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impresa

Roma. Ti aiuto a fare impresa: presentato il progetto alla Camera dei Deputati

“Con ‘Ti aiuto a fare impresa’ i giovani possono tornare a credere nel futuro e ad avere fiducia in questa Nazione.

Io faccio il mio dovere civico etico e politico cercando di fare un contributo per il bene collettivo.

In Campania si vive una situazione difficile sotto l’aspetto della disoccupazione, soprattutto quella giovanile e femminile, della dispersione scolastica, del caporalato. Non posso dunque che accogliere con immenso favore un’iniziativa come questa“.

Lo ha detto Marco Cerreto, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Agricoltura a Montecitorio, durante la conferenza stampa alla Camera di presentazione del progetto ‘Ti aiuto a fare impresa, dalla scuola per la vita. Il settore agroalimentare, alla riscoperta di una nuova opportunità’.

Alla base di tutto, c’è la mancanza di personale, per un buon inserimento bisogna puntare sull’educazione attraverso i tirocini, l’inclusione sul luogo di lavoro ha un impatto positivo sulle imprese in termini economici, secondo i miei studi bisogna creare una figura professionale attiva nell’ambito delle risorse umane (Responsabile dell’inclusione) questa figura professionale ridurrà il tempo di inserimento dei dipendenti e migliorare i tempi persi della formazione.”

Così Ferdinando Caputo, rappresentante di Interessi Camera Deputati e Tutor Banca d’Italia,

“In un paese da sempre a vocazione agricola che produce eccellenze, creando dipendenza e fame d’Italia, riscoprire nuove opportunità è l’evoluzione naturale. Ripartire dalle scuole per ricostruire un’economia strutturata e sostenibile è esattamente da dove vuole partire il progetto: “‘ti aiuto a fare impresa dalla scuola per la vita’, il settore agroalimentare, alla riscoperta di nuove opportunità”.

Così Rosa Praticò presidente della officina delle idee responsabile delle donne che fanno impresa di Confesercenti Napoli provincia Avellino e Benevento e vice presidente nazionale di maipiuviolenzainfinita.

Un mio ringraziamento personale, va all’amico Rosario Lopa, Portavoce Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo, grazie al quale è stata possibile questa iniziativa di presentazione.

Ti aiuto a fare impresa, promosso dall’Officina delle Idee di Rosa Praticò, presso la Camera dei Deputati alla presenza dell’onorevole Marco Cerreto, ha costituito un momento di confronto proficuo sui temi dell’orientamento dei giovani diplomati, dei ragazzi in fase di formazione e per le aspirazioni ed ambizioni da supportare per il loro futuro.

Contare su investimenti statali per incrementare le imprese del settore agroalimentare, significa poter dare spazio a molte professioni che ruotano attorno a tale segmento dell’imprenditoria nazionale, che deve assolutamente avere un rilancio.

Non solo quindi la specifica crescita di competenze per l’indirizzo di agraria o di quello della ristorazione con l’utilizzo del food e del wine nella dimensione alberghiera di prodotti DOP e di filiere biologiche: un istituto tecnico quale l’Archimede di Napoli, da me diretto, può formare i giovani diplomati alla gestione dell’impresa attraverso l’indirizzo AFM/SIA (amministrazione, finanza e marketing e sistemi  informatici aziendali), alla conoscenza della sicurezza alimentare e delle nuove forme di coltura biologica, con l’indirizzo di Biotecnologia, all’approfondimento del valore territoriale (estimo) e degli impianti aziendali mediante il corso di studi del CAT (Costruzione ambiente e territorio) e dell’aspetto comunicativo, informativo e pubblicitario mediante lo studio della GRAFICA statica e dinamica, con applicazioni 3D e della costruzione di packaging accattivanti e tecnicamente funzionali.

Infine, ma non da ultimo, l’indirizzo del TURISMO, così da poter coniugare le conoscenze e le caratteristiche del nostro Paese ad alta vocazione turistica, con la specificità dei prodotti regionali correlati alle aziende agrituristiche ed ai borghi antichi con ricettività diffusa.

Un lavoro sinergico dunque tra le varie realtà formative nelle istituzioni scolastiche di secondo grado ma soprattutto attività motivazionali ed orientative attraverso gli “addetti ai lavori” che offrano ai ragazzi una lettura consapevole delle occasioni lavorative e del “fare impresa” anche attraverso il microcredito così come l’esperienza che il dott. Ferdinando Caputo ha condotto con grande attenzione e pertinenza con gli alunni del mio Istituto“.

Così Mariarosaria Stanziano, psicologa e dirigente scolastica dell’Istituto Archimede di Ponticelli a Napoli.

Ho iniziato l’attività imprenditoriale partendo da zero, non avevo nessuno in famiglia che facesse quest’attività, e da giovane quale sono sentivo sempre la solita frase “per fare impresa in Italia, in particolar modo al Sud, devi essere folle”, ad oggi che abbiamo creato una realtà che si occupa di sostenibilità ed Efficientemente energetico ed è partner di aziende di punta del paese, quello che posso dire è che serve sicuramente un’inclinazione naturale per fare impresa.

Esiste la paura del rischio? Certo che esiste. Esiste la paura di fallire? Tanta. Si può fare impresa anche se provi queste emozioni? Si, assolutamente.

Fare impresa significa imboccare una strada che non sai dove ti porterà e quindi è chiaro che questa incertezza porta anche emozioni scomode, per gestirle bisogna essere informati, bisogna che momenti come questo si moltiplicano, bisogna conoscere gli strumenti che ci sono per poter iniziare un’attività imprenditoriale e portarla avanti migliorando ogni giorno di più.

Pertanto spero che momenti come questo, seguiti da un’attività concreta di affiancamento in campo ai giovani che oggi si interrogano su cosa fare in futuro, possano dare consapevolezza per creare iniziative imprenditoriali di successo che sono e saranno sempre il motore di questo Paese.

Cosi Claudio Pelliccia, ceo fluid energy ed esperto in sostenibilità e change management.

La conferenza stampa è stata moderata da Franco Buononato un uomo talentuoso e di grande esperienza giornalistica.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

 

LA POLIZIA DI STATO DI REGGIO EMILIA STIPULA CON IL C.I.P.M. EMILIA IMPRESA SOCIALE IL PROTOCCOLO D’INTESA IN MATERIA DI VIOLENZA DI GENERE – Questura di Reggio Emilia

Protocollo Zeus

LA POLIZIA DI STATO DI REGGIO EMILIA STIPULA CON IL C.I.P.M. EMILIA IMPRESA SOCIALE IL PROTOCCOLO D’INTESA IN MATERIA DI VIOLENZA DI GENERE

Nell’ambito del Progetto Europeo ENABLE (Early Network-based Action against violent Behaviours to Leverage victim Empowerment) di cui si è tenuta la conferenza finale lo scorso 16 giugno presso la Direzione Centrale Anticrimine che si fonda sull’esigenza di diffusione del protocollo di collaborazione tra le Questure ed i centri specialistici per la presa in carico delle persone ammonite dal Questore, la Questura di Reggio Emilia nella persona del Questore, Dirigente Superiore di  Pubblica Sicurezza Dott. Giuseppe Ferrari, ha stipulato con C.I.P.M. Emilia Impresa Sociale, nella persona del Presidente, Dottoressa Merli Silvia, il Protocollo d’intesa in materia di violenza di genere.

Il Protocollo Zeus è infatti un’intesa in materia di atti persecutori e maltrattamenti che ha lo scopo di intercettare le condotte a rischio. Il nome del progetto evoca il “primo maltrattante (noto) della storia”, la cui modalità di dominio e verticalismo nelle relazioni costituisce un monito da cogliere: perché gli Zeus in erba non si trasformino in despoti è necessario troncare sul nascere il loro agire inadeguato e violento. Il trattamento è volto al miglioramento della gestione delle emozioni, nella convinzione che intervenire all’inizio della spirale della violenza è determinante per prevenire la degenerazione dei primi atti, affinché colui che li ha commessi possa “fermarsi prima”.

Il protocollo prevede una sinergia particolare tra operatori della questura e del Cipm coinvolti nell’intervento di prevenzione. Il questore, ammonita la persona, la “invita formalmente” a prendere contatto con gli operatori del Cipm per accedere ad un percorso – gratuito – di riflessione sulle sue condotte moleste, per esempio sulla difficoltà nel controllo della rabbia.


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)