Zeza, moglie di Pulcinella e madre della Sposa: donna civettuola, vuole far “scialare” sua figlia Vicenzella con cento innamorati, principi, baroni, abati… purché tra questi trovi un buon partito!
Vi aspettiamo a Cosentini di Montecorice (SA) domenica 2 e martedì 4 marzo 2025 con “Carnuluvaro mio – La Ballata di Zeza”.
Chiunque volesse partecipare anche in maschera potrà contattarci: provvederemo noi a fornirvi maschere e vestiti!
Contatti: +39 338 102 1203 (Filomena Chiariello) o attraverso i nostri canali Social
L’Associazione Euphòria di Cosentini Cilento ha fatto del recupero delle tradizioni il fulcro della maggior parte delle sue attività, nella consapevolezza dell’importanza di stabilire un solido legame con le proprie radici, ma anche per rafforzare il confronto tra generazioni e dare il giusto rilievo, all’interno della società: agli anziani.
“Essi sono parte attiva nelle nostre iniziative, innanzitutto come fonti ma anche come attori e comparse nella rappresentazione, nonché fornendoci il loro supporto anche materiale nella ricerca e creazione dei costumi e delle scene”, dice la presidente di Euphòria, Filomena Chiariello.
Un insieme di sfumature: Ritorno ad Agamennone
Mercoledì sera, presso il caffè letterario di Napoli, abbiamo avuto il piacere di ospitare un evento speciale di inizio anno: la presentazione del saggio “Agamennone. Chi lo uccise?” del filologo toscano Gianmarco Savini.
L’atmosfera era quella di una conversazione tra amici, un momento intimo e ricco di emozioni che ha catturato il cuore del pubblico presente.
Durante l’incontro, l’autore ha svelato i segreti del suo saggio che avuto un notevole successo anche in Friuli (dove vi sono molti appassionati (di ogni età) di temi della classicità greca e romana). L’assassinio di Agamennone è senza ombra di dubbio l’omicidio più fortunato e proficuo a livello di produzione tragica, il saggio mescola sapientemente mistero e suspense.
Gianmarco Savini ha raccontato con passione i retroscena della sua opera, tenendo il pubblico con il fiato sospeso mentre descriveva i momenti più intensi del libro.
L’incontro si è trasformato in un’esperienza immersiva grazie alla maestria dell’autore, capace di creare un dialogo autentico e coinvolgente con i tanti presenti .
Parole, emozioni e mistero si sono intrecciati in una serata che ha suscitato interesse nei partecipanti.
La serata rappresenta un altro successo per Gianmarco Savini, sempre impegnato a promuovere eventi che uniscono cultura e passione per i libri.
Ha voluto ricordare anche i 150 anni dalla nascita dell’ingegnere napoletano Gioacchino Luigi Mellucci 1874- 1942, soffermandosi sul principio che dal passato si può ricostruire il futuro.
Napoli, la città che incanta poeti e scrittori, era già stata meta del Savini, che nel mese di agosto, a Marechiaro, era stato intervistato dal dottor Andrea Leanza di “Italia Due News” e qualche giorno fa dal dottor Andrea Botarelli.
Quello del Savini è un libro che si legge dalla prima all’ultima pagina senza riuscire a staccarsene.
Si avverte la sensazione di essere stati irrimediabilmente catturati nelle magie del racconto e di essere così emotivamente travolti da non riuscire a venirne fuori.
Per accedere al video dell’interessante incontro culturale, cliccare sulla foto, oppure sul seguente link:
Si è conclusa il 7 dicembre la Seconda Rassegna del Patrimonio Immateriale della Campania, dopo tre giorni di stand espositivi, incontri, degustazioni, laboratori e performance artistiche al NEXT (Nuova Esposizione Ex Tabacchificio) di Capaccio Paestum (SA). L’Associazione Euphòria ha partecipato con uno stand, presentando la manifestazione “Carnuluvaro mio. Cosentini e il Carnevale di una volta – La ballata di Zeza”, elemento iscritto nella sezione Espressioni del catalogo IPIC.
Un momento di incontro e di confronto tra le variegate espressioni del ricco patrimonio immateriale campano.
E un momento di crescita soprattutto per piccole e nascenti realtà come Euphòria, che sta facendo del recupero di tradizioni che rischiano di andare perdute il nucleo essenziale della sua azione.
“Viviamo questa partecipazione come un’opportunità di visibilità per le nostre attività e soprattutto per il progetto ‘Carnuluvaro mio’, un progetto di recupero del carnevale tradizionale di Cosentini di Montecorice che ormai da alcuni anni l’Associazione Euphòria porta avanti, con la collaborazione e partecipazione attiva di tutta la comunità del piccolo borgo di Cosentini”, spiega la presidente dell’associazione, Filomena Chiariello.
“Siamo molto soddisfatti della grande partecipazione e interesse dimostrati nei confronti del nostro Carnevale“.
È proprio il senso della comunità ad essere il punto che accomuna e caratterizza tutti gli elementi iscritti nell’Inventario, “espressione autentica di un patrimonio immateriale collettivo e vivente, che le comunità locali si tramandano di generazione in generazione e che appartiene a tutti noi“, come hanno ribadito gli organizzatori della manifestazione.
“Essere a contatto con tante altre realtà associative che mettono le tradizioni al centro del proprio operato ci spinge a continuare con impegno su questa strada della valorizzazione delle tradizioni, guardando anche alle prospettive di collaborazione che possono scaturire da eventi di questo tipo“, sostengono da Euphòria.
La manifestazione “Carnuluvaro mio” è stata anche presentata nell’ambito dell’incontro “Momenti tradizionali e identitari delle comunità: le celebrazioni laiche. I colori e i sapori dei Carnevali campani”, organizzato per il pomeriggio del 6 dicembre, che ha visto un intervento della presidente di Euphòria.
“Carnuluvaro mio”, con le sue maschere, saluta la rassegna e dà l’appuntamento per il prossimo Carnevale, domenica 2 e martedì 4 marzo (Martedì Grasso), quando la maschkarata percorrerà di nuovo i vicoli di Cosentini per ritrovarsi nella piazza del paese ad assistere alla Ballata di Zeza, a ballare insieme sulle note delle tarantelle e, infine, a celebrare la morte di Carnuluvaro.
Dal 5 al 7 dicembre, al NEXT di Capaccio Paestum, tre giorni per scoprire l’immenso patrimonio culturale immateriale regionale.
“Carnuluvaro mio”, il carnevale tradizionale di Cosentini Cilento, sarà presente con uno stand dedicato in occasione della seconda edizione della Rassegna del Patrimonio Immateriale della Campania, in programma dal 5 al 7 dicembre al NEXT (Nuova Esposizione Ex Tabacchificio) di Capaccio Paestum (Salerno).
Un evento per conoscere, attraverso stand espositivi, tavole rotonde, degustazioni e laboratori, il patrimonio culturale immateriale campano con le sue pratiche tradizionali connesse ai saperi (produzioni artistiche e artigianali), alle celebrazioni (riti e feste), alle espressioni (musiche, mezzi espressivi, performance artistiche) e alla cultura agro-alimentare (pratiche rurali, gastronomiche ed enologiche).
Da quest’anno è stato iscritto tra i Patrimoni Immateriali (sezione “espressioni”) anche “Carnuluvaru mio: Cosentini e il carnevale di una volta – La ballata di Zeza”. Della richiesta di iscrizione del Carnevale tradizionale di Cosentini di Montecorice nel registro IPIC si è fatta promotrice l’Associazione “Euphòria”, che da alcuni anni cura la realizzazione della manifestazione.
Presso lo stand “Carnuluvaro mio” sarà disponibile materiale divulgativo, si potranno vedere oggetti di scena, vestiti e maschere, per conoscere e far conoscere questa tradizione; si potrà inoltre assistere a come si realizzano le maschere con materiali poveri e di uso comune (carta, acqua e farina), e incontrare alcuni dei personaggi che animano il Carnevale.
Organizzata e finanziata dalla Regione Campania, attraverso Scabec – Società Campana Beni Culturali, la Rassegna ha in programma masterclass e incontri dedicati agli elementi già iscritti nell’Inventario del Patrimonio Immateriale della Campania (IPIC), nato con lo scopo di rilevare il patrimonio culturale immateriale e le pratiche tradizionali connesse alle conoscenze, alle pratiche, ai saper fare delle comunità campane, così come definite dalla Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 17 ottobre 2003.
La seconda edizione della Rassegna del Patrimonio Immateriale della Campania si è aperta ufficialmente giovedì 5 dicembre, alle ore 10.30, con i saluti istituzionali, seguiti da masterclass, laboratori, tavole rotonde, panel e performance varie.
La Rassegna del Patrimonio Immateriale della Campania sarà aperta nei seguenti orari: Giovedì 5 dicembre, ore 10.30 – 18.30; Venerdì 6 dicembre, ore 9.30 – 18.30; Sabato 7 dicembre, ore 9.30 – 14.00
Poco più di un mese è già trascorso da quando nel centro di Cosentini, perla del Cilento, veniva messa in scena la rievocazione di un matrimonio in stile anni ’40, eppure il ricordo appassionato e coinvolgente di quella serata arde tutt’ora vivo in quest’inizio d’autunno.
Infatti, l’intera frazione di Montecorice si era messa in moto, tutti si erano dati da fare, pienamente desiderosi di raggiungere il miglior risultato possibile; e ci sono davvero riusciti.
Certo, senza la preziosa collaborazione dell’associazione “Euphoria” e della dottoressa Nunzia Di Rienzo probabilmente la rappresentazione non avrebbe impressionato così nel profondo il numeroso pubblico accorso dalle contrade vicine e lontane.
I turisti presenti avevano mostrato di gradire molto la proiezione di foto inedite con scatti colti nel periodo compreso fra fine 1800 ed inizio ‘900.
Inoltre, aldilà dei complimenti agli interpreti maggiori e minori – come dimenticare l’estrosa performance dell’archeologo Giorgio Mellucci nei panni del dolciere don Rodolfo, con il suo aiutante Romualdo, e la spontaneità dello sposo Minicuccio – non si può tralasciare di spendere una parola per quanti, con tanto zelo e dedizione, si erano impegnati nell’allestimento scenico, nei costumi, nelle fotografie, nelle riprese, nelle vivande.
Insomma, davvero un gran bel ricordo, coronato dai tanti applausi, pure a scena aperta.
Tutto ciò è stato possibile soprattutto grazie alla partecipazione della comunità di Cosentini, vicina alle tradizioni.
Concludendo, con questo non possiamo che auspicare un esito altrettanto favorevole per l’anno prossimo.
Quindi, bravi, continuate ad impegnarvi e farete senza dubbio un altro sold out.
Vi aspettiamo il 20 agosto alle ore 21 a Cosentini Cilento per ammirare la rievocazione di uno storico matrimonio anni ’40 e per gustare tanti piatti tipici.
“A zita“! In tempi di carestia di sposalizi ecco la notizia di un bel matrimonio a ravvivare la brezza delle serate estive ed a portare alla ribalta gli interni di una tipica famiglia tradizionale del sud.
Infatti, siamo nel Cilento precisamente a Cosentini nel borgo dei tini di pietra e della collina incantata ed a sposarsi sono due giovani, Rosina e Domenico.
Io sono il dolciere partenopeo Rodolfo Cilento ed ho l’importantissimo compito di confezionare la torta nuziale: sarà una vera delizia, una torre a più piani, ciascuno diverso per sapore e per tema; del resto, estro nell’arte culinaria così come nella vita certo non mi manca, sebbene, purtroppo, sia ancora single!
No signori, questa non è realtà ma finzione: martedì 20 agosto alle ore 21 presso lo spazio antistante la chiesa di San Francesco Borgia in Cosentini di Montecorice (Salerno), sarà messa in scena la commedia “A Zita. Scene da un matrimonio di una volta” grazie all’associazione “Euphoria” e con il contributo fattuale ed artistico dell’antropologo A. Severino del DiSPaC UNISA e della dottoressa A. Di Rienzo dell’Università “La Sapienza”.