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Caserta. Pazienti, sicurezza in caso di terremoto: progetto ‘Enrich’ all’Azienda Ospedaliera

L’Azienda Ospedaliera di Caserta struttura pilota del Progetto di ricerca ENRICH.

Per garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari in caso di terremoti e calamità, l’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta sta viaggiando in una duplice direzione:

 

1) Realizzazione dei lavori di adeguamento sismico degli edifici;

2) Implementazione delle buone pratiche di prevenzione e gestione delle emergenze, in adesione, come ospedale pilota nel Sud Italia insieme a quello di Lecce, al Progetto ENRICH (Enhancing the resilience of italian healthcare and hospital facilities), nato con l’obiettivo di migliorare la resilienza delle strutture sanitarie rispetto all’adattabilità funzionale e alle prestazioni sismiche.

Il Progetto, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, è stato promosso dall’Università degli Studi di Napoli “Federico II” con il coordinamento del prof. Gennaro Magliulo, in collaborazione con le Università degli Studi del Sannio e del Salento, l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del CNR, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Per l’AORN di Caserta, che insiste su un territorio a rischio sismico ed è tra le strutture sanitarie individuate dalla Regione Campania per accogliere i pazienti provenienti dagli ospedali dell’area flegrea in caso di evacuazione, l’iniziativa ha rappresentato un’interessante opportunità per potenziare la propria capacità di risposta in caso di terremoti e calamità.

Sostenuto dalla Direzione Strategica allo scopo di incrementare la sicurezza dell’Azienda, il percorso legato al Progetto ENRICH è stato coordinato, sotto il profilo tecnico-organizzativo, da una sinergica squadra composta dalle Unità operative di Medicina Preventiva, Programmazione e Controllo di Gestione, Ingegneria Ospedaliera, rispettivamente dirette da Margherita Agresti, Umberto Signoriello, Antonio Rocchio, che domani parteciperà, a Napoli, al convegno di chiusura del Progetto nell’ambito di un panel di esperti.

Tre i pilastri di ENRICH: migliorare la performance sismica degli elementi non-strutturali (parti architettoniche, impianti, arredi) negli ospedali italiani ottimizzando gli aspetti costruttivi e tecnologici, aumentare l’adattabilità funzionale degli ospedali in modo da assicurarne l’operatività in caso di terremoto, studiare la percezione del rischio sismico negli staff ospedalieri.

In quest’ottica, il personale dell’AORN di Caserta è stato coinvolto nella compilazione di un questionario e in attività di focus group, che hanno consentito di accrescere le conoscenze e il grado di consapevolezza dei partecipanti in materia di rischio sismico, di vulnerabilità del proprio ambiente lavorativo e dei possibili interventi di prevenzione, mettendo l’accento sulle azioni da intraprendere in caso di terremoto e/o emergenza di tipo sanitario per riorganizzare i reparti e le attività, prendersi cura dei pazienti allettati, intubati o in condizione di grande fragilità, assicurare il funzionamento delle apparecchiature mediche e delle strumentazioni salvavita, garantire la praticabilità delle sale operatorie.
Parallelamente, il caso pilota dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” è stato oggetto delle tesi di laurea di alcuni studenti delle Facoltà di Ingegneria arruolate nel Progetto, dopo il tirocinio universitario svolto nel nosocomio casertano per la raccolta dei dati utili alla valutazione della vulnerabilità sismica e della resilienza della struttura.

A corollario, l’Ospedale sta organizzando un corso di formazione dedicato, che interesserà l’intera platea dei dipendenti.

(Nunzia Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Procedure di assistenza al neonato: l’Azienda Ospedaliera sul podio dei Nursing Simulation Games

Per qualità e tempi di esecuzione delle principali procedure neonatali, il team infermieristico dell’Unità operativa di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta si è classificato al primo posto dei Nursing Simulation Games della Campania nella categoria Infermieri di Centro Nascita.

L’evento, alla sua terza edizione, si è svolto a Napoli su iniziativa della Società Italiana di Neonatologia Infermieristica, che ha coinvolto gli staff infermieristici delle aziende ospedaliere e sanitarie regionali in una competizione a carattere formativo, nel corso della quale le squadre, composte ciascuna da tre infermieri e una riserva, hanno simulato interventi infermieristici di assistenza al neonato, sfidandosi nell’ambito di due categorie distinte: Infermieri di Centro Nascita e Infermieri di TIN (Terapia Intensiva Neonatale).

Le simulazioni, finalizzate a favorire un confronto dialettico sulle criticità comuni e le possibili soluzioni nell’ottica del miglioramento delle prestazioni sanitarie, hanno riguardato i seguenti settori: rianimazione in sala parto, farmacologia, strategie di contenimento delle infezioni nel neonato, ventilazione non invasiva, emergenze.

Valutando le singole prove sulla base della precisione della procedura eseguita e del tempo di esecuzione, la giuria ha assegnato il primo posto in classifica, nella categoria Infermieri di Centro Nascita, al team infermieristico dell’AORN “Sant’Anna e San Sebastiano”, rappresentato da Carmela Boccagna, Antonio De Costanzo, Vincenza Delli Paoli, Ilenia Ruggiero.

Le procedure infermieristiche di assistenza al neonato -evidenziano il direttore dell’Uoc di Neonatologia con TIN e TNE dell’Azienda Ospedaliera di Caserta, Italo Bernardo, e la coordinatrice infermieristica, Mariangela Errico- sono fondamentali sia per il neonato sano sia per quello patologico. Gli infermieri del Nido supportano la coppia mamma-bambino nelle fasi di adattamento del piccolo alla vita extrauterina, nella puericultura, nell’igiene del neonato, nell’allattamento al seno. In Terapia Intensiva Neonatale, invece, l’alleanza medico-infermieristica è determinante per assicurare l’efficacia delle cure rivolte ai nati prematuri o con patologie che necessitano di assistenza intensiva”.

(Nunzia Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. ‘Corelab’: inagurata all’Azienda Ospedaliera l’Intelligenza Artificiale al servizio dei pazienti

L’Azienda Ospedaliera di Caserta inaugura il Corelab: l’Intelligenza Artificiale al servizio dei pazienti.

Il Corelab ha il fascino della giostra e l’efficienza del robot.

È il Corelab dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, il nuovo laboratorio di analisi ad alta automazione, che gestisce e processa i prelievi di sangue in modo completamente automatico, velocizzando e standardizzando i tempi delle procedure diagnostiche e di refertazione con ricaduta positiva sulle attività di cura di tutto l’Ospedale; aumenta considerevolmente la quantità dei campioni da processare; riduce gli errori; garantisce prestazioni con elevati standard di qualità.

Govedì mattina l’inaugurazione, al piano terra dell’edificio F, presenti le autorità civili e religiose della città di Caserta, accolte dai direttori generale e sanitario dell’AORN, Gaetano Gubitosa e Angela Annecchiarico, la comunità ospedaliera, le associazioni di volontariato.

Il direttore del Laboratorio di Analisi, Arnolfo Petruzziello ha illustrato il funzionamento del Corelab installato nel nosocomio casertano, che ha ricevuto la certificazione di qualità ISO 9001:2015 ed è dotato della tecnologia più innovativa al momento disponibile, la GLP – Total Lab Automation.

Si tratta di un hub, un sistema unico che ingloba le singole strumentazioni analitiche dei settori di biochimica, immunometria, coagulazione, ematologia, facendole dialogare tra loro attraverso un’intelligenza artificiale centrale, che razionalizza la movimentazione e il flusso delle provette da analizzare.

Leggendo il codice a barre che identifica le singole provette, il sistema seleziona le indagini da effettuare; indirizza nelle macchine di destinazione i campioni ematici, che viaggiano sui binari di una pista, simili a piccoli vagoni di un trenino; scarta quelli non conformi o destinati a indagini manuali; archivia, per cinque giorni, le provette processate in un frigorifero da cui possono essere recuperate per eventuali approfondimenti diagnostici; smaltisce i campioni, una volta ultimate tutte le fasi di lavorazione.

Fasi, che gli operatori sanitari, medici, biologi, tecnici del Laboratorio di Analisi possono controllare in ogni istante attraverso un monitor centrale e un coro di monitor satelliti che popolano il Corelab, garantendo la piena tracciabilità dell’intero iter lavorativo.

Con l’automazione completa dei processi manutentivi, il sistema assicura ai pazienti tempestività, efficienza ed efficacia delle prestazioni, favorisce la sicurezza degli operatori e, ottimizzando i tempi, consente di valorizzare l’impiego delle risorse disponibili.

L’attivazione del Corelab -evidenzia il direttore generale, Gubitosa- è un ulteriore, significativo passo in avanti del processo di innovazione organizzativa e tecnologica che stiamo realizzando nell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano. Un processo che, unitamente a imponenti progetti di edilizia sanitaria in corso d’opera, sta ridefinendo il volto dell’Ospedale di Caserta, allo scopo di soddisfare i bisogni di salute della cittadinanza con servizi e percorsi di diagnosi e cura sempre più all’avanguardia”.

La Messa per i donatori di organi, tessuti e cellule

Il battesimo del Corelab è stato preceduto, nella cappella ospedaliera, dalla celebrazione della Santa Messa dedicata ai donatori di organi, tessuti e cellule e ai loro familiari. Il rito religioso è stato officiato dal vescovo di Caserta e arcivescovo di Capua, mons. Pietro Lagnese.

Non temere, non sei solo, io ti vengo in aiuto”. Partendo dalle parole della liturgia, il presule ha sottolineato che siamo tutti chiamati a diventare strumenti della misericordia di Dio, del suo amore, della sua tenerezza, per essere accanto agli ultimi, ai sofferenti, agli ammalati.

Dopo i saluti istituzionali, l’importanza delle donazioni e dei trapianti come moltiplicatori di vita è stata oggetto di un interessante approfondimento.

Il direttore sanitario, Annecchiarico, ha illustrato l’organizzazione dell’Azienda Ospedaliera di Caserta sia nel settore delle donazioni e dei prelievi, con le attività svolte dall’Unità operativa di Coordinamento Donazioni Organi e Tessuti e dallo Sportello Amico Trapianti, sia in quello delle cure rivolte ai trapiantati di rene e di fegato, rispettivamente seguiti dalle Unità operative di Nefrologia e Dialisi e Servizio di Assistenza per i Trapiantati e i Trapiantandi Epatici (SATTE). Per il Centro Regionale Trapianti della Campania è intervenuto il coordinatore, Pierino Di Silverio.

Toccante la testimonianza della psicologa Luisa Parente, che ha raccontato la sua esperienza di paziente trapiantata.

In chiusura i direttori generale e sanitario, con le dottoresse Patrizia Tidona e Giovanna Verrillo, hanno consegnato gli attestati di riconoscimento, per il prezioso lavoro svolto sempre con passione, all’ex-coordinatore del CRT, Antonio Corcione, e alla ex-responsabile dell’Unità operativa di Coordinamento Donazioni Organi e Tessuti dell’AORN di Caserta, Anna Fabrizio.

(Nunzia Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Africano di 22 anni recupera dignità e speranza grazie alla sostituzione bilaterale delle articolazioni

Eseguito con successo, nell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, un intervento chirurgico di sostituzione bilaterale delle articolazioni temporo-mandibolari con protesi in titanio biocompatibile, progettate su misura e realizzate con tecnologia di stampa 3D.

Il delicato intervento, effettuato dall’équipe dell’Unità operativa complessa di Chirurgia Maxillo-Facciale, diretta dal Prof. Pasquale Piombino, in collaborazione con il Prof. Massimo Robiony e il Prof. Salvatore Sembronio, ha interessato un giovane africano di 22 anni che, a causa di un’anchilosi temporo-mandibolare bilaterale provocata da percosse e maltrattamenti subiti durante il viaggio dall’Africa, non poteva più aprire la bocca, con compromissione di funzioni vitali come mangiare, parlare, respirare, e ripercussioni devastanti in termini di qualità di vita e benessere psicologico.

Integrando tecnologia avanzata e un approccio centrato sul paziente e sulle sue necessità, coniugando scienza e umanizzazione delle cure -dichiara il Prof. Piombino- abbiamo realizzato un intervento straordinario, il primo di questo tipo nel Meridione d’Italia. Un risultato importante, frutto di collaborazione e sinergia tra le istituzioni, il servizio sanitario pubblico, le associazioni umanitarie che supportano pazienti provenienti da contesti difficili. A pochi giorni dall’intervento -prosegue il direttore dell’Uoc di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’AORN di Caserta- il giovane mostra segnali di recupero molto significativi. La riabilitazione gli consentirà il ripristino graduale delle funzioni articolari. Tornerà a sorridere. Un sorriso, che facciamo anche nostro, soddisfatti di avergli offerto la possibilità di recuperare dignità e speranza, dopo un’esperienza di grande sofferenza e marginalità”.

(Nunzia Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. L’Azienda Ospedaliera in prima linea nella lotta alle cosiddette infezioni ospedaliere

Al via un intervento formativo finanziato con il PNRR.

Combattere le infezioni correlate all’assistenza con efficienza ed efficacia per ridurne l’impatto.

Con questo obiettivo l’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta, in adesione a uno specifico input lanciato dalla Regione Campania, ha inaugurato un articolato intervento formativo, finanziato con i fondi del PNRR – Missione 6 e scandito in due step.

Il primo step, con un corso in due giornate ospitate in aula magna, per un totale di quattro sessioni tematiche, ha riguardato la formazione dei formatori.

Il secondo step, che partirà a dicembre, impegnerà la squadra dei neo-formatori in due moduli, con lezioni a carattere teorico e pratico, che saranno replicati per l’intero anno 2025, coinvolgendo una platea di circa 900 unità, tra medici, infermieri, tecnici.

L’iniziativa è organizzata dalla Direzione Sanitaria, guidata dalla dott.ssa Angela Annecchiarico, e dall’Unità operativa di Epidemiologia, diretta dalla dott.ssa Federica D’Agostino, con la collaborazione degli Staff di riferimento.

Lo scopo dell’intervento formativo -evidenzia il Direttore Sanitario- è implementare e perfezionare le conoscenze del personale sanitario dell’AORN di Caserta in materia di procedure e protocolli applicativi per prevenire, controllare e contrastare le infezioni correlate all’assistenza, che possono causare complicanze severe nei pazienti”.

Per formare i formatori, gli organizzatori hanno puntato su un ragguardevole parterre di relatori, provenienti dall’ambito ospedaliero, universitario, istituzionale.

La formazione -sottolinea il Direttore dell’Uoc di Epidemiologia dell’Azienda Ospedaliera di Caserta- insieme alla sorveglianza delle infezioni correlate all’assistenza e all’implementazione locale delle linee guida e delle buone pratiche sul tema, rappresenta una delle principali strategie dell’ICP, Infection Control and Prevention”.

(Nunzia Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. ‘Partorire senza dolore’: percorso multidisciplinare dell’Azienda Ospedaliera a sostegno delle mamme

STROKE UNIT APERTA H24 ALL’AORN DI CASERTA LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE CARLO MANZI Con l’obiettivo di favorire il parto naturale, riducendo il ricorso al cesareo, l’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta ha attivato la partoanalgesia, garantendo alle donne la possibilità del parto naturale indolore.

L’iniziativa nasce, su forte impulso della Direzione Strategica, dalla sinergica collaborazione tra le Unità operative di Ostetricia e Ginecologia a direzione universitaria, Anestesia e Rianimazione, Sale Operatorie, rispettivamente dirette da Luigi Cobellis, Pasquale De Negri e Concetta Gallo, che hanno puntato su un team dedicato h 24, costituito da medici, ostetriche e infermieri, coordinati dall’anestesista Lorenzo Russo Raucci.

Tre gli step dell’iter sanitario organizzato:

1) L’implementazione del programma degli incontri di accompagnamento ed educazione alla nascita, indirizzati alle future mamme con il coinvolgimento dei futuri papà;

2) L’attivazione di un ambulatorio di anestesia ostetrica, al quale la gestante interessata al parto indolore può accedere dalla 35^ settimana di gravidanza previa prenotazione al Cup. In sede ambulatoriale, la paziente effettua un colloquio con l’anestesista, che esegue l’anamnesi, valuta i parametri degli esami diagnostici e, se la donna è candidabile alla procedura, la informa dettagliatamente sul trattamento anestesiologico e sui relativi effetti e possibili complicanze;

3) L’esecuzione dell’analgesia a travaglio di parto iniziato, se restano confermate le condizioni cliniche di idoneità, che può essere somministrata dall’anestesista sia nella fase iniziale, quella dilatativa, sia nella fase espulsiva a dilatazione completa.

Alcune donne -sottolinea il prof. Cobellis- percepiscono il dolore come un evento negativo che, assorbendo molte energie, impedisce di vivere con serenità la nascita del proprio figlio. In risposta a questo possibile disagio, per le partorienti che lo desiderano e che ne fanno esplicita richiesta, è stata introdotta nell’AORN di Caserta la possibilità di trattare il dolore durante il parto con metodiche sicure sia per il feto sia per la madre”.

Metodiche efficaci -evidenzia il dott. De Negri- che non interferiscono con lo svolgimento del travaglio. Il dolore della contrazione viene reso sopportabile. Le tecniche analgesiche permettono di bloccare soltanto i nervi che trasmettono il dolore dell’utero, usando piccolissime dosi di farmaco che resta confinato nel punto in cui viene iniettato, senza diffondersi in tutto il corpo e senza diffondersi al nascituro”.

Il Punto Nascita dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta registra in media più di 1.300 parti all’anno.

L’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia segue la donna in tutte le fasi della gravidanza, del parto e del post parto.

L’Unità operativa di Neonatologia con TIN e TNE, diretta da Italo Bernardo, si prende cura del neonato dal primo vagito agli screening pre dimissione e ai controlli post dimissione.

Una particolare attenzione è rivolta alla promozione dell’allattamento al seno con il rooming-in, che offre al piccolo nato la possibilità di restare nella stanza di degenza con la sua mamma per l’intera giornata.

(Nunzia Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. ‘Siamo un’opera d’arte’: l’azienda ospedaliera aderisce alla campagna in favore dei pazienti stomizzati

Umanizzazione delle cure ai pazienti stomizzati: l’Azienda Ospedaliera di Caserta aderisce alla campagna della FAIS “Siamo un’opera d’arte”.

Provocatoriamente rivisitate, nove opere del firmamento artistico internazionale sono in mostra, in copia su pannelli in stampa digitale, nell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta che, per potenziare l’umanizzazione delle cure ai pazienti stomizzati, ha aderito alla campagna di sensibilizzazione “Siamo un’opera d’arte”, promossa dalla FAIS, Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati.

Si tratta di capolavori iconici dell’arte classica, moderna e contemporanea, che, rivisitati su tela con la tecnica della visual art, indossano presìdi per incontinenza o stomia, inseriti senza alterare le caratteristiche dell’opera.

L’esposizione è stata inaugurata oggi, al piano 2 dell’edificio F, su iniziativa dell’Unità operativa di Urologia, diretta da Ferdinando Fusco, con il coinvolgimento delle Unità operative di Chirurgia Generale e d’Urgenza e Chirurgia Oncologica, rispettivamente dirette da Mauro Andreano e Dario Scala, e degli afferenti Centri per uro ed enterostomizzati, dedicati ai pazienti che, a seguito di un intervento chirurgico per tumore o altre patologie severe, sono portatori di urostomie, se il problema ha investito l’apparato urinario, o di enterostomie, se il problema ha interessato l’intestino.

All’evento, presenti il direttore generale dell’AORN di Caserta, Gaetano Gubitosa, e una significativa rappresentanza di medici e infermieri, è intervenuto il presidente della FAIS, Pier Raffaele Spena, che ha illustrato lo spirito e la finalità della campagna.

Il messaggio, lanciato con il supporto dell’hashtag # nonvedodifferenze, è netto: “Come un capolavoro d’arte resta tale anche in presenza di un dispositivo medico, così l’identità di una persona non viene scalfita dall’uso di una sacca da stomia, di un catetere o di un pannolone”.

Nella condivisione del messaggio, l’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano”, aderendo alla campagna, intende offrire il proprio contributo al duplice obiettivo di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla sfida fisica, psichica e sociale affrontata quotidianamente dagli incontinenti e dagli stomizzati e, soprattutto, di aiutare questa tipologia di pazienti a familiarizzare con il proprio problema, per viverlo con serenità e consapevolezza, senza paura, imbarazzo o vergogna.

In Italia -sottolinea il prof. Fusco, direttore del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’AORN di Caserta- sono 7 milioni le persone che soffrono di incontinenza urinaria o fecale, mentre sono 75mila i portatori di stomie. Al nostro Ospedale -evidenzia lo specialista- si rivolge un’ampia platea di urostomizzati ed enterostomizzati, che include sia i degenti dimessi post intervento chirurgico sia gli utenti provenienti da altre strutture. La nostra strategia terapeutica poggia su un approccio multidisciplinare e olistico. Le équipe mediche e infermieristiche di Urologia e delle due Chirurgie seguono il paziente in ogni step: fase preoperatoria, intervento, fase postoperatoria, successivi controlli periodici. Cerchiamo costantemente di coniugare l’aspetto sanitario: medicazioni, sostituzione ciclica dei dispositivi, trattamento di eventuali complicanze, consigli alimentari, con l’informazione al paziente e ai familiari, con la formazione ed educazione a gestire autonomamente lo stoma, con il sostegno emotivo”.

Elenco delle opere in mostra / Rivisitazione di:

Amore e Psiche (Antonio Canova);
Tentazione di Adamo ed Eva (Masolino da Panicale);
Nascita di Venere (Sandro Botticelli);
Perseo con la testa di Medusa (Benvenuto Cellini);
Discobolo (Mirone);
Venere di Urbino (Tiziano Vecellio);
Le tre età della donna (Gustav Klimt);
Campbells’ Soup Can (Andy Warhol);
Marilyn Diptych (Andy Warhol).

(Nunzia Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Diabete nei bambini: l’Azienda Ospedaliera promuove la terza edizione del Progetto R.E.G.G.I.A.

Dopo il successo delle precedenti edizioni, l’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta ripropone il Progetto R.E.G.G.I.A. (Regolare, Educare alla Gestione della Glicemia Insieme all’Arte), finalizzato a migliorare la qualità di vita dei bambini affetti da diabete mellito e delle loro famiglie, puntando sul connubio tra salute e arte, sulla promozione del benessere psico-fisico attraverso la fruizione dell’arte e della natura.

Due gli incontri nei giardini del Parco della Reggia di Caserta: il 18 ottobre con inizio alle ore 15:00 e il 9 novembre con inizio alle ore 9:30, che coinvolgeranno rispettivamente gli adolescenti e i bambini diabetici in un fitto programma di attività psico-educative.

Sostenuto dalla Direzione Strategica dell’AORN, il Progetto è il frutto della collaborazione sinergica tra l’Unità operativa semplice di Diabetologia ed Endocrinologia Pediatrica, coordinata dalla dott.ssa Filomena Pascarella, che afferisce all’Unità operativa complessa di Pediatria, diretta dal prof. Felice Nunziata, la Reggia di Caserta – Ministero della Cultura, il Comune, l’Associazione di volontariato “L’Isola che non c’è”.

I piccoli pazienti diabetici, accompagnati dai loro genitori e dal team dell’Uos di Diabetologia, passeggeranno nel Parco Reale, dove svolgeranno una serie di attività, alcune mirate a gestire meglio la cronicità della malattia dal punto di vista sia psicologico sia nutrizionale, altre connesse alla cultura e alla natura offerte dal contesto monumentale che ospita l’iniziativa.

Il Progetto si prefigge di aiutare i bambini, gli adolescenti e i familiari a governare la patologia diabetica cronica attraverso un percorso di apprendimento delle competenze, delle abilità necessarie a uno stile di vita sano ed equilibrato, valorizzato dal contesto naturale, artistico e storico in cui il percorso stesso si colloca, con l’obiettivo di generare effetti terapeutici a lungo termine nella convivenza quotidiana con la malattia.

In questo senso, il Progetto R.E.G.G.I.A. affianca e potenzia l’attività dell’ambulatorio di Diabetologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Caserta, che è Centro di Riferimento Provinciale per la patologia, segue attualmente 150 pazienti di età compresa tra 1 e 18 anni, garantendo un’assistenza multidisciplinare e olistica con il coinvolgimento, nel processo di cura, non soltanto del medico, ma anche dello psicologo e del nutrizionista.

(Nunzia Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Azienda Ospedaliera, più qualità e più posti letto: si potenziano Chirurgia Cardio e Vascolare

Il Dipartimento Cardio-Vascolare dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta incrementa di 14 il numero dei posti letto di degenza ordinaria messi a disposizione dell’utenza, interessando l’Unità operativa di Cardiochirurgia che sale a 16 posti letto e l’Unità operativa di Chirurgia Vascolare che sale a 14 posti letto.

Il significativo aumento è il risultato dello sdoppiamento logistico dei due reparti, con la Chirurgia Vascolare che trasloca in un’ala, al piano 1 dell’edificio C, completamente ristrutturata, resa più confortevole e attrezzata con dispositivi medici di ultima generazione per la cura dei pazienti.

Lunedì mattina l’inaugurazione, alla presenza delle autorità civili e religiose della città di Caserta, accolte dai direttori generale, sanitario, amministrativo dell’AORN, Gaetano Gubitosa, Angela Annecchiarico, Amalia Carrara, con la partecipazione delle équipe mediche e infermieristiche dei Dipartimenti sanitari.

Due gli obiettivi perseguiti dalla Direzione Aziendale:
1) Assicurare il ruolo dell’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” nell’ambito della Rete regionale IMA (Infarto Miocardico Acuto), consentendo all’Uoc di Cardiochirurgia di svolgere le proprie attività contando su un numero congruo di posti letto e spazi adeguati;
2) Garantire una risposta assistenziale consona alla crescente domanda di prestazioni di chirurgia vascolare da parte della cittadinanza, attraverso il progressivo potenziamento, in qualità e innovazione, dell’offerta sanitaria assicurata dall’Uoc di Chirurgia Vascolare, che ha considerevolmente implementato le procedure endovascolari nel trattamento di molte patologie: l’aneurismatica toraco-addominale, la carotidea, il piede diabetico, l’insufficienza venosa, per la quale, in particolare, si ricorre anche alla radiofrequenza.

Implementazione, che è stata parallelamente affiancata e favorita da un incisivo ammodernamento del parco tecnologico con l’acquisizione di nuove apparecchiature, tra cui un secondo angiografo e un tavolo radiologico.

(Nunzia Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Azienda Ospedaliera, Laudisio (UGL) denuncia: ‘gravi carenze e disagio lavorativo’

La UGL Salute di Caserta alza la voce.
Dopo gli appelli lanciati nei mesi scorsi per la situazione di disagio lavorativo vissuta dal personale OSS ed infermieristico dell’AORN Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, il sindacato UGL scende in campo con una dura nota per denunciare le gravi carenze organizzative che affliggono i lavoratori del comparto sanitario.
E’ una situazione davvero complicata – afferma il segretario provinciale UGL Salute Maria Rosaria Laudisio – da mesi il personale infermieristico, ma soprattutto gli OSS, sono costretti a sopperire alle mancanze organizzative dell’azienda ospedaliera che sempre più spesso, anzi ormai da consolidata prassi, impiega infermieri ed OSS in compiti e funzioni che non competono loro, addirittura spesso demansionando gli stessi ed impiegandoli in attività che a loro non spetterebbero per contratto e funzione”.
Particolarmente grave il disagio vissuto dagli OSS, che, come ricorda il segretario “vengono sovente impiegati anche nelle attività di pulizia e sanificazione degli arredi aste e dei letti di degenza all’atto delle dimissioni del paziente, attività che invece dovrebbe essere svolta dalle ditte incaricate delle pulizie, noi come O.S. siamo stati sempre stati per il rispetto delle regole e continueremo a batterci affinchè nella azienda ospedaliera vengano rispettati norme, compiti e funzioni”.
La UGL continua a sollecitare, quindi, con forte impegno, provvedimento che pongano rimedio a questa situazione: “abbiamo chiesto alla Direzione della AORN di Caserta di provvedere in primis ad un aumento delle dotazioni di personale, anche attraverso uno scorrimento delle graduatorie degli idonei ai concorsi indetti, al fine di poter permettere la copertura dei turni notturni, senza lasciare da solo l’OSS dipartimentale che spesso è sottoposto ad un notevole stress lavorativo e non riesce a sopperire a tutte le urgenze del caso, tanto da dover essere sostituito spesso dagli infermieri.
Tuttora aperta – continua il segretario Laudisio – è la questione degli spogliatoi del personale, soggetti ad allagamenti ed infiltrazioni di acqua piovana, per i quali urge una verifica circa la loro agibilità.
Abbiamo chiesto e chiediamo ancora una riorganizzazione ed un ampliamento delle aree parcheggio per i dipendenti, regolamentando gli accessi e razionalizzando lo spazio con apposita segnaletica orizzontale.
Infine – conclude il dirigente UGL – abbiamo chiesto, come avviene del resto già in altre strutture, che il premio produttività sia conferito ‘spalmandolo’ nell’arco delle dodici mensilità.
Tutto ciò come, tra l’altro, già richiesto con la precedente nota sindacale del 26 aprile 2022.
Confidiamo che a breve saranno adottati gli opportuni provvedimenti da parte della AORN per porre rimedio a questa situazione di disagio lavorativo e tornare al rispetto delle normativa in tema di lavoro e contratti collettivi, anche al fine di evitare contenziosi legali per demansionamento che i lavoratori hanno in animo di intraprendere”.
(Ferdinando Palumbo, Segretario Provinciale Unione Territoriale del Lavoro, UGL Caserta – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. Ospedale, auguri in Senologia: sabato 17 riflessioni e visite gratuite

Sabato 17 dicembre 2022, presso l’Aula Magna dell’Azienda Ospedaliera di Caserta, si terrà un evento scientifico destinato alla divulgazione della cultura della prevenzione in campo senologico.

Si tratteranno temi scientifici di prevenzione, terapia chirurgica e oncologica con tutte le novità ed i percorsi creati e da creare, con la partecipazione attiva delle pazienti che ci aiutano a risolvere e/o migliorare i vari percorsi prestati in Ospedale, dove grazie allo stimolo del Direttore Generale Gaetano Gubitosa abbiamo creato una Breast Unit, un reparto di Senologia che è al passo con i migliori centri italiani, creando per la donna un percorso radiologico completo per la diagnosi, un percorso moderno per la terapia chirurgica da sempre associata alla chirurgia plastica e alla terapia oncologica moderna e di seguire protocolli regionali e internazionali, abbiamo ambulatori dedicati alla senologia dove è possibile fare approfondimenti citologici con possibilità di praticare agoaspirati e biopsie sotto guida ecografica, la presenza della psicologa è di fondamentale importanza per la paziente.

Circa 60.000 sono le donne che ogni anno, purtroppo, hanno questa diagnosi, ma bisogna dire che il 90% sopravvive ai 5 anni successivi.

L’organizzatore dell’Evento è il Dott. Gian Paolo Pitruzzella (Foto), Responsabile dell’Unità di Senologia dell’Azienda Ospedaliera di Caserta, che da più di 20 anni si occupa di senologia; specialista in Chirurgia Plastica Estetica e Ricostruttiva, dal 2007 è Responsabile dell’Unità di Senologia, ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Componente Ospedaliero della Commissione del corso integrato di Dermatologia e Chirurgia Plastica della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Caserta. Frequentatore autorizzato presso l’Istituto Oncologico Europeo di Milano, la Clinica Planas a Barcellona e l’Ospedale Bambin Gesù a Roma.

L’evento metterà al centro la “donna e paziente” che si aiuterà con il percorso ideale.
Interverranno: Saluto delle Autorità; Dott. Gaetano Gubitosa, Direttore Generale dell’Ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta; Dott.ssa Angela Annechiarico, Direttore Sanitario Aziendale dell’Ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta; S.E. Mons. Pietro Lagnese, Vescovo di Caserta;
Avv. Carlo Marino, Sindaco di Caserta.

Partecipano i vertici sanitari e Dirigenti dell’Ospedale e ASL di Caserta, le Istituzioni, l’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Caserta, Politici, Giornalisti, Medici di medicina generale, Oncologi, Psicologi, le Associazioni di Volontariato;

Sono invitati a partecipare: Medici, Insegnanti, Farmacisti, Operatori Sanitari.

Evento formativo con Crediti ECM.

“La parola alle pazienti”

Programmazione e organizzazione di visite gratuite di prevenzione per l’anno 2023.

Il Responsabile dell’Unità Ospedaliera di Senologia – Breast Unit Caserta, Dott. Gian Paolo Pitruzzella, si prefigge di sensibilizzare le donne affinché controllino, periodicamente, il loro seno ed al primo dubbio affidarsi allo specialista, solo così dimostrano di “volersi bene”.

(Franco Falco – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Caserta. ‘CardioUpdate’: nuovo simposio scientifico promosso dall’AORN S.Anna w S.Sebastiano

I nuovi orizzonti della cardiologia medica e interventistica al centro del X Simposio Scientifico CardioUpdate 2022, organizzato dal Dipartimento Cardio-Vascolare dell’AORN “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta.

Al via i lavori, giovedì mattina, al Grand Hotel Vanvitelli.

I nuovi orizzonti della cardiologia medica e interventistica sono i protagonisti del X Simposio Scientifico CardioUpdate 2022, patrocinato dall’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta e organizzato dal Dipartimento Cardio-Vascolare e dall’Unità operativa di Cardiologia Clinica, diretti dal prof. Paolo Calabrò, ordinario della cattedra di Cardiologia all’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.

I lavori congressuali si sono aperti questa mattina, al Grand Hotel Vanvitelli di Caserta, chiamando a raccolta esperti nazionali e internazionali, che si stanno confrontando sui meccanismi patologici alla base delle malattie cardiovascolari, approfondendo e delineando le attuali e future modalità di diagnosi e cura.

Articolato in dieci sessioni scientifiche, il summit punta a focalizzare il dibattito sulle più importanti novità e sugli straordinari risultati possibili nella gestione clinica e nel trattamento farmacologico, interventistico e riabilitativo dei pazienti con malattie metaboliche e cardiovascolari, come le dislipidemie, le sindromi coronariche acute, l’ipertensione, il diabete, lo scompenso cardiaco, la fibrillazione atriale.

Le patologie cardiovascolari -segnala il prof. Calabrò, responsabile scientifico del simposio- rappresentano una delle principali cause di morte in Italia e nei paesi occidentali. Si tratta di malattie con elevati tassi di morbilità e mortalità, che impattano prepotentemente sulla salute pubblica e sulle risorse sanitarie ed economiche e la cui gestione è stata resa ancora più complessa nel contesto della recente pandemia di Covid-19”.

Fittissimo e articolato il programma dell’assise, finalizzato ad offrire una panoramica aggiornata sulle possibilità terapeutiche oggi percorribili nel settore. Si illustrano, tra le altre, le tecniche più innovative di cardiologia interventistica coronarica e strutturale, le procedure di elettrofisiologia ed elettrostimolazione per il trattamento dello scompenso cardiaco, le nuove terapie antitrombotiche e anticoagulanti. Si parla, inoltre, di telemedicina cardiovascolare, cardio-oncologia, cardio-obesità.

Il direttore del Dipartimento Cardio-Vascolare dell’AORN di Caserta evidenzia che “un’efficace prevenzione primaria e secondaria degli eventi cardiovascolari, basata su terapie farmacologiche e sull’utilizzo di device di ultima generazione, è in grado di ridurre in modo sostanziale la mortalità e la morbilità anche nei pazienti a più alto rischio. Ci sono terapie -sottolinea il prof. Calabrò- come quella antitrombotica, la terapia anticoagulante, i farmaci anti-rimodellamento, che rivestono un ruolo fondamentale nel migliorare la prognosi e la qualità di vita dei malati affetti da queste patologie”.

Al congresso partecipa, nella schiera dei relatori, una nutrita rappresentanza di specialisti dell’Azienda Ospedaliera di Caserta, afferenti alle Unità operative di Cardiologia Clinica, Cardiochirurgia, Cardiologia Interventistica, Chirurgia Vascolare, Geriatria, Medicina Interna, Medicina Trasfusionale.

(Nunzia Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)