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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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interventi

Campania. Annarita Patriarca (Forza Italia): ‘Il Dl Caivano sarà un modello per altri interventi’

La deputata azzurra: “Il provvedimento unisce difesa della legalità con riqualificazione sociale.

Il dl Caivano è un atto di coraggio attraverso cui lo Stato si assume la responsabilità di riportare sotto l’egida della legalità e della sicurezza territori in cui degrado e condizioni sociali al di fuori dei recinti di legge hanno consentito l’incontrollata proliferazioni di piccoli e grandi fenomeni di criminalità.

Un provvedimento multidimensionale che opera, simultaneamente, sotto il profilo della repressione e della prevenzione dei reati intervenendo anche in chiave di riqualificazione territoriale e di sostegno alle famiglie oltre che di rafforzamento dell’istituzione scolastica.

Una norma che risponde altresì ai cambiamenti delle dinamiche criminali, soprattutto minorili, cui abbiamo assistito impotenti da tempo con l’introduzione, ad esempio, del Daspo urbano o dell’avviso orale per i minori di 14 anni da parte del Questore.

Un modello di intervento che potrà essere adattato e replicato anche per altre situazioni di criticità”.

A dirlo è Annarita Patriarca, deputata di Forza Italia e componente dell’ufficio di presidenza della Camera oltre che membro della commissione Giustizia.

Il valore del decreto legge consiste non solo nella riorganizzazione di adeguati strumenti normativi per fronteggiare episodi di violenza e di prevaricazione criminale – prosegue la Patriarca – ma nell’integrazione di questi con piani di rigenerazione urbana e di recupero delle periferie che vanno tassativamente sottratte al controllo e al predominio della illegalità.

I drammatici episodi di Caivano hanno ricevuto, grazie alla sensibilità e alla volontà di questo Governo e di questa maggioranza, una immediata risposta – conclude l’esponente forzista – che è un unicum nella recente storia politica del nostro Paese. Non si tratta di adottare una visione securitaria o muscolare della convivenza sociale ma di garantire ai cittadini perbene condizioni sane per far crescere in tranquillità i propri figli”.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caritas italiana e Intesa San Paolo, una alleanza contro le povertà. In tre anni aiutate 40.000 persone, 1 milione gli interventi realizzati

4,5 milioni di euro dall’inizio della pandemia ad oggi. 1 milione di interventi realizzati tra pasti, posti letto, farmaci e indumenti. Oltre 40.000 persone aiutate in 80 Caritas diocesane. E’ questo il bilancio dei tre anni di alleanza tra Caritas italiana e Intesa Sanpaolo, che hanno presentato questa mattina a Roma i risultati e gli sviluppi del programma “Aiutare chi aiuta” contro l’aumento delle povertà in Italia. Una iniziativa confermata per il quarto anno, nel biennio 2023-2024, con un focus sul mondo del carcere e sul reinserimento delle persone detenute. A questo proposito sarà inaugurato venerdì prossimo, nel carcere minorile di Casal del Marmo, un pastificio che darà lavoro a una ventina di giovani detenuti. Tra gli ambiti di intervento privilegiati dalla collaborazione: l’offerta di beni e aiuti materiali, casa e accoglienza, sostegno nella ricerca di lavoro e nell’avviamento di nuove imprese. Nel secondo anno l’attenzione è stata rivolta alle persone anziane, nel terzo alla povertà giovanile e all’inclusione della popolazione anziana. Per coordinare il lavoro è attiva una apposita “cabina di regia” che tiene conto dei bisogni e delle risposte necessarie, cercando di raggiungere in maniera capillare i territori che hanno meno risorse.

L’intervento di quest’anno privilegerà il mondo del carcere, ha spiegato Paolo Bonassi, executive director Strategic Initiatives and Social Impact di Intesa Sanpaolo, e “si svilupperà lungo quattro direttrici: promozione dei valori e del rispetto delle regole, della legalità; distribuzione di beni primari e di prima necessità, in particolare pasti, indumenti, prodotti per l’igiene sia in carcere sia presso strutture protette, a cui si aggiungono servizi di accoglienza e accompagnamento per i detenuti in permessi premio, agli arresti domiciliari o che hanno da poco concluso il percorso di pena; formazione, con corsi professionalizzanti e di accompagnamento al lavoro all’interno e all’esterno del carcere, con incarichi lavorativi durante e al termine del periodo di detenzione”.  L’alto tasso di recidiva al 70% scende infatti al 2% “per chi in carcere ha appreso un lavoro”, ha aggiunto Bonassi.

“Non distogliere mai lo sguardo dai poveri”. “Viviamo un tempo difficile – ha detto don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana –  la guerra ci ricorda che tutto può essere stravolto da un momento all’altro. In Italia aumentano povertà e lavoro povero. Di fronte ad una sfida del genere dobbiamo costruire comunità solidali e dare risposte complesse”.  “Non dobbiamo distogliere mai lo sguardo dai poveri – ha sottolineato – è la nostra forza e ciò che ci motiva e ci spinge a stringere nuove alleanze.

In questo tempo così complesso tutti dovremmo tornare ad essere ‘spacciatori’ di opportunità”.

Il progetto con Intesa San Paolo permette di costruire “comunità solidali che vedano la partecipazione di tutti, soprattutto dei poveri. Altrimenti risorse continueremo a fare assistenzialismo, noi invece vogliamo la promozione delle persone. Non possiamo delegare a qualcuno il bene comune, non possiamo dare per carità ciò che è dovuto per giustizia”.

“La solidarietà è un modo di fare la storia”. Don Claudio Francesconi, economo della Cei, ha poi inviato a riflettere sul senso della solidarietà: “La solidarietà, intesa nel suo senso più profondo, è un modo di fare la storia. Agire nella concretezza significa tradurre tutto in azioni che hanno bisogno di risorse, che possono davvero cambiare la storia delle persone”. In questi casi l’apporto dell’economia (e degli operatori economici) deve essere “a servizio dell’uomo e rivolta alla vita, con una finanza orientata da principi etici e di responsabilità sociale rispetto all’impiego di risorse finanziarie”, ma sappiamo che non sempre questo avviene.

Il 10% delle persone in povertà assoluta si rivolge alle Caritas. La Caritas, attraverso le sue reti, riesce a mappare la povertà in Italia. Dal 2009 raccoglie infatti ed elabora dati provenienti dai centri d’ascolto e dalle parrocchie italiane, che intercettano il 10% dei 5 milioni di poveri assoluti in Italia (circa 500.000 persone). Il 40% sono italiani. Il 70% di chi si rivolge alla Caritas lamenta gravi problemi economici, disoccupazione, assenza di casa senza dimora. Nel 2022 la rete Caritas ha realizzato 3 milioni e mezzo di interventi. Lo ha ricordato il sociologo Walter Nanni, dell’ufficio studi di Caritas italiana. “Un quarto di queste persone lavorano. Vuol dire che il reddito è insufficiente a soddisfare le necessità”.

Ai working poor sarà dedicato il Rapporto 2023 su povertà ed esclusione sociale in Italia, che sarà presentato il 17 novembre a Roma.

Tra i servizi Caritas che hanno usufruito delle risorse messe a disposizione da Intesa San Paolo c’è l’Ostello “Luigi di Liegro” a via Marsala, accanto alla stazione Termini di Roma. Da 35 anni offre ospitalità notturna, cibo, ascolto professionale e accompagnamento a 185 persone senza dimora, con disagio psichico, ex detenuti, migranti, anziani soli con problemi sanitari. “E’ un luogo di cura e di difesa della dignità umana di chi è rimasto indietro – ha spiegato Luana Melìa, responsabile dell’Ostello della Caritas Roma – Negli anni la povertà è cambiata. Le situazioni sono complesse per cui non possiamo dare risposte facili e semplificate, c’è un percorso da fare insieme”.  Carlo Bosatra, direttore della Caritas Lodi, ha raccontato l’esperienza del Fondo diocesano che dal 2009 ad oggi ha sostenuto 193 nuclei familiari, anche aiutando le famiglie a far studiare i figli. Don Giovanni Branco, presidente della Fondazione Misericordie Domini onlus della Caritas Capua, ha invece descritto l’iniziativa a sostegno degli anziani che vivono nel centro storico della città, con un luogo fisico dove condividere pasto e aggregazione: “Ogni settimana seguiamo anche 80 persone allettate, con tanti volontari e giovani in servizio civile”.

Nel carcere minorile di Casal del Marmo. Il cappellano del carcere minorile di Casal del Marmo, a Roma, è don Nicolò Ceccolini. Qui sarà inaugurato venerdì 10 novembre, che darà lavoro progressivamente a una ventina di giovanissimi detenuti. “Il carcere ti cambia in meglio o in peggio – ha detto -. Dipende dalle persone che trovi: alcuni ti possono aiutare a diventare una luce, altri no. Il rischio che il ragazzo esca dal carcere più incattivito è molto alto. Quando arrivano sono come navi alla deriva che si scontrano contro una scogliera, abbandonati a sé stessi. Tanti pezzi che bisogna riassemblare. La prima opera risanatrice è quindi far sentire ogni ragazzo degno di stima”.

 

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Alluvione in Toscana: proseguono gli interventi per aiutare la popolazione colpita

Sono proseguiti nella notte gli interventi per aiutare la popolazione colpita dal maltempo in Toscana, in particolare nelle province di Firenze, Prato e Pistoia. Come riferisce il governatore toscano Eugenio Giani idrovore sono ancora in funzione a Campi Bisenzio, Seano, Poggio a Caiano, Quarrata, Montemurlo e sono previsti ulteriori rinforzi di squadre per assistere la popolazione.
“Oggi stesso abbiamo più di 1.000 volontari che stanno lavorando, ci sono sei colonne mobili in arrivo, cinque colonne mobili di volontariato nazionale, quindi i mezzi ci sono. Il tema vero è l’impiego dei mezzi in un territorio molto ampio, per questo abbiamo chiesto anche il rafforzamento dei centri di coordinamento per sapere bene come si impiegano i mezzi”, ha sottolineato il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio nella conferenza stampa tenuta a Firenze insieme al presidente della Regione Eugenio Giani per fare il punto sui danni del maltempo in Toscana.
La vittime nel frattempo sono salite a 7, dopo il ritrovamento del corpo di un anziano a Campi Bisenzio, disperso da giovedì. “Dietro ad ogni numero ci sono famiglie che soffrono e bisogna essere rispettosi”, ha aggiunto Curcio.
Come prima stima dei danni il presidente Giani ipotizza sia “sui 300 milioni tra pubblico e privato ma è una stima assolutamente parziale, è una stima che fa riferimento a quello che finora abbiamo registrato”.
Nel frattempo è attesa un’altra ondata di maltempo. “Probabilmente ci sarà bisogno, questo lo stabiliranno i sindaci, anche di evacuazioni preventive del territorio che è stato colpito. In questo senso si sta facendo il possibile per supportare le persone”, ha detto Curcio.
Un appello per trovare volontari per fare i sacchi di sabbia da distribuire nelle zone più a rischio è quello che ha lanciato Simone Calamai, sindaco di Montemurlo, tra i comuni del pratese più colpiti dalle piogge. “Il sindaco Simone Calamai – si legge su Fb del Comune – invita tutti a dare una mano e a presentarsi in via Toscanini, 25 sede del Coc, centro operativo protezione civile”.
Per fronteggiare le mareggiate che nella giornata di ieri hanno provocato danni da allagamenti in vari stabilimenti balneari in Versilia (Lucca), il Comune di Viareggio e la Protezione civile nel corso della notte scorsa hanno fatto realizzare da una ditta una duna di sabbia continua alta due metri a partire dalla spiaggia vicino al molo fino alla fossa dell’Abate al confine con Lido di Camaiore.
Tra i disagi più gravi la mancanza di energia elettrica. Enel sottolinea che “grazie alle riparazioni effettuate e ai gruppi elettrogeni installati (circa 70 in totale quelli già movimentati) il numero di clienti disalimentati è sceso a circa 9.000, di cui oltre 6mila tra Prato e provincia (Prato, Montemurlo, Cantagallo, Vaiano e Vernio) e Campi Bisenzio in aree allagate, di frana e ancora difficilmente accessibili”.
“Negli eventi alluvionali la presenza di acqua rende molto complicato in alcune aree il ripristino della parte elettrica e dei servizi essenziali – ha spiegato Curcio -. Bisogna lavorare molto sul territorio per stabilire le priorità soprattutto per le persone più fragili, per quelle che sono già fragili per problemi e gli anziani che non possono stare in abitazioni dove non c’è energia ed acqua”.

(*) Toscana Oggi

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Blitz ad alto impatto ed interventi delle Volanti della Polizia di Stato: quasi 400 identificati, 15 denunce e 3 arresti – Questura di Verona

È stata focalizzata sulle zone di Veronetta e del quartiere di Borgo Roma l’attività di prevenzione con l’azione coordinata di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale, disposta da ordinanze di servizio del questore come condiviso in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Focus sulle piazze dove i cittadini, anche in occasione degli incontri serali in cui partecipano rappresentanti della questura, hanno segnalato situazioni di degrado o illegalità, legati anche alla presenza di assuntori che vanno alla ricerca di stupefacenti.

Una settimana in cui le Volanti della Polizia di Stato, oltre ad aver identificato quasi 400 persone, sono intervenute per 26 furti in appartamento, attività commerciali e autovetture, che in alcuni casi sono diventati rapina a causa dell’azione violenta con cui gli autori hanno tentato di guadagnarsi la fuga.

In molti casi i furti sono stati resi semplici dall’assenza di misure di autoprotezione, che rientrano in quelle responsabilità di cittadinanza che rende più forte, insieme all’azione delle Forze dell’Ordine, la sicurezza di Comunità.

L’azione di prevenzione amministrativa della Divisione Polizia Anticrimine, rappresenta la presenza sul territorio veronese di diversi soggetti potenzialmente pericolosi provenienti da altre aree del Paese. Solo negli ultimi 3 mesi dalla medesima Divisione sono stati adottati 21 Fogli di via obbligatori, 47 Avvisi Orali, 19 Ammonimenti, 24 Divieti di accesso agli esercizi pubblici e 2 sorveglianze speciali.

Molteplici i provvedimenti adottati a carico di cittadini stranieri che, nell’ultima settimana, sono stati colpiti da 7 espulsioni e 2 accompagnamenti ai Centri di permanenza per i rimpatri che hanno richiesto un grande impiego di risorse, come nel caso di un 33enne pluripregiudicato di nazionalità marocchina, con oltre 10 Alias, portato dai poliziotti fino al CPR di Potenza.

I servizi con il medesimo taglio e soprattutto sulla base delle segnalazioni dei cittadini proseguiranno anche per le prossime settimane.

(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Napoli. Pseudo podologa effettua interventi senza avere alcun titolo? Nuovo ‘scoop’ di Luca Abete (‘Striscia’)

Nuovo scoop di Luca Abete a “Striscia la Notizia”: podologa senza titoli?
Arriva uno strano piede di – abetico nel servizio di Luca Abete:
Una donna effettuerebbe interventi senza averne i titoli.
Luca Abete, il vulcanico inviato campano di “Striscia la Notizia”, si traveste da piede (cantando) per convincere la donna a cessare la sua attività abusiva. 
Per rivedere il servizio completo, trasmesso da Canale 5, cliccare su una delle foto oppure sul seguente link: 
https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/podologa-senza-titoli-arriva-uno-strano-piede-di-abetico/ 
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

A Caserta l’11a Giornata della Sicurezza dell’Ingegneria: interventi del ministro Calderone (Lavoro) e del vice ministro Sisto (Giustizia)

 

Caserta, 25 ottobre 2023 – «Puntare il più possibile sulla prevenzione e meno sulle sanzioni, per evitare gli infortuni sul lavoro e aiutare le imprese del settore, pensando anche ad una mirata defiscalizzazione contro gli aggravi economici». Lo ha affermato, il vice ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, nel corso di un video collegamento con il convegno nazionale per l’11ma Giornata Nazionale dell’Ingegneria della Sicurezza, in corso al Belvedere di San Leucio di Caserta, organizzato dal Cni presieduto da Domenico Perrini e dal Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Caserta presieduto da Carlo Raucci con la «regia» dell’ingegnere Tiziana Petrillo, Consigliere nazionale delegata al tema della sicurezza e prevenzione incendi. Parlando della cultura delle sicurezza, uno dei principali temi trattati al convegno «Sisto ha ribadito che le punizioni dei responsabili degli incidenti sul lavoro, in questi casi arrivano quando è già tardi e, pertanto, una corretta prevenzione risulterebbe efficace a prevenire le morti bianche diminuendo dunque il rischio». Il vice ministro si è soffermato sull’importanza della sinergia tra le figure professionali e l’importanza dell’organizzazione, sottolineando che il «tecnico della sicurezza deve conoscere perfettamente tutto ciò che deve realizzare all’interno delle proprie mansioni», aggiungendo anche un passaggio sull’aspetto della pena «riducendo alla sola colpa grave, a fronte di comportamenti di prevenzione meritate, senza mai negare un dovuto risarcimento civile». Nel corso del convegno i relatori si sono soffermati anche sulla formazione dei lavoratori, necessariamente da eseguire a livello pratico e sul posto. Importante anche l’aspetto delle «Smart Safety, ovvero le pratiche intelligenti per la prevenzione e la gestione del rischio con uno sguardo rivolto al futuro. Ciò prospetta una sicurezza basata sull’interattività e sulla tempestività di intervento, possibile grazie all’applicazione delle tecnologie più all’avanguardia. Tra le sue caratteristiche principali ci sono la capacità di rilevare e prevenire incidenti, l’analisi dei dati in tempo reale e la possibilità di personalizzare le impostazioni di sicurezza in base alle esigenze dell’azienda o del cantiere.

 

IN CORSO L’UNDICESIMA EDIZIONE DELLA GIORNATA DELL’INGEGNERIA DELLA SICUREZZA

Importanti interventi del Ministro del Lavoro Calderone e del Vice Ministro della Giustizia Sisto. Tiziana Petrillo (CNI) illustra i dati sugli infortuni e le morti sul lavoro e invita tutti a lavorare per la diffusione della cultura della sicurezza

Sono in corso i lavori della undicesima edizione della Giornata Nazionale dell’Ingegneria della Sicurezza, in programma oggi a Caserta. All’avvio si sono registrati i saluti del Ministro del Lavoro Elvira Calderone che si è espressa in questi termini:
“La sicurezza sul lavoro, la formazione, la prevenzione e le strategie innovative come approccio culturale da diffondere e tutelare sono senza dubbio priorità del Governo e del Ministero che rappresento. Un approccio che emerge con forza da giornate di sensibilizzazione come questa e progetti come “La sicurezza a partire dai banchi di scuola” che ci impegna tutti in sinergia con grande senso di responsabilità. Il Decreto Lavoro estende la protezione assicurativa contro i rischi da infortunio in tutti gli ambienti scolastici, compresi nei percorsi in cui il mondo della scuola incontra quello del lavoro con i Pcto. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sta lavorando con il Ministero dell’Istruzione e del Merito a un concorso rivolto alle scuole superiori di secondo grado, sia pubbliche che paritarie, di tutto il territorio nazionale, per diffondere la cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro mediante l’elaborazione da parte degli studenti di un lavoro creativo su questi argomenti. Il percorso è certamente lungo, ma insieme possiamo e dobbiamo farcela”.

Significativo anche l’intervento del Vice Ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto che in tema di sicurezza di espresso così: “Non credo ad un approccio che porta all’aggravamento delle pene per i datori di lavoro, ma piuttosto su un approccio premiale. Va esteso l’ambito di applicazione della legge 231/2001 a tutte le imprese e occorre estendere l’obbligo di comunicare tutti gli acquisti di dispositivi di sicurezza per i lavoratori. Se l’impresa adempie a questi obblighi è possibile modificare i termini di responsabilità, eliminando quelli di livello lieve e medio, lasciando solo quelli per colpa grave, garantendo comunque il risarcimento del danno al lavoratore. Il Ministero è sul pezzo, vuole intervenire sulla sicurezza nel mondo del lavoro, a beneficio di tutti. La più grande sconfitta dello Stato avviene quando esso si limita a manifestare il cordoglio per le vittime”.

Nella prima parte della giornata ci sono stati i saluti del Vice Sindaco di Caserta Emiliano Casale e del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Caserta che ha detto: “Io e il Consiglio di Caserta ringraziamo per la scelta della nostra città e per aver affrontato questo importante tema. Serve una seria riflessione su come modificare le normative sulla sicurezza a livello nazionale, anche in considerazione dei rischi cui vanno incontro gli ingegneri”. A seguire è intervenuto Angelo Domenico Perrini, Presidente del CNI che ha detto: “Ringrazio il Consigliere Tiziana Petrillo per aver organizzato questa undicesima edizione della Giornata della Sicurezza, nata a suo tempo da un’intuizione dell’ex Consigliere Gaetano Fede. La cultura della sicurezza deve iniziare dalle scuole. I dati sui morti e feriti sul lavoro ci dicono che c’è ancora molto da lavorare. E’ un tasto su cui occorre insistere. Stiamo facendo una battaglia molto forte affinché tutti coloro che esercitano attività ingegneristica siano iscritti all’Albo e tenuti tutti a rispettare un codice deontologico e, in particolare, nel caso specifico la sicurezza e tutto ciò che ha a che fare con la sicurezza dei cittadini e della collettività”. La serie dei saluti istituzionali è stata completata da quelli di Armando Zambrano, Coordinatore della RPT, che ha ricordato l’impegno dell’organizzazione delle professioni tecniche in tema di sicurezza.

La prima parte della giornata ha vissuto uno dei momenti più interessanti con l’intervento di Tiziana Petrillo, Consigliere CNI con delega all’ingegneria della sicurezza e antincendio. “Questa Giornata – ha detto – nasce dalla seguente considerazione. Dietro ogni mancanza di sicurezza c’è una vita, una famiglia che rischia di essere rovinata. Da qui un professionista della sicurezza parte per domandarsi cosa si può fare, se è sufficiente perfezionare ulteriormente le tecniche a disposizione. La conclusione, immancabilmente, è che la soluzione passa attraverso la diffusione della cultura della sicurezza”.

La Petrillo, poi, ha illustrato alcuni dati. Pur con una certa variabilità, il numero degli infortuni sul lavoro in Italia resta elevato: nel 2022 vi sono stati in totale 429.004 incidenti accertati dall’Inail, in aumento del 18% rispetto all’anno precedente, di cui mortali 606, in flessione del 21% rispetto al 2021. Nei primi 8 mesi del 2023 le denunce di infortunio sono state 383.242, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e quelle con esito mortale sono al momento 657.


Secondo i dati Eurostat, inoltre, nel 2021 l’Italia ha registrato 2,6 incidenti mortali sul lavoro per 100.000 lavoratori, contro lo 0,84 della Germania, 1,9 della Spagna, 2,8 dell’Austria, 0,33 dell’Olanda, per citare i paesi con una struttura economico-produttiva simile a quella italiana. Solo la Francia, tra i Paesi a noi più vicini, registra valori più elevati dei nostri, pari a 3,3 incidenti mortali ogni 100.000 lavoratori. L’indice di incidentalità sale nel settore delle costruzioni dove nel 2021 l’Italia ha registrato 9,0 incidenti mortali per 100.000 lavoratori, uno dei valori più elevati, a fronte di una media europea di 6,3 ogni 100.000 lavoratori. In Francia l’indice di incidentalità mortale nelle costruzioni è pari a 9,0 per 100.000 lavoratori, in Germania è 3,17, in Austria è 7,5, in spagna è 6,7.
Per ciò che concerne gli incidenti non mortali, la situazione pur grave vede l’Italia leggermente al di sotto della media europea: l’Italia ha registrato, nel 2021, 1.209 incidenti non mortali ogni 100.000 lavoratori a fronte di una media europea di 1.516 incidenti per 100.000 lavoratori. Il nostro Paese si trova al di sotto di quanto registrato nel 2021 da Pesi come la Francia, la Spagna, l’Austria ed il Regno Unito.

“Noi crediamo – ha aggiunto la Petrillo – che oggi la questione della sicurezza si muova lungo una serie di assi di progressione, alcuni dei quali sono: semplificazione e l’aggiornamento delle norme che presidiano la materia; più intenso ricorso alle norme tecniche volontarie e soprattutto la codificazione e l’aggiornamento continuo delle prassi di riferimento; formazione e aggiornamento continuo dei professionisti dell’area tecnica con un particolare focus sulle tecniche più avanzate di prevenzione e sulla sicurezza di “nuovi materiali”, oltre che su temi attualmente di frontiera; divulgazione presso un pubblico vasto di pratiche per la sicurezza declinata in tutte le sue forme. Partendo dalle esperienze accumulate siamo tutti chiamati a fare uno sforzo, ad immaginare come potrà operare nel medio-lungo periodo l’ingegneria della sicurezza. E’ una sfida importante, che non ha soluzioni scontate e per il quale serve il contributo di tutti”.

TRE SESSIONI DI APPROFONDIMENTO COMPLETANO I LAVORI DELLA GIORNATA NAZIONALE DELLA SICUREZZA

Sicurezza sui luoghi di lavoro, nei cantieri e prevenzione incendi i temi trattati. Il Sottosegretario all’Interno Prisco: “Quello con gli ingegneri è un rapporto antico e consolidato. Per la sicurezza è fondamentale la collaborazione con gli Ordini professionali”

I lavori odierni dell’undicesima Giornata Nazionale dell’Ingegneria della Sicurezza, organizzata dal CNI con la collaborazione dell’Ordine degli Ingegneri di Caserta, sono proseguiti con le sessioni di approfondimento. Nella prima ci si è chiesto come sviluppare la prevenzione nei luoghi di lavoro. Ester Rotoli (Direttore centrale prevenzione Inail) ha trattato il tema della prevenzione partecipata per lo sviluppo del capitale sociale delle imprese e dei lavoratori. Ha sottolineato, tra le altre cose, le diverse collaborazioni col CNI nell’ambito di specifici protocolli. Inoltre, ha citato alcune buone pratiche nel settore dell’edilizia. Antonio Leonardi (Coordinamento tecnico delle regioni, GdL Sicurezza del CNI) ha illustrato la riorganizzazione del sistema della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e il ruolo strategico delle buone pratiche. Si è soffermato anche su eventuali sviluppi e sulle criticità. La prima sessione ha ospitato anche altri due interventi di componenti del GdL Sicurezza del CNI. Gianluca Giagni ha focalizzato la sua analisi sul percorso culturale verso la percezione del rischio che deve partire dai banchi di scuola. Rita Amelia Grunspan, invece, ha trattato il tema dell’inclusività nei luoghi del lavoro, soffermandosi in particolare sulle problematiche della sicurezza sul lavoro legate alle disabilità temporanee o meno e come procedere alla valutazione dei rischi. Pasquale Staropoli responsabile della segreteria tecnica del Ministero del Lavoro, infine, ha illustrato il ruolo e la necessità che elementi come la competenza e la responsabilità debbano legarsi al tema della sicurezza.
La seconda sessione si è focalizzata nello specifico sulla sicurezza nei cantieri, con particolare riferimento al nuovo obiettivo della Smart Safety. I lavori sono stati avviati da un intervento di saluti di Alessandra Stirpe di Ance. L’organizzazione dei costruttori è stata anche protagonista con l’intervento di Francesca Ferrocci che ha illustrato il contributo concreto di Ance in tema di sicurezza dei cantieri. L’argomento è stato inquadrato nei suoi termini generali da Andrea Galli del GdL Sicurezza del CNI che ha proposto un parallelo su quanto avveniva in passato e le prospettive future della sicurezza nei cantieri. Paolo Pennesi (Direttore Generale INL) ha illustrato quelle che sono le principali violazioni della policy di prevenzione e si è soffermato sulle criticità del D.lgs. 81/08 in materia di edilizia. Fulvio Giani, altro componente del GdL Sicurezza del CNI ha spiegato quale può essere il contributo delle tecnologie e, in generale, dell’innovazione per realizzare un’adeguata politica della sicurezza. Luca Rossi di Inal, infine, ha precisato i contenuti delle nuove norme UNI per quanto riguarda l’innovazione tecnologica su ponteggi e casseforme.

La terza e ultima sessione è stata dedicata alla prevenzione incendi, con particolare focus sulla ricerca e sulle nuove frontiere. Le relazioni sono state precedute dall’intervento del Sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco. “Quello con gli ingegneri – ha detto – è un rapporto antico e consolidato. Io credo molto nel ruolo dei corpi intermedi. Dobbiamo incrementare ulteriormente questa collaborazione, data l’importanza di questioni quali le nuove tecnologie e i cambiamenti climatici. Col PNRR il Governo ha fatto una scelta ben precisa, costituendo un comitato specifico che comprende queste tematiche. In questo quadro ritengo fondamentale la collaborazione degli Ordini professionali. Nello specifico devo dire che avremmo potuto scegliere la via della deregulation, eliminando norme, invece abbiamo scelto di perseguire l’obiettivo della sicurezza completando gli organici, assumendo ingegneri. Proprio perché riteniamo il ruolo dei professionisti strategico”.

Angelo Domenico Perrini, Presidente del CNI, ha aperto i lavori pomeridiani con queste parole: “La prevenzione incendi è l’altra faccia del tema della sicurezza. Anche in questo settore è necessario parlare di progettazione della sicurezza e, ancora una volta, voglio sottolineare che questa attività può essere svolta soltanto da professionisti esperti, che possano garantire le opportune competenze. Il codice ha dato nuova dignità alla progettazione antincendio”. Tiziana Petrillo, Consigliere del CNI, delegata all’ingegneria della sicurezza e antincendio ha introdotto i lavori evidenziando la necessità di affrontare la questione della sicurezza, la prevenzione incendi in particolare, in maniera complessiva, sistemica. Inoltre, è necessario procedere alla semplificazione per facilitare e velocizzare gli interventi, senza dimenticare l’attenzione per le tecnologie come l’intelligenza artificiale che, già ora, vanno studiate per capire come possono essere sfruttate per la prevenzione incendi. Il CNI può svolgere un ruolo importante in questo senso, come del resto sta a testimoniare il grande lavoro che ha svolto e continuerà a svolgere il Gruppo di Lavoro sulla Sicurezza. La parte introduttiva della sessione è stata completata dall’intervento di Eros Mannino (Direzione Centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica VV.F.).

La prima relazione del pomeriggio è stata quella del Comandante dei VV.F. di Napoli che ha analizzato il rapporto tra sicurezza e transizione energetica. Paolo Massimi, Comandante dei VV.F. di Caserta, ha trattato l’argomento specifico degli incendi complessi e i rischi emergenti ad essi connessi. Tarquinia Mastroianni (Dirigente dell’Ufficio per la prevenzione incendi e rischio industriale dei VV.F.) ha illustrato un progetto finalizzato a favorire una efficace collaborazione con il mondo dell’impresa, dei professionisti e con le altre Amministrazioni per risolvere le istanze sulla prevenzione incendi, finanziato con fondi PNRR, PNC e in particolare ZES. Paolo Mocellin (GdL Sicurezza del CNI) ha approfondito il ruolo della ricerca accademica nell’ambito della prevenzione incendi, presentando lo stato dell’arte della ricerca, le tematiche rilevanti e le nuove sfide. Elisabetta Scaglia del GdL Sicurezza del CNI, poi, ha affrontato gli elementi della progettazione antincendio, applicando il concetto di inclusività. Marco Di Felice (Componente CCTS dei VV.F.), infine, ha proposto un passo in avanti illustrando tutte le novità nell’attività di progettazione degli incendi, in una prospettiva rivolta al futuro.

L’articolo A Caserta l’11a Giornata della Sicurezza dell’Ingegneria: interventi del ministro Calderone (Lavoro) e del vice ministro Sisto (Giustizia) proviene da Terra&Gusto.

(Fonte: Terra e Gusto – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Sospensione della piattaforma PartenoPay, per interventi sistemistici e aggiornamenti, per l’intera giornata di mercoledì 18/10/2023

Contenuto della Pagina

Si comunica che durante l’intera giornata di mercoledì 18/10/2023 la
piattaforma PartenoPay non sarà disponibile per interventi
sistemistici e aggiornamenti.
Pertanto, non sarà possibile effettuare pagamenti
nè tramite il portale PartenoPay nè presso sportelli fisici e virtuali (es.
Tabaccai, poste, ATM, CBILL, home banking, etc.

Data di pubblicazione: 16/10/2023

(Fonte: Comune di Napoli – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Presenzano. Aggredito autista di ‘Air Campania’: il sindacato CGIL sollecita interventi sulla sicurezza

Nella tarda mattinata di sabato 14 ottobre, alla fermata di Presenzano, un autista della società di trasporto pubblico locale “Air Campania” è stato aggredito da un uomo che gli ha sferrato diversi colpi al volto.

L’operatore ha chiesto aiuto agli uomini della locale Stazione dei Carabinieri che, giunti immediatamente sul posto, hanno fermato l’aggressore, un uomo di cinquant’anni, e lo hanno portato in Caserma.

Ignoti, al momento, i motivi dell’aggressione all’autista, trasferito in ambulanza all’ospedale di Piedimonte Matese per le cure del caso.

La Filt Cgil Caserta registra con rabbia e rammarico l’ennesima aggressione ai danni di un autista dell’AIR, questa volta in quel di Presenzano.

Esprimiamo massima solidarietà al lavoratore, ma continuiamo a sollecitare interventi concreti, sia da parte dell’azienda che dalle istituzioni, volti a tutelare la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici di tutto il trasporto pubblico locale”: così il segretario generale della Filt Cgil Tommaso Pascarella.

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Caserta. Reggia, lavori di restauro negli Appartamenti: interventi alle porte monumentali nell’ala del ‘700

La Reggia di Caserta è un cantiere in continuo movimento: ripreso il restauro delle porte degli Appartamenti reali.
Dopo interventi analoghi realizzati nell’ala dell’800 del Palazzo reale, da domani mercoledì 11 ottobre prenderanno il via i lavori nell’infilata di stanze dell’ala del ‘700. Le Sale delle Stagioni e lo Studiolo di Ferdinando IV non saranno visitabili fino a conclusione dell’opera dei restauratori. Il percorso di visita sarà deviato nelle retrostanze dell’Appartamento dei Principi ereditari.
Le porte sono elementi architettonici di grandissimo valore storico ed estetico. Sono un complemento decorativo degli spazi insieme agli stucchi, ai preziosi affreschi delle volte, ai lambrì alle pareti, al pavimento in cotto dipinto, ai camini in marmo e ai pregiati arredi.
Il passaggio da una sala all’altra del Palazzo reale non poteva avvenire certo attraverso passaggi comuni. Le porte oggetto dei restauri sono di dimensioni monumentali, hanno un’altezza di circa 4 metri e una larghezza di circa due metri. Sono ornate con specchiature quadrate e rettangolari arricchite da listelli rifiniti con doratura e la soglia ha modanature in marmo grigio di Mondragone.
Il lavoro consentirà il consolidamento e il recupero delle porte, restituendo inoltre la doratura originale a foglia d’oro. L’intervento è finanziato con fondi ordinari della Reggia di Caserta.
Nel dicembre scorso, intanto, sono stati restituiti alla fruizione museale la Sala del Consiglio, le retrostanze dell’800, la Sala delle culle, l’anticamera e la Cappellina di Pio IX, la Camera da letto e le anticamere di Gioacchino Murat, la Camera da letto e le anticamere di Francesco.
Gli interventi hanno riguardato porte e portelloni, i pavimenti in cotto dipinto a finto marmo e gli arredi. Tra questi i maestosi letti di Francesco II e Gioacchino Murat. Sono, inoltre, in corso le opere di restauro della veste decorativa della Sala del Trono (appena terminati quelle nelle Sale di Astrea e Marte).
Attività straordinaria impostata in un’ottica di conservazione programmata che il museo porta avanti grazie all’impegno costante del personale tecnico amministrativo della Reggia di Caserta e al coinvolgimento di maestranze altamente professionali.
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PNRR: AL VIA LE GARE PER 24 INTERVENTI SULLE SCUOLE CASERTANE ADEGUAMENTI STRUTTURALI, MENSE E PALESTRE PER 54 MILIONI DI EURO

Sono state messe a bando tutte le gare di appalto relative ai finanziamenti ottenuti dalla Provincia di
Caserta per l’edilizia scolastica nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per un
totale di circa 54 milioni di euro.
L’iter amministrativo e tecnico è stato completato grazie al lavoro degli uffici del Settore Edilizia,
coordinato dal dirigente Paolo Madonna.
Gli interventi previsti in questa prima fase sono 24: 16 riguardano l’adeguamento strutturale delle
scuole per circa 38 milioni di euro; un intervento di demolizione e ricostruzione per 11 milioni e
500mila euro; 3 interventi la riqualificazione di mense scolastiche per quasi 2 milioni di euro; 4
finanziamenti sono dedicati alla costruzione di nuove palestre per 7 milioni e 500 mila euro.
“La Provincia di Caserta non si ferma neppure nel periodo estivo – ha commentato il presidente
Giorgio Magliocca – e mette a gara in tempi record tutte le opere finanziate fino ad ora nell’ambito
del PNRR per l’edilizia scolastica. Siamo tra le prime Province d’Italia, forse addirittura la prima in
assoluto ad averlo fatto. È un risultato eccezionale per il quale ringrazio gli uffici che hanno
lavorato con dedizione in questi mesi a tutta una serie di importanti progetti che rinnoveranno tante
scuole della nostra provincia. Ma non ci fermeremo qui, stiamo già lavorando a nuovi progetti per
modernizzare tutti gli altri istituti di Terra di Lavoro. La scuola – ha concluso Magliocca – è stata
dal primo momento una priorità assoluta per la nostra Amministrazione e, dopo il grande lavoro
portato avanti in questi anni sulla progettazione e sul recupero di risorse, ora finalmente ne
raccogliamo i frutti”.

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Interventi per liti: La Polizia di Stato denuncia uno straniero per una lite alla mensa della Caritas in via del Fosso e due pluripregiudicati italiani per una lite condominiale a S. Vito. – Questura di Lucca

Erano da poco passate le 12 quando è giunta la richiesta di intervento in via del Fosso presso la mensa della Caritas ove era stata segnalata una lite tra due persone.

Giunti prontamente sul posto, gli operatori riuscivano a intercettare uno dei due autori, un cittadino nigeriano di 35 anni irregolare sul territorio nazionale che si stava dando alla fuga brandendo un grosso mattone.

Intimato a riporlo a terra, il soggetto non ottemperava costringendo gli operatori ad estrarre la pistola ad impulsi elettrici (cd. taser) con il quale veniva ripetuto l’ordine con l’avvertimento dell’impiego completo in caso di rifiuto.

Lo straniero posava così il mattone ma già nelle fasi della messa in sicurezza, riponeva resistenza attiva sferrando un colpo a uno degli operatori intervenuti che riportava lesioni al ginocchio giudicate guaribili in 6 giorni.

Lo straniero condotto in ufficio è stato denunciato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e la sua posizione sul territorio nazionale è al vaglio dell’Ufficio Immigrazione.

Nella stessa giornata di ieri, poco dopo la mezzanotte giungeva una richiesta di aiuto per un’aggressione avvenuta in un condominio nel quartiere San Vito.

La vittima, un italiano di 30 anni con numerosi precedenti di polizia, al rientro dal lavoro era stato aggredito prima verbalmente e poi, a seguito di uno scambio di offese, con un coltello tipo “machete” con il quale veniva colpito al braccio.

L’aggressore, un italiano di 67 anni, anch’egli con numerosi precedenti di polizia, gli si scagliava contro senza un apparente motivo, aiutato poi da un altro inquilino del palazzo, un italiano di 60 anni, che giunto sul posto dell’aggressione contribuiva nel colpire la vittima con il bastone usato per deambulare.

La stessa vittima si era poi scagliata contro il vetro della porta di casa del suo aggressore procurandosi altre ferite alle mani.

Gli operatori giunti sul posto riuscivano a ricostruire i fatti a cui avevano assistito alcuni condomini e a seguito di perquisizione ritrovavano l’arma precedentemente usata dal 67enne, sottoponendola a sequestro.

La vittima veniva condotta in ospedale e dimessa con 15 giorni di prognosi.

Per i due autori dell’aggressione è scattata la denuncia per lesioni aggravate in concorso.

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Polizia di Stato. Serata di interventi delle Volanti a Carpi – Questura di Modena

squadra volante

Nella serata del 28 giugno scorso, alle ore 20,00 la volante del Commissariato P.S. di Carpi è intervenuta in via Cattani per un diverbio stradale tra automobilisti. In particolare, un cittadino italiano di 49 anni, in stato di ebbrezza alcolica,  ha minacciato con un bastone in ferro un altro uomo di anni 29, che si trovava alla guida della sua auto. Gli operatori della volante, una  volta accertata la dinamica degli eventi, hanno proceduto al sequestro del bastone in ferro. L’aggressore è stato denunciato per minacce aggravate dall’uso dell’arma impropria, per porto di oggetti atti ad offendere e poi sanzionato amministrativamente per ubriachezza molesta.

Nella stessa serata, personale del settore anticrimine del Commissariato di Carpi ha arrestato un cittadino italiano di anni 61, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Magistrato di Sorveglianza di Modena, per reati  predatori, fine pena previsto per maggio 2028.

Lo stesso, già in detenzione domiciliare, al termine delle operazioni, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Modena, ove sconterà la pena.


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Fiume Sarno, nuovi interventi

Risanamento del fiume Sarno nuovi interventi di GORI per l’estensione della rete fognaria

BOSCOTRECASE | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Gori in campo con nuovi interventi per il potenziamento del servizio fognario e depurativo e il disinquinamento del fiume Sarno.

Sono stati avviati, infatti, i lavori per l’estensione della rete fognaria anche nel centro storico di Boscotrecase. Un’opera di cui Gori è soggetto attuatore, che consentirà di portare a depurazione i reflui di circa 300 abitanti all’impianto di Foce Sarno, contribuendo al superamento di alcune criticità igienico-sanitarie e al disinquinamento del fiume campano.

Anche questo intervento, infatti, fa parte del programma Energie per il Sarno, frutto della sinergia con Regione Campania ed Ente Idrico Campano.

Nella mattinata di mercoledì 7 giugno, il sopralluogo sull’area di cantiere allestita in via Annunziatella. Tale intervento prevede la posa di una doppia condotta per complessivi 260 metri, con la realizzazione di 20 nuovi allacci.

Saranno realizzati, inoltre, 46 nuovi allacci in corso Umberto I, 7 nuovi allacci in Via Marani e l’estendimento fognario di ulteriori 100 metri con 7 nuovi allacci in via Lepanto, mentre sono stati ultimati gli interventi in via Rivo Carotenuto e via Iossa.

Dal 2016, in sinergia con Gori, stiamo lavorando per il completamento della rete fognaria. Siamo già intervenuti in via Carlo Alberto, tra le strade principali del paese, ma anche in altre zone di Boscotrecase, compreso quelle periferiche, mentre oggi ci stiamo occupando del centro storico. Inoltre, grazie ad un finanziamento di 2 milioni e mezzo di euro a breve cominceranno i lavori in via Ugo Foscolo, via Settembrini e via Fruscio, con un intervento di cui beneficeranno anche i comuni limitrofi, e attraverso cui risolveremo il problema degli allagamenti in via Sepolcri, a Torre Annunziata, ha dichiarato il Sindaco, Pietro Carotenuto.

L’impegno di Gori per il potenziamento del servizio fognario e depurativo prosegue attraverso le opere che stiamo realizzando in sinergia con Regione Campania, Ente Idrico Campano e Amministrazioni Comunali, al fine di mettere in campo strategie funzionali alle esigenze dei territori. Proprio in tale ottica, questa mattina, avviamo un importante intervento a Boscotrecase, nell’ambito di un progetto che punta a completare la rete fognaria in tutto il centro storico, ha sottolineato l’Amministratore Delegato di Gori, Vittorio Cuciniello.

Grazie al programma Energie per il Sarno, che sta interessando anche il territorio comunale di Boscotrecase, stiamo concretizzando l’impresa della bonifica integrale del nostro fiume, rispondendo alle esigenze della comunità che desidera un servizio moderno, efficiente e attento alle problematiche ambientali. Questo è possibile grazie alla filiera istituzionale che abbiamo costruito con Regione Campania ed il gestore Gori, dimostrando che quando le istituzioni lavorano fianco a fianco per il bene dei cittadini tutto si può realizzare, ha commentato il Coordinatore del Distretto Sarnese Vesuviano dell’Ente Idrico Campano, Raffaele Coppola.

L’avvio dei lavori per l’estensione della rete fognaria nel centro storico di Boscotrecase è un’altra tappa del percorso virtuoso avviato da EIC, Regione Campania e Gori per risolvere alcune delle più importanti criticità ambientali presenti in Campania e raggiungere l’ambizioso traguardo della bonifica integrale del Sarno entro la fine del 2025. Un percorso che vogliamo condividere nella massima trasparenza, come dimostra il portale “energieperilsarno.it”, la nostra casa di vetro, grazie al quale è possibile monitorare in tempo reale e con grande facilità l’avanzamento dei lavori” le parole del Presidente dell’Ente Idrico Campano, Luca Mascolo.

Grazie agli interventi compresi nel programma Energie per il Sarno, ad oggi, sono complessivamente 27 gli scarichi in ambiente eliminati e oltre 100.000 gli abitanti serviti da depurazione. Attraverso il completamento degli schemi fognari e depurativi in tutti i comuni compresi nel bacino idrografico, si punta ad arrivare, entro il 2025, a 421.000 abitanti serviti da depurazione e 88.000 abitanti serviti da fognatura, con l’eliminazione di 113 scarichi in ambiente.

 

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Caserta.PARTITI GLI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE AL RIONE FALCONE GRAZIE A 2 MILIONI DI EURO DI FONDI EUROPEI.

Sono partiti stamani i lavori di riqualificazione all’interno del Rione Falcone. In particolare,
gli interventi interessano i fabbricati di edilizia popolare che si affacciano su largo della
Resistenza, ovvero in prossimità della sede della Tenda di Abramo, lungo via Borsellino.
All’inaugurazione del cantiere erano presenti il Sindaco di Caserta, Carlo Marino, il
Presidente di ACER (Agenzia Campana per l’Edilizia Residenziale) Campania, David
Lebro, e il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Caserta e consigliere di
ACER Campania, Carlo Raucci.
Gli interventi di riqualificazione verranno realizzati grazie a un finanziamento di 2 milioni di
euro di fondi europei, gestiti dalla Regione Campania e destinati alla riqualificazione
dell’edilizia residenziale pubblica e sociale nei comuni campani.
“Si tratta di un’opera importante di rigenerazione urbana in un quartiere popolare della città
di Caserta, – ha spiegato il Presidente di ACER Campania, David Lebro – che porterà
all’attuazione di una serie di interventi, che vanno dalla realizzazione del cappotto termico,
alla sostituzione delle caldaie, con l’installazione di impianti a condensazione, fino alla
sostituzione degli infissi, a un totale rinnovamento del sistema di illuminazione
condominiale e all’eliminazione delle superfetazioni”.
“Quello che parte oggi al Rione Falcone – ha aggiunto il Sindaco di Caserta, Carlo Marino
– è il primo di una serie di interventi di rigenerazione urbana che riguardano l’edilizia
residenziale pubblica e sociale a Caserta. Per la città è l’inizio di un’operazione molto
importante, che porterà a un ammodernamento e a una riqualificazione di diverse aree del
territorio. Anche i cittadini potranno usufruire di tanti vantaggi grazie a questi lavori: in
primo luogo otterranno notevoli risparmi sulla bolletta energetica per effetto di una
riduzione dei consumi originata dalla sostituzione di caldaie e infissi”.

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Caserta.PARTITI GLI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE AL RIONE FALCONE GRAZIE A 2 MILIONI DI EURO DI FONDI EUROPEI.

Sono partiti stamani i lavori di riqualificazione all’interno del Rione Falcone. In particolare,
gli interventi interessano i fabbricati di edilizia popolare che si affacciano su largo della
Resistenza, ovvero in prossimità della sede della Tenda di Abramo, lungo via Borsellino.
All’inaugurazione del cantiere erano presenti il Sindaco di Caserta, Carlo Marino, il
Presidente di ACER (Agenzia Campana per l’Edilizia Residenziale) Campania, David
Lebro, e il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Caserta e consigliere di
ACER Campania, Carlo Raucci.
Gli interventi di riqualificazione verranno realizzati grazie a un finanziamento di 2 milioni di
euro di fondi europei, gestiti dalla Regione Campania e destinati alla riqualificazione
dell’edilizia residenziale pubblica e sociale nei comuni campani.
“Si tratta di un’opera importante di rigenerazione urbana in un quartiere popolare della città
di Caserta, – ha spiegato il Presidente di ACER Campania, David Lebro – che porterà
all’attuazione di una serie di interventi, che vanno dalla realizzazione del cappotto termico,
alla sostituzione delle caldaie, con l’installazione di impianti a condensazione, fino alla
sostituzione degli infissi, a un totale rinnovamento del sistema di illuminazione
condominiale e all’eliminazione delle superfetazioni”.
“Quello che parte oggi al Rione Falcone – ha aggiunto il Sindaco di Caserta, Carlo Marino
– è il primo di una serie di interventi di rigenerazione urbana che riguardano l’edilizia
residenziale pubblica e sociale a Caserta. Per la città è l’inizio di un’operazione molto
importante, che porterà a un ammodernamento e a una riqualificazione di diverse aree del
territorio. Anche i cittadini potranno usufruire di tanti vantaggi grazie a questi lavori: in
primo luogo otterranno notevoli risparmi sulla bolletta energetica per effetto di una
riduzione dei consumi originata dalla sostituzione di caldaie e infissi”.

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