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giovanissimi

Teverola. Bloccati in flagranza mentre cedevano stupefacente: arrestati due giovanissimi

Dovranno rispondere di spaccio e detenzione ai fini di spaccio, in concorso, i due giovani, un 19enne di Gricignano di Aversa (CE) e un 17enne di Teverola (CE) che, nel pomeriggio di ieri 10 luglio, sono stati arrestati dai carabinieri della Stazione di Teverola.

Costoro, giunti a bordo di un motociclo Honda SH in via Madonnelle del comune di Aversa, sono stati notati avvicinarsi a un 48enne del posto al quale hanno consegnato un involucro, poi accertato contenere sostanza stupefacente del tipo crack per gremmi 0,43, ricevendo in cambio la somma di € 15.

Immediato l’intervento dei carabinieri che li hanno bloccarti benchè abbiano anche tentato di fuggire.

A seguito di perquisizione personale e veicolare, eseguita sul posto, i militari dell’Arma, all’interno del borsello portato a tracolla dal 19enne, hanno rinvenuto e sequestrato la somma contante di € 585, ritenuta di dubbia provenienza, nonchè alcuni telefoni cellulari verosimilmente funzionali allo svolgimento dell’illecita attività.

La perquisizione, poi estesa anche presso le loro abitazione, ha consentito di rinvenire, nelle pertinenze dell’abitazione del 19enne, una borsa con all’interno kg. 8,100 di sostanza stupefacente del tipo hashish, suddivisa in 16 panetti.

Arrestati, sono stati quindi tradotti rispettivamente il 19enne presso la Casa Circondariale di Santa Maria C. Vetere, mentre il minore presso il centro di prima accoglienza di Napoli – Colli Aminei.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Santa Maria a Vico (CE) – Acquistano sigarette e biglietti della lotteria con una carta risultata rubata. Due giovanissimi denunciati dai Carabinieri

Nel pomeriggio del 23 aprile scorso una giovane donna denunciò ai Carabinieri della Stazione di Santa Maria a Vico che ignoti malfattori avevano forzato la portiera della sua auto, lasciata in sosta in quel centro cittadino, e le avevano rubato la borsetta che aveva lasciato sul sedile posteriore.
Nel formalizzare la denuncia, la vittima, specificò che all’interno della borsetta, oltre a pochi euro, documenti di riconoscimento ed effetti personali, era custodita anche una carta di pagamento a lei intestata.
Dopo qualche giorno la donna, ritornata in Caserma, informò i Militari che sulla sua carta risultavano piccoli e continui acquisti, tutti effettuati con data successiva alla denuncia di furto.
Le indagini, condotte attraverso l’incrocio dei dati relativi agli orari, al luogo e agli importi delle transazioni hanno permesso di individuare la tabaccheria dove era stata utilizzata la carta di pagamento.
Grazie poi all’ulteriore riscontro ottenuto dalle immagini estratte dal sistema di videosorveglianza dell’esercizio commerciale i militari sono riusciti ad identificare in due giovani del luogo gli autori degli acquisti.
I due, poco più che ventenni, avevano acquistato con più transazioni e per un importo pari a 300,00 euro, sigarette, biglietti della lotteria istantanea e vari articoli per fumatori.
Accompagnati in Caserma sono stati denunciati in stato di libertà. Dovranno rispondere di indebito utilizzo di strumenti di pagamento e ricettazione.

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Villa Literno (CE) – Due giovanissimi pusher bloccati dai Carabinieri dopo folle inseguimento. Sequestrati 300 g di hashish

Noncuranti dell’invito dei Carabinieri ad accostare ed arrestare la marcia hanno accelerato pericolosamente e, con manovre repentine, hanno cercato di eludere il controllo. La fuga dei due giovani a bordo di una Lancia Ypsilon è terminata dopo un rocambolesco inseguimento protrattosi per oltre 4 chilometri.
È accaduto nella serata di ieri a Villa Literno, nel casertano, dove i Carabinieri della locale Stazione, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno intercettato in via Dune di quel centro la Lancia Ypsilon con a bordo i due giovani.
Il loro atteggiamento, nervoso e circospetto, ha insospettito i militari che gli hanno intimato l’alt per un controllo.
Il conducente, dopo aver finto di rallentare ha accelerato pericolosamente allontanandosi in direzione di Castel Volturno, tamponando, durante la fuga, alcune autovetture parcheggiate sulla pubblica via e rischiando, in più occasioni, il ribaltamento della loro auto.
La loro corsa è terminata solo quando i carabinieri gli hanno sbarrato la strada e li hanno costretti ad arrestare la marcia.
Prima di essere bloccati il passeggero ha lanciato dal finestrino alcuni involucri in cellophane, risultati contenere tre panetti di hashish e alcune dosi della stessa sostanza stupefacente, per un peso complessivo di circa 300 grammi.
Lo stupefacente recuperato è stato sequestrato.
Alla guida della Lancia Ypsilon è stato identificato e denunciato in stato di libertà un 15enne, mentre il passeggero, un 19enne di Castel Volturno, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Entrambi dovranno rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale.
Il 19enne è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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DUE GIOVANISSIMI PUSHER BLOCCATI DAI CARABINIERI DOPO FOLLE INSEGUIMENTO. SEQUESTRATI 300 GR. DI HASHISH.

Noncuranti dell’invito dei carabinieri ad accostare ed arrestare la marcia hanno accelerato pericolosamente e, con manovre repentine, hanno cercato di eludere il controllo. La fuga dei due giovani a bordo di una Lancia Ypsilon è terminata dopo un rocambolesco inseguimento protrattosi per oltre 4 chilometri.

È accaduto nella serata di ieri a Villa Literno, nel casertano, dove i carabinieri della locale Stazione, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno intercettato in via Dune di quel centro la Lancia Ypsilon con a bordo i due giovani.

Il loro atteggiamento, nervoso e circospetto, ha insospettito i militari che gli hanno intimato l’alt per un controllo.

Il conducente, dopo aver finto di rallentare ha accelerato pericolosamente allontanandosi in direzione di Castel Volturno, tamponando, durante la fuga, alcune autovetture parcheggiate sulla pubblica via e rischiando, in più occasioni, il ribaltamento della loro auto.

La loro corsa è terminata solo quando i carabinieri gli hanno sbarrato la strada e li hanno costretti ad arrestare la marcia.

Prima di essere bloccati il passeggero ha lanciato dal finestrino alcuni involucri in cellophane, risultati contenere tre panetti di hashish e alcune dosi della stessa sostanza stupefacente, per un peso complessivo di circa 300 grammi.

Lo stupefacente recuperato è stato sequestrato.

Alla guida della Lancia Ypsilon è stato identificato e denunciato in stato di libertà un 15enne, mentre il passeggero, un 19enne di Castel Volturno, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Entrambi dovranno rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale.

Il 19enne è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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VILLA LITERNO (CE). DUE GIOVANISSIMI PUSHER BLOCCATI DAI CARABINIERI DOPO FOLLE INSEGUIMENTO. SEQUESTRATI 300 GR. DI HASHISH.






 

 

VILLA LITERNO (CE). DUE GIOVANISSIMI PUSHER BLOCCATI DAI CARABINIERI DOPO FOLLE INSEGUIMENTO. SEQUESTRATI 300 GR. DI HASHISH.

Noncuranti dell’invito dei carabinieri ad accostare ed arrestare la marcia hanno accelerato pericolosamente e, con manovre repentine, hanno cercato di eludere il controllo. La fuga dei due giovani a bordo di una Lancia Ypsilon è terminata dopo un rocambolesco inseguimento protrattosi per oltre 4 chilometri.

È accaduto nella serata di ieri a Villa Literno, nel casertano, dove i carabinieri della locale Stazione, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno intercettato in via Dune di quel centro la Lancia Ypsilon con a bordo i due giovani.

Il loro atteggiamento, nervoso e circospetto, ha insospettito i militari che gli hanno intimato l’alt per un controllo.

Il conducente, dopo aver finto di rallentare ha accelerato pericolosamente allontanandosi in direzione di Castel Volturno, tamponando, durante la fuga, alcune autovetture parcheggiate sulla pubblica via e rischiando, in più occasioni, il ribaltamento della loro auto.

La loro corsa è terminata solo quando i carabinieri gli hanno sbarrato la strada e li hanno costretti ad arrestare la marcia.

Prima di essere bloccati il passeggero ha lanciato dal finestrino alcuni involucri in cellophane, risultati contenere tre panetti di hashish e alcune dosi della stessa sostanza stupefacente, per un peso complessivo di circa 300 grammi.

Lo stupefacente recuperato è stato sequestrato.

Alla guida della Lancia Ypsilon è stato identificato e denunciato in stato di libertà un 15enne, mentre il passeggero, un 19enne di Castel Volturno, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Entrambi dovranno rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale.

Il 19enne è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

In 162 diocesi iniziative di incontro e preghiera. L’unità dei cristiani è per la pace e piace ai giovanissimi

Sono 162 ad oggi le diocesi di cui si è avuta notizia di qualche iniziativa ecumenica promossa quest’anno per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Impossibile censire nel dettaglio tutti gli appuntamenti messi in programma in questo periodo nelle parrocchie e nelle diocesi. Dal 18 al 25 gennaio, su tutto il territorio italiano, le chiese hanno aperto le loro porte ed organizzato iniziative locali di preghiera e incontro, “mostrando la pluralità delle tradizioni cristiane”. A fare il “punto” della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani mentre è ancora in corso, è il Centro Studi per l’Ecumenismo in Italia che ha sede a Firenze. “La Settimana è vissuta come il momento ancora più forte e fecondo del cammino ecumenico nel nostro Paese”, osserva il direttore Riccardo Burigana, che aggiunge: “Mi sembra però che quest’anno emergano due elementi forti. Il primo è la preghiera dei cristiani per la pace con un’attenzione particolare al Medio Oriente”. “L’ecumenismo in Italia – spiega il direttore del Centro – è profondamente legato ai flussi migratori che hanno investito il nostro Paese. Queste presenze portano inevitabilmente anche le ferite dei Paesi da cui migranti e rifugiati arrivano. Molti raccontano storie di guerre di povertà, discriminazione, a volte anche di morte. E’ pertanto naturale che la preghiera per l’unità dei cristiani si trasformi in invocazione di pace e sia diventata negli anni un elemento forte del cammino ecumenico in Italia”.

Il secondo elemento che emerge forte quest’anno, è un’attenzione al coinvolgimento dei giovani nel cammino ecumenico. “Questo già avveniva in passato – osserva Burigana – ma quest’anno ancora di più. Si sono moltiplicate le occasioni per coinvolgere i giovani in un cristianesimo che in Italia ha tanti volti ma soprattutto tanti doni da condividere”. Ecco allora il laboratorio ecumenico per i ragazzi, che da tempo viene organizzato a Torino dal Segretariato Attività Ecumeniche (Sae), per far vivere una esperienza di confronto e preghiera ecumenica ai bambini/ragazzi (dalla 3° elementare alla 3° media), affinchè “possano riportarla nei luoghi che frequentano e sviluppare una sensibilità in tale senso”. L’arcidiocesi di Lucca ha proposto invece l’ “Ecumenical Day” per ragazzi e giovanissimi, con una caccia al tesoro che si svolge per le strade e le chiese cristiane della città per “scoprire le ricchezze delle diverse tradizioni esplorando visivamente, con l’udito, l’olfatto ecc… Una vera e propria esperienza che passa attraverso i 5 sensi”. Ad Ancona, invece, l’incontro è ospitato nel seminario regionale, mentre a Bologna si è organizzata una veglia di preghiera solo per i giovani ed è stato messo in programma anche qui un pomeriggio di visita alle chiese per i bambini di catechismo, gruppi e famiglie, con un momento conclusivo di preghiera nella cattedrale di San Pietro.

La Settimana di preghiera ha alle spalle una lunghissima tradizione. In tale prospettiva si collocano le tante preghiere ecumeniche costruite intorno all’ascolto di una riflessione biblica offerta da un “ospite”, cioè da un ministro di una Chiesa chiamato a presentare la Scrittura in una Chiesa e a una comunità diverse dalla propria, come avviene a Trani, a Venezia, a Bergamo. Dalla ricerca del Centro Studi, emerge quanto sia viva in Italia in questo periodo la prassi dello “scambio degli amboni”, che vede appunto vescovi o preti cattolici e pastori di altre Chiese scambiarsi i “pulpiti” (come a Brescia e a Piacenza). “I momenti di preghiera condivisa – dice Burigana – sono specchio delle diverse tradizioni, e pertanto un’occasione preziosa dove i cristiani imparano a conoscersi scoprendo quanto hanno già in comune”. E’ quanto propongono, solo per fare qualche esempio, le diocesi di Cagliari, Cesena, Senigallia, Vicenza, mentre altrove, a Palermo, a Napoli o a Torino, le iniziative messe in calendario in questo periodo sono in realtà frutto di un cammino che va avanti da anni, anche al di fuori della Settimana di preghiera. C’è anche chi ha pensato di radicare questi percorsi di preghiera ecumenica su impegno concreto a favore degli ultimi, come nel caso di Venezia, dove il Consiglio locale delle Chiese cristiane (il primo istituito in Italia, nel 1996) ha deciso di devolvere le offerte raccolte dal 18 al 25 gennaio a favore del progetto dei corridoi umanitari.

Non mancano infine gli incontri di riflessione e di formazione, durante i quali esperti del settore offrono un’informazione sullo stato del dialogo ecumenico alla luce delle più recenti sfide: come a Bari, dove il raduno conclusivo verrà dedicato a una riflessione a più voci sulla dimensione ecumenica della “teologia del Mediterraneo”; o a San Benedetto del Tronto dove si parlerà del rapporto tra sinodalità ed ecumenismo. “Sono tutte iniziative – conclude Burigana – che nella ricchezza e nelle diversità delle varie proposte, portano nelle nostre comunità un vento del Concilio”.

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Baby gang e aggressioni tra giovanissimi. Bertoni (Univ. Cattolica): “Effetto lungo del lockdown, ma latitano anche famiglia e società”

Nelle ultime settimane, purtroppo, la cronaca ha riportato numerosi casi di violenza e aggressioni fra minori. Cosa sta accadendo ai nostri giovani? Ne parliamo con Anna Marta Maria Bertoni, professore associato di Psicologia sociale presso l’Università Cattolica di Milano.

Siamo di fronte a una effettiva crescita delle manifestazioni di violenza e aggressività tra i giovani?
Purtroppo sì, stiamo assistendo a un continuo crescendo di violenza e aggressività fra i giovani, in parte sicuramente riconducibile agli effetti del trascorso lock-down. La fascia dei più giovani è stata particolarmente penalizzata dalla pandemia, gli adolescenti sono stati privati a lungo di spazio per la relazione e la sperimentazione nei contesti sociali; lo spazio della relazione è fondamentale per la costruzione dell’identità dell’adolescente. Il fenomeno delle gang, delle violenze e delle aggressioni giovanili, fino a giungere alle derive che purtroppo ci riporta la cronaca, trovano radice inoltre nello scenario attuale privo di codici forti e contrassegnato dalla latitanza della famiglia e della società, sempre più disorientate.

Sui giornali e sui media finiscono gli episodi relativi alla violenza “fisica”, ma sono frequenti anche le manifestazione di “violenza psicologica” tra giovani e giovanissimi…
La violenza fisica e quella psicologica hanno la medesima matrice. Entrambe hanno come finalità la sopraffazione e l’annullamento dell’altro. La violenza fisica riguarda di più la vita reale, quella psicologica è più visibile nel mondo virtuale ma è pesantemente presente anche nella quotidianità reale. Entrambe nascono dalla difficoltà di stare in relazione con qualcun altro. La violenza è una deriva “disumana” della difficoltà di accogliere l’altro con le sue specifiche peculiarità.

Che relazione c’è tra violenza e bullismo?
Si tratta di due mondi differenti, ma tra loro intrecciati profondamente. Il bullismo, in genere, è legato a un contesto sociale deviante. Spesso avviene per associazione di più individui. Si tratta di un fenomeno complesso e difficile da estirpare, anche perché le sue manifestazioni non sempre vengono comprese fino in fondo e tempestivamente. Capita che si minimizzi e si tenda a sottovalutare la portata di violenza che il bullismo reca con sé.

Quali sono le cause alla radice di questi comportamenti? Che ruolo hanno i media
Le cause sono molteplici. A volte trovano origine in contesti deprivati e degradati, o in particolari situazioni familiari, magari caratterizzate da povertà educativa e relazionale. Spesso sono il frutto di relazioni sociali deficitarie. Non è detto, però, che queste condizioni determinino violenza. Alcune escalation di violenza, invece, hanno una matrice sociale o trovano detonazione nel mondo virtuale. È tipico dei ragazzi tentare di oltrepassare il limite della regola e cercare un contenimento. L’adolescente ha particolarmente bisogno di essere guidato e orientato, ma oggi assistiamo una oggettiva difficoltà a condividere, o proporre regole che di fatto incarnino anche una forma di orientamento valoriale per i giovani. I genitori oggi tendono a delegare ad altri l’educazione dei propri figli. I media poi amplificano un falso mito, dilagante nelle giovani generazioni, quello dell’onnipotenza. Attualmente assistiamo, infine, a una pericolosa collusione tra certe naturali inclinazioni dei giovani e web.

Esistono dei percorsi di prevenzione? Come è possibile praticarli?
Ci sono forme di prevenzione particolarmente mirate all’ambito relazionale. Si tratta di percorsi che accompagnano e stimolano la riflessione su cosa significa stare in relazione con l’altro, prendendo atto degli spazi di vincolo, ma anche e soprattutto di bellezza presenti in un rapporto. Presso il Centro di alta formazione del nostro Ateneo sono stati avviati dei Percorsi di Enrichment Familiare, sono rivolti a giovani e adulti. All’interno di essi si fanno percorsi di prevenzione rispetto alle derive di violenza, di cui stiamo parlando. Occorre tenere sempre a mente che la nostra stessa identità è fondata sulla relazione. Rispettare l’identità relazionale della persona significa promuoverla e prevenire forme di distruzione della persona stessa.

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Frignano (CE) – Sette giovanissimi denunciati dai Carabinieri per lesioni personali aggravate

Non era una rissa quella scoppiata per futili motivi nella notte dello scorso 15 settembre a Frignano, in provincia di Caserta, nei pressi di un bar di quel centro tra giovanissimi, e nel corso della quale due ragazzi rimasero feriti al punto da richiedere le cure dei sanitari. I Carabinieri della locale stazione, a seguito di approfonditi accertamenti hanno ricostruito la dinamica dell’evento e, anche grazie all’analisi dei filmati estratti dalle telecamere di sorveglianza, hanno scoperto che il violento scontro era stato generato da una vera e propria aggressione del gruppo nei confronti dei due feriti.
I militari dell’Arma hanno denunciato in stato di libertà gli aggressori, identificati in sette giovanissimi, i quali dovranno rispondere di lesioni personali aggravate.

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Frignano. Aggressione notturna con lesioni personali aggravate: denunciati sette giovanissimi

Non era una rissa quella scoppiata per futili motivi nella notte dello scorso 15 settembre a Frignano, in provincia di Caserta, nei pressi di un bar di quel centro tra giovanissimi, e nel corso della quale due ragazzi rimasero feriti al punto da richiedere le cure dei sanitari.

I Carabinieri della locale stazione, a seguito di approfonditi accertamenti hanno ricostruito la dinamica dell’evento e, anche grazie all’analisi dei filmati estratti dalle telecamere di sorveglianza, hanno scoperto che il violentoscontro era stato generato da una vera e propria aggressione del gruppo nei confronti dei due feriti.

Mercoledì i militari dell’Arma hanno denunciato in stato di libertà gli aggressori, identificati in sette giovanissimi, i quali dovranno rispondere di lesioni personali aggravate.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

 

Bellona. Tre chili di droga occultata in un rudere: tre giovanissimi arrestati dai Carabinieri

L’altra notte, in uno dei vicoletti del centro di Bellona, i carabinieri della Stazione di Vitulazio (CE), nel corso di un servizio perlustrativo finalizzato a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato delle persone che si allontanavano, con fare sospetto, da una delle stradine senza uscita, dove risultano presenti solo case disabitate e diroccate.

Insospettiti hanno effettuato un rapido sopralluogo trovandosi di fronte al cancelletto d’ingresso di uno dei ruderi, chiuso con un lucchetto nuovo.

Attesa l’inagibilità della struttura disabitata, peraltro coperta da folta vegetazione, i militari dell’Arma hanno sorvegliato la zona per alcuni minuti, fino a quando hanno visto sopraggiungere due ragazzi, uno dei quali si è avvicinato al cancello e con le chiavi in suo possesso lo ha aperto. Subito fermati e identificati sono stati perquisiti, così come i locali dello stabile, dove sono stati rinvenuti, occultati in un mobile in legno, 28 panetti di hashish, 82 involucri contenenti cocaina, due coltelli ed un taglierino.

Successivamente i carabinieri hanno esteso la perquisizione anche alle abitazioni dei fermati trovando, in una delle due, un terzo complice che, alla vista dei militari ha lanciato dalla finestra un marsupio contenete euro 333,50 in contanti e 4 stecche di hashish.

Lo stupefacente recuperato, per un totale di circa 3 Kg, oltre a 4 smartphone e vario materiale per il confezionamento delle dosi, è stato sottoposto a sequestro.

I tre ragazzi, rispettivamente di 18, 21 e 22 anni sono stati arrestati e dovranno rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)