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l’ora

Piedimonte Matese. ‘L’ora delle decisioni irrevocabili’: il prof. Pepe intervista l’autore Eugenio Di Rienzo

Ancora un sagace servizio del professor Armando Pepe che stavolta ha intervistato, anche per noi, Michele Di Rienzo, autore del libro “L’ora delle decisioni irrevocabili”.

Per accedere alla video intervista, cliccare sulla foto oppure sul seguente link:

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(News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

 

Capua. ‘Mi sai dire l’ora?’: domenica 21 al Teatro di palazzo Fazio anteprima assoluta nazionale

Il sedicesimo spettacolo in programma per la sezione “Teatri d’Innovazione” è “Mi sai dire l’ora?”, regia di Luigi De Sanctis. Lo spettacolo è un’anteprima assoluta nazionale ed è inserito nella Sezione “Teatri d’Innovazione”.

Si terrà in data DOMENICA 21 APRILE 2024 (ore 19.00) presso la Sala Teatro di Palazzo Fazio, via Seminario, 10 – Capua (CE) il 16^ spettacolo in programma della SEZIONE TEATRI D’INNOVAZIONE, Curatore di Sezione Fausto BELLONE, SALA TEATRO di PALAZZO FAZIO via Seminario 10, Capua.

Peppe ROMANO – Luigi DE SANCTIS; “MI SA DIRE L’ORA?” (Anteprima Nazionale), REGIA Luigi DE SANCTIS.

INTERPRETI: Peppe ROMANO – Luigi DE SANCTIS; VOICE OVER: Rosalba CILIENTO; ADATTAMENTO MUSICALE: Mario DI FRAIA; DISEGNO LUCI: Giovanni GUARINO.

TRAMA

Un facoltoso avvocato di nome Peppe, trascorre una giornata in compagnia del figlio Luigi che sta terminando il servizio militare. Il ragazzo, di temperamento chiuso e poco ambizioso, è infastidito dall’invadenza del padre il quale, dal canto suo, è consapevole di essere quasi un estraneo per il figlio. Le tensioni tra i due sfogano nello scontro quando il padre comprende finalmente e con rabbia che le proprie aspettative nei confronti di un figlio sconosciuto sono ben distanti dalla realtà del giovane, che, seppur con lentezza e incertezza, è avviato autonomamente in direzioni completamente opposte. L’anziano avvocato resta solo, quando viene nuovamente raggiunto da Luigi. I due sciolgono finalmente le difficoltà dell’incontro e si abbandonano sereni ad un gioco infantile nel quale Luigi, imitando i gesti del nonno paterno, estrae l’orologio d’argento dalla giacca e risponde orgoglioso ed impettito alla domanda: Mi sa dire l’ora?

NOTE DI REGIA

Lo spettacolo è costruito in crescendo per descrivere l’incontro/scontro fra un figlio che ha soggezione del genitore e un padre che vuole recuperare, in un solo giorno, quello che ha mancato di fare per anni: prima, incerti, si studiano, poi sono pronti a mettere le carte in tavola e lo studio sull’incomunicabilità verbale diventa profondo ed appassionante, restituendo un rapporto umano attraverso significativi dettagli e illuminanti sottigliezze, supportato da due ottime interpretazioni, cullato/oppresso da un ambientazione livida.

Info – Prenotazione: 3389924524 – 3343638451 – 3456129167; info@antonioiavazzo.it/

Info – contatti: Antonio Iavazzo, Cell. 3389924524 – info@antonioiavazzo.it

FaziOpenTheater 2023 – 2024 (VI Edizione), Rassegna Nazionale di Teatro – Danza – Arti Performative, Ideazione e direzione artistica di Antonio IAVAZZO, Organizzazione generale di Gianni ARCIPRETE.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caporalato Armani: “Gli operai cinesi pagati 2 euro l’ora” MILANO – Commissariata una società del gruppo, accusata di omessa vigilanza sui subappalti: “Prassi collaudata”. Trovato il “registro del nero”






 ARMANI? PEGGIO dei  BENETTON, degli  AGNELLI, dei  DELLA VALLE, dei  De BENEDETTO, degli ANGELUCCI, di SANTANCHE’, di TANZI

PARIS, FRANCE – JULY 06: Fashion designer Giorgio Armani walks the runway during the Giorgio Armani Prive Couture Haute Couture Fall/Winter 2021/2022 show as part of Paris Fashion Week on July 06, 2021 in Paris, France. (Photo by Peter White/Getty Images)

 

Caporalato Armani: “Gli operai cinesi pagati 2 euro l’ora”

MILANO – Commissariata una società del gruppo, accusata di omessa vigilanza sui subappalti: “Prassi collaudata”. Trovato il “registro del nero”

DI DAVIDE MILOSA
6 APRILE 2024

“Quel che emerge è che alla Giorgio Armani Operations (GA) Spa vi è una cultura di impresa gravemente deficitaria sotto il profilo del controllo, anche minimo, della filiera produttiva della quale la società si avvale. Una cultura radicata all’interno della struttura che ha di fatto favorito la perpetuazione degli illeciti”. E ancora: “Una prassi così collaudata, da poter essere considerata inserita in una più ampia politica d’impresa diretta all’aumento del business”.

Questi i passaggi decisivi con i quali la Procura di Milano ha ottenuto dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale l’amministrazione giudiziaria per un anno del braccio industriale del gruppo Giorgio Armani con un capitale sociale di 24 milioni. Alla base della decisione la contestazione di un acclarato sfruttamento del lavoro (caporalato), che la GA Operations non ha impedito. Secondo gli inquirenti, la società partecipata al 100% dal gruppo Armani è “ritenuta incapace di prevenire e arginare fenomeni di sfruttamento lavorativo non avendo messo in atto misure idonee alla verifica delle reali condizioni lavorative, ovvero delle capacità tecniche delle aziende appaltatrici tanto da agevolare (colposamente) soggetti raggiunti da corposi elementi probatori in ordine al delitto di caporalato”. Tanto che i carabinieri durante un controllo in un opificio hanno trovato un ispettore della Giorgio Armani Operations intento a fare i controlli qualità. Le vittime sono decine di lavoratori cinesi impiegati in quattro opifici riconducibili a ditte sempre cinesi, costretti a lavorare oltre 14 ore a meno di 2 euro all’ora o a cottimo a 1 euro per una borsa confezionata, venduta all’appaltatore a 90 euro e che poi in negozio con il marchio Armani arrivava a 1.800 euro. Il sistema fotografato dall’inchiesta è molto semplice: la Giorgio Armani Operations esternalizza al 100% la produzione appoggiandosi a due ditte: la Manifatture Lombarde Srl e la Minoronzoni Srl. Le due società in realtà non hanno capacità produttiva e quindi subappaltano a imprese cinesi. In sostanza le Srl italiane forniscono solo i modelli da riprodurre. In questo caso si tratta di borse e cinture con marchio Armani. La ricostruzione degli illeciti, per i pm, torna indietro di sette anni. Gli accessi presso gli opifici da parte dei carabinieri hanno rilevato: assenza di dispositivi di sicurezza sulle attrezzature; assenza di formazione lavoro e visite mediche; la presenza nei luoghi di aree adibite a dormitorio e mensa che “consentono un utilizzo di forza lavoro h24”. “Mentre – scrive il Tribunale – la conferma che l’attività di produzione dichiarata è stata sottostimata è data dalla rilevazione degli assorbimenti elettrici che attestano l’innalzamento del livello di consumo tra le 6.45 e le 21.00 anche in giorni festivi. Il dato dei consumi inoltre conforta anche l’attendibilità delle dichiarazioni acquisite da una dipendente e conferma i dati del ‘registro nero’ rinvenuto in azienda circa le ore effettivamente svolte dall’organico dipendenti”. Di più: “Dalle dichiarazioni degli operai sono emerse paghe anche di 2/3 euro orarie, tali da essere giudicate sotto minimo etico”.

Di tutto questo, per l’accusa, era consapevole l’appaltatore, mentre il committente, e cioè la Giorgio Armani Operations Spa non risulta abbia mantenuto serrati controlli, visto che l’unico audit fatto è del 2020 e dove tra l’altro non è segnalato un dato decisivo: l’assenza di capacità produttiva della Manifatture Lombarde. Un operaio racconta: “Mi trovavo presso la Minoronzoni quando venne un’impiegata e ci fece nascondere, io e altri 4 imprenditori cinesi, in un angolo dell’ufficio a luci spente e chiuso da un separé, perché quel giorno si presentarono agenti del controllo qualità di un marchio importante”. Conclude la Procura: “A nulla valgono i codici etici, i modelli di controllo, le certificazioni di sostenibilità quando, per il raggiungimento del maggior profitto al più basso costo, si consente la creazione di un sistema produttivo che si basa su una produzione con forza lavoro in condizione di sfruttamento”. Il gruppo Armani ieri ha spiegato: “La GA Operations collaborerà con gli organi competenti per chiarire la propria posizione”.

 

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Benevento. ‘L’Ora del Mondo’: sabato al Museo del Sannio Marco Amore presenta il suo ultimo libro

“L’ora del Mondo” è la dimostrazione perfetta che il lavoro non ha spento la scintilla dell’autore, perché ogni pagina è scintillante di luce” sono le parole utilizzate nella prefazione del libro di Marco Amore, da parte di Luigino Bruni, economista di grande fama ma anche storico del pensiero economico, con crescenti interessi per l’etica, gli studi biblici e la letteratura.
L’Ora del Mondo è la seconda opera letteraria di Marco Amore, dopo Farràgine (opera prima già finalista alla XXXI edizione del Premio Camaiore Proposta).
Amore è uno scrittore attivo nel mondo dell’arte contemporanea, sia in Italia che all’estero, svolge il ruolo di curatore indipendente per istituzioni pubbliche e private, spaziando dalle arti visive al design, dall’architettura alla graphic novel.
Autore di pubblicazioni di testi critici in cataloghi di mostre e monografie d’artista, in cui il suo contributo affianca quello di personalità come il director of Exhibitions dei Fine Art Museums di San Francisco, Krista Brugnara, Amore è anche impegnato nel settore della finanza agevolata, una sfida che lo vede progettista presso una società di consulenza integrata per le imprese. Dal connubio tra i due settori è nata questa nuova opera letteraria “L’Ora del Mondo”.
L’appuntamento di domani alle 17.00, nella ‘Sala Vergineo’ del Museo del Sannio di Benevento, vedrà la speciale introduzione proprio dell’economista Luigino Bruni, già autore della prefazione dell’opera, cui seguirà un dialogo tra l’autore e l’editore Alessandro Canzian, il tutto introdotto dai saluti istituzionali del Presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi, dall’Assessore alla Cultura del Comune di Benevento Antonella Tartaglia Polcino e dal Presidente del ‘Circolo Manfredi’ Nunzio Castaldi. Seguiranno le letture dell’attrice Maria Gabriella Tiné.
L’organizzazione dell’incontro sarà a cura di Vittorio d’Onofrio. L’accompagnamento musicale sarà di Marta Cioffi e Emanuele Gentile.
A moderare l’incontro, il giornalista Gianrocco Rossetti.
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