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collaborazione

Napoli. ‘Colourbook’: parte la collaborazione con Geolier e si rinnova la partnership con il calcio azurro

Geolier per “Colourbook”: “Scrivere i propri pensieri e risolverli, scrivere i propri sogni ed avverarli e scrivere i propri obiettivi e raggiungerli”.

Parte la collaborazione con il rapper napoletano per il Back to School 2024-25 e si rinnova anche la partnership con il Calcio Napoli.

Creatività, sogni e passione, è ciò che ha fatto “scattare la scintilla” e che ha dato il via a una collaborazione d’eccellenza, quella tra Colourbook e Geolier, attualmente tra i protagonisti indiscussi del panorama musicale italiano, premiato con oltre 60 dischi di platino e 24 dischi d’oro.

Il brand del quaderno spiralato ha, infatti, realizzato, in licenza ufficiale, una linea di cancelleria e prodotti da ufficio esclusiva e grintosa: Geolier x Colourbook.

Emanuele Palumbo, non è solo un talento musicale, ma un vero e proprio fenomeno che ha conquistato il cuore di milioni di persone, giovani e meno giovani, con la sua musica, carica di autenticità e fortemente legata alle sue radici. La sua arte e il suo messaggio di positività e tenacia si fondono perfettamente con la qualità e l’esperienza di Colourbook, in una collezione unica nel suo genere.

Zaini, astucci, quaderni, diari, raccoglitori e tanti altri prodotti di cancelleria e uso ufficio si vestono dei colori e delle grafiche che, sempre mantenendo il design iconico dell’azienda, rispecchiano a pieno lo stile dell’artista. Una linea urban, nelle grafiche e nei colori, che non rinuncia alla praticità e al comfort che da sempre contraddistinguono i prodotti a marchio Colourbook, ideali anche per il tempo libero.

È il caso degli zaini e le sacche della linea Geolier x Colourbook, che si distinguono per la varietà di tessuti e colori disponibili, offrendo opzioni adatte a ogni gusto e stile. Il design minimal e accattivante li rende un vero e proprio must-have per tutti gli appassionati.

La linea comprende anche astucci portapenne coordinati, pochette, quaderni spiralati e spillati in diverse fantasie e rigature, cartelline, valigette polionda, raccoglitori, penne, temperini e righelli.

Fiore all’occhiello della collezione è il diario 2024/25, un vero e proprio gioiello irrinunciabile per tutti i fan del rapper partenopeo.

Ed è proprio tra le sue pagine che Geolier consiglia a chi lo sta utilizzando di “Scrivere i propri pensieri e risolverli, scrivere i propri sogni ed avverarli e scrivere i propri obiettivi e raggiungerli”.

E questa è solo una delle risposte dell’artista ad un’intervista esclusiva per Colourbook, contenuta nel diario.

Al suo interno, anche giochi dedicati, immagini e foto cult, frasi di canzoni e ricorrenze speciali.

Completano la linea le borracce in coordinato, ideali per la scuola e le gite all’aria aperta e all’occorrenza una perfetta idea regalo.

Si rinnova, inoltre, per il secondo anno, la collaborazione di Colourbook con la Società Sportiva Calcio Napoli (SSCN), con una nuovissima collezione ideata per il Back to School 2024-25.

Anche quest’anno gli studenti più fedeli alla squadra potranno portare in classe i nuovi coordinati, tutti caratterizzati dallo stile inconfondibile del Calcio Napoli, con i colori sociali, azzurro, blu e rosa nella versione femminile e il logo ufficiale. Autentici pezzi da collezione, frutto dell’instancabile lavoro e dell’elevata professionalità ed esperienza del reparto creativo Colourbook.

Oltre all’irrinunciabile diario, novità della collezione gli zaini, nella versione trolley per trasportare carichi più pesanti oppure solo con spallacci, entrambi confortevoli e sicuri anche per i più piccoli, con una sciarpa in omaggio, perfetta per le giornate allo stadio.

(Marinella Proto Pisani – Valentina Casertano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Prevenzione incendi, focus su nuovi scenari con l’Ordine degli Ingengeri di Caserta in collaborazione con i Vigili del Fuoco – Casertasette


Successo del secondo corso di aggiornamento sulla prevenzione incendi a Caserta

Il secondo corso di aggiornamento sulla prevenzione incendi, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caserta – presieduto dall’ing. Carlo Raucci – con il supporto della Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caserta (FOICE), si è concluso con notevole successo. Il corso aveva l’obiettivo di mantenere l’iscrizione negli elenchi del Ministero dell’Interno dei Professionisti Antincendio, come previsto dall’art. 4 del DM 5 Agosto 2011.

Durante il corso, che ha visto la partecipazione di diversi professionisti del settore, sono state affrontate tematiche di grande attualità e importanza per la prevenzione incendi. Tra i vari argomenti trattati vi sono stati “nuovi scenari della prevenzione incendi”, “le aree a rischio per atmosfere esplosive”, “le chiusure d’ambito in edifici civili”, “le attività di intrattenimento e di spettacolo a carattere pubblico”, “la nuova valutazione del rischio vita, rischio beni e rischio ambiente”, “la classificazione al fuoco secondo la norma UNI 13501-2-2023”, “la fire investigation”, “la metodologia dell’ingegneria della sicurezza antincendio”, “prevenzione incendi ed installazione impianti fotovoltaici” e “i nuovi decreti legati al nuovo codice di prevenzione incendi”.

I partecipanti hanno potuto apprezzare la professionalità dei relatori e il coinvolgimento di esperti del settore come l’ing. Paolo Massimi Comandante VV.F. di Caserta, l’arch. Salvatore Longobardo, l’ing. Giuseppe Aglione, l’ing. Giuseppe Belardo, l’ing. Luca Ponticelli, l’ing. Rosario Dietze, l’ing. Donatella De Silva, il prof. Emidio Nigro, il direttore del corso ing. Vittorio Felicità e il responsabile scientifico del corso ing. Roberto Sperlongano.

La manifestazione di chiusura dell’evento formativo, che si è svolta il 4 luglio 2024, ha visto la partecipazione dell’ing. Emanuele Franculli, Direttore Regionale VV.F. per la Regione Campania, il quale ha sottolineato l’importanza della formazione continua per garantire la sicurezza e l’efficienza negli interventi antincendio.

Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caserta, Carlo Raucci, ha confermato l’impegno nell’organizzazione di futuri eventi formativi e culturali per rispondere alle esigenze del settore e del territorio.

Il corso ha confermato il rapporto di collaborazione tra l’Ordine degli Ingegneri di Caserta, il Comando Provinciale e il Comando Regionale dei Vigili del Fuoco, evidenziando l’importanza della sinergia tra i professionisti antincendio e le autorità competenti per garantire la sicurezza e la gestione efficace delle situazioni di emergenza.

(Fonte: CasertaSette – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

LA DDA INTERROMPE LA COLLABORAZIONE CON SANDOKAN

La Dda di Napoli ha deciso di interrompere la collaborazione con Francesco “Sandokan” Schiavone, capoclan dei Casalesi, avviata lo scorso marzo. La valutazione complessiva delle dichiarazioni del boss casalese è risultata negativa, con molte omissioni e affermazioni discordanti rispetto ai riscontri oggettivi.

 

I magistrati antimafia hanno trovato le dichiarazioni di Sandokan poco utili. Durante i colloqui, il boss è apparso lucido solo a tratti, preciso su alcuni fatti e persone, ma discordante e talvolta confuso su altri. Su efferati delitti o partecipazioni criminali, dove altri collaboratori di giustizia avevano fornito dichiarazioni anche auto accusatorie, Sandokan li ha definiti bugiardi.

 

La Dda ha concluso che il lungo periodo trascorso in regime di 41 bis, ininterrotto per 26 anni, ha compromesso la caratura del boss, rendendo le sue dichiarazioni non completamente sincere. I sostituti procuratori, che hanno interrogato il capoclan con cadenza bisettimanale, hanno tirato le somme e considerato la collaborazione insoddisfacente.

 

Di conseguenza, Sandokan è stato rispedito in carcere, di nuovo in regime di 41 bis, da circa una settimana. Questa decisione sottolinea le difficoltà e le complessità nel valutare la credibilità e l’affidabilità dei collaboratori di giustizia, soprattutto quando si tratta di figure di spicco della criminalità organizzata come Francesco Schiavone.

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(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Sandokan, un flop la collaborazione dopo 3 mesi






Sandokan, un flop la collaborazione dopo 3 mesi

Rischia di non andare in aula come collaboratore di giustizia. Rischia la fine del programma di protezione in vista di premi e benefici destinati a chi decide di schierarsi con lo Stato nel corso dei processi di antimafia. Rischia infine di rimanere sepolto dagli ergastoli, come ex capo della camorra dei casalesi. Senza un premio, senza un beneficio. Destino beffardo per Francesco “Sandokan” Schiavone, uno dei capi fondatori del direttorio nato all’indomani dell’omicidio di Antonio Bardellino, un superclan che per anni ha condizionato sviluppo ed economia nell’intera regione campana.

In sintesi, dopo i primi tre mesi di collaborazione con la giustizia, il racconto messo agli atti dall’ormai ex capoclan non sembra aver fornito contributi concreti. Una sorta di valutazione di medio termine, rispetto ai sei mesi concessi dallo Stato per chi decide di voltare le spalle alla mafia, che ha spinto gli inquirenti a fare una valutazione rigorosa, draconiana: così come stanno le cose, risulta difficile portare Francesco Schiavone in un’aula di giustizia, nel corso dei processi a carico di presunti colletti bianchi in odore di mafia o di presunti killer sanguinari.

Da quanto trapelato finora, in questi novanta giorni da pentito, l’ex boss dei casalesi ha fornito dichiarazioni poco efficaci. Mancherebbero i requisiti della attualità e della novità. Due aspetti decisivi per chi si affaccia alla svolta collaborativa dopo aver rappresentato per anni – anche con una buona dose di orgoglio – una sorta di polo negativo, una forma di antistato in guerra con le istituzioni democratiche.

Nato a marzo del 1970, cresciuto sotto il profilo criminale all’indomani dell’omicidio di Bardellino (capo della Nuova famiglia che sarebbe stato ucciso in Brasile) e dell’alleato Mario Iovine (ucciso dai rivali dei casalesi a Cascais all’inizio degli anni Novanta), Schiavone è stato arrestato a luglio del 1998. Da allora, è stato processato e condannato all’ergasto diverse volte, sempre come mandante e organizzatore di omicidi, oltre ad essere indicato – nella ormai famosa sentenza Spartacus – come uno dei più potenti boss della camorra campana.

Conosciuto come «Sandokan» per quella barba che gli incorniciava il viso, Francesco Schiavone è stato spesso protagonista nel corso delle udienze che lo hanno visto imputato numero uno. Durante il processo in assise appello chiese di lasciare l’aula, rifiutandosi di partecipare all’udienza in videoconferenza, di fronte ai tanti giornalisti accorsi per assistere alle fasi clou del processo.

Disse al microfono: «Preferisco interrompere questo spettacolo, non sono una bestia da fiera…».

A marzo la sua decisione di collaborare con la giustizia. In pochi mesi ha rilasciato diversi interrogatori, grazie al lavoro condotto dal pool di magistrati della Dda di Napoli coordinato dal procuratore aggiunto Michele Del Prete e ovviamente del procuratore di Napoli Nicola Gratteri. Per mesi, la scelta del boss pentito è stata coltivata e valorizzata con dedizione e riservatezza da parte dei pm della Procura partenopea, ma gli esiti non sono stati all’altezza delle aspettative.

Il nome di Francesco Schiavone era stato inserito nella lista dei testi di accusa a carico di alcuni imprenditori imputati per la gestione delle commesse all’ombra della Rfi. Un processo seguito dal pm Graziella Arlomede (e, nella fase genetica, dal pm Antonello Ardituro, oggi alla Dna) nel quale l’esame di Francesco Schiavone era atteso a settembre.

Oggi, però, la sua collaborazione è messa seriamente in discussione. Se dovesse arrivare il no definitivo all’aspirante pentito, Schiavone sarebbe tradotto in una cella di isolamento (al riparo comunque da possibili vendette), ma al di fuori del circuito premiale riservato a chi acquisisce lo status di collaboratore di giustizia.

Intanto, nella sua Casal di Principe regna un certo disordine. Pochi giorni fa, è stato arrestato Emanuele Libero Schiavone, uno dei figli dell’ex boss, perché pronto a farsi giustizia da solo dopo aver subìto dei colpi di pistola contro la sua abitazione. Era in corso una vendetta, quanto basta a spingere i pm a firmare un decreto di fermo. Blitz chirurgico e tempestivo, per impedire una nuova faida a Casal di Principe, mentre nel chiuso di una sala colloqui si stava consumando una sorta di dramma giudiziario: quello del boss pronto a dire parole di cui lo Stato italiano non sa che farsene.

FONTE:

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

RIGENERAZIONE E GESTIONE CONDIVISA DELL’EX DELEGAZIONE DI CASOLA: FIRMATO UN PATTO DI COLLABORAZIONE TRA COMUNE E ASSOCIAZIONE “NOI VOCI DI DONNE”

Il Comune di Caserta e l’Associazione “Noi voci di donne” hanno stipulato un Patto di
collaborazione che riguarda la salvaguardia e la promozione dell’ex delegazione (ora
“Biblioteca Tifatina”), di Casola, in via Corradello d’Aquino. L’intesa è stata sancita oggi,
presso la Sala Giunta del Comune, con la firma dell’accordo da parte del Sindaco di
Caserta, Carlo Marino, e della Presidente dell’Associazione “Noi voci di donne”, Pina
Farina.
In base a quanto previsto dal Patto, l’Associazione si impegna a svolgere, in maniera
completamente gratuita, attività di formazione e informazione su numerose problematiche
di carattere sociale. Si toccheranno temi importanti quali, ad esempio, la violenza sulle
donne, con la realizzazione anche di attività finalizzate ad accompagnare le donne
maltrattate nel progetto di uscita consapevole dalla situazione di violenza, e il
reinserimento degli ex detenuti. Ci sarà spazio, poi, per laboratori per minori, che
comprendono lettura, scrittura e teatro, e sarà fornito sostegno scolastico. L’Associazione
si impegna ad effettuare la manutenzione e la gestione ordinaria dei locali in gestione
condivisa, la pulizia ordinaria dei locali, azioni di rigenerazione urbana.
“Questo Patto di collaborazione – ha spiegato il Sindaco di Caserta, Carlo Marino – ci
consente di raggiungere un duplice obiettivo: in primo luogo consentiamo a
un’associazione importante del territorio di poter usufruire di alcuni spazi, realizzando
iniziative di straordinaria rilevanza per i cittadini che vivono nelle frazioni collinari di
Casertavecchia, Casola, Pozzovetere e Sommana e non solo. Inoltre, in tal modo,
riusciamo a riutilizzare nella maniera migliore dei locali di proprietà comunale. Sono certo
che questa collaborazione poterà a grandi risultati e rappresenterà un modello da
estendere ad altre realtà del territorio cittadino”.

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Palazzo Ricca / Napoli il Convegno di Studi “Archiva et Studia Civitatis”, organizzato in collaborazione con la Fondazione Banco di Napoli di Innocenzo Orlando inviato a Napoli






Palazzo Ricca / Napoli il Convegno di Studi “Archiva et Studia Civitatis”, organizzato in collaborazione con la Fondazione Banco di Napoli di Innocenzo Orlando inviato a Napoli

(Il tavolo del convegno )

Best Practise – Studi di Stato per la Valorizzazione di un patrimonio documentale le cui origini del XVI secolo giungono all’Età Giolittiana: l’Archivio Storico della Fondazione Banco Napoli.

Nell’affascinante scenario storico del Palazzo Ricca nei pressi del secolare Castel Capuano di Napoli si è tenuto Venerdì 14 giugno scorso il Convegno di Studi “Archiva et Studia Civitatis”: evento di inaugurazione dell’Unità di Ricerca del CNR-ISEM, organizzato in collaborazione con la Fondazione Banco di Napoli.

L’Unità di Ricerca dell’Istituto di storia dell’Europa Mediterranea del CNR costituisce una importante iniziativa per la promozione della ricerca storica nel Mezzogiorno d’Italia, secondo la duplice prospettiva mediterranea ed europea.

(Nella foto di repertorio, da sinistra, il Presidente Abbamonte e a centro il direttore generale Ciro Castaldo)

Il CNR-ISEM e la sua attività di ricerca sono da molti anni un punto di riferimento per la storiografia mediterranea, dall’epoca medievale a quella contemporanea. Nella convenzione stipulata con la Fondazione Banco di Napoli, il CNR-ISEM mira a valorizzare l’enorme patrimonio documentale dell’archivio – recentemente riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco – e a riunire le migliori forze del mondo economico, accademico, imprenditoriale, culturale e del Terzo Settore del Mezzogiorno per dar vita a un “Forum per il Sud”.

( L’intervento del Presidente Orazio Abbamonte )

Una struttura di raccolta delle più valide esperienze maturate nei rispettivi campi di competenze, cui dare veste stabile di organismo di elaborazione di proposte e di consulenza dove – sotto l’egida della Fondazione – saranno elaborati utili strumenti di policy per affrontare e risolvere alcuni dei nodi strutturali della difficile crescita economica e sociale delle regioni meridionali d’Italia nel contesto europeo e mediterraneo.

Un’importante iniziativa per la promozione della ricerca storica nel Mezzogiorno d’Italia.

(Nella foto di repertorio il Direttore Generale della Fondazione Dr. Ciro Castaldo. A sinistra il nostro inviato Innocenzo Orlando) –

A firmare il protocollo d’intesa Orazio Abbamonte Presidente Fondazione Banco Napoli, coadiuvato dal Direttore Generale Ciro Castaldo, e Gaetano Sabatini, Direttore Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea CNR, che racchiude attività culturali e di promozione secondo la duplice prospettiva mediterranea ed europea.

(Il Presidente della Fondazione Banco di Napoli Prof. Orazio Abbamonte)

«La presentazione – commenta Abbamonte – corona un impegno di lavoro che con il professor Sabatini, la Fondazione ha perseguito per per lungo tempo. Si tratta di un altro importante tassello che ha visto l’istituzione napoletana rafforzare la propria dimensione culturale e l’impegno sul versante della ricerca, secondando la propria antica tradizione che la vede custode d’un patrimonio archivistico unico al mondo. Di questo percorso, le tappe più significative sono state l’iscrizione nel registro della memoria del mondo Unesco e l’elevazione, recentissima, ad Istituzione italiana di cultura. Mi auguro così che si stia tracciando un percorso che caratterizzerà anche nei prossimi anni la Fondazione Banco di Napoli, affiancando questo impegno ai molti altri propri che la vedono fortemente impegnata nel sostegno e della solidarietà sociale».

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Rinnovati gli accordi di collaborazione tra Autorità di Sistema Portuale, Comune di Napoli e Concessionari dei lidi

Anche per il 2024 si rinnovano gli accordi di collaborazione tra Autorità di Sistema Portuale Mar Tirreno Centrale, Comune di Napoli e Concessionari dei lidi per una migliore accessibilità agli arenili pubblici di Posillipo.

Da oggi, lunedì 3 giugno, sarà possibile prenotare l’accesso gratuito agli arenili pubblici di Posillipo posti ai lati di Palazzo Donn’Anna

.

L’App è stata rinnovata per permettere l’accesso ad un maggior numero di cittadini e turisti nei limiti della dimensione degli spazi e dei percorsi.
Le modalità di prenotazione e le regole di accesso sono disponibili su https://www.spiaggelibere.it/
In sintesi, quest’anno è possibile fare una prenotazione il giorno prima per il giorno dopo con ingresso entro le ore 13:00, qualora non ci si presenti entro le 13:00 la prenotazione decade in automatico ed il posto è messo a disposizione per lo stesso giorno dalle 13:00:01; è possibile fare tre prenotazioni a settimana per la stessa persona, i minori devono essere accompagnati; al momento dell’uscita viene chiesto di convalidare nuovamente al fine di rendere disponibile il posto lasciato libero.
Sono disponibili 25 posti attraverso il lido Ideal, 25 posti attraverso il bagno Elena e 450 posti attraverso il lido Sirena.

Dall’Assessorato al Mare ricordano che “sono aperte senza limiti e balneabili anche la spiaggia a Diaz, a largo Sermoneta, le spiaggette a Ferdinando Russo e Marechiaro. Dall’anno scorso sono aperte per l’elioterapia l’arenile di Bagnoli e le spiagge di San Giovanni a Teduccio.
Nella zona di Pietrarsa da quest’anno è finalmente consentita la balneazione grazie ai grandi lavori di depurazione che si stanno portando a compimento. Il lido pubblico di Bagnoli sarà disponile quest’anno dal 15 giugno per consentire la realizzazione di piccoli lavori che non è stato possibile eseguire prima. È invece necessario l’accesso contingentato per i lidi ai lati di Palazzo Donn’Anna attesa la conformazione degli accessi e la dimensione dei luoghi, ma grazie all’accordo con l’Autorità di Sistema Portuale (che ha la competenza sulla gestione del demanio marittimo) e con i concessionari, i cittadini ed i turisti possono usufruire gratuitamente e in sicurezza dei tratti di spiaggia liberi da concessioni”.

È attivo anche per il 2024 l’accordo biennale con la Gaiola che regolamenta l’accesso al lido pubblico.
Per la prenotazione occorre fare riferimento al link https://www.areamarinaprotettagaiola.it/prenotazione, la prenotazione consente di accedere gratuitamente da terra all’area di balneazione pubblica (Zona B) dell’Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola.
Sono disponibili 200 posti nella fascia oraria 9:00-13:00 e 200 posti nella fascia oraria 14:00-18:00.

(Fonte: Comune di Napoli – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Pignataro Maggiore (CE) – Conferenza-Concerto Parrocchia Maria Addolorata in collaborazione con Amici della Musica

Carissimi Soci, Amici ed Appassionati, desideriamo ricordarvi che oggi domenica 19 maggio 2024, alle ore 18.00, la Parrocchia Maria Addolorata di Pignataro Maggiore, (CE), in collaborazione con gli ‘Amici della Musica’ presenterà ‘La Bellezza svelata’ – Conferenza Concerto per l’inaugurazione del Quadro ‘Madonna con Bambino’ (1.700) appena restaurato.
Saranno eseguite composizioni sacre di ispirazione mariana, con Teresa Montaquila, soprano; Angela Dragone, mezzosoprano; Natalia Shestakova, violino, Rossella Vendemia, pianoforte.
La manifestazione artistica si svolgerà presso la Parrocchia Maria Addolorata di Pignataro Maggiore (CE), domenica 19 maggio 2024, ore 18.00.
Saluti cordialissimi, il Consiglio Direttivo degli ‘Amici della Musica’.

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Umanizzazione e accoglienza ai malati oncologici: l’Azienda Ospedaliera di Caserta inaugura una biblioteca solidale in collaborazione con la Croce Rossa Italiana

Con l’obiettivo di assicurare un’assistenza olistica ai malati oncologici, attenta al benessere psico-fisico dei pazienti e dei loro familiari, l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta ha inaugurato, questa mattina, una biblioteca solidale, allestita nella sala di attesa dell’Unità operativa complessa di Oncologia Medica, diretta dal Prof. Michele Orditura.
L’iniziativa nasce in collaborazione con il Comitato di Caserta della Croce Rossa Italiana, nell’ambito di una convenzione siglata con l’AORN “Sant’Anna e San Sebastiano” per offrire attività di supporto volontario psico-sociale ai pazienti dell’Oncologia e del Pronto Soccorso.
L’Associazione, che ha fornito sia gli arredi sia i libri, gestirà il servizio nei giorni dispari.
La libreria in ospedale come segno di casa, accoglienza e umanizzazione, è stata evidenziata dal Direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Caserta, Angela Annecchiarico, che con il Prof. Orditura ha messo l’accento sull’importanza e il valore della collaborazione continuativa con le Associazioni del terzo settore, in quanto consente di fronteggiare più adeguatamente le richieste dei pazienti e delle loro famiglie.
Il Sindaco di Caserta, Carlo Marino, intervenuto alla cerimonia di inaugurazione con l’Assessore Vincenzo Claudio Battarra, ha sottolineato come la cultura, di cui una biblioteca è veicolo, sia elemento aggregativo di una comunità che si identifica come tale quando c’è fratellanza e umanità.
Sul principio di umanità, come fonte ispiratrice della propria missione associativa, hanno insistito, per la Croce Rossa Italiana, il Presidente del Comitato di Caserta, Teresa Natale, e il Presidente del Comitato regionale della Campania, Stefano Tangredi.
Alla presenza dell’équipe medica e infermieristica dell’UOC di Oncologia e di una significativa rappresentanza di operatori della Croce Rossa Italiana, la biblioteca è stata benedetta dal Direttore della Pastorale Diocesana di Caserta, Don Antonello Giannotti.

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Treviso. #Generazionifuture: nuova stagione in collaborazione con il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia

Al via la seconda stagione di #Generazionifuture, progetto culturale di Fondazione Cassamarca volto alla presentazione e valorizzazione dei migliori giovani talenti musicali del nostro territorio.

Ogni anno un gruppo di eccellenze dei diversi Conservatori del Veneto è invitato a esibirsi nella suggestiva cornice della Chiesa di Santa Croce a Treviso. Ai giovani musicisti viene così data l’occasione di tenere un intero concerto e al pubblico la possibilità di apprezzare il lavoro di formazione artistica svolto dalle nostre Istituzioni di Alta Formazione.

Dopo il coinvolgimento del Conservatorio Cesare Pollini di Padova, protagonista della prima edizione 2023, quest’anno sarà la volta dei giovani talenti del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia

I primi tre concerti si terranno il 3 e 10 maggio e il 7 giugno. Il pubblico potrà ascoltare musiche di importanti compositori nella suggestiva chiesa-auditorium che sorge nel cuore del centro storico di Treviso. I giovanissimi musicisti potranno esprimere le proprie qualità in una sala che, per forma e proporzioni, offre un’acustica ideale per ogni tipo di repertorio.

La sequenza dei concerti primaverili sarà seguita, in autunno da altri tre eventi in cui protagonisti saranno sempre i giovani. Si delinea, quindi, un vero e proprio ciclo di concerti, che non solo metteranno in luce il talento di questi studenti, ma apriranno al pubblico di appassionati e alla cittadinanza un ambiente ricco di suggestioni artistiche, che renderà più intensa e completa l’esperienza musicale.

L’ingresso ai concerti è gratuito.

Programma

3 maggio 2024: Recital Organo su Organo Pietro Nacchini 1750, Sebastiano Franz, organo,
Musiche di: Giovanni Battista Martini, Azzolino Bernardino della Ciaja, Gaetano Valeri, Franz Joseph Haydn, Johann Christoph Friedrich Bach, Ferdinando Gasparo Turrini

Sebastiano Franz

Inizia dapprima lo studio del violino e, successivamente del violino barocco, terminando gli studi accademici di I livello nel 2022 presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Appassionato dal mondo dell’organo e delle tastiere storiche, approfondisce prima da autodidatta e poi durante il percorso accademico la pratica del basso continuo e dell’organo. Dal 2017 al 2020 è impegnato come violinista nell’ensemble cameristico Harmonia Prattica per l’allestimento di commedie musicali per il Teatro La Fenice di Venezia. Come continuista borsista interno al Conservatorio Benedetto Marcello, dal 2020 è accompagnatore e responsabile dell’accordatura e manutenzione di tutti i clavicembali del Conservatorio. Collabora inoltre come accordatore presso Zanotto Strumenti. E’ iscritto al corso biennale di Organo con il Maestro M. Messori presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia.

10 maggio 2024: Trio: Martina Cavalieri, pianoforte, Mattia Pilotto, violino, Beatrice Bortolin, violoncello; musiche di: Johannes Brahms.

Il Trio si costituisce nel 2023, nella classe di musica da camera della M° L. Messinis del Conservatorio “B. Marcello” di Venezia.

Pilotto Mattia intraprende lo studio del violino presso le scuole medie a indirizzo musicale di San Fior (Tv), prosegue al liceo musicale di Conegliano e attualmente frequenta il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, nella classe del Mº Carlo Lazari. Ha vinto il secondo premio al concorso musicale nazionale di Cittadella e il secondo premio al concorso nazionale “Premio Biasin” (sezione licei musicali) di Azzano Decimo. Con formazioni cameristiche come il Trio ha vinto il primo premio al concorso nazionale “Scuole in musica” a Verona. Suona regolarmente in qualità di orchestrale, spesso ricoprendo il ruolo di violino di spalla, e da solista. Tra le orchestra cui partecipa vi sono: Orchestra giovanile dell’Accademia Santa Cecilia di Roma, Orchestra regionale dei licei musicali del Veneto, Orchestra giovanile Filarmonici Friulani, Orchestra SIO. Con queste ha avuto occasione di esibirsi nel territorio nazionale in molte prestigiose sedi, quali: Auditorium Parco della Musica di Roma, Teatro dal Verme di Milano, Teatro Olimpico di Vicenza, Teatro Nuovo Giovanni di Udine.

Bortolin Beatrice inizia lo studio del violoncello tramite il metodo Suzuki con Anna Campagnaro, che fonda e dirige l’orchestra giovanile di violoncelli “Tiroconlarco”, con la quale partecipa a diversi concorsi e concerti. Nel 2023 ha suonato all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Ca’ Foscari al “Teatro Malibran” di Venezia con l’orchestra del Conservatorio Benedetto Marcello e alle sale apollinee del teatro “La Fenice” di Venezia in collaborazione con “Musikamera” con l’ensamble di violoncelli della classe del maestro Angelo Zanin. E’ iscritta al Conservatorio “Benedetto Marcello” sotto la guida del Mº Angelo Zanin, e frequenta il corso di perfezionamento di musica da camera alla Scuola di musica di Fiesole. Collabora con l’orchestra “Le Risonanze” nella provincia di Treviso.

Cavalieri Martina consegue con il massimo dei voti il diploma accademico di I livello in pianoforte al Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza nel 2022 e attualmente frequenta il biennio accademico di II livello in pianoforte al conservatorio “B. Marcello” di Venezia, sotto la guida del M° Olaf John Laneri. Nel 2021 vince il primo premio assoluto al concorso “Musicarte” di città di Ozegna.

Si è esibita da solista e/o in formazioni cameristiche e orchestrali in sale quali: il Ridotto del Teatro Regio di Parma, l’Auditorium Paganini di Parma, il salone “Portoghesi” di Montecatini Terme (PT), il Foyer del Teatro Nuovo di Mirandola (MO), la Sala “Mozart” di Bologna, il castello sforzesco di Vigevano (PV), il palazzo Farnese di Piacenza, il Museo del ‘900 di Mestre (VE), il teatro “il piccolo” di Forlì (FC), l’università Cattolica di Milano e altri.
In veste di violoncellista ha partecipato insieme all’orchestra del Liceo Bertolucci a due produzioni per le stagioni “Regio Young” 2017 e 2018 al teatro Regio di Parma.

Ha eseguito ricerche di storiografia musicale riguardo il percorso scolastico di A. Toscanini in collaborazione con la Biblioteca Palatina e il Conservatorio A Boito di Parma, fungendo anche da guida alla visita dell’Archivio. In parallelo, frequenta il corso di laurea in filosofia, all’università ‘Ca Foscari di Venezia.

7 giugno 2024: Mattias Antonio Glavinic, Pianoforte, Musiche di: Johann Sebastian Bach e Ferruccio Busoni,
Felix Mendelssohn, Fryderyk Chopin, Franz Liszt.

Mattias Antonio Glavinic ha tredici anni. È italo-croato e vive a Jesolo. A cinque anni inizia a studiare pianoforte e attualmente frequenta il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia nella classe del prof. Gianluigi Polli. All’età di dodici anni ha superato gli esami di pianoforte e piano e orchestra del triennio accademico con 30 e lode frequentando il corso per “Giovani talenti”. Per tre anni consecutivi ha vinto il “Premio Giol”, il concorso che premia i più meritevoli e talentuosi studenti del conservatorio.

Quattro anni fa ha tenuto il suo primo recital da solista e il primo concerto con l’orchestra. Ha vinto più di trenta primi premi assoluti in concorsi nazionali e internazionali Nel 2017 è stato scelto tra i sette pianisti che l’Associazione Pianofriends ha selezionato per Wunderkinder, concerto dedicato ai giovani pianisti nel contesto del Festival dell’Alto Adige alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ha tenuto recital in importanti festival in Italia e all’estero. Si è esibito con l’Orchestra Antonio Vivaldi di Milano, con l’Orchestra Ferruccio Busoni di Trieste, con l’Orchestra Giovanile di Grosseto, con l’Orchestra Ferruccio Benvenuto Busoni di Empoli, con l’Orchestra del Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia e con l’Orchestra dell’Opera b.b. di Zagabria (Croazia).

(Dott.ssa Antonella Stelitano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

FEDERITALY E ASSOCIAZIONE SAN MARINO ITALIA SIGLANO UN ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LA PROMOZIONE DEL NASCENTE MARCHIO “MADE IN SAN MARINO” E PER LO SCAMBIO CULTURALE TRA LE DUE ORGANIZZAZIONI






FEDERITALY E ASSOCIAZIONE SAN MARINO ITALIA SIGLANO UN ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LA PROMOZIONE DEL NASCENTE MARCHIO “MADE IN SAN MARINO” E PER LO SCAMBIO CULTURALE TRA LE DUE ORGANIZZAZIONI

Federitaly (Federazione Italiana per la Tutela e la Promozione del Made in Italy) e l’Associazione San Marino Italia hanno stretto oggi un accordo di partenariato strategico finalizzato alla promozione del marchio emergente “Made in San Marino” e alla promozione di scambi culturali tra le due istituzioni. L’accordo, firmato presso la Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato, il Commercio, la Ricerca Tecnologica e la Semplificazione Normativa a San Marino, vede la partecipazione dei presidenti delle due organizzazioni, Carlo Verdone per Federitaly e Elisabetta Righi Iwanejko per l’Associazione San Marino Italia, e alla presenza del Segretario di Stato della Repubblica di San Marino, On. Fabio Righi. Carlo Verdone, Presidente di Federitaly, ha espresso grande entusiasmo per questa collaborazione, sottolineando l’importanza di creare un dialogo e una cooperazione che rafforzi i legami tra Italia e San Marino non solo sul versante economico, ma anche su quello culturale. La nascita del marchio di origine e qualità “Made in San Marino” rappresenta una straordinaria opportunità per far conoscere al mondo una produzione di eccellenza nel mondo agroalimentare ed artigianale delle aziende sammarinesi e tutelarla con le più moderne tecnologie.

 

Elisabetta Righi Iwanejko, Presidente dell’Associazione San Marino Italia, da parte sua ha espresso soddisfazione per l’accordo firmato, sottolineando l’importanza dell’incontro che testimonia ulteriormente l’antico e consolidato legame tra i due Stati così fortemente uniti da comuni matrici storiche, culturali e sociali in nome di quei valori e principi che hanno contraddistinto l’identità ed il senso di appartenenza proprie delle due rispettive realtà. “Ritengo che questa sia la giusta strada da percorrere per la creazione di occasioni reciproche di promozione, sviluppo e crescita per le tante attività economiche nel rispetto della tradizione e dell’innovazione”.  Il Segretario di Stato della Repubblica di San Marino, Fabio Righi, ha mostrato il suo pieno sostegno all’accordo, evidenziando il contributo che questa collaborazione potrà apportare al rafforzamento delle relazioni tra San Marino e l’Italia. Il ministro ha ribadito che “l’iniziativa è particolarmente pregevole perché si incardina perfettamente con le politiche di collaborazione che abbiamo immaginato tra i due brand – 100% Made in Italy e Made in San Marino che stiamo portando avanti da tempo e che hanno portato al provvedimento di creazione del “Made in San Marino e 100% Made in San Marino – Mercati e Botteghe Storiche”. Il Segretario Nazionale di Federitaly, Lamberto Scorzino, ha dichiarato che Federitaly metterà a disposizione la propria esperienza e tecnologia per sostenere l’Associazione San Marino Italia nella promozione e protezione del marchio “Made in San Marino”, garante dell’autenticità e qualità delle produzioni sammarinesi. La presenza del coordinatore nazionale per l’area export di Federitaly, Guglielmo Destro, ha conferito ulteriore significato all’accordo, evidenziando l’interesse del network internazionale della Federazione nell’instaurare sinergie anche con i mercati esteri, dove Federitaly è presente con proprie delegazioni.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

FOFI – FNOB – FEDERFARMA – FEDERLAB Piena condivisione sullo sviluppo evolutivo della farmacia e del ruolo del farmacista e avvio di una proficua collaborazione tra farmacisti e biologi per il potenziamento della sanità territoriale






 FOFI – FNOB – FEDERFARMA – FEDERLAB
Piena condivisione sullo sviluppo evolutivo della farmacia e del ruolo del farmacista e avvio di una proficua collaborazione tra farmacisti e biologi per il potenziamento della sanità territoriale

Roma, 12 aprile 2024 – La Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), la Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), Federfarma e Federlab condividono e sostengono l’obiettivo del Governo di potenziare la sanità territoriale e ridurre le liste di attesa in particolare per gli anziani e i malati cronici.
Fofi, Fnob, Federfarma e Federlab esprimono piena condivisione sullo sviluppo evolutivo della farmacia dei servizi e del ruolo del farmacista.
A tal fine, dopo un positivo confronto, Fofi, Fnob, Federfarma e Federlab hanno convenuto sull’opportunità di promuovere una più stretta sinergia tra farmacisti e biologi, nell’ambito delle diverse e specifiche competenze, per ampliare l’offerta delle prestazioni diagnostiche, di primo e secondo livello, da eseguire nella “Farmacia dei servizi”.
Fofi, Fnob, Federfarma e Federlab sottolineano che la strada da intraprendere, d’intesa con il Governo, per ridurre file e tempi di attesa per l’esecuzione di accertamenti diagnostici è quella di una proficua e programmata collaborazione tra la Farmacia dei servizi, i laboratori di analisi e le nascenti case della comunità.
Fofi, Fnob, Federfarma e Federlab si impegnano a dare vita su questi temi ad un “tavolo di lavoro” permanente.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Benevento. Sinergia d’intenti tra ‘Futuridea’ e ‘Asdec’: siglato l’accordo di collaborazione

Nei giorni scorsi è stato siglato l’accordo tra Futuridea e Asdec di Benevento (Associazione per lo studio del diritto dell’esecuzione forzata e della gestione della crisi e dell’insolvenza).

A sottoscrivere l’accordo il presidente di Futuridea Carmine Nardone e il presidente dell’Asdec Benevento Leopoldo Papa.

Un accordo quadro che suggella un’intesa per svolgere, nel pieno rispetto della reciproca autonomia, una serie di attività tese allo sviluppo delle proprie specifiche missioni ed in particolare: entrambe le Associazioni, nel perseguimento dei propri obiettivi, intenderanno collaborare al fine di creare strutture organizzative e tecnico scientifiche idonee ad assicurare elevati livelli di qualificazione professionale, curando un continuo e proficuo scambio di competenze dirette ad analizzare l’impatto sulle imprese dei nuovi obblighi sugli assetti organizzativi, amministrativi e contabili richiesti dalle recenti novità introdotte dal Nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.

Futuridea è un’associazione per l’innovazione utile e sostenibile nata con la precisa finalità di promuovere ed attuare una strategia di sviluppo eco-sostenibile, attenta all’elaborazione di risoluzioni e progettualità non imitative e di una “governance” dell’innovazione capace di monitorare, selezionare, valutare costantemente i risultati della ricerca e studiare rapidamente gli impatti in rapporto alla competitività delle imprese, all’efficienza della pubblica amministrazione nonché all’equità sociale.

Futuridea è anche impegnata nella definizione di strategie complessive per i territori delle Aree Interne, che dovrebbero essere globalmente orientate a perseguire eccellenza, innovazione, originalità, ricerca scientifica e tecnologica: queste, infatti, sono individuate come le leve dello sviluppo economico, sociale e culturale per quest’area interna del mezzogiorno, un tempo definita di «osso» a causa della sua forte marginalità economica.

Futuridea svolge anche un’intensa attività di ricerca, studio e sviluppo di nuove tecnologie, attraverso la collaborazione con Istituti di ricerca nazionali ed internazionali e con primarie Università italiane, raccogliendo, organizzando e selezionando le idee, avvalendosi di un Comitato scientifico di alto profilo.

L’associazione collabora con numerosi istituzioni alla definizione di politiche di sviluppo territoriale e partecipa all’ Osservatorio permanente sul Paesaggio istituito dalla Regione Campania ricevendo anche numerosi premi prestigiosi. Un’altra mission di Futuridea è l’impegno in molti progetti di natura culturale, ambientale, di divulgazione, editoriali ed è un riferimento internazionale per lo studio sul Paesaggio ed è considerata una delle più vivaci istituzioni culturali del Mezzogiorno.

L’Asdec invece sostiene la promozione del profilo professionale, la formazione e l’aggiornamento specialistico dei propri associati nelle aree del diritto delle liquidazioni coattive, del diritto dell’esecuzione forzata, della gestione delle crisi di impresa e dell’insolvenza, istituendo e gestendo attività di orientamento, ricerca, sperimentazione, supporto ed informazione dell’attività degli associati; nonché la promozione, lo studio e la ricerca del diritto delle liquidazioni coattive, del diritto dell’esecuzione forzata, della gestione delle crisi di impresa e dell’insolvenza, assumendo e sostenendo ogni iniziativa legislativa e regolamentare reputata utile all’attività svolta dagli associati, organizzando studi, conferenze, seminari, dibattiti, inchieste, sondaggi, ricerche e, in generale, attività culturali che siano di interesse per gli associati, organizzando, all’uopo, incontri di approfondimento in collaborazione con istituzioni, enti, pubblici e privati, universitari e non, nonchè curando anche la pubblicazione di testi e manuali; ed inoltre tra le tante altre attività sostiene la promozione, lo studio e la divulgazione delle normative europee.

Grande soddisfazione è stata espressa sia dal presidente Nardone sia dal presidente Porto i quali hanno evidenziato che la “costruzione di rete con le associazioni e le realtà sannite creerà sempre più una cultura della collaborazione, del bene comune, della valorizzazione del territorio per una comunanza di intenti”.

Presenti alla firma: per Asdec Vincenza Stefanucci, Mauro Regardi, Massimo Colangelo, Paolo Palummo, Antonio Lonardo e Massimo Zeno; per Futuridea: Maria Beatrice Fucci, Ilaria Sgambato, Rocco Cirocco, Francesco Nardone.

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Cellulari in classe: una questione molto seria che richiede collaborazione tra scuola e famiglia

Stop ai cellulari in classe. A dire la verità è una di quelle dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano. Quante volte, infatti, si è sentito dire? E quante discussioni sono già state fatte in proposito?
Il fatto è che la questione degli smartphone in mano agli studenti è da una parte molto seria, dall’altra estremamente difficile da affrontare.
Partiamo dalla serietà della questione e dal richiamo di attualità che ha portato per l’ennesima volta il tema sotto i riflettori. Lo spunto viene dall’Inghilterra dove una recente circolare introduce nuove linee guida proprio per quanto riguarda l’utilizzo degli smartphone da parte degli studenti e impone ai minori di 16 anni di tenerli spenti nei propri zaini per l’intera giornata scolastica, compresi pausa pranzo e intervalli. E per essere più sicuri ecco l’alternativa: la scuola può farsi consegnare il telefonino all’inizio delle lezioni e proprio per questo molti istituti scolastici si sono già dotati di armadietti specifici, anche con la possibilità di ricarica per gli smartphone.
Un’altra notizia viene sempre dall’Inghilterra e riguarda la preoccupazione dei genitori rispetto all’uso dei cellulari dei loro figli. Un sondaggio, infatti, rileverebbe che il 44% dei genitori inglesi si dice preoccupato del tempo che il proprio figlio trascorre con lo smartphone in mano, percentuale che sale al 50% se si parla dei figli alle superiori.
La serietà della questione parte anche da quest’ultimo dato: quanti sono, da noi, i genitori che si preoccupano seriamente dell’uso dei telefonini a scuola E quanti hanno accolto con favore le norme che già esistono in Italia su questo argomento? Perché va detto che la scuola italiana non è proprio del tutto impreparata. Infatti, già una circolare del 2022 precisava il divieto di utilizzo dei cellulari in classe. “Distrarsi con i cellulari – dichiarava allora il ministro Valditara – non permette di seguire le lezioni in modo proficuo ed è inoltre una mancanza di rispetto verso la figura del docente, a cui è prioritario restituire autorevolezza. L’interesse comune che intendo perseguire è quello per una scuola seria, che rimetta al centro l’apprendimento e l’impegno”.
Il divieto è entrato in funzione davvero? A giudicare da tanti episodi riferiti dalle cronache e magari legati a episodi di cyberbullismo, sembra di no. A conferma della difficoltà cui accennavamo sopra per l’affronto del problema. Quanti scudi si sono levati contro le limitazioni, quante discussioni sull’utilizzo “didattico” e via di questo passo. Il fatto è che alcune norme – e questa tra le altre – chiedono compattezza e unità d’intenti, in particolare tra scuola e famiglia, un rapporto che oggi spesso fa acqua. Prendere sul serio l’impegno della scuola, le dinamiche di insegnamento/apprendimento, la necessità di tutela di alcuni ambienti e anche delle persone, è la vera questione in gioco. Il ministro Valditara è tornato sull’argomento, promettendo un nuovo giro di vite con cellulari vietati fino alle medie, anche per scopi didattici.
Questione seria e difficile allo stesso tempo, dunque. Per affrontare la quale, in particolare nelle scuole secondarie (medie e superiori), forse occorre un supplemento di responsabilità condivisa. Bene le norme, ma occorre che i divieti vengano recepiti come un reale richiamo al protagonismo di ciascuno all’interno del patto educativo. Insegnanti, famiglie e soprattutto studenti. Il successo del percorso di formazione scolastica si basa sull’accordo fattivo tra le diverse componenti. E su questo vale la pena di insistere.

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CNA e Altragricoltura: accordo di collaborazione per unificare l’agroalimentare dei diritti

CNA Agroalimentare e Altragricoltura-Confederazione per la sovranità alimentare hanno sottoscritto oggi un accordo di collaborazione. A firmarlo Francesca Petrini, presidente nazionale CNA Agroalimentare, e Gianni Fabbris, presidente onorario di Altragricoltura-Confederazione per la sovranità alimentare.

L’intesa è mirata a ricomporre gli interessi di agricoltori, allevatori, pescatori con quelli di trasformatori artigianali, piccoli distributori, piccole imprese della filiera agroalimentare e a promuovere la più ampia alleanza di società con i cittadini fruitori.

Il suo obiettivo è dare rappresentanza a un progetto che, per uscire dall’attuale crisi, affronti l’agroalimentare in termini di riorganizzazione delle filiere e delle comunità. Riorganizzazione che deve garantire il reddito ai produttori, i diritti ai lavoratori, una alimentazione sicura e garantita ai cittadini fondata sul cibo artigiano di territorio e prodotto assicurando benessere e qualità ambientale.

Le imprese vanno aiutate a liberarsi da lacci e lacciuoli che ne impediscono lo sviluppo e sollevate dagli effetti di una crisi indotta da un sistema agroalimentare che va profondamente riformato. Occorre restituire dignità a chi lavora nella terra e nel mare e ai tanti trasformatori artigianali sulla base di scelte orientate alla conversione agro-ecologica.

Nelle prossime settimane, in virtù di questo accordo, CNA Agroalimentare e Altragricoltura-Confederazione per la sovranità alimentare s’impegnano a coinvolgere nella loro iniziativa i soggetti interessati al cambiamento e al progetto comune dispiegando proposte all’altezza della grande domanda di riforma che sale anche in questi giorni dalle iniziative contro la crisi.

per approfondimenti: https://altragricoltura.net/contenuti/sindacato/cna-agroalimentare-e-altragricoltura-firmano-accordo-di-collaborazione-per-unificare-lagroalimentare-dei-diritti/

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)