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S. Arpino. ‘Pulcinellamente’: premiata Ornella Muti: nel 1994 fu eletta ‘Donna più bella al mondo’

Inaugurata mercoledì 29 gennaio, presso il cinema Landi di Sant’Arpino, la 25ª edizione della rassegna teatrale “Pulcinellamente”.

Ospite d’eccezione, Ornella Muti, attrice iconica della cinematografia mondiale, che si è raccontata davanti a un foltissimo pubblico di adulti, ma anche di bambini e ragazzi della scuola di teatro, i quali, con grande bravura e simpatia, hanno interagito con l’attrice ponendole delle domande e recitando in piccoli sketch divertenti.

Francesca Rivelli, nome d’arte Ornella Muti, datole dal regista Damiano Damiani, che si ispirò al personaggio dannunziano Elena Muti, nasce da padre napoletano e madre russa. Esordì all’età di soli 14 anni nel film “La sposa più bella”, ispirato alla vicenda di Franca Viola, la prima donna a rifiutare il matrimonio riparatore, e si incamminò in quella che sarebbe diventata una carriera straordinaria.

Attrice poliedrica, ha partecipato ad almeno cento film nei quali è stata diretta da prestigiosi registi come Ettore Scola, Damiano Damiani, Mario Monicelli, Gérard Depardieu e Woody Allen, lavorando con attori del calibro di Alain Delon, Giancarlo Giannini e Ugo Tognazzi.

Sul palco, l’attrice è stata intervistata dalla scrittrice Marilena Lucente e dal giornalista e docente di cinema Diego Dal Pozzo, introdotti dalla professoressa Carmela Barbato, docente e formatrice teatrale, e moderati dal giornalista Elpidio Iorio. La Muti ha parlato di cinema e teatro, soffermandosi sul suo non facile rapporto iniziale con il teatro e sulle difficoltà vissute per il ritorno sulla scena dopo la nuova maternità.

L’attrice, che si è dedicata anche al teatro, ha affermato che “la famiglia resta la sua priorità”. È in prima fila in molte battaglie sociali a fianco di sua figlia Naike per la tutela dei diritti degli agricoltori (lei stessa possiede un’azienda agricola), per la legalizzazione della cannabis e per la pace.

Durante la serata sono stati trasmessi alcuni video sulla sua carriera, con l’omaggio di un momento musicale da parte del gruppo Alma Partenopea, che ha eseguito brani della tradizione napoletana.

Erano presenti il sindaco di Sant’Arpino, l’assessore alla cultura del comune Giovanni Maisto, che ha fatto un breve intervento, il sindaco di Aversa, altre autorità cittadine, gli alunni delle scuole del territorio e gli allievi del laboratorio teatrale “Il Caleidoscopio” del teatro De Rosa di Frattamaggiore.

Oltre alla targa d’onore, sono stati offerti all’attrice omaggi in preziosi e opere artistiche da parte degli sponsor che hanno finanziato l’evento.

(di Angela Barbieri – Fonte: CasertaSette – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

AttualitàCaserta e Sannio

Pensieri di Libertà, dal 17 febbraio un ciclo di incontri al centro penitenziario ‘Mandato’ di Secondigliano – Casertasette

Secondigliano, Napoli – Un ponte tra cultura, rieducazione e inclusione sociale. È questa la missione di Pensieri di Libertà, il ciclo di incontri organizzato presso il Centro Penitenziario Pasquale Mandato di Secondigliano, in programma dal 17 febbraio al 4 luglio 2025. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività di Terza Missione del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” (con sede a Santa Maria Capua Vetere, Caserta) ed è organizzata in collaborazione con il Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria della Regione Campania.

Un progetto ri-educativo e umano

Il ciclo di seminari offre ai detenuti del penitenziario la possibilità di confrontarsi con illustri accademici e studenti del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Unicampania su temi che spaziano dalla cultura alla scienza, dall’arte alla filosofia. Ogni appuntamento, dunque, rappresenta un’occasione unica per esplorare il potere della conoscenza come strumento di emancipazione sociale e riflessione civile.

Gli appuntamenti in programma

Sette incontri scandiranno i prossimi mesi, ciascuno con un tema specifico (locandina allegata).

https://www.unicampania.it/index.php/home/agenda/pensieri-di-liberta-ciclo-di-incontri

Il 17 febbraio 2025, ore 10.00, il Prof. Giovanni Francesco Nicoletti, Magnifico Rettore dell’ Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, sarà il relatore del primo incontro, nel quale parlerà de “La conoscenza come strumento di promozione sociale e civile”.

Oltre ai saluti della Dott.ssa Giulia Russo, Direttrice del Centro Penitenziario, e della Dott.ssa Lucia Castellano, Provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, vi saranno i saluti del Prof. Raffaele Picaro, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Unicampania. L’evento sarà introdotto dal Prof. Giuliano Balbi, Ordinario di Diritto penale dell’Unicampania nonché responsabile scientifico del ciclo di incontri.

La sinergia tra Unicampania e D.A.P.

Pensieri di Libertà dimostra che il carcere può essere non solo luogo di pena, ma anche di ri-nascita e riflessione. Grazie al contributo di esperti e all’impegno congiunto delle istituzioni coinvolte, il ciclo di incontri getta le basi per una cultura della consapevolezza, della conoscenza e della speranza. Un esempio di come l’educazione possa farsi motore di libertà, anche dove questa sembra negata.

L’organizzazione degli incontri è affidata alla Dott.ssa Giulia Russo, Direttrice del Centro Penitenziario, e alla Prof.ssa Mena Minafra, Ricercatrice di Diritto processuale penale, Unicampania.

(Fonte: CasertaSette – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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Bacoli. ‘Plinio, l’Ambiente e i Paesaggi Antichi’: mostra d’arte dal 7 gennaio al 28 febbraio

Si terrà nella Casina Vanvitelliana, nell’elegante cornice del Parco Borbonico del Fusaro (Piazza Gioacchino Rossini 2, Bacoli – Napoli), la mostra “Plinio, l’ambiente e i paesaggi antichi”, dedicata alla celeberrima figura di Plinio il Vecchio, che proprio da Bacoli comandava la Marina militare romana di stanza a Miseno, all’epoca della disastrosa eruzione vesuviana del 79 d.C.

L’esposizione è legata all’omonima quarta edizione del Convegno Le Memorie del Comandante, tenutosi a Bacoli, Napoli e San Sebastiano al Vesuvio dal 13 al 16 dicembre 2024, di cui rappresenta, seppur in forma indipendente, l’evento di chiusura.

Patrocinato tra gli altri dal Parlamento Europeo, dalla DG Educazione, Ricerca e Istituti culturali del Ministero della Cultura e dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei Duemila Anni dalla Nascita di Plinio il Vecchio, le Memorie del Comandante è l’evento annuale dedicato al Vecchio, di cui si è recentemente celebrato il Bimillenario. Il tema scelto dal Comitato scientifico è legato ai paesaggi antichi e alla tutela dell’ambiente, argomento quanto mai attuale e a cui Plinio, sebbene in forme diverse da quelle contemporanee, era particolarmente legato.

“Cominciare il 2025 con una mostra su Plinio il Vecchio è molto stimolante per l’anno a venire, considerato che proprio all’ammiraglio e naturalista romano abbiamo dedicato un intero ambulacro nella Casina Vanvitelliana. Abbiamo persino predisposto una postazione in cui lui stesso è in grado di comunicare con i visitatori tramite Intelligenza Artificiale. Mi auguro solamente, come credo, che gradisca la mostra a lui dedicata” scherza Sergio Cosentini, Amministratore Unico del Centro Ittico Campano e padrone di casa.

Le opere esposte, per buona parte di autori campani (di cui ben quattro casertani), rappresentano plasticamente le diverse sfaccettature del personaggio e, attraverso linguaggi artistici molto differenti tra loro, mostrano come sia possibile approcciarsi al racconto dell’antico al di fuori di qualsivoglia schematizzazione.

Marco Falco, con uno stile pop spensierato e l’utilizzo di innovativi strumenti digitali, ci fa conoscere il militare, il rigido ammiraglio della Flotta. Saverio Maietta e Daniela Colonna celebrano lo studioso, l’autore della “Naturalis Historia” che con sguardo pensoso si perde nella celebrazione dei paesaggi naturali. E proprio a due racconti della Naturalis Historia, in cui divengono protagonisti un coccodrillo e un delfino “bacolese”, alludono Sabina Russo e Clara Zhao. Né poteva mancare l’immagine spaventosa del Vesuvio, le cui esalazioni accompagnarono il trapasso del Vecchio. La trasposizione pittorica di Valeria Cimmino è astratta e angosciante, mentre quella di Gustavo Mastrodomenico è surreale e al limite del grottesco, se non fosse tremendamente inquietante.


Alessandro Luciano
, direttore scientifico del Convegno e curatore della Mostra, lascia trasparire la sua soddisfazione: “Nelle opere si leggono rimandi a Warhol, Magritte e De Chirico, sapientemente reinterpretati da autori di grande talento. È motivo di orgoglio esporre nella Casina Vanvitelliana, un luogo con un fascino senza tempo. La mostra rappresenta il giusto esito di un lavoro corale, che nel convegno Le Memorie del Comandante vede annualmente impegnate decine di persone, e l’Amministrazione comunale di Bacoli in primo luogo. A tutti loro, compreso l’ex assessore Mariano Scotto di Vetta, va il mio ringraziamento”.

Curatore: Alessandro Luciano (archeologo e scrittore);

Comitato scientifico:

  • Piergiulio Cappelletti (Direttore Centro Musei Scienze Naturali e Fisiche)
  • Gennaro Rispoli (Direttore Museo Arti Sanitarie)
  • Massimiliano Mondelli (Presidente Accademia Pliniana)
  • Luca Levrini (Presidente Bimillenario Pliniano)
  • Mariano Nuzzo (Soprintendente ABAP Napoli)
  • Daisy Dunn (storica)
  • Anja Wolkenhauer (University of Tübingen)
  • Lucia Borrelli (Direttrice Museo di Antropologia, Centro Musei)
  • Gaspare Baggieri (Accademia Storia dell’Arte Sanitaria)
  • Roberto Serpieri (Università Vanvitelli)
  • Giuseppe Rolandi (Federico II)
  • Maria Lucia Siragusa (già Direttrice BUN)
  • Maria Teresa Moccia Di Fraia (Rotta di Enea)
  • Luisa Milo (Preside Liceo Matilde Serao)
  • Andrea Paduano (Presidente Stabiae 79AD)
  • Pasquale D’Anna (Admin Passione Astronomia)

(Fonte: CasertaSette – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

AttualitàCaserta e SannioDalla Campania

Caserta. Boreale presenta i nuovi gusti dei panettoni per il Natale 2024: tutti da gustare

Il Natale 2024 si preannuncia più dolce che mai grazie a Boreale, il locale che da sempre unisce tradizione e innovazione, svelando una linea esclusiva di panettoni artigianali. Tre creazioni uniche, studiate per conquistare i palati più esigenti, interpretano i sapori delle festività con audacia e raffinatezza.

La firma dei panettoni

Boreale rinnova la tradizione natalizia con una collaborazione d’eccellenza: i panettoni di quest’anno sono frutto della creatività dello chef Felice Castaldo, anima del locale, e del pastry chef Marco Merola, maestro della pasticceria contemporanea. Ogni anno Boreale sceglie di unire le forze con talenti d’eccezione, esaltando l’arte dolciaria con nuove interpretazioni del classico panettone. Un connubio di innovazione e maestria che promette di rendere il Natale 2024 ancora più dolce e memorabile.

Pralinato di Nocciola e Arance

Un incontro perfetto tra la morbidezza delle nocciole praliné e la freschezza delle arance. Questo panettone celebra la tradizione natalizia italiana con un tocco di eleganza, combinando dolcezza e vivacità agrumata. Un viaggio tra profumi intensi che richiama il calore della convivialità.

Cioccolato & Mela Annurca

Una rivisitazione moderna di un classico: il cioccolato fondente si fonde con la mela annurca, simbolo della tradizione campana. La delicatezza della mela, con il suo gusto dolce-acidulo, sposa le note intense del cacao, creando un equilibrio sorprendente che seduce al primo morso.

Caffè, Agrumi & Pepe di Timut

Il panettone per chi cerca l’insolito. Le sfumature tostate del caffè incontrano il carattere vibrante degli agrumi, mentre il pepe di Timut, con le sue note di pompelmo, aggiunge un tocco aromatico esotico. Il risultato? Una creazione complessa e intrigante, che stupisce con ogni fetta.

Un Natale Firmato Boreale

Ogni panettone di Boreale è il frutto di un’attenta lavorazione artigianale, con ingredienti di altissima qualità e lievitazione naturale, per garantire fragranza e morbidezza uniche. Queste creazioni non sono semplicemente dolci, ma vere e proprie esperienze sensoriali, pensate per rendere ogni momento natalizio indimenticabile.

Che si tratti di un regalo esclusivo o di una coccola per sé stessi, i panettoni di Boreale sono l’essenza del Natale 2024. Passa a scoprirli presso il locale o prenotali per assaporare il Natale con gusto e originalità.

(Fonti: Ansa Terra&Gusto – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

AttualitàCaserta e Sannio

Concerto di Natale per Telethon: una serata di musica e doppia solidarietà al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere – Casertasette

Santa Maria Capua Vetere, 14 dicembre 2024 – Torna il tradizionale Concerto di Natale al Teatro Garibaldi per una serata all’insegna della musica e della solidarietà. L’appuntamento è fissato per il prossimo 18 dicembre, alle 20:30. L’evento porta la firma di Gianfranco Di Rienzo, poliedrico musicista, batterista e autore di iniziative legate al mondo dello spettacolo.


Gli incassi saranno destinati a Telethon
(per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare) e, quest’anno, anche alla Fondazione IEO-Monzino.

Artisti di fama nazionale

La serata vedrà la partecipazione di:

  • Vince Tempera, tastierista, arrangiatore e direttore d’orchestra
  • Grazia Di Michele, cantautrice di grande talento
  • Rosario Verde, attore e cabarettista

Performance e special guest

Le esibizioni saranno impreziosite dalla Gianfrancis & Music Band composta da:

  • Gianfranco Di Rienzo
  • Lello Petrarca
  • Angelo Barricelli
  • Fabio Ursini

Con le voci di Venere Perrotta e Federica Laudadio. Special guest della serata sarà la flautista di fama internazionale M° Emanuela Dessì.

A condurre l’evento sarà l’avvocato Antonello Salzano, che accompagnerà il pubblico in un emozionante viaggio tra musica e solidarietà.

Un’iniziativa per fare la differenza

Il concerto è promosso grazie al supporto di:

  • Sagres – Gruppo Catone
  • Mondadori Bookstore
  • Supermercati Piccolo Santa Maria Capua Vetere
  • Bcc Terra di Lavoro di Casagiove

Partecipando, non solo si potrà assistere a una serata indimenticabile, ma si contribuirà al finanziamento di importanti progetti di ricerca.

Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 320 2150073.

Il grande ritorno della Gianfrancis & Music Band

Dopo anni di attesa, torna sulle scene la Gianfrancis & Music Band, storico gruppo degli anni ’80 che ha segnato un’epoca, portando la sua musica in giro per l’Italia. Oggi la band si rinnova grazie a nuovi membri e alla sua innata capacità di unire esperienza e innovazione.

Lello Petrarca e Angelo Barricelli, colonne portanti del gruppo, sono affiancati dal giovane e talentuoso Fabio Ursini, che aggiunge freschezza e dinamismo. La band accoglie anche una giovane flautista diplomata al Conservatorio di Salerno, che si cimenta con generi pop-rock, trovando nella band il trampolino di lancio ideale per una carriera promettente.

La Gianfrancis & Music Band è pronta a scrivere una nuova pagina di storia, unendo il meglio del passato con una nuova prospettiva artistica. Un’occasione per rivivere emozioni senza tempo e scoprire il futuro della musica.

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È un viaggio dentro la bellezza ‘Quel che resta di Venere’, l’ultimo libro di Angela Barbieri – Casertasette

Caserta, 13 dicembre 2024 – (redazione cultura) – È stato presentato il 12 dicembre scorso nella saletta del Teatro Parravano di Caserta, il nuovo libro dell’autrice Lina Angela Barbieri dal titolo “Quel che resta di Venere”.

L’incontro è stato organizzato dalla Associazione di Promozione Sociale “Liberi Orizzonti”, presieduta dalla prof.ssa Angela Capasso. L’associazione, vincitrice di bandi come Ceppel e Cinema Immagini, è attiva nella promozione della cultura e dell’arte sul territorio.

Sono intervenuti per i saluti:

  • Gabriella Montanaro, presidente del Rotary Club Caserta Luigi Vanvitelli
  • Ezia Pamela Cioffi, direttrice del Complesso Monumentale Belvedere di San Leucio
  • Pietro Graus, della Pietro Graus Edizioni

Le letture sono state affidate alla prof.ssa Piera de Cesare, socia di “Liberi Orizzonti”. L’intrattenimento musicale è stato curato da Marina Rosiello e Umberto de Santis, mentre la fotografia è stata a cura di Alessandro Santulli.

L’evento, parte del Patto per la Lettura, ha avuto il patrocinio di:

  • Liceo Statale Alessandro Manzoni di Caserta
  • Rotary Club Innerwil Luigi Vanvitelli (distretto 2101)
  • Associazione Quaercus Vitae
  • Caserta Città che legge
  • Liberalibri
  • Edizioni Graus

Relatrice d’eccezione è stata la prof.ssa Adele Vario, dirigente del Liceo Manzoni, che ha dialogato con l’autrice approfondendo i temi del libro: la ricerca della Bellezza attraverso il viaggio nei sentimenti.

Il libro

Il romanzo racconta di Lucrezia, una quarantenne single appassionata d’arte che vive a Napoli e insegna filosofia all’università. Durante una visita al Museo Archeologico, incontra Max, giornalista e critico d’arte, con cui nasce una relazione. Lucrezia cerca di trascinare Max nel suo universo interiore, ricercando la Bellezza come elemento salvifico.

L’autrice

Lina Angela Barbieri è avvocato, scrittrice e giornalista. Ha pubblicato il libro “I giorni di Marzo”, contribuendo alla prevenzione oncologica. Tra i suoi riconoscimenti:

  • Premio Speciale Lions Club
  • Premio Caruso per poesia e narrativa
  • Premio Luigi Vanvitelli per la poesia
  • Premio Torre in Versi per la poesia
  • Premio alla Carriera “Approdi d’Autore” ricevuto da Graus Edizioni

A dicembre 2024, ha ricevuto il Primo Premio “Dentro Salerno” per il romanzo “Quel che resta di Venere”.

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Guida Bar d’Italia Gambero Rosso 2025, a Caserta c’è la conferma per ‘Boreale’ con 2 tazzine e 2 chicchi. – Casertasette

Guida Bar d’Italia Gambero Rosso 2025, a Caserta c’è la conferma per ‘Boreale’ con 2 tazzine e 2 chicchi.

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Premio Baritalia – Giovanni De Gaetano, il barman del locale casertano ‘Boreale’ che conquista il cielo di Courmayeur – Casertasette

Courmayeur – Caserta – A soli 23 anni, Giovanni De Gaetano, astro nascente della mixology italiana e talento di punta del locale Boreale (Viale Carlo III, km 24/850, 81100 Caserta), ha trionfato nella nona edizione di Baritalia 2024, il prestigioso evento dedicato all’arte della miscelazione.

Un successo da alta quota

La finale, ospitata nello spettacolare Mountain Bar dello Skyway Monte Bianco a Courmayeur, ha riunito 68 professionisti del settore, sfidandoli a interpretare il tema “Back to Basics” con creatività e tecnica. Giovanni ha conquistato la giuria grazie alla sua impeccabile esecuzione e alla capacità di reinventare i classici della mixology, esaltandoli con un approccio essenziale ma dal carattere unico.

Da Caserta a Courmayeur: il viaggio di Baritalia

Baritalia 2024 ha attraversato l’Italia con cinque tappe, da Caserta a Reggio Emilia, confermandosi come l’evento di riferimento per mixologist, appassionati e innovatori del settore. Questo percorso ha messo in luce il talento e la determinazione di Giovanni, rappresentante di una nuova generazione di barman capaci di mescolare tradizione e innovazione.

Un talento che brilla tra premi e riconoscimenti

La vittoria di Courmayeur arricchisce un curriculum già importante: nel 2022 Giovanni aveva vinto la Wine Cocktail Competition e si era distinto nella Martini Challenge. La collaborazione con Boreale, locale iconico a pochi passi dalla Reggia di Caserta, è stata cruciale per la sua crescita professionale.

Boreale non è solo un bar, ma un luogo unico che combina caffè, bistrot, ristorante e cocktail bar, offrendo ai suoi ospiti una vera Relax Food Experience.

La nuova Winter Drinklist: innovazione e sapori dal mondo

Con il lancio della Winter Drinklist, Giovanni si prepara a stupire ancora. Questa nuova selezione di cocktail reinterpreta i grandi classici della mixology attraverso contaminazioni con sapori fusion provenienti da tutto il mondo.

  • Cocktail all day: perfetti per brunch e aperitivi.
  • Creazioni strutturate: ideali per i momenti pre e after dinner.

Dai freschi aromi agrumati alle note speziate e avvolgenti, ogni drink diventa un’esperienza sensoriale capace di sorprendere e incantare.

La Winter Drinklist non rappresenta solo un’evoluzione della carriera di Giovanni, ma anche un tributo alla filosofia di Boreale: unire tradizione e innovazione per offrire un’esperienza unica.

Un luogo di eccellenza riconosciuto a livello nazionale

Per chi è alla ricerca di un mix perfetto tra sapori autentici e innovazione, Boreale e Giovanni De Gaetano rappresentano una tappa obbligata. Un invito irresistibile a scoprire un luogo dove ogni dettaglio è pensato per incantare.

Va ricordato che appena qualche mese fa,  la Guida Gambero Rosso ha confermato per Boreale 2 tazzine e 2 chicchi, consolidando la sua posizione tra i migliori bar d’Italia.

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Caserta, il Presidente degli Ingegneri Carlo Raucci alla Festa dei Vigili del Fuoco per celebrare Santa Barbara – Casertasette

Caserta, 4 dicembre 2024 – Una giornata di celebrazione e di riflessione quella di oggi presso il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Caserta, dove si è tenuta la cerimonia in onore di Santa Barbara, patrona del Corpo. L’evento, presieduto dal Comandante Ing. Paolo Massimi, ha visto la partecipazione di autorità religiose, civili e militari, tra cui il Prefetto di Caserta Volpe, e S.E. Monsignor Lagnese, Arcivescovo di Capua e Vescovo di Caserta, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Carlo Raucci, la consigliera nazionale degli ingegneri Tiziana Petrillo oltre a rappresentanti sindacali, ex Comandanti e membri dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco.

Un ringraziamento ai protagonisti della sicurezza

Nel suo intervento, il Comandante Massimi ha espresso profonda gratitudine a tutto il personale operativo e tecnico-logistico per il loro impegno costante nel garantire la sicurezza e la salvaguardia della comunità casertana. Con 10.430 interventi effettuati nel 2024, il Comando ha registrato un aumento del 10% rispetto all’anno precedente, confermando la crescente domanda di soccorso tecnico urgente nella provincia.

Interventi e successi del 2024

Tra le emergenze affrontate dal Comando, spiccano le operazioni per:
•    Dissesto idrogeologico a San Felice a Cancello, con il recupero di due persone decedute.
•    Verifiche di stabilità nell’area dei Campi Flegrei, legate al fenomeno del bradisismo.
•    Incendi boschivi significativi, inclusi quelli di Calvi Risorta, Bellona e Casertavecchia, durante la campagna AIB estiva.
•    Emergenze industriali e strutturali, tra cui il crollo di un’area del Centro Commerciale Campania e gravi incendi in depositi industriali ad Aversa e Gricignano.

Particolare rilevanza è stata data anche alle attività di controllo nella “Terra dei Fuochi”, dove la collaborazione con altre istituzioni ha prodotto risultati significativi in termini di riduzione degli eventi incidentali.

Formazione e innovazione

Il 2024 ha visto un’intensa attività formativa:
•    368 dipendenti sono stati aggiornati in ambito antincendio.
•    508 nuovi addetti antincendio sono stati formati, segnando un incremento del 160% rispetto al 2023.
•    58 corsi di aggiornamento tecnico hanno coinvolto il personale operativo, migliorando le competenze in settori cruciali come il soccorso alpino e fluviale, e la gestione delle emergenze NBCR (nucleare, biologico, chimico, radiologico).

Sul fronte tecnologico, sono stati introdotti nuovi mezzi, tra cui una piattaforma tridimensionale antincendio e automezzi elettrici, per rendere il soccorso sempre più efficiente e sostenibile.

Impegni per il futuro

L’anno si chiude con importanti progetti in corso, tra cui il completamento di interventi infrastrutturali finanziati dal PNRR per l’efficientamento energetico delle sedi operative e l’acquisizione di nuovi mezzi per le emergenze, come un escavatore cingolato previsto per il 2025.

Un messaggio di speranza e collaborazione

Nel concludere il suo discorso, l’Ing. Massimi ha sottolineato l’importanza della sinergia tra istituzioni e comunità per affrontare le sfide future. Ha inoltre ringraziato il nuovo cappellano Don Sergio Adimari e il suo predecessore Don Giuseppe Di Bernardo, testimoniando l’importanza del sostegno spirituale nella missione quotidiana dei Vigili del Fuoco.

La cerimonia di Santa Barbara si conferma così non solo un momento di celebrazione, ma anche un’occasione per riaffermare l’impegno del Corpo nel servizio alla collettività.

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Caserta. ‘Quel fazzoletto color melanzana’: presentato il romanzo di Arianna Mortelliti, che abbiamo intervistato

É stato presentato a Caserta, lo scorso 11 novembre, presso la libreria Giunti, l’ultimo lavoro della scrittrice Arianna Mortelliti dal titolo “Quel fazzoletto color melanzana”.

Hanno dialogato con lei la giornalista, dott.ssa Maria Laura Labriola, avvocato e Presidente dell’Associazione Quaercus Vitae, al suo secondo anno di attività; la prof.ssa Daniela Borrelli; l’avvocato e scrittrice Rita di Costanzo e la dott.ssa Ida Roccasalva. Sono intervenuti anche gli studenti del Giannone e i lettori del corso di scrittura emotiva.

Arianna Mortelliti, nipote del celebre Andrea Camilleri, ha saputo ritagliarsi uno spazio di rilievo nella narrativa italiana contemporanea grazie a una prosa che coniuga delicatezza emotiva e profondità psicologica. Il suo primo romanzo, “Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni”, e il più recente “Quel fazzoletto color melanzana”, offrono un’immersione nelle dinamiche familiari ed esplorano i segreti e le complessità dei legami tra le generazioni.

Nel nuovo romanzo, la protagonista Lara ritorna nel paese natale, Castel Cielo, dopo la morte improvvisa dei genitori. Il romanzo si sviluppa intorno al mistero della morte dello “zio Rocco” e alla rete di segreti che avvolge l’intera cittadina, con personaggi come il fotografo Franco e il sacerdote Don Alfonso che sembrano custodire frammenti di verità mai del tutto svelata.

Arianna Mortelliti dimostra una notevole maturità narrativa, affrontando temi complessi come l’eredità familiare, il peso dei segreti e il potere del tempo. La sua capacità di creare atmosfere ricche di suspense e di dare voce a personaggi tormentati la rende una delle autrici più interessanti del panorama letterario.

Domanda:

Lara, il personaggio del tuo libro, viene travolta dalla tragica morte dei genitori in un incidente stradale.

Amore, protezione, segreti… la tua è una indagine nell’animo umano?

Risposta:

Sicuramente Lara fa una indagine sul suo animo. Ho cercato di costruire una sorta di giallo intorno al passato della protagonista. È un giallo perché ci sono tutti gli elementi e anche se poi non c’è la polizia, non c’è una vera e propria indagine, c’è il sospetto che questo non sia un incidente casuale. Ci sono una serie di indizi, di prove, ci sono i testimoni, perché Lara parla con le persone del paese che hanno visto i genitori qualche istante prima dell’incidente.  Ci  sono prove, lettere, fotografie, una serie di elementi che poi la porteranno alla verità.

Domanda:

C’è un fattore scatenante che quasi sempre è un evento tragico, capace di fare emergere il sommerso dell’animo umano?

Risposta:

In questo caso o genitori di Lara, soprattutto il padre rappresentavano un po la protezione  per cui lei era all’oscuro di alcune cose dato che il padre ha voluto così come vuole anche la nonna che invece è ancora in vita. Una volta che il padre non c’è più, viene via questa protezione e c’è questo lutto terribile di Lara ma lei è spinta a conoscere la verità anche se a volte è indecisa e torna sui suoi passi. È contrastata, non sa se continuare ad indagare sui suoi genitori o a ricordarli come loro avrebbero voluto. Alla fine però decide di scavare perché sa che in cuor suo è quella la cosa migliore. Per conoscere se stessa è importante capire da dove  proveniamo, i nostri percorsi, il nostro passato, da dove arriviamo. Ad un certo punto della vita, capire quello che sono state le persone che abbiamo intorno.

Ecco trovo che questa ricerca sia importante per i miei personaggi.

Domanda:

Cosa ispira la tua ambientazione?

Risposta:

Mio padre, la sua infanzia perché ho chiamato quel paese  Castel Cielo che è un nome di fantasia ma in realtà mi sono riferita a Ceprano che è in provincia di Frosinone che è un il paese dove mio padre è nato ed è vissuto fino a diciassette anni. Quindi quando ho pensato alla storia gliel’ ho raccontata e gli ho detto che mi sarebbe piaciuto ambientarla a Ceprano. Gli ho chiesto di raccontarmi di qualche personaggio della sua infanzia e quindi alcuni personaggi del mio libro come ad esempio Franco il fotografo o padre Alfonso, li ha veramente conosciuti pur essendo qui di fantasia.

Domanda:

Franco è un personaggio puro e fa il fotografo.

C’è una metafora in questo personaggio?

Risposta:

Diciamo che volevo che il personaggio fosse come un bambino, che vedesse in maniera oggettiva, senza dare giudizi, i giudizi non sono importanti, l’importante è conoscere le motivazioni umane. La gente è sempre portata a giudicare ed io volevo aiutare Lara in questa ricerca e Franco l’aiuterà in maniera inconsapevole come un personaggio che non fosse in grado di avere un giudizio. Quindi lui è importantissimo perché fornisce le sue foto delle persone, dei luoghi.

Domanda:

Quale personaggio hai amato di più e quale hai avuto più difficoltà a costruire?

Risposta:

Rispetto al primo romanzo in  questo caso la protagonista è una donna più o meno della mia età, quindi mi sono semplificata la vita perché nel primo romanzo c’era un uomo di novantacinque anni , per giunta in coma.

Qui nella narrazione entra ogni tanto in prima persona la nonna di Lara, Agnese, e questo per me sicuramente non è stato facile , sia per l’età, sia per la questione caratteriale perché ho voluto una donna che rispecchiasse le mie due nonne, un mix insomma, e che non è nelle mie corde come la protagonista anche perché ha un vissuto molto pesante, traumatico a causa della guerra, dunque qualcosa che per me è distante , a parte. È comunque un personaggio necessario per quanto sia stato difficile toccare certi periodi storici, il che va fatto con molta delicatezza.

Domanda:

Perché il tema degli ortaggi nei suoi libri?

Risposta:

È cominciato tutto con il primo romanzo perché avevo chiamato il file sul  computer  “peperoni” dato che non avevo ancora idea di che titolo dargli e non volevo che nessuno sapesse che stavo scrivendo un romanzo e aprendo il computer non avrebbero letto “libro” o “ romanzo”. Inoltre io sono vegetariana e poi ti dirò, sono rimasta affezionata a questo nome per cui per me quel primo romanzo rimarrà “peperoni” che ho usato anche nel titolo che è diventato : “ Quella volta che mia moglie cucinato i peperoni “ . Da quel momento ho pensato che avrei messo sempre gli ortaggi perché i peperoni mi avevano portato fortuna e così per il mio secondo romanzo ho inserito le melanzane e poi arriveranno gli asparagi….

Domanda:

Che ricordo ha di suo nonno?

Risposta:

Ho un ricordo bellissimo di mio nonno. Ho avuto la fortuna di averlo accanto per trentadue anni, quindi ho vissuto tantissime fasi della mia vita ed è sempre stato un nonno molto presente. Era un nonno molto moderno , con cui si poteva parlare di qualunque argomento, vicino ai giovani . Aveva un rapporto bellissimo non solo con me ma con tutti i nipoti. Sicuramente lui mi ha ispirata. Io mi sono laureata in biologia, quindi un percorso molto diverso ma nell’ultimamente fase della sua vita io l’ho supportato nella stesura del suo libro uscito postumo e quindi mi ha ispirata questo periodo di lavoro insieme. Lui lavorava tantissimo e mi ha aperto tutto un mondo, quello della scrittura, che non era vicino a me . Sono sempre stata una grande lettrice, ho sempre avuto un diario, però scrivere un libro è tutta un’altra storia e supportarlo nella scrittura di un libro mi ha aperto un mondo bellissimo.

Domanda:

Che scrittrice si sente?

Risposta:

Sento di voler raccontare storie di famiglia,  legami familiari e della comunicazione soprattutto dove manca. Mi trovo a mio agio così. Credo che continuerò ancora un po su questi temi.

(di Angela Barbieri – Fonte: CasertaSette – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

AttualitàCaserta e SannioDal MondoLavoro & Sindacato

Da Caiazzo ai ‘Best Chef Awards’ di Dubai il maestro Franco Pepe ottiene gli ambiti ‘2 coltelli’

Importante riconoscimento per Franco Pepe, maestro pizzaiolo di Caiazzo, che a Dubai ha ottenuto il massimo onore al “Best Chef Awards 2024”: i prestigiosi “due coltelli”, mai assegnati prima d’ora a un pizzaiolo. «Torno in Italia emozionato e felice – ha dichiarato Pepe -. Questo premio è straordinario e storico, paragonabile a due stelle Michelin. È un onore unico per il nostro settore».

A Dubai, accanto a Pepe c’era la figlia Francesca, a testimonianza di un momento che va oltre il semplice premio: è un riconoscimento dell’intero universo gastronomico, che lo ha visto trionfare tra chef stellati di fama mondiale. «Questa premiazione mi emoziona in modo particolare – ha spiegato – perché non arriva dal mondo della pizza, ma dall’alta cucina, una conferma che ci vede riconosciuti al fianco dei grandi chef».

Con il suo progetto “Pepe in grani”, già riconosciuto da quattro anni consecutivi come “The Best Pizza” a livello globale, Pepe continua a elevare la percezione della pizza, portandola a livelli di eccellenza che trascendono la cucina tradizionale. La sua dedizione alla qualità e alla valorizzazione del territorio ha ispirato generazioni di pizzaioli e chef, posizionandolo come leader visionario nel panorama culinario mondiale.

Franco Pepe ha sottolineato come il riconoscimento non sia soltanto per lui ma per tutto il team di 50 collaboratori che lavorano a Caiazzo per offrire un’esperienza unica a migliaia di visitatori, spesso provenienti dall’estero. «Questo premio è per il progetto, per il nostro lavoro collettivo. È un onore essere primo, ma porta con sé anche una grande responsabilità», ha concluso, riconoscendo il sacrificio e la dedizione della sua “famiglia professionale”.

Il premio è un tributo al suo impegno nel combinare tradizione e innovazione, un tratto che i “Best Chef Awards” hanno saputo apprezzare. L’evento, fondato nel 2015 dalla neuroscienziata polacca Joanna Slusarczyk e dal gastronomo italiano Cristian Gadau, mira a celebrare il talento individuale, ponendo l’accento sullo chef e sulla sua filosofia culinaria, piuttosto che sulla semplice location. È una competizione che mette al centro le persone, valorizzando la creatività e il legame con la tradizione.

Franco Pepe ha saputo raccogliere l’eredità del padre Stefano, trasformando il progetto “Pepe in grani” in un punto di riferimento globale. La sua sensibilità unica e il suo legame con l’Alto Casertano si riflettono in ogni pizza che crea, rivoluzionando il modo di intendere e gustare questo piatto iconico.

(Fonte: CasertaSette – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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Roma. ‘Ho scelto di sorridere’, Patrizia Pellegrino si racconta in un libro – Intervista all’autrice

“Ho scelto di sorridere” di Patrizia Pellegrino è un libro che racconta un percorso drammatico. L’autrice ha sperimentato il dolore di non poter avere figli, le difficoltà di un’adozione e, quando pensava che la vita le avesse regalato il miracolo di una gravidanza, ha perso suo figlio Riccardo.

Poi, il crollo emotivo, la separazione dal marito, la scoperta di un cancro al rene, la depressione e la nascita di altri due figli, un maschio, Tommy e una femmina Arianna con gravi problemi fisici.

Eppure Patrizia ha affrontato tutto questo con una forza straordinaria e con un sorriso disarmante. Questo libro è un inno di rinascita e di coraggio e in quel sorriso c’è tutta la resilienza che dona una grande lezione di vita.

 

La storia è raccontata con garbo quando tocca argomenti intimi che riguardano personaggi illustri come Alberto di Monaco, con cui ha avuto una relazione durata un anno: “Alberto mi diceva di sorridere sempre perché così somigliavo alla sua mamma Grace”.

Dal racconto traspare la stima e la sua gratitudine verso gli uomini della sua vita che le sono stati vicini in questo difficile percorso come suo marito Pietro e il suo compagno Stefano, i medici che l’hanno seguita offrendole le migliori cure e le amiche che l’hanno sostenuta.

Sull’amicizia l’autrice afferma: “L’amicizia nel mondo dello spettacolo rischia di essere sporcata da invidie e falsità ma la vera amicizia è il legame con una persona speciale e si basa sull’essere orgogliosi l’una dei successi dell’altra”.

Tra le righe si legge anche il suo forte legame con Napoli, città dove ha vissuto i primi anni della sua carriera e nella quale ha lasciato affetti e ricordi indelebili.

La prefazione è stata affidata a Simona Izzo e la post prefazione a Miriana Trevisan.

La Izzo definisce questo libro “Terapeutico, perché lei ha un metodo per tenere a bada la tristezza poiché usa l’arma del sorriso, un’arma forte e terapeutica utilizzata con l’intento di suscitare buon umore ed allegria nonostante i momenti bui della vita”.

Patrizia Pellegrino esordisce nel mondo del cinema con Luca de Filippo nel ruolo di protagonista della fiction “Petrosinella”.

 

Fa anche la cantante, lanciata da Corrado con la sigla “Beng!” nel programma televisivo Gran Canal.

Conduce Chewing Gum insieme a Maurizio Michetti, Nightclub and Day, Chi tiriamo in ballo, Il piacere dell’Estate e Sereno Variabile. Dalla fine degli anni ’80 fa teatro recitando in ruoli impegnati.

Attualmente svolge attività teatrale e di produzione cinematografica. Ha collaborato con Gigi Proietti interpretando il ruolo della moglie dell’onorevole nel programma Club 92 e con Enrico Montesano. Tra un po’ la vedremo anche nella famosa fiction Lolita Lobosco tratta dal libro di Gabriella Genisi, insieme alla protagonista Luisa Ranieri nel ruolo della moglie di un medico.

Domanda: Il tuo libro è un percorso dolorosissimo: la perdita di un figlio, la depressione, il cancro… Come sei riuscita ad affrontare tutto questo?

Risposta: Un bambino che aspetti per otto mesi in pancia, che sai che ti cambierà la vita, che non sei più sola, invece quando non puoi stringere quella creatura, ti rimarrà sempre un vuoto dentro per tutta la vita. È stata molto dura superarla e credo, non l’ho mai superata. Di cancro sono stata operata tre anni fa, c’era pure il Covid ed è stato devastante perché oltre ad aver lottato tanto nella mia vita per avere dei figli, ho dovuto anche lottare tanto per sopravvivere alla vita e quindi è stato ancora più difficile per me, però ce l’ho fatta.

Domanda: Quanto ha fatto la differenza affrontare le difficoltà avendo il supporto del proprio compagno?

Risposta: Sicuramente sono riuscita a superare tutto questo grazie all’amore dei miei figli e della mia mamma ma grazie anche al mio compagno che mi è stato sempre molto vicino e mi ha dato la forza di sopravvivere in quel momento così brutto.

Domanda: Come sei riuscita ad uscire dalla depressione?

Risposta: La depressione è una malattia molto seria e si affronta con dei bravi neurologi. Io ne ho avuto uno molto bravo, si chiama Rosario Sorrentino e mi ha aiutata a superare quei momenti con la medicina. Ho dovuto assumere farmaci, fare punture, aiutarmi piano piano e dopo un anno di medicine e lavoro su me stessa con il supporto della psicologa, sono riuscita a venirne fuori.

Domanda: Oggi ti godi i tuoi figli ma come riesci a fronteggiare le difficoltà di Arianna?

Risposta: Arianna ha un particolare carattere ma è abbastanza autonoma in casa e quando va in giro non sempre posso portarla io quindi va con una sua amica o con il fratello Gregory a cui è molto legata. Insomma la vita con Arianna è abbastanza difficile perché è una persona molto forte ma bella perché comunque mi dà un sacco di emozioni. È una ragazza molto vivace, simpatica, buona.

Domanda: Per una donna bellissima come te è stato difficile affermarsi in un mondo ancora pieno di preconcetti?

Risposta: Non è stato tanto difficile cominciare questo lavoro. Ho avuto la possibilità di affermarmi grazie ad alcuni grandi personaggi della TV italiana che mi hanno lanciata: Corrado, Proietti, Sabani, Montesano e tanti altri. Negli anni ’80-’90 però non era affatto facile affermarsi. Una donna era guardata sempre con sospetto rispetto agli uomini, non abbiamo mai avuto le stesse occasioni. Oggi è totalmente diverso, vedi la Carlucci, la Venier, la D’Urso, la De Filippi; la conduzione è tutta al femminile ma quando sono nata io artisticamente non era così, vi era la supremazia maschile. La cosa difficile è stata mantenere questa affermazione trovando sempre delle nuove occasioni che ho dovuto io stessa creare per poter rimanere a galla, lavorare e riuscire a fare delle cose belle. Attualmente sto andando in onda su Mediaset Infinity con un programma che si chiama Vite Divine nel quale abbiamo intervistato alcuni personaggi del mondo dello spettacolo, del cinema, della politica, dello sport, del giornalismo come Vespa e Tognazzi.

Domanda: Quali ricordi hai del tuo periodo napoletano?

Risposta: Molto poco, a diciotto anni sono andata a vivere a Roma. Ricordo solo che Napoli è la città più bella del mondo e che vorrei tornare a viverci, mi piacerebbe molto. La gente è straordinaria, mi ama moltissimo, ricambiata. Ogni volta che ci vado, e capita spesso, mi sento veramente a casa. Il resto è noia.

Domanda: Attrice, cantante, ballerina, showgirl, presentatrice televisiva: quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Risposta: Sono il mio presente perché faccio solo progetti teatrali a lunga scadenza. Spero il prossimo anno di fare una cosa bella con Simona Izzo ma adesso ho due cose importantissime: “Viaggi Divini” che è già in onda da oggi su Mediaset Infinity, e la puoi vedere anche tu.

È una storia di dieci puntate dedicate ai personaggi del mondo dello spettacolo, giornalismo e cultura. Inoltre, a Febbraio 2025 andrà in onda su Prime una trasmissione nuova che si chiama “I sapori del Mediterraneo” con Rosaria Sica, che è con me anche in un’altra trasmissione. Io e Rosaria ci troviamo bene a lavorare insieme in questa trasmissione dove parleremo dei porti più interessanti e più belli del Mediterraneo viaggiando sulla MSC che è il nostro sponsor e ci porta in tutto il Mediterraneo, nei suoi luoghi più belli. Grazie.

(di Angela Barbieri – Fonte: CasertaSette – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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Valle di Maddaloni. Mela Annurca: raddoppia la sagra

La “Sagra della mela’ fa 30 anni e la kermesse si raddoppia: la manifestazione di promozione della melicoltura punta alla consacrazione su scala nazionale. Ottenuto il riconoscimento come attivit territoriale di “promozione territoriale e valorizzazione dei beni materiali ed immateriali” da parte dell’Epli (Ente Pro loco italiane), la kermesse enogastronomica avr due sezioni tematiche. Innanzitutto, quella tradizionale e gettonatissima dedicata alla melicoltura, alla commercializzazione e presentazione del prodotto di eccellenza “mela annurca campana Igp”, sotto l’egida del consorzio, a cui si associa con la sezione dedicata alla gestione dei meleti e al patrimonio agricolo e antropologico tipico della Campania.

In aggiunta, quest’anno, ci sar l'”Area food”, a sua volta divisa in due sezioni. La cultura gastronomica, fondata sulla consapevolezza alimentare e del mangiare bene legata alla coltura delle mele con la presentazione e preparazione di prodotti biologici, dei vantaggi delle scelte alimentari, ispirate ai principi delle colture biologiche mutuate anche della tradizione e della qualit dei prodotti a chilometro zero, dicono gli organizzatori.

La Mela e l’Iniziativa Aism

Il 45512 per donare 2, 5 e 10 euro
Il 45512 il numero solidale per sostenere il progetto di ricerca “PROMOPRO-MS DIGITAL EDITION”, promosso da FISM, la fondazione di AISM, per valutare la progressione della malattia e predirne l’andamento. Le persone coinvolte partecipano alla ricerca monitorando la percezione del proprio stato di salute tramite un’app e contribuendo alla personalizzazione dei trattamenti terapeutici.
Gli importi della donazione con numero solidale saranno di 5 o 10 euro da chiamata da rete fissa TIM, Vodafone, WindTre, Fastweb, Tiscali e Geny, di 5 euro da chiamata da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile e di 2 euro con SMS da cellulare personale WindTre, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, CoopVoce e Tiscali.

Fondazione Mediolanum EF al fianco di AISM
Per Fondazione Mediolanum il futuro nei bambini. Nata nel 2001, dal 2005 concentra il proprio impegno in progetti dedicati all’infanzia in condizione di disagio in Italia e nel Mondo, per aiutarli a raggiungere l’autonomia e vivere una vita adulta libera e rispettosa dei valori universali. Con questo spirito nata la collaborazione con AISM, per sostenere il progetto SM PED dedicato ai bambini e ragazzi con sclerosi multipla e alle loro famiglie. In alcune piazze selezionate, spiega Alessandro Zagaria, le donazioni raccolte per “La Mela di AISM” saranno destinate a questo progetto e Fondazione Mediolanum raddoppier i primi 50.000 euro raccolti. Anche i Family Banker di Banca Mediolanum parteciperanno attivamente alla raccolta fondi, dimostrando il loro impegno verso le iniziative solidali del territorio, specialmente quelle a sostegno dell’infanzia.

(Fonte: CasertaSette – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

AttualitàCaserta e SannioCronacaIn Evidenza

Caserta. Operazione ‘doppia’ Talpa: intrecci e misteri nell’inchiesta a carico di Giorgio Magliocca?

Operazione Talpa. Un’indagine caratterizzata dalla presenza di due “talpe”, una dalla parte degli indagati e l’altra dalla parte degli investigatori, quanto emerge dal decreto di perquisizione notificato a 10 persone, tra cui il presidente della provincia e sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca.

Secondo la tesi accusatoria della Procura di Santa Maria Capua Vetere, retta da Pierpaolo Bruni, Magliocca sarebbe stato informato dell’indagine a suo carico da un finanziere impiegato proprio nella centrale ascolti della procura, Mattia Parente, cugino di Giuseppe Parente, costruttore in stretti rapporti con il presidente della provincia. Non sapevano, per, che gli inquirenti li ascoltavano in tempo reale grazie a una microspia installata su uno degli indagati, che gi nella prima fase dell’indagine aveva deciso di collaborare con gli investigatori. Si tratterebbe di Antonio Scialdone, sindaco di Vitulazio, gi coinvolto e poi prosciolto in una precedente indagine sulla criminalit organizzata.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i 10 indagati sarebbero responsabili di vari reati, dalla corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio alla frode nelle pubbliche forniture, fino al subappalto non autorizzato. Giuseppe Parente avrebbe ricevuto diversi lavori dalla provincia e avrebbe ricambiato con varie utilit. Anche un altro imprenditore di Marcianise, Cosimo Rosato, destinatario di almeno tre lavori, avrebbe ricambiato il presunto favore con una donazione di 40.000 alla squadra del Vitulazio, dove Macca avrebbe sponsorizzato un allenatore proveniente dai Gladiatori, squadra dove giocava il figlio del presidente della provincia. Quest’ultimo sarebbe stato poi ingaggiato proprio dal Vitulazio insieme al suo ex allenatore.

L’inchiesta è alle battute iniziali e si tratta di mere ipotesi accusatorie, anche se gli elementi raccolti sono molteplici e concordanti.

(Fonti: Tgr Campania – CasertaSette – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

AttualitàCaserta e Sannio

Libri / ‘Avevo un fuoco dentro’ di Tea Ranno, presentato al Teatro Parravano di Caserta – Casertasette

Caserta, 23 ottobre 2024 – (di Angela Barbieri) – È stato presentato stamani in un gremitissimo  Teatro Parravano di Caserta, l’ultimo lavoro dell’autrice Tea Ranno: “Avevo un fuoco dentro”.

L’incontro è stato introdotto e concluso dalla presidente CPO e Dirigente ITIS-LS Giordani, Antonella Serpico e moderato dall’avvocatessa e giornalista Maria Laura Labriola.

Saluti del sindaco della città Carlo Marino e dei dirigenti scolastici, prof.ssa Adele Vairo (Liceo Manzoni), prof.ssa Emilia Nocerino ISSIS Terra di Lavoro e prof.ssa Myriam de Lucia (referente forum giovani Caserta).

Hanno dialogato con l’autrice la dott.ssa Giovanna Paolino (giornalista e docente Liceo Quercia Marcianise) e la dott.ssa Rossana Ferraro ( giudice di tribunale Gop, Direttivo Medea  ODC co  Camera dei Deputati.

Sono intervenuti:

Le dottoresse Giulia Grassini (Specialista in ginecologia e ostetricia), Annamena Mastroianni (Psicologa e docente  Università Tor Vergata) e Daniela Pontillo (Biologa nutrizionista).

II libro tratta un argomento forte, l’ Endometriosi, una malattia subdola e dolorosissima che colpisce le donne.

L’autrice si ritrova in  un ospedale di Siracusa dove i medici le salvano la vita attraverso un’operazione lunga e complicata e ci sono ricordi di una adolescenza alle prese con spaventosi dolori mestruali che vengono puntualmente sottovalutati dai medici. Trapela il dramma di tante donne che non vengono ascoltate, credute, curate da chi ha la responsabilità di farlo. La protagonista è una brava bambina, educata e cerca di non disturbare, di non invadere ma il dolore che prova deve trovare uno sfogo e dunque comincia a scrivere un diario che diventa la cronaca di quella sofferenza. Da adulta, però, la protagonista dopo aver rischiato di perdere la vita apre la sua intimità  e decide di raccontare la sua vicenda, di denunciare quella malattia invisibile che si consumanel ventre, per condividerla con altre donne perché acquistino consapevolezza e possano  difendersi da quel diavolo incendiario. Il suo dolore è un dolore di tante, troppe donne che hanno rischiato di morire per una diagnosi errata, per negligenza.

L’intervista…

Domanda:

Cominciamo dalla copertina, una bella metafora…

Risposta:

La copertina è stata scelta dalla Mondadori, a me sono state fatte due proposte ma ho accettato subito questa. In copertina c’e innanzitutto un occhiello, la storia di un dolore che non si può dire poiché molte parole sono state abusate: “Ho mal di pancia, ho mal di schiena” ed è anche difficile da raccontare a parole. Tuttavia è un  dolore che si può scrivere perché scrivendolo pian piano si riesce ad usare le metafore, le similitudini per farlo sentire perché è un dolore che non si può dire ma si può scrivere. Poi c’è questa ragazza con due fuochi, un fuoco che le viene dalla nuca e dalla gonna, l’Endometriosi che è questo magma nelle viscere e l’ altro fuoco altrettanto importante e ardente è la scrittura. Malattia e scrittura sono andate di pari passo sempre perché prima scrivevo per  riversare il dolore sul diario però poi il diario è diventato un compagno indispensabile. In esso sono confluite le altre storie, il senso del dolore delle donne violate, quindi sono diventata romanziera e con attenzione alle donne proprio perché sono partita dal mio dolore. In copertina c’è una ragazza che ha il capo che sembra chino ma non è arresa, lei è proprio una testa d’ariete che sfonda, va avanti, nonostante il dolore, la malattia. E una donna in cammino, non è una donna ferma che si sta cuocendo a bagnomaria nel dolore ma è una che comunque nonostante l’emorragia vive la sua vita. Poi c’e questo filo rosso che lei ha nelle mani ed è il filo della malattia ma anche il filo della vita che comunque lei governa. Questo è un libro pieno di forza, perciò non c’è stato un soggiacere al dolore e anche quando questo dolore è arrivato quasi ad uccidermi, io sono sempre andata avanti.

Domanda:

Raccontare il dolore soprattutto mentre gli altri lo sottovalutano, quanto le è costato?

Risposta:

Moltissimo perché io mi sono sempre sentita mortificata dal fatto che nessuno mi credesse perché io stavo male ma è la condizione di tutte le donne che stanno vivendo questo problema, l’Endometriosi e che mi dicono. “Stai raccontando la mia storia”.

Tu stai male, malissimo ma siccome è una condizione comune a tutte le donne col ciclo ti senti dire:” Ci devi convivere, è la tua condizione femminile”.

Per me, il fatto di non riuscire a sopportare come le altre era una “ diminutio” , mi sentivo inferiore, mortificata, incapace rispetto alle altre e quindi…è arrivata la depressione proprio a causa  di questa malattia non compresa.

Domanda:

Qual è lo scopo del suo libro?

Risposta:

Fare prevenzione. Io sono una romanziera e non avevo motivo di mettermi in piazza, non avevo alcun motivo di scrivere. Ci sono cose che riguardano le mie figlie, mio marito e a loro ho chiesto prima l’autorizzazione. Però lo scopo  è questo, aiutare le ragazze soprattutto , quelle che si trovano di fronte al problema affinchècomprendano che non è normale soffrire così tanto e che se intervengono in tempo possono superare e salvarsi la vita ma devono rivolgersi a centri specializzati per l’Endometriosi perché questa malattia può essere profonda e non facilmente rilevabile attraverso i normali strumenti.

Domanda:

La malattia scompare del tutto? Cosa le ha lasciato?

Risposta

La malattia è andata in remissione perché la menopausa mi ha molto, tra virgolette, “Guarita”.Ma dalla Endometriosi non si guarisce mai completamente perché molte donne continuano a soffrire anche dopo la menopausa. Io sto bene rispetto a quando avevo venti o trenta o quarant’anni ma dopo i sessanta per spegnere quei fuochi che avevo nella pancia, per così dire “ imbalsamare tutto”mi sono  stati somministrati degli ormoni molto forti che mi procuravano emicranie insopportabili. Il mio neurologo mi disse: “ Davanti alla sua Endometriosi il mio povero mal di testa è tremante”. Io mi dovevo imbottire di farmaci ma adesso sto bene, anima e corpo però sono rimaste delle cicatrici che mi hanno segnata. Oggi mi basta guardare le ragazze che vivono questa condizione per comprendere esattamente cosa provano.

Domanda:

“Che scrittrice si sente?”

Risposta:

Di denuncia. Denuncio tutte le violazioni al femminile, le violazioni dell’ambiente. Uno dei bersagli della mia scrittura è il Polo Petrolchimico che si trova a Marina di Melilli, il il secondo Petrolchimico d’Europa che causa una altissima mortalità per cancro e malformazioni.

Sono una giurista e porto avanti queste battaglie a favore delle donne e a salvaguardia dell’ambiente.

Grazie

Tea Ranno è nata a Melilli (Siracusa) nel 1963 e vive a Roma. Èlaureata in giurisprudenza e si occupa di diritto e letteratura. Haesordito con “Cenere”. Finalista del Premio Calvino e Berto, èvincitrice del Premio Chianti. Successivamente ha pubblicato i romanzi: “In una lingua che non so più dire”,  “ La sposa vermiglia”(vincitore del Premio Rea), “Viola Foscari” , “Sentimi” , “ L’ Amurusanza”, “Terramarina”(Premio Città di Erice) e “Gioia mia”.

(Fonte: CasertaSette – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)