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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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Campania. Incredibile paradosso stasera a ‘Striscia’: la Procura fa abbattere case condonate dal Comune

Sebbene le case siano state condonate, il giudice ne ordina comunque l’abbattimento, penalizzando famiglie che le hanno regolarmente acquistate con atto notarile.

Nonostante ci siano migliaia di ecomostri in condizioni fatiscenti da abbattere, secondo il report di Legambiente in Campania sono 23.635 le ordinanze di demolizione e, tra il 2004 e il 2022, solo il 13% sono state eseguite.

L’attenzione dell’inviato Luca Abete è caduta sull’assurdo di sei villette abitate, le famiglie hanno ricevuto ordine di sgomberare.

Vedrete i dettagli nel servizio in onda stasera.

(Jana e Martina – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campania. ‘Oscar Green’: parte in tutta la regione la vetrina dei giovani talenti dell’agricoltura

La Coldiretti Campania cerca talenti e idee da valorizzare offrendo loro la giusta vetrina nell’ambito professionale e l’opportunità di farsi conoscere in tutta la Nazione. Questo lo spirito che anima l’invito a partecipare all’Oscar Green 2025.
Quest’anno sono cinque le categorie di concorso dell’Oscar Green, le cui domande di partecipazione vanno presentate entro il 20 marzo prossimo, direttamente sulla pagina web https://giovanimpresa.coldiretti.it/oscar-green/iscrizione/ oppure presso le Federazioni Provinciali Coldiretti.
In un contesto che, senza dubbio, non è favorevole per le nuove generazioni, il settore agricolo si presenta come un’opportunità significativa per i giovani – sottolinea il delegato nazionale di Coldiretti Giovani, Enrico Parisi -.
L’agricoltura italiana, nella sua attuale forma, caratterizzata da diversificazione e multifunzionalità, svolge infatti un ruolo chiave nel favorire l’occupazione e nel promuovere la crescita del settore”.
  1. La categoria “Campagna Amica: Custode di Biodiversità” premia quei progetti che promuovono i prodotti dell’agroalimentare italiano avvalendosi di forme di commercializzazione ispirate alla filiera corta attraverso i mercati contadini, le iniziative volte a sviluppare le potenzialità ricettive delle aziende agricole e il turismo nelle aree rurali.
  2. “Impresa Digitale e Sostenibile” si rivolge alle imprese che attraverso la digitalizzazione lavorano e producono in modo ecosostenibile valorizzando gli scarti di produzione in un’ottica di economia circolare, producendo energia e risparmiando risorse naturali.
  3. “Coltiviamo insieme” coinvolge quei modelli di imprese, cooperative/consorzi, soggetti pubblici capaci di creare reti sinergiche con i diversi soggetti della filiera agricola per il benessere della collettività, in progetti di partenariato.
  4. La categoria Agri-Influencer è rivolta a tutte quelle imprese che promuovono le loro attività attraverso l’uso dei moderni canali di comunicazione, con i loro eventi o con le loro pagine social.
  5.  “+Impresa”, infine, premia le aziende agricole che si confrontano in un contesto sempre più sfidante ed internazionale nel quale la capacità di visione dell’imprenditore diviene componente fondamentale.

(Roberto Esse – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campania. Sindacato Giornalisti. Presunzione di innocenza, Ue: ‘la Direttiva non prescrive limiti alla pubblicazione di atti processuali’

«La direttiva Ue 2016/343 non prescrive limitazioni specifiche per quanto riguarda la pubblicazione da parte della stampa di atti processuali relativi alla fase preprocessuale del procedimento.

Fatto salvo il diritto nazionale a tutela della libertà di stampa e dei media, la direttiva prevede soltanto che la diffusione di qualsiasi informazione da parte delle autorità pubbliche ai media rispetti la presunzione di innocenza e non crei l’impressione che la persona sia colpevole prima che la sua colpevolezza sia stata provata dalla legge».

Lo scrive il commissario Ue alla Giustizia Michael McGrath rispondendo ad un interrogazione dell’Eurodoeputata M5s Valentina Palmisano che chiedeva se la Commissione Ue «ritenesse che il divieto di pubblicazione delle ordinanze cautelari sia conforme ai principi di proporzionalità della direttiva (Ue) 2016/343 e alla libertà di stampa sancita dall’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali».

La Commissione «attribuisce grande importanza alla tutela dei diritti fondamentali. La libertà di accesso all’informazione, il rispetto dei diritti procedurali di indagati e imputati nei procedimenti penali e il diritto alla presunzione di innocenza fino a che non sia legalmente dimostrata la colpevolezza sono sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Ue», spiega McGrath.

Nel capitolo della relazione sullo Stato di diritto 2024 dedicato all’Italia, si osserva che le iniziative legislative che disciplinano l’accesso a determinate informazioni giudiziarie e la relativa pubblicazione preoccupano i giornalisti. Nella relazione si osserva inoltre che il governo italiano ritiene giustificate tali iniziative per garantire il diritto al rispetto della vita privata e la presunzione di innocenza. «La Commissione continuerà a monitorare gli sviluppi al riguardo, anche nel quadro del ciclo sullo Stato di diritto», conclude il commissario.

(Ansa – BruxellesComunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campania. A gonfie vele il tesseramento di ‘Azione’: il partito politico fondato da Calenda

Tesseramento Azione Campania. Il Commissario regionale, Luigi Bosco: “Superate le 6500 adesioni al partito in Campania, pronti per un’avvincente fase congressuale“.

Accogliamo con entusiasmo i dati del tesseramento di Azione in Campania, oltre 6500 sottoscrizioni ed una sempre più nutrita platea di amministratori che hanno scelto convintamente di sposare il progetto di Carlo Calenda.

Questi numeri sono il frutto di un lavoro intenso e ben radicato sul territorio, che parte già dalle ultime elezioni europee, dove in Provincia di Napoli abbiamo addirittura sfiorato la soglia del 5%; un risultato alimentato dai quattro consiglieri regionali, dagli oltre cento amministratori dell’area metropolitana di Napoli, dalle decine di consiglieri delle altre quattro province e dall’intera classe dirigente campana, cui va il più sentito ringraziamento per la serietà e per l’impegno profuso.
Ci prepariamo, così, a vivere con slancio e spirito di confronto costruttivo l’imminente fase congressuale, con l’auspicio di dare quanto prima alla dirigenza campana un assetto più stabile e strutturato, condizione necessaria ed indefettibile per affrontare le importanti sfide politiche che sono alle porte, su tutte le elezioni regionali del prossimo autunno.

(Luigi Bosco, Commissario Regionale Azione Campania; dott.ssa Anna Luisa Buongiorno, Responsabile comunicazione provinciale – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campania. ‘Blue Monday’, Coldiretti: ecco le eccellenze nel piatto per scacciare la tristezza

Le noci di Sorrento, le nocciole di Giffoni e quelle dell’Irpinia, il Provolone del Monaco Dop ma anche Pecorino Bagnolese e Caciocavallo Podolico ed ancora i preziosi ceci di cicerale ed i fagioli di Controne: questi sono alcuni dei cibi ideali per combattere a tavola gli effetti del Blue Monday.
Quest’anno il giorno più triste dell’anno che cade domani, 20 gennaio. A consigliarlo è la Coldiretti in occasione della ricorrenza che si celebra il terzo lunedì dell’anno, “inventata” da Cliff Arnall, psicologo britannico, il quale ha identificato questa data come la peggiore, poiché segna la fine delle festività natalizie e la consapevolezza che dovranno passare mesi prima delle prossime vacanze estive.
Secondo Coldiretti, il modo migliore per affrontare questo periodo e risollevare l’umore è a tavola, consumando alimenti ricchi di triptofano, un aminoacido essenziale che si trova in vari cibi comuni. Combinato con carboidrati, ferro e vitamine del gruppo B, il triptofano stimola la produzione di serotonina, il neurotrasmettitore che aiuta a regolare l’umore.
Per cominciare il “lunedì blu” nel migliore dei modi, è consigliato fare colazione con frutta secca, come le mandorle, che sono particolarmente ricche di triptofano (398 milligrammi per 100 grammi di parte edibile). È utile abbinarle a latte o yogurt, poiché anche i latticini favoriscono la produzione di serotonina. I frutti di bosco sono poi pieni di antiossidanti, che riescono ad abbassare lo stress in tutto il corpo.
A pranzo, per un pasto leggero e positivo, si può optare per il farro (198 mg per 100 g) o una zuppa di legumi come fagioli (226 mg per 100 g) e lenticchie (202 mg per 100 g), ma anche le uova, soprattutto il tuorlo (237 mg per 100 g), sono un’ottima scelta per contrastare il cattivo umore.
Per la cena, si consiglia carne bianca, come pollo (359 mg per 100 g), o pesce come orate o sarde, ma anche i formaggi possono dare una mano, come Provolone del Monaco Dop, Pecorino Bagnolese e se proprio si vuole sconfinare si può scegliere
Parmigiano Reggiano Dop e Grana Padano Dop, tutti con oltre 300 milligrammi di triptofano.
Per contorno, si possono scegliere verdure come asparagi, spinaci, funghi o broccoli, che apportano vitamine e minerali utili per migliorare l’umore. Ma ci sono anche le tisane di erbe aromatiche e verdure, dal finocchio al rosmarino, che contribuiscono a rendere più leggera la giornata.
Infine, per mantenere una buona salute tutto l’anno, è fondamentale seguire i principi della Dieta Mediterranea, che nel 2025 è stata giudicata la migliore dieta al mondo, secondo il Best Diets Ranking stilato dal media statunitense U.S. News & World Report. Uno stile alimentare alla base dei record di longevità fatti segnare dagli italiani, messo però oggi a rischio dall’invasione di cibi ultra trasformati, che cercano di sostituire sulle tavole i cibi naturali.
(Silvestro Esse – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campania. Brucellosi bufalina, ‘dritta’ di Coldiretti per prevenirla: basta disinfestare le stalle

Il percorso di eradicazione della brucellosi bufalina nella Regione Campania passa anche attraverso una cura maggiore dell’igiene degli allevamenti, ecco perché è sempre più indispensabile seguire le linee guida del Ministero della Salute per la prevenzione di nuovi focolai.
Non più tardi di una settimana fa abbiamo incontrato il commissario di Governo D’Alterio che ha invitato tutti noi a seguire tutte le indicazioni del Piano di Eradicazione per abbattere il numero di focolai attivi. Ecco perché la Coldiretti Campania invita a eseguire quanto previsto dal decreto del Ministero della Salute 02/05/2024, in particolare eseguendo accurate disinfezioni delle stalle dopo il superamento dei focolai” spiega il direttore di Coldiretti Campania Salvatore Loffreda (a destra nella foto).
Tra le misure introdotte, oltre al divieto di fecondazione naturale e artificiale presso gli allevamenti infetti, è obbligatoria anche la “disinfezione straordinaria” degli allevamenti infetti. Per avere lo status di indenne occorre avviare un “protocollo di disinfezione” previsto nell’allegato 1/d del regolamento stesso. Percorso che dovrà essere esaminato e validato dal Servizio Veterinario dell’ASL, che, all’atto delle operazioni, sarà costantemente presente in allevamento per certificare la corretta esecuzione delle attività.
Un decreto che, al pari del divieto di fecondazione naturale e artificiale degli allevamenti infetti, ha creato molti malumori tra gli allevatori bufalini del territorio, per le conseguenze derivanti dalle notevoli difficoltà di eseguire la disinfezione straordinaria, soprattutto per gli stabilimenti in cui sono presenti gli animali.
Applicare una accurata disinfezione delle stalle dopo l’abbattimento dei capi infetti e rispettare le norme di bio-sicurezza negli allevamenti, evitando la movimentazione di animali senza i controlli previsti dalla normativa vigente, sono passi fondamentali per prevenire l’insorgere di nuovi focolai. Occorre isolare immediatamente quanti si oppongono all’applicazione di queste linee guida. Questi soggetti oltre a mettere in pericolo il proprio allevamento rischiano di creare danni anche agli altri allevatori della zona” aggiunge il presidente di Coldiretti Campania Ettore Bellelli (a sinistra nella foto).
(Roberto Esse – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campania. Presentato il piano olivicolo regionale: punta in alto l’olio dell’intera regione

Più ettari, più qualità, più fatturato: questo il filo conduttore della presentazione del piano olivicolo della regione a cura di Aprol Campania.
Una iniziativa di Coldiretti Campania che ha richiamato a Campagna, in provincia di Salerno, oltre trecento soci produttori che hanno accolto con entusiasmo l’avvio di un progetto che vuole essere una rinascita per un prodotto che vanta oltre duemila anni di storia e che ingiustamente si è trovato ai margini dell’attenzione generale.
La grande attenzione che abbiamo ricevuto qui a Campagna è la prova che il comparto ha voglia di crescere. Dobbiamo partire proprio dagli ettari per incrementare una filiera che può diventare sempre più interessante anche dal punto di vista del fatturato” spiega il direttore di Coldiretti Campania Salvatore Loffreda.
Un momento chiave è stato l’intervento di Nicola Di Noia, Direttore Generale di Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano: “Dobbiamo dare all’olio il giusto valore. Quando si acquista una tazzina di caffè non si pensa quanto costa al litro quel prodotto. Lo stesso vale per gli smartphone ed allora perché non attuare questa rivoluzione culturale anche con l’extravergine”.
Presenti all’incontro, fra gli altri, esponenti del mondo accademico ed istituzionali. A cominciare dal padrone di casa il sindaco di Campagna Biagio Luongo, Maria Passari Direttore Generale per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali della Regione Campania e l’assessore al ramo Nicola Caputo che ha in più occasioni dimostrato di essere vicino a questo comparto.
Conclusioni affidate al presidente di Coldiretti Campania Ettore Bellelli intervenuto insieme ai presidenti di Benevento Gennarino Masiello ed Avellino Veronica Barbati e di tutti i direttori provinciali.
L’aver avuto una platea attenta lungo tutto l’arco dell’evento dimostra la maturità del comparto e le attese generate dalla partenza di questo piano. Siamo inorgogliti e sentiamo la responsabilità che ci porta a lavorare con impegno” aggiunge il coordinatore Aprol Campania Umberto Comentale.
(Roberto Esse – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campania. 17 gennaio, Pizza day, Coldiretti-Ixe: passione casalinga in quattro famiglie su 10

Il valore della “pizza economy” nel mondo sale a quasi 160 miliardi di euro.

La passione degli italiani per la pizza è così radicata che in quattro famiglie su dieci (40%) si prepara in casa, magari ricorrendo all’uso di farine speciali o di ingredienti gourmet. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti-Ixe’ diffusa in occasione della Giornata internazionale della pizza che si celebra il 17 gennaio.

Un simbolo dell’Italia a tavola conosciuto in tutto il mondo, per un fatturato globale in costante crescita, tanto da aver raggiunto nel 2024 il valore record di circa 160 miliardi di euro, secondo un’elaborazione Coldiretti su dati Vpa Research.

La preparazione fai da te risponde peraltro alle nuove tendenze di mercato verso le pizze gourmet e artigianali che sta influenzando i comportamenti d’acquisto, con i consumatori che preferiscono gusti unici e ingredienti di alta qualità. Un esempio sono le farine di grani antichi salvati dall’estinzione grazie al lavoro degli agricoltori, ma anche l’aggiunta di prodotti a Denominazione di origine o a chilometro zero, da aggiungere a salsa di pomodoro e mozzarella, meglio se Made in Italy

La pizza in casa risolve peraltro – sottolinea Coldiretti – anche il problema dell’originalità degli ingredienti in un’Italia dove quasi due pizze su tre servite sono preparate con prodotti provenienti da migliaia di chilometri di distanza senza alcuna indicazione per i consumatori, come mozzarella lituana, concentrato di pomodoro cinese, olio tunisino o farina da grano ungherese. E’ anche per questo che Coldiretti ha lanciato una grande mobilitazione per una legge europea di iniziativa popolare per l’etichettatura di origine obbligatoria su tutti i prodotti alimentari in commercio nella Ue.

Se si guarda al dato italiano, nel complesso la pizza genera un fatturato che ha oltrepassato i 15 miliardi di euro, come sottolineato dalla Coldiretti. L’occupazione nel settore riguarda più di 100.000 lavoratori a tempo pieno, cifra che sale a 200.000 durante i fine settimana. Ogni anno in Italia – prosegue la Coldiretti – vengono prodotte 2,7 miliardi di pizze, il che implica un consumo annuo di 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio d’oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro.

La passione per la pizza, nata a Napoli, è comunque ormai un fenomeno globale, con gli Stati Uniti che detengono il primato dei consumatori, con 13 chili pro capite all’anno, mentre in Europa sono gli italiani a guidare la classifica, con 7,8 chili annui. Seguono gli spagnoli con 4,3 chili, i francesi e i tedeschi con 4,2, i britannici con 4, i belgi con 3,8, i portoghesi con 3,6 e gli austriaci, che con 3,3 chili annui, chiudono la classifica.

Non a caso, nel dicembre 2017, l’“Arte dei Pizzaiuoli napoletani” è stata inserita nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco, riconoscendo così il legame profondo tra questa tradizione e la cultura italiana.

COLDIRETTI – 392 745 8957 – 335 103 8834 – relazioniesterne@coldiretti.it – www.coldiretti.it –

(Silvestro Esse – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campania. Codice ‘ATECO’ esclusivo per i Fisioterapisti: soddisfatto il presidente Paolo Esposito

L’ISTAT ha attribuito alla Fisioterapia, sino ad oggi inserita in un unico codice ATECO comprendente varie professioni sanitarie, una classe specifica con l’introduzione del codice ATECO 86.95 “Attività di fisioterapia – Physiotherapy activities”. Si tratta di  un nuovo  riconoscimento per la professione importante anche per quanto concerne il contrasto all’abusivismo professionale.

Nuovo importante passo in avanti per la fisioterapia in Italia. Dopo l’istituzione della Federazione Nazionale dei Fisioterapisti e dei relativi Ordini territoriali, avvenuta l’8 settembre 2022, dal 1 gennaio 2025 con l’entrata in vigore della nuova classificazione delle attività economiche, che sarà operativa dal prossimo 1° aprile 2025, l’ISTAT ha attribuito alla Fisioterapia, sino ad oggi inserita in un unico codice ATECO comprendente varie professioni sanitarie, una classe specifica con l’introduzione del codice ATECO 86.95 “Attività di fisioterapia – Physiotherapy activities”.

L’importanza dei codici ATECO è determinata dal fatto che sono necessari ai professionisti che, al momento dell’apertura della partita Iva, devono indicare quale sarà la propria attività economica, scegliendo il codice che fa a loro riferimento.

Inoltre la classificazione stilata dall’ISTAT viene utilizzata dall’Agenzia delle Entrate ai fini fiscali, quale per esempio la definizione della redditività del forfettario e nella gestione della pandemia da Covid 19 è servita a selezionare quali professioni potessero continuare a svolgere la propria attività nonostante il “lockdown”.

L’attribuzione di uno specifico codice ATECO per la Fisioterapia – ha affermato Paolo Esposito, Presidente dell’Ordine dei Fisioterapisti di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta, nella foto – rappresenta l’ennesimo importante riconoscimento per la nostra professione e grazie al quale in Italia, tra l’altro, potranno essere stilate statistiche specifiche riguardanti l’attività dei fisioterapisti.

Questo consentirà ogni anno di fotografare con maggiore precisione l’attività professionale svolta in modo tale da rispondere sempre meglio alle esigenze della popolazione italiana destinata ad invecchiare ulteriormente nei prossimi anni e per cui il ruolo della fisioterapia sarà sempre più importante.

Inoltre – ha concluso Esposito – avere un codice ATECO specifico rappresenterà un deterrente per l’attività abusiva di professionisti che nulla hanno a che vedere con la Fisioterapia.

E a tal riguardo come OFI NA-AV-BN-CE da tempo nel campo della riabilitazione siamo impegnati concretamente al contrasto dell’abusivismo professionale, un fenomeno atavico che purtroppo ogni anno mette a rischio la salute di centinaia di cittadini”.

(Gennaro Savio – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campania. Frutta secca prodotta nella regione, Coldiretti: consumatori più tutelati con le etichette trasparenti

Coldiretti Campania rende noto l’entrata in vigore della nuova norma Europea.
Cresce la tutela per noci, nocciole e mandorle prodotte in Campania. La Coldiretti rende noto che con l’arrivo del nuovo anno è entrato in vigore il regolamento dell’Unione Europea che rende obbligatoria l’indicazione in etichetta dell’origine di tutte le varietà di frutta secca sgusciata o essiccata, prodotti di IV gamma, compresi funghi non coltivati, zafferano e capperi.
Una buona notizia per i consumatori che finalmente possono scegliere di acquistare i prodotti avendo la certezza della provenienza. La Campania è fra le quattro regioni italiane di maggiore produzione di questo tipo di frutta. In particolare siamo i primi produttori mondiali di nocciole, davanti alla Turchia. Scegliere nocciole campane vuol dire essere sicuri di un prodotto realizzato seguendo gli standard di sicurezza e garanzia imposti a tutti i produttori del nostro Paese” spiega il direttore di Coldiretti Salvatore Loffreda.
La frutta secca è fonte di vitamine, proteine e antiossidanti, oggi è consigliata in tutte le migliori diete. Un alimento salutare che deve essere tenuto lontano da tutto ciò che potrebbe renderlo pericoloso e l’obbligo dell’origine aiuta proprio a seguire questa direzione.
Non a caso nel 2024 il numero degli allarmi alimentari segnalati dal sistema europeo di allerta rapido (Rasff) hanno riguardato importazioni da Paesi terzi per presenza di batteri o pesticidi e nella maggior parte dei casi sul banco degli imputati è finita proprio la frutta secca.
Con pistacchi alle aflatossine provenienti da Turchia e Iran, le nocciole turche ed ancora arachidi e pinoli cinesi.
Secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea-Nielsen, nel 2023 le famiglie italiane hanno acquistato 115 milioni di chili, per una spesa di 1,1 miliardi, ma si arriva a 640 milioni di chili se si tiene conto della frutta utilizzata come ingrediente nelle specialità dolciarie. Cifre che rendono economicamente interessante questo segmento di mercato:
In Campania abbiamo importanti eccellenze di questo settore a cominciare dalla nocciola di Giffoni Igp e dalla noce di Sorrento che sono fra i prodotti più famosi.
Inoltre l’Irpinia vanta una rete capillare di coltivazione e trasformazione. Siamo i primi d’Italia per produzione di nocciole con oltre 54mila tonnellate l’anno. Una coltivazione che oltre ad avere una valenza economica contribuisce alla tenuta del territorio e alla valorizzazione del paesaggio” aggiunge il presidente di Coldiretti Campania Ettore Bellelli.
Il mercato italiano della frutta secca nello scorso anno ha raggiunto un fatturato di oltre 800 milioni con una crescita dell’8,5% sull’anno precedente. E l’industria di trasformazione è tra le più vitali.
Una filiera dunque che ha ottime prospettive di sviluppo e che per questo va tutelata. Con la nuova norma si potrà mettere il consumatore in condizione di operare scelte consapevoli.
La prossima battaglia che vogliamo intraprendere è quella dell’obbligo di indicazione di provenienza anche per la frutta secca utilizzata nella preparazione dei dolci come le famosissime creme di nocciole e il torrone. Ci sono aziende che le dichiarano volontariamente ma anche qui è meglio avere una legge” concludono Loffreda e Bellelli.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Carabinieri: contro la perdita di vite umane il sindacato MOSAC invoca immediate forniture di Taser

 

Alla luce del tragico episodio accaduto a Villa Verucchio ove Muhammad Sitta, 23enne morto lo scorso 31 dicembre, ucciso con l’uso della pistola di ordinanza mentre in forte stato di agitazione accoltellava quattro persone e continuava a seminare il panico, bisogna acquisire la consapevolezza che la sicurezza dei cittadini e, al contempo, la tutela della salute dai rischi del lavoro sono obiettivi in divenire che non consentono a nessuno di abbassare la guardia.

Sono sempre più frequenti ed agli occhi di tutti le aggressioni nei confronti degli operatori di Polizia; notizie che giungono da ogni parte d’Italia di operatori della sicurezza costretti a difendersi a mani nude e talvolta con l’uso estremo dell’arma letale in dotazione dato che non esistono tecniche operative o manuali in grado di fermare soggetti esagitati che spesso sono armati di coltelli.

I Carabinieri sono risorse dell’organizzazione della sicurezza che nell’interesse della collettività accettano il rischio ma hanno il diritto di essere tutelati, devono essere dotati della massima sicurezza tecnologicamente fattibile da parte dei rappresentanti delle istituzioni con strumenti funzionali a prevenire eventi di natura dolosa e colposa ed operare in serenità, in sicurezza e con la consapevolezza di essere tutelati”.

Quanto riferisce il Comitato Nazionale del MOSAC “Movimento Sindacale Autonomo Carabinieri” che continua: “servono strumenti alternativi a quelli meccanici ed a quelli letali in modo da ridurre il rischio di probabili perdite di vite umane. Investire in sicurezza significa dare certezze e rispose concrete agli operatori nonché maggiori garanzie alla comunità”.

Il MOSAC chiede, ancora un volta, la ripresa dell’addestramento dei corsi per l’utilizzo della pistola ad impulsi TASER ed immediate forniture anche alle piccole unità organizzative quali le Stazioni dei Carabinieri costrette ad operare con poche unità a chilometri di distanza dai capoluoghi.

(MOSAC, Comitato Nazionale – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campania. Coldiretti: ‘Dagli Stati Generali della Mozzarella di Bufala solo inesattezze’

Il direttore Salvatore Loffreda fa il punto in un’intervista al TG3 Campania.
Coldiretti Campania punta il dito contro i recenti Stati Generali della Mozzarella di Bufala e dalle inesattezze che sono state diffuse dagli organizzatori.
In una intervista rilasciata al Tg3 Campania il direttore Salvatore Loffreda sottolinea le inesattezze emerse nella due giorni:
Non è possibile che gli Stati Generali della Mozzarella -spiega- vengano indetti da chi non rappresenta nessuno. Coldiretti ha il 70% della rappresentanza degli attori della filiera e insieme alle altre tre confederazioni Cia, Confagricoltura e Copagri arriva al 98%.
Non capisco come si possano indire gli Stati Generali chi non rappresenta nessuno. Questo non lo diciamo noi, ma lo dicono anche il Cnel e l’INPS sulla vera rappresentanza”.
Le idee sui controlli sono chiare: “Quella della Mozzarella di Bufala Campana Dop è la filiera più certificata al
mondo, nel settore dell’agroalimentare. E’ stato dimostrato e raccontato tante volte nei servizi televisivi ed è il caso di sottolinearlo anche in questa occasione”.
Avanti tutta anche con il benessere animale: “Anche con la brucellosi abbiamo avuto ottimi risultati -spiega Salvatore Loffreda- i recenti dati diffusi dalla Regione Campania raccontano che si sono ridotti a 25 i focolai certificati, rispetto agli 88 di partenza. I dati ci sanno ragione e ringraziamo la Regione Campania per aver messo in pratica i nostri suggerimenti, se continuiamo di questo passo presto sarà del tutto debellata”.
L’attenzione si sposta sulle colpe del calo del prezzo del latte: “Anche sulla questione latte abbiamo ascoltato ulteriori bugie.
Il prezzo del latte ha avuto una contrazione per una richiesta minore dovuta ad un altrettanto minore consumo che c’è in questi messi dell’anno. Però non c’è nessun litro di latte a terra. Per quanto riguarda i prezzi stiamo seguendo gli allevatori nella contrattualistica e a difendersi dalle pratiche sleali”.

Anche su questa questione arriva il suggerimento targato Coldiretti: “Un altro punto sul quale occorre lavorare è quello di garantire la produzione del latte nel periodo nel quale serve davvero.

Quindi bisogna avviare un programma di destagionalizzazione degli animali in modo che la stessa produzione di latte si ottenga nei periodi nei quali c’è maggiore richiesta, ovvero nel periodo estivo, spostando i parti dal mese di settembre al mese di marzo.
In questo modo -conclude il direttore Loffreda- il latte si ottiene nei periodi estivi e questo tipo di produzione garantisce un maggior prezzo e una maggiore redditività di produzione”.
(Roberto Esse – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campania. Carabinieri: un anno più sicuro al servizio della gente; auguri agli Uomini della Benemerita

Gli ultimi giorni dell’anno rappresentano da sempre l’occasione per fornire un bilancio delle attività di prevenzione e repressione svolte dai Carabinieri nei vari territori di competenza, esplicitati nel dettaglio dai singoli Comandi Provinciali della Legione “Campania”.

L’incontro con la stampa consente pertanto di suggellare il rapporto quotidiano che l’Arma intrattiene con i giornalisti, basato sull’imprescindibile necessità di garantire una corretta informazione alla collettività; ma è anche l’opportunità per esprimere un doveroso ringraziamento da parte del Comandante della Legione agli oltre 8 mila Carabinieri presenti nelle 356 Stazioni e Tenenze e 46 Compagnie dei 5 Comandi Provinciali, che nel corso del 2024, con elevato spirito di sacrificio e senso del dovere, hanno contribuito a elevare il livello della sicurezza nei territori di competenza.

Il Comandante della Legione rivolge un memore e grato pensiero al Mar. Francesco Pastore e al Car. Francesco Ferraro, che il 6 aprile scorso hanno perso la vita durante un servizio di controllo del territorio.

Un saluto affettuoso ai familiari di altri militari caduti per malattie e cause naturali e un caloroso abbraccio ai tanti militari feriti in servizio nel corso dell’anno.

Nella circostanza, è opportuno sottolineare alcune cifre significative che i cittadini non conoscono. Fa una certa impressione constatare che al 112 dei Comandi Provinciali dei Carabinieri sono giunte oltre 1 milione e mezzo di chiamate.

Si tratta di chiamate per interventi di ogni genere, anche per bambini e anziani in difficoltà. Nessuno sa che nell’anno che si chiude sono centinaia le donne che hanno chiesto l’aiuto dei Carabinieri per porre fine a vessazioni e violenze domestiche: la quasi totalità di questi casi, grazie all’intervento dei Carabinieri, non arriva in un’aula di giustizia. Tutte le componenti operative dislocate sul territorio – dalle pattuglie delle Stazioni, alle “gazzelle” dei Nuclei Radiomobili – si sono prodigate per rispondere alle esigenze della collettività, accrescendo la presenza sul territorio.

In linea con le direttive del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, particolare attenzione è stata pertanto rivolta al contrasto di ogni forma di violenza di genere, alle truffe ai danni degli anziani e alla criminalità minorile; ed è proprio ai giovani a cui i Carabinieri, anche e soprattutto nel 2025, continueranno a rivolgere la loro attenzione, poiché, come scritto nel Calendario dei Carabinieri del 2025, “se c’è un tempo della vita che non va mai sprecato, è quello in cui parliamo ai giovani”, che sono il nostro futuro.

Infatti, le attività dell’Arma non si limitano agli interventi successivi alla commissione dei reati, ma si completano con iniziative costanti e capillari nelle scuole, come il progetto della “cultura della legalità” rivolto agli studenti, che i Comandanti sul territorio avvicinano per approfondire le tematiche di loro più diretto interesse.

Sono stati quest’anno ben 713 gli incontri negli istituti scolastici con circa 83.000 studenti partecipanti, in cui si è parlato tra l’altro di sicurezza stradale, di danni da uso di stupefacenti, delle insidie del web e del cyber bullismo.

Quest’ultimo aspetto è di particolare attualità per il mondo giovanile.

Considerato che la criminalità moderna sfrutta tecnologie avanzate come il dark web, malware e criptofonini per attività illecite, ostacolando l’identificazione degli autori, l’Arma dei Carabinieri, con le sezioni specializzate di “Cyber Investigation”, formate presso l’Istituto di Tecniche Investigative di Velletri, contrasta queste minacce con tecnologie e metodologie avanzate.

Un’attenzione particolare è quindi rivolta alla protezione dei minori dai pericoli della Rete, come cyberbullismo, contenuti dannosi e sfruttamento.

Attraverso i citati incontri nelle scuole, l’Arma sensibilizza studenti e docenti, promuovendo una navigazione sicura.

La collaborazione internazionale e il supporto dei provider digitali completano la strategia per garantire sicurezza e legalità nel cyberspazio.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Campania. Elezioni regionali, Cangiano (FdI): ‘L’entusiasmo intorno al nome di Cirielli è un segnale positivo’

«Nelle ultime ore si registra un entusiasmo crescente intorno al nome del Viceministro agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, On. Edmondo Cirielli, quale papabile candidato alla carica di Governatore della Regione Campania.
Ed è un entusiasmo che non viene soltanto dalle nostre comunità militanti, che da anni vedono in Edmondo un riferimento serio ed autorevole.
Registriamo questo entusiasmo crescente soprattutto nella società civile, che sta imparando a conoscere e a toccare con mano la serietà e la competenza dell’On. Cirielli.
Un nome che sarebbe non soltanto una garanzia di serietà morale e di meritocrazia rispetto alla gestione dell’era De Luca.
Ma che potrebbe garantire una ripresa totale della nostra Regione ed una credibilità diversa nel panorama nazionale ed internazionale, cosa che oggi purtroppo non abbiamo.
Edmondo, infatti, e lo racconta la sua storia personale e politica, è un uomo del fare. Un uomo della concretezza e della giusta pragmaticità. La persona giusta al posto giusto e nel momento migliore.
È questo il motivo di tanto entusiasmo intorno al suo nome e alla sua persona. Con lui, la Campania finalmente volterebbe pagina dopo un  decennio di inerzia politica e di imbarazzi istituzionali».
Lo dichiara l’On Gimmi Cangiano, Deputato Campano e Coordinatore Provinciale di Fratelli d’Italia Caserta.