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Incidente metro, Oliviero: “La morte del lavoratore è una doccia fredda, il Consiglio regionale vicino alla famiglia di Russo”






Incidente metro, Oliviero: “La morte del lavoratore è una doccia fredda, il Consiglio regionale vicino alla famiglia di Russo”

“E’ stata una doccia fredda la notizia della morte del lavoratore di 63 anni che sarebbe andato in pensione fra qualche mese. Il Consiglio regionale della Campania esprime vicinanza alla famiglia dell’operaio, ai parenti e all’intera comunità di Giugliano”. Così il presidente del Consiglio Regionale della Campania Gennaro Oliviero dopo aver appreso dell’incidente nel cantiere della metropolitana di Napoli, in zona Capodichino che ha coinvolto tre operai, il primo di 63 anni di Giugliano in Campania deceduto sul posto e gli altri due rimasti feriti per il cedimento di una parte del terreno. “I lavori per la metro attraversano larga parte della città metropolitana, la morte di Antonio Russo è un colpo al cuore per la città di Napoli e per l’intera Regione Campania  – continua Oliviero – la politica è vicina alla famiglia e lo sarà anche dopo questi giorni di dolore. Intanto, preghiamo per una guarigione dei due lavoratori feriti”.

 

 

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(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Torre Annunziata (NA). Maxi-risarcimento da 190mila euro ad un lavoratore esposto all’amianto

Importante risarcimento stabilito dal Tribunale Civile di Torre Annunziata in favore di un lavoratore che si è ammalato ai polmoni dopo anni di esposizione all’amianto sul luogo di lavoro (ma per fortuna è ancora in vita); sono stati risarciti anche i suoi familiari.
La vicenda, avvenuta in Campania e che potrebbe rappresentare un importante precedente, è stata seguita dall’avvocato Domenico Carotenuto, che ha dichiarato: «La Giustizia italiana si è dimostrata attenta e imparziale nella gestione di questa vicenda».

Un maxi-risarcimento da 190.000 euro è stato recentemente stabilito dal Tribunale Civile di Torre Annunziata in favore di un lavoratore che ha contratto una patologia direttamente correlata all’esposizione all’amianto sull’ambiente di lavoro.

Si tratta di un indennizzo che, secondo la comune esperienza, per un soggetto ancora in vita, si è attestato su parametri superiori alla media rispetto ad altri casi simili. La decisione potrebbe rappresentare un precedente ma naturalmente, in questo ambito così delicato, le situazioni e le patologie vanno valutate caso per caso.

«Quel che è certo invece – spiega l’avvocato Domenico Carotenuto, che ha assistito il lavoratore nella richiesta di risarcimento per esposizione all’amianto – è che la sentenza invia un chiaro messaggio sul ruolo fondamentale della Giustizia nella tutela dei diritti e della salute dei lavoratori, specialmente in contesti industriali. La Giustizia italiana si è dimostrata attenta e imparziale nella gestione di questa vicenda, offrendo un sostegno significativo nella ricerca di soluzioni giudiziarie e conciliative».

Il lavoratore-ammalato si è rivolto all’avvocato Carotenuto per ricevere consulenza legale riguardo alle implicazioni giuridiche di una patologia contratta in servizio. Il consulente si è avvalso dei pareri e delle relazioni medico-legali del dott. Nicola Maria Giorgio.

Un supporto significativo al caso è stato dato anche dalle associazioni per la salute dei lavoratori, ma il parere medico-legale è stato fondamentale affinché si potessero difendere i diritti del lavoratore. Una volta valutata e analizzata minuziosamente la posizione del dipendente, è stato dimostrato come la malattia fosse imputabile esclusivamente all’esposizione all’amianto.

«I principali argomenti e fattori considerati nella ricerca di risarcimento per questo caso – ha spiegato il legale – sono stati quelli della mancata informazione da parte del datore di lavoro del pericolo di presenza dell’amianto e della sua pericolosità, mancata adozione delle procedure per evitare l’esposizione ed il contatto diretto con l’elemento e l’assenza di dispositivi di protezione individuali (Dpi) validi per contrastare l’inalazione delle fibre di asbesto».

«Si è aperto quindi un tavolo di trattativa in sede giudiziaria in cui il lavoratore ha ottenuto un risarcimento che ha previsto compensazioni anche per la moglie e per le figlie: come certificato dall’Inail, ha ricevuto la cifra complessiva di 190.000 euro, di cui 130.000 per il lavoratore, 20.000 per la moglie e per ciascuna delle figlie» ha detto l’avvocato Carotenuto.

Quello stabilito dal Tribunale Civile di Torre Annunziata è un risarcimento sicuramente importante, capace di aprire nuove prospettive nella tutela dei lavoratori e delle loro famiglie in questo tipo di contenziosi, che ricadono in una materia giuridica molto delicata.

Nel 1992 l’Italia ha emanato la legge 257, con cui ha messo definitivamente al bando l’amianto, sostanza dannosa che può provocare patologie quali tumore maligno di tessuto mesoteliale e dei tessuti molli, malattie della pleura e malattie polmonari, danni all’apparato respiratorio e agli organi intratoracici.

Nonostante il provvedimento, ogni anno sono circa 1.400 i lavoratori colpiti da malattie asbesto-correlate. Per tutelare questi lavoratori, nel 2008 è stato istituito il fondo Inail per vittime dell’amianto.

«In ogni caso – precisa in conclusione l’avvocato Carotenuto – è a sé e va valutato attentamente e con la massima precisione. È per questo che è importante affidarsi a professionisti esperti in materia legale e medico-legale».

Per ulteriori info: avv. Domenico Carotenuto, tel. 331.707.1523.

(Marco Pirollo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Il lavoratore sportivo e i nuovi adempimenti: ‘workshop’ di CNA e Confederazione dello Sport

Il lavoratore sportivo e i nuovi adempimenti: è questo il tema del workshop organizzato da Cna Campania Nord in collaborazione con la Confederazione dello sport.

L’appuntamento è per mercoledì 13 dicembre, a partire dalle ore 10, presso la sede della Confederazione dello Sport in via Ruggiero 123/125 a Caserta.

Ad aprire i lavori il segretario di Cna Campania Nord Francesco Geremia e il presidente Vincenzo Santo che relazioneranno sulla riforma dello sport.

L’avvocato giuslavorista Maurizio Del Rosso e l’esperta in diritto del lavoro sportivo Annateresa Di Domenico, invece affronteranno il tema delle ‘nuove’ tipologie di rapporto di lavoro nel settore sportivo.

A completare il parterre il consulente del lavoro, consulente tributario e fiscale Pierluigi Renga che analizzerà gli adeguamenti fiscali e contributivi per Asd/Ssd previsti dalla riforma.

«Abbiamo voluto analizzare la riforma dello sport sotto tutti gli aspetti per offrire risposte di natura fiscale, legale a tutti gli attori di questo mondo – hanno evidenziato in maniera congiunta segretario e presidente di Cna Campania Nord Geremia e Santo – con la nostra organizzazione e in piena sinergia con la Confederazione dello sport, siamo pronti a supportare questo mondo troppo spesso trascurato perché confuso con quello delle stelle e dei campioni strapagati.

Nell’universo sportivo ci sono tante realtà fatte da professionisti che portano con competenza e passione avanti questo mondo che vanno accompagnati nelle loro sfide. Noi siamo qui per farlo».

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)