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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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Gangi (PA). ‘Le monache di casa’: sabato per le ‘Notti di BCsicilia’ si presenta il libro di Mario Liberto

Nell’ambito della manifestazione “Le Notti di BCsicilia” si presenta  sabato 27 luglio 2024 alle ore 18,00 presso l’Aula Consiliare di Palazzo Bongiorno a Gangi (PA) il libro di Mario Liberto “Le monache di casa. Storia, aneddoti e curiosità dei dolci conventuali”.

Dopo i saluti di Giuseppe Ferrarello, Sindaco di Gangi ne parlerà con l’Autore Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia.

L’iniziativa è promossa dal Comune di Gangi e da BCsicilia.

Il volume racconta le vicende della storia della pasticceria siciliana, attraverso l’epopea delle monache di casa.

Da secoli all’interno della Chiesa erano presenti delle pie donne che decidevano di sottomettersi ad una regola di pietà chiamate in diverse parti d’Italia col nome di begardi, beghine, bizzoche, tutte facenti parte di quell’esercito di pseudo consacrate che più genericamente veniva soprannominato monache di casa, in virtù non dello status di consacrazione verginale ma di voto privato in confessione.

Dopo l’Unità d’Italia (1860) le figure religiose soppresse dai monasteri andarono a rivitalizzare e a ingrossare le file delle esistenti monache di casa.

Un esercito di suore, mortificate, strappate con forza dai conventi, un’intera vita con le loro cose, le ritualità, le preghiere, di colpo si ritrovarono sole, prive di sostentamento, senza un tetto dove dormire, una casa dove abitare.

Le più facoltose tornarono presso le loro famiglie aristocratiche; altre andarono a servizio presso la nascente borghesia; un numero elevato di consacrate tornò alla vita laicale, pur mantenendo gli abiti talari del proprio ordine di appartenenza religioso, vivendo di elemosine o con attività di ducciere, cioè preparando i dolci per sposalizi e feste.

Donne i cui abiti talari erano sempre impregnati di cannella, vaniglia, chiodi di garofano, suore, ancor prima della loro presenza, erano precedute dall’odore dei dolci che quotidianamente preparavano.

Ogni monastero aveva una sua specializzazione ed esercitava una sorta di monopolio, in questa maniera venivano meno anche i principi di concorrenza. Una cultura che è stata da sempre custodita al di là delle grate dei conventi.

Abili mani di suore dalla fantasia e capacità celestiali hanno saputo creare, perfezionare, ingigantire le varie prelibatezze che sono a noi giunte dalla cultura dolciaria romana e arcaica, ma anche da quella araba, spagnola e borbonica.

Analoga consuetudine era presente anche nei monasteri europei e americani, insomma, la dulceamina sacra imperava ovunque.

Lo sdoganamento dei dolci conventuali ad opera delle monache di casa contribuirà, oltre a far conoscere le leccornie alla classe subalterna, che ne diventerà la maggiore fruitrice, daranno vita ad una pasticceria reinventata e popolare.

Il libro è arricchito della storia e delle ricette di ben 32 dolci conventuali siciliani in parte scomparsi.

Le monache di casa. Storia, aneddoti e curiosità dei dolci conventuali” è un invito a scoprire un patrimonio di sapori e tradizioni che rischia di scomparire.

Un libro da leggere e da gustare, per assaporare la vera essenza della Sicilia, un viaggio affascinante alla scoperta di un mondo perduto, ma che ancora oggi vive nelle nostre tradizioni culinarie, ottimo per gli appassionati di storia, di cultura e di cucina.

Nella foto la copertina del libro.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

‘Le Notti di BCsicilia’: da giovedì 25 al 3 settembre 50 iniziative per conoscere e valorizzare il territorio

Al via l’edizione 2024 delle “Notti di BCsicilia”, la manifestazione estiva che come ogni anno propone 50 iniziative per conoscere e valorizzare il territorio attraverso visite guidate, passeggiate, musica, conversazioni, proiezioni, letture, mostre, presentazioni di libri, degustazioni, solidarietà.

Un lungo itinerario che inizia giovedì 25 luglio e si concluderà il 3 settembre con la serata dedicata al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Una lunga serie di eventi che si terranno tutti al calar della sera.

Si va alla scoperta dei centri storici di alcuni paesi della Sicilia con visite guidate a GelaCaltanissetta e Palazzolo Acreide, con la consulenza culturale dei maggiori studiosi locali, o di particolari architetture come la Chiesa di Maria SS. degli Agonizzanti a Monreale, la Villa Resuttano Terrasi a Palermo e le edicole votive di Bagheria.

Previste anche delle suggestive passeggiate: lungo le mura megalitiche a Cefalù e un percorso da Casaboli a Monte Gibilmesi a Monreale.

A Collesano si va alla ricerca della via della ceramica, mentre a Pollina si snoderà un itinerario storico-artistico all’interno del paese, mentre un percorso è previsto ad Altavilla Milicia tra storia, devozione e cultura. 

Ancora visite guidate a Isola delle Femmine alla Casa Museo “Joe Di Maggio”, a Ciminna al Museo del Gattopardo e a Palermo alla Collezione Sgadari dell’Agenzia SicilBanca. Infine visita ai musei regionali con l’ausilio di archeologi: a Ragusa al Museo di Kamarina e a Termini Imerese all’Antiquarium di Himera.

Per la musica, in programma “Il pianoforte intimo”, con l’esibizione del Maestro Diego Cannizzaro a Castelbuono, il suggestivo concerto tra le gole al santuario della Madonna del Furi a Cinisi, e l’esibizione all’alba alla Roccia Amorosa di Villalba, la performance di Clarinetti a Riesi e la musica sotto le Stelle ad Agira.

Altri eventi sono previsti a Montelepre con l’iniziativa “Luna piena su Hyccara, la città sepolta”, Carini con una serata al vicolo dei fiori e a Messina con “Un mare di Mostri: un itinerario tra Mito, Poesia e Biologia Marina”.

Infine originali iniziative a Campofelice di Roccella con la Filosofia sotto le stelle e a Villalba con “Poetiche stelle”, lettura del cielo con Desiderio Lanzalaco.

Infine “Aperitivi” con l’Arte per ammirare per la prima volta una interessante collezione etnoantropologica a  Catania, o poter osservare da vicino il restauro di tele e sculture a Gangi. 

E poi la consegna di  premi in collaborazione con i Comuni: “Barone Musso” a Villafranca Sicula e “Mons. Giuseppe Petralia” a Bisacquino. 

Per il Cinema proiezione in un suggestivo Chiostro a Mussomeli.

Previste inoltre conversazioni sul paranormale, sulla Preistoria e sulle Cappelle ed edicole votive: a Termini Imerese, Palermo e Bagheria. Programmate inoltre presentazioni di libri ad Alia, Bolognetta, Burgio, Campofelice di Roccella, Castel Di LucioFicarraGangi, Riesi, Roccapalumba e Valledolmo. Spazio anche alla solidarietà con una cena a Sciara per la Missione di Fratel Biagio “Missione e carità”. ed infine la conclusione, il 3 settembre, a Corleone con una manifestazione per ricordare Carlo Alberto Dalla Chiesa ucciso proprio quel giorno di quarantadue anni fa.

Un suggestivo viaggio di quaranta giorni per riscoprire le tracce di un passato che parla della storia e dell’identità di un popolo. Cinquanta iniziative – afferma Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia – per raccontare un’isola nella sua straordinaria unità, e far conoscere il nostro patrimonio culturale e artistico.

Con queste premesse proponiamo per il settimo anno consecutivo l’iniziativa ‘Le Notti di BCsicilia’, un articolato percorso che vede coinvolti quasi quaranta comuni, realizzato gratuitamente da un’associazione culturale grazie all’impegno e alla passione civile di tanti soci che si spendono costantemente per valorizzazione e promuovere la parte più incantevole della nostra isola: un perfetto connubio tra memoria e bellezza che resta uno dei settori più importanti su cui scommettere per un adeguato e realistico sviluppo economico della Sicilia”.

Per informazioni Tel. 346.8241076. Email: segreteria@bcsicilia.it. Fb: BCsicilia.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Castelbuono (PA). ‘Le Terre di Ulisse’: sabato viaggio musicale alla riscoperta delle antiche musiche del Mediterraneo

BCsicilia, sede di Castelbuono, prosegue nella realizzazione di percorsi orientati alla promozione e alla valorizzazione della cultura musicale offrendo opportunità di approfondimenti nell’ambito della musica antica.

Seguendo questa linea di indirizzo, in collaborazione con l’Associazione “MusicaMente, viene presentato un evento con un repertorio musicale realizzato da “Arianna Art Ensemble” che si propone come “viaggio musicale alla riscoperta delle antiche musiche del Mediterraneo”, traendo ispirazione dal riferimento storico della figura di Ulisse e del suo fantastico viaggio, tracciando un  percorso riconducibile alla memoria di musiche delle diverse aree geografiche del Mediterraneo. L’esecuzione dei brani si realizza con l’utilizzo di strumenti antichi europei e strumenti tradizionali di altre culture mediterranee.

L’appuntamento è per sabato 22 giugno 2024 alle ore 21,00 presso il chiostro di S. Francesco a Castelbuono. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Il concerto sarà preceduto dai saluti istituzionali del Sindaco di Castelbuono e da una presentazione a cura di Giuseppe Rotondo, Presidente BCsicilia di Castelbuono. A conclusione è previsto l’intervento di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia.

L’esecuzione del concerto sarà realizzato da Arianna Art Ensemble, con artisti di alta professionalità, con la seguente configurazione: Debora Troìa, canto e recitazione; Mario Crispi, strumenti a fiato etnici; Federico Brigantino, violino; Paolo Rigano, chitarra barocca, oud, colascione; Silvio Natoli, tiorba, bouzouki, colascione; Cinzia Guarino, clavicembalo, qanun turco; Giuseppe Valguarnera, percussioni etniche.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

S. Maria C. Vetere. ‘Le Giuditta: violenza sulle donne..’ martedì conferenza stampa di presentazione

Si svolgerà martedì 18 giugno la conferenza stampa di presentazione di un cortometraggio attinente al progetto “PER CHI CREA – BANDO 2 – FORMAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE NELLE SCUOLE – SETTORE CINEMA” dal titolo “Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione”.

Beneficiario del contributo la scuola I.S.I.S.S. RIGHI NERVI SOLIMENA di Santa Maria Capua Vetere. Gli enti promotori del progetto sono il MIC (Ministero della Cultura) e la SIAE nell’ambito dell’iniziativa ’PER CHI CREA’, la cui finalità è “favorire la creatività, al fine di rendere le nuove generazioni attori principali nella promozione della cultura italiana contemporanea, anche con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo del confronto e del dialogo interculturale”.

Sarà presentato il cortometraggio “Le Giuditta – La violenza sulle donne tra presente e passato” che avrà come tema la violenza di genere prendendo come spunto la vita e le opere dell’artista Artemisia Gentileschi. Prenderà parte alla conferenza stampa l’Associazione ‘Rise Up APS’ che opera sul territorio casertano nel contrasto alla violenza sulle donne.

La trama

La nostra storia comincia dall’incontro di Giuditta, un’adolescente dei nostri tempi, con uno dei dipinti più famosi di Artemisia Gentileschi.

Giuditta è una bella ragazzina, semplice, acqua e sapone, un po’ timida e introversa. È sempre in disparte, socializza poco con i coetanei e con i compagni di classe…

Durante una lezione di storia dell’arte incontra un’altra Giuditta e comincia il viaggio spazio temporale, che la porterà a confrontarsi, a ricordare e, soprattutto, ad avere consapevolezza e desiderio di riscatto.

Il dipinto in questione è “Giuditta e Oloferne”, opera del 1620 di Artemisia Gentileschi, nel quale la pittrice riversa magistralmente la sua personale storia di violenza subita e la sua rabbia.

“Giuditta e Oloferne” ci parla dell’avventura umana e professionale di una donna che scelse di essere artista in un’epoca dominata dagli uomini: e vi riuscì, lavorando per le corti di Roma, Firenze, Napoli, spingendosi in Inghilterra e infine entrando, prima donna in assoluto, nell’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze.

Da questo incontro fantastico la giovane Giuditta rinasce per avere giustizia degli abusi subiti e rimossi dalla sua memoria per tanto tempo.

(Mattia Atzori – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Maddaloni. ‘Le cose belle s’incontrano’: centro estivo parrocchiale per giovani organizzato da ACLI

Il Centro Estivo “Le cose belle si incontrano!” sarà realizzato dal 10 giugno al 26 luglio 2024 a Maddaloni presso gli spazi della Parrocchia Sant’Alfonso de’ Liguori .

L’obiettivo è offrire ai ragazzi del territorio uno spazio sano di aggregazione e crescita, dove possano vivere esperienze educative e sociali significative.

L’iniziativa è proposta per coinvolgere preadolescenti, adolescenti e giovani in attività culturali, sportive, ricreative e di supporto allo studio, promuovendo il dialogo e il confronto.

Il Centro Estivo si rivolge in particolare ai ragazzi che vivono nelle periferie e nei quartieri più svantaggiati di Maddaloni.

Senza questa iniziativa, molti di loro non avrebbero accesso a momenti di svago e divertimento.

Per informazioni è possibile telefonare ai seguenti numeri 333 3439359 e 392 3177970.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campania. Bufale poco tutelate: ‘Le Piazze del Sapere’ scrive al Consorzio Mozzarella DOP e alla Regione

Il presidente dell’associazione culturale “Le Piazze del Sapere”, Pasquale Iorio, ha inviato la seguente lettera aperta al Presidente del Consorzio Mozzarella DOP e per conoscenza al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca:

Il Consorzio della Mozzarella DOP è nato a Caserta per tutelare e valorizzare i prodotti caseari. Per la verità ha svolto un buon lavoro nell’azione di promozione e di marketing della mozzarella DOP a livello europeo e mondiale.

Ma negli ultimi anni il Consorzio ha assunto una posizione di distacco rispetto alla vertenza ed alle lotte degli allevatori – a volte aspre per le vie delle città casertane – che non ci appare convincente.

Infatti finora da parte del Consorzio non si è avuto nessun segnale di interesse verso una vertenza che è destinata a segnare il futuro di un comparto decisivo per la nostra economia ed il nostro export, come quello agroalimentare e zootecnico.

In merito in questi giorni è intervenuto Peppe Pagano di NCO, che denuncia in modo molto duro la latitanza del consorzio, definendo “assordante” il silenzio registrato finora in merito alla brucellosi.

Abbiamo fatto anche una ricerca sul sito del Consorzio ed in altre direzioni per cercare qualche riferimento in merito, qualche documento o presa di posizione assunta negli ultimi anni sulla spinosa questione. Ma non emerge niente di specifico. 

Ora la questione è stata assunta da un Commissario di governo, che è chiamato a colmare anche le lacune dimostrate dalla Regione Campania su questa materia, nonostante l’assessore all’agricoltura provenga da queste terre.

Per smuovere le acque proveremo a dare un contributo come rete delle Piazze del Sapere, anche con la presentazione in varie città del libro sulla storia della mozzarella – sabato 25-05 saremo a Carinola, ospiti del Comune, in seguito saremo a Calvi Risorta il 31-05, poi ad Aversa, Grazzanise e Sant’Arpino.

A tal fine organizzeremo anche un convegno pubblico sul tema: “Sviluppo locale e prodotti tipici”, che si terrà nella libreria Pacifico di Caserta lunedì 27-05-2024.

Inoltre abbiamo proposto al Comune di Cancello Arnone di realizzare un museo della bufala, sul modello di quello attivo a Battipaglia, per poter far conoscere – soprattutto ai giovani – le virtù della Mozzarella di Bufala Campana DOP che sono il frutto della sapienza di gesti antichi tramandati tra generazioni di casari e di un processo di lavorazione codificato da un rigido disciplinare di produzione.

Ed anche la storia antica, le tradizioni legate ad di un prodotto unico al mondo, conosciuto come l’oro bianco del nostro territorio.

(Pasquale Iorio, Le Piazze del Sapere – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Palermo. ‘Le Edicole votive della Madonna della Milicia’: sabato 18 l’interessante conferenza

Si terrà sabato 18 maggio 2024 alle ore 17,30 presso la Chiesa di S. Francesco Saverio in Piazza S. Francesco Saverio a Palermo la conferenza a più voci dal titolo “Le Edicole votive della Madonna della Milicia a Palermo”.

Dopo i saluti di don Massimiliano Lo Chirco, Rettore della Chiesa di S. Francesco Saverio; di Brigida Alaimo, Assessore al Comune di Palermo; di Giuseppe Virga, Sindaco di Altavilla Milicia, e di Giuseppe Di Franco, Superiore della Confraternita Maria SS Lauretana, sono previsti gli interventi dello storico Santi Gnoffo e di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia.

Coordina Maria Nunzia Urso, Presidente BCsicilia di Altavilla Milicia.

L’incontro è promosso dalla Confraternita Maria SS Lauretana di Altavilla Milicia, dalla di Rettoria di S. Francesco Saverio e da BCsicilia, con il patrocinio dei Comuni di Palermo e di Altavilla Milicia.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campania. Cangiano (FdI): ‘le parole di De Luca contro don Patriciello sono di uno squallore infinito’

«Sono squallide e pericolose le parole con cui De Luca ha schernito don Maurizio Patriciello durante la solita ed inutile diretta Fb del venerdì.
Nel suo consueto atto di accusa contro il Governo Meloni, ieri ha ironizzato su don Maurizio Patriciello, definendolo ‘Un prete che chiamiamo Pippo Baudo. Di Napoli Nord con relativa frangetta‘.
Squallide queste parole non c’è bisogno di spiegare perché: si commentano da sole nel loro banalizzare un uomo simbolo del riscatto e dell’orgoglio di una intera parte della nostra Regione.
Pericolose perché ridicolizzano agli occhi della popolazione un prete coraggio che vive da anni sotto scorta.
E che adesso corre il rischio di vedersi deriso da quelle stesse persone che combatte e avversa.
Bene ha fatto il presidente Meloni a condannare le parole di De Luca e a schierarsi con Don Maurizio.
Ma è vergognoso pensare che un Governatore, un uomo delle Istituzioni, sia arrivato a tanto. Da che parte sta De Luca?
Ora ce lo dica. E soprattutto ora chieda scusa: a Don Patriciello e a tutti i campani che combattono perché credono in qualcosa o in qualcuno».
Lo dichiara l’On Gimmi Cangiano Deputato Campano di Fratelli d’Italia.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Da S. Arpino a Napoli ‘Le Sedie’: torna al teatro ‘Tram’ il fortunato spettacolo de ‘Il Colibri’

Al teatro “Tram” di Napoli ritorna il fortunato spettacolo “Le Sedie”, Regia di Antonio Iavazzo e Gianni Arciprete,  Produzione: Associazione Culturale “Il Colibrì” di Sant’Arpino (CE).

“Le sedie” in scena al teatro tram da venerdì 5 a domenica 7 aprile: il caos accoglie un criptico messaggio sul senso della vita nel testo ispirato al capolavoro di Eugene Ionesco; Adattamento e regia di Antonio Iavazzo e Gianni Arciprete, quest’ultimo in scena con Licia Iovine.

Una coppia di anziani sposi si muove incessantemente fino ad affidarsi al mare e ai suoi segreti.

Dal 5 al 7 aprile 2024 al TRAM è in scena Le sedie, liberamente ispirato all’omonimo testo di Eugène Ionesco, adattamento e regia di Antonio Iavazzo e Gianni Arciprete, con Gianni Arciprete e Licia Iovine. Lo spettacolo, prodotto dall’associazione “Il Colibrì” di Sant’Arpino, porta in scena, a poco più di 70 anni dal suo debutto, uno dei capolavori del Novecento firmato dal drammaturgo e saggista rumeno naturalizzato francese.

I due protagonisti, una coppia di anziani sposi – qui rivisti in chiave “garbatamente partenopea”, preparano freneticamente le sedie per una serie di ospiti invisibili che, più tardi, ascolteranno un attesissimo oratore che rivelerà, probabilmente, un messaggio sul senso della vita. Gli ospiti invitati sembrano essere, idealmente, tutte le persone del mondo: la loro invisibilità suggerisce uno scenario post-apocalittico, in cui gli ospiti intrattengono dialoghi e ricordano cripticamente delle loro vite. “Un’immersione tra folli autenticamente umani”, la definisce il regista Antonio Iavazzo.

L’opera di Ionesco, definita dallo stesso autore una farsa tragica, si muove attorno a un caos sul quale regna una volontà di paradiso e un assordante desiderio di un sorriso che possa in qualche modo giustificare e appagare il senso di vuoto e di straniamento.

D’altra parte come definire la vita e le relazioni tra gli uomini se non come esperienza di profondo smarrimento e metafisico sberleffo? I due protagonisti, nel loro struggente isolamento, come due clown gettati nel mondo fenomenico, si muovono sospesi e indaffarati. Tra attese e arrivi immaginari, dolci ricordi, e palesi menzogne, evocazioni, assurdi e paradossi, preparano un fantomatico messaggio all’umanità da affidare a un oratore che non arriverà mai. Anche e forse soprattutto nel lungo addio della coppia che si congeda dal mondo affidandosi, senza alcuna disperazione o paura, al mare e ai suoi segreti.

DAL 5 AL 7 APRILE 2024 – Le sedie, Liberamente ispirato all’omonimo testo di Eugène Ionesco; Adattamento e Regia Antonio Iavazzo – Gianni Arciprete, Con Gianni Arciprete e Licia Iovine; Assistente audio – luci Giovanni Guarino; produzione Il colibrì.

Date e orari: venerdì: ore 21.00; sabato: ore 20.00; domenica: ore 18.00.

Prezzi: intero: € 13,00; under 30 e over 65: € 10,00.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Napoli. ‘Le Storielle’ giovedì 14 alla libreria ‘S. I.’ il libro della counselor-pedagogista Stefania Guarracino

Giovedì 14 marzo 2024 la rassegna letteraria Tre mesi in Libreria presenta “Le Storielle” il libro della pedagogista e counselor Stefania Guarracino: un nuovo incontro promosso da Jack Edizioni negli spazi della napoletana Libreria S.I. di via Bernardo Cavallino.

“Tre mesi in Libreria” è il titolo della rassegna letteraria organizzata dalla napoletana Libreria S.I. di Paolo De Martino in collaborazione con la Jack Edizioni che accompagnerà i lettori fino alla fine del mese di marzo.

Giovedì 14 marzo 2024 alle 18.30, la counselor e pedagogista Stefania Guarracino presenterà “Le Storielle”, il primo volume pubblicato dalla Jack Edizioni specificamente destinato ai bambini e alle scuole. Una raccolta di storie, poesie, giochi, testi teatrali nati da una più che ventennale attività di laboratorio tenuta dall’autrice nelle scuole di ogni ordine e grado, che consentirà di parlare ‘a tutto tondo’ della didattica negli anni Venti del XXI secolo.

Ad affiancare la Guarracino sarà la professoressa Antonella Aliperti, docente di italiano e latino. La presentazione avrà come moderatrice la giornalista Silvia De Martino, ‘voce’ di tutti gli appuntamenti della rassegna “Tre mesi in libreria”.

Tre mesi in Libreria, Libreria S.I. e Jack Edizioni. 

INGRESSO LIBERO

Libreria S.I., via Bernardo Cavallino 80, 80131 Napoli.

Informazioni: 081.193 61 865.

(Michelangelo Iossa – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Energia: Silvestro e Adinolfi (Forza Italia): ‘Le comunità energetiche rinnovabili sono la nuova visione’

Le comunità energetiche rinnovabili rappresentano una nuova ed importante visione nell’ottica della transizione ecologica, della produzione e della gestione delle risorse energetiche. Serve un’azione massiccia per far capire a tutti gli enti locali l’importanza di andare in questa direzione. Raggiungere l’indipendenza energetica è una sfida ardua, ma con la consapevolezza di tutti gli amministratori locali e di tutti gli attori che sono in campo riusciremo a centrare gli obiettivi che ci siamo posti a livello europeo“.
Lo ha detto il senatore di Forza Italia Francesco Silvestro, promotore della conferenza “Le comunità energetiche. Incentivi, procedure e modalità operative pubblico-privato” che si è svolta a Palazzo Madama.
Il nostro impegno in Italia e in Europa è quello di lasciare alle generazioni che verranno un futuro energetico più pulito, più sostenibile e più autonomo” ha detto Isabella Adinolfi, europarlamentare di Forza Italia.
Il decreto entrato in vigore di recente è un passo decisivo per l’evoluzione energetica del nostro Paese, perché non solo stimola la nascita e lo sviluppo delle comunità energetiche, ma apre anche la strada a una nuova era di autonomia che dobbiamo percorrere fino in fondo”, ha concluso.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Macerata Campania. Grande successo di pubblico per il Carnevale 2024 con ‘Le feste del fuoco’

Giornata di festa a Macerata Campania, in provincia di Caserta, martedì 13 Febbraio 2024.

Si è svolta con grande successo la manifestazione ‘Carnevale 2024’, inizialmente prevista per la scorsa domenica 11 Febbraio e poi rinviata per le avverse condizioni meteo.

Nella mattinata per le strade cittadine si è tenuto il classico Corteo, guidato da un carro allegorico allestito dai maestri locali e seguito da entusiasmante sfilata in maschera a cui hanno partecipato dai più grandi ai più piccoli.

A partire dal pomeriggio in Piazza De Gasperi e l’adiacente Via Matteotti è stato allestito uno spettacolo con Artisti da Strada e Animazione, il DJ set con Alfonso Dolgetta, Musica live con Consiglia Morone e il grande spettacolo di cabaret con I DITELO VOI, trio comico noto per la partecipazione ai programmi nazionali ‘Made in Sud’ e ‘Colorado Cafè’.

Sono stati in centinaia i partecipanti, con la presenza di tantissimi bambini, che hanno suggellato il grande successo della lunga giornata di divertimento promossa dal Comune di Macerata Campania con la collaborazione della NGO accreditata UNESCO “Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa” (con il direttivo composto dal presidente Alfonso Munno, Domenico Salzillo, Vincenzo Capuano, Luigi Zigurella e Vincenzo Polcari), l’Associazione “Le Mani Unite” (con il direttivo composto dal presidente Lorenzo Rauccio, Carmine Del Core, Francesco Villassero, Antonio Rauccio, Francesco Rauccio, Angela Tescione, Maria Rosaria D’Addio, Maria Giuseppa Izzo, Maddalena Izzo, Rino Ricciardi, Rosaria Trotta e Onofrio Piccirillo), il Nucleo Comunale di Protezione Civile di Macerata Campania, l’Associazione “La vita è bella” (con il presidente Pasquale Schiavone) e MP Management.

L’evento rientra nel Progetto “Le Feste del Fuoco” – Intervento co-finanziato dal POC Campania 2014-2020, Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura, Programma unitario di percorsi turistici di tipo culturale, naturalistico ed enogastronomico di portata nazionale ed internazionale – con capofila il Comune di Macerata Campania e partner i Comuni di Casagiove, Castel Morrone, Marcianise, Recale e San Nicola la Strada.

«Siamo davvero soddisfatti del risultato ottenuto – commenta così il direttore artistico Vincenzo Capuano – giustificato dall’alto numero dei partecipanti.

È stato un grande lavoro di squadra che premia tutti! Le “Feste del Fuoco” si è dimostrato un bellissimo progetto che ha saputo unire sinergicamente 6 comunità, un progetto nato nel giugno 2023 grazie soprattutto alla tenacia dell’allora sindaco Stefano Antonio Cioffi e dell’allora assessore Andrea Di Matteo a cui non dobbiamo assolutamente negare i meriti.

Ringrazio personalmente il nostro commissario prefettizio Savina Macchiarella e i sindaci dei comuni partner per aver avuto fiducia in me nella direzione artistica, la quale come sempre è stata svolta gratuitamente cioè a costo zero.

Ringrazio il RUP Fulvio Savastano e tutte le persone che dallo scorso mese di settembre hanno dato vita agli eventi in calendario nelle 6 comunità parte del progetto, creando una solida rete con l’obiettivo di valorizzare il vasto territorio e qui è doveroso un ringraziamento speciale a tutte le associazioni culturali che hanno collaborato senza sosta, in modo volontario e gratuito, nella realizzazione del Carnevale maceratese».

(Ni Ma – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Napoli. ‘Le Dolci Maschere’ ideate e sfornate per Carnevale dal Bakery chef Fabio Tuccillo

Grandi classici rivisitati per il Carnevale di Fabio Tuccillo: il Bakery chef “gioca” con la tradizione e sforna le dolci Maschere, novità 2024.

Un trionfo di sapori, colori e profumi. Il Carnevale, una tra le ricorrenze preferite dai bambini e che coinvolge sempre di più anche gli adulti, ha origini molto antiche, tra simbologia e riti pagani, che la rendono la festa più “pazza” dell’anno.

Festeggiamenti ed eccessi che culminano nella giornata di Martedì Grasso, che quest’anno ricorre il 13 febbraio, e che trovano massima espressione in una tradizione gastronomica ricca e opulenta, che varia da regione a regione.

Il Bakery chef Fabio Tuccillo, per celebrare questa ricorrenza, si è ispirato in particolare alla tradizione carnevalesca campana, riproponendo chiacchiere, sanguinaccio e castagnole, autentici must della pasticceria, in una versione innovativa ed ancora più accattivante.

In particolare, le Chiacchiere, declinate nelle due versioni, fritte o al forno e che diventano ancora più gustose, con i golosissimi ripieni di crema Tuccitella, con cioccolato al latte come copertura; crema Tuccibueno e cioccolato bianco di copertura; crema al pistacchio con glassa di cioccolato al pistacchio e granella di pistacchio; caramello salato e glassa al cioccolato al latte.

Una delizia, da assaporare anche con gli occhi, che può essere mangiata da sola o abbinata al Sanguinaccio, una crema dolce, che il Bakery chef propone in due versioni: classico al cioccolato o al cioccolato al pistacchio.

Novità del Carnevale 2024, le Maschere, fragranti biscottoni di pasta frolla, ricoperti di glassa, al cioccolato al latte, cioccolato bianco, cioccolato e granella di cocco e cioccolato bianco e confettini colorati. Un trionfo di gusto e colore, che puntano ad essere le protagoniste indiscusse sui buffet, nei party in maschera.

Immancabili, per un Martedì Grasso all’insegna della tradizione, il Migliaccio, una torta a base di semolino e le Castagnole, che ripercorrono storie antichissime che appartengono a diverse regioni italiane, con o senza zucchero a velo, cosparse di miele, fatte al forno. Fabio Tuccillo ne riprende la ricetta originale, che si compone di ingredienti semplici, come uova, zucchero, farina, burro e lievito, rivisitandola nelle farciture. Il risultato è una piccola esplosione di gusto in 4 varianti, con crema di panna al latte, al cioccolato, ai frutti di bosco e al pistacchio.

Queste dolci e gustose leccornie, le cui ricette sono state tramandate per secoli e che trionfano ancora oggi sulle nostre tavole imbandite, devono ricordarci il valore della convivialità”, afferma il Bakery chef Tuccillo. “Niente di meglio per accompagnare una festa così gioiosa come il Carnevale, di un mix colorato e profumato, che ho provato a rendere ancora più tasty, giocando con la nostra tradizione, che è dovere di tutti noi ricordare e trasmettere, in particolare ai più piccoli”.

Il Bakery chef Fabio Tuccillo è titolare della Tuccillo Bakery, che gestisce insieme a suo fratello Gianfranco, socio dell’attività e ideatore del progetto insieme al padre Antonio. Nata nel 2014, la Panetteria Tuccillo si è evoluta nel corso degli anni, associando alla produzione di pane e panini, anche la pasticceria e gli altri prodotti da forno, che oggi la rendono riconoscibile come Bakery per un vasto pubblico, sia di clienti privati che Ho.re.ca

www.tuccillobakery.it

(Marinella Proto Pisani ‐ Valentina Casertano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

‘Le vesti lacere della DC’: argute considerazioni dell’ex parlamentare casertano Vincenzo D’Anna

Il Vangelo di Giovanni racconta che la tunica del Cristo in croce fu contesa dai suoi carnefici. Ora questa veste era senza cucitura, tessuta per intero dall’alto in basso. Perciò i soldati dissero tra loro: “Non la stracciamo, ma tiriamo a sorte a chi tocchi”.

Insomma è storia antica, parafrasata in politica dagli eredi di quella che un tempo fu la Democrazia Cristiana, ossia da quella miriade di sedicenti successori del patrimonio storico ed ideologico della Libertas.

Per lo più soggetti che di quella grande tradizione poco si curano, anche per oggettivi limiti culturali, finendo per azzuffarsi sulla spartizione e la detenzione del simbolo che per decenni ha rappresentato la Dc. Un coacervo di giudizi intentati e discussi nei tribunali con tanto di sentenze in forza delle quali ciascuno di essi reclama di essere in “possesso” dello scudo crociato. Quest’ultimo altro non era che lo stemma del Comune di Caltagirone che don Luigi Sturzo prese a prestito allorquando, agli albori del secolo scorso, fondò il partito popolare italiano lanciando l’appello ai “Liberi e Forti” con il quale indicava le linee programmatiche ed ideologiche che avrebbero ispirato l’azione dei cattolici che intendevano cimentarsi in politica.

Un impegno, il loro, a lungo impedito dal “Non expedit” che Papa Pio IX emanò dopo la presa di Porta Pia che portò all’annessione dei territori dello Stato Pontificio al Regno d’Italia e la conseguente designazione di Roma a Capitale d’Italia. In sintesi il divieto rappresentava una forma di ritorsione nei confronti del neonato Stato unitario, una formula di dissuasione o di divieto utilizzata dal Papato nel momento in cui intendeva soddisfare ragioni di opportunità, ossia che la fattispecie non giovasse o non convenisse ai fedeli ed alla Chiesa stessa.

Sciolti, successivamente, i partiti politici dal regime dittatoriale di Mussolini, finiti esuli, incarcerati oppure assassinati i loro leader (come accadde al deputato socialista Giacomo Matteotti ucciso da una squadraccia fascista), anche il partito popolare scomparve dalla scena. Fu ricostituito solo dopo la caduta del fascismo con il nome di Democrazia cristiana sotto la guida di un gruppo di parlamentari, intellettuali e partigiani cattolici capeggiati da Alcide De Gasperi che fu poi capo del governo per un lungo periodo ricostruendo e sollevando il Belpaese dalle macerie materiali, morali ed economiche della guerra.

Per quasi mezzo secolo la Dc rappresentò il partito più votato e quello che più di tutti si ritrovò al timone del Paese. A quello storico movimento si devono le riforme post belliche: sia quelle costituzionalmente previste, sia quelle relative alla collocazione internazionale dello Stivale nel consesso delle nazioni occidentali liberal democratiche e ben dentro il patto atlantico (la Nato), in un’epoca in cui il mondo era diviso da una “cortina di ferro” che separava le due superpotenze: Usa da una parte e Urss dall’altra.

Una storia finita ingloriosamente, travolta dagli scandali scaturiti dal finanziamento occulto ai partiti in un mare di diffusa corruttela che si era elevata a sistema e che aveva visto l’arricchimento personale di molti leader di partito. Dopo Tangentopoli a nulla è valsa la trasformazione (quasi una sorta di ritorno al passato) in partito popolare della Dc e le successive scissioni in altri schieramenti satelliti. In disparte ogni altra opportuna riflessione critica sulle cause ideali e politiche che ne determinarono la crisi.

Una cosa è certa: quello che ne scaturì, all’atto pratico, nella cosiddetta Seconda Repubblica, fu la nascita di piccoli potentati che non solo si contesero a lungo il simbolo e l’eredità ideale della gloriosa creatura degasperiana, ma anche il grande patrimonio di cui pure era dotata la Dc: qualcosa come cinquecento immobili!! A cominciare dai cinquantamila metri quadrati di Palazzo Sturzo all’Eur, sede amministrativa del partito. Di converso la mole dei debiti con le Banche ammontava a cento miliardi di vecchie lire, soldi spesi per mantenere la massiccia rete di sedi e di sezioni presenti un po’ in tutta Italia.

La necessità era quella di fronteggiare il più forte partito comunista d’Europa, quel Pci che riceveva finanziamenti occulti dal Pcus russo. E tuttavia questa necessità reale rappresentava il viatico per imboccare la strada della corruzione sistematica del clientelismo di massa, la trasfigurazione di un’eredità politica alta e nobile è finita negli anni Settanta del secolo scorso.

Milioni di onesti militanti, di elettori devoti dello scudo crociato hanno assistito a questo “cupio dissolvi”, alla vergogna della fine ingloriosa di una storia nobile. Di recente, un reportage televisivo ha messo a nudo la babele delle sigle e dei simboli e la misteriosa scomparsa dei miliardi di proprietà del vecchio partito. Una mortificazione, una ferita che si è riaperta per tutti coloro che alla “croce” hanno guardato con fede non certo per spartirsi simbolo e proprietà come le vesti di Gesù!

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Caserta. ‘Le utopie del Sud’: venerdì da Feltrinelli la presentazione del libro di Mario Schettini

“Cittadinanza e diritti”: venerdì 9 febbraio 2024, dalle ore 17.00, presso La Feltrinelli, Corso Trieste 154, Caserta,  Presentazione del libro di Mario Schettini, Le utopie del Sud, Magenes Edizioni 2023.

Saluti: Enzo Battarra (Assessore Cultura).

Con I’autore intervengono Carlo De Michele e Pasquale Iorio, le Piazze del Sapere.   

 

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)