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Milano, molotov per gestire lo spaccio di droga: la Polizia di Stato arresta 2 giovani – Questura di Milano

La Polizia di Stato e la Polizia Locale di Milano, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di due cittadini egiziani di 19 e 21 anni, con precedenti di polizia, ritenuti responsabili di fabbricazione e porto in luogo pubblico di armi da guerra in concorso.

L’indagine svolta dai poliziotti della Sezione Antiterrorismo della DIGOS della Questura di Milano e dagli agenti dell’Unità Investigazioni e Prevenzione della Polizia Locale ha preso il via a seguito dell’azione incendiaria che, la notte del 30 gennaio scorso, ha interessato due autovetture del Comando di Polizia Locale di viale Tibaldi 45 Milano, rivendicata il giorno dopo sul sito d’area anarchica infernourbano.altervista.org. nell’ambito della campagna di solidarietà ad Alfredo Cospito.

Grazie ai primi accertamenti condotti dal Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica su alcune bottiglie molotov rinvenute nei pressi del luogo dell’incendio, si è potuto accertare che quella sera un gruppo di giovani stranieri, frequentatori abituali del quartiere Stadera, avevano realizzato una decina di bottiglie molotov compatibili con quelle usate per l’azione delittuosa in un cortile condominiale poco distante dalla sede della Polizia Locale, per poi disseminarle nel vicino parchetto di via Montegani.

Ulteriori approfondimenti di polizia hanno poi hanno consentito di identificare compiutamente tutti i componenti del gruppo – composto in maggioranza da giovani di origine nordafricana, alcuni dei quali minorenni e senza fissa dimora – e di appurare che la fabbricazione delle molotov era finalizzata a difendersi da un eventuale attacco da parte di un “gruppo rivale” – formato anch’esso da stranieri di origine marocchina – per motivi legati alla gestione delle cosiddette “piazze di spaccio”. Proprio i giovani marocchini, la sera precedente, si erano resi autori di un violento pestaggio a danno dell’arrestato e di un suo connazionale con un’azione punitiva che era stata ripresa in diretta divenendo virale sui canali social.   

Le indagini, oltre alla identificazione certa di tutti gli autori della fabbricazione delle molotov e del successivo trasporto delle stesse all’interno del parchetto di via Montegani, hanno consentito di aprire uno spaccato sul contesto sociale del quartiere milanese Stadera, in cui sono attestati gruppi di giovani stranieri, anche di seconda generazione, connotati non di rado, come dichiarato dal GIP in ordinanza, da un “contesto relazionale e di vita precario ed instabile, nonché caratterizzato da attività spesso illecite e compiute in gruppo”.

Dall’analisi dello smartphone sequestrato a uno dei due giovani, in occasione della perquisizione cui era stato sottoposto all’inizio dell’indagine, sono emersi numerosi video che lo ritraggono, unitamente ad altri soggetti sodali, nell’atto di compiere atti vandalici anche di elevata pericolosità sociale, verosimilmente finalizzati ad accrescere, anche attraverso la cassa di risonanza offerta dall’utilizzo intensivo dei social media più diffusi, la propria autorevolezza all’interno del gruppo di riferimento: in particolare, il ragazzo è immortalato in live mentre impugna una pistola ed esplode un colpo in aria, nonché all’atto di versare del liquido infiammabile su una bici del servizio bike-sharing, mentre lancia un sasso contro un tram in transito e, addirittura, mentre svolge una vera e propria prova a fuoco di una delle molotov fabbricate dal gruppo.

Proprio tali aspetti, unitamente alla particolare gravità dei reati contestati – la fabbricazione di vere e proprie armi da guerra ed il loro collocamento in un parco pubblico, frequentato anche da bambini, con totale sprezzo del pericolo per la pubblica incolumità – nonché la loro “contiguità con ambenti criminali di spessore legati allo spaccio di stupefacenti, con scenari da guerriglia urbana da attuarsi con congegni micidiali quali bottiglie molotov, catene e machete” hanno indotto il GIP a ritenere che la custodia in carcere fosse l’unica misura idonea a preservare le esigenze cautelari e proporzionata al disvalore della condotta.

Sono tuttora in corso approfondimenti investigativi da parte della DIGOS milanese per individuare l’autore dell’incendio delle due auto della Polizia Locale significando che, allo stato, pur in assenza di alcun elemento che faccia propendere a favore della matrice anarchica, non è stato individuato un riscontro decisivo che consenta di addebitare il gesto al sopracitato gruppo di stranieri. 

(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Furti e rapine a Como: la Polizia arresta rapinatore di Rolex e denuncia un ladro. – Questura di Como

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A seguito dei recenti episodi di criminalità ripetutisi negli ultimi giorni nelle zone centrali del capoluogo sono stati predisposti mirati servizi della Polizia di Stato finalizzati ad incrementare il Controllo del Territorio soprattutto nelle zone più sensibili.

In tale ambito è stato immediato l’intervento delle volanti a seguito dello strappo di un orologio di ingentissimo valore ai danni di un turista che nella serata di ieri passeggiava con la famiglia in viale Geno, il quale non persosi d’animo ha rincorso il rapinatore coadiuvato da un agente della Polizia Penitenziaria di Como libero dal servizio venendo subito dopo raggiunti dagli equipaggi del pronto intervento che hanno arrestato il malfattore.

L’uomo è risultato essere un 31enne di Napoli, pregiudicato specializzato in questo tipo di reato e già più volte arrestato per il furto di orologi di alto pregio in varie località del territorio nazionale.

Sequestrato anche uno scooter che si presume fosse in uso ad un complice fuggito al sopraggiungere dei poliziotti.

Sono in corso indagini per giungere alla sua identificazione ed alla conseguente denuncia, nel mentre l’arrestato, su disposizioni del P.M. di turno è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Questura per essere giudicato con il rito direttissimo alle 11.45 di questa mattina.

Nella stessa serata, sempre nell’ambito del predetto dispositivo di Controllo organizzato dalla Questura, è stato tempestivamente rintracciato un italiano di 26 anni originario di Agrigento, domiciliato a Como, che sempre nel centro di Como aveva poco prima infranto un finestrino di un’autovettura per rubare al suo interno.

Notato nel mentre commetteva il reato ha tentato di fuggire ma i poliziotti delle Volanti lo hanno in poco tempo fermato e denunciato all’Autorità Giudiziaria.


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Non si ferma al posto di controllo, la Polizia di Stato lo blocca ed arresta – Questura di Caserta

Non si ferma al posto di controllo, la Polizia di Stato lo blocca ed arresta

Non si ferma al posto di controllo, la Polizia di Stato lo blocca ed arresta

La Polizia di Stato di Caserta, nel pomeriggio di ieri, ha tratto in arresto una persona di 25 anni di origini partenopee, in quanto resosi responsabile del reato di resistenza a pubblico ufficiale.

In particolare, personale della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Sessa Aurunca, durante un posto di controllo sulla S.S. “Domitiana” nel tenimento del comune di Cellole, si poneva all’inseguimento di un veicolo condotto da un giovane che, non fermandosi all’alt intimato dalla pattuglia, accelerava la velocità di marcia, cercando di fare perdere le proprie tracce.

Durante la fuga il conducente veniva visto lanciare dal finestrino numerose scatole di cartone di medie dimensioni, ingenerando, anche per la pericolosa condotta di guida, paura e confusione tra gli automobilisti in transito.

Dopo aver inseguito il veicolo per circa 3 km, i poliziotti riuscivano a bloccarlo e procedevano al controllo dell’autovettura, in cui si rinvenivano oltre n. 30 smartphone di marca “Apple”, ritenuti essere probabile provento di truffa messa in atto dal fermato, come acclarato al termine di tempestiva e mirata attività di indagine.

Pertanto, il 25enne veniva arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e deferito anche per i reati di truffa e sostituzione di persona, ed i cellulari sottoposti a sequestro penale.

 


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AGGREDISCE CASSIERA per RUBARE PROFUMI – POLIZIA ARRESTA PREGIUDICATA – Questura di Vicenza

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E’ accaduto questa mattina, all’interno del Supermercato “ALDI” di Viale Mazzini.

D.F.M.F, 50enne originaria del Brasile, nota alle Forze di Polizia per i numerosi precedenti a suo carico (soprattutto per reati contro il patrimonio ed inerenti alle sostanze stupefacenti) è stata seguita dai dipendenti del Supermercato fino al suo arrivo alle casse; ad insospettire i cassieri è stata l’identità della “cliente”, già denunciata in passato per reati simili.

La donna, che aveva comunque acquistato della merce (un panino ed una bibita), ha inizialmente rifiutato di sottoporsi ad un controllo dopo che il sistema di antitaccheggio aveva fatto scattare l’allarme.

Innervosita dagli inviti degli Addetti alla sicurezza ad acconsentire al controllo della propria borsa, la donna ha reagito con inusuale violenza, iniziando a colpire una cassiera alla testa, servendosi proprio della refurtiva, e cioè alcune bottiglie di profumo del valore di circa 80 euro.

Quindi, dopo essersi disfatta della merce, ha continuato ad aggredire la cassiera con pugni alla testa e spintoni.

La pattuglia della Squadra “Volanti”, giunta immediatamente sul posto a seguito della richiesta di intervento inoltrata alla Centrale Operativa della Questura, dopo aver immobilizzato la donna al fine di farne cessare il comportamento violento ed aggressivo, la accompagnava in Questura per il prosieguo degli accertamenti.

Al termine delle attività di Polizia Giudiziaria gli Agenti potevano appurare che la donna, nel pomeriggio precedente, si era resa protagonista di un furto all’interno del negozio “COIN” di Piazza Castello. Quindi, in considerazione di quanto accaduto, dopo essere stata dichiarata in arresto con l’accusa di rapina impropria aggravata, al termine degli adempimenti di rito veniva condotta presso la Casa Circondariale di Verona.


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Il Commissariato di P.S. di Riva del Garda arresta tre persone per spaccio e sequestra oltre 3 etti e mezzo di cocaina grazie alle segnalazioni dei cittadini – Questura di Trento

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Mercoledì 21, personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Riva del Garda, nel corso delle attività di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, ha arrestato un ragazzo albanese di 18 anni, alloggiato in una struttura ricettiva dell’Alto Garda, mentre stava cedendo ad un cliente due dosi di cocaina.  Gli investigatori del Commissariato, allertati da alcuni residenti, avevano deciso di verificare lo strano via vai segnalato in una zona periferica di Riva del Garda, sorprendendo il giovane nell’atto della cessione del narcotico. Le attività di indagini venivano poi estese alla camera occupata nella vicina struttura alloggiativa, dove venivano rinvenute e sequestrate altre 25 dosi di cocaina già confezionate e pronte alla distribuzione ed una somma di circa 3.000 euro in banconote di vario taglio. Al termine dell’attività gli investigatori sequestravano 27 dosi di cocaina per un totale di circa 20 grammi. Conclusa l’attività investigativa il giovane veniva associato presso la Casa Circondariale di Spini di Gardolo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 

Lunedì 26 giugno, nella giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito della droga, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Riva del Garda, nel corso delle attività di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, a seguito della segnalazione di alcuni residenti, ha arrestato due cittadini italiani di 43 e 35 anni, residenti nell’Alto Garda. I due arrestati venivano controllati a Riva del Garda a bordo dell’autovettura di uno dei due, nella quale veniva rinvenuto, occultato in un intercapedine, un sacchetto contenente circa 100 grammi di cocaina. La successiva attività d’indagine, che coinvolgeva le abitazione dei due ed un garage in uso al passeggero, permetteva di rinvenire, celati all’interno di un calzino, nascosto nelle innumerevoli cianfrusaglie detenute nel garage, altri 220 grammi di cocaina e sequestrare complessivamente circa 320 grammi di cocaina e circa 7.300 euro in banconote di vario taglio oltre al materiale per il confezionamento dello stupefacente. La droga immessa sul mercato avrebbe potuto fruttare agli spacciatori circa 34000 euro. Concluse le perquisizione e i relativi sequestri, entrambi gli arrestati venivano associati presso la Casa Circondariale di Spini di Gardolo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


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Teramo – piazza Garibaldi : la Polizia arresta un soggetto per detenzione ai fini di spaccio – Questura di Teramo

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Nel corso di uno specifico servizio finalizzato a scongiurare il traffico illecito di sostanze stupefacenti in questo centro cittadino, personale della locale Squadra Mobile, Sezione Antidroga, ha tratto in arresto, in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un italiano, 61 enne con pregiudizi di polizia, residente a Teramo. Il predetto, in questa Piazza Garibaldi, a seguito di perquisizione personale e veicolare è stato trovato in possesso di 11 dosi di eroina, occultate all’interno di un pacchetto di sigarette, pronte per essere cedute a terzi. Inoltre, nella sua abitazione a seguito di perquisizione domiciliare venivano rinvenuti ulteriori 30 dosi ed un pezzo solido della stessa sostanza, per un peso complessivo di grammi 97, nonché materiale per il confezionamento dello stupefacente. Il predetto è stato associato alla locale casa Circondariale a disposizione dell’A.G.


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“Faenza: Polizia arresta presunto responsabile di stalking” – Questura di Ravenna

“Faenza: Polizia arresta presunto responsabile di stalking”

La Polizia di Stato ha arrestato una persona per il reato di atti persecutori.
    Alcuni giorni fa, un equipaggio delle Volanti del Commissariato di P.S. di Faenza è intervenuto su richiesta di una donna che asseriva di essere stata bloccata dal suo ex compagno mentre transitava in auto sulla pubblica via.
    Immediatamente giunti sul posto, gli Agenti trovavano un uomo che, stando appoggiato sulla vettura della richiedente, sbraitava nei confronti della stessa. 
     Il predetto, peraltro già ammonito con provvedimento emesso nel 2012 dal Questore di Ravenna e recentemente deferito all’A.G. per atti persecutori nei confronti della stessa donna, veniva accompagnato presso gli uffici del Commissariato per gli accertamenti del caso
    Al termine delle indagini svolte nell’immediatezza dei fatti, l’uomo è stato arrestato quale presunto autore del reato di atti persecutori e condotto presso la Casa Circondariale di Ravenna in attesa dell’udienza di convalida.
    L’Autorità Giudiziaria, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei confronti dell’uomo la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna, alla sua abitazione, al suo luogo di lavoro, nonché ai luoghi dalla stessa abitualmente frequentati.

Ravenna, 26 giugno 2023
 


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“Faenza: Polizia arresta una giovane donna per tentato furto aggravato” – Questura di Ravenna

“Faenza: Polizia arresta una giovane donna per tentato furto aggravato”

La Polizia di Stato ha arrestato una donna nomade di 25 anni per il reato di tentato furto aggravato.

          Nel pomeriggio di alcuni giorni fa, un equipaggio delle Volanti del Commissariato di P.S. di Faenza è intervenuto in un’abitazione del centro cittadino a seguito della segnalazione del proprietario che aveva sorpreso in casa una persona.

          Sul posto gli Agenti hanno accertato che, poco prima, una giovane donna, introdottasi nell’abitazione dopo aver suonato più volte il campanello, aveva iniziato a rovistare all’interno dei cassetti di un mobile della camera da letto.

          Accortasi della presenza del proprietario, la predetta tentava di guadagnare l’uscita ma veniva fermata dall’uomo il quale notava fuori dall’abitazione altre due donne che riuscivano a dileguarsi.

          Accompagnata presso gli uffici del Commissariato per gli accertamenti del caso, la giovane, gravata da precedenti specifici per fatti commessi in varie città d’Italia, è stata arrestata quale presunta autrice del reato di tentato furto aggravato.

          L’Autorità Giudiziaria, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di dimora presso il comune di Torino con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.  

Ravenna, 26 giugno 2023


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SPACCIO, RESISTENZA E LESIONI. LA POLIZIA DI STATO ARRESTA VENTIDUENNE MESSINESE – Questura di Messina

CONTROLLO DEL TERRITORIO. IL RESOCONTO DELLE VOLANTI. NEGLI ULTIMI 10 GIORNI, 6 ARRESTI IN FLAGRANZA E 17 DENUNCE

Tratto in arresto dai poliziotti delle Volanti, una delle scorse sere, un ventiduenne messinese, in via Comunale Santo, Villaggio Bordonaro. I reati contestati sono detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Nel corso dell’attività di controllo del territorio, i poliziotti delle Volanti intorno alle ore 20.00 hanno sottoposto ad un’ordinaria verifica il giovane, il quale ha tentato in un primo momento di scappare e poi, vistosi raggiunto, ha goffamente provato a liberarsi di un involucro che teneva nei pantaloncini, gettandolo a terra. Raggiunto e bloccato, ha tuttavia opposto resistenza ferendo uno degli agenti intervenuti, i quali sono comunque riusciti ad immobilizzarsi e condurlo in centrale.

L’involucro recuperato celava al suo interno un panetto di sostanza stupefacente del peso di quasi 100 grammi, risultato agli esami del locale Gabinetto di Polizia Scientifica del tipo hashish. Con la droga, i poliziotti hanno recuperato anche 4 mini telefoni cellulari con relativi cavi caricabatteria, verosimilmente utilizzati per l’attività di spaccio. La successiva perquisizione domiciliare ha altresì portato al rinvenimento di un bilancino di precisione, generalmente utilizzato per il confezionamento delle singole dosi. Il tutto è stato posto sotto sequestro.

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il ventiduenne è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima che ha convalidato l’arresto e confermato i domiciliari.

Si precisa che, in ossequio al principio di non colpevolezza e fino a sentenza di condanna passata in giudicato, sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse degli indagati.


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LA POLIZIA DI STATO DI REGGIO EMILIA ARRESTA UN PRESUNTO TRAFFICANTE DI COCAINA SEQUESTRANDO OLTRE 72 CHILI LORDI DI COCAINA E 50.000 EURO CONTANTI – Questura di Reggio Emilia

Arresto 72 kg cocaina

LA POLIZIA DI STATO DI REGGIO EMILIA ARRESTA UN PRESUNTO TRAFFICANTE DI COCAINA. SEQUESTRATI OLTRE 72 CHILI LORDI DI COCAINA E 50.000 EURO CONTANTI

In data 21 giugno 2023 gli uomini della Questura, Volanti e Squadra Mobile, hanno tentato di sottoporre a controllo, in strada, un’autovettura Peugeot 208 che dalla zona stadio si dirigeva verso Cavriago. L’uomo a bordo, dopo alcune manovre elusive, fingeva di fermarsi per poi riprendere la marcia; l’inseguimento durava per alcuni minuti finché il fuggitivo si infilava in una via chiusa e, dopo avere abbandonato il mezzo, si lanciava nelle sterpaglie. L’uomo, un cittadino albanese di 29 anni, veniva prontamente raggiunto e bloccato dal personale di Polizia.

La perquisizione dell’autovettura consentiva di rinvenire 30.000 euro contanti avvolti in tre mazzette.

La successiva perquisizione dell’abitazione, sita in area stadio, consentiva di rinvenire, nel bagagliaio di una seconda autovettura, 48 confezioni di sostanza stupefacente tipo cocaina con impresso il logo Boss, due confezioni da un chilogrammo sottovuoto della medesima sostanza ed ulteriori cinque involucri dalla forma irregolare contenenti, sempre, cocaina.

Sulla scorta di quanto rinvenuto si procedeva ad un nuovo attento esame delle autovetture. Entrambe si rilevano dotate di un doppio fondo, azionabile con particolari procedure. All’interno degli scomparti si rinvenivano ulteriori 9 confezioni di cocaina con impresso il logo BOSS e due mazzette di denaro contante per complessivi 20.000 euro.

Complessivamente il peso dello stupefacente sequestrato è di oltre 72 chili di sostanza stupefacente tipo cocaina.

Lo stupefacente ed il denaro, quindi, venivano sottoposti a sequestro ed il cittadino albanese tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione a fini di spaccio di stupefacente tipo cocaina. L’arrestato è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Reggiana. 


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Selargius. In casa circa 1 Kg tra marijuana e hascisc e 4000 euro in contanti. La Squadra Mobile arresta un insospettabile 20enne – Questura di Cagliari

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Nel rispetto dei diritti della persona indagata e della presunzione di innocenza, per quanto risulta allo stato, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue:

La Polizia di Stato ha arrestato in flagranza di reato un 20enne incensurato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Da tempo gli investigatori del Gruppo Falchi della Squadra Mobile tenevano sotto controllo il giovane. Nella tarda mattinata di ieri i poliziotti hanno perquisito l’abitazione, trovando e sequestrando circa 1 Kg. di marijuana e hashish, che il ragazzo avrebbe custodito in sacchetti per sottovuoto, all’interno di un congelatore. Sono stati sequestrati anche due bilancini di precisione e circa 4000 euro in contanti, probabile provento dell’attività illecita. Il 20enne è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di droga e accompagnato presso la sua abitazione in attesa dell’udienza di convalida. I fatti accertati dagli investigatori della Polizia di Stato saranno sottoposti alla valutazione del G.I.P., che deciderà sull’arresto durante l’udienza di convalida prevista per questa mattina. 


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A Vittoria la Polizia di Stato arresta un sorvegliato speciale di P.S. intento a spacciare. – Questura di Ragusa

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Si trovava sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di Comiso per reati in materia di stupefacenti, il quarantasettenne pregiudicato di nazionalità tunisina sorpreso a spacciare a Vittoria e tratto in arresto nel pomeriggio di lunedì dagli uomini della Polizia di Stato.

Nello specifico, transitando presso via Diaz, l’attenzione degli agenti si è focalizzata verso una rivendita di bevande all’ingrosso, dalla quale veniva notato uscire proprio il noto pregiudicato di nazionalità tunisina T.N., classe 1976. L’uomo veniva prontamente bloccato dai poliziotti e identificato.

In considerazione dello stato di agitazione e insofferenza al controllo dell’uomo, si effettuava una perquisizione personale che consentiva di rinvenire, abilmente celate nelle tasche dei pantaloni, 23 involucri, in plastica termosaldata, contenenti cocaina, del peso complessivo di 17 grammi e la somma di 1180 euro in banconote di vario taglio, provento dell’illecita attività di spaccio.

In considerazione del rinvenimento di sostanza stupefacente i poliziotti estendevano la perquisizione anche al veicolo a bordo del quale T.N. aveva raggiunto il comune di Vittoria. La ricerca dava ancora esito positivo, atteso che all’interno del vano porta oggetti dell’auto, veniva rinvenuta dell’altra sostanza stupefacente, nello specifico 27 stecchette di hashish del peso complessivo di 34 grammi, oltre ad un bilancino di precisione necessario per il peso della droga.

Il soggetto veniva accompagnato presso gli Uffici del Commissariato di P.S., ed espletate le formalità di rito, condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.


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La Polizia di Stato arresta un cittadino marocchino poiché trovato nella città di Rimini nonostante avesse il divieto. – Questura di Rimini

La Polizia di Stato arresta un cittadino marocchino poiché trovato nella città di Rimini nonostante avesse il divieto.

La Polizia di Stato arresta un cittadino marocchino poiché trovato nella città di Rimini nonostante avesse il divieto.

Nella mattinata di ieri, lunedì 19 giugno, personale della Polizia di Stato di Rimini congiuntamente a due equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Torino aggregati, hanno tratto in arresto un cittadino marocchino, trentenne, irregolare sul Territorio Nazionale poiché trovato nella città di Rimini, nonostante avesse il divieto di dimora. Tale provvedimento gli era stato attribuito a causa di molteplici reati compiuti sia contro il patrimonio che contro Pubblici Ufficiali e reati legati a sostane stupefacenti.

Nello specifico, alle ore 9.30 in seguito ad un controllo effettuato all’interno della struttura in stato di abbandono di via Ugo Bassi, i poliziotti rintracciavano un uomo, già noto alle forze dell’ordine, che in seguito agli accertamenti effettuati, risultava essere destinatario di un ordine di carcerazione. Inoltre, l’uomo veniva trovato in possesso di un involucro contenente sostanza stupefacente per un peso complessivo di grammi 14.

L’uomo tratto in arresto è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Si ricorda che nei confronti delle persone indiziate ed imputate vige la presunzione di innocenza.


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LA POLIZIA DI STATO DI REGGIO EMILIA ARRESTA 30ENNE DOPO 50 MINUTI DI INSEGUIMENTO: A SUO CARICO L’IPOTESI DI REATO DI TENTATO OMICIDIO E RESISTENZA A P.U. – Questura di Reggio Emilia

LA POLIZIA DI STATO DI REGGIO EMILIA ARRESTA 30ENNE DOPO 50 MINUTI DI INSEGUIMENTO: A SUO CARICO L’IPOTESI DI REATO DI TENTATO OMICIDIO E RESISTENZA A P.U.

Alle ore 02.05 del 18.06.2023 giungeva alla linea del 113 la chiamata da parte di una donna residente in zona Canali che segnalava la presenza di un uomo molesto che insisteva per entrare nella propria casa. Giunti immediatamente sul posto gli operatori delle Volanti identificavano la donna, una 41enne residente a Reggio Emilia, e individuavano e fermavano l’uomo, un 30enne residente a Campegine, in evidente stato di alterazione psico-fisico dovuto all’abuso di sostanze alcoliche. La donna affermava di conoscere l’uomo e che avevano trascorso insieme la serata ma che l’uomo si era mostrato molesto e la donna gli aveva chiesto di allontanarsi ma il 30enne aveva insistito per entrare in casa della donna.  Gli operatori delle Volanti convincevano l’uomo ad allontanarsi dalla dimora della donna e, dopo aver accertato che la stessa non avesse bisogno di assistenza medico-sanitaria, la invitavano a ricontattare la linea di emergenza del 113 se si fosse ripresentato. Tuttavia, sostavano al di fuori della casa della donna per il tempo necessario ad accertarsi che si fosse effettivamente allontanato.

Alle successive ore 02:50, una pattuglia delle Volanti si portava nuovamente presso l’indirizzo della donna poiché il 30enne si era ripresentato bussando insistentemente al campanello chiedendo di entrare. Tuttavia, all’arrivo della Volante l’uomo si era già allontanato.

Nello stesso frangente, un’altra pattuglia delle Volanti transitando in zona, si avvedeva di una Fiat punto di colore bianco che compieva manovre azzardate e pericolose. Pertanto, venivano attivati i dispositivi luminosi e sonori di segnalazione al fine di fermare l’autovettura e procedere al controllo ma l’autista, al fine di evitare il controllo, si dava a precipitosa fuga.

Dal controllo della targa della Fiat Punto si accertava che il veicolo era intestato al 30enne resosi responsabile della condotta molesta in zona Canali.

La Fiat Punto percorreva diverse vie della città, giungendo poi in via Inghilterra e via Gorizia, effettuava un’inversione contromano in rotonda. Anche le altre pattuglie delle Volanti si portavano sul posto cercando di intercettare l’autovettura in fuga, e successivamente anche una pattuglia della radiomobile dell’Arma dei Carabinieri si metteva all’inseguimento.

L’autovettura, dopo aver imboccato via Inghilterra, effettuava nuovamente un’inversione imboccando poi via Chopin e, giunto alla rotonda con via Keplero/via Dalmazia, ritornava in direzione via Gorizia.

Nel tragitto di ritorno, alla rotonda Via Keplero/Via Dalmazia una pattuglia delle Volanti, provava nuovamente ad intimare l’alt al veicolo in fuga, ma l’autista, noncurante dell’ordinativo ricevuto, non solo continuava la sua corsa, ma – compiendo una manovra per aggiustare la direzione – accelerava e si dirigeva verso gli operatori per cercare di colpirli. Non riusciva nel suo intento solo per merito delle manovre evasive messe in atto dagli operatori che riuscivano a togliersi in tempo dalla traiettoria. 

La Fiat Punto riprendeva la sua fuga cercando di distanziare la Volante posta al suo inseguimento e continuava la sua andatura pericolosa concretizzando così un serio pericolo per gli altri utenti che si vedevano costretti a delle manovre improvvisate e difficili al fine di evitare un impatto con l’auto in fuga.

Giunta alla rotonda di Calerno imboccava via Mons. O. A. Romero, via Bertona, via Cocconi per poi arrivare nel centro di Campegine (RE), mantenendo la sua pericolosa andatura.

Dopo aver vagato nel centro cittadino, vistosi chiuso dalle pattuglie presenti, imboccava una strada che terminava nella zona industriale di Campegine (RE) ove si era posizionata una pattuglia dei Carabinieri del NORM di Reggio Emilia. Nonostante la loro presenza, la Fiat Punto continuava la sua marcia dirigendosi verso i due militari costringendoli così a spostarsi dalla sua traiettoria per non essere investiti.

Alle ore 03:55 circa, dopo più di 50 minuti di inseguimento, una delle Volanti, al fine di arrestare la corsa del veicolo in fuga, attivava uno sbarramento di sicurezza, ponendo il veicolo in modo da sbarrare la strada con i sistemi sonori e visivi in dotazione in funzione. L’uomo alla guida del veicolo tentava nuovamente di eludere il blocco e investire gli operatori di Polizia, tuttavia la manovra elusiva lo costringeva ad oltrepassare il confine della strada e terminare la sua folle corsa nel campo adiacente la strada.

Terminata la corsa, si provava a far uscire dal veicolo l’autista che però, appena ripresa un po’ di lucidità, si aggrappava al volante rifiutando di uscire e reagiva all’arresto scalciando in direzione dei presenti e mettendo in atto atteggiamenti aggressivi. Una volta fatto uscire dal veicolo si accertava che l’uomo alla guida era il 30enne che aveva posto in essere la condotta molesta in zona Canali nel precedente intervento delle 02.05.

Sebbene non vi erano evidenti lesioni per l’uomo alla guida, veniva richiesto l’intervento dei sanitari che lo trasportavano in Pronto Soccorso per i controlli di routine.

Al termine dei necessari accertamenti, il 30enne, con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, nonché per porto di armi e/o oggetti atti ad offendere, veniva tratto in arresto per l’ipotesi di reato di tentato omicidio aggravato continuato (artt. 575 – 576 nr.5 bis – 56 – 81 c.p.) e resistenza a P.U. (art. 337 e 583 quater c.p.) e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa di giudizio. Inoltre, veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato di danneggiamento aggravato (artt. 635 e 625 nr. 7 c.p.)

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Polizia di Stato arresta due persone per ricettazione – Questura di Ascoli Piceno

Operazione di polizia giudiziaria del Commissariato di San Benedetto Due arresti

Agenti del Commissariato di San Benedetto del Tronto arrestano due persone per ricettazione

Nei giorni scorsi personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del locale Commissariato della Polizia di Stato, dopo aver individuato i responsabili della ricettazione di due bicilette elettriche rubate nella mattinata precedente, individuavano uno stabile sito nella zona Nord di San Benedetto del Tronto ove, precedentemente, erano stati depositati i velocipedi oggetto di furto. A seguito di accertamenti mirati, emergeva che da alcune settimane, in uno degli appartamenti della palazzina individuata, risiedevano due giovani pregiudicati di nazionalità italiana dei quali uno corresponsabile della ricettazione delle suddette biciclette elettriche e l’altro, di origine calabrese, sottoposto alla libertà vigilata da poco uscito da un istituto di detenzione .

Avendo appreso tale informazione, costatato il coinvolgimento di uno dei due inquilini nella ricettazione delle due bicilette elettriche già recuperate, veniva eseguita una perquisizione domiciliare all’interno dell’appartamento in uso ai due giovani pregiudicati. Le operazioni consentivano di rinvenire nel locale adibito a soggiorno con angolo cottura, un fucile a canne mozze calibro 12 con matricola abrasa ed una cartuccia a pallini dello stesso calibro; in un altro punto del soggiorno venivano rinvenuti 7 involucri di sostanza stupefacente risultati positivi alla cocaina, 4 bilancini di precisione, materiale da confezionamento e sostanza da taglio del tipo mannitolo.

Avendo accertato tale contesto illecito marcatamente pericoloso vista la detenzione di un fucile tipo “LUPARA” ad alta potenzialità offensiva pronto all’uso, visti altresì i numerosi precedenti penali a carico di uno dei due giovani, si procedeva all’immediato arresto in flagranza di reato a carico di entrambi gli occupanti dell’immobile responsabili di concorso in detenzione di arma clandestina ed alterata al fine di aumentarne l’offensività, nonchè detenzione ai fini di spaccio di cocaina. Il Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, informato dell’attività espletata disponeva la traduzione degli arrestati alla Casa Circondariale di Ascoli Piceno – Marino del Tronto in attesa dell’udienza di convalida all’esito della quale il G.I.P. presso il Tribunale di Ascoli piceno convalidava l’arresto applicando ad entrambi gli arrestati la misura cautelare della custodia in carcere.

(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)