGNA E LA SUOCERA POI TAMPONA LA LORO MACCHINA E INFINE SCAPPA.  I CARABINIERI LO RINTRACCIANO E LO ARRESTANO

Rientra a casa ubriaco e senza motivo picchia la compagna. E’ accaduto a Casapesenna. Erano le 02.30 del 18 ottobre quando l’uomo, un 24enne del posto, rientrato ubriaco presso la sua abitazione, invece di andarsene a dormire ha iniziato a picchiare la 22enne compagna e a mettere a soqquadro l’abitazione.

A dare l’allarme è stata la mamma della vittima che, recatasi presso quell’abitazione per accudire la nipotina e consentire alla figlia di andare a lavorare, ha trovato il genero che la stava picchiando.

Senza nemmeno vestirsi la vittima è riuscita scappata con la figlioletta di pochi mesi e con la mamma dirigendosi, in auto, una Fiat Punto, verso la caserma dei carabinieri.

Durante il tragitto sono state raggiunte dall’uomo che, alla guida della sua vettura, una Fiat 500, ha provato a fermarle tamponandole e, non riuscendovi, si è dato alla fuga.

Accompagnate presso l’abitazione per consentire alla vittima di vestirsi, i carabinieri hanno trovato l’appartamento totalmente a soqquadro e con diverse macchie di sangue sul pavimento e sulle mura, riconducibili all’uomo feritosi mentre rompeva suppellettili.

E’ durante l’acquisizione della denuncia che i militari dell’Arma hanno appreso che anche in passato l’uomo, in più circostanza, aveva aggredito la donna che, per timore di ripercussioni, non aveva mai sporto denuncia.

L’uomo, rintracciato dai carabinieri presso l’abitazione dei genitori in Villa Literno, è stato tratto poi tratto in arresto e tradotto presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere (CE).

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Adescatore di minorenne: “Sali in macchina con me ti fotografo le scarpe per Instagram

Rimini, 2 ottobre 2023 – Due ragazzine di 12 anni, che frequentano le scuole medie di Rimini, hanno raccontato ai genitori di essere state importunate e adescate da un uomo di circa trent’anni, che avrebbe chiesto loro di salire sulla sua macchina per scattare delle foto alle loro scarpe.
I due episodi sarebbero avvenuti venerdì scorso attorno alle 7.30 nella zona di via Acquario, a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro. I familiari delle piccole si sono presentati in Questura per denunciare l’accaduto. Il presunto adescatore avrebbe prima tentato l’approccio con una delle due ragazzine, venendo però respinto e allontanato. In seguito avrebbe iniziato a blandire anche una seconda minorenne, riuscendo in qualche modo a convincerla a salire a bordo dell’auto, con la scusa – pare – di voler realizzare delle foto per Instagram.
La bambina si sarebbe però insospettita a causa del suo comportamento e si sarebbe quindi allontanata di corsa. La Polizia di Stato sta svolgendo degli accertamenti allo scopo di identificare il presunto adescatore. Il Sostituto Procuratore Davide Ercolani ha aperto un fascicolo di indagine e disposto una perquisizione a carico di un indagato.

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Orta di Atella (CE) – Pusher sorpreso in macchina con assortimento di droga pronto per lo spaccio. Arrestato dai Carabinieri

Era fermo con la sua autovettura nei pressi del bar di via Bugnano, ad Orta di Atella, in provincia di Caserta, il 21enne del luogo che la notte scorsa è stato fermato per un controllo dai Carabinieri della Compagnia di Marcianise, mentre si intratteneva con fare sospetto con alcuni giovani, che alla vista dei militari si sono frettolosamente allontanati.
I Carabinieri, che si sono subito imbattuti nell’insofferenza del 21enne, lo hanno identificato e perquisito, rinvenendo nella sua autovettura un assortimento di droga pronto per la cessione. Sono infatti state sequestrate, nella sua disponibilità, cinque dosi di cocaina, 6 dosi di marijuana, 8 stecche di hashish e 340,00 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio.
Il giovane è stato arrestato e accompagnato presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

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Trasporto della Macchina di Santa Rosa – Questura di Viterbo

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Grandioso trasporto di ‘Gloria’ che per l’ultima volta ha assolto meravigliosamente il compito di portare Santa Rosa ‘a casa’ .

Grazie agli oltre 150 facchini si è realizzato alla perfezione.

Eccellente è stato il servizio di ordine pubblico diretto dal Dott. Antonio Consoli, Dirigente della Divisione P.A.S., che ha visto impiegato il personale di tutte le Forze di Polizia. 


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Nascondeva la droga dentro i passaruote di una macchina in sosta: la Polizia di Stato arresta un 49enne tarantino – Questura di Taranto

sequestro Falchi

La Polizia di Stato ha arrestato un 49enne tarantino perché ritenuto presunto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Durante i quotidiani servizi di controllo del territorio finalizzati a contrastare il diffuso fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, i Falchi della Squadra Mobile hanno notato un soggetto, ben noto alle Forze dell’Ordine perché già condannato diverse volte per reati di droga, che si aggirava circospetto in una via del centro città e che, dopo aver confabulato con alcuni giovani – alcuni dei quali noti tossicodipendenti – che all’apparenza incontrava casualmente per strada, si allontanava per dirigersi verso alcune auto in sosta e prelevava qualcosa posizionato sui relativi passaruote.

Gli investigatori, di fronte a tali evidenze hanno immaginato che il predetto avesse ricominciato con la sua attività di spaccio.

Sottoposto a controlli, l’uomo ha consegnato spontaneamente ai poliziotti, prelevandoli dal davanzale di un appartamento disabitato posizionato a piano terra, 2 dosi di hashish del peso complessivo di circa 2 grammi e 3 dosi di cocaina del peso di circa 0,60 grammi.

I colleghi, memori del modo di agire dello stesso, hanno iniziato a controllare le autovetture parcheggiate nei paraggi per cui il 49enne ha prelevato un involucro occultato su un passaruota di un’auto parcheggiata poco distante.

All’interno erano custodite 119 dosi di cocaina del peso complessivo di circa 23 grammi, mentre addosso veniva rinvenuta, dentro il portafoglio, la somma di 75 euro, probabile provento dell’attività illecita.

Trasmessi gli atti all’Autorità competente, il soggetto è stato tratto in arresto, mentre tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro.

Si ribadisce che per l’indagato vige il principio della presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva.


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Palio dell’Assunta: la macchina della sicurezza e le misure previste dal Questore Milone – Questura di Siena

Ad incrementare i servizi di controllo del territorio ci sarà anche una pattuglia del Reparto a Cavallo della Polizia di Stato di Firenze

E’ pronta la macchina della sicurezza con le misure previste dal Questore di Siena Milone per il Palio del 16 agosto e per le prove.

Ieri si è, infatti, tenuto il Tavolo Tecnico, che segue al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto.

Alla riunione operativa, hanno partecipato tutti i rappresentanti delle Forze e Corpi di Polizia e degli enti ed aziende interessati alle manifestazioni del Palio, oltre al Rettore del Magistrato delle Contrade.

Il Questore, in apertura della riunione, ha illustrato le misure pianificate per le quattro giornate d’impegno in vista della carriera di domenica, sottolineando che, in linea generale, è confermato il dispositivo adottato a luglio.

Milone ha evidenziato, in particolare, la necessità di agevolare più possibile il deflusso, richiedendo la massima collaborazione del mondo contradaiolo, con l’obiettivo comune di garantire la sicurezza di tutti, senesi e turisti.

Le attività preventive a carattere generale e di controllo del territorio, già intensificate nei primi giorni di agosto, con particolare riguardo alle zone di confine tra le Contrade rivali, sono state ulteriormente incrementate a partire da ieri, in tutto il centro storico ed in periferia, nelle vie di accesso alla città, con attenzione anche alle aree di parcheggio principali.

I servizi, coordinati dal dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Siena, coadiuvato da un Ufficiale dei Carabinieri, verranno effettuati con l’impiego di personale dei Reparti Prevenzione Crimine della Polizia di Stato e degli equipaggi dell’Arma e della Guardia di Finanza.

Come ulteriore incremento dei servizi di controllo del territorio, sarà presente come per il Palio di luglio, anche una pattuglia del Reparto a Cavallo proveniente da Firenze.

Oltre a garantire il regolare svolgimento delle prove e della Carriera, l’obiettivo delle attività di controllo, anche a vasto raggio, che vedono l’impiego di personale in abiti civili ed in uniforme, è quello di prevenire e reprimere la commissione di reati contro il patrimonio, come scippi e borseggi e furti negli appartamenti, specie nei periodi in cui sono lasciati incustoditi.

Nelle quattro giornate, in tutta l’area limitrofa a Piazza del Campo, massima attenzione verrà rivolta, ai varchi di accesso che saranno vigilati e presidiati dalla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza, nonché dal personale della Polizia Provinciale e Municipale, con la collaborazione degli steward, per il controllo e filtraggio, anche con i metal detector, delle persone che vorranno entrare.

Coordinate da un Funzionario, le unità cinofile antiesplosivo e gli artificieri antiesplosivo, si occuperanno delle attività di bonifica, dentro la Piazza, nelle aree delle acque piovane e dei bottini sotterranei, prima delle prove e della corsa.

Il dispositivo prevede, inoltre, operatori specializzati delle UOPI della Polizia di Stato e delle SOS dell’Arma dei Carabinieri, unità qualificate per la gestione di situazioni critiche, nonché la squadra di specialisti per eventuali problematiche inerenti i droni.

La Polizia Scientifica sarà impegnata per documentare gli eventi ed eventuali criticità che dovessero insorgere durante le manifestazioni.

Sulla Torre del Mangia del Palazzo Pubblico, sarà allestito il Centro Unificato di Coordinamento, alla guida del quale è preposto un Funzionario della Questura, composto da rappresentanti di ciascuna Forza di Polizia e di Pubblico Soccorso, collegati via radio con le loro articolazioni operative, per gestire tutte le informazioni e i profili riguardanti la sicurezza, con una visione diretta sulla Piazza, sia in occasione delle prove serali che per il Palio del 16 agosto.

Sempre dall’alto verrà attuato un servizio specifico con l’impiego di tiratori scelti in punti strategici individuati sui tetti, con il supporto aereo del Reparto Volo della Polizia di Stato.

Siena, 12 agosto 2023

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Digital detox

Sul limitare del bosco, nei prati che sovrastano il piccolo abitato di Malosco (Tn), mi incuriosisce un cartello realizzato in plastica trasparente. Riporta i simboli dei principali social media (Instagram, Facebook e Twitter) e la scritta “In Val di Non, nei luoghi più belli, il cellulare non prende. Ritorna ad apprezzarli con gli occhi, con il cuore e con la mente”. Quello che poteva essere un disagio è stato qui trasformato intelligentemente in un’opportunità, in un valore aggiunto a qualche giorno di riposo e di vacanza immersi nella natura. A fianco, un altro cartello indica cosa fare nel caso di incontro con un orso. Il rischio oggi è, per tutti, indubbiamente molto alto. Non quello di un faccia a faccia con un plantigrado, ma quello di vedere e di vivere sempre le cose attraverso la mediazione di un dispositivo elettronico (del suo schermo e della sua fotocamera) e di dover in tempo reale “condividere” con altri quello che si sta vedendo, facendo, perfino mangiando. Quasi che, se gli altri non lo sanno, la mia esperienza sia meno reale, il panorama meno bello, il mio pasto meno gustoso. E siamo sinceri, questo non è (solo) un problema dei giovani. Il cellulare, o sarebbe meglio dire lo smartphone, ovvero questo dispositivo elettronico che per sbaglio funge anche da telefono, ma che ci permette di scattare foto e realizzare filmati, ascoltare musica e guardare video, compiere pagamenti e altre operazioni bancarie, trovare la strada giusta, consultare il meteo, monitorare la nostra attività fisica e mantenere appunto in ogni momento attiva la nostra rete sociale attraverso i social e svariate app di messaggistica – incorporando così in un unico aggeggio le funzioni di telefono, macchina fotografica, cinepresa, sveglia, computer, TomTom e iPod (e chi se li ricorda più questi ultimi?), barometro e cardiofrequenzimetro… – è diventato per la maggior parte di noi una sorta di protesi, inseparabile e indispensabile. Tanto che quando non c’è rete, quando WhatsApp non funziona o addirittura quando è lo stesso telefono a non volerne sapere di accendersi (pare che moltissime persone non lo spengano mai neppure di notte), l’ansia e il panico si diffondono rapidamente, a tutte le età. Ma è proprio in quei luoghi e in quei momenti che puoi avere la grazia di riprendere contatto con la realtà, di renderti conto che il mondo esiste, gli altri esistono e perfino tu esisti, anche quando sei disconnesso e non raggiungibile; che i panorami si possono fissare nella mente e nel cuore; che il silenzio può diventare la più bella colonna sonora di un momento speciale. La buona notizia è che questa condizione può essere non solo il positivo effetto collaterale di un disservizio tecnologico, ma anche il frutto di una libera scelta. Gli esperti di comunicazione la chiamano “digital detox”, ovvero “disintossicazione digitale” e pare sia praticata da un numero crescente di persone di tutte le età che decidono per un periodo più o meno lungo (in genere un weekend o un’intera settimana di ferie) di spegnere del tutto o limitare al massimo l’utilizzo del telefono, del computer e di ogni altro dispositivo elettronico. E per non “cadere in tentazione” si può addirittura decidere di lasciarli a casa, comunicando, come si faceva un tempo, un proprio recapito in caso di autentiche emergenze. All’inizio potrà risultare difficile, ma i benefici, assicurano gli psicologi, saranno una maggior attenzione a ciò che ci circonda, meno ansia, miglior capacità di rilassarsi e più disponibilità nel vivere a pieno il rapporto con chi si ha vicino. E forse anche una maggiore facilità di “connessione” con Dio. Penso proprio valga la pena provare!

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Nascosti due etti di marijuana in buste sottovuoto all’interno della macchina – Questura di Vibo Valentia

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Arrestato dalla Polizia di Stato

Procedono senza sosta i servizi della Polizia di Stato di contrasto alla criminalità diffusa nel territorio vibonese, mirati in particolare a combattere il fenomeno dello spaccio di sostanza stupefacente, con particolare riguardo all’area costiera, maggiormente interessata in questo periodo dall’afflusso turistico.

Lungo la strada statale che conduce ad una località della c.d. “Costa degli Dei”, un equipaggio della Squadra Mobile notava una autovettura tenere un comportamento sospetto, procedendo al controllo del conducente.

Insospettiti dal comportamento dell’uomo, agitato alla vista dei poliziotti, gli stessi effettuavano una perquisizione del veicolo, rinvenendo due buste sottovuoto di sostanza stupefacente del tipo marijuana nascoste sotto il sedile anteriore del veicolo. Le buste contenevano precisamente mezzo etto cadauna, per complessivi circa 100 grammi di marijuana, chiaramente destinata alla successiva vendita al minuto.

La perquisizione è stata poi estesa anche all’abitazione dell’uomo, rinvenendo ulteriori buste sottovuoto, ritenute utili per il confezionamento della sostanza stupefacente, oltre a due dosi in piccoli involucri in plastica, già pronte per lo spaccio.

Sulla scorta degli elementi investigativi raccolti, si è si proceduto all’arresto in flagranza dell’indagato per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana e, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, l’uomo è stato sottoposto alla misura precautelare degli arresti domiciliari.

Successivamente all’udienza presso il G.I.P. del Tribunale Ordinario veniva convalidato l’arresto e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora presso il comune di residenza con permanenza domiciliare in orario notturno.


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)