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Cancello Arnone. ‘Galvanizzato’ dalla riconferma, il presidente del Circolo ‘Folgore’ rinnova e moltiplica l’impegno

Impegni del circolo Folgore di F.d.I. a difesa dei cittadini  per la sicurezza stradale e per l’ordine pubblico e la difesa dell’ambiente.

Continuando gli impegni per la sicurezza stradale, in data 11 marzo 2025, il coordinatore di F.d.I., ex sindaco, Francesco Di Pasquale ha scritto alla Provincia di Caserta per la strada provinciale che da Castel Volturno arriva a Capua.

Il tratto Cancello ed Arnone-Grazzanise richiede di essere sistemato, perché ci sono pericoli per quanto concerne gli automobilisti.

Il tratto più pericoloso rimane quello che da S. Maria La Fossa arriva a Capua.

Questo tratto va sistemato con urgenza per permettere il normale transito dei veicoli e quindi la sicurezza degli automobilisti.

Per questa strada da anni esiste l’impegno di Di Pasquale.

In data 16.03.2025 Di Pasquale ha inviato una nota alla Provincia di Caserta per la strada O. Salomone, che dal Borgo Appio arriva poi a Brezza (Grazzanise), perché vi sono avvallamenti.

Anche su questa strada vi è sempre stato l’impegno dell’attuale coordinatore di F.d.I.

Giorni fa è stata inviata da F.d.I.  una nota al Comune di Cancello ed Arnone per la pericolosità nel centro del paese, incrocio di via Consolare con via L. Da Vinci sino all’incrocio di via Roma con via A. De Gaspperi.

I veicoli corrono a forte velocità creando problemi di sicurezza e paura.

Questo tratto, compreso il ponte “Garibaldi”, va organizzato nel seguente modo:

Inizio, segnale di 30-40 km/orari, sino alla fine, ovvero incrocio di via Roma con via A. De Gasperi.

Su ponte Garibaldi vanno fatte strisce continue per evitare sorpassi ed anche lì va installato un segnale di km 30-40 orari.

Vicino al ponte Garibaldi, lato Cancello, la striscia pedonale va rifatta e nelle vicinanze vanno messi i segnali di striscia pedonale.

La striscia pedonale ad inizio di via Maria SS delle Grazie, va spostata più avanti e rifatta con tutti gli accorgimenti che regolano il codice della strada.

In data 16.03.2025 il coordinatore Di Pasquale ha ancora scritto al Prefetto di Caserta per mettere nel centro di Cancello il Presidio dei carabinieri, viste le problematiche esistenti e visto che di sera funziona la Compagnia dei carabinieri di Casal di Principe, che dista oltre 14 chilometri da Cancello ed Arnone.

Nella nota, oltre a tutti gli impegni esistenti, si fa riferimento anche alla sottoscrizione di 137 cittadini, che hanno chiesto il Presidio dei carabinieri.

Nella stessa nota si è chiesto ancora al Prefetto un impegno per la bonifica e la valorizzazione del fiume Volturno.

Su questo argomento Di Pasquale è in contatto anche con il Commissario Unico per la bonifica, Roma.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Da Casal di Principe a Cancello Arnone ‘stretta’ della Benemerita: diverse persone nei guai

Il servizio coordinato di controllo del territorio eseguito la notte scorsa dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe e delle Stazioni di Villa Literno, San Cipriano d’Aversa e Cancello ed Arnone, ha consentito, attraverso l’impiego di 10 pattuglie e 35 militari, dislocati nei centri abitati dei rispettivi comuni di competenza, di procedere al controllo di 120 mezzi e all’identificazione di 160 persone elevando, nel contempo, 25 contestazioni per violazioni al codice della strada.

Il particolare servizio, ha inoltre permesso di procedere, nei comuni di Villa Literno e San Cipriano d’Aversa, all’individuazione e all’arresto di due persone, risultate destinatarie di misure cautelari in carcere scaturite a seguito delle ripetute violazioni degli arresti domiciliari ai quali erano già sottoposte.

Nel corso dei controlli i militari dell’Arma hanno anche denunciato, in stato di libertà, tre persone sorprese, di cui due sorprese alla guida di ciclomotori risultati oggetto di furto, nello specifico un Piaggio Free e un Honda SH 150, e il terzo, nel corso di un controllo anti contrabbando, sorpreso a bordo della propria autovettura in possesso di 139 kg di tabacchi lavorati esteri, privi dei previsti sigilli di Stato.  Tutte le sigarette rinvenute sono state sottoposte a sequestro.

Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati accompagnati presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Cancello Arnone. Sequestrato caseificio e 4 milioni ottenuti senza titolo coinvolgendo un comune matesino

I Carabinieri del Gruppo di Aversa hanno dato esecuzione a decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP sede, su richiesta della Procura di S. Maria CV, avente ad oggetto uno stabilimento caseario per la produzione di mozzarella e derivati, nel Comune di Cancello ed Amone (CE) nonché la somma di circa 4 milioni di euro, ottenuti a titolo di finanziamento da Invitalia S.p.A. per la realizzazione dell’impianto in oggetto.

Il provvedimento è stato emesso in quanto sono state ricostruite – sebbene nella fase embrionale delle indagini preliminari – i reati di falso, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche e violazioni della normativa edilizia in relazlone alla realizzazione dello stabilimento oggetto di sequestro.

In particolare, le indagini condotte hanno consentito di evidenziare irregolarità nel rilascio del permesso a costruire per la realizzazione del nuovo impianto produttivo nonché l’induzione in errore dell’Invitalia S.p.A. nell’ambito della procedura relativa alla richiesta di agevolazioni avanzata dalla società in oggetto.

Il permesso a costruire sarebbe stato rilasciato dal Comune di Cancello ed Arnone in assenza di una preventiva Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA), valutazione necessaria nella considerazione che lo stabilimento da realizzarsi sarebbe sorto in prossimità dell’alveo del fiume Volturno, ovvero in prossimità di un’area sottoposta a tutela in quanto ricadente nella rete NATURA2000.

Gli imprenditori si sarebbero adoperati per superare l’assenza della VINCA, già rilevata dall’Ufficio Speciale Valutazioni ambientali della Regione Campania, che avrebbe comportato la non erogazione dei contributi richiesti per la realizzazione dell’impianto dalla società in oggetto ad INVITALIA – Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A., (società partecipata interamente dal Ministero de11’Economia e delle Finanze).

In particolare, ottenevano la disponibilità del Comune di Cancello ed Amone a richiedere alla Regione Campania la delega in materia di valutazione di incidenza ambientale, previa convenzione con il Comune di Castello del Matese, comune già delegato dalla Regione Campania e presso il quale è costituita una Commissione Ambiente.

Ottenuta la delega, la Commissione Ambiente del Comune di Castello del Matese ometteva di procedere ad adeguata istruttoria tecnica sulla richiesta di parere avanzata dalla società nonostante le gravi carenze dello studio ambientale, redatto solo formalmente secondo la normativa vigente.

La Commissione ambiente sarebbe anche stata indotta in inganno dal contenuto di una relazione tecnica asseverata, predisposta dai tecnici di parte incaricati, nel corpo della quale i lavori venivano descritti come “da realizzare”, nonostante l’impianto fosse stato già costruito.

Ottenuto il parere di non assoggettabilità a Vinca, rilasciato illegittimamente dalla Commissione Ambiente del Comune di Castello del Matese, gli imprenditori inducevano in inganno la lnvitalia S.p.A. circa la sussistenza del requisito ex art 19 bis DM 9.12.2014, cosi ottenendo la corresponsione della somma di circa 4 milioni di euro in parte a titolo di anticipazione a fondo perduto ed in parte a titolo di finanziamento agevolato.

Il Tribunale del riesame ha confermato in data odierna il provvedimento di sequestro emesso dal GIP di Santa Maria Capua Vetere

Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e gli odierni indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e che la misura cautelare reale è stata adottata all’esito di un contraddittorio limitato a tale fase procedimentale e che il Giudice della fase processuale potrà anche valutare 1’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.

(Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Santa Maria Capua Vetere – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Cancello Arnone. Schianto mortale sulla provinciale: 20enne identificato e denunciato per omicidio stradale

Si è costituito nel pomeriggio domenicale presso la Stazione Carabinieri di Cancello ed Arnone, nel casertano, il 20enne del luogo che poco dopo le ore 22 di sabato, alla guida della sua Wolksvagen Polo, procedendo a velocità sostenuta lungo la Strada Provinciale 18, all’altezza del km 115, agro del comune di Cancello ed Arnone, ha investito, allontanandosi subito dopo senza prestare soccorso, Cannavale Felice, 28enne di Casal di Principe, che procedeva a piedi lungo la carreggiata.

A causa delle gravi ferite riportate nell’impatto il giovane pedone decedeva sul colpo.

Le immediate indagini sviluppate dai militari dell’Arma hanno portato all’identificazione dell’investitore che, nel corso del pomeriggio, si è presentato spontaneamente in caserma dove è stato escusso e denunciato in stato di libertà per omicidio stradale.

Ulteriori indagini in corso da parte dei carabinieri.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Cancello Arnone. Coordinamento Allevatori: venerdì conferenza stampa e poi incontro col commissario D’Alterio

Altragricoltura, Confederazione per la sovranità alimentare, Coordinamento unitario in difesa del patrimonio bufalino e Rete interregionale “Salviamo l’allevamento di territorio” rendono noto che venerdi 10 è programmata una Conferenza stampa online prima dell’incontro pubblico con il Commissario nazionale D’Alterio.

BRC, TBC e altre zoonosi? no grazie!

Tutto pronto per l’incontro con il commissario nazionale su BRC e TBC dottor D’Alterio venerdì alle 10.30 che però sarà preceduto dall’inaugurazione dello sportello di assistenza agli allevatori e dalla costituzione della rete.

Alle 15.30 conferenza stampa on line dalle sede di Altragricoltura a Cancello e Arnone.

Inizia il programma della due giorni di iniziatrive che culminerà domani alle 10.30 con l’incontro pubblico degli allevatori al Teatro della Legalità di Casal di Principe (Viale Europa 58) con il Commissario Nazionale alla BRC e TBC. dott. Nicola D’alterio cui parteciperanno parlamentari. associazioni, movimenti e i componenti del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino.

Alle 15.30 dalla Sede di Altragricoltura a Cancello e Arnone (Via Consolare 10) durante l’inaugurazione dello sportello di Assistenza agli allevatori, conferenza stampa online con la delegazione degli allevatori di altre regioni arrivati per tenere alle 18 la costituzione della Rete Interregionale.

La conferenza stampa può essere seguita dalle pagine social di altragricoltura: https://facebook.com/altragricoltura

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Cancello Arnone. Resta ‘Guinnessman’ delle petizioni l’ex sindaco Francesco Di Pasquale

Confermata in capo a Francesco Di Pasquale, ex sindaco di Cancello Arnone ed attuale leader del locale Circolo di Fratelli d’Italia la leadership, incontrastata, quale maggior fruitore del diritto di presentare al governo delle petizioni finalizzate al benessere o al miglioramento collettivo, come si evince anche dal recente approccio con lo stesso del sito web “Pagela politica”, dal quale di seguito riportiamo i punti salienti ed inerenti:

Le petizioni dei cittadini al Parlamento sono lettera morta

Che cos’hanno in comune la manutenzione delle fognature con la salute mentale? E la ricerca sulle malattie rare con l’inquinamento dell’aria, oppure il consumo di suolo con l’elezione diretta del presidente della Repubblica? A prima vista, poco o nulla. Ma per centinaia di cittadini la politica dovrebbe intervenire su questi temi, e per dimostrare il loro impegno durante questa legislatura hanno presentato già quasi duemila petizioni in Parlamento. Dietro a una petizione su quattro c’è la stessa persona, come vedremo: un uomo di 75 anni di età con la passione per la politica.

Secondo le verifiche di Pagella Politica, però, finora meno del 2 per cento di queste petizioni è stato preso in considerazione dalla Camera e dal Senato, ed esaminato insieme ad altri progetti di legge. Così la stragrande maggioranza delle petizioni dei cittadini rimane inascoltata, uno storico problema che si ripete da tempo. A questo se ne aggiungono altri: il Parlamento non offre informazioni dettagliate sulle petizioni e sul loro percorso parlamentare, e non esiste un reale confronto con i cittadini che le hanno presentate.

Di che cosa stiamo parlando

Le petizioni sono richieste scritte con cui i cittadini chiedono alla Camera o al Senato di intervenire su determinate questioni, ritenute di interesse generale. La possibilità di presentare petizioni al Parlamento è un diritto previsto dall’articolo 50 della Costituzione. «Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità», recita l’articolo.

Ma a differenza delle proposte di legge di iniziativa popolare, che si possono depositare in Parlamento solo dopo aver raccolto almeno 50 mila firme, per presentare le petizioni non occorre un numero minimo di sottoscrizioni. Ogni cittadino può inviare petizioni per posta o via e-mail agli indirizzi di Camera e Senato, oppure consegnandole a mano agli uffici del Parlamento, sul tema che preferisce, a patto che sia di interesse comune e che quindi riguardi una questione pubblica e non personale.

Il primatista

Alcuni cittadini hanno ottenuto comunque qualche risultato, facendo in modo che le loro petizioni fossero prese in considerazione e abbinate all’esame di diversi progetti di legge.

È questo il caso di Francesco Di Pasquale, 75 anni di età, residente a Cancello e Arnone, un comune di circa 5 mila abitanti in provincia di Caserta, in Campania.

Secondo le verifiche di Pagella Politica, Di Pasquale è il cittadino che ha depositato più petizioni nel corso di questa legislatura: più di un quarto delle petizioni finora presentate tra Camera e Senato (527 su 1.979).
Di Pasquale ha presentato petizioni sulle materie più svariate, dall’ambiente alla sicurezza, dalle tasse al lavoro, e anche le cinque petizioni esaminate insieme al disegno di legge di riforma del Codice della strada sono opera sua.
Queste cinque petizioni chiedevano di introdurre misure per prevenire gli incidenti stradali e norme più stringenti per la guida dei monopattini elettrici. 

La passione di Di Pasquale per le petizioni viene da lontano. «Faccio politica a livello locale da quando avevo 15 anni, quando mi sono iscritto per la prima volta a la Giovane Italia, l’organizzazione studentesca del Movimento Sociale Italiano e la mia passione è sempre stata quella di inviare lettere e petizioni alle istituzioni, ai singoli politici, anche di notte se capita», ha spiegato Di Pasquale a Pagella Politica. Il Movimento Sociale Italiano è il partito di ispirazione neofascista fondato dai reduci della repubblica sociale italiana nel 1946, da cui è nata poi Alleanza Nazionale nel 1995 e nel 2013 Fratelli d’Italia.

Nel 1975, proprio con il Movimento Sociale Italiano (MSI), Di Pasquale è diventato sindaco di Cancello e Arnone, incarico che ha mentenuto per circa due anni e mezzo, per poi dimettersi per questioni politiche. Di Pasquale ha comunque continuato il suo impegno politico a livello locale nel MSI, aderendo ad Alleanza Nazionale, al Popolo della Libertà e infine a Fratelli d’Italia, di cui dal 2013 è il responsabile politico a Cancello e Arnone. «Nella mia vita ho sempre cercato di portare le istanze dei cittadini all’attenzione della politica ai più alti livelli, e grazie alle migliaia di petizioni che ho presentato in questi anni ormai sono abbastanza conosciuto nei palazzi», ha raccontato Di Pasquale.

L’importanze delle conoscenze

Secondo Di Pasquale, allo stato attuale è molto difficile per un cittadino qualsiasi far sì che una petizione sia ascoltata dal Parlamento e presa in considerazione. «Oltre alla costanza nel presentare le petizioni, servono inevitabilmente delle conoscenze e dei legami. Grazie al mio impegno politico conosco tanti politici a livello locale e diversi parlamentari di Fratelli d’Italia campani, tra cui i deputati Gerolamo Cangiano, Marco Cerreto e il sottosegretario Edmondo Cirielli. Loro spesso mi ascoltano e cercano di dare voce alle mie richieste, magari anche con delle interrogazioni parlamentari, ma per un cittadino che non ha conoscenze politiche e contatti è molto difficile sperare che la propria petizione sia presa in considerazione», ha aggiunto Di Pasquale.

Al di là della scarsa attenzione da parte della politica, secondo alcuni il problema principale è che, per come sono le regole attuali, le petizioni non sono efficaci. «Le petizioni sono a oggi uno strumento molto debole proprio perché non c’è nessun obbligo di esaminarle da parte dei parlamentari. Se non ci sarà un rafforzamento, il rischio è che le petizioni siano in balia del lobbying, ossia della capacità di gruppi organizzati di portare avanti determinate petizioni grazie alle loro relazioni con i parlamentari», ha spiegato a Pagella Politica Lorenzo Mineo, responsabile delle iniziative sulla democrazia dell’Associazione Luca Coscioni, che si batte per la libertà di ricerca scientifica su vari temi, dal fine vita alla disabilità, dal diritto all’aborto alla cannabis terapeutica.

Negli ultimi anni, attraverso diversi suoi rappresentanti, l’Associazione Coscioni ha presentato varie petizioni al Parlamento sui temi della sua attività, ma nessuna ha avuto fortuna. «Alcune di queste sono state lette in aula, altre nelle commissioni competenti, ma oltre non si è andato», ha confermato Mineo.

Più trasparenza ed efficacia

Le petizioni sono uno strumento di democrazia diretta presente anche in altri Stati europei, compreso il Parlamento europeo. E proprio il Parlamento europeo ha adottato per l’esame delle petizioni dei cittadini un sistema per certi versi più trasparente ed efficiente rispetto al Parlamento italiano.

Il diritto dei cittadini europei di presentare petizioni è previsto dagli articoli 2024 e 227 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) e dall’articolo 44 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Tutti i cittadini dell’Ue possono presentare petizioni al Parlamento europeo per chiedere l’intervento delle istituzioni europee sulle questioni riguardanti la comunità europea. A differenza che in Italia, a livello europeo le petizioni sono esaminate da una commissione specifica, ossia la Commissione per le petizioni, di cui fanno parte 35 parlamentari europei secondo i rapporti di forza tra i gruppi politici del Parlamento europeo.

Fonti del Parlamento europeo hanno spiegato a Pagella Politica che, dopo l’esame preliminare degli uffici tecnici, una petizione viene discussa tra i membri della Commissione per le petizioni, che convocano i cittadini che hanno presentato la petizione per un’audizione per spiegare le loro ragioni. A seguire, viene convocato un rappresentante della Commissione europea competente per materia per spiegare che cosa ha fatto finora la Commissione Ue sull’argomento che affronta la petizione. Successivamente, ogni gruppo politico della Commissione per le petizioni esprime il proprio parere sulla petizione e alla fine viene data la risposta sulla base del parere prevalente.

Le risposte a una petizione possono essere diverse. Per esempio, la Commissione per le petizioni potrebbe decidere di concludere l’esame della petizione stabilendo che i vertici europei hanno dato risposte sufficienti alle richieste dei cittadini. Al contrario, la Commissione potrebbe tenere aperto l’esame della petizione chiedendo ulteriori approfondimenti agli uffici tecnici del Parlamento europeo o promuovendo un’indagine specifica nello stato membro dei cittadini che hanno presentato la petizione.

A livello europeo, le petizioni possono anche spingere il Parlamento europeo ad approvare risoluzioni per invitare gli Stati a intervenire e a prendere posizione su questioni specifiche. Questo è avvenuto per esempio il 12 luglio 2023, quando il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione che invitava il Consiglio europeo ad approvare l’ingresso di Romania e Bulgaria nella cosiddetta “area Schengen”, ossia l’area di libero scambio senza controlli alle frontiere terrestre e marittime che comprende tutti i Paesi dell’Unione europea, tranne per l’appunto Romania e Bulgaria. La risoluzione è nata proprio da due petizioni di cittadini romeni, una del 2023 e una del 2015, che lamentavano di essere discriminati da anni per il fatto di dover subire controlli alle frontiere in uscita dalla Romania verso altri Paesi Ue. In particolare, le petizioni contestavano la posizione dell’Austria che per anni all’interno del Consiglio dell’Unione europea ha posto il veto contro l’ingresso di Romania e Bulgaria nell’area Schengen.

Dopo l’approvazione della risoluzione, a dicembre 2023 l’Austria ha dato il via libera ad accogliere i due Paesi nell’area Schengen, eliminando i controlli aerei e marittimi ma mantenendo quelli terrestri. Un anno dopo, il 12 dicembre 2024, l’Austria ha espresso parere favorevole all’eliminazione pure dei controlli terrestri dal 1° gennaio 2025. In passato l’Austria si era sempre opposta all’ingresso di Romania e Bulgaria nell’area Schengen perché temeva che da questi Paesi, riducendo i controlli alle frontiere, sarebbero entrati più migranti.

Insomma, al contrario che in Italia, a livello europeo le petizioni sono prese in considerazione e possono avere un peso nelle scelte dei vertici comunitari. Tra l’altro, ogni anno la Commissione per le petizioni elabora poi un report sulla propria attività e sulle petizioni esaminate. L’ultimo report della Commissione per le petizioni è stato pubblicato a luglio del 2023 e i dati si riferiscono all’anno 2022. Secondo questo report, nel 2022 sono state presentate al Parlamento europeo 1.217 petizioni. Quelle di cui è stato concluso l’esame sono 890 (il 73 per cento), mentre quelle per cui l’esame è ancora in corso sono 327 (27 per cento). L’anno prima, nel 2021, la Commissione per le petizioni del Parlamento europeo aveva esaminato invece 1.392 petizioni, concludendo l’esame di 1.118 richieste (80 per cento) e lasciandone aperte 274 (19 per cento).

Il report aggiornato al 2023 non è ancora stato pubblicato ma, secondo quanto comunicato da fonti del Parlamento europeo a Pagella Politica, sarà approvato nelle prossime settimane. Il ritardo è dovuto al fatto che a giugno si sono tenute le elezioni europee e anche la Commissione per le petizioni è stata rinnovata nella sua composizione.

(di Federico Gonzato estratto da: https://pagellapolitica.it/articoli/petizioni-cittadini-parlamento-ignorate?fbclid=IwY2xjawHRIvtleHRuA2FlbQIxMQABHVAr51lOVWrwZoNclbFrU5vcjltFnRm2y2fUoLE2MRAPT-tsZ2EEQqATDA_aem_YA4QfqDwCfQCKy7w4v0p-g/  – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

Cancello Arnone. Pubblica illuminazione, disservizi continui: l’ex sindaco Di Pasquale adisce il Prefetto

Il presidente del Circolo FdI “Folgore” Francesco Di Pasquale, ex sindaco, scrive al Prefetto di Caserta per i disservizi all’impianto di pubblica illuminazione, di via L. Settembrini; questa la nota inviata:
Lettera aperta Al Sig. Prefetto di Caserta.
Il sottoscritto Francesco Di Pasquale, presidente del circolo Folgore di F.d.I. di Cancello ed Arnone;
facendo seguito a note precedenti per i disservizi continui all’impianto di pubblica illuminazione di via L. Settembrini,  con la strada al buio, eccetto il primo tratto, con n. 4 lampioni accesi;
poiché  capita anche che l’impianto a volte è  acceso di giorno, ma non di notte, ovvero anche giorno e notte;
a volte l’impianto si accede intorno alle ore 19, 00, mentre i primi 4 punti luce si accendono intorno alle ore 17,00;
considerato che non si può  vivere al buio, specie per I problemi che vi sono nella strada e per il momento particolare che si vive;
chiede alla S V. un intervento urgente perché  sia ripristinato la funzionalità  dell’impianto di pubblica illuminazione.
Tantissimi sono gli impegni che Di Pasquale, in qualità di responsabile politico locale di F.d.I.  porta avanti.
In questi giorni sta scrivendo e telefonando a tutte le istituzioni per la bonifica sotto il ponte Garibaldi delle vecchie strutture dei ponti in ferro e legno, bombardati dall’ultimo conflitto mondiale, che sono un ostacolo alle piante, che portate dal fiume si accumulano sotto il ponte.
Contemporaneamente sta continuando la battaglia per la pulizia e bonifica degli argini e delle zone demaniali del fiume Volturno del territorio di Cancello ed Arnone.
Qui esiste anche una discarica continua, centro del paese, tratto che dal ponte Garibaldi arriva alla via E. Fieramosca.
La problematica è statq portata a conoscenza di tutte le istituzioni, anche nazionali e regionali.
Ultimamente, dopo le note spedite alla Provincia, Regione, Prefettura, Ministero dell’Ambiente, è stata inviata anche una nota al Presidente del Consiglio dei Ministri, per tutte le situazioni che riguardano il fiume Volturno, chiedendo anche un impegno per la valorizzazione del fiume.
Sono state anche inviate note al comune di Cancello ed Arnone per l’incrocio di via Roma- via Maria SS delle Grazie, affinchè le strisce pedonali, che costituiscono un pericolo per le persone, siano rifatte più all’interno della strada.
L’altra nota riguarda le strisce pedonali in via Roma, vicinanza ponte Garibaldi, che vanno rifatte, e va messa anche la giusta segnalazione verticale.
Di Pasquale, che è il recordman nazionale di petizioni al Parlamento Italiano, continua ad inviare istanze per diverse problematiche; nel D. L. della sicurezza stradale n. 5 petizioni sono state abbinate a questa norma di legge.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Cancello Arnone. Francesco Di Pasquale, ex sindaco e presidente del circolo FdI, illustra le iniziative politiche

Circolo Folgore di F.d.I: il presidente Francesco Di Pasquale, ex sindaco, illustra le iniziative politiche del partito.

Problematiche idriche, monumento ai caduti, sicurezza stradale, sicurezza cittadini ed ordine pubblico, biodigestore, ambiente e territorio per la vivibilità e per lo sviluppo economico.
Continuano gli impegni del circolo di F.d.I.

Il presidente Francesco Di Pasquale elenca le iniziative recenti e quelle in atto.

A-PROBLEMATICHE IDRICHE.
In data 01.08.2024 ancora un intervento per le problematiche idriche che esistono nel nostro paese. E’ stata inviata una nota al Prefetto, al Presidente della Regione Campania, al Presidente del Consorzio Idrico di Caserta, chiedendo la Conferenza dei Servizi per affrontare e risolvere la problematica che continua a creare problemi di varia natura ai cittadini. E’ ormai una situazione antica che continua. La rete idrica Falciano- Cancello ed Arnone è la principale responsabile di quanto succede nel paese. Quasi 1.000 lettere scritte da oltre 40 anni di impegni continui e varie e continue iniziative. I cittadini continuano ad avere le cisterne con i motorini per portare l’acqua all’interno delle abitazioni, cosa che da anni ha comportato, e continua, spese extra maggiori di quanto si paga per il servizio.

B-MONUMENTO AI CADUTI.
A seguito dell’ipotesi di un referendum popolare per lo spostamento del monumento, da P. Municipio a Piazzetta S. Francesco (Via G. Mazzini), il circolo di F.d.I., come noto, si riunì e fece un comunicato ribadendo che il monumento non andava spostato, perché storia e tradizione consolidata del popolo di Cancello ed Arnone, e perché non esistono allo stato condizioni, ovvero proposte, discussioni di cittadini, che possano avvalorare il referendum. Il direttivo di F.d.I. inviò una lettera al Comune per essere ascoltato, e non si è avuto riscontro. F.d.I. si è anche espresso sulla festa della mozzarella, agosto 2024, perché interessasse tutto il paese, come sempre, ma che soprattutto tale evento fosse soprattutto valorizzazione del territorio e delle attività presenti nel paese.

C-SICUREZZA STRADALE.
Da sempre impegnato per la sicurezza stradale, proponendo negli anni passati anche che si facesse il Piano Traffico, Di Pasquale, a nome del partito ha inviato una nota per il perfezionamento della segnaletica stradale orizzontale, strisce pedonali, incrocio in Via Maria SS delle Grazie- Via Roma, ed in Via Roma, vicino al ponte Garibaldi.
In passato, pubblicato anche su Teleradio-news, è stata fatta diverse volte la segnalazione- proposta per una giusta segnaletica davanti alla Chiesta ed alla Piazzetta S. Francesco, perché vi era pericolo. Successivamente sono stati fatti alcuni interventi.

D-ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA CITTADINI.
Continua l’impegno per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. Ultimamente, in data 02.06. 2004, è stata inoltrata al Prefetto di Caserta la sottoscrizione per il Presidio dei Carabinieri nel centro di Cancello (Cancello ed Arnone).

E-AMBIENTE E TERRITORIO. Dopo l’ultimo intervento della Provincia di Caserta, intervento di emergenza, per quanto riguarda gli argini e le zone demaniali del fiume Volturno, ma solo sul tratto di Cancello, vicino al ponte Garibaldi, è stata inoltrata in data 25.07.2024 una sottoscrizione al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Campania, alla Prefettura di Caserta, alla Provincia di Caserta, per la difesa e la valorizzazione del fiume Volturno. Si è continuato a scrivere poi alla Regione Campania, alla Prefettura di Caserta, alla Provincia di Caserta ed altre istituzioni per il problema dei rifiuti nel tratto di argine che da ponte Garibaldi arriva all’incrocio di via E. Fieramosca. Inoltre, è stata presentata una petizione al Parlamento Italiano perché il Volturno diventi Parco Nazionale. Già nel 2.000 è stata presentata la proposta del Parco Nazionale del Volturno. E ci sono da sempre iniziative; e c’è stato pure nel 2014 un Convegno a Grazzanise, organizzato in collaborazione con il Cocevest per la valorizzazione del fiume Volturno. Contemporaneamente, in data 31 luglio 2024, è stata inviata una nota alle Scuole di Cancello ed Arnone e p. c. al Prefetto di Caserta ed al Provveditore agli studi di Caserta, perché il Volturno diventi materia di studi nelle scuole- Richiesta di un progetto educativo per la valorizzazione ed il recupero del fiume Volturno. Alla regione è stata presentata la proposta per l’istituzione del Parco Regionale della Campania del fiume Volturno.

F-BIODIGESTORE, LOC. CANCELLO.
Il partito di F.d.I. aveva annunciato un comunicato, che arriva, comunque già dopo avere espresso opinioni in merito da parte dei dirigenti locali. Ci è stata una consultazione con iscritti e simpatizzanti. Vi è da parte di F.d.I. un ‘attenzione particolare verso il problema della realizzazione del biodigestore e di altre strutture. F.d.I. ritiene che questo problema andava discusso insieme sin dall’inizio per eliminare le preoccupazioni e per confrontare le varie opinioni. Le preoccupazioni riguardano soprattutto la sicurezza dei rifiuti, la quantità dei rifiuti e dei Comuni che verranno a scaricare, la certificazione dei rifiuti, il controllo, il percorso dei rifiuti. Esiste già una situazione critica per quanto concerne il problema traffico nel centro del paese. F.d.I. esprime parere negativo al biodigestore. Comunque si sta formando il Comitato dei cittadini, che sta seguendo attentamente la situazione e prenderà di volta in volta le iniziative necessarie.

G-ALTRE INIZIATIVE.
Presentate diverse note per affrontare le problematiche degli allagamenti nel centro del paese, provvedendo, specie nel periodo estivo, prima delle piogge, per la pulizia delle caditoie e delle fogne, ma facendo un monitoraggio completo di tutta la rete fognaria per vedere le criticità esistente ed intervenire per risolverle. Sono state anche fatte richieste per la disinfestazione e derattizzazione nei periodi caldi.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Cancello Arnone. Volturno, argini e zone demaniali, la spunta Di Pasquale: bonifica imminente

Francesco Di Pasquale, ex sindaco e presidente del circolo Folgore di F.d.I., dopo una telefonata con la Provincia, di lunedì 27 marzo 2023, annuncia i che i lavori di pulizia- bonifica degli argini e zone demaniali del fiume Volturno, per un importo oltre i 40 mila euro, avranno inizio a primavera inoltrata, maggio- massimo inizio giugno.

Come da richiesta inoltrata, i lavori riguarderanno.
Centro di Cancello.
Via Giovanni XXIII, cioè tratto ponte Garibaldi, inizio via E. F ieramosca .
Tratto ponte Garibaldi, ponte della ferrovia.

Centro di Arnone.
Dal ponte Garibaldi alla stazione ferroviaria.
Dal ponte Garibaldi alla Cappella di San Biagio, all’incirca.
E’ dal 1997 che Di Pasquale ha iniziato a fare pulire- bonificare gli argini e le zone demaniali.
Tantissimi gli impegni per l’ambiente.
Ricordiamo la proposta per il Parco sul Volturno, intorno agli anni 2.000.
Poi, la proposta per la valorizzazione del fiume Volturno, a cui fa seguito il convegno sul Volturno a Grazzanise, anno 2014.

Quindi difesa dell’habitat naturale e contro i roghi continui.

Di Pasquale ringrazia la Provincia, i cittadini, il partito di F.d.I.

Gli impegni di Francesco Di Pasquale sono su tutte le problematiche, cioè strade, diritti cittadini, giustizia nella tassazione, ordine pubblico e sicurezza, rispetto delle leggi, Case Popolari, eccetera.

Intanto le petizioni al Parlamento Italiano sono annunciate in continuo.

In questa XIX legislatura sinora sono state annunciate all’incirca 150 petizioni.

Dal 1999 ad oggi ne sono state annunciate oltre 3.500, con il record nazionale di petizioni.

Di Pasquale è anche “recordman mondiale di tutti i tempi”di istanze a tutte le istituzioni, con oltre 20.000 note.

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Cancello Arnone. Associazione Cuochi: presentato il team che parteciperà al Campionato Italiano

Presentata la Team Junior Chef, Associazione Cuochi Caserta della Federazioni Italiana Cuochi: gli chef casertani del presidente Raimondo a caccia del bis al Campionato Italiano di Cucina.

Lopa: “Va sottolineata l’importanza di un nuovo approccio per la ristorazione campana, attraverso il metodo della filiera e della concertazione dove si dia sempre più spazio alle metodiche di preparazione, grazie alle capacità dei nostri Cuochi che utilizzano i prodotti di qualità e di eccellenza anche attraverso le nuove prospettive professionali del futuro di ristorazione e hotellerie, per dare un nuovo impulso socio-economico al territorio”.

Si è tenuta, presso il Ristorante “Sapori d’Italia” di Cancello ed Arnone la cerimonia di presentazione del Team Junior Chef Associazione Cuochi Caserta (F.I.C.), che parteciperà al Campionato Nazionale di Cucina, che si svolgerà a Rimini dal 19 al 22 febbraio prossimo e che ha già visto i bravissimi chef casertani laurearsi meritatamente Campioni d’Italia nella scorsa edizione 2022 e Vice Campioni al Campionato Mondiale 2023, qualche mese fa in Lussemburgo.

Il progetto – come ha evidenziato il Presidente, Chef Prof. Pino Raimondo nel suo applauditissimo intervento – per la passione, la disponibilità e l’impegno profusi per le attività dell’Associazione che ha come obiettivo di dare l’opportunità ai giovani chef dell’Associazione Cuochi Caserta di approcciarsi al mondo associativo e lavorativo, promuovendo i prodotti del territorio, dando inoltre rilievo alla sostenibilità e al riciclo degli scarti di lavorazione dei pasti.

Durante l’affollato incontro, moderato dall’Avv. Roberto Barresi, sono stati affrontati diversi temi, come la sostenibilità, l’etica professionale e le nuove tendenze alimentari.

I giovani cuochi dell’Associazione Cuochi di Caserta – FIC, già campioni riconosciuti nel panorama Nazionale, si mettono quindi ancora una volta in discussione in questa nuova competizione, fondamentale per una futura crescita professionale nel mondo della ristorazione, supportando le nozioni tecniche e pratiche apprese nel corso delle Competizioni.

Presente, tra gli altri, all’iniziativa, il Portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo, Rosario LOPA.

Un impegno che, come evidenziato al pubblico presente in sala, mira a portare sempre più in alto il nome della provincia di Caserta, nel solco di una tradizione indiscussa ed apprezzata, senza però tralasciare le innovazioni.

Va sottolineato l’importanza di un nuovo approccio per la ristorazione campana, attraverso il metodo della filiera e della concertazione dove si dia sempre più spazio alle metodiche di preparazione, grazie alle capacità dei nostri Cuochi che utilizzano i prodotti di qualità e di eccellenza anche attraverso le nuove prospettive professionali del futuro di ristorazione e hotellerie, per dare un nuovo impulso socio-economico al territorio.

Ogni anno oltre i 7 milioni di turisti stranieri scelgono l’Italia, passando anche per la Campania, per visitare ristoranti, cantine, gastronomie e così i luoghi di produzione degli oltre tremila prodotti tipici che compongono l’atlante gastronomico della nazione, grazie non solo alle eccellenze agroalimentari ma anche ad una maggiore qualità dei servizi, metodiche di preparazione e strutture.

Ecco la nuova frontiera della professionalizzazione dell’arte della cucina e della ristorazione, l’avanguardia giusta con le nuove prospettive professionali del futuro“: cosi Rosario Lopa.

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Cancello Arnone: Allevatori bufalini: assemblea proficua e affollata, anche di politici ‘eterogenei’.

Grazie per la partecipazione che ha gremito la sala degli Stati Generali; grazie agli allevatori, ai sindaci, ai consiglieri ai parlamentari ed alle Associazioni presenti: oggi siamo più forti, uniti e determinati.
Ora è tempo di incassare!

Grande la partecipazione con cui gli allevatori del Casertano hanno risposto all’appello del Movimento Salviamo le Bufale di ritrovarsi alla Sesta Assemblea degli Stati Generali in Difesa del Patrimonio Bufalino che si è tenuta questa mattina (domenica 22 gennaio) a Cancello e Arnone.

Duecentocinquanta le persone in sala che hanno seguito fra le 10.30 e le 13,30 i lavori, mettendo in campo una grande prova di compattezza, unità, ragionevolezza e determinazione e, soprattutto, di condivisione del percorso e degli obiettivi messi in campo dal Coordinamento Unitario e di quelli che stanno per venire.

Numerosi gli interventi degli eletti intervenuti; fra gli altri: i consiglieri regionali Grimaldi e Oliviero, i parlamentari nazionali Cerreto, Zinzi, Nava e Caramiello, il Parlamentare Europeo Pedicini e i sindaci di: Casal di Principe (Natale), Casapesenna (De Rosa), Santa Maria La Fossa (Federico) e Castelvolturno (Petrella).

Diversi i messaggi arrivati di eletti impediti a partecipare di persona ma che hanno voluto sottolineare la loro adesione e non sono potuti intervenire per i problemi di collegamento internet che hanno impedito la seconda parte della diretta streaming (fra loro l’Europarlamentare D’Amato, i parlamentari Cangiano e Petrenga, diversi sindaci e consiglieri).

L’Assemblea è stata aperta dalla testimonianza di Gioacchino Caianello della Consulta Bufalina di Grazzanise a nome di molti allevatori dell’area con le stalle messe a rischio dall’acqua in queste ore (“dopo che siamo stati indicati dall’IZSM come un esempio perchè in tutta la nostra strada abbiamo scelto di abbattere gli animali con la promessa di risolvere i problemi, con l’acqua che ha invaso le stalle positive dei nostri vicini e potrebbe aver portato la BRC e la TBC nelle nostre aziende, cosa ci racconta il dottor Limone?“.

Forte la condivisione dei temi e delle richieste durante la mattinata e reciproco il riconoscimento fra i rappresentanti istituzionali che hanno scelto di interloquire con gli allevatori e quelli di un movimento sempre più “propositivo ma determinato” e importante il dialogo fra gli eletti e le realtà sociali presenti. “Ora è il tempo che la politica sia messa in condizione di ascoltare la voce di tutti e che si prenda atto dei dati come fin qui non è stato possibile”.

Condivisi alcuni obiettivi: “Commissariare la sanità campana, riaprire la discussione e il confronto con il Governo nazionale, il Parlamento e la Regione, dimissioni della Task Force guidata dal Dott. Antonio Limone“.

Gianni Fabbris, dopo le conclusioni dell’Assemblea proposte da Adriano Noviello (che a nome delle diverse associazioni di allevatori aderenti al Movimento ha tracciato i prossimi obiettivi per una iniziativa che continuerà fino a che non verrà messo in campo un piano che risolva finalmente i problemi e rilanci la filiera), ha ringraziato i partecipanti a “questo importante passaggio unitario di crescita per una vertenza che ora vuol passare all’incasso dei risultati“.

Grazie ai rappresentanti politici e istituzionali che hanno ancora una volta voluto sottolineare l’importanza di questo spazio di partecipazione e democrazia popolare costruito dall’impegno degli allevatori e dei loro alleati. Noi sappiamo che abbiamo di fronte un sistema di interessi messo in piedi in un lungo tempo da chi sta portando a casa vantaggi fortissimi economici e politici. Sappiamo che ci vuole tempo, pazienza, determinazione e che ogni passo avanti nella direzione giusta è importante e positivo. Così, nel mentre siamo sempre più determinati, apprezziamo i passi che da ottobre ad oggi si sono già fatti nel quadro politico (la risoluzione unitaria del Consiglio Regionale, gli incontri con i Presidenti delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato e i segnali di impegno che sono arrivati). Questo incontro di oggi così partecipato da a tutti noi una forza ancora più grande a proseguire e ad accelerare il cammino perché le aziende sono in una crisi che corre il rischio di essere mortale per molti e perchè il fallimento del Piano è arrivato ad un punto tale che la BRC e la TBC si stanno diffondendo e stanno aumentando“.

L’Assemblea di oggi si è chiusa con l’annuncio della Convocazione del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino per domani sera (lunedi 23 gennaio) alle ore 19 con a tema l’adozione di un documento più compiuto sull’incontro e l’annuncio dei prossimi passi della vertenza

Riunione che dovrà sancire, fra l’altro, la nascita del Comitato Nazionale di sostegno e gestione della Petizione Europea affinché il Parlamento Europeo intervenga perchè la Regione Campania e lo Stato Italiano attuino pienamente la direttiva Comunitaria 689/20 e per avviare le iniziativa che chiameranno al risarcimento dei danni procurati alle aziende per effetto dell’invasione dell’acqua in queste ore.

Per ulteriori approfondimenti e foto-cronaca cliccare su una delle foto oppure accedere al seguente link: https://altragricoltura.net/articoli/250-persone-in-assemblea-grande-prova-di-unita-e-compattezza/

(Coordinamento unitario in difesa del patrimonio bufalino – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Cancello Arnone. Allevatori Bufalini: domenica 22 ‘Stati Generali’ per programmare nuove iniziative

Sempre più infuriati gli allevatori bufalini che ora paventano anche il risarcimento dei danni subiti, come meglio si evince dalla seguente nota:
Agli Stati Generali, mentre le aziende e gli animali sono sott’acqua, ascolteremo le risposte della politica, domenica ore 10 a Cancello e Arnone nella Sala del Bar Davin.
Intanto gli allevatori si preparano a chiedere i danni per quello che sta accadendo.

In una Assemblea che vedrà la partecipazione di diversi parlamentari (uno anche da Bruxelles), di diversi sindaci e consiglieri regionali (vedi il primo elenco dei partecipanti in ulteriore aggiornamento) gli allevatori ascolteranno le risposte alle sei domande poste alla Politica ed alle Istituzioni:

  • Come  i Parlamentari Europei e le forze politiche pensano di rispondere alla richiesta di intervento della Commissione depositata con la Petizione Europea per garantire che la Regione Campania e il Governo Italiano rispettino la direttiva Comunitaria 689/20?
  • Quando e se  il Parlamento Nazionale riaprirà l’indagine conoscitiva che il Parlamento precedente ha compiuto sulla base di false dichiarazioni e nell’assenza della conoscenza dei numeri reali e dei risultati del Piano?
  • Quando e se  il Governo Nazionale aprirà il dossier dando seguito agli impegni che le forze politiche che lo esprimono hanno assunto con gli allevatori?
  • Quando  il Consiglio Regionale della Campania darà seguito al contenuto della risoluzione unitaria votata all’unanimità nel consiglio regionale tematico che, dopo che il dibattito pubblico ha fortemente e largamente criticato i risultati del Piano, ha impegnato le due Commissioni Agricoltura e Salute a valutare le modifiche?
  • Come  le forze politiche che hanno assunto impegni intendono procedere e come, oggi, le forze politiche che non li hanno assunti, intendono contribuire a far uscire dalla crisi un comparto strategico per l’agroalimentare del Paese e Terra di Lavoro?
  • Come e se  le forze politiche intendono garantire la richiesta del Coordinamento di aprire un tavolo di confronto trasparente con il Presidente della Regione Campania?

    La  sesta assemblea degli Stati Generali in Difesa del Patrimonio Bufalino  sarà, anche, una chiamata a raccolta degli allevatori e di quanti ne sostengono le ragioni per rilanciare l’iniziativa e “ottenere quelle risposte che finora non sono venute nonostante che ormai a tutti è chiaro quali sono i problemi e di chi le responsabilità”. Il Movimento Salviamo le Bufale, intanto prepara gli ulteriori strumenti con cui sviluppare la prossima fase della mobilitazione, in attesa che, dopo aver ascoltato le risposte, già lunedi sera il Coordinamento Unitario deciderà l’agenda e gli obiettivi.
    Fra questi strumenti due si avvieranno direttamente alla fine dell’Assemblea. Il primo è la costituzione del Comitato di Gestione della Petizione Nazionale e internazionale assunta dal Parlamento Europeo con cui viene chiesto all’Europa un intervento urgente per ristabilire in Regione Campania e in Italia il rispetto delle direttive comunitarie in materia di trattamento delle zoonosi Bovine e Bufaline (che, come si evince dai  documenti inviati al Parlamento Europeo e presentati a Bruxelles il 7 dicembre scorso, se fossero stati applicati avrebbero contribuito a scongiurare il disastro in cui siamo). Il secondo è l’annuncio con l’invito appello agli allevatori di aderire di azioni legali risarcitorie dei danni che la irresponsabile gestione del Piano e del Territorio stanno provocando alle aziende ed alla Comunità.

    Quello che sta accadendo in queste ore con l’acqua che ha annegato le velleità del Piano Regionale in un pantano di ottocento ettari allagati (duecento per l’acqua uscita dagli argini rotti del fiume e dei canali e almeno seicento coinvolti dall’ondata di ritorno che si è prodotta perchè l’acqua è stata rigettata nei terreni trovando i canali di scolo e le vie di fuga occlusi dall’incuria) è un danno pesante a diverse decine di aziende che si sono viste invase le stalle e i laboratori dall’acqua. Se è vero che la BRC e la TBC sono veicolate dall’acqua. allora sono tutte le stalle che rischiano di essere positive malgrado i tanti sforzi messi in campo e le tante spese. Il fatto che i lavori di manutenzione e prevenzione del territorio non sono stati realizzati (come sta emergendo dalla documentazione che il Soccorso Contadino sta acquisendo), le istituzioni e i dirigenti che avrebbero dovuto agire e non lo hanno fatto sono direttamente responsabili dei danni. Danni sia diretti alle strutture ed agli impianti andati sott’acqua ma, anche, per la possibile diffusione della BRC e della TBC che potrebbe persino configurarsi come  procurata epidemia. Nella giornata di domani verrà avanzata una proposta concreta per agire e chiamare in causa queste responsabilità.

Per approfondimenti: https://altragricoltura.net/coordinamento-bufale/stati-generali/stati-generali-sesta/mentre-le-aziende-e-gli-animali-sono-sottacqua-domenica-ascolteremo-le-risposte-della-politica/

(Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Cancello Arnone. Volturno, aree demaniali: imminente bonifica, incalza Di Pasquale che vuole il Parco

Il presidente del circolo “Folgore” di Frateli d’Italia ed ex sindaco, Francesco Di Pasquale, comunica ai concittadini l’imminente inizio dei lavori agli argini e zone demaniali del fiume Volturno.

Da molti mesi Di Pasquale, ultimamente, sta scrivendo alla Provincia e altre istituzioni per i lavori di pulizia-bonifica di argini e zone demaniali del fiume Volturno.

Mercoledì mattina ha ricevuto la conferma dell’imminente inizio dei lavori.

I lavori interesseranno gli argini del centro del paese.

Comunque Di Pasquale alcuni mesi fa ha inoltrato alla Provincia l’elenco completo dei lavori da farsi.

La Provincia interverrà nei territori da Castel Volturno a Capua.

E’ dal 1997 che l’ex sindaco si sta interessando per queste problematiche.

Prima c’era il Genio Civile, poi il Provveditorato alle Opere Pubbliche, quindi la Provincia.

Tantissimi gli impegni a tutti i livelli, non solo per gli argini, ma per la valorizzazione del fiume Volturno, la difesa dell’ambiente e contro i roghi e le discariche, la difesa degli alberi.

Tanti gli interventi presso tutte le istituzioni ed i Comuni del Basso Volturno per un’impegno comune sulle problematiche ambientali del territorio.

Di Pasquale nel 2014 ha partecipato anche ad un convegno a Grazzanise, organizzato dal Coceves.

Prima intorno al 2.000 si è fatto portavoce della proposta:

FACCIAMO UN PARCO NATURALE SUL VOLTURNO 

Nel 2013 ha presentato al Comune di Cancello ed Arnone la proposta per affrontare le problematiche ambientali delle Province di Napoli e Caserta, compreso la questione della Terra dei Fuochi.

La proposta fu accettata dal Consiglio Comunale e spedita alle istituzioni, nazionali e regionali.

Seguirà un documento completo del circolo Folgore di F.d.I. su queste tematiche.

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Cancello Arnone. Bollette Acqua e IMU: contro le nuove ‘stangate’ torna alla carica Di Pasquale

Francesco Di Pasquale, ex sindaco, presidente del circolo Folgore-Fratelli d’Italia di Cancello ed Arnone e responsabile provinciale del CTIM, continua (come dimostra la foto dell’articolo “storico” sull”argomento)  l’impegno per il problema acqua – servizio idrico.

Con nota del 2 dicembre ha scritto al Consiglio Comunale chiedendo una riunione pubblica, urgente, per affrontare la questione delle bollette del servizio idrico, soprattutto per quanto concerne il servizio.

Dall’inizio degli anni 80 all’incirca -denuncia il sempre attento politico- sono iniziati i problemi per la nostra comunità, causa soprattutto la rete idrica Falciano- Cancello ed Arnone, per la quale Di Pasquale ha interessato tutti.

La rete idrica è vecchia, si rompe in continuo.

I cittadini da questo periodo hanno iniziato a munirsi di cisterne, quindi motorini, per portare l’acqua all’interno delle abitazioni.

Poi è diventata una necessità insostituibile la cisterna.

Di regola, i cittadini spendono all’incirca 1.000 euro l’anno per consumo di acqua in bottiglia, spese per energia elettrica e manutenzione delle apparecchiature.

Queste spese extra sono molto superiori al consumo del servizio.

Ci sono interventi parlamentari, delibera di Consiglio Comunale, interventi a tutti i livelli.

Ultimamente è stato anche scritto al Presidente della Regione Campania, che ha risposto a Di Pasquale, che ha interessato le istituzioni locali ed il Consorzio Idrico di Caserta.

Ricordiamo che Di Pasquale, in passato, si è anche rivolto al difensore civico regionale.

DI seguito il testo della nota inviata venerdì 2 dicembre ai coomponenti del Consiglio Comunale:

…Poichè da anni esiste la problematica del servizio idrico nel nostro Comune; considerato che vi sono impegni di popolo; considerato che vi sono state varie iniziative a tutti i livelli; considerato che esiste una delibera dell’anno 2.000, approvata dal Consiglio Comunale, su proposta del sottoscritto, allora capogruppo di Oltre il Polo; considerato che quest’impegno è portato avanti da sempre dal sottoscritto; considerato che esiste un grosso problema per portare l’acqua all’interno delle abitazioni, per cui si è dovuto fare ricorso alle cisterne e quindi vi è da anni un aggravio continuo di spese perchè si possa avere il servizio;

chiede allo spett. Consiglio Comunale, visto che vi sono bollette di pagamento in corso, di voler affrontare tutta la questione del servizio idrico, deliberando riduzioni delle bollette di almeno il 50%, per le spese extra, altissime, eliminando anche sanzioni ed interessi.
Oltre questa problematica, chiede che sia affrontata in seduta pubblica anche la questione dei pagamenti I.M.U. ed in particolare per quanto concerne l’I.M.U. terreni, perchè, come già fatto presente, diminuendo gli indici di edificabilità (P.U.C.), diminuisce il valore, quindi diminuisce l’aliquota di pagamento e le somme vanno rettificate, pagando di meno.
Fa presente le difficoltà in cui vivono i cittadini della nostra comunità e dell’intera nazione…
(Francesco Di Pasquale, presidente del circolo Folgore di F.D.I., Cancello ed Arnone – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Cancello Arnone. Case popolari fatiscenti: l’ex sindaco Di Pasquale sollecita Regione e IACP

Francesco Di Pasquale, ex sindaco, presidente del circolo Folgore di F.d.I., scrive alla Regione Campania ed all’I.A.C.P. di Caserta per interventi alle case popolari.

Giorni fa Di Pasquale ha inviato una nota alla Regione Campania ed all’I.A.C.P. di Caserta perchè si intervenga con lavori urgenti di manutenzione ordinaria presso la palazzina di via De Gasperi (ex via Settembrini).

I lavori, già iniziati sono stati sospesi.

Del problema si è anche interessato il consigliere regionale Alfonso Piscitelli.

Nella stessa nota Di Pasquale ha sollevato ancora le problematiche che esistono alle due palazzione popolari di via Fieramosca.

Queste palazzine necessitano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, quindi di ammodernamento della struttura e degli impianti.

Di Pasquale ricorda.

Nel 1975, nella qualità di sindaco, feci fare dal Genio Civile di Caserta, allora competente, il primo intervento agli impianti fognari di questi alloggi in via Fieramosca. Intorno agli anni 80 feci presentare dal partito un interrogazione parlamentare.

Ci fu anche un sopralluogo, ma poi non si fece nulla.

Successivamente presentai tutta una serie di note, ma neanche furono prese in considerazione, anche se alcuni lavori furono fatti su alcune palazzine.  

Poi, ho ancora continuato a esporrre il problema, ma nonostante la situazione critica degli alloggi non si è intervenuto.

Quelle delle palazzine popolari è stata una delle prime battaglie, ed assieme al problema idrico, costituiscono l’impegno più consistente di tutte le problematiche affrontate.Di Pasquale continua.

Nel 1975 feci fare un censimento comunale di tutti gli alloggi popolari ed inviai alle istituzioni tale relazione.

Dopo poco tempo furono stanziati per il Comune di Cancello ed Arnone 500.000 milioni (…).

Successivamente l’Amministrazione Branco Giuseppe fece arrivare un miliardo (..), che sommato ai 500 milioni esistenti furono spesi per demolire e ricostruire diversi alloggi  popolari.

Ci fu una situazione di un alloggio non demolito, per il quale Di Pasquale continuò ad interessarsi.

Oltre che a livello provinciale e regionale, Di Pasquale ha chiesto a livello nazionale, con petizioni e lettere al Governo, al partito, l’ammodernamento di tutti gli alloggi popolari, di tutto il patrimonio immobiliare italiano.

Nel 1998, allora Rastrelli alla guida della Regione Campania, Di Pasquale fece arrivare tramite interessamento continuo presso la presidenza della Regione, fondi per gli alloggi popolari di Cancello ed Arnone, come da allegato, anno 1998..

Ci sono stati altri interventi presso le Case Popolari di Caserta e la Regione Campania con risultati positivi.

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Da Casal di Principe a Cancello Arnone proficua ‘stretta’ notturna della Benemerita per reati vari

Nel corso di un servizio coordinato di controllo del territorio eseguito dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, avviato nella serata di sabato 12 e terminato nelle prime ore di domenica13 novembre, in quel centro e nei comuni di Cancello ed Arnone (CE), Villa Literno (CE) e San Cipriano d’Aversa (CE), unitamente a personale delle Stazioni dipendenti, con l’impiego di 20 militari, sono stati controllati 26 veicoli e 79 persone, elevando 10 contravvenzioni al codice della strada.

Nel corso del servizio i carabinieri hanno sottoposto a controllo anche 4 esercizi commerciali procedendo ad elevare 3 contestazioni per la presenza di personale non regolarmente assunto e 1 sanzione per uso di sostanze stupefacenti.

I serrati controlli hanno inoltre portato al deferimento in stato di libertà due persone, rispettivamente il titolare ed il socio di uno dei bar controllati in Casal di Principe, ritenuti responsabili di furto di energia elettrica.

I militari dell’Arma, nel corso del controllo di un locale di Casal di Principe, abituale luogo di ritrovo di cittadini stranieri, hanno proceduto all’arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti di una quarantenne nigeriana, che gestiva l’esercizio, e di un trentatreenne, suo connazionale.

A seguito di perquisizione personale e all’interno del locale, i due sono stati trovati in possesso di 60 gr. di marijuana, 4.500,00 euro in banconote da piccolo taglio, un telefonino cellulare gsm, alcune carte di pagamento e materiale vario per il confezionamento delle dosi.

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro mentre gli arrestati sono stati rispettivamente accompagnati, la donna ai domiciliari e l’uomo presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE), entrambi a disposizione della competente autorità giudiziaria.

Contestualmente un trentaquattrenne della Malesia, sorpreso nel locale gestito da uno degli arrestati, è stato denunciato per immigrazione clandestina e detenzione di sostanze stupefacenti. poiché trovato in possesso di una dose di marijuana.

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