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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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cappella

Pietrastornina (AV). Nella frazione Cappella conclusi i solenni festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine

Domenica 21 Luglio sono stati celebrati a Pietrastornina nella Frazione Cappella i Solenni Festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine.

Al mattino, alle ore 9.30, la Santa Messa è stata celebrata dal Parroco Don Giovanni Panichella; in serata, alle ore 19.00, ha presieduto la Santa Messa Monsignor Francesco Iampietro, Vicario generale della Diocesi di Benevento, con la benedizione dei mezzi agricoli.

Hanno partecipato alla Santa Messa ed alla Processione il sindaco di Pietrastornina Dott. Amato Rizzo insieme all’Amministrazione Comunale, il Comandante dei Carabinieri di Pietrastornina e numerosi fedeli da ogni parte del paese.

Il Vicario Mons. Francesco Iampietro ha sottolineato nell’omelia la riscoperta delle tradizioni popolari dopo le restrizioni della pandemia, e l’impegno che attraverso lo scapolare della Vergine Maria ogni cristiano deve rivestirsi di Cristo.

Al termine è seguita la processione accompagnata dalla banda musicale di Pannarano e al rientro atto di affidamento alla Vergine Maria con omaggio floreale dei bambini.

Il parroco Don Giovanni ringrazia le autorità civili e militari, i vari gruppi parrocchiali e tutti i fedeli che hanno partecipato.

Tantissimi i fedeli che onorano ogni anno la Beata Vergine Maria del Carmine, tanti infatti ritornano da lontano per vivere nella comunità i Solenni Festeggiamenti, da diverse testimonianze e ricordi la venerazione della Madonna si è tramandata di generazioni in generazioni: molti anni fa ci si andava a piedi attraverso i campi, ricordano anche alcuni la chiesa come chiesa dove hanno trascorso l’infanzia, ottanta anni fa andavo con mia nonna Giuseppina, salivo a piedi dalla frazione detta i cuoppoli, prosegue la testimonianza di qualche concittadino.

(Giovani Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

S. Leucio del Sannio (BN). Madonna di Fatima, Cappella: celebrato il primo anniversario dell’edificazione

In Via Ariarella-Piano Alfieri in San Leucio del Sannio nella serata di sabato 13 luglio alla presenza della cittadinanza numerosa, in un luogo immerso tra il verde della natura accogliente per la preghiera ed il ritrovo, il raccoglimento, dopo la recita del Santo Rosario, il Parroco di San Leucio del Sannio, Don Michele Villani, ha celebrato la Santa Messa in onore della Madonna di Fatima, ed in ricordo del primo anniversario della edificazione e intitolazione della Cappella alla Vergine Maria di Fatima, realizzata grazie al concittadino Franco Iannace, che ha realizzato un luogo dove anziani, ammalati e giovani si possono recare per stare un po’ in tranquillità con il Signore, un luogo dove in serenità si recita il Santo Rosario e si ascolta la Santa Messa, tutto in concordia con i dettami della Chiesa.
Nel corso della celebrazione eucaristica Don Michele ha invitato i presenti ad essere come Maria, a riconoscere le grandi cose che Dio compie nella nostra vita, fiduciosi nel Padre; in questa celebrazione dedicata alla Madonna di Fatima nella ricorrenza del primo anniversario, prosegue Don Michele, ci affidiamo come comunità alla Madonna e preghiamo perché Suor Lucia, venga santificata anche lei insieme a Giacinta e Francesco, ai quali innalziamo la nostra preghiera, perché in modo particolare i nostri giovani possano imitarli nella loro vita e possano rappresentare per essi un motivo di impegno maggiore nel loro cammino di fede.
Il Signore come proclamato nella pagina del vangelo odierno manda i suoi discepoli a due a due nel mondo intero a evangelizzare, ad ungere gli ammalati che venivano guariti, anche noi siamo mandati ad annunciare la parola di Dio e metterla in pratica, ad essere missionari, annunciatori della buona novella, non solo nel mondo ma verso chi ci circonda, ad iniziare nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità testimoniando l’amore di Dio.
Questa unzione degli ammalati di cui parla il vangelo, può avere per noi oggi un’altro significato che ci riguarda molto da vicino, ovvero la capacità di dare conforto, sostegno a chi è nelle difficoltà, a chi soffre, a chi non sta bene, quindi l’unzione è anche tenerezza, vicinanza, donarsi a qualcuno, all’altro, magari tramite anche una telefonata, una visita, avendo la consapevolezza di essere non superiori agli altri, ma nell’essere umili, nel fare la volontà di Dio, offrendo a Maria le nostre difficoltà, i nostri problemi, le nostre infermità e malattie.
Un grazie a Franco Iannace che un anno fa grazie alla sua opera ha donato alla comunità di San Leucio del Sannio e a chi vorrà recarsi per pregare insieme la Madonna di Fatima ed il Signore, ascoltando il creato nello Spirito di San Francesco d’Assisi, questo piccolo tempio in onore della Madonna e di Dio, segno del suo grande amore e fede, un grazie a tutti coloro che dal 13 maggio ogni 13 del mese, uniti vi ritornano per onorare la Madonna di Fatima in ricordo dell’apparizione ai tre pastorelli, un grazie a tutti i collaboratori ed al Parroco pastore della nostra Chiesa sempre presente e vicino alla comunità, guida sicura che ama il suo popolo che Dio gli ha affidato.
(Giovanni Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

S. Leucio del Sannio (BN). Cappella Madonna di Fatima: sabato primo anniversario dell’intitolazione

A San Leucio del Sannio il Primo Anniversario della edificazione e intitolazione della Cappella alla Madonna di Fatima.

Sabato 13 Luglio 2024 alle ore 20.00 in Via Ariarella/Piano Alfieri in San Leucio del Sannio, sarà celebrata dal Parroco di San Leucio Don Michele Villani, la Santa Messa in onore di Nostra Signora del Santo Rosario di Fatima e la celebrazione del primo anniversario della edificazione ed intitolazione della Cappella alla Madonna di Fatima.

San Leucio del Sannio ha la sua Cappella dedicata a Nostra Signora del Rosario di Fátima, grazie a Franco Iannace nato a San Leucio del Sannio il 12 maggio 1954 dove tuttora risiede, ex impiegato presso il Tribunale di Benevento, ora in pensione, impegnato in passato nello sport a livello dirigenziale con la locale formazione di calcio, nell’Associazione Pro Loco ed anche nelle attività dell’Azione Cattolica.

Hha fatto parte, inoltre, del Coro della Chiesa di San Leucio del Sannio e si diletta a scrivere testi per canzoni e, da qualche anno, preghiere raccolte, in parte, nel volume “Camminare insieme a Gesù, Maria di Medjugorie e San Pio da Pietrelcina” edito nel 2017.

Tra i suoi progetti realizzati c’è “L’idea” della Casa della Preghiera di: “Maria del Santo Rosario, Gesù, e San Pio Da Pietrelcina”; la  realizzazione di un luogo dove anziani, ammalati, giovani possano andare e stare un po’ in tranquillità con il Signore, un luogo, dove, in serenità, si possa recitare il Santo Rosario ed ascoltare la Santa Messa, tutto in concordia con i dettami della Chiesa, ovvero “La casa della Preghiera”.

Questa idea è stata inserita a mo’ di schema nel volumetto realizzato, so già che questo progetto non sarà semplice da realizzare, raccontava Iannace, ma come diceva San Pio da Pietrelcina: ‘Tu prega, perché al resto ci penso io, questo progetto è stato dunque realizzato ed è divenuto realtà, lo dedico a mio padre e a mia madre, persone umili e semplici, forti nel carattere, pieni di fede e di carità, pregando e affidandosi sempre a Gesù, alla Madonna del Rosario e a S. Antonio da Padova hanno avuto lunga e serena vita.

Il loro esempio, rimane sempre vivo in me come, certamente, anche in mio fratello“.

Si possono seguire le attività della Cappella attraverso il sito internet:

https://sites.google.com/view/cappellanostrasignoradifatima/home-page?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR2K3CeD-LGVE_c9qV_Nl-nMMDPKkYE3IzkdoGFOaBoKewysGXqVbKEi5-g_aem_ua5Wa3_AZD_AhPD0g51DHg” e attraverso le pagine social Facebook ed Instagram.

Un pensiero nel primo anniversario lo rivolge anche il Parroco Don Michele Villani a corredo del sito internet dedicato alla Madonna di Fatima, che ricorda: “Una chiacchierata tra amici, a Benevento, nel lontano 2017, mentre parlavamo della necessità di un’edicola da erigere alla Madonna, sentii parlare di un certo Franco Iannace, di San Leucio del Sannio, ex cancelliere del tribunale di Benevento, che era molto sensibile alla raccolta di preghiere, particolarmente quelle dedicate a Gesù, alla Madonna e a San Pio da Pietrelcina.

Non potevo immaginare che di lì a poco, sarei andato a condurre, pastoralmente, quella Comunità, dopo aver lasciato la Parrocchia della Santissima Addolorata di Benevento completando così il mio cammino sacerdotale.

Qui ho conosciuto il Franco di cui accennavo prima, ho sperimentato di persona il suo amore a Gesù, Maria e San Pio, siamo diventati ottimi amici, mi ha più volte confidato un suo desiderio, che poi è diventato progetto, e subito dopo una bellissima ‘Cappella’ da erigere alla Madonna in aperta campagna! E così, anche sostenuto da me e da alcuni amici, il 25 giugno 2023 ho avuto la gioia di benedire l’altare e celebrare la 1^ Santa Messa. Da allora, la Cappellina dedicata alla Madonna di Fatima, è diventata sempre più un punto di incontro e un luogo di preghiera e silenziosa meditazione!

Personalmente devo confessarvi che è bello vedere persone che, in macchina o a piedi, vi si dirigono col desiderio di raccoglimento in un angolo bello, silenzioso, alberato e sereno!

Ultimamente vedo anche tante persone che vengono da altri paesi per la recita del Santo Rosario il 13 di ogni mese o per la Celebrazione dell’Eucarestia. Se Franco ha evidenziato il suo amore per la madre di Dio realizzando per Lei lo splendido angoletto di preghiera e di meditazione, io affido costantemente a Lei e ai pastorelli di Fatima l’intera Comunità di San Leucio del Sannio perché non perda mai di vista quella che è la meta della vita di ogni cristiano, la gioia di vivere eternamente con suo figlio Gesù. C’è ancora tanto da fare per rendere migliore ambiente e cappella, ma è già un punto di richiamo molto importante e significativo, vi invito a partecipare alla Santa Messa in onore della Madonna e nel ricordo del Primo Anniversario della realizzazione della Cappella della Madonna di Fatima“.

(Giovanni Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Reggia di Caserta – Cappella Palatina oggi alle  ore 17.30






 

 

Reggia di Caserta – Cappella Palatina oggi alle  ore 17.30

Dopo l’ avvio con il concerto di sabato 18 maggio alla Cappella Palatina in concomitanza con la Notte Europea dei Musei, ospite d’eccezione  Simon Zhu, Premio Paganini 2023, la Primavera Mozartiana alla Reggia di Caserta prosegue sabato 25 maggio alle ore 17.30 con il concerto dell’Orchestra da Camera di Caserta, diretta da Antonino Cascio e con la partecipazione dell’oboista Hyun Jung Song, affermatesi nel 2023 all’International Oboe Competition di Tokyo e “in residence” presso l’Accademia dei Berliner Philarmoniker. In programma il Divertimento n.3 KV 138 e il celebre concerto in do maggiore KV 314 per oboe e orchestra, di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia n.82 / l’Orso di Franz Joseph Haydn. Composta nel 1786 ad Esterhazy, la Sinfonia è elencata come la prima delle sei sinfonie “parigine” di Haydn, così denominate perché commissionategli da “Les Concerts de la Loge Olympique” di Parigi, e ivi eseguita nel 1787 con strepitoso successo. La Primavera Mozartiana alla Reggia Vanvitelliana proseguirà nel mese di giugno con tre concerti degli ensemble dell’Orchestra; in programma trascrizioni cameristiche di brani sinfonici – prassi assai diffusa all’epoca, per una dimensione domestica del “fare musica” -, divertimenti per Harmonie Ensemble e concerti di autori napoletani dell’epoca di Mozart.

 

Dalla Reggia di Caserta la Primavera Mozartiana si spanderà anche “in Terra Laboris… sulla via di Mozart,  ideale riproposizione della presenza di Mozart in Terra di Lavoro del Maggio 1770: venerdì 24 maggio ad Aversa presso la Chiesa di S. Antonio con il recital Hyun Jung Song e domenica 26 maggio alle ore 10.45 a  Capua presso la Chiesa di S. Domenico con la replica del concerto dell’Orchestra da Camera di Caserta e Hyun Jung Song…

 

I concerti alla Cappella Palatina della Reggia di Caserta sono inclusi nel costo ordinario del biglietto di ingresso o abbonamento al Sito fino a esaurimento posti, mentre quelli in Provincia sono ad ingresso libero

 

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Botricello (CZ). Offre loculi della cappella familiare per tumulare dei migranti morti in mare: premiata da Mattarella

Nonna Nicolina ha offerto loculi della propria tomba di famiglia ai migranti vittime del naufragio dello Steccato di Cutro, Mattarella la premia. Lo Sportello dei Diritti: “Un esempio per tutti”.

‘Eroina della vita quotidiana’ premiata dal Presidente della Repubblica.

Sergio Mattarella, come ogni anno, ha conferito, motu proprio, onorificenze al Merito della Repubblica italiana a cittadini e cittadine che si sono distinte per attività volte a contrastare la violenza di genere, per un’imprenditoria etica, per un impegno attivo anche in presenza di disabilità, per l’impegno a favore dei detenuti, per la solidarietà, per la scelta di una vita come volontario, per attività in favore dell’inclusione sociale, della legalità, del diritto alla salute e per atti di eroismo.

Come è stato per la signora Nicolina Parisi, di Botricello, che davanti alle immagini televisive della tragedia che si consumò all’alba del 26 febbraio dello scorso anno a Steccato di Cutro, non ci pensò due volte e decise di mettere a disposizione alcuni loculi della cappella di famiglia.

Un gesto rappresentativo, si afferma nella motivazione del Quirinale, dello “spirito di solidarietà mostrato dalla popolazione calabrese nell’offrire un aiuto dopo il terribile naufragio”.

Vedova da 12 anni, madre di tre figli e nonna di cinque nipoti, la signora Nicolina, che ha gestito uno storico atelier di moda a Botricello, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello ‘Sportello dei Diritti‘, dice di accogliere ‘con dignità e umanità’ l’onorificenza ottenuta ‘nella speranza, aggiunge, che possa servire a dare voce a chi soffre in silenzio”.

Nicolina, peraltro, è stata sempre animata da una profonda fede religiosa che l’ha portata ad essere presidente dell’Azione cattolica locale e, negli anni del suo impegno ecclesiale, a ricevere il gagliardetto di Giovanni XXIII dalle mani dell’allora presidente dell’associazione, Vittorio Bachelet.

“Ho una grande fiducia nell’umanità e vorrei che i potenti del mondo abbassassero le loro ali e guardassero negli occhi chi soffre per la fame e per le guerre.

Per quanto mi riguarda, rimarrò quella di sempre, con semplicità, pronta a fare del bene nella carità e nell’umanità, insieme alla consapevolezza che ognuno di noi ha dei doveri da compiere.

Mi sento di essere serva dell’umanità e amica di tutti. E questo è quello che farò fino a quando Dio mi darà gli occhi per vedere ciò che accade nel mondo che ci circonda“.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Treviso. Chiesa di San Francesco: sabato s’inaugura con un convegno la Cappella della Riconciliazione

Sabato 23 dicembre inizia la nuova vita della storica chiesa trevigiana. Il progetto architettonico curato da 593 Studio di Castelfranco Veneto in collaborazione con l’artista e scultore Flavio Senoner.

Nuovo spazio per le confessioni e recupero di una delle più belle volte del Cinquecento.

L’architetto Michele Sbrissa: “Abbiamo cercato un dialogo tra architettura ed il nuovo spirito con cui la Chiesa interpreta il sacramento della Riconciliazione”.

Il progetto era stato presentato un anno fa. Si trattava di recuperare alcuni affreschi storici, tra i più rari e preziosi della Marca Trevigiana. Ma anche di ridare vita alla Penitenzieria, il luogo delle confessioni, per trasformarla nella nuova Cappella della Riconciliazione.

Sabato 23 dicembre alle ore 10 sarà il convegno “La riconciliazione, la bellezza della misericordia” presso la sala Frate Sole della Chiesa di San Francesco, a Treviso, a caratterizzare la giornata di inaugurazione della Cappella della Riconciliazione. Tra i relatori, Fra Oliviero Svanera, Fra Andrea Massarin, Damiana Lucia Paternò, funzionario architetto della Soprintendenza.

Sarà la prima apertura pubblica dello spazio restaurato grazie al progetto architettonico curato dall’architetto Michele Sbrissa di 593 Studio di Castelfranco Veneto, un progetto realizzato in collaborazione con l’artista e scultore Flavio Senoner, realizzato dalla ditta La Nova arredi sacri di Badoere. La giornata inaugurale proseguirà alle ore 17.30 la Santa Messa, con la benedizione presieduta dal Vescovo di Treviso Michele Tomasi; seguirà alle 20.45 il concerto natalizio del Coro Stella Alpina.

Il restauro ha visto protagonista la storica chiesa trevigiana, completata nel 1270. L’edificio, che ospita i Frati Minori Conventuali, di proprietà del Comune di Treviso, è stato sottoposto ad un intervento unitario, che ha previsto anche il restauro dei paramenti murari delle cappelle adibite a penitenzieria e la ricollocazione di un frammento di affresco raffigurante la Madonna col bambino.

La prima parte delle opere, quelle collegate agli affreschi, è stata realizzata tra la primavera e il mese di luglio. Subito dopo, al via i lavori per la Cappella della Riconciliazione che sono terminati a metà dicembre. L’intervento, progettato dall’architetto Michele Sbrissa di 593 Studio, è stato sostenuto da un investimento da parte del Comune di Treviso e della BCC Pordenonese e Monsile.

“La realizzazione del progetto ha accolto e concretizzato in architettura lo spirito nuovo assunto dalla Chiesa nei riguardi della Riconciliazione, concepita ormai non più come momento di penitenza, ma come occasione di accostamento fraterno alla condivisione e al perdono, esperienza di rinascita per lo Spirito e la vita di coloro che vi si avvicinano”, spiega Michele Sbrissa, fondatore dello studio 593 di Castelfranco Veneto che recentemente ha anche realizzato la Peregrinatio Corporis di Pio X, il primo viaggio a tappe dell’urna di un pontefice, che si è spostato da Roma a Riese Pio X, per poi transitare per Padova e Venezia prima di tornare a San Pietro.

«Quest’opera è frutto di un grande lavoro di squadra, che ha dato la possibilità di implementare l’accessibilità e la fruibilità di un luogo a cui tutti noi siamo legati per il suo valore storico, architettonico e spirituale», afferma il sindaco di Treviso Mario Conte. «Importanti sono stati anche i lavori di conservazione degli affreschi, che grazie a questo intervento possono tornare agli antichi splendori. Ringrazio Padre Oliviero Svanera per l’attenzione e la sensibilità, ai progettisti di questo intervento, che hanno lavorato in perfetto equilibrio con la straordinaria bellezza del luogo oltre a BCC Pordenonese e Monsile, che ha voluto contribuire a questo intervento che riconosce e valorizza l’immenso valore di questo edificio».

“Treviso per noi è una piazza importante, sia dal punto di vista economico che sociale”, dice Paolo Loris Rambaldini, presidente della BCC Pordenonese e Monsile. “L’impegno della nostra banca, come indicato dallo statuto del credito cooperativo, è focalizzato sul supporto finanziario a privati e imprese, ma anche al sostegno e alla crescita sociale e culturale delle comunità presenti nei territori di competenza. Con questo spirito, affiancando il Comune di Treviso, ci siamo resi disponibili a sostenere il restauro di questa porzione della chiesa di San Francesco, simbolo della città e punto di riferimento per la comunità cristiana trevigiana”.

Entrando nel dettaglio delle opere, il luogo della Penitenzieria ha perso i confessionali ed è rinato come spazio di preghiera e silenzio. Il progetto architettonico si configura come un complemento di arredo ligneo, indipendente dalle pareti retrostanti della navata. Il volume risulta incastonato all’interno dei paramenti murari tra le due volte, parzialmente delimitato dall’aula attraverso un piano materico in legno di cirmolo, realizzato secondo un’antica tradizione scultorea, lavorato a sgorbia dall’artista Flavio Senoner. Un’elegante croce di rovere termotrattato, retroilluminata, divide in quattro porzioni questo elemento scultoreo, ricercando una relazione visiva e prospettica con la dimensione monumentale della chiesa e della copertura a carena di nave rovesciata.

Entrando poi all’interno della navata laterale lo spazio della cappella è definito da una lunga panca laterale, sempre in legno, che accoglie il fedele, e lo prepara al raccoglimento e alla preghiera. Lo spazio è scandito poi da una croce sempre in rovere termotrattato, sospesa tra pavimento e pareti laterali, un limite visivo che disegna la rinnovata parete di fondo. I singoli confessionali predispongono celebrante e penitente al dialogo e alla condivisione.

Centrale nell’intervento è stato infine il recupero degli antichi affreschi, concentrati sulla volta della prima cappella che presenta un apparato decorativo a grottesche di epoca cinquecentesca, una delle rarissime ancora in buone condizioni di conservazione, a testimonianza dell’enorme valore artistico e culturale conservato all’interno delle mura della chiesa di San Francesco.

SCHEDE DI APPROFONDIMENTO – STORIA 593 STUDIO

593 STUDIO è un’eccellenza nel panorama degli studi di ingegneria e di architettura, impegnato in una missione ambiziosa: costruire il futuro attraverso ricerca, sperimentazione e competenza. Fondata a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, su valori solidi come l’innovazione, la sostenibilità e la collaborazione, 593 STUDIO opera nei settori chiave dell’abitare (residenziale), conservare (restauro), lavorare (direzionale) e condividere (pubblico). Con oltre 15 anni di esperienza in Italia e all’estero, il team multidisciplinare di 593 STUDIO affronta con dedizione progetti complessi, dall’ideazione alla direzione operativa. Tra le prime Benefit Corporation nel settore dei servizi professionali in Italia, l’azienda si impegna a restituire valore alla comunità e all’ambiente.  I progetti di rilievo nell’ambito della conservazione del patrimonio storico e sacro, includono l’ampliamento del complesso Santuari Antoniani di Padova, il restauro delle volte della chiesa San Francesco a Treviso, il piano di recupero per l’ex Monastero delle Clarisse a Castelfranco Veneto, la selezione per il laboratorio-concorso Cappella nel Bosco a La Verna oltre che servizi di consulenza in varie diocesi per percorsi partecipativi comunitari e piani di valorizzazione immobiliare. 593 STUDIO promuove l’innovazione anche in ambito accademico e, in collaborazione con gli Istituti Lasalliani e lo IUAV, promuove e co-finanzia dottorati di ricerca pioneristici nella gestione e recupero dei beni religiosi. La ricerca in ambito tecnologico ed ingegneristico viene svolta in collaborazione con l’International University of Applied Science in Germania.

SCHEDA APPROFONDIMENTO – LA PEREGRINATIO CORPORIS

Le tappe del rientro della salma di Pio X in Veneto sono state coordinate e gestite dal punto di vista logistico da 593 Studio, società di ingegneria di Castelfranco Veneto, nel Trevigiano, che si è avvalsa del supporto tecnico-organizzativo e del personale sul campo di Castel Monte Onlus.

Una sfida-evento analogo di Bergamo e il precedente storico del ritorno di Pio X a Venezia, è solo la terza volta nella storia della chiesa che viene organizzata una Peregrinatio Corporis, per la prima volta a tappe.

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Altamira: la Cappella Sistina del Paleolitico

Quando entriamo gli animali sembrano venirci incontro. Non si muovono davvero, ma la tridimensionalità con cui diversi di essi sono stati realizzati sembra animarli, restituendo loro una vita persa migliaia e migliaia di anni fa.
Siamo nella Grotta di Altamira, Patrimonio Unesco dal 1985, da molti definita la “Cappella Sistina della Preistoria”, di sicuro tra i migliori esempi di arte paleolitica nel mondo, tappa obbligatoria di ogni viaggio nella Spagna del Nord e, in particolare, della Cantabria.

La celebre grotta venne scoperta per puro caso nel 1879 da un archeologo dilettante, Marcellino Sanz de Sautuola, mentre passeggiava nel bosco insieme alla figlia di nove anni. Si narra che fu propria la piccola ad affacciarsi nella grotta e a vedere, con l’aiuto di una torcia, i primi disegni.

Dopo la segnalazione la lunga cavità profonda ben 270 metri venne studiata dall’archeologo Juan Vilanova y Piera dell’Università di Madrid che pubblicò la scoperta in uno studio che fece il giro della comunità scientifica dell’epoca. Al contrario delle aspettative ne ricavò però solo scherno e denigrazione, ritenendo gli altri esperti la sua datazione del tutto infondata e qualcuno addirittura insinuò che si trattasse di un falso commissionato dallo stesso Sautuola.

Solamente 14 anni dopo la sua morte, in seguito al ritrovamento di altri dipinti rupestri, gli archeologi dapprima scettici fecero ammenda per il proprio errore e riconobbero il valore della scoperta.
Gli studi avvicendatisi nel corso di quasi un secolo e mezzo hanno stabilito che le pitture non vennero realizzare in un unico tempo, ma nel corso di migliaia di anni con sovrapposizioni continue, a partire da circa 30.000 anni fa.

Rappresentano principalmente animali come bisonti, cavalli, cervi e maiali selvatici, dipinti con grande maestria e dettaglio con pigmenti naturali come ocra e ossidi di ferro, applicati con le dita o con strumenti rudimentali come bastoncini o pennelli fatti con fibre vegetali o animali. Nella loro esecuzione vennero utilizzate diverse tonalità di colore e furono sfruttati i rilievi naturali delle rocce per conferire alle immagini un effetto tridimensionale stupefacente.
Nel corso del Novecento la grotta, divenuta famosissima, venne visitata da numerosissimi visitatori tanto che alcune pitture iniziarono a deteriorarsi a causa dell’eccessiva presenza di anidride carbonica. Per tale motivo venne chiusa al pubblico nel 1977, limitandone la visita a pochissime persone.

Per tale motivo a poca distanza venne creato un museo al cui interno la grotta è stata fedelmente riprodotta in ogni dettaglio, per dare a tutti la possibilità di vivere l’emozione trasmessa da queste incredibili opere d’arte pervenuteci dalla preistoria più remota.

Va precisato che la visita alla grotta “originale” non è del tutto interdetta. Attualmente vengono accettati 5 visitatori a settimana ed è facilmente intuibile che per far parte di questi pochi fortunati le liste di attesa sono lunghissime.
Rimane da chiedersi perché i nostri antichi progenitori eseguissero queste pitture.
Gli esperti ritengono che in molti casi la loro realizzazione sia stata legata a pratiche rituali o cerimonie religiose. Infatti molto spesso le grotte erano luoghi sacri o spazi utilizzati per scopi rituali, magari legati alla caccia o a credenze spirituali.

Potrebbero essere state utilizzate anche come forma di comunicazione visiva o narrazione, raccontando storie, documentando eventi importanti, o essere state un modo per trasmettere conoscenze su tecniche di riguardanti le attività venatorie oppure ancora, visto l’alto grado di abilità artistica raggiunta, essere semplice espressione artistica e creativa dell’epoca.

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(Fonte: RosmarinoNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Napoli. ”Stereo Art’ da mercoledì sera allo ‘Stereo Mike’ di vico S.Maria a Cappella Vecchia

Curata da Domenico Mandato, allo Stereo Mike, Vicolo Santa Maria a Cappella Vecchia 5, da mercoledì 6 dicembre, ore 19.

L’arte contemporanea “invade” gli spazi dello Stereo Mike da mercoledì 6 dicembre con la rassegna “Stereo Art” curata da Domenico Mandato. Si parte dalle opere di Flavia Bracale (martedì 5 preview per inaugurare la rassegna Stereo Art) realizzate tutte per riuscire con lucida consapevolezza  a guardare il mondo con il proprio specchio, parlando della vita  e il continuo rimando a sé stessa.

L’artista napoletana, classe 90, attraverso una incessante ricerca interiore e visiva, adoperando diversi linguaggi della modernità per indagare il presente e il futuro, realizza lavori che ben si inseriscono nello spazio, che cambia sfumature all’infinito, mentre il motivetto di Bran Van 3000 prende forma tra tavoli e bancone, richiamando  le prime tre note  di “Drinking in L.A. -Hi my name is Stereo Mike” dal 1997 ad oggi: la canzone che ha fatto ballare  tre generazioni. Il locale, che sfida la tradizione con l’estetica anni novanta, fortemente voluta da Domenico Mandato, Claudia Ruffo, Lorenzo Pignata, Ciro Limatola, Gianmarco Rispo, Roy Capasso, Gennaro Boccia,Giò Nardi,Matteo Nissim, Paolo Jandelli, Arturo De Matteo, il cui progetto è stato  ideato dall’architetto Carmine Abate, è diventato un punto di incontro nella città partenopea, un locale dai vetri colorati dove il riflesso di un bicchiere per le mani si fa blu e poi rosso, giallo e violetto.

Ecco perché tra tanti riflessi, Bracale, posiziona sulle pareti figure monocrome di donna che vengono impresse sui supporti, carta di imballaggio e acrilico su tela, da fondi indefiniti, ma decisi e forti cromaticamente. “Sono donne-spiega- dai corpi tesi ed armoniosi, donne forti, ma fragili e delicate come il supporto su cui sono rappresentate. Donne senza occhi che sembrano lo stesso guardare chi le osserva”. “Anime di carta” il titolo della mostra che sarà visitabile fino al 13 dicembre. Dopo la Bracale, si alterneranno altre giovani promesse dell’arte contemporanea in collaborazione con Movart.

L’arte dell’artista si basa sul concetto di pittura intuitiva totalmente incentrata su un  approccio libero, attraverso utilizzo di forme e colori come mezzo per rappresentare ciò che le parole non sono in grado di esprimere. Bracale, con le sue “donne” intende, in un momento così difficile per tutto il mondo, dare un messaggio di speranza che mira a risvegliare il pensiero collettivo di una società che ultimamente ha perso autostima. Il suo, vuole essere un “grido” universale di rispetto reciproco tra le persone, affinché queste vivano in pace tra loro.

Flavia Bracale, artista napoletana classe ’90 è laureata in Ingegneria Edile magistrale con la passione per la pittura ed il disegno sin da bambina. Ultimati gli studi e l’abilitazione come ingegnere, decide di intraprendere la strada dell’artista, inseguendo così la sua più grande passione.

Flavia è totalmente autodidatta, in continua evoluzione e sperimentazione, la sua Arte si caratterizza per i colori vivaci, i tratti decisi ed in prima battuta per un chiaro richiamo alla sua città natale. La sua arte si basa sul concetto di ‘pittura intuitiva’, totalmente incentrata su un approccio libero, attraverso l’utilizzo di forme e colori come mezzo per rappresentare ciò che ‘le parole non sono in grado di esprimere’.

Scheda Tecnica

Artista: Flavia Bracale, Location: Stereo Mike, vicolo Santa Maria a Cappella Vecchia 5, Napoli,  Titolo: ”Anime di Carta”, Curatela “Stereo Art”: Domenico Mandato.

(Daniela Ricci – Annalisa Tirrito – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Per la ‘Virgo Fidelis’, patrona della Benemerita, martedì 21 celebrazione nella Cappella Palatina della Reggia

In occasione della celebrazione della “Virgo Fidelis”, patrona dell’Arma dei carabinieri, il Colonnello Manuel Scarso, Comandante Provinciale di Caserta parteciperà insieme ai carabinieri della provincia, alle autorità civili e militari e a numerosi invitati, alla Santa Messa che sarà Officiata alle 17.30 da S.E. Mons. Pietro Lagnese, Vescovo di Caserta, presso la Cappella Palatina, nella suggestive cornice della Reggia di Caserta.

La scelta della Madonna “Virgo Fidelis”, come celeste Patrona dell’Arma, è da sempre ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto: “Nei secoli fedele”.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Musica al tempo di Vanvitelli’ torna sabato 23 nella Cappella Palatina per le Giornate del Patrimonio

“Musica al tempo di Vanvitelli” per le Giornate Europee del Patrimonio alla Reggia di Caserta sabato 23 settembre ella Cappella Palatina, dalle ore 20, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio.

L’Orchestra da Camera di Caserta diretta da Antonino Cascio e con il flautista Mario Bruno (nel 2022 Primo Premio al Kobe International Flute Competition e Secondo premio all’Ard-Musikwettbewerb di Monaco, due tra le più importanti competizioni flautistiche internazionali) eseguiranno brani simbolo dell’architettura musicale del Settecento: la Sinfonia n.77 in si bemolle maggiore di Franz Joseph Haydn; il Concerto in re maggiore per flauto e orchestra KV 314 di Wolfgang Amadeus Mozarte una spiritosa Sifonia di Antonio Sacchini, questi recensito con eccessiva severità da Vanvitelli, ma il cui giudizio riflette appieno la sua concezione dell’arte: “È andata l’opera di S. Carlo sabato sera con intervento del Re. Si recitò l’Andromaca, cattiva musica di un certo Sacchini. Questi compongono alle piazzate de Teatracci de Fiorentini e poi presumono di saper comporre nelle opere regie…”.

Il concerto, che rientra nel progetto dell’Orchestra da Camera di Caserta per le Celebrazioni Vanvitelliane, si terrà in anteprima venerdì 22 Settembre, ore 20.30 ad Aversa, presso la Chiesa della SS. Trinità, nell’ambito del segmento “Vanvitelli oltre la Reggia”, che propone concerti in località di Terra di Lavoro che conservano testimonianze, riferimenti o ascendenze vanvitelliane.

Il Progetto “Musica al tempo di Vanvitelli”, scelto dal Comitato scientifico nell’ambito del piano di valorizzazione della Reggia di Caserta, si avvale del sostegno del Mic e della Regione Campania e trae spunto da quanto colto dal Sommo Architetto in occasione della rappresentazione al Teatro di San Carlo di Napoli dell’opera Alessandro nelle Indie di Johann Cristian Bach “…Conviene confessare che la Musica non è più privativa dell’Italia. L’armonia, la dolcezza, la grazia, la regolata varietà, e tutt’altro che costituisce Musica e Melodia praticata da questo valentissimo uomo (J.C. Bach) mi ha sorpreso come ogni altro di Napoli”. (Lettera del 16 gennaio 1762).

Vanvitelli, dunque, coglie con sorprendente acume e anticipo il nuovo corso della musica e gli elementi che caratterizzeranno quello che viene comunemente definito lo “Stile Classico”. Il Progetto ha avuto inizio con grande successo la scorsaPrimavera e proseguirà per tutto il periodo delle Celebrazioni.

Il Programma dell’orchestra da camera di Caserta per le Giornate Europee del Patrimonio si completa con un recital di Mario BrunoDomenica 24 Settembre alle ore 11.30 presso il Museo Archeologico di Teano e con la rappresentazione della Serva Padrona di Pergolesi a cura di Ad Parnassum e l’Offerta Musicale di Venezia, sempre presso il Muso di Teano Sabato 23 Settembre alle ore 20.00.

CONCERTI ALLA CAPPELLA PALATINA –  INFORMAZIONI GENERALI

I concerti sono inclusi nel costo ordinario del biglietto diingresso o abbonamento al Sito fino aesaurimento posti.

L’accesso alla Cappella Palatina è consentito dalle ore 17:15 per il concerto del 16 Settembre e alle 19.45 per quello del 23 Settembre.

Il biglietto è acquistabile online su https://ticketone.it./artist/reggia-caserta/oppure in biglietteria in sede.

BIGLIETTI PER IL CONCERTO DEL 23 SETTEMBRE (fascia oraria dalle 19.30) – Biglietto Unico – 2.00 euro

Agli abbonati Reggia Card 2023 non è richiesta la prenotazione. Stessa procedura è richiesta per gli aventi diritto alla gratuità, i quali, in biglietteria alla Reggia, o su https://ticketone.it./artist/reggia-caserta/, devono selezionare GRATUITO ed esibire all’ingresso ladocumentazione comprovante il diritto all’ingresso gratuito.

HANNO DIRITTO ALL’INGRESSO GRATUITO:

Minori di 18 anni; Persone con disabilità; Gruppi scolastici accompagnati dai loro insegnanti; Insegnanti a tempo determinato e indeterminato; Studiosi, docenti e studenti universitari delle scuole del MIC, delle accademie di belle arti, dei corsi di laurea, post-universitari e dottorati di ricerca delle facoltà di Architettura, Conservazione dei Beni Culturali, Scienze della Formazione, Lettere e Filosofia con indirizzo archeologico o storico-artistico; Giornalisti italiani e stranieri; Personale del Ministero della Cultura; Membri International Council of Museums (ICOM);
Operatori del volontariato per attività in convenzione con il MIC; Cittadini italiani residenti all’estero iscritti all’AIRE

CONCERTI AD AVERSA E TEANO

Ingresso Libero – Contact: tel. 0823 361801 – mail: “orchestracaserta@virgilio.it”.

(Marco Pirollo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

 

Cappella Sansevero, Best of the Best

Cappella Sansevero vince il premio Travellers’ Choice Best of the Best 2023 e continus s investire sulla qualità dei servizi ai visitatori

La Cappella Sansevero ha vinto il premio Travellers’ Choice Best of the Best 2023. Il gioiello barocco, nel cuore del centro antico di Napoli, ideato da Raimondo di Sangro settimo principe di Sansevero si aggiudica il più importante riconoscimento di Tripadvisor che ogni anno premia le attrazioni preferite dai viaggiatori in tutto il mondo.

Il premio viene conferito alle esperienze e alle attrazioni con un elevato numero di recensioni e opinioni eccellenti della community di Tripadvisor, raccolte in un periodo di 12 mesi nell’anno precedente. Degli 8 milioni di profili, meno dell’1% riceve il premio Best of the Best, e rappresenta quindi il più alto livello di eccellenza nel settore dei viaggi. Nella classifica delle attrazioni italiane a cui è stato assegnato questo riconoscimento, il Museo Cappella Sansevero si posiziona al sesto posto (link classifica).

 

Un altro importante riconoscimento è arrivato alla direzione del museo nelle ultime settimane: la Menzione Speciale al Premio “Gianluca Spina” 2023 promosso dall’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali e dalla Fondazione Gianluca Spina. 

La Cappella Sansevero, che si era candidata per la categoria Innovazione con il progetto Il nuovo servizio di ticketing e la gestione dei flussi del Museo Cappella Sansevero, ha ricevuto la menzione speciale per aver realizzato un servizio di ticketing e gestione dei flussi fortemente centrato sull’analisi dei dati. Questa strategia ha favorito la riduzione della stagionalità degli ingressi, grazie all’introduzione dell’obbligo di prenotazione online anticipata e una gestione più fluida delle disponibilità di accesso residue.

Per venire incontro alle numerose richieste dei visitatori, e sempre nell’ottica di migliorare il servizio offerto, la Cappella, che custodisce il celebre Cristo velato, nel corso del mese di agosto non osserverà la consueta chiusura settimanale del martedì e resterà aperta al pubblico sette giorni su sette (dal 1 al 31 agosto).

Dedichiamo questi riconoscimenti innanzitutto al nostro personale che si impegna ogni giorno a mantenere alta la qualità di visita alla Cappella Sansevero. Ma anche al nostro pubblico di visitatori ai quali desideriamo garantire un’esperienza unica – ha dichiarato Maria Alessandra Masucci presidente del Museo Cappella Sansevero Il costante lavoro e l’investimento in tecnologie e soluzioni innovative per la nuova piattaforma di ticketing oggi ci rende molto orgogliosi. I riconoscimenti ricevuti confermano ancora una volta l’impegno del Museo nel rendere accessibile al meglio le bellezze che custodisce. Da alcuni anni, al fine di tutelare il nostro patrimonio artistico e di garantire una visita di qualità, abbiamo liberamente scelto di limitare la capienza e, di conseguenza, il numero di ingressi giornalieri. Siamo quindi molto felici di annunciare l’apertura ad agosto sette giorni su sette con l’obiettivo di andare incontro alle richieste dei visitatori augurandoci di accoglierli al meglio.

Per maggiori informazioni: www.museosansevero.it 

Fai clic qui per vedere lo slideshow.

 

 

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(Fonte: Lo Speakers Corner – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Caserta. ‘Musica al tempo di Vanvitelli’ alla Reggia: appuntamento il 10 giugno in Cappella Palatina

Il 10 giugno torna  “Musica al tempo di Vanvitelli”, iniziativa del bando di valorizzazione partecipata della Reggia di Caserta, realizzata dall’Orchestra da Camera di Caserta.
Dopo l’esordio del 20 maggio scorso, il progetto “Musica al tempo di Vanvitelli”, realizzato dall’orchestra diretta da Antonino Cascio, prosegue sabato 10 giugno alle 17.30 nella Cappella Palatina, con la partecipazione, quale solista ospite, del fagottista Paolo Carlini. In programma brani di autori napoletani e d’Oltralpe ispirati alle Celebrazioni vanvitelliane.

Per l’occasione, infatti, saranno proposti l’Overture dall’opera L’Italiana in Londra di Domenico Cimarosa; la Sinfonia n. 83 La Poule di Haydn; il concerto per fagotto e orchestra KV 191 di Mozart. Quest’ultimo è un brano virtuosistico il cui Rondò finale è realizzato con una “regolata varietà” che rimanda a quanto colto da Vanvitelli nella musica d’oltralpe, in particolare di Johann Christian Bach.
“…Conviene confessare che la Musica non è più privativa dell’Italia. L’armonia, la dolcezza, la grazia, la regolata varietà, e tutt’altro che costituisce Musica e Melodia pratticata da questo valentissimo uomo (J.C. Bach) mi ha sorpreso come ogni altro di Napoli”.
L’idea di questo progetto trae spunto, infatti, da quanto lo stesso Luigi Vanvitelli intese in occasione della rappresentazione al Teatro di San Carlo dell’opera Alessandro nelle Indie di Johann Cristian Bach. Il grande architetto percepì il nuovo corso della musica europea e gli elementi distintivi che la caratterizzeranno in seguito.
La partecipazione all’iniziativa rientra nel costo ordinario del biglietto di ingresso/abbonamento al Museo. I biglietti “Serale Appartamenti” dalle 17 hanno un costo di 3 euro. Ultimo ingresso agli Appartamenti Reali è alle ore 18.15.

Restano valide le gratuità e riduzioni come per legge. I biglietti della Reggia di Caserta, contingentati per numeri e fasce orarie, sono in vendita su TicketOne oppure in biglietteria in piazza Carlo di Borbone.

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