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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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giovedì della cultura

‘Treviso Comic Book Festival’ giovedì torna per il tradizionale appuntamento con i fumetti

Giovedì 13 marzo, alle ore 18, sarà con noi, a Casa dei Carraresi, Stefano Tamiazzo e il suo ultimo lavoro: “L’ergastolo di Santo Stefano: fine pena mai”.

Il Tema – Può la storia di un carcere intrecciarsi con la storia di un Paese?

Il lavoro di Stefano Tamiazzo esplora la memoria storica di un carcere isolato, quello di Santo Stefano, costruito dai Borboni su una delle Isole Ponziane. Era un carcere di massima sicurezza, raggiungibile soltanto via nave e realizzato secondo i principi del panopticon: di forma circolare, aveva le celle nel perimetro esterno e aperte verso il grande cortile interno, così che tutti i detenuti fossero controllabili da un manipolo di guardie. Era il simbolo della repressione dello Stato assolutista borbonico, che vi rinchiudeva chi si era macchiato di gravi crimini insieme a dissidenti e prigionieri politici. Con l’Unità d’Italia mantenne la sua funzione, così come nel Ventennio e nei primi decenni della Repubblica. È stato chiuso nel 1965, e da allora è abbandonato.

In diciannove episodi Tamiazzo ripercorre nel suo libro oltre un secolo e mezzo di vita del carcere, raccontandone storie esemplari quali quella dell’ingegnere che l’ha progettato, il suo più celebre detenuto, Sandro Pertini, o il direttore che negli anni Sessanta che aveva modernizzato e umanizzato le condizioni dei detenuti.

Stefano Tamiazzo – E’ un fumettista e illustratore. Inizia l’attività giovanissimo. A 14 anni si innamora del fumetto dopo aver letto “Un uomo un’avventura: L’uomo dello Zululand” di Gino D’Antonio (Cepim, 1976), un fumetto che sembra un libro: di grande formato, autoconclusivo, con un montaggio delle vignette diverso e affascinante e che parlava delle guerre tra Zulù e inglesi.

Nel 1994 vince il premio PierLambicchi al Festival del Fantastico di Prato con “Sogno di una notte di mezza…Fuga” di cui è sceneggiatore, disegnatore e colorista. La storia viene pubblicata e distribuita negli USA e in Canada nel mensile di San Francisco Animerica, anime & Manga Monthly (VIZ Communications. La versione per il mercato francese, belga e svizzero è apparsa sulla rivista “Pavillon Rouge” per le prestigiose Edizioni Delcourt. Il fumetto è stato pubblicato anche da Kodansha, una delle major del fumetto giapponese e ottiene il terzo posto nel premio internazionale “Shikisho”. Per la stessa casa editrice, pubblico la storia “Niente succede per caso”.

In collaborazione con Jean David Morvan, pubblica nella collana Neopolis “La Mandiguerre”, una serie di volumi di fantascienza di ambientazione steampunk (Edizioni Delcourt), venduti in Italia, Francia, Belgio e Svizzera, con uno special sulle pagine di Pavillon Rouge. Ottiene la nomination come miglior disegnatore italiano al Napoli Comicon del 2004. Per le Edizioni Dupuis scrive, disegna e colora “Un peu mon neveau”, fumetto umoristico che appare su Spirou, nel numero dedicato agli autori italiani. In collaborazione con Gris De Payne, pubblica il primo tomo di “Cynocéphales- La banda dei mastini” di cui cura anche disegni e colore, con i prestigiosi marker Copic. La serie è pubblicata attualmente in quattro paesi.

Dal 1997 tiene corsi di formazione in circoli e scuole pubbliche e dal 2017 anche un laboratorio di Graphic Novel all’Università di Padova. Dal 2008 è direttore artistico della sede di Padova della Scuola Internazionale di Comics dove tiene anche il Corso di Fumetto.

Ricordiamo che il ciclo di conferenze della Fondazione Cassamarca prevede un incontro ogni giovedì alle 18 fino al 29 maggio 2025, a Casa dei Carraresi, con qualche incursione anche alla Chiesa di Santa Croce per gli eventi musicali.

Iniziati nel 2019, gli appuntamenti settimanali sono stati sino ad oggi 180.

Dopo la conferenza, per chi vorrà fermarsi a cena, il Ristorante ai Brittoni propone una cena a tema “Cena Illustrata. Una cena vivace e colorata ispirata ai sapori e colori del mondo dei fumetti” (costo 30 euro bevande escluse).

(Dott.ssa Antonella Stelitano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Treviso. ‘Misurarsi con le dipendenze’: interessante dibattito il 27 febbraio ai ‘Giovedì della Cultura’

Misurarsi con le dipendenze significa soprattutto misurarsi con sé stessi. Questo vale tanto per il paziente, quanto per il terapeuta.

Ma in una società liquida come la nostra è, di fatto, impossibile l’identificazione di punti di riferimento stabili nel tempo: la continua accelerazione delle trasformazioni sociali impone la ricerca di equilibri dinamici.

È, quindi, necessario un cambio di paradigma che non ricerchi un punto di equilibrio, ma definisca il perimetro di una dimensione entro la quale tale equilibrio dinamico possa essere monitorato. I relatori hanno fatto propria questa sfida identificando sette dimensioni con cui costruire solidi bastioni atti a contrastare efficacemente una delle più insidiose afflizioni della nostra società.

Ne parleremo giovedì 27 febbraio, alle ore 18, a Casa dei Carraresi, nell’ambito de “I Giovedì della Cultura”.

 I Relatori

Elisa Ravalli. Psicologa e psicoterapeuta. Laurea presso la Leopold Franzens Universität di Innsbruck e specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale presso lo “Human Research Institute” di Bressanone. Referente clinica del Centro Diurno Hands e del modulo “Reinserimento” della Comunità Terapeutica Hands.

Francesca Distaso. Psicologa e psicoterapeuta. Laurea in Psicologia Clinica e di Comunità presso l’Università degli Studi di Padova, specializzazione in Psicoterapia Costruttivista presso l’Institute of Constructivist Psychology (ICP) di Padova. Attualmente lavora in libera professione a Verona.

Bruno Marcato. Psicologo e psicoterapeuta. Direttore dell’associazione Hands e direttore della Comunità Terapeutica Hands, nonché docente presso la scuola di specializzazione ICP.

Roberto Baccellini (nella foto). Sociologo e psicologo. Un percorso professionale che si è dipanato dall’insegnamento universitario alla ricerca sociale e demoscopica applicata.

Un’esperienza ultraventennale in ambito confindustriale e una recente collaborazione con Hands completano il profilo.

 

(Dott.ssa Antonella Stelitano, Fondazione Cassamarca – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Treviso. Ai ‘Giovedì della Cultura’ le Alpi d’Oriente: storie di uomini, donne, animali e foreste

Alpi d’Oriente. Storie di uomini, donne, animali e foreste. Questo il tema della conferenza in programma giovedì 20 febbraio alle ore 18 nell’ambito dei Giovedì della cultura, appuntamenti settimanali ospitati a Casa dei Carraresi.

Relatore è Maurizio Bait, giornalista e scrittore (nella foto).

Il relatore ci accompagnerà alla scoperta dell’anima delle Alpi Giulie e del Carso attraverso le storie dimenticate di grandi uomini e grandi donne, di foreste e animali.

Una collezione di storie di uomini, donne, foreste e montagne che, in un modo o nell’altro, l’Autore ha vissuto in prima persona calcando talora la storia, talvolta l’assenza, spesso le emozioni. Sempre la passione.

Spero che qualche lettore voglia ripercorrere queste vie dell’anima con spirito puro, cercando nei silenzi voci perdute o nuovi richiami dettati dal presente. Ma soprattutto ciascuno cerchi le proprie vie: la Montagna lo ricompenserà con mille tesori segreti. A ciascuno i monti doneranno ciò che chiede, ciò che merita.

Il modo migliore per avvicinarsi al bosco, alla radura, alla roccia, è sempre l’umiltà di chi sia consapevole di rappresentare soltanto una minima parte del Tutto. La Montagna esige rispetto e prudenza in cambio di sensazioni così straordinarie che non si lasciano dire.

Maurizio Bait, nato a Trieste, vive a Valbruna. Scrittore di frontiera di discendenza austro-italo-slovena, è giornalista professionista e autore di numerosi saggi e libri. Sul Gazzettino ha curato per anni la pagina culturale “Frontiere”. Ha pubblicato: Federico Tavan. La strega sulla testa (Biblioteca dell’Immagine 1999), la raccolta di scritti La frontiera leggera e i racconti Per dire domani (entrambi per Olmis, 2004), Il fiume degli abissi. Storia, uomini e leggende attorno al Timavo (Morganti, 2019). Da alcuni anni pubblica con cadenza periodica i Quaderni di Valbruna (racconti sulle Alpi Giulie) con le Edizioni Saisera.

Ricordiamo che il ciclo di conferenze della Fondazione Cassamarca prevede un incontro ogni giovedì alle 18 fino al 29 maggio 2025, a Casa dei Carraresi, con qualche incursione anche alla Chiesa di Santa Croce per gli eventi musicali. Iniziati nel 2019, gli appuntamenti settimanali sono stati sino ad oggi 177.

Prossimo incontro

27 febbraio, Misurarsi con le dipendenze con Roberto Baccellini (sociologo e psicologo), Francesca  Distaso, Bruno Marcato ed Elisa Ravalli (psicologi e psicoterapeuti).

Cena a tema

Dopo la conferenza, per chi vorrà fermarsi a cena, il Ristorante ai Brittoni propone una cena a tema “Alpi in Tavola”: un viaggio culinario tra le vette e le storie delle Alpi orientali (costo 30 euro bevande escluse).

(Dott.ssa Antonella Stelitano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Treviso. Si parla di bicicletta ai ‘Giovedi della Cultura’: dall’Alaska alla Cina, cronache di un ‘ciclista viaggiatore’

Questo il tema della conferenza in programma giovedì 30 gennaio, alle 18, nell’ambito dei Giovedì della cultura, appuntamenti settimanali ospitati a Casa dei Carraresi.

Relatore è Alberto Fiorin, veneziano, viaggiatore ciclista, recentemente premiato come “Veneziano dell’anno 2024” per aver portato a termine l’impresa di ripercorrere la Via della Seta da Venezia a Pechino in occasione del 700° anniversario della morte di Marco Polo. Un viaggio epico durato 100 giorni, senza assistenza, attraverso 13 nazioni, per oltre 10.000 chilometri, tra paesaggi rurali, metropoli moderne e desolate steppe desertiche.

Fiorin così si descrive: “non ho la patente, cerco di usare il più possibile i mezzi pubblici e da oltre trent’anni utilizzo la bicicletta per viaggiare e conoscere il mondo. Ho organizzato spedizioni ciclistiche in Unione Sovietica, in Cina, in Medio Oriente, in Scandinavia, in Egitto, in Africa; ho viaggiato in gran parte dell’Italia, in Europa e nel mondo spesso in autonomia, con amici o con la famiglia. Anche a piedi. Sono un appassionato di mobilità dolce e provo a diffondere e a trasmettere – attraverso scritti, incontri, conferenze, dibattiti, spettacoli teatrali, reading musicali – la bellezza della lentezza. Sono pure il direttore artistico di Ciclomundi, il festival del viaggio in bicicletta”.

Il ciclo di conferenze della Fondazione Cassamarca prevede un incontro ogni giovedì alle 18, da qui al 29 maggio 2025, a Casa dei Carraresi, con qualche incursione anche alla Chiesa di Santa Croce per gli eventi musicali. Iniziati nel 2019, gli appuntamenti settimanali sono stati sino ad oggi 174.

Dopo la conferenza, per chi vorrà fermarsi a cena, il Ristorante ai Brittoni propone una cena a tema “Sapori in viaggio”, un’avventura gastronomica che attraversa continenti e culture (costo 30 euro bevande escluse).

(Dott.ssa Antonella Stelitano, Fondazione Cassamarca – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Treviso. Ai ‘Giovedì della Cultura’ Cronache di un ciclista viaggiatore: ‘dall’Alaska alla Cina’

Questo il tema della conferenza in programma giovedì 30 gennaio, alle 18, nell’ambito dei Giovedì della cultura, appuntamenti settimanali ospitati a Casa dei Carraresi.

Relatore è Alberto Fiorin (nella foto), veneziano, viaggiatore ciclista, recentemente premiato come “Veneziano dell’anno 2024” per aver portato a termine l’impresa di ripercorrere la Via della Seta da Venezia a Pechino in occasione del 700° anniversario della morte di Marco Polo. Un viaggio epico durato 100 giorni, senza assistenza, attraverso 13 nazioni, per oltre 10.000 chilometri, tra paesaggi rurali, metropoli moderne e desolate steppe desertiche.

Fiorin così si descrive: “non ho la patente, cerco di usare il più possibile i mezzi pubblici e da oltre trent’anni utilizzo la bicicletta per viaggiare e conoscere il mondo.

Ho organizzato spedizioni ciclistiche in Unione Sovietica, in Cina, in Medio Oriente, in Scandinavia, in Egitto, in Africa; ho viaggiato in gran parte dell’Italia, in Europa e nel mondo spesso in autonomia, con amici o con la famiglia. Anche a piedi.

Sono un appassionato di mobilità dolce e provo a diffondere e a trasmettere – attraverso scritti, incontri, conferenze, dibattiti, spettacoli teatrali, reading musicali – la bellezza della lentezza. Sono pure il direttore artistico di Ciclomundi, il festival del viaggio in bicicletta”.

Il ciclo di conferenze della Fondazione Cassamarca prevede un incontro ogni giovedì alle 18, da qui al 29 maggio 2025, a Casa dei Carraresi, con qualche incursione anche alla Chiesa di Santa Croce per gli eventi musicali. Iniziati nel 2019, gli appuntamenti settimanali sono stati sino ad oggi 174.

Dopo la conferenza, per chi vorrà fermarsi a cena, il Ristorante ai Brittoni propone una cena a tema “Sapori in viaggio”, un’avventura gastronomica che attraversa continenti e culture (costo 30 euro bevande escluse).

(Dott.ssa Antonella Stelitano, Fondazione Cassamarca – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Treviso. Ai ‘Giovedì della Cultura’ il 23 si parla di risentimento, rabbia, vergogna nelle storie di famiglie

Risentimento, rabbia, vergogna nelle storie di famiglie: è questo il tema della conferenza in programma giovedì 23 gennaio, alle ore 18, nell’ambito dei Giovedì della cultura, appuntamenti settimanali ospitati a Casa dei Carraresi.

I relatori sono Roberto Cheloni,  psichiatra e Gerolamo Sirena, psicanalista.

Il tema che sarà affrontato è di grande attualità, centrato sui drammi e le tragedie che coinvolgono le famiglie e che sembrano compromettere la tenuta delle nuove generazioni. In particolare, si parlerà di odio, risentimento e rabbia nelle storie di famiglia.

Roberto Cheloni, psichiatra a formazione criminologica è uno psicoanalista e giurista esperto in diritto canonico. La sua opera scientifica ha quale focus la teoria transgenerazionale che si occupa dei legami tra le generazioni, dove per “legame” si intende una modalità non lineare di trasmissione di ciò che si eredità nella complessità della storia e delle storie di cui siamo parte, testimoni e attori. Quella delle rabbie croniche è l’ultima frontiera del suo lavoro di ricerca scientifica, che in questo incontro sarà declinata nella più cogente delle preoccupazioni cui la cronaca nera ci espone: la violenza agita dalle generazioni più giovani.

Il professor Cheloni è autore di diversi saggi e la sua più recente pubblicazione si intitola Vecchi. Antropologia Transgenerazionale.

Gerolamo Sirena si è formato in filosofia alla scuola di Emanuele Severino. Da oltre un trentennio si occupa di psicoanalisi. E’ autore di scritti e testi pubblicati in diverse collane dedicate alla psiicoanalisi. Partecipa attivamente a un seminario permanente di cultura psicoanalitica con il gruppo Interzona reperibile in rete.

Ricordiamo che il ciclo di conferenze della Fondazione Cassamarca prevede un incontro ogni giovedì alle 18, da qui al 29 maggio 2025, a Casa dei Carraresi, con qualche incursione anche alla Chiesa di Santa Croce per gli eventi musicali. Iniziati nel 2019, gli appuntamenti settimanali sono stati sino ad oggi 173.

(Dott.ssa Antonella Stelitano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Treviso. Ai Giovedì della cultura mons. Melchor Sanchez de Toca, relatore del Dicastero Vaticano ‘Cause dei Santi’

I Santi e lo sport. Questo il tema della conferenza in programma giovedì 16 gennaio, alle ore 18, nell’ambito dei Giovedì della cultura, appuntamenti settimanali ospitati a Casa dei Carraresi (ore 18).

Relatore è Mons. Melchor José Sanchez de Toca Y Alameda, Relatore del Dicastero delle Cause dei Santi, Città del Vaticano.

Nato a Jaca (Spagna), è sacerdote dell’arcidiocesi di Toledo (Spagna) dal 1993. E’ laureato in Filosofia presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Complutense di Madrid (1989).

Successivamente ha studiato Teologia presso lo Studium Theologicum “San Ildefonso” a Toledo. Trasferitosi a Roma, ha studiato Teologia biblica presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana.

Nel 2006 ha ottenuto il Dottorato in Teologia presso la stessa Università con una tesi sulle dinamiche del rapporto tra la fede e la cultura nella Chiesa contemporanea.

Ha svolto il suo ministero sacerdotale come cappellano universitario presso la Scuola di Ingegneria Civile dell’Università Politecnica di Madrid e come assistente ecclesiastico dei giovani.

Dal 1998 al 2023 è stato al servizio della Santa Sede presso il Pontificio Consiglio della Cultura, di cui è stato nominato Sotto-Segretario nel 2004.

Nel Consiglio della Cultura si è occupato del Dialogo Scienza-Fede, come coordinatore del Progetto STOQ e del settore Cultura e sport. Attualmente è Relatore del Dicastero delle Cause dei Santi, Città del Vaticano.

(Dott.ssa Antonella Stelitano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Treviso. Ai ‘Giovedì della Cultura’ mons. Sanchez de Toca, relatore del Dicastero ‘Cause dei Santi’ in Vaticano

I Santi e lo sport“. Questo il tema della conferenza in programma giovedì 16 gennaio, alle ore 18, nell’ambito dei Giovedì della cultura, appuntamenti settimanali ospitati a Casa dei Carraresi (ore 18).

Relatore è Mons. Melchor José Sanchez de Toca Y Alameda, Relatore del Dicastero delle Cause dei Santi, Città del Vaticano.

Nato a Jaca (Spagna), è sacerdote dell’arcidiocesi di Toledo (Spagna) dal 1993. E’ laureato in Filosofia presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Complutense di Madrid (1989). Successivamente ha studiato Teologia presso lo Studium Theologicum “San Ildefonso” a Toledo.

Trasferitosi a Roma, ha studiato Teologia biblica presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana. Nel 2006 ha ottenuto il Dottorato in Teologia presso la stessa Università con una tesi sulle dinamiche del rapporto tra la fede e la cultura nella Chiesa contemporanea. Ha svolto il suo ministero sacerdotale come cappellano universitario presso la Scuola di Ingegneria Civile dell’Università Politecnica di Madrid e come assistente ecclesiastico dei giovani.

Dal 1998 al 2023 è stato al servizio della Santa Sede presso il Pontificio Consiglio della Cultura, di cui è stato nominato Sotto-Segretario nel 2004.

Nel Consiglio della Cultura si è occupato del Dialogo Scienza-Fede, come coordinatore del Progetto STOQ e del settore Cultura e sport. Attualmente è Relatore del Dicastero delle Cause dei Santi, Città del Vaticano.

Cena a tema

Dopo la conferenza, per chi vorrà fermarsi a cena, il Ristorante ai Brittoni propone una cena a tema “Cibo e così sia”, un menù spagnolo dedicato all’ospite di questo appuntamento (costo 30 euro bevande escluse).

(Dott.ssa Antonella Stelitano, Fondazione Cassamarca – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Treviso. Il 9 gennaio, con Elisabetta Pavan, riprendono i Giovedì della cultura a ‘Ca’ dei Carraresi’

‘Ti aspetto a cena. Quando la lingua non basta: le barriere nella comunicazione non verbale’: questo il tema della conferenza che sarà tenuta il 9 gennaio da Elisabetta Pavan, docente di inglese presso l’Università di Padova, nell’ambito dei Giovedì della cultura, appuntamenti settimanali ospitati alle ore 18 a Casa dei Carraresi.

Un invito a cena non significa per tutti ritrovarsi alla stessa ora. A seconda dei luoghi cambiano l’ora e le modalità di presentarsi. Quanto tardi è considerato tardi? Come spiegare e descrivere a uno straniero, la distribuzione e la composizione dei pasti italiani? Come spiego il fatto che, al bar, in Italia, uno straniero ordina “un espresso” mentre un italiano guarda il cartello con l’elenco dei caffè e ne ordina uno tra svariate proposte diverse?

Oltre a lingue diverse, vi sono altre barriere che riguardano la comunicazione non verbale e la competenza comunicativa interculturale. L’incontro porrà l’attenzione sul concetto di comunicazione verbale e non verbale e di consapevolezza interculturale. Verranno esaminate le principali criticità in relazione alla comunicazione non verbo, quali la competenza cinesica, ovvero i movimenti e i gesti, quella prossemica (lo spazio), cronemica (il tempo), aptica (il tatto), gli oggetti, l’apparenza fisica, lo sguardo.

Esiste una grammatica dei gesti? Posso imparare una comunicazione efficace? Posso sviluppare soluzioni creative e competenze di risoluzione dei conflitti per migliorare le relazioni interpersonali e creare un ambiente più armonioso e collaborativo? Attraverso l’esplorazione di diverse forme di comunicazione, tra cui la comunicazione verbale, non verbale e digitale posso apprendere tecniche per esprimere le mie idee in modo chiaro, ascoltare attivamente gli altri e gestire eventuali conflitti comunicativi.

Elisabetta Pavan, laureata in Lingue e letterature moderne, ha conseguito il dottorato in Linguistica e didattica delle lingue all’Università Ca’ Foscari Venezia. E’ ricercatrice di Lingua inglese all’Università degli Studi di Padova e collabora con Università straniere. Da sempre interessata ai temi che riguardano la comunicazione, ha approfondito, e sperimentato in prima persona, le implicazioni culturali legate all’insegnamento e apprendimento delle lingue straniere e alla comunicazione interculturale.

Tra le sue pubblicazioni vi sono articoli sull’uso della pubblicità per l’insegnamento delle lingue e sulla comunicazione interculturale in ambito aziendale. Nel suo volume, Dalla didattica della cultura all’educazione linguistica interculturale, traccia la storia della didattica della cultura nell’insegnamento delle lingue straniere, partendo dai Sumeri e dagli Egizi fino ad arrivare alle indicazioni del Consiglio d’Europa e ai modelli operativi di educazione linguistica interculturale.

Prossimo incontro

16 gennaio, I Santi e lo sport, con mons. Melchor Sanchez de Toca, Relatore del Dicastero delle Cause dei Santi, Città del Vaticano

Cena a tema

Dopo la conferenza, per chi vorrà fermarsi a cena, il Ristorante ai Brittoni propone una cena a tema “Gusto oltre le parole”, scoprire come il cibo può diventare grande mezzo di comunicazione, superando il limite delle parole (costo 30 euro bevande escluse).

(Antonella Stelitano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Treviso. Il 19 dicembre ai ‘Giovedì della cultura’ si parlerà del conflitto tra Russia e Ucraina

Il tema del conflitto Russia-Ucraina è al centro dell’attenzione della conferenza in programma giovedì 19 dicembre a Casa dei Carraresi (ore 18).

Relatore è Andrea Franco (nella foto), Dottore di Ricerca e Professore a Contratto presso l’Università di Modena e Reggio Emilia.

Popoli fratelli o nemici irriducibili? Andrea Franco ci accompagna attraverso le narrazioni della storia in questi due paesi focalizzando l’attenzione sull’Ottocento: la “Piccola Russia” e l’utopia di Kostomarov.

La conferenza segue i primi due incontri, tenuti nelle passate stagioni, nei quali sono state narrate le ragioni della continuità storica e delle fratture fra l’elemento russo e quello ucraino in relazione alla temperie storica della Rus´ e la sua eredità culturale, nonché all’epoca del Cosaccato.

Si è approfondito il modo in cui queste due nazionalità, diseguali quanto a peso politico, hanno raccontato la propria storia, e a partire da che epoca, e in quale modo hanno spiegato, nell’ambito del discorso pubblico, il vicendevole legame.

Questa conferenza racconta il capitolo ottocentesco, quando le terre ucraine erano divise fra l’Impero zarista e quello asburgico.

Il discorso ufficiale dello Stato zarista sottolineava come l’Ucraina (al tempo chiamata Piccola Russia) costituisse una parte periferica di quella nazionalità “russo comune”, che i Russi stessi egemonizzavano. Nel mentre in cui numerosi Piccoli Russi percorrevano il cursus honorum sino a raggiungere i livelli apicali della burocrazia zarista, un drappello di intellettuali di orientamento slavofilo e ucrainofilo, sotto la guida di Kostomarov, concepirono come pienamente lecita l’esistenza di una nazionalità ucraina a sé stante, ponendola al centro di una Federazione panslava, democratica e repubblicana, priva di zar e di aristocrazia, ispirata ai criteri irenici del Vangelo.

Andrea Franco, laureato a Ca’ Foscari magna cum laude, ha svolto il Dottorato di Ricerca presso l’Università di Udine, svolgendo periodi di Ricerca a Stoccolma, Parigi, San Pietroburgo e Mosca.

Si occupa di storia del pensiero russo, della nascita del movimento ucrainofilo nell’Ottocento, della visione di Kostomarov, di storia dello sport in Russia e nell’Impero zarista, di storia delle ferrovie e di storia dell’arte russa dell’Ottocento.

Ha insegnato “Storia dell’Europa Orientale” nelle università di Macerata, Padova e attualmente presso quella di Modena e Reggio Emilia, e presso la Telematica Pegaso.

Tiene anche corsi di lingua russa. Vanta oltre 50 articoli in riviste scientifiche monografie e testi.

Iniziati nel 2019, gli appuntamenti settimanali con i Giovedì della cultura sono stati sino ad oggi 170.

Prossimo incontro il 9 gennaio, ti aspetto a cena.

Quando la lingua non basta: le barriere nella comunicazione non verbale con Elisabetta Pavan, docente di inglese presso l’Università di Padova.

Cena a tema

Dopo la conferenza, per chi vorrà fermarsi a cena, il Ristorante ai Brittoni propone una cena a tema “Alla cena dell’Est”: un incontro di sapori tra due culture in conflitto e dialogo. (costo 30 euro bevande escluse).

(Dott.ssa Antonella Stelitano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Treviso. Il 5 dicembre ai ‘Giovedì della cultura’ si parla di Cristianesimo, fede e filosofia

Ai Giovedì della cultura si parla di Cristianesimo, fede e filosofia.

 “Lo scandalo del cristianesimo secondo Karl Barth. Fede e filosofia e confronto”: è questo il titolo della conferenza in programma giovedì 5 dicembre a Casa dei Carraresi alle ore 18.

I relatori sono Enrico Cerasi (professore di Filosofia teoretica presso l’Università Pegaso), Carlo Scilironi (professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Padova) e Fabio Traversari (pastore della Chiesa valdese e metodista di Venezia e diaspora).

Il tema

In un testo ripubblicato di recente, intitolato Il tempo della rivelazione (a cura di E. Cerasi, Mimesis, Milano, 2024), Karl Barth sostiene che il vero scandalo del Cristianesimo consiste nell’annuncio che Dio, nella sua rivelazione, ha assunto in sé il tempo umano. Dio dona il suo tempo a un uomo che vive in un tempo lacerato, malato ed esposto al nulla. Tutto ciò è un lieto annuncio ma al tempo stesso una forte provocazione per l’uomo, che si vede deprivato del suo tempo. La conferenza intende affrontare questo tema sia dal punto di vista filosofico, sia dal punto di vista teologico.

Iniziati nel 2019, gli appuntamenti settimanali sono stati sino ad oggi 168

Prossimo incontro: 12 dicembre – “Elena: la bellezza che distrugge” con Ludovica Consoloni, Università Ca’ Foscari, Gruppo di ricerca Aletheia.

Cena a tema

Dopo la conferenza, per chi vorrà fermarsi a cena, il Ristorante ai Brittoni propone una cena a tema “Appetiti filosofici”, esplorare il legame tra pensiero e piacere attraverso piatti ispirati a filosofi e teologi (costo 30 euro bevande escluse).

(Dott.ssa Antonella Stelitano – Fondazione Cassamarca – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Treviso. Ai ‘Giovedì della cultura’ si parla di economia, commercio e finanza… con Roberto Roson

É Roberto Roson, Professore presso il Dipartimento di Economia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, l’ospite dell’appuntamento di giovedì 14 novembre con i Giovedì della Cultura, che si tengono settimanalmente a Casa dei Carraresi alle ore 18. Tema della conferenza sarà: “Economia, commercio e finanza in un mondo frammentato”.

Il tema – Secondo una serie di articoli recentemente apparsi su The Economist, ai quali questa presentazione intende riferirsi, “l’ordine mondiale basato sulle regole si sta incrinando”, “l’ordine liberale mondiale sta venendo giù a pezzi”, “si lotta per detronizzare il dollaro”, “il sistema finanziario mondiale è in pericolo di frammentazione”. Cosa significa tutto questo? Cosa implica? Come distinguere tra dati di fatto e suggestioni? La presentazione vuole offrire alcune chiavi di lettura, in maniera accessibile e non tecnica, di un fenomeno che definirà il mondo in cui vivremo nei prossimi anni.

Roberto Roson – Laureato a Venezia, ha conseguito il dottorato di ricerca in Economia presso l’Università di Umeå (Svezia). E’ stato visiting fellow presso le Università di Amsterdam (Free), Warwick, S.Francisco Xavier (Sucre, Bolivia), San Simon (Cochabamba, Bolivia), Barcellona, nonché presso la Banca Mondiale (Washington) e l’Institute of Developing Economies – JETRO (Chiba, Giappone). Attualmente è Professore presso il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

È affiliato al centro di ricerca GREEN dell’Università Bocconi di Milano e ha lavorato al Dipartimento di Economia della Università Loyola Andalusia (2019-2024). Autore di numerosi articoli pubblicati su libri e riviste scientifiche internazionali, ha coordinato diversi progetti di ricerca applicata, tra cui il progetto europeo WASSERMed.

È stato consulente per diverse organizzazioni, tra cui: Commissione Europea (JRC), Banca Mondiale, GIZ, Nazioni Unite e FAO. E’ Direttore Scientifico del Centro di Analisi e Ricerca Economica Applicata “CF Applied Economics”.

I suoi interessi di ricerca riguardano principalmente l’economia ambientale, i modelli computazionali per la simulazione delle politiche economiche e l’economia industriale dei settori dei servizi.

Iniziati nel 2019, gli appuntamenti settimanali sono stati sino ad oggi 165

Prossimo incontro: 21 novembre – Le tradizioni popolari del Veneto con Daniele Marcuglia, docente di Storia e Filosofia; seguirà: Cena a tema.

Dopo la conferenza, per chi vorrà fermarsi a cena, il Ristorante ai Brittoni propone una cena a tema “Mercati Globali in Tavola”, un viaggio gastronomico attraverso i mercati globali e le loro storie (costo 30 euro bevande escluse).

(Dott.ssa Antonella Stelitano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Treviso. Mercenari, soldati di ventura, contractos: ai ‘Giovedì della cultura’ ne parla Federico Bettuzzi

bettuzziI mastini della guerra. La figura dei mercenari dai soldati di ventura ai moderni contractors. Questo il tema della conferenza in programma giovedì 7 novembre nell’ambito dei Giovedì della cultura, appuntamenti settimanali che riprendono a Casa dei Carraresi (ore 18).

Chi sono i mercenari? È possibile tracciare un profilo netto e preciso del soldato a pagamento? Attraverso un’indagine storica sui trascorsi dei più noti comandanti in epoca contemporanea, proviamo a delineare un quadro generale di provenienza, background personale, formazione accademica, capacità e personalità di chi esercita il mestiere delle armi dietro compenso. Il loro è uno dei mestieri più antichi del mondo e uno dei più pericolosi. C

ombattono non per un ideale o una bandiera, ma per denaro. I moderni contractors e le grandi agenzie private sono un’evoluzione di una specie che, nata in età classica come testimoniato dalla famosa Anabasi di Senofonte, si è sviluppata tra Medioevo e Rinascimento con i capitani di ventura, nobili spiantati che si reinventavano soldati inseguendo non la gloria ma un profitto o un interesse specifico.

Nel XX secolo, i mercenari hanno ottenuto nuova notorietà, soprattutto grazie alle gesta di combattenti europei che hanno scelto l’Africa come nuovo campo di battaglia e come terreno per guadagnare grosse somme, accettando l’azzardo mortale del rischio militare.

Figure come Bob Denard, Jean Schramme, Mike Hoare, Roger Faulques, Ron Gregory, Rip Kirby e John Peters hanno creato il mito del mercenario, immortalato al cinema da pellicole di successo.

Tuttavia les Affreux a volte hanno operato per interessi diretti o per salvare le proprie vite di fronte ai repentini cambi d’umore dei loro datori di lavoro.

Relatore è Federico Bettuzzi, giornalista professionista e scrittore. Vanta numerose collaborazioni con testate locali e nazionali.

É membro del comitato scientifico dell’ISTRIT – Sezione di Treviso. Ha pubblicato romanzi e saggi, categoria nella quale si inserisce l’antologia “Racconti di Storia” (Editrice Storica, 2021).

Attualmente è impegnato nel podcast e canale YouTube “Dentro La Storia”, uno strumento multimediale che spiega con linguaggio giornalistico e dovizia di particolari i retroscena di fatti noti della storia contemporanea.

Iniziati nel 2019, gli appuntamenti settimanali sono stati sino ad oggi 164.

(Antonella Stelitano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Treviso. ‘Game, set, match: la nuova vita del tennis italiano’ giovedì 10 conferenza a Casa dei Carraresi

“Game, Set, Match. La nuova vita del tennis italiano”: è questo il titolo della conferenza in programma giovedì 10 ottobre nell’ambito dei “Giovedì della cultura”, appuntamenti settimanali ospitati a Casa dei Carraresi (ore 18).

Ad accompagnarci in questo viaggio è la giornalista esperta di tennis Tiziana Pikler (nella foto).

Effetto Sinner.

Sono due parole che, associate insieme, sentiamo e leggiamo sempre più spesso da un anno a questa parte e non solo in ambito sportivo. In effetti, cosa si intende con “effetto Sinner!?

È un fenomeno che riguarda solo il mondo del tennis, quello dello sport in generale o travalica questo settore per coinvolgere tutta la società italiana? E cosa accade all’estero? Il fenomeno Sinner travalica anche i confini nazionali? Quando e perché è cominciata la Sinnermania, dove ci porterà e cosa significa per lo sport italiano saranno i temi al centro dell’incontro.

Tiziana Pikler – Laureata in Storia dell’arte alla Sapienza Università di Roma, giornalista professionista, collabora con “Prima Comunicazione”, “Il Sole 24 Ore” e “La Voce di Mantova”. Esperta di tennis, ha seguito oltre 30 edizioni degli Internazionali di Tennis di Roma. E’ membro dell’Accademia Olimpica Nazionale Italiana.
Tra le sue pubblicazioni: Il gioco e lo sport nelle arti pittoriche. Dalle origini all’Ottocento, ed. Giropress, Pink Power, ed. Storie di Sport e Immagini di Sport, ed. Sds, “Combatti. Ho scelto di vincere” con Sara Cardin.
Ha vinto il premio letterario CONI nel 2012.

Iniziati nel 2019, gli appuntamenti settimanali sono stati sino ad oggi 160.

Cena a tema

Dopo la conferenza, per chi vorrà fermarsi a cena, il Ristorante ai Brittoni propone una cena a tema “Che palle!” in cui il tennis incontra la cucina in un menù vincente.

Prossimo incontro

L’era dell’intelligenza artificiale. Come l’AI sta già cambiando il nostro modo di vivere e di lavorare
Alessandro Minello, Adjunct Professor of Economics presso l’Università Ca’ Foscari

Info: Fondazione Cassamarca Treviso.

(Antonella Stelitano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Treviso. Giornata europea delle Fondazioni e Giovedì della cultura: doppio evento in Fondazione Cassamarca

Sport e inclusione: mostra di Ricky Pravettoni per celebrare la Giornata Europea delle Fondazioni.

In occasione della Giornata Europea delle Fondazioni 2024 la Fondazione Cassamarca ospita a Ca’ dei Brittoni la mostra di Riccardo Pravettoni, 27 anni, fotografo, affetto da sindrome dell’autismo. Riccardo ha avuto incarichi alla Ryder Cup 2023, agli 80 Open d’Italia di Golf e in molti altri eventi sportivi nazionali e internazionali.

La sua mostra al Festival della Cultura Paralimpica 2024 è stata visitata anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La mostra di Riccardo sarà inaugurata venerdì 27 settembre alle ore 11 negli spazi affrescati di Ca’ dei Brittoni, dove sarà visitabile fino al 13 ottobre (orari continuato 11-18).

La Giornata Europea delle Fondazioni, istituita nel 2013 dal network europeo delle associazioni nazionali di Fondazioni, è stata voluta per far conoscere a un pubblico più ampio la missione e le attività delle Fondazioni. In occasione di questa ricorrenza è stato scelto quest’anno il tema dello sport sociale e inclusivo.

L’obiettivo della Giornata – cita una nota ACRI – è attrarre l’attenzione su alcuni dei valori che ispirano l’attività delle Fondazioni, per farne conoscere meglio l’operato. A un anno dall’ingresso dello sport nella Costituzione («La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme», art.33), si ritiene opportuno valorizzare come le Fondazioni, insieme alle comunità e al Terzo settore, siano da sempre impegnate a garantire a tutti l’accesso alla pratica sportiva, come strumento di inclusione, condivisione e benessere”.

Riccardo Pravettoni è nato a Pavia nel 1997. E’ affetto dalla sindrome dell’autismo.

La mamma lo accompagna sin da piccolo a visitare musei e mostre d’arte e gli compra una macchina fotografica. In quel momento, una luce nei suoi occhi, divenuti sfuggenti e distaccati, si accende e, celato dietro la macchina fotografica, Riccardo esprime la sua visione del mondo con uno sguardo differente.

Uno sguardo apparentemente disinteressato, ma in realtà molto focalizzato, guidato dalla sindrome dell’autismo. Attraverso la macchina fotografica ha sviluppato molteplici capacità, tanto mirate quanto interiorizzate, uscendo da schemi predeterminati. Uno sguardo che imprime nello scatto la sua personale e interiore veduta del mondo.

L’assoluta bellezza della natura, l’introspezione dell’umano, la riflessione sulla propria esistenza sono l’essenza del suo pensiero fotografico. Con molta forza di volontà, Riccardo ha combattuto contro gli ostacoli che l’autismo gli poneva davanti e ha seguito il normale percorso scolastico. Dopo essersi diplomato presso l’Istituto Albe Steiner, ha frequentato il prestigioso Istituto Italiano di Fotografia di Milano.

Grazie alla sua naturale predisposizione, ha maturato l’esigenza di scrivere fotograficamente racconti di vita. Lo scorrere del tempo, inteso come momenti di vita vissuta, è impresso dalla sua macchina fotografica con una sequenza logica temporale, affidandosi a uno stile che modifica volta per volta per meglio esaltare la peculiarità di ogni momento. Eventi sportivi, fotografia documentaria e sociale sono i temi che più impersonano il suo racconto. La denuncia sociale, intesa come strumento per migliorare ogni condizione, è il motore che alimenta la sua personale ricerca e creatività.

Lo sguardo bizzarro e curioso di Riccardo, lo ha accompagnato lungo il suo difficile percorso di vita, permettendogli di osservare il mondo da un’interiore e profonda prospettiva, e raccontarlo con la purezza e l’ingenuità dell’Autismo. Lungo il suo cammino Riccardo ha trovato nella fotografia una forma di espressione diretta, immediata, emozionale.
La mostra che si apre a Casa dei Carraresi celebra la Giornata Europea delle Fondazioni 2024 che è dedicata a “Sport e inclusione”.

Lo sport è, infatti, uno dei temi che maggiormente affascinano Riccardo, che ha avuto incarichi ufficiali come fotografo alla Ryder Cup 2023, agli 80 Open d’Italia di Golf e in molti altri eventi sportivi nazionali e internazionali. La sua mostra al Festival della Cultura Paralimpica 2024 è stata visitata anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Riprendono i “Giovedì della cultura” a Casa dei Carraresi

Dopo la pausa estiva riprendono il 3 ottobre gli appuntamenti con i Giovedì della cultura, che saranno ospitati alle ore 18 a Casa dei Carraresi tutti i giovedì fino al 29 maggio 2025.

Iniziati nel 2019, gli appuntamenti settimanali sono stati sino ad oggi 159 e hanno riguardato una molteplicità di temi, come sarà anche in questa rassegna in cui si parlerà di: religione, sport, economia, storia, geografia, filosofia, letteratura, fumetti, psicologia, viaggi impossibili, paesi scomparsi, musica.

Anche per questa stagione, in collaborazione con il ristorante ai Brittoni, situato a piano terra di Casa dei Carraresi, sarà possibile ogni giovedì fermarsi a cena per degustare un menù studiato di volta in volta in base al tema della conferenza e proposto al prezzo fisso di 30 Euro.

Si comincia il 3 ottobre con padre Oliviero Svanera, custode del Convento di San Francesco che parlerà de La modernità di San Francesco nell’ottavo centenario delle Stimmate il calendario prosegue poi con: Game, set, match.

La nuova vita del tennis italiano con Tiziana Pikler, giornalista ed esperta di tennis (10 ottobre); L’era dell’intelligenza artificiale. Come l’AI sta già cambiando il nostro modo di vivere e di lavorare con Alessandro Minello, Adjunct Professor of Economics presso l’Università Ca’ Foscari (17 ottobre); Matematiche trevigiane in cerca d’autore con Quirino Bortolato, Ateneo di Treviso (24 ottobre); Rosalba Carriera, la vaporata leggerezza di un’epoca tra arte e musica con Paola Gallo, docente di Storia della musica (31 ottobre); I mastini della guerra.

La figura dei mercenari dai soldati di ventura ai moderni contractors con Federico Bettuzzi, giornalista e ideatore di podcast di storia (7 novembre); Economia, commercio e finanza in un mondo frammentato con Roberto Roson, docente di Economia presso l’Università Ca’ Foscari (14 novembre); Le tradizioni popolari del Veneto con Daniele Marcuglia, docente di Storia e Filosofia (21 novembre); Venezia, Grecia e Mediterraneo: oltre il mito, tra cooperazione e management con Alberto Cotrona (Myth Euromed), Sara Folegotto (media strategist), Carolina Potente (graphic designer) (28 novembre ). In dicembre: Lo scandalo del cristianesimo secondo Karl Barth. Fede e filosofia a confronto con Enrico Cerasi, docente di Filosofia teoretica presso l’Università Pegaso; Carlo Scilironi, docente di Filosofia teoretica presso l’Università di Padova e Fabio Traversari, pastore della Chiesa valdese e metodista di Venezia e diaspora (5 dicembre); Elena: la bellezza che distrugge con Ludovica Consoloni, Università Ca’ Foscari, Gruppo di ricerca Aletheia (12 dicembre); Popoli fratelli o nemici irriducibili? Le narrazioni della storia in Russia e Ucraina. L’Ottocento: la “Piccola Russia” e l’utopia di Kostomarov con Andrea Franco, docente presso l’Università di Modena e Reggio Emilia (19 dicembre).

Il 2025 si aprirà il 9 gennaio con Ti aspetto a cena. Quando la lingua non basta: le barriere nella comunicazione non verbale con Elisabetta Pavan, docente di inglese presso l’Università di Padova; a seguire: I Santi e lo sport con Melchor Sanchez de Toca, Relatore del Dicastero delle Cause dei Santi, Città del Vaticano (16 gennaio); Risentimento, rabbia e vergogna nelle storie di famiglia con Gerolamo Sirena (psicoanalista) e Roberto Cheloni (psicoanalista) (23 gennaio); Dall’Alaska alla Cina: cronache di un ciclista viaggiatore con Alberto Fiorin, viaggiatore ciclista (30 gennaio); Dinamiche economiche, sociali e territoriali del Veneto.

Un’analisi di lungo periodo con Aldo Solimbergo, Ateneo Veneto (6 febbraio); La mobilità attiva come elemento trainante per la qualità degli spazi con Markus Lobis, esperto di mobilità sostenibile, amministratore delegato di Kyklos, Bolzano (13 febbraio); Alpi d’Oriente. Storie di uomini, donne, animali e foreste con Maurizio Bait, giornalista e scrittore (20 febbraio); Misurarsi con le dipendenze con Roberto Baccellini (sociologo e psicologo), Elisa Ravalli, Francesca Distaso e Bruno Marcato (psicologi e psicoterapeuti) (27 febbraio); Piccola filosofia di viaggio: il segreto della sosta con Tiziana Plebani, Biblioteca Nazionale Marciana (7 marzo); Appuntamento con il fumetto! in collaborazione con il Treviso Comic Book Festival (13 marzo); Demografia e impatti sociali con Adriano Bordignon, presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari (20 marzo); Arte e diplomazia. La Collezione Farnesina strumento di politica estera con David Burigana, docente di Storia delle Relazioni Internazionali presso l’Università di Padova (3 aprile); Stefano da Ferrara: sulle tracce di un pittore trecentesco attivo a Treviso con Dario De Cristofaro, Conservatore del Museo del Castello del Buonconsiglio di Trento (10 aprile); Le musiche del Giovedì Santo (l’incontro sarà di mercoledì presso l’Auditorium Chiesa di Santa Croce il 16 aprile); Alla scoperta degli stati scomparsi: l’Impero Austroungarico con Giovanni Vale, giornalista e ideatore del progetto Extinguished Countries (8 maggio); Venezia-Treviso: andata e ritorno. Amministratori veneziani nel ‘contado’ trevisano alla fine del Trecento con Alessandra Rizzi, docente di Storia Medievale presso l’Università Ca’ Foscari (15 maggio); Gli istituti civici di cultura a Treviso nell’Ottocento con Emilio Lippi, già direttore della Biblioteca e dei Musei Civici di Treviso (23 maggio); Citius, Altius, Fortius: un domenicano alle radici dell’Olimpismo con Angela Teja dell’European Committee for Sport History (29 maggio).

(Dott.ssa Antonella Stelitano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Treviso. Ai ‘Giovedì della Cultura’ il 10 novembre’ Troia brucia: quando la guerra entra in città’

Troia brucia: quando la guerra entra in città ai “Giovedì della cultura” 

Proseguono i “Giovedì della cultura” della Fondazione Cassamarca, appuntamenti settimanali ospitati, alle ore 18, a Casa dei Carraresi.

L’appuntamento del 10 novembre sarà dedicato al tema “Troia brucia: quando la guerra entra in città”.

Relatore è Alberto Camerotto, professore di Lingua e letteratura greca presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Il tema

Troia brucia. L’immagine della caduta della città è un simbolo che attraversa il tempo, la storia, le culture, le lingue. Il nostro immaginario della violenza più disumana della guerra comincia dalla fine della città di Priamo. È un simbolo della fine della civiltà, che serve da monito, buono per pensare.

Cominciamo dal racconto antico. L’Ilioupersis è per l’epica greca arcaica, al tempo di Omero, l’argomento di canto più impegnativo e più celebre. Viene dalla tradizione orale del canto epico e narra eventi che probabilmente sono accaduti almeno cinque secoli prima. È una storia famosa, che non si dimentica, che diventa memoria condivisa e sistema cognitivo tra la cultura e la vita. Per dire ciò che più fa paura nella storia degli uomini.

Nella persis, quando gli assalitori, gli invasori, gli assedianti prendono la città o un paese, allora per chi vince, nell’ebbrezza della vittoria tra il sangue e le fiamme, non ci sono più limiti. Vedremo cosa succede tra l’epica greca e le immagini del pithos di Mykonos, il grande vaso della prima metà del VII sec. a.C. che rappresenta la caduta della città. Ogni segno dell’umanità scompare, tutto ciò che avviene è manifestazione della violenza, che supera ogni confine e diviene segno della hybris, che è la parola più dura e spaventosa che abbiamo a disposizione. Significa violenza, oltraggio, arroganza, empietà: non c’è scampo, non può che essere condannata dagli dei e dagli uomini. Che diventa memoria e coscienza civile per sempre. È un paradigma per imparare, vale per tutti.

Su questi temi sono appena usciti i due volumi:

Alberto Camerotto, Troia brucia. <come e perché raccontare l’Ilioupersis, Mimesis/ Classici Contro n. 20, Milano-Udine 2022, pp. 1-280, ISBN 9788857593388

A. Camerotto (nella foto), K. Barbaresco, V. Melis (edd.), Il grido di Andromaca. Voci di donne contro la guerra, De Bastiani Editore/Paradoxa N. 1, Vittorio Veneto 2022, pp. 1-254, ISBN 978-88-8466-799-1

(Dott.ssa Cecilia Bertolini, Fondazione Cassamarca, Piazza San Leonardo 1, Treviso – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)