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ferrara:

Vairano Patenora. S. Maria della Ferrara, abbazia insicura: dopo il Tribunale, interviene ‘Italia Nostra’

Sentenza mancata messa in sicurezza dell’Abbazia di S. Maria della Ferrara a Vairano Patenora.

Le Sezione Penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha recentemente emesso una sentenza in merito alla mancata tutela dell’Abbazia di S. Maria della Ferrera, nel Comune di Vairano Patenora in provincia di Caserta – edificio del 1171, sottoposto a vincolo monumentale con DM del 26 agosto 1988, segnalato da oltre un decennio nella Lista Rossa dei Beni in Pericolo di Italia Nostra.

A seguito degli esposti della Sezione di Caserta di Italia Nostra e del Centro Studi sul Medioevo di Terra di Lavoro, il Tribunale nel 2018 aveva aperto un’inchiesta per determinare le eventuali omissioni degli obblighi manutentivi del bene tutelato.

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La sentenza mette in luce alcune inadempienze senza però trovare specifiche responsabilità penali in capo agli imputati. Ha infatti stabilito che, i vari enti interessati, Soprintendenza e Ministero della Cultura, “non hanno mai direttamente imposto ai proprietari di effettuare interventi di messa in sicurezza del bene, né, come sarebbe stato opportuno, visto il carattere significativo delle opere, sono intervenuti direttamente alla luce di quanto previsto dalla normativa di settore, fermo restando la successiva definizione degli aspetti economici”.

La sentenza si è anche risolta con l’assoluzione del Sindaco del Comune di Vairano, che “non avrebbe potuto effettuare la messa in sicurezza […] perché il T.U. beni culturali impone […] che in caso di urgenza sia la Soprintendenza ad intervenire; comunque, anche se avesse avuto poteri decisionali al riguardo, il Comune non avrebbe ragionevolmente potuto realizzare in autonomia interventi richiedenti ingenti risorse finanziarie”.

Il giudice ha rimandato ai vari enti o al Tribunale civile il compito di porre fine alle incertezze sui titoli di proprietà “che alimentano lungaggini procedurali o le difficoltà di individuare i soggetti che siano chiamati a prendersi le responsabilità giuridiche” del bene.

Si tratta di una sentenza molto interessante per gli aspetti oggettivi e soggettivi riguardanti l’obbligo manutentivo in generale, che si spera possa favorire la tutela e il restauro dei beni culturali privati in pericolo o in grave degrado.

Italia Nostra si augura che l’Abbazia della Ferrara possa presto essere messa in sicurezza, restaurata e recuperata alla pubblica fruizione, come è stato fatto per gli affreschi della Cappella Malgerio Sorel, parte della stessa Abbazia, restaurati nel 2020.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Achille Funi a Ferrara, tra Rinascimento e Novecento

Scultore, architetto, illustratore, scenografo, grafico e pittore ferrarese, Achille Funi, uno dei protagonisti della storia dell’arte novecentesca italiana, sarà celebrato attraverso una rassegna antologica presso Palazzo dei Diamanti dal prossimo 28 ottobre fino al 25 febbraio 2024.
Vittorio Sgarbi, Presidente della Fondazione Ferrara Arte, in occasione dei 50 anni dalla scomparsa dell’artista lo definisce “uno dei grandi maestri del moderno, legato alla tradizione e alle forme classiche dell’arte. Un pittore che ha aperto strade, un maestro di tanti giovani Maestri”.
Diplomatosi nel 1910 presso l’Accademia di Brera, dove ha insegnato dal 1939 al 1960, Funi costituisce una figura di alto rilievo nel panorama artistico del Novecento in quanto ne ha influenzato i maggiori movimenti: dal Futurismo moderato, al Realismo magico, al Muralismo.
Moderno classicista legato al Rinascimento e ai miti del passato l’artista percorre la sua epoca rendendosi umanista tra i suoi contemporanei.
120 le opere in esposizione nella cornice del celebre palazzo estense, in cui figurano acquerelli, dipinti ad olio, disegni, schizzi preparatori, affreschi e mosaici, dagli esordi fino alla svolta avanguardista dei primi anni del Novecento.
Funi attraverso le sue opere celebra “l’eternità della vita nell’arte” facendo riferimento sia agli elementi formali dell’antica tradizione figurativa, sia al linguaggio innovativo di pittori quali Cézanne, Picasso, Derain, de Chirico.
Da ciò deriva una nuova espressione artistica che il Maestro attualizza e rende naturale nella quotidianità del suo tempo.
Elena Pontiggia, critica e storica d’arte italiana, in una sua monografia definisce Funi “uomo di proverbiali silenzi e di vaste letture”. Il pittore ha avuto conoscenza fin da giovane delle opere di Omero, del De bello gallico e del De bello civili, delle Historiae di Tacito, della Vita di Cesare di Plutarco, di Ariosto e Tasso, dei filosofi presocratici, dei sofisti, della Fisica di Aristotele, di Nietzsche, di Gide. Riteneva che “un uomo senza cultura è un uomo morto. Se non fosse per le mie letture cosa sarei io, oggi?”, ha dichiarato Funi poco prima della morte.
Ai suoi allievi ha insegnato che senza forma non ci può essere la vita: “quando avrete imparato l’anatomia del corpo umano, avrete imparato la geometria della vita”.

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(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Diplomacy. Ferrara: “The Pope directs his gaze on the people and not on the state apparatus”

“In my opinion, in the medium and long term it will no longer be a question of weapons in the military sense of the word, but first and foremost the weapon of diplomacy.” In this regard, “the diplomatic role of the Holy See is becoming increasingly important.” SIR interviewed Ambassador Pasquale Ferrara, Acting Director General for Political and Security Affairs at the Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation, to discuss whether the search for a “diplomatic” solution to the conflict in Ukraine is progressing in light of the Holy See’s challenging “peace offensive.” Pope Francis is currently in Mongolia, a country landlocked between Russia and China, and Beijing will be the next destination – after Kyiv, Moscow and Washington – of his “peace envoy” Card. Matteo Zuppi.

 Professor Ferrara, how is the diplomacy of peace – initiated by the Holy See and Pope Francis – taking shape on the basis of the “steps” taken and yet to be taken?

 The diplomacy of the Holy See is gaining increasing relevance. Not surprisingly, the Vatican participated in the international conference on Ukraine in Saudi Arabia. Cardinal Zuppi’s forthcoming mission to Beijing is an important new step, because part of the solution could come through Beijing. But it requires great realism: the Holy See continues to carry out its activities, which are primarily humanitarian, but inevitably have a political dimension.

Let us take the issue of prisoners, deportees and abducted children: if there is no agreement, there are no viable options, there must be cooperation on both sides. And that is politics.

Speaking to a group of young Russians a few days ago, the Pope made a statement about the history and culture of the ‘Great Russia’, which unfortunately was strongly criticised in Ukraine. To what extent is the Pope heard and involved today?  

Pope Francis never misses an opportunity to remember the enormous suffering of the Ukrainian people. The Pope directs his gaze on the people and not on the state apparatus.  

In this respect, remembering the greatness of Russia, its cultural heritage, is a historical statement that has nothing to do with Putin’s neo-imperialist political agenda. There is a long history, the history of culture and civilisations, which should not be confused with the manipulative way in which it is used by the Kremlin.

Pope Francis has called on young people to widen their gaze, to focus on the heritage of Russian culture, which has interacted with the West for centuries in a mutually enriching process. It is an encouragement not to be instrumentalised: quite the opposite of certain superficial interpretations.

President Zelensky has expressed his openness to a ‘political solution’ for Crimea, despite the continuing reports of bombings on the peninsula. Is this openness credible?

President Zelensky’s reference to Crimea has been misinterpreted. No Ukrainian politician could ever admit the definitive loss of Crimea. That’s a different matter: Kyiv expects that when and if the conflict reaches a stage characterised by Ukrainian military pressure also on Crimea, Russia will surrender and withdraw its troops from the peninsula. In Zelensky’s view, this amounts to ‘demilitarisation’. In any case, from the Ukrainian perspective, the issue is the end of the Russian occupation of Crimea, which has been ongoing since 2014. This, however, is crucial in the context of Moscow’s political-strategic goals, as the latter has proclaimed its annexation and therefore considers it to be part of its national territory.

There is no respite for war-ravaged Ukraine. In fact, military ‘deliveries’ to Ukraine continue, suggesting a strategy that sees no glimmer of peace on the horizon. Is there still room for negotiation?

In my opinion, in the medium and long term it will no longer be a question of weapons in the military sense of the word, but first and foremost the weapon of diplomacy.

The Ukrainians are heroically defending their country. However, it now seems quite clear that the military action on the battlefield will need to be coupled with the search for a political solution, focusing on Ukraine’s sovereignty, independence and territorial integrity. In this respect, the international meetings that took place in Copenhagen and then in Jeddah, Saudi Arabia (with the participation of China) on Zelensky’s peace plan, are important signals because they extend beyond the group of Western countries.

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Diplomazia. Ferrara: “Il Papa guarda ai popoli, non guarda agli apparati statali”

“Mi pare che le questioni, nel medio e lungo periodo, non saranno più solo le armi in senso militare ma soprattutto l’arma diplomatica” e in questo quadro “la diplomazia della Santa Sede si sta profilando in modo sempre più stagliato”. Il Sir ha chiesto all’ambasciatore Pasquale Ferrara, attuale direttore generale degli Affari politici e di Sicurezza del Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale, un punto sulla ricerca di una soluzione “diplomatica” al conflitto in Ucraina, alla luce della non facile “offensiva di pace” portata avanti dalla Santa Sede. Papa Francesco si trova in queste ore in Mongolia, terra tra Russia e Cina, e Pechino sarà la nuova tappa – dopo Kiev, Mosca e Washington – del suo “inviato di pace” card. Matteo Zuppi.

Professore, da questi “passi” compiuti e in divenire, come si sta delineando la diplomazia della pace messa in atto dalla Santa Sede e da Papa Francesco?

La diplomazia della Santa Sede si sta profilando in modo sempre più stagliato. Non a caso, il Vaticano ha partecipato alla conferenza internazionale sull’Ucraina in Arabia Saudita. La prossima missione a Pechino del card. Zuppi inserisce un nuovo tassello, molto importante, perché almeno in parte la soluzione può passare per Pechino. Tuttavia, occorre grande realismo: la Santa Sede continua a lavorare soprattutto sul registro umanitario, che però ha necessariamente anche una dimensione politica. Pensiamo alla questione dei prigionieri, dei deportati e dei bambini rapiti: se non c’è un minimo di intesa, non sono strade praticabili, ci vuole una collaborazione dai due lati. E questa è politica.

Recentemente parlando ad un gruppo di giovani russi, il Papa ha fatto una dichiarazione sulla storia e sulla cultura della Grande Russia che ha purtroppo suscitato forti proteste in Ucraina. Quanto margine di ascolto e movimento ha il Papa oggi? 

Papa Francesco non perde occasione per ricordare le immani sofferenze del popolo ucraino. Il Papa guarda ai popoli, non guarda agli apparati statali. Da questo punto di vista, aver ricordato la grandezza della Russia, della sua vicenda intellettuale, è una constatazione storica, che non ha nulla a che vedere con l’agenda politica neo-imperialistica di Putin. C’è un tempo lungo, il tempo della cultura e delle civiltà, che non va confuso con la strumentalità che vi applica il Cremlino. Papa Francesco ha invitato i giovani a guardare oltre, a guardare in alto, a recuperare un patrimonio di cultura russa che per secoli ha dialogato con l’Occidente, in un arricchimento reciproco. È un incoraggiamento a non farsi strumentalizzare: tutto il contrario di certe letture superficiali.

Il presidente Zelensky si è detto disponibile ad una “soluzione politica” per la Crimea, sebbene continuino ad arrivare notizie di bombardamenti sulla penisola. È credibile questa apertura

Il riferimento del presidente Zelensky alla Crimea è stato male interpretato. Nessuno politico ucraino potrebbe mai ammettere la perdita definitiva della Crimea. Qui la questione è diversa: l’aspettativa di Kiev è che la Russia ceda e ritiri le sue truppe dalla penisola quando e se ci si troverà in una fase del conflitto caratterizzata da una pressione militare ucraina anche sulla Crimea. Questo significa “smilitarizzazione” nell’ottica di Zelensky. In ogni caso la questione, dal punto di vista ucraino, è la fine dell’occupazione russa della Crimea, che dura dal 2014. Che però è cruciale nel contesto degli obiettivi politico-strategici di Mosca, che ne ha proclamato l’annessione e che quindi la considera territorio nazionale.

La guerra in Ucraina non ha tregua. Anzi, proseguono i “rifornimenti” militari in Ucraina, segno di una strategia che non vede all’orizzonte nessun spiraglio di pace. Che spazio di negoziato rimane?

Mi pare che la questione, nel medio e lungo periodo, non saranno più solo le armi in senso militare ma soprattutto l’arma diplomatica. Gli Ucraini stanno difendendo in modo eroico il loro Paese. Sembra però ora abbastanza chiaro che all’impegno sul campo di battaglia dovrà essere accompagnata la ricerca di una soluzione politica, mettendo tuttavia al centro la sovranità, l’indipendenza e la sovranità territoriale dell’Ucraina. Da questo punto di vista, gli incontri internazionali che hanno avuto luogo a Copenhagen e poi a Gedda in Arabia Saudita (al quale ha partecipato anche la Cina) sulla formula per la pace di Zelensky sono segnali importanti, perché vanno oltre la cerchia dei Paesi occidentali.

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

SERVIZI DI CONTROLLO DEL TERRITORIO – Questura di Ferrara

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SERVIZI DI CONTROLLO DEL TERRITORIO

Nella giornata di ieri personale dell’U.P.G. e S.P. ha svolto, unitamente a pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna di Bologna, un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati e del degrado nella zona GAD. Nello specifico sono stati controllati i parchi di via Giordano Bruno ed il Parco Coletta, l’area della Stazione ferroviaria, la zona di Porta Catena/Mura di Porta Po, via Ortigara e via Oroboni.

Durante il servizio sono state identificate complessivamente 39 persone di cui 10 con precedenti di Polizia, nonché controllati 22 veicoli.


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

ESPULSO UN CITTADINO STRANIERO PLURIPREGIUDICATO – Questura di Ferrara

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ESPULSO UN CITTADINO STRANIERO PLURIPREGIUDICATO

Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Ferrara nel corso di un normale servizio controllo del territorio hanno notato, in zona Gad, un cittadino straniero che alla loro vista cercava di sottrarsi all’identificazione allontanandosi dal luogo.

Raggiunto, gli operatori accertavano che il ragazzo era privo di documenti identificativi e per tale motivo veniva accompagnato presso la Questura per l’espletamento delle formalità di rito.

Al termine degli accertamenti emergeva che lo stesso era gravato da alcuni precedenti di polizia per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti  ed era irregolare sul T.N. per tale motivo il Questore emetteva un ordine di trattenimento presso il CPR di Gradisca d’Isonzo, dove è stato  accompagnato da personale della Questura da dove sarà successivamente rimpatriato nel paese di origine.


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ACQUISTA DROGA ON-LINE: ARRESTATO – Questura di Ferrara

Arrestati da personale della Polizia di Stato, coadiuvati dal Nucleo Carabinieri Cinofili di Volpiano, due cittadini italiani con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.

ACQUISTA DROGA ON-LINE: ARRESTATO

Nella giornata di venerdì, un giovane italiano è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Ferrara per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I poliziotti, che da qualche giorno stavano attenzionando un pacco proveniente dall’estero che si sospettava potesse contenere droga, hanno effettuato tutti i necessari approfondimenti, scoprendo che il destinatario era un ragazzo residente nel capoluogo estense.

Pertanto, dopo aver avuto conferma che il plico fosse giunto a Ferrara, gli uomini della Squadra Mobile hanno effettuato un accurato servizio di appostamento e di osservazione, attendendo che la consegna fosse effettuata presso l’indirizzo monitorato.

Accertato, dunque, che la spedizione fosse andata a buon fine, gli agenti della Questura di Ferrara hanno deciso di intervenire nell’abitazione e qui i sospetti si sono rivelati fondati: aprendo il pacco, infatti, sono stati rinvenuti circa 65 grammi di marijuana contenuti all’interno di una busta per caramelle. I successivi accertamenti hanno permesso di evidenziare che la droga era stata acquistata on-line, molto probabilmente sui canali del Dark-Web.

La perquisizione è stata, quindi, estesa anche al resto dell’abitazione, consentendo di sequestrare altri 65 grammi della medesima sostanza, circa 6 grammi di hashish ed un bilancino di precisione. 

Alla luce di quanto emerso, l’uomo è stato tratto in arresto e, su disposizione della locale Procura della Repubblica, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.


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FERRARA: Servizi di controllo straordinario del territorio. Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale effettuano un servizio congiunto nelle aree più sensibili della città. – Questura di Ferrara

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FERRARA: Servizi di controllo straordinario del territorio. Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale effettuano un servizio congiunto nelle aree più sensibili della città.

In ottemperanza alle determinazioni ed agli indirizzi strategici elaborati in Prefettura in occasione dei recenti Comitati per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, è scattato nel pomeriggio del 21 giugno 2023, un intervento straordinario congiunto fra tutte le Forze di Polizia, in particolare nell’area GAD, finalizzato a contrastare ogni forma d’illegalità legata non solo allo spaccio di sostanze stupefacenti, ma anche al contrasto ai reati predatori, al rispetto delle norme sull’immigrazione, sul decoro, sulla sicurezza urbana, sul regolare adempimento degli obblighi tributari e contributivi compresi quelle che disciplinano il lavoro subordinato. 
In particolare, 8 pattuglie e 16 agenti e militari della Questura, del Comando Provinciale dei Carabinieri, del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e del Corpo di Polizia Locale Terre Estensi, hanno setacciato e controllato, tutte le zone tra piazzale Giordano Bruno, Porta Catena, Via Oroboni e parco Coletta,  ritenute problematiche sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica. 
Nel corso delle attività sono stati complessivamente identificate 33 persone di cui 21 con precedenti di polizia, controllati diversi veicoli. 
L’unità cinofila della Polizia Locale rinveniva, sulle mura della zona di Viale IV Novembre, 20 grammi di marijuana.
L’attività congiunta si inserisce nel quadro di una serie di iniziative che la Prefettura di Ferrara e tutte le Forze di polizia hanno inteso avviare, in forma congiunta, per riscontrare le numerose segnalazioni pervenute dai cittadini, nei vari quartieri della città di Ferrara.
 


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

POLIZIA DI STATO: DENUNCIATE DUE PERSONE PER TENTATO FURTO – Questura di Ferrara

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POLIZIA DI STATO: DENUNCIATE DUE PERSONE PER TENTATO FURTO

Ieri gli Agenti delle Volanti della Questura di Ferrara hanno sventato due furti in città.
Un cittadino italiano è stato notato aggirarsi con fare sospetto tra le corsie del supermercato. Giunto alle casse veloci, le oltrepassava, facendo suonare le barriere antitaccheggio.
Gli Agenti accertavano che l’uomo aveva tentato di fuggire dall’esercizio commerciale con diversa merce.
Il malfattore veniva quindi denunciato in stato di libertà per il reato di tentato furto e la merce restituita all’avente diritto. 
Nella tarda serata gli operatori, nel corso dei normali servizi di controllo del territorio, notavano una donna che armeggiava vicino ad una bicicletta.
La stessa, con un martello, stava cercando di rompere la catena che la assicurava ad un palo di un cartellone pubblicitario. 
La donna, una cittadina italiana, veniva denunciata per il reato di tentato furto aggravato e il martello sottoposto a sequestro. 
 

(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

POLIZIA DI STATO – ATTIVITÀ’ SVOLTA NEL FINE SETTIMANA DALLA POLIZIA STRADALE – Questura di Ferrara

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POLIZIA DI STATO – ATTIVITÀ’ SVOLTA NEL FINE SETTIMANA DALLA POLIZIA STRADALE

Sabato 27 maggio 2023 verso le ore 14:00, su segnalazione fatta al 113, in prossimità dell’ingresso di Gualdo un autoarticolato nel percorrere la SP29 con direzione di marcia verso la RA08 (Ferrara- Lidi), perdeva dei fanghi dal semirimorchio creando pericolo agli utenti in transito sulla sopraindicata strada provinciale, allontanandosi. Grazie alla collaborazione della Polizia Locale di Ferrara per la viabilità stradale, gli operatori di questa Sezione di Polizia Stradale identificavano l’autista disattento che ammetteva la cattiva condotta e veniva sanzionato.

Domenica 28 maggio 2023, verso le ore 07.20, su segnalazione fatta al 113 da parte di un utente in transito, la pattuglia della Sezione di Polizia Stradale di Ferrara sulla strada provinciale SP 1, rintracciava il conducente di un’autovettura Fiat Multipla che effettuava manovre pericolose, occupando la corsia opposta al senso di marcia e urtando un veicolo in sosta. Gli Agenti inseguivano la autovettura intercettandola sulla SPI in prossimità del km 6. A bordo dell’autovettura vi erano 5 persone ed il conducente, di anni 30, risultava avere un tasso alcolemico superiore al limite consentito dalla normativa.

Sempre domenica 28 maggio 2023 gli operatori della Polizia Stradale, nel corso di un servizio d’istituto, verso le ore 16.00 sulla RA08 nei pressi del km 20+800, procedevano al controllo di autovettura Fiat 500 condotta da una ragazza di 30 anni residente in provincia che risultava avere un tasso alcolemico più di tre volte superiore al limite previsto dalla normativa e pertanto veniva sanzionata.

Nella notte tra domenica e lunedì la pattuglia del Distaccamento di Polizia stradale di Codigoro nel centro abitato di Porto Garibaldi intimava l’alt ad una Renault Megane che procedeva zigzagando nel traffico; il conducente di anni 55 residente in provincia risultava positivo al controllo alcolemico con un tasso più del doppio consentito dalla normativa e veniva sanzionato.

(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

POLIZIA DI STATO: intervento in area GAD – Questura di Ferrara

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POLIZIA DI STATO: intervento in area GAD

Nella serata di ieri una persona contattava la sala operativa per segnalare la presenza di alcuni estranei presso la sua abitazione sita  in una strada dell’area Gad.

La persona non riusciva a spiegare bene quello che stava succedendo e per tale motivo gli Agenti delle Volanti della Questura venivano inviati presso la residenza.

Giunti sul posto gli operatori notavano un gruppo di persone agitate che discuteva animatamente arrivando alle vie di fatto.

L’immediato intervento consentiva di sedare la lite ed identificare tutti i presenti sul posto.

Da quanto riferito si appurava che il motivo del dissidio era da ricondursi a questioni sentimentali.

L’episodio sarà oggetto di segnalazione alla locale A.G..

(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Napoli. Arcone e Ferrara: due professionisti al servizio degli altri nel campo della bellezza

Annamaria Arcone è nata nell’ottobre del 1991 a Napoli ma è di Pozzuoli; Ferdinando Ferrara, invece, è nato nel marzo del 1978 a Napoli: entrambi assai giovani ma hanno comunque al loro attivo un curriculum importante.

Sia Arcone che Ferrara sono due personaggi eclettici, poliedrici, con molteplici interessi fonte di stimoli continui, positivi nelle loro finalità, aperti verso gli altri, disponibili a confrontarsi per un reciproco giovamento, pragmatici nelle loro decisioni con aperture a visioni ideali, suscettibili e necessarie perché nell’essere umano e sottolineo umano la ragione deve andare di pari passo con la luce dell’istinto, della sensazione e del sentimento.

Annamaria Arcone non è la solita beautician, ma è una vera e propria artista delle unghie, che ha saputo fare della propria passione il suo lavoro; si è diplomata in marketing e finanza con l’intento di lavorare in banca per un futuro indirizzato verso una carriera tradizionale, con il sogno del contratto a tempo indeterminato.

In questo momento sta seguendo alcuni corsi di formazione per specializzarsi nel campo dell’estetica per diventare onicotecnica studiosa dell’anatomia e malattia delle unghie.

É inoltre appassionata della pittura, soprattutto in relazione alle possibili funzioni di applicazioni sulle unghie (nail art) .

Vorrebbe soprattutto realizzarsi nell’insegnamento di tutto ciò che concerne l’estetica.

Ferdinando Ferrara è un freelancer, parrucchier , tatuatore, uno stilista del corpo assai particolare perché si lascia guidare dall’istinto in ogni sua manifestazione.

Entrambi nel loro lavoro creativo sono coadiuvati dal wedding planner Vincenzo Rippa.

Auguriamo ad entrambi la realizzazione dei loro desideri perché meritano il massimo successo.

(Giorgio Mellucci – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Ferrara (diplomatico), “Ue vinse nel 2013 il Premio Nobel per la pace, ricordiamoci di questo mandato”

(Foto Sir)

“Non è un caso che nel 2013 l’Unione Europea abbia ricevuto il Premio Nobel per la pace. Ricordiamoci sempre di questo mandato che viene dalla storia, ma che deve tramutarsi in iniziative politiche a favore della pace”. Lo ha detto ieri sera l’ambasciatore Pasquale Ferrara, attuale direttore Generale degli Affari Politici e di Sicurezza del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, intervenendo a Roma ad un incontro dal titolo “La pace possibile“, promosso da “Insieme per l’Europa”, rete di oltre 300 Comunità e Movimenti cristiani diffusi in tutto il Continente, in occasione della Giornata dell’Europa. Ferrara ha cominciato la sua relazione evocando l’aggressione russa all’Ucraina che “dimostra, una volta di più, che la guerra è ancora tra noi”. L’ambasciatore ha però fatto notare come il nostro continente sia purtroppo attraversato da altri conflitti “congelati”, “pronti a riaccendersi”: dalle guerre per la disgregazione dell’ex-Jugoslavia (specialmente in Kosovo e nella Bosnia-Herzegovina), alla guerra russo-georgiana del 2008 (per l’Ossezia del Sud e l’Abkhazia), e ancora a quella tra Azerbaijan e Armenia nel Nagorno Karabakh. “La verità – ha sintetizzato il relatore –  è che abbiamo ritenuto per lungo tempo che la guerra non riguardasse più il Vecchio Continente”. E “ora che una guerra dalle conseguenze sistemiche e profonde infuria in Ucraina a seguito della brutale invasione russa, sembriamo finalmente renderci conto che vaste aree del pianeta sono sconvolte da conflitti endemici”.

Ferrara insiste sul ruolo che l’Unione Europa può e deve avere nella costruzione della pace. D’altra parte, questa “vocazione” di politica estera europea è scolpita nella Dichiarazione del ministro degli esteri francese, Robert Schuman: “La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano. Il contributo che un’Europa organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per il mantenimento di relazioni pacifiche”. Tornando ai tempi attuali, il professore argomenta: “In una crisi profonda della sicurezza in Europa, l’Unione Europea ha una responsabilità primaria nel tentare di riconfigurare un quadro di stabilizzazione continentale attraverso una nuova formula politica”. “Una cosa è certa: non ci può essere pace imposta”, aggiunge l’esperto. “D’altra parte, la pace si fa in due e la si fa con il nemico. Ogni guerra deve finire, ma ogni guerra finisce in un modo diverso”. Lo sguardo del diplomatico si spinge al giorno in cui una volta sarà conclusa in Ucraina la tragedia bellica in corso. “A un certo punto – riflette Ferrara -, bisognerà mettersi attorno a un tavolo e verificare se ci siano e quali siano i parametri per una pace veramente equa, sostenibile, duratura. Nella consapevolezza che, come avviene alla fine di tutti i conflitti, vincere la pace è assai più difficile che vincere la guerra”.

Ma cosa significa oggi per l’Europa compiere “sforzi creativi” per la pace? Ferrara parla di “realismo utopico”. E spiega: “la pace, come la politica, non è un’opzione astrattamente etica; molto più concretamente, è una necessità pratica, se non vogliamo ridurre il mondo in cenere, sia per la guerra atomica, sia per il cambiamento climatico”. “È l’ora di relazioni internazionali davvero più realistiche e meno ideologiche, più funzionali agli interessi di tutti e meno deleterie per i beni comuni globali”, argomenta il diplomatico, concludendo: “Un realista utopico, quindi, è colui che ha una visione di ampio respiro, che ha il coraggio di lottare per idee e stati di cose desiderabili (non importa come siano le loro prospettive a breve termine), e che ha la consapevolezza che lo status quo è solo un fenomeno passeggero”. “Qualcuno ha scritto – ha quindi concluso Ferrara – che con l’aggressione russa all’Ucraina la pace è finita. Per il realista utopico, invece, la pace è infinita”.

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Questura di Ferrara: POLIZIA DI STATO: ARRESTATO SPACCIATORE IN POSSESSO DI COCAINA

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POLIZIA DI STATO: ARRESTATO SPACCIATORE IN POSSESSO DI COCAINA

Nella giornata di martedì, nel corso di operazioni finalizzate alla prevenzione e alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, i poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Ferrara hanno concentrato la loro attenzione in un’area in cui si sospettava della presenza di soggetti dediti a tale attività delittuosa.
A seguito di un’attenta attività di osservazione, gli Agenti hanno effettuato una perquisizione nei confronti di un extracomunitario, rinvenendo all’interno della sua abitazione ubicata in zona Barco circa 37 grammi di cocaina ripartiti in oltre 60 dosi già pronte per la vendita e quasi 1.500 euro in contanti suddivisi in banconote di diverso taglio.
Alla luce di quanto emerso, l’uomo, già gravato da precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti, è stato tratto in arresto e, ultimate le formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo. 
 

(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)