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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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donne

Caserta. ‘Donne in silenzio’, senza partecipare a nessun evento, per tutto il mese, contro la violenza ‘di genere’

L’associazione Spazio Donna per tutto il mese di novembre si asterrà dal partecipare a qualsiasi evento o iniziativa organizzata in occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Resteremo in silenzio. Un silenzio che vuole essere assordante per tutte le volte che le donne non sono ascoltate nelle aule dei tribunali, nelle caserme, nei luoghi istituzionali.

L’iniziativa “Donne in silenzio” nasce dalla necessità di noi donne di silenziare la strumentalizzazione di questa giornata da parte di tutte le istituzioni, pur ribadendo, con il nostro silenzio, la nostra solidarietà e la nostra vicinanza alle donne vittime di violenza.

Il 25 novembre rappresenta un momento significativo nel calendario globale dedicato alla sensibilizzazione sulla violenza contro le donne e le ragazze.

Tuttavia, poiché questa giornata viene sempre più sfruttata dalle istituzioni, riteniamo essenziale sottolineare la necessità di azioni significative al di là di vuoti gesti simbolici e di iniziative retoriche.

Crediamo che ad essere essenziali siano le voci delle donne, non possiamo più permettere che vengano zittite da dichiarazioni istituzionali e pubbliche ridondanti e prive di credibilità.

Questa Giornata Internazionale rappresenta un toccante richiamo alla lotta in corso contro la violenza di genere.

Non basta che le istituzioni riconoscano semplicemente che esiste un problema e offrano promesse vuote.

Al contrario, è urgente e necessario un impegno sostanziale culturale, politico e legislativo per porre fine a tale brutale violenza sulle donne.

Chiediamo finanziamenti adeguati per i servizi di supporto alle donne gestiti da donne, riforme legislative e cambiamenti nella società che affrontino e sfidino le cause profonde di questa violenza.

Spazio Donna è sul territorio la voce delle donne, di tutte noi, insieme lavoriamo, lottiamo perché le nostre vite siano rispettate.

Le storie delle donne vanno narrate, ascoltate, comprese. Meritano rispetto.

Spazio Donna è impegnata ed attiva da oltre 30 anni per consentire alle donne di nominare la violenza subita, di individuare chi veramente ne ha colpa e responsabilità, per permettere alle donne di esprimere le loro esperienze, i loro pensieri, le loro richieste.

Costruiamo la loro e la nostra autonomia, la loro e la nostra libertà non solo in questa giornata, ma durante tutto l’anno.

Insieme, miriamo ad amplificare le voci delle donne e garantire che siano le loro vite al centro di ogni discussione sulla violenza di genere.

La violenza su noi donne non è riconosciuta, non veniamo credute, non veniamo ascoltate.

Dall’inizio di quest’ anno sono state uccise 100 donne, una strage non riconosciuta.

Il 25 novembre dalle ore 11.00 staremo in piazza Vanvitelli a Caserta, davanti alla Prefettura e alla Questura, simboli di uno Stato che ci ignora.

Staremo in silenzio, un silenzio assordante come la nostra rabbia.

Dobbiamo garantire che il 25 novembre rimanga un catalizzatore per il progresso contro la cultura patriarcale e un potente richiamo al lavoro che attende tutti.

La nostra voce risuona 365 giorni all’anno, il 25 novembre restiamo in silenzio perché nessuno ha o avrà il permesso di parlare per noi donne e di noi donne.

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa “Donne in silenzio”, contattateci allo 0823 354126 o alla mail “spaziodonnaonlus@libero.it”.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

S.Maria C.Vetere. ‘Scuole e Donne’: grande successo per il Premio tenuto all’Anfiteatro

Si è tenuto presso l’anfiteatro di Santa Maria Capua a Vetere il premio SCUOLA & DONNE – Motori di cambiamento.

Ringraziamo l’amministrazione comunale di santa Maria Capua a Vetere per aver patrocinato l’iniziativa. Un’iniziativa, fatta di tante anime, tutte a lavorare con l’obiettivo di creare emozioni.

Obiettivo raggiunto con Rosa Praticò, presidente della officina delle idee, l’avvocato Raffaele Iervolino degli istituti scolastici Iervolino, Nunzio Illuminato patron del resort la baita del re e Pino la Pasta, presidente del club Supercar Italia.

Un club fatto di uomini, donne, famiglie, sempre pronti a sostenere iniziative di alto profilo sociale, tutti insieme con il rombo dei motori hanno acceso la giornata.

Una giornata che metteva al primo posto la scuola. La seconda agenzia educativa che forma le donne e gli uomini di domani, attraverso queste iniziative, volte a premiare le eccellenze di una scuola sempre più presente nella vita e nel futuro possibile.

La commissione, di alto profilo etico ha voluto premiare laDott.ssa MONICA MATANO – Dirigente USR Campania – Ambito Territoriale per la provincia di Caserta.

La società ha necessità di queste intelligenze per cercare vie diverse per uscire dalla stagnazione delle idee che rallentano il progredire di un mondo “colto”.

Un premio prestigioso per una donna straordinaria, premiata dall’assessora De Iasio Edda con delega in materia di Pubblica Istruzione.

All dottoressa Monica Matano è stata consegnata un’opera donata dallo scultore partenopeo, Lello Esposito, un maestro, unartista di fama mondiale. E ancora, un lavoro di una giovane talentuosa artista, Alessia Autiero  Dare spazio a giovani artisti, li incoraggia a progredire nell’ arte che professano.

A seguire, la giornata è approdata in un Luogo di cultura e formazione l’istituto ” I Carissimi ” lì dove l’accoglienza è la cultura è di casa, grazie alla proverbiale disponibilità dell’avvocato Raffaele Iervolino.

Una giornata magica, dove tutte le alte professionalità dell’istituto ” I carissimi ” e soprattutto i ragazzi, hanno accolto i tantissimi ospiti, nel miglior modo possibile. Un importante regia ha visto in Nunzio Illuminato, patron del resort ” la baita del re ” coinvolgere tante imprese del food.

Tante le eccellenze coinvolte da tutta la regione e non solo. La tradizione della cucina campana, come protagonista, una cucina a chilometro 0 che guarda alla sostenibilità di un futuro migliore. Mangiare sano vuol dire vivere bene e tanto.

Un altro giovane talentuoso Giuseppe Illuminato, Inizia il proprio percorso formativo all’età di 10 anni, nell’attività di famiglia, pulendo i mitili, fino ad avere la prima esperienza stellata all’età di 16 anni, presso il castello di Spaltenna con Vincenzo Guarino, per arrivare poi alla Cucina della pergola, da 4 anni con lo chef Heinz Beck dove attualmente lavora.

Un’altra eccellenza della nostra regione presente ai ” Carissimi ” Alfonso Giarletta per l’associazione ” I meridiani ” che ha dato un fattivo contributo alle iniziative

Si ringraziano: Gli alunni dei ” Carissimi ” che hanno mostrato grande professionalità, Il Mulino Bencivenga, macine a pietra; i vini di Di Costanzo, asprinio spumantizzato di Aversa e vino rosso riserva; Sabatino Cillo prosciutto cotto affumicato, mortadella di bufala, pancia di maialino nero affumicato; “Andreano olio” da Torremaggiore di Puglia; l’Associazione cuochi italiana area Nolana Strianese Torre; Santopietro sushi Goeldlin collection  Upter Santupietro restaurant.

Presente all’iniziativa un’altra eccellenza, il maestro pizzaiolo Alfredo Folliero

Immagini video dell’amico franco Capasso della tv Clubeconomy – Scatti meravigliosi di Federica De Rosa

Per Rosario Lopa della Direzione Regionale ASI – Associazioni Sociali e Sportive Italiane – e fondamentale, per una Nazione come l’Italia e in Campania in particolare, sostenere l’imprenditoria femminile attraverso il supporto per la creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria, e Smart&Start, a supporto di startup e Pmi innovative, destinando per ciascuna linea di intervento fondi economici, in favore della creazione, sviluppo e consolidamento di imprese guidate da donne.

Va sottolineato la necessità di agevolare la realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi, supportando lo startup femminili attraverso attività di mentoring, assistenza tecnico-manageriale e per la conciliazione vita-lavoro, creare così un clima culturale favorevole che valorizzi l’imprenditorialità femminile attraverso misure di accompagnamento, monitoraggio e campagne di comunicazione.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Reati su minori. Terre des Hommes: “Nuovo record in Italia, 6.857 nel 2022, +10% in un anno. Aumentano i crimini sessuali”

Ennesimo record di reati a danno di minori in Italia nel 2022: sono stati 6.857, con un drastico aumento del 10% dal 2021, quando il dato aveva superato per la prima volta quota 6mila. Il peggioramento maggiore riguarda le violenze sessuali, cresciute del 27% in un anno: da 714 nel 2021 sono passate a 906 lo scorso anno, per l’89% ai danni di bambine e ragazze. I dati, elaborati dal Servizio Analisi criminale della Direzione centrale Polizia c riminale, sono stati resi noti dalla Fondazione Terre des Hommes nel Dossier indifesa “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo” 2023, in occasione della Giornata mondiale delle bambine (11 ottobre). Il documento è stato presentato venerdì 6 ottobre a Roma, al MAXXI Museo delle Arti del XXI Secolo, alla presenza di Stefano Delfini, direttore del Servizio Analisi criminale della Direzione centrale della Polizia criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza; Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza; Oleksandra Romantsova, direttrice esecutiva del Centro per le libertà civili di Kiev, premio Nobel per la pace 2022; Donatella Vergari, presidente di Terre des Hommes Italia.

I reati su minori continuano ad aumentare e segnare nuovi record:

“Se nel 2021 era stata superata per la prima volta quota 6mila casi, nel 2022 il balzo è così grande da spingere il numero verso i 7mila (6.857)”.

A confermare la tendenza di crescita è il dato su 10 anni: “Dal 2012 (5.103 reati) al 2022 i crimini a danni di minori sono aumentati del 34%”. Nel corso degli anni, precisa il Dossier, “la grande prevalenza di bambine e ragazze tra le vittime non solo è confermata ma anch’essa aumentata, in particolare nei reati a sfondo sessuale”: “Sono state l’89% (sul totale di 906 casi) tra le vittime di violenza sessuale nel 2022, erano l’87% l’anno precedente (su 714) e l’85% (su 689) nel 2012, mentre nel 2022 sono state il 65% (su 37) le bambine vittime di prostituzione minorile mentre erano state il 60% (su 77) nel 2012”. La prevalenza di vittime di sesso femminile persiste anche in altre fattispecie di reato, “come maltrattamento di familiari e conviventi minori (53%), detenzione di materiale pornografico (71%), pornografia minorile (70%), atti sessuali con minorenne (79%), corruzione di minorenne (76%), violenza sessuale aggravata (86%)”. Lo squilibrio a danno del genere femminile in varie fattispecie di reato, in particolare in quelli considerati “spia” delle violenze di genere, è confermato anche sulla popolazione presa nel suo complesso: nei dati dello stesso Servizio Analisi criminale, “le ragazze e donne sono oltre l’82% delle vittime di maltrattamenti contro familiari e conviventi, oltre il 92% di violenze sessuali”.

Nei confronti di minori, “aumentano su base annuale i reati di violazione degli obblighi di assistenza familiare (551 casi nel 2022, +10% dal 2021), abuso dei mezzi di correzione o disciplina (345 casi, +17%), maltrattamenti contro familiari e conviventi (2.691 casi, +8%), sottrazione di persone incapaci (290 casi, +8%), abbandono di persone minori o incapaci (550 casi, +13%), detenzione di materiale pornografico (72 casi, +9%), atti sessuali con minorenne (430 casi, +4%), violenza sessuale aggravata (697 casi, +13%)”. Calano, invece, alcune fattispecie di reato: “L’omicidio volontario consumato in un anno diminuisce del 37% (da 19 casi del 2021 a 12 casi del 2022) e nel confronto su base decennale si registra un -33%. In discesa anche la prostituzione minorile con -14% (da 43 a 37 casi), mentre il dato è sceso del 52% dal 2012. La pornografia minorile è diminuita del 10% (da 187 a 169), ma dal 2012 al 2022 è aumentata del 56%. Un calo si registra anche per la corruzione di minore, -21% in un anno (da 136 a 107 casi) e -20% dal 2012 nonostante si tratti di un reato legato alla sfera dei reati a sfondo sessuale, che, invece, sono in crescita”.

“I dati relativi al 2022 sono elevati; alla preoccupazione per la crescita tendenziale degli indicatori, abbastanza costante negli ultimi anni, va aggiunto l’allarme per le possibili e gravi conseguenze che derivano da tale forma di violenza;

le giovanissime vittime rischiano di diventare adulti che porteranno per sempre nella loro anima orribili e, spesso, invisibili cicatrici”,

ha dichiarato, nel rapporto di Terre des Hommes, Stefano Delfini, direttore del Servizio Analisi criminale della Direzione centrale della Polizia criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. “Per affrontare questo fenomeno è necessario un esame accurato e un approccio complessivo, che prendano le mosse da un’effettiva conoscenza del fenomeno, nelle sue dimensioni e nelle sue tendenze evolutive. In particolare, è fondamentale riservare la massima attenzione alle violenze e agli abusi sui minori online non solo nella prevenzione e nel contrasto, ma anche nell’attività di supporto alle vittime e nella predisposizione di campagne informative mirate a rimuovere quegli ostacoli socioculturali per debellare il fenomeno nel prossimo futuro”, ha aggiunto.

“Alla luce del nuovo, tristissimo, record nei dati e degli aumenti di violenza sessuale e sessuale aggravata, vicende come lo stupro di Palermo appaiono come una cartina di tornasole della cultura patriarcale, maschilista, prevaricatrice e violenta che riduce il corpo di una donna a un ‘pezzo di carne’, in violenze nate per essere mostrate e che sembrano volere imprimere il sigillo del potere maschile, individuale e di gruppo”, ha affermato Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes. “Se vogliamo invertire la rotta – ha osservato -, dobbiamo costruire una risposta organica, sistemica, diffusa che affronti di petto questa situazione inaccettabile. Qualcosa in termini legislativi si è fatto, con l’introduzione del Codice Rosso, ma manca un piano di intervento di lungo periodo sulla parità di genere a scuola. Manca la volontà di introdurre, finalmente, materie come l’educazione sessuale e all’affettività, all’uso ‘etico’ dei media digitali. E

i ragazzi dovranno mettersi in gioco più di tutti: se la violenza di genere riguarda tutti e tutte, il violento è sempre o quasi sempre maschio”.

Oltre ai dati relativi al nostro Paese, il Dossier offre uno sguardo più ampio sulla condizione delle bambine e delle ragazze in tutto il mondo, facendo emergere dati allarmanti in molti ambiti. Le mutilazioni genitali continuano ad aumentare nel mondo, mentre questa violenza che sottrae il futuro alle bambine riguarda anche l’Europa. I dati mostrano anche il dramma dei matrimoni precoci e forzati, delle gravidanze precoci e della loro forte relazione con lo stupro per le vittime più giovani, delle violenze sessuali, del mancato diritto all’istruzione. Tra i Paesi del mondo raccontati dal dossier, l’Afghanistan “dei” talebani, l’Iran e le lotte delle donne per i loro diritti, il Sudan e l’Ucraina in guerra.

Dall’11 ottobre partirà anche la nuova campagna di comunicazione e raccolta fondi di Terre des Hommes che con l’hashtag #MettitiNeiSuoiPanni invita tutti e tutte a mettersi nei panni delle bambine e ragazze che subiscono violenza, per superare discriminazioni di genere, facili giudizi e stereotipi che alimentano la cultura dello stupro e ostacolano il pieno godimento dei diritti e della libertà per bambine e ragazze. La campagna #MettitiNeiSuoiPanni è stata ideata e realizzata da Acne – A Deloitte business.

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Napoli. ‘Strane coppie’: fervono i preparativi per la nuova edizione del festival tematico su ‘donne e visioni di guerra’

“Scrivere dal Mondo: donne, visioni, guerra” è il tema della quindicesima edizione di Strane Coppie, festival che si sviluppa in un ciclo di incontri, dal 5 ottobre al 14 dicembre, e che si terrà a Napoli, nella prestigiosa sede del MUSAP – Museo Artistico Politecnico di Napoli, con il primo evento a Palazzo Reale e il secondo a Milano al Banco BPM nella Sala delle Colonne, nell’ambito della settimana ABI della Cultura.

Mai come ora, temi importanti di ogni tempo, la guerra, il destino delle donne e i loro diritti, la loro voce e la nostra capacità di avere visione (e visioni), tornano al centro della scena.

All’edizione di quest’anno prenderanno parte prestigiose protagoniste e importanti esponenti del mondo della cultura come Antonio Franchini, Giuseppe Montesano, Marta Morazzoni, Anna Toscano, Igiaba Scego, Titti Marrone, Valeria Viganò, Giuliana Misserville, José Vicente Quirante Rives, Maristella Lippolis, Sandra Petrignani, Alberto Rollo, Laura Bosio, coordinati nei loro incontri da Antonella Cilento.

Le strane coppie faranno incontrare Assia Djebar e Nadine Gordimer, Katherine Anne Porter e Susan Sontag, Clarice Lispector e Amparo Dávila, Laudomia Bonanni e Nathalie Sarraute, Anita Desai e Han Kang.

Il primo degli incontri, che si svolgerà a Palazzo Reale di Napoli, sarà dedicato al centenario di Italo Calvino e ruoterà intorno alle protagoniste di due classici della letteratura tedesca immersi nel clima delle grandi guerre europee fra Cinque e Seicento di Achim von Arnim e Hans Jakob Christoffel von Grimmelshausen. All’incontro parteciperanno Giuseppe Montesano e Antonio Franchini.

Strane Coppie 5 ottobre – 14 dicembre 2023: Scrivere dal Mondo: donne, visioni, guerra

Per le donne e i loro diritti e controogni guerra, servono visioni, ovvero le armi bianche dell’arte.

“Scrivere dal Mondo: donne, visioni, guerra” è il tema della quindicesima edizione di Strane Coppie, festival che si sviluppa in un ciclo di incontri, dal 5 ottobre al 14 dicembre, e che si terrà a Napoli, nella prestigiosa sede del MUSAP – Museo Artistico Politecnico di Napoli, con il primo evento a Palazzo Reale e il secondo a Milano al Banco BPM nella Sala delle Colonne, nell’ambito della settimana ABI della Cultura.

Mai come ora, temi importanti di ogni tempo, la guerra, il destino delle donne e i loro diritti, la loro voce e la nostra capacità di avere visione (e visioni), tornano al centro della scena.

Dopo un’edizione concentrata sul significato del viaggio, dopo numerose edizioni dedicate al rapporto fra letteratura e musica, letteratura e cinema, letteratura e arti visive, Strane Coppie fa una scelta di campo e racconta quasi esclusivamente di scrittrici e, in maniera trasversale, di conflitti, ma anche di come le armi bianche dell’arte producano strade di immaginazione su cui crescere e in cui trasformarsi.

All’edizione di quest’anno prenderanno parte prestigiose protagoniste e importanti esponenti del mondo della cultura come Antonio Franchini, Giuseppe Montesano, Marta Morazzoni, Anna Toscano, Igiaba Scego, Titti Marrone, Valeria Viganò, Giuliana Misserville, José Vicente Quirante Rives, Maristella Lippolis, Sandra Petrignani, Alberto Rollo, Laura Bosio, coordinati nei loro incontri da Antonella Cilento.

Il primo dei quali, che nell’ambito del Campania Libri Festival si svolgerà a Palazzo Reale di Napoli, sarà dedicato al centenario di Italo Calvino e ruoterà intorno alle protagoniste di due classici della letteratura tedesca immersi nel clima delle grandi guerre europee fra Cinque e Seicento di Achim von Arnim e Hans Jakob Christoffel von Grimmelshausen.

Due opere scelte per la prestigiosa collana Cento pagine da un Italo Calvino che in quest’occasione osserveremo oltre che come scrittore anche come lettore ed editore. All’incontro parteciperanno Giuseppe Montesano e Antonio Franchini.

Anche in questa edizione musica e teatro giocano un importante ruolo accompagnando gli incontri con letture tratte dai libri oggetto dell’incontro e piccoli ma preziosi corredi musicali d’accompagnamento.

Il festival è ideato e progettato da Antonella Cilento e la sua Lalineascritta Laboratori di Scrittura (www.lalineascritta.it), una delle più antiche scuole di scrittura d’Italia e la più antica del Sud: la scuola, fondata da Antonella Cilento nel 1993, compie nel 2023 trenta anni di attività.

Il programma di Strane Coppie 2023:

Giovedì 5 ottobre 2023, h 18.30
Campania Libri Festival | Palazzo Reale |Napoli

Italo Calvino: la guerra delle donne
Achim von Arnim & Hans Jakob Christoffel von Grimmelshausen
Antonio Franchini e Giuseppe Montesano
coordina Antonella Cilento
letture di Andrea Renzi
musica di Paolo Coletta

Possiamo raccontare del male e dell’irrazionale servendoci delle armi esatte ma anche fantastiche della letteratura? Nel centenario della sua nascita, un’esplorazione trasversale di Italo Calvino, editore di due grandi classici della letteratura tedesca che narrano di donne, Isabella d’Egitto e l’inarrestabile Coraggio, alle prese con due secoli di guerre in Europa.

Giovedì 12 ottobre 2023, h 18.30
Banco BPM | Sala delle Colonne, via San Paolo, 12 | Milano
Nell’ambito della settimana ABI della Cultura

Scrivere dalla Nuova Zelanda
Katherine Mansfield & Janet Frame
Marta Morazzoni e Anna Toscano
coordina Antonella Cilento
letture di Milvia Marigliano
musica di Paolo Coletta

La Nuova Zelanda ha dato i natali a due acute osservatrici dell’anima: Katharine Mansfield, maestra del racconto breve, e Janet Frame, narratrice e poeta. Lutti, manicomio, povertà, esili e viaggi, corpi e anime fraintese o invisibili: ordinarie condizioni di frontiera del quotidiano delle donne che in Mansfield e Frame producono la sottile magia del limite.

Giovedì 26 ottobre 2023, h 18.30
MUSAP – Museo Artistico Politecnico di Napoli
Palazzo Zapata, 2° Piano – Piazza Trieste e Trento, Napoli

Scrivere dall’Africa
Assia Djebar & Nadine Gordimer
Igiaba Scego e Titti Marrone
coordina Antonella Cilento
letture di Cecilia Lupoli
musica di Paolo Coletta

Dall’Algeria di Assia Djebar al Sud Africa di Nadine Gordimer, il racconto delle donne, dei confini fisici e mentali, dei pregiudizi, delle guerre intestine e interiori. Assia Djebar è stata una capofila della letteratura magrebina e una delle voci più autorevoli della letteratura magrebina; Nadine Gordimer, insignita del Premio Nobel nel 1991, ha raccontato il Sud Africa dell’apartheid in cui è cresciuta.

Giovedì 9 novembre 2023, h 18.30
MUSAP – Museo Artistico Politecnico di Napoli
Palazzo Zapata, 2° Piano – Piazza Trieste e Trento, Napoli

Scrivere dagli Stati Uniti
Katherine Anne Porter & Susan Sontag
Valeria Viganò e Giuliana Misserville
coordina Antonella Cilento
letture di Fabio Cocifoglia
musica di Paolo Coletta

Le protagoniste di questa coppia non potrebbero essere, in apparenza, più strane: generazioni lontane, un piede nell’Ottocento, K.A. Porter, romanziera e narratrice, evocatrice dell’epidemia di spagnola, delle guerre civili e mondiali e uno nel cuore del novecento; Sontag, testimone del conflitto in Vietnam, regista, giornalista. In comune, la vocazione al vero e una lingua precisa e tagliente.

Giovedì 23 novembre 2023, h 18.30
MUSAP – Museo Artistico Politecnico di Napoli
Palazzo Zapata, 2° Piano – Piazza Trieste e Trento, Napoli

Scrivere dal Sud America
Clarice Lispector & Amparo Dávila
Giuseppe Montesano e José Vicente Quirante Rives
coordina Antonella Cilento
letture di Gea Martire
musica di Paolo Coletta

Ucraina ma brasiliana d’azione, Clarice Lispector è forse la più grande erede di Virginia Woolf. Amparo Dávila, messicana, è una maga del racconto breve. Lispector segue il marito diplomatico nell’Italia bombardata, Dávila scrive e a lungo vive nel Messico antifemminista: entrambe narrano, in forme e stili assai diversi, l’inquietudine dell’esperienza. Invenzione, immaginazione, biografia: tutto è sogno, tutto è parola che genera visione.

Giovedì 7 dicembre 2023, h 18.30
MUSAP – Museo Artistico Politecnico di Napoli
Palazzo Zapata, 2° Piano – Piazza Trieste e Trento, Napoli

Scrivere dall’Europa
Laudomia Bonanni & Nathalie Sarraute
Maristella Lippolis e Sandra Petrignani
coordina Antonella Cilento
letture di Gea Martire
musica di Paolo Coletta

Due maestre della memoria e delle sue menzogne: Laudomia Bonanni, paragonata da Eugenio Montale a James Joyce, è una grande scrittrice a lungo dimenticata; Nathalie Sarraute, esploratrice della memoria e dell’inconscio, è la dea del Nouveau Roman. Dall’Abruzzo l’una, ebrea russa francese l’altra: l’Europa delle periferie dei centri vista da due donne testimoni di guerra e dopoguerra.

Giovedì 14 dicembre 2023, h 18.30
MUSAP – Museo Artistico Politecnico di Napoli
Palazzo Zapata, 2° Piano – Piazza Trieste e Trento, Napoli

Scrivere dall’Asia
Anita Desai & Han Kang
con Alberto Rollo e Laura Bosio
coordina Antonella Cilento
letture di Nunzia Antonino
musica di Paolo Coletta

Per quest’ultimo incontro dedicato al più grande continenti facciamo un’eccezione. Le autrici sono viventi. Anita Desai è nata nel 1939, Han Kang nel 1970: generazioni più lontane non si potrebbero immaginare, come lontanissime appaiono l’India dell’una e la Corea del Sud dell’altra. Pure, guerra e donne sono senza dubbio il fulcro della loro scrittura.

Un po’ di storia: cosa è Strane Coppie: storia di una necessità

Strane Coppie è un ciclo di incontri nato con l’intento di avvicinare fra loro le diverse letterature europee e di rileggere i classici contemporanei mettendoli a confronto, facendoli dialogare o anche, nel caso, contrapponendoli: dodici scrittori, sei coppie per dodici libri, sei incontri in cui il pubblico partecipa alla lettura. Non solo assistendo, ma formulando domande, interrompendo, danno la loro versione dei fatti.

Un pubblico che nelle diverse edizioni si è dimostrato della composizione più diversa – studiosi, giornalisti, ma anche insegnanti, studenti, professionisti, curiosi, disoccupati, infermieri, ferrovieri, ecc… – e che può arrivare senza aver mai letto prima il libro oggetto dell’incontro (e non doversene sentire colpevole: anche perché la trama gli verrà narrata) o dopo averne consumato infinite volte le pagine e quindi prendendo parte al dibattito con apporti fondamentali sia in profondità sia ai fini dell’allargamento del confronto.

L’idea e gli obiettivi di Strane Coppie sono legati a un’idea di cultura come impegno sociale e militante. La manifestazione negli anni si è configurata come esperienza di formazione permanente destinata ai lettori: la diffusione della letteratura e dei linguaggi dell’arte, il dibattito civile e politico che ne derivano sono parte integrante di un’idea di arte come partecipazione collettiva e strumento sociale. Accompagnati dall’interdisciplinarietà come strumento comunicativo e dalla multiculturalità dell’offerta come arma contro ogni tipo di barriera fra paesi, lingue e culture diversi.

Antonella Cilento (Napoli, 1970) insegna scrittura creativa dal 1993, ha fondato e dirige da trent’anni Lalineascritta Laboratori di Scrittura (www.lalineascritta.it).

Dal 2018 coordina e insegna nel primo master di scrittura e editoria del Sud Italia, SEMA, nato dalla partnership fra Università Suor Orsola Benincasa e Lalineascritta Laboratori di Scrittura.

É uscito per Bompiani nel 2021 La caffettiera di carta. Inventare, trasfigurare, narrare: un manuale di lettura e scrittura creativa intenso racconto del suo lavoro di maieuta.

Dirige da quattordici anni la rassegna di letteratura internazionale STRANE COPPIE. Ha scritto per la radio, il cinema e il teatro, è stata segnalata agli esordi dal Premio Calvino e ha vinto il Premio Tondelli con la sua tesi di laurea.
Con Lisario o il piacere infinito delle donne (Mondadori, 2014, tradotto in Spagna, Francia, Germania, Corea, Lituania, Finlandia) è stata finalista Premio Strega 2014 e vincitrice Premio Boccaccio 2014.

Fra i suoi romanzi: Il cielo capovolto (Avagliano, 2000) Una lunga notte (Guanda, 2002, Premio Fiesole 2002, Premio Viadana, finalista Premio Vigevano, Premio Greppi, selezionato al Festival du Premier Roman di Chambéry), Non è il Paradiso (Sironi, 2003), Neronapoletano (Guanda, 2004), L’amore, quello vero (2005, Guanda), Napoli sul mare luccica (2006, Laterza), Nessun sogno finisce (2007, Giannino Stoppani), Isole senza mare (2009,Guanda), Asino chi legge (2010, Guanda), La paura della lince (2012, Rogiosi), Bestiario napoletano (Laterza, 2015), La madonna dei mandarini (NN editore, 2015), Morfisa o l’acqua che dorme (Mondadori, 2018). Con Non leggerai (Giunti, 2019) ha esordito nel mondo della letteratura Young Adult: il romanzo è in via di traduzione in Corea.
Nel 2022 è uscito Solo di uomini il bosco può morire per Aboca edizioni.
Attualmente, collabora con La Repubblica – Napoli.

La manifestazione è realizzata con il contributo di BPM, Instituto Cervantes, Regione Campania, Campania Libri Festival e in collaborazione con UNIOR Orientale UNSOB Suor Orsola, Goethe Institut, Accademia di Belle Arti di Napoli, MUSAP.

(Serena Talento – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Minori, donne e carcere. I ragazzi di Nisida: “Siamo rinati con Puteoli Sacra”

Due anni fa al Rione Terra di Pozzuoli fu inaugurata la prima esperienza in Europa con la gestione di un patrimonio archeologico e storico-artistico da parte di ragazzi e donne provenienti dall’area penale, sono cioè detenuti in un istituto o stanno usufruendo delle misure alternative. Si tratta del progetto Puteoli Sacra che in questo tempo ha formato 16 soggetti – con il contributo dell’ente di formazione Gesfor, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e dei professionisti di “Storie di Napoli” – e ne ha avviati 8 al lavoro con contratti di tirocinio e apprendistato che potranno essere trasformati in contratti a tempo indeterminato con la Cooperativa Regina Pacis. Il tutto in linea con la mission di impresa sociale che si propone di costruire un sistema integrato di servizi volti alla valorizzazione del patrimonio archeologico e storico-artistico contenuto nelle pertinenze diocesane del Rione Terra di Pozzuoli – dimenticato per oltre cinquanta anni – insieme alle storie di vita di giovani e donne a rischio di emarginazione sociale.

(Foto: Puteoli Sacra)

Puteoli Sacra è coordinata dalla Fondazione Centro educativo diocesano (Ced) Regina Pacis (diocesi di Pozzuoli), diretta da Gennaro Pagano, e sostenuta da Fondazione Con il Sud, Fondazione Giglio, Fondazione Eduardo De Filippo, Associazione Costruttori edili di Napoli – Acen, Provincia italiana dei Missionari di N. S. De La Salette, Figlie della Presentazione di Maria Santissima al Tempio, Ance Campania. Il percorso formativo di questi giovani e donne di area penale è affidato alla Gesfor tramite l’orientamento professionale e la formazione polivalente che comprende elementi di cultura professionale, di storia dell’arte e del patrimonio storico-artistico del Rione Terra nonché delle ricchezze del territorio, elementi di approntamento degli spazi museali e assistenza all’utenza museale, abilità tecniche utili alla manutenzione del sito, servizio di catering per eventi culturali. L’Accademia avvia una formazione specifica e tutoring per le guide pastorali, facendo del patrimonio simbolo di riscatto territoriale e di valorizzazione culturale un modello di reinserimento sociale attraverso l’arte e la bellezza. Le lezioni pratiche prevedono laboratori didattici e progettuali in grado di stimolare i beneficiari nella ideazione di allestimenti, mostre e/o eventi culturali in cui ritrovarsi, esprimersi e promuovere il sito in vista di una sempre maggiore autonomia. “Storie di Napoli” fornisce elementi di comunicazione efficace per narrare in modalità originale e nuova la bellezza che salva. Il progetto è stato inaugurato il 25 giugno 2021 e venerdì 23 giugno, presso la basilica cattedrale del Rione Terra di Pozzuoli, si è tenuto un momento di condivisione del percorso. “Quello di Puteoli Sacra – dice mons. Carlo Villano, vescovo eletto di Pozzuoli e Ischia – è un progetto bello perché guarda alla bellezza della vita, una vita che per questi ragazzi vale la pena di essere vissuta. I ragazzi hanno fiducia in noi, nella nostra Fondazione, e anche nella società che garantisce percorsi belli e virtuosi.

Puteoli Sacra è un’espressione bella della nostra Chiesa, ma parla anche a nome della nostra società”.

“Le motivazioni che spingono ragazzi e donne di area penale ad abbracciare il nostro progetto sono molte diverse, più o meno decise e sincere, e contemplano la voglia di riscatto dopo anni di detenzione, il tentativo di sperimentarsi in qualcosa di diverso dalle esperienze passate, il desiderio di poter coltivare una propria passione o attitudine, la voglia di cimentarsi nel mondo del lavoro spesso come prima esperienza o semplicemente la voglia di evadere da un presente ancora duro – racconta Danilo Venditto, coordinatore dell’area educativa -. Credo sia estremamente prezioso sperimentarsi all’interno di un gruppo sociale sano e diversificato sia per personalità sia per professionalità, orientato da un modello innovativo di impresa e da un dispositivo educativo di spessore che responsabilizza, rende autonomi, crea occasioni di crescita e di certezza per un futuro possibile, migliore.

I ragazzi ci raccontano di essere rinati, di aver cambiato prospettiva grazie a Puteoli Sacra”.

(Foto: Puteoli Sacra)

Donne e ragazzi hanno provato a darsi una seconda chance di riscatto con gradi differenti di convincimento. Ad esempio per S., ragazza di 25 anni, il reato ha significato fare i conti con un ambiente e dinamiche nuovi, difficili da digerire e da gestire. Aver incontrato Puteoli è stato “come immaginare un futuro per quella passione mai sopita per il disegno e per l’arte”, sperimentandosi e riuscendo come guida pastorale. L’iscrizione al corso di laurea in Archeologia, Storia delle arti e Scienze del patrimonio culturale della Federico II è un obiettivo importante che le consentirà di dare una base più solida al suo lavoro. Per due giovani diciottenni, E. ed A., il carcere è stato foriero di insegnamenti, nel bene o nel male. Hanno incrociato le vite di altri giovani condividendone stile e pensiero ma reagendo all’interpretazione di un futuro già segnato e impegnandosi attivamente nella costruzione di uno migliore. Per A., Nisida ha significato “rimettersi in gioco rispetto ai fallimenti anche scolastici del passato, di riscoprire con curiosità le proprie capacità rispetto ai laboratori di teatro, cucina, giardinaggio, ceramica ed edilizia”.

(Foto: Puteoli Sacra)

In comunità alloggio e nel progetto ha riscoperto la sua vera passione. Per E., che quest’anno si diploma all’Istituto alberghiero, abbracciare Puteoli ha significato sperimentarsi nel mondo del lavoro e far confluire in esso la sua energia, le molteplici idee ed iniziative, diventando una risorsa molto versatile. “Sono stato nell’Istituto di Nisida, poi sono entrato in comunità al Regina Pacis. Puteoli Sacra mi ha dato una seconda possibilità e mi ha inserito nel mondo del lavoro, a contatto con le persone – dice E. al Sir -.

La mia esperienza mi è servita per crescere. Se, nel bene e nel male, non avessi vissuto tutto il mio percorso non sarei l’E. che oggi c’è qui.

Sono cambiato, prima ero molto impulsivo, non ragionavo sulle cose, oggi rifletto di più e in questo cammino mi ha aiutato molto Puteoli Sacra”. Un’esperienza che l’ha anche rafforzato: “Stando lontani dalla famiglia ci si rafforza ancora di più interiormente – prosegue il ragazzo -. Oggi mi sento forte, anche grazie all’‘avventura’ con Puteoli Sacra: ho seguito un corso di formazione, mentre ero ospite della Comunità Regina Pacis, che fa capo alla Fondazione Regina Pacis che coordina tutto il progetto, al termine del corso sono stato avviato al mondo del lavoro: mi occupo degli apertivi e del bookshop dove vendiamo i prodotti di ceramiche che realizziamo alla Cooperativa Regina Pacis”. D., una giovane di 28 anni, dopo anni di carcere e comunità ha abbracciato con entusiasmo il progetto, immaginando di poter narrare la storia del sito diventando una guida pastorale. Oggi ha trovato il suo posto nel progetto diventando un’ottima risorsa nella gestione dell’info point, facendo passi notevoli rispetto al perfezionamento della lingua italiana, rispetto all’uso degli strumenti digitali per la comunicazione.

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Sinodo: “sana decentralizzazione” per dare “più spazio a laici e donne”

“Rilanciare il processo e incarnarlo nella vita ordinaria della Chiesa, identificando su quali linee lo Spirito ci invita a camminare con maggiore decisione come Popolo di Dio”. E’ l’obiettivo della fase finale del Sinodo, di cui oggi è stato diffuso l’Instrumentum laboris, “strumento operativo” redatto sulla base di tutto il materiale raccolto durante la fase dell’ascolto, e in particolare dei Documenti finali delle Assemblee continentali. “Il percorso compiuto finora, e in particolare la tappa continentale –  si legge nella premessa del testo, con cui si chiude la prima fase del Sinodo convocato per la prima volta “dal basso” da Papa Francesco, “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”, e si apre la seconda,  articolata nelle due sessioni in cui si svolgerà la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2023 e ottobre 2024) – ha permesso di identificare e condividere anche le peculiarità delle situazioni che la Chiesa vive nelle diverse regioni del mondo, a partire “dalle troppe guerre che insanguinano il nostro pianeta e richiedono di rinnovare l’impegno per la costruzione di una pace giusta”. Due le sezioni del documento: la sezione A, intitolata “Per una Chiesa sinodale”, prova a raccogliere i frutti della rilettura del cammino percorso, mentre la sezione B, intitolata “Comunione, missione, partecipazione”, esprime in forma di interrogativo le tre priorità che con maggiore forza emergono dal lavoro di tutti i continenti, sottoponendole al discernimento dell’Assemblea. A servizio della dinamica dell’Assemblea, in particolare dei lavori di gruppo (Circuli Minores), per ciascuna di queste tre priorità sono proposte cinque Schede di lavoro che consentono di affrontarle a partire da prospettive diverse.

Abusi e divorziati risposati. “In molte regioni le Chiese sono profondamente colpite dalla crisi degli abusi”, si denuncia nel testo: ”la cultura del clericalismo e le diverse forme di abuso – sessuale, finanziario, spirituale e di potere erodono la credibilità della Chiesa compromettendo l’efficacia della sua missione”. Nel documento, inoltre, si auspicano “passi concreti per andare incontro alle persone che si sentono escluse dalla Chiesa in ragione della loro affettività e sessualità”, come “divorziati risposati, persone in matrimonio poligamico, persone LGBTQ+”. Altro interrogativo da porsi, “come possiamo essere più aperti e accoglienti verso migranti e rifugiati, minoranze etniche e culturali, comunità indigene che da lungo tempo sono parte della Chiesa ma sono spesso ai margini”, in modo da “testimoniare che la loro presenza è un dono”.

Autorità e primato. L’Instrumentum laboris dà ampio risalto al tema del primato petrino e alla necessità di un “ripensamento dei processi decisionali”, all’insegna di una “sana decentralizzazione” all’interno della Chiesa. “La diversità dei carismi senza l’autorità diventa anarchia, così come il rigore dell’autorità senza la ricchezza dei carismi, dei ministeri, delle vocazioni diventa dittatura”, il monito del documento. “Come sono chiamati a evolvere, in una Chiesa sinodale, il ruolo del vescovo di Roma e l’esercizio del primato?”, una delle sfide da affrontare, tenendo presente che “autorità, responsabilità e ruoli di governo – talvolta indicati sinteticamente con il termine inglese leadership – si declinano in una varietà di forme all’interno della Chiesa”. “Atteggiamento di servizio e non di potere o controllo, trasparenza, incoraggiamento e promozione delle persone, competenza e capacità di visione, di discernimento, di inclusione, di collaborazione e di delega”, le caratteristiche di una Chiesa sinodale missionaria, dove centrale risulta “l’attitudine e la disponibilità all’ascolto”. Di qui la necessità di una formazione specifica a tali competenze “per chi occupa posizioni di responsabilità e autorità, oltre che sull’attivazione di procedure di selezione più partecipative, in particolare per i vescovi”.

Laici e donne. “Dare nuovo slancio alla partecipazione peculiare dei laici all’evangelizzazione nei vari ambiti della vita sociale, culturale, economica, politica”. Anche il tema dei “nuovi ministeri” al servizio della Chiesa trova ampio spazio nel testo: l’obiettivo è quello di “una reale ed effettiva corresponsabilità”, coinvolgendo anche quei fedeli che, “per diverse ragioni, sono ai margini della vita della comunità”. In particolare, nell’Instrumentum laboris si dà voce all’istanza di “un maggiore riconoscimento e promozione della dignità battesimale delle donne”, affinché la “pari dignità” possa “trovare una realizzazione sempre più concreta nella vita della Chiesa anche attraverso relazioni di mutualità, reciprocità e complementarità tra uomini e donne”, combattendo “tutte le forme di discriminazione ed esclusione” e garantendo alle donne “posti di responsabilità e  di governo”.

Preti sposati e ambiente digitale. “È possibile aprire una riflessione sulla possibilità di rivedere, almeno in alcune aree, la disciplina sull’accesso al Presbiterato di uomini sposati?”, ci si chiede nel testo, in cui a proposito dei candidati al sacerdozio si auspica “una riforma dei curricula di formazione nei seminari e nelle scuole di teologia”. “L’ambiente digitale ormai modella la vita della società”, si afferma nel documento, in cui si auspica un aggiornamento dei linguaggi e dell’”accompagnamento” in questo ambiente, attraverso percorsi adeguati.  “Come incoraggiare il protagonismo dei giovani, corresponsabili della missione della Chiesa in questo spazio?”, l’altra questione a alla quale è urgente rispondere.  No alle diverse forme di “colonizzazione culturale”, sì invece all’“opzione preferenziale” per i giovani e per le famiglie, “che li riconosca come soggetti e non oggetti della pastorale”.

 

 

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Maternità surrogata, le donne spezzano la cortina del silenzio: “È commercio, non altruismo”

(Da New York) Il silenzio è la condizione di molte delle donne che hanno vissuto un’esperienza traumatica di maternità surrogata. La sofferenza è uno status che si nasconde a parenti e amici ed è molto difficile che qualcuna di queste mamme per procura osi contrastare la narrativa dell’altruismo e del dono che le lega al contratto di portare avanti una gravidanza per conto terzi. Tanya e Allen hanno sollevato la coltre su questo dolore silente, ma nascondono ancora la loro identità dietro nomi fittizi per proteggere i loro figli, la loro famiglia e quei bambini biologici, che ora sono figli di altri.

Tanya, madre in un coppia gay Tanya, una contabile del Minnesota, pensava di essere la candidata perfetta per la maternità surrogata. Dopo aver dato alla luce due figli sani, voleva dare agli altri la stessa gioia che aveva provato lei e ha deciso di offrire il suo utero e i suoi ovuli ad una coppia dello stesso sesso, desiderosa di un figlio. A chi le fa notare i soldi ricevuti per contratto e non per altruismo, risponde che “sono stati appena sufficienti per coprire l’assicurazione sanitaria, l’assicurazione sulla vita, il lavoro perso”. Il contratto stilato con i nuovi genitori, comunque, includeva la possibilità di essere coinvolta nella vita della bambina, “perché non c’era un’altra mamma”. Quando la bimba è nata, “quando era proprio lì tra le mie braccia, tutti quei pezzi di carta che abbiamo firmato sono semplicemente caduti”, ricorda la donna che ha dovuto ricorrere alle vie legali per poter avere una relazione con la figlia, fino a quando non è riuscita ad ottenere un ordine di affidamento congiunto. Nonostante oggi la bambina abbia 10 anni, Tanya è ancora perseguitata dalla decisione e dal pensiero di “aver venduto sua figlia”.

Allen e i gemelli diversi La storia di Allen, californiana ha altri risvolti.  Aveva scelto la maternità surrogata con la speranza che i 30.000 dollari ricevuti per questa gravidanza sarebbe tornati utili a lei e al marito per comprare una casa e consentirle di occuparsi degli altri suoi due bambini, senza dover tornare al lavoro. I genitori aspiranti erano di origine cinese ed Allen ha ospitato due embrioni per essere sicura che uno dei due si impiantasse. La pratica non è inusuale per chi sceglie la surrogazione e non sono poche le donne che alla fine della gestazione partoriscono due gemelli. Dal momento dell’impianto dell’embrione e dopo aver segnato il contratto, la salute di Allen risponde solo alla coppia e al medico che la segue. Vita sana, nessun rapporto sessuale con il marito fino a quando il medico non le dà il permesso. Allen resta incinta di due gemelli e il compenso aumenta di 5.000 dollari per il secondo figlio. Il parto avviene alla 38ma settimana con un cesareo. Ad Allen per contratto è concesso di vedere i bambini per un’ora prima di consegnarli alla nuova mamma. Mentre le due donne si beano dei neonati, Allen si accorge che i due bambini non erano identici, ma che uno era con tratti asiatici e l’altro era più scuro. Allen si è trovata al centro di un incidente medico, la superfetazione: aveva concepito su un altro concepimento; era rimasta incinta del marito, dopo la fecondazione in vitro con l’embrione asiatico. La famiglia pagante non accetta il secondo bambino e chiede 18.000 dollari di danni.Poiché Allen e il marito non sono in grado di restituire il denaro, il neonato afroamericano viene messo in adozione, senza che i genitori biologi possano intervenire in alcun modo, se non sborsando i soldi dovuti per un bambino che era diventato una merce. Dopo due mesi di battaglie legali Allen ha potuto tenere il bambino, che oggi si prepara a compiere 7 anni.

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Caritas, un progetto nazionale per aiutare le donne vittima di violenza domestica ed economica

Un grande progetto nazionale per aiutare con il microcredito sociale e imprenditoriale le donne vittime di violenza domestica ed economica. Si intitola “Microcredito di libertà” e coinvolge Caritas italiana e 20 Caritas diocesane (una ogni regione) nella realizzazione di una iniziativa promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha stanziato un fondo specifico di 3 milioni di euro destinato al microcredito sociale. L’accordo con Caritas italiana, l’Ente nazionale per il microcredito, l’Abi e la Federcasse è stato siglato due anni fa ma è diventato operativo in questi giorni. E’ la prima volta che il Ministero per le Pari Opportunità e Caritas italiana si impegnano in un progetto specifico per le donne vittime di violenza, anche se un centinaio di Caritas diocesane già se ne occupano. Il 16 giugno sarà raccontato in un evento pubblico a Roma (ore 10.30, Teatro dei Ginnasi, via delle Botteghe Oscure 42) su iniziativa dell’Ente nazionale per il microcredito. Interverranno, tra gli altri, don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana; per Abi Giovanni Sabatini; per Federcasse, Claudia Benedetti. Ci saranno i rappresentanti del mondo finanziario che hanno aderito al progetto, dell’associazione Unigens, dei Cav – Centri antiviolenza, di reti contro la violenza di genere e associazioni di promozione femminile. Concluderà i lavori alle ore 12.30 la Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Maria Roccella.

Come funziona Il progetto prevede di aiutare le donne con un finanziamento di massimo 10.000 euro che può essere usato per corsi di formazione professionale, per le spese di casa o della famiglia. Con il microcredito imprenditoriale si aiutano invece le donne ad aprire un’attività. I Centri antiviolenza segnaleranno le donne ai 20 centri di ascolto Caritas selezionati, tra cui Aosta, Vigevano, Vicenza, La Spezia, Frosinone, Terni, Pistoia, Chieti, Ferrara, Pordenone, Potenza, Sorrento, Catanzaro, Conversano, Catania.

Caterina Boca, responsabile del progetto per Caritas italiana – foto: C. Boca

La violenza economica. “Siamo stati chiamati dal Dipartimento per le Pari Opportunità e parteciperemo con un co-finanziamento – spiega al Sir Caterina Boca, responsabile del progetto per Caritas italiana –.

Vogliamo aiutare le donne che sono state vittime di violenza, anche economica.

Spesso sono costrette dagli uomini maltrattanti ad intestarsi attività oppure non possono mai aprire un conto, non sono padrone dei soldi e quando lasciano i mariti rischiano di non avere un’autonomia. Spesso la violenza economica le impedisce di avere il ruolo di chi tiene i conti in famiglia. Questo le isola perché non hanno ricevuto una buona educazione finanziaria, non sanno gestire un bilancio familiare, in particolare le donne straniere”

Il microcredito è una forma di finanziamento a tasso zero. “I soldi devono essere restituiti ma sono senza interessi – precisa Boca -. L’aspetto interessante è che chi li riceve viene accompagnato. I nostri operatori nelle diocesi faranno colloqui con le donne, le aiuteranno nella compilazione del bilancio familiare, valuteranno i loro bisogni e la cifra necessaria.

È una forma di educazione finanziaria oltre che un sussidio economico.

Sarà  anche possibile sospendere la restituzione per un periodo per aiutarle ad avere liquidità. Il valore del microcredito, rispetto ai progetti a fondo perduto, è proprio nell’educazione al valore dei soldi e nella capacità di risparmio. Le donne si sentono rafforzate nella consapevolezza di essere capaci di diventare autonome, di pagare un debito, di risparmiare”.

Le banche che hanno aderito. Sui 3 milioni di euro del fondo 500.000 saranno usati per abbattere i tassi di interesse, in collaborazione con le banche che hanno aderito. Ad oggi sono 14 banche territoriali, tra cui Bcc, casse rurali, Unicredit.  In questi due anni sono stati costruiti i documenti e i regolamenti. Le banche erogheranno i fondi, che passeranno dal Dipartimento per le Pari Opportunità all’Ente nazionale per il microcredito alle banche.

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“ Luisa Fantasia..quando la mafia colpisce le donne” . Incontro promosso dall’Ass.Nazionale “Invisibili”

“Luisa Fantasia… quando la mafia colpisce le donne” è questo il titolo dell’incontro, promosso dall’associazione nazionale “Invisibili”, che si terrà a Caserta Mercoledì prossimo, 14 Giugno 2023, alle ore 18:00 presso la Sala degli Specchi del Circolo Nazionale in via Mazzini n°2. L’iniziativa organizzata proprio nella ricorrenza dell’efferato omicidio di Luisa Fantasia, vittima innocente e trasversale di mafia assassinata a Milano il 14 Giugno 1975 in quanto moglie del brigadiere dei Carabinieri Antonio Mascione, assume una grossa rilevanza non solo perché è la prima volta che nella città di Caserta si racconta questa storia dolorosa e non adeguatamente conosciuta, ma anche perché è l’unico evento che vedrà, in quella giornata, la partecipazione di Pietro Paolo Mascione, poliziotto, recentemente insignito del premio “Paolo Borsellino”, figlio di Antonio Mascione e Presidente nazionale di “Invisibili”. Il convegno sarà moderato dalla giornalista Matilde Crolla, introdotto dal Vicepresidente nazionale di “Invisibili”, il casertano Enrico Trapassi, e vedrà gli interventi, oltre che dello stesso Mascione, del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di S. Maria C.V. Annalisa Imparato, del poliziotto e Medaglia d’Oro al Valor Civile Nicola Barbato e del Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma.

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Casagiove, la condizione delle donne iraniane all’attenzione del pubblico con l’evento «Donna,Vita e Libertà»

Dopo il successo dell’anno scorso di “HeArt for Ukraine”, prende forma “Donna, Vita e Libertà” : una serata interamente dedicata alle donne iraniane, che ancora oggi affrontano continue difficoltà per raggiungere una piena emancipazione.

Si confida in una massiccia partecipazione per una tematica così importante, su cui è necessario tenere  viva l’attenzione.

L’evento vedrà la presenza di artisti che si esibiranno con performance di danza e musicali, e sarà ospitato nella location del Quartiere Militare Borbonico.

L’appuntamento è per questa sera alle ore 19:30.

Nata dalla collaborazione tra il Forum dei Giovani di Caserta e la Proloco Real Sito di San Leucio; l’iniziativa è riuscita ad incontrare sin dall’inizio l’interesse di chi si è voluto coinvolgere nell’organizzazione, raccogliendo tante manifestazioni di adesione.

Sarà un’occasione per soffermarsi sulla condizione delle donne iraniane: “ un tema che mi sta molto a cuore”- dichiara Mattia Atzori, Consigliere del Forum e membro della Proloco – e per questo ringrazio vivamente il Presidente dell’Ente Leuciano, Domenico Villano, per avermi dato la possibilità di sviluppare qualcosa che potesse sensibilizzare ancor più verso una tematica delicata come la condizione delle donne iraniane, che ancora oggi combattono per la piena emancipazione.
«Sono molto soddisfatto – prosegue Atzori – che questo evento sia stato accolto con un entusiasmo unanime da tutti i partecipanti che fin da subito ho voluto coinvolgere nell’organizzazione.
Ringrazio anche tutto il Forum dei Giovani, primo patrocinante dell’evento ed aiutante fattivo, e i vari sponsor, in particolar modo l’Associazione DifferenteMente Aps con la Presidente Avv. Francesca Della Ratta che fin da subito mi ha supportato nella riuscita dell’evento.
Ho accolto con piacere anche la presenza di una mostra di beneficenza in tema con la serata, a cura di Laura Ferrante e Giovanni Crisci.
Un sentito ringraziamento va rivolto anche all’Amministrazione Comunale di Casagiove e la Proloco Casagiove per averci permesso di poter utilizzare il Quartiere Borbonico come location”.

“La situazione delle donne iraniane – continua Rachele Aurora Marzaioli, Presidente del Forum dei Giovani di Caserta – è ancora una tematica fondamentale, merita di essere portata all’attenzione del pubblico in tutte le maniere possibili.
In questo evento, arte e critica sociale si fondono fino a restituire una vivida fotografia della realtà.
La serata sarà suddivisa in diversi momenti, tra cui le testimonianze toccanti di alcuni ragazzi iraniani, una performance di danza interamente coreografata dai ballerini Elisa Pizzorusso e Pasquale Martone ed un momento musicale a cura di Roberta Andreozzi, nota cantante, già impegnata nell’attuale progetto “Terrazza Leuciana Tramonti al Belvedere” della Genovese Management e della Proloco Real Sito, e il chitarrista Fabrizio Fedele.
Ci aspettiamo – conclude Marzaioli – una massiccia partecipazione”.

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Napoli. ‘Nel Nome di Giulia’: ‘focus’ sulla violenza sulle donne giovedì a Sud Reporter-Campi Flegrei TV

“Nel nome di Giulia”: puntata dedicata interamente alla violenza sulle donne di “Sud Reporter” su “Campi Flegrei TV” giovedì alle ore 21 sul canale su 99 dtt e in streaming su www.”tvcampiflegrei.it”.

Intervengono in collegamento e in studio Moscatelli, Ercoli, Perrelli e Valente.

Il caso di Giulia Tramontano come quello di Pierpaola Romano e di tutte le donne cadute per la mano violenta e assassina dell’uomo, di un loro partner o marito. I dati, l’impianto legislativo, le criticità e le risorse per una politica di genere e di prevenzione partendo dalle scuole: faremo il punto con le nostre ospiti in collegamento e in studio.

Stasera ore 21 nuova puntata di Sud Reporter su Campi Flegrei tv con una grande novità: ora il canale del digitale è il numero 99, condotta da Taisia Raio e in studio Giuseppe Manzo, in onda ogni giovedì alle 21 (e in replica la domenica sempre alle 21)  sul canale 99 digitale terrestre per chi vive in Campania, in streaming su www.tvcampiflegrei.it o sulle pagine Facebook delle testate dove viene trasmesso in diretta.

Ospiti in studio Ilaria Perrelli – Presidente della Consulta regionale per la Condizione della donna – che ha lanciato il flash mob di ieri a Napoli e la senatrice Valeria Valente – già presidente della Commissione parlamentare sul femminicidio.

Infine, in collegamento Maria Gabriella Carnieri Moscatelli – Pres. Ass. Volontarie Telefono Rosa – ed Elisa Ercoli – presidente dell’associazione Differenza Donna.

La trasmissione Sud Reporter, nata da un’idea di Giuseppe Manzo e Taisia Raio, è in sinergia con Campi Flegrei Tv.

Redazione Sud Reporter: sudreporter.com – redazionesudreporter@gmail.com – TW: @sudreporter – FB: https://www.facebook.com/sudreporter/ – Instagram: @sudreporter –

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Via libera al ddl sulla violenza contro le donne: ecco le misure

Nonostante l’esistenza di una buona normativa – quella del “codice rosso” per intenderci – il numero dei femminicidi continua ad aumentare. Purtroppo non è materia che si possa affrontare soltanto sul piano giudiziario, ma intanto – anche sulla scorta del recente, terribile caso di Giulia Tramontano – il governo intende potenziare le norme penali in vigore, agevolandone e velocizzandone l’applicazione e sviluppando soprattutto le misure a carattere preventivo. Nell’ultimo Consiglio dei ministri è stato quindi varato il disegno di legge “Disposizioni per il contrasto alla violenza sulle donne e contro la violenza domestica” che ora sarà presentato in Parlamento per l’iter di approvazione.

Tra le principali misure contenute nel ddl – spiega Palazzo Chigi – c’è il rafforzamento e l’estensione del cosiddetto “ammonimento”, che viene disposto dal questore per garantire una tutela rapida e anticipata rispetto alla definizione dei processi penali.

La persona ammonita può subire il ritiro di eventuali armi, anche se possedute legalmente. In caso di reiterazione della condotta, la procedibilità per i reati previsti non è più a querela di parte ma d’ufficio. Si ampliano inoltre i casi in cui si può applicare questa misura, includendo i “reati-spia” commessi nel contesto delle relazioni familiari ed affettive, attuali e passate. Si tratta di reati come percosse; lesione personale; violenza sessuale; violenza privata; minaccia grave; atti persecutori; diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti; violazione di domicilio; danneggiamento. Quando i reati di violenza domestica o contro le donne sono commessi da un soggetto ammonito, anche se la vittima è diversa da quella che ha effettuato la segnalazione per cui è stato adottato l’ammonimento, le pene vengono aumentate.

Nel disegno di legge – spiega ancora Palazzo Chigi – l’applicazione della misura cautelare in carcere è prevista non solo nel caso di trasgressione alle prescrizioni degli arresti domiciliari, ma anche nel caso di manomissione dei mezzi elettronici e degli strumenti di controllo disposti con la stessa misura degli arresti domiciliari o con le misure di allontanamento dalla casa familiare o con il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

Si estendono al tentato omicidio e alla deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (qualora commessi in danno dei congiunti o del convivente), le fattispecie per le quali è consentita l’applicazione della misura dell’allontanamento anche al di fuori dei limiti di pena previsti e si prevede il controllo del rispetto degli obblighi tramite il braccialetto elettronico e la prescrizione di mantenere una determinata distanza, comunque non inferiore a 500 metri, dalla casa familiare o da altri luoghi determinati, abitualmente frequentati dalla persona offesa.

Tra le misure più rilevanti del disegno di legge c’è anche l’arresto in “flagranza differita” per chi sarà individuato, in modo inequivocabile, quale autore di condotte perseguibili (violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa; maltrattamenti in famiglia; atti persecutori), sulla base di documentazione video-fotografica o che derivi da applicazioni informatiche o telematiche. La nota di Palazzo Chigi fa l’esempio concreto delle chat o della condivisione di una posizione geografica. L’arresto deve essere compiuto non oltre il tempo necessario alla sua identificazione e, comunque, entro le 48 ore dal fatto.

Nel ddl compaiono norme orientate a rendere più rapidi i processi per violenza e si introduce l’obbligo di ciascun procuratore della Repubblica di individuare uno o più pm appositamente dedicati a questo settore.

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Accompagno gratis le donne all’ultimo appuntamento per proteggerle dagli uomini violenti

Lui è Riccardo Guarnieri, di Poincicco di Zoppola, in          Friuli-Venezia Giulia.
Da 36 anni lavora come bodyguard.
Ha dato la sua disponibilità ad accompagnare le donne che vogliono chiudere una relazione all’ultimo appuntamento chiarificatore.
Ha messo insieme duecento colleghi e creato un servizio gratuito di guardia del corpo, disponibile 24 ore su 24, ovunque.
Riccardo, da uomo, dice basta.
Le donne devono sentirsi libere di chiudere una relazione quando e come vogliono.
“Dopo quello che è successo a Giulia Tramontano ero arrabbiato, volevo fare qualcosa per cercare di evitare queste tragedie.
Così tra i colleghi ho raccolto circa duecento uomini. Offriamo un servizio di guardia del corpo per le donne.
Siamo tutti disponibili ad accompagnarle ai classici ultimi appuntamenti, o incontri per chiarire con altri uomini, che spesso risultano fatali.
Ovviamente è tutto gratuito e possiamo andare ovunque, a qualsiasi ora.
Donne, non fatevi problemi in caso di dubbi, timori, o strane sensazioni riguardo a certe persone. Chiamateci.
Siamo circa duecento e uno disponibile, lo assicuro, ci sarà sempre.
Pensavo da tempo a come sensibilizzare la popolazione sulla violenza di genere: è il momento di finirla.
Gli uomini devono capire che le donne non si toccano, e loro devono poter decidere se e quando interrompere una storia”.

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(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Persepolis – la condizione delle donne in Iran ed in Europa – Questura di Ascoli Piceno

Persepolis

Mostra artistica organizzata dalla Polizia di Stato con la collaborazione degli studenti del Liceo Artistico di Ascoli Piceno “Osvaldo Licini”

Nell’ambito dell’attività di prossimità legata alla campagna nazionale contro la violenza di genere “Questo non è amore” della Polizia di Stato, la Questura di Ascoli Piceno ha organizzato con gli studenti del Liceo Artistico di Ascoli Piceno “Osvaldo Licini”, una mostra artistica dal titolo “Persepolis – la condizione delle donne in Iran ed in Europa” sul tema della violenza di genere focalizzandosi particolarmente sul fenomeno femminile in Iran ed in Europa.

L’evento, che vedrà l’esposizione di opere pittoriche e scultoree, si realizzerà nel periodo dal 01 giugno al 5 giugno p.v. presso la Sala Archeologica del Palazzo dei Capitani. L’inaugurazione della mostra è prevista per il 01 giugno alle ore 11:00 e vedrà la presenza delle autorità locali.

L’ingresso alla mostra è gratuito e l’area sarà aperta tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle ore 16:00 alle ore 18:00.

(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Caiazzo. Elezioni locali: trionfa Giaquinto, ‘trascinato’ (anche) da tre donne su quattro

Se ha sorpreso il brillante risultato conseguito dalla lista (unica) Uniti per Caiazzo, per sostenere la quale circa il 65% degli elettori si è recato alle urne, per certi versi fa ancor più scalpore il totale delle preferenze attribuito, in particolare, a due ragazze (Antonella Civitella ed Angela Simonelli) che, pur essendo alla loro prima esperienza elettorale, in totale hanno conseguito oltre mille voti, superando entrambe i 500.

Ancor meglio, seppur di poco, è andata per Monica Petrazzuoli che però era assessora uscente, mentre, in proporzione, un mezzo flop ha fatto registrare Rosetta De Rosa, che non ha raggiunto neanche i 300 voti, fermo restando che in condizioni normali, cioè con una lista contrapposta, in rapporto al numero dei votanti, anche il suo sarebbe stato un risultato eclatante.

Flop clamoroso ancor più se si considera che lady De Rosa può vantare non solo una ultra decennale esperienza specifica, anche quale assessora, ma anche un figlio, Mauro Della Rocca, consigliere uscente che ha dimostrato grande tenacia, ma come fermo antagonista di Giaquinto e del suo in parte rinnovato gruppo. E forse alcune “metamorfosi familiari” non sono state ben capite dagli elettori. O forse si?!?

Credenziale autorevole, appannaggio della lady, è il nome del marito, Franco Della Rocca, ovvero il suo ruolo di presidente del Consorzio di Bonifica “Sannio Alifano”, peraltro aspramente contestato proprio negli ultimi tempi per il sostegno che avrebbe voluto assicurare a più sindaci dei comuni interessati alla medesima tornata elettorale.

Anteposta la narrazione per in gentil sesso, va doverosamente rimarcato il brillante risultato conseguito da Giovanni Di Sorbo, altro assessore uscente che ha rasentato 700 consensi personali (e forse familiari, considerata la grande stima riconosciuta al padre dottor Giuseppe, ex sindaco, come al fratello Antonio,  altro ex assessore e del pari stimato pneumologo).

Bene anche per Antonio Accurso che, soprattutto dalla “sua” Cesarano, frazione di cui è originario anche il sindaco Stefano Giaquinto, ha ottenuto circa cinquecento voti personali; molto “meno bene” è andata per il commercialista Alfonso Mondrone, che ha superato di poco i 250 consensi nonostante la doppia carica finora ricoperta, di assessore e capogruppo consiliare di maggioranza.

A Mondrone però “scippa” la maglia nera dell’ultimo clasificato in questa graduatoria elettorale Vito De Filio, altro ex amministratore con Giaquinto ma non nell’appena conclusa legislatura.

Dovrebbe in qualche modo attenersi a tali risultati ora il sindaco per designare i nuovi assessori, anche se, almeno in parte, alcuni ne dubitano, ma in città l’apprensione è alta anche per la convocazione, entro dieci giorni dall’odierna proclamazione, del primo consiglio comunale, caratterizzato dal rituale giuramento e dalle dichiarazioni programmatiche del sindaco.

Di seguito, in ordine alfabetico, i nomi dei candidati (tutti eletti), seguiti dalle rispettive preferenze; nel prospetto in alto i dettagli suddivisi per sezione e nello “slide” qui accanto le foto di tutti i neo eletti.

Accurso Antonio (467), Civitella Antonella (507), De Filio Vito (172), De Rosa Rosetta (296), Di Sorbo Giovanni (688), Mondrone Alfonso (267), Pannone Toommaso (630), Petrazzuuoli Monica (523), Simonelli Angela (515); totale voti validi 4065.

A tutti i neo eletti le felicitazioni e l’augurio di buon lavoro per Caiazzo che davvero ne abbisogna.

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Casaluce, concluso il corso di difesa personale per le donne dell’ASD “M.M.A. ACCADEMY

È terminato il corso di difesa personale femminile organizzato dall’ASD “M.M.A. ACCADEMY”, con il patrocinio del Comune di Casaluce e, coordinato dal maestro di MMA Francesco Di Chiara e dal maestro di Krav Maga Salvatore Conte.

Il corso è stato finalizzato all’acquisizione delle tecniche di base per una prima efficace azione di difesa personale, dalla violenza fisica, per affrontare e gestire psicologicamente e fisicamente le situazioni di pericolo tramite la prevenzione e la reazione.

Lo scopo è stato quello di formare una personale “mentalità” difensiva grazie alla maggiore consapevolezza, autostima, determinazione e controllo delle emotività. Sono state, inoltre, affrontate le tecniche di comunicazione sulla difesa verbale (cosa dire e come usare il tono di voce).

Il corso è stato tenuto da istruttori e maestri qualificati, di diverse discipline. Le lezioni sulle tecniche di difesa, invece, da un medico chirurgo, uno specialista in fisiatria, un avvocato penalista e uno psicologo.

“Ringraziamo – dichiarano Conte e Di Chiara – il sindaco del comune di Casaluce Francesco Lungo, la vicesindaco Maddalena Zaccariello, il consigliere comunale con delega allo sport Raul Pagano che hanno permesso la realizzazione del corso. Ringraziamo, inoltre, Federica lanuale, Lucrezia Barbato, Nicola Goglia ognuno per la propria partecipazione… preziosi i loro interventi tutti. Grazie alle partecipanti che si sono impegnate con dedizione e sacrificio raggiungendo apprezzabili e risultati.”

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