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antonello

MILANO, IN MOSTRA L’ARTE DELL’OSSIMORO DI ENRICO ANTONELLO

Inaugurata la mostra personale “LOVE – HATE” di Enrico Antonello. L’artista, vincitore del 10° Premio Cramum, porta fino al 27 agosto al Mercato Centrale Milano il suo “Point of View” mettendo “in luce” le contraddizioni della nostra epoca e la difficoltà di comunicare.

KappaelleNet

(Fonte: Kappaelle.net – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Il Bosco di Paliano (FR) ricorda Antonello Ruffo di Calabria: in tale oasi il suo spirito sorride ancora

Il principe Antonello Ruffo di Calabria oggi avrebbe compiuto 94 anni. Fu l’antesignano dell’ambientalismo e del turismo green e sostenibile.

Venerdì, 31 maggio, Antonello Ruffo di Calabria avrebbe compiuto 94 anni. Il Principe Ruffo era il figlio di Luisa Gazelli dei Conti di Rossana e del principe Fulco Ruffo di Calabria, asso dell’aviazione nella Grande Guerra e Medaglia d’Oro al valor militare. Discendente di un’antichissima famiglia dell’aristocrazia italiana, Don Antonello – così lo chiamavano alcuni – era il fratello maggiore di Paola di Liegi, Regina del Belgio, ma soprattutto un aristocratico che sapeva guardare lontano nel tempo, tanto da apparire visionario ai suoi contemporanei.

Quando si spense a 87 anni, il 24 agosto 2017, lasciò un’eredità morale e culturale, di idee e innovazioni, che si era già consolidata nella società italiana. E infatti, quando ancora non si parlava di ambiente, Don Antonello fu antesignano dell’ambientalismo. Quando gli zoo erano in declino, realizzò il primo parco ornitologico italiano, divenuto meta di migliaia di amanti della natura.
Antonello fu lungimirante e capì che l’ambiente era un bene di valore, di rilevanza pubblica e di cui aveva bisogno la popolazione afflitta dal consumismo e dal grigiore delle fabbriche e delle città. Ecco perché a Paliano ideò la prima oasi moderna, piantando tre milioni di alberi nella tenuta di famiglia e fondando il turismo green e sostenibile. Il Principe amava così tanto la natura che i suoi famigliari, nel giorno della morte, rispettarono la sua volontà organizzandone il funerale nel Bosco di Paliano, il querceto che ricevette in eredità dai genitori e in cui oggi il suo spirito vive ancora vigoroso.
Proprio in quell’oasi vicino a Colleferro, tra Roma e Frosinone, le sue figlie, Claudia e Domitilla, stanno proseguendo la sua opera. Nel Bosco, Claudia e Domitilla hanno rilanciato e ampliato le idee del papà, realizzando un’oasi del turismo green ed eco-sostenibile, dove i bambini possono giocare in sicurezza mentre i genitori si riposano sdraiati sull’erba e i nonni passeggiano su comodi sentieri sotto alberi ombrosi.
Il Bosco di Paliano ormai è meta di scuole, espositori di prodotti tipici locali, teatro di attività culturali e, più recentemente, anche di matrimoni e unioni civili. Un’oasi naturale votata alla green economy, alle escursioni a piedi e in bicicletta e al rispetto dell’ambiente. Un Bosco in cui Don Antonello ancora oggi passeggia sorridendo.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Capua. ‘Amore mio’: domenica al Teatro di palazzo Fazio lo spettacolo di Antonello De Rosa

Quindicesimo spettacolo in programma, “Amore Mio” di Antonello De Rosa, prodotto dall’associazione “Scena Teatro management” di Salerno ed è inserito nella Sezione “Teatri d’Innnovazione”.

DOMENICA 14 APRILE 2024 (ore 19.00) presso la Sala Teatro di Palazzo Fazio, via Seminario 10, Capua (Caserta), si terrà il 15^ spettacolo in programma per la SEZIONE TEATRI D’INNOVAZIONE.

L’Associazione “Scena Teatro Management” di SALERNO presenta; “AMORE MIO”, TESTO E REGIA: Antonello DE ROSA; INTERPRETI: Antonello DE ROSA – Margherita RAGO – Renato RESCIGNO; COSTUMI: Lia DE BLASIO.

NOTE

Due anime si incontrano, si confessano. Raccontano la vita, il dolore, la gioia di essere diversi. Anime che si cullano in silenzi rumorosi, che periscono senza lasciare traccia della loro vita. Quella stessa vita che prima le mette al mondo, poi, le offende, le umilia. Spettri inquieti mai guariti dalle ferite subite nel passato. Spettri che danno piacere ma non possono riceverlo. Anime lacerate, che rincorrono un uomo che non esiste, che le usa, che utilizza i loro corpi confondendoli e sporcandoli ancora di più. Questo è “AMORE MIO”. Una scrittura scenica che mette in evidenza il rapporto con l’amore… Amore sano e Amore malato…con brani tratti: P. Lanzetta, A. Ruccello, E. Moscato, Sommaripa. Ho voluto una messinscena, essenziale nella scenografia, (vuota). Una messinscena che si affidasse solo alla forza della parola, dei gesti e della musica.

Info – Prenotazione: 3389924524 -3343638451.

FaziOpenTheater 2023 – 2024 (VI Edizione), Rassegna Nazionale di Teatro – Danza – Arti Performative, Ideazione e direzione artistica di Antonio IAVAZZO. Organizzazione generale di Gianni ARCIPRETE.

(Antonio Iavazzo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Roma. Enrico Antonello vince il Decimo Premio ‘Cramum’ con ‘Words. Are just words?’

Venerdì 19 gennaio, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Eroi?”, al “Campus Reti”, la Giuria ha proclamato Enrico Antonello vincitore del Decimo Premio Cramum per l’arte contemporanea in Italia.

Seconda classificata Betty Salluce, terzo classificato Guido Mitidieri.

Le opere rimarranno in mostra fino al 30 maggio. La mostra personale del vincitore si terrà a luglio a Mercato Centrale Milano.

Enrico Antonello, nato a Castelfranco Veneto nel 1995, ha vinto la Decima Edizione del Premio Cramum con l’opera “Words. Are just words?”. Oltre al cubo, simbolo del Premio Cramum, vince una mostra personale al Mercato Centrale Milano dal 17 luglio al 29 agosto.

La proclamazione ha avuto luogo venerdì, 19 gennaio 2024, presso il Campus Reti di Busto Arsizio in occasione dell’apertura della mostra “Eroi?” curata da Sabino Maria Frassà, direttore del Premio. La mostra rimarrà aperta fino al 30 maggio e vedrà protagoniste le opere dei dieci finalisti – Enrico Antonello, Mattia Barbieri, Giulio Boccardi, Gisella Chaudry, Edson Luli, Simone Mazzoleni, Monica Mazzone, Guido Mitidieri, Caterina Roppo, Betty Salluce – al fianco di quelle dell’artista “maestro dell’anno” (fuori concorso) Francesca Piovesan.

Come spiega il Direttore del Premio Sabino Maria Frassà, «Enrico Antonello ha vinto per la sua capacità di interpretare il tema dell’anno, ovvero “chi è l’eroe?”, indagando in modo originale e compiuto la precarietà dell’essere umano e il significato più profondo di eroismo culturale – oltre che morale – così pregnante al giorno d’oggi. Tra responsabilità individuali e collettive, congiunture fragili e complesse, riusciamo a capirci sempre con più difficoltà finanche a non riuscire più a “sentire” e comprendere le nostre proprie parole».

L’opera “Words. Are just worsd” è così spiegata dall’artista: “Luce, suono e moto sono i tre aspetti principali, e ricorrenti della mia ricerca artistica. Le mie installazioni multimediali presentano aspetti legati al mondo del settore industriale, con riferimenti sia estetici sia funzionali che ritroviamo nelle correnti architettoniche del Decostruttivismo e del Brutalismo.

Rifletto su che cosa voglia dire fare pittura oggi, andando a scardinarne non solo la bidimensionalità, quanto l’uso del mezzo espressivo che le è proprio. In particolare, lavoro con materiali che non sono stati fabbricati per la pittura e in questo modo li decontestualizza, evocando il ready-made duchampiano. Grazie ad essi e alla presenza di microcontrollori vi è un inserimento del tempo e del suono, come dimensione fruibile del lavoro in maniera analogica. L’opera dà così vita a un complesso di fonemi, cioè di suoni articolati e la relativa trascrizione in segni grafici mediante i quali l’essere umano esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto d’una frase“.

Seconda classificata è risultata essere Betty Salluce con l’opera “Sama” che è una sorta di “duplice ritratto”: quello di un eroe, una ragazza siriana da cui l’opera prende il nome, ma anche quello di una Nazione che dal 2011 è devastata dalla guerra civile. Come spiega l’artista “la mano si abbandona, si mostra nel suo aspetto più intimo, racconta il passato e promette un futuro. I ricami colorati spezzano le tonalità fredde di cui l’opera si compone, andandosi ad intrecciare con le “linee della vita”, che nella cultura popolare rappresentano la vita nelle varie fasi che questa attraversa. L’opera le moltiplica, ne cambia i percorsi, attraverso i ricami, dona a Sama tutte le vite possibili”.

Terzo classificato è stato votato Guido Mitidieri con “Agonia dell’indentità”. L’opera è così illustrata dall’artista: “Se è vero che il significato determina il senso dell’agire, il significato di estensione maggiore che è in grado di racchiuderli tutti è il significato “cosa”. Infatti ogni cosa è qualcosa, e nella nostra interpretazione tutto ciò che è, è solo temporaneamente ciò che esso è. Solo in questa oscillazione gli uomini e le donne possono sognare di trasformare la realtà, poiché solo ciò che è provvisoriamente si presenta come disponibile al cambiamento. L’opera “Agonia dell’Identità” raffigura con l’elemento visivo della linea l’ambiguità di questa dimensione. La tecnica è penna a sfera Bic di colore nero su cartoncino vegetale esposto ai raggi del Sole.”

Le opere sono state votate da una Giuria di eccellenza composta da: Marzia Apice, Valentina Ardia, Elsa Barbieri, Loredana Barillaro, Letizia Cariello, Giuseppe Casarotto, Jacqueline Ceresoli, Carolina Conforti, Paola Coppola, Camilla Delpero, Alberto Di Fabio, Riccardo Fausone, Raffaella Ferrari, Antonio Frassà, Rosella Ghezzi, Pier Luigi Gibelli, Gian Luca Granziera, Maddalena Labricciosa, Veronica Lempi, Andrea Lesina, H.H. Lim, Claudio Marenzi, Andrea Margaritelli, Ilaria Mauri, Franco Mazzucchelli, Marco Miglio, Fulvio Morella, Annapaola Negri-Clementi, Arianna Panarella, Ilenia e Bruno Paneghini, Federico Pazzagli, Mauro Perosin, Francois-Laurent Renet, Giulia Ronchi, Elisabetta Roncati, Alessandro Scarano, Carolina Trabattoni, Massimiliano Tonelli, Valeria Vaselli, Maurizio Zanella, Emanuela Zanon, Paolo Ziotti.

Il premio e la mostra sono resi possibili dalla collaborazione con Reti SpA, Mercato Centrale Milano, Cave Gamba, Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, Associazione Marmisti della Regione Lombardia, The Art Talk, Cantina Giacinto Gallina e Ama Nutri Cresci.

“EROI?” a cura di Sabino Maria Frassà.

Artisti in mostra: Enrico Antonello, Mattia Barbieri, Giulio Boccardi, Gisella Chaudry, Edson Luli, Simone Mazzoleni, Monica Mazzone, Guido Mitidieri, Francesca Piovesan, Caterina Roppo, Betty Salluce.

Campus Reti, Via Giuseppe Mazzini, 11, 21052 Busto Arsizio (VA), 20 gennaio – 30 maggio.

Per visitare la mostra dopo l’opening sarà necessario registrarsi a questo link: https://reti.it/visita-campus-reti/

Promosso da Cramum & Reti SpA – Info mostra: infocramum@gmail.com

Cramum è un progetto non profit che dal 2012 sostiene le eccellenze artistiche in Italia e nel Mondo. Il nome è stato scelto proprio perché significa “crema”, la parte migliore (del latte) in latino, lingua da cui deriva l’italiano e su cui si è plasmata la nostra cultura.

Cramum promuove attivamente mostre e progetti culturali volti a valorizzare Maestri dell’arte contemporanea non ancora noti al grande pubblico, sebbene affermati nel mondo dell’arte. Dal 2014, sotto la direzione artistica di Sabino Maria Frassà, Cramum intraprende con successo un piano di sviluppo di progetti di Corporate Social Responsibility in ambito artistico con numerose aziende tra cui Grandi Stazioni e Gaggenau.

Nel 2015 ottiene tra i diversi riconoscimenti anche la Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana. Dal 2013 CRAMUM promuove l’omonimo premio per giovani artisti, giunto alla sua 10° edizione.

Link: www.amanutricresci.com/cramum/ – Instagram @cramum –  Facebook /cramum – infocramum@gmail.com

Costituita a Busto Arsizio nel 1994, Reti (RETI:IM – ISIN IT0005418204), B Corp e società benefit quotata su Euronext Growth Milan, è tra i principali player italiani nel settore dell’IT Consulting, specializzata nei servizi di System Integration.

Con oltre 300 professionisti altamente qualificati, supporta da oltre 25 anni Mid & Large Corporate nella trasformazione digitale, offrendo servizi di IT Solutions, Business Consulting e Managed Service Provider, realizzati attraverso le principali Key Enabling Technologies (KET). Reti vanta un portafoglio di oltre 100 clienti altamente fidelizzati principalmente operanti nei settori «IT spending» quali BFSI, IT, Telco e Manufacturing e consolidate partnership di lunga durata con i principali IT Vendor internazionali (Microsoft, Apple, Cisco, ecc.).

La caratteristica distintiva della Società è il “CAMPUS tecnologico”, laboratorio interno di innovazione tecnologica e ricerca suddiviso in 6 Centri di Competenza: Cloud, Business & Artificial Intelligence, Cybersecurity, Project Management & Business Analysis, ERP e IoT. Parte essenziale del “Campus tecnologico” è la Reti Academy, learning provider attraverso il quale i talenti vengono formati per diventare professionisti altamente qualificati.

La strategia di sostenibilità di Reti si basa su un modello sostenibile incentrato sulla promozione della trasformazione digitale e dell’innovazione improntata sulla ricerca e sullo sviluppo applicati per favorire le idee e per sostenere le filiere produttive oltre allo sviluppo sostenibile e inclusivo grazie al quale l’innovazione viene messa al servizio delle persone, delle comunità e dei territori.

Cramum è un progetto non profit che sostiene i migliori artisti in Italia – www.amanutricresci.com/cramum/
www.facebook.com/cramum/ – https://www.instagram.com/cramum/

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ENRICO ANTONELLO TRIONFA AL PREMIO CRAMUM

L’artista Enrico Antonello, classe 1995 di Castelfranco Veneto, ha conquistato la Decima Edizione del Premio Cramum con la sua opera dal titolo “Words. Are just words?”

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Venerdì 14 luglio alle ore 18 e 30 presso la Galleria della Pigna (Palazzo Maffei Marescotti) in Roma –  vi sarà la presentazione del libro ARCHANGEL  – Il sottile confine tra giustizia e vendetta – di Antonello Di Pinto,  pubblicato con Curcio Editore –





Venerdì 14 luglio alle ore 18 e 30 presso la Galleria della Pigna (Palazzo Maffei Marescotti) in Roma –  vi sarà la presentazione del libro ARCHANGEL  – Il sottile confine tra giustizia e vendetta – di Antonello Di Pinto,  pubblicato con Curcio Editore –

Nella sinossi è scritto che “In una Roma inquieta, popolata da un’umanità cinica e violenta, vive un giustiziere implacabile deciso a ristabilire l’ordine là dove le Istituzioni sono inermi e i delitti restano impuniti. A incarnare questo ruolo di antieroe è Gennarino Amore, portiere di notte della pensione Aurora che, dopo la barbara uccisione della figlia, subisce una metamorfosi”.

Come ogni gigante buono aiuta gli indifesi, ma la sua ira diventa spietata quando si scontra con i malvagi. La linea di confine tra giustizia e vendetta si conferma sottile, valicarla è molto semplice” .

 

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Attesa per lo show di ‘Antonello Cuomo canta Venditti’ e di Paolo Caiazzo

Grande attesa a Paupisi, in provincia di Benevento, per lo spettacolo finale dei festeggiamenti a Sant’Antonio di Padova in programma domenica 18 giugno dalle ore 21.00 in Largo G.De Marco organizzati dal Comitato Festa, dal Comune di Paupisi e dalla parrocchia Santa Maria del Bosco.
Uno show che inizierà con Antonello Cuomo in arte ‘Antonello Cuomo canta Venditti’ e finirà con il grande Paolo Caiazzo.
Antonello Cuomo nasce a Napoli “sotto il segno dei Pesci” ma non è solo da questo particolare che si capisce quanto l’artista napoletano voglia legare la sua vita artistica ad Antonello Venditti. La sua storia è fatta di aneddoti, incontri e coincidenze che gli cambieranno la vita. Il primo di questi, riguarda un viaggio a Roma, dove, dopo aver acquistato un paio di occhiali Ray-Ban, viene scambiato per Antonello Venditti da numerosi fan. Una coincidenza che si porta dietro fino al 2007 quando un amico lo invita a Cinecittà per partecipare come pubblico a “Il Treno Dei Desideri”, programma di Rai1 condotto da Antonella Clerici. Durante la serata, Antonello Venditti, ospite della Clerici, lo nota fra il pubblico e rimane stupito della somiglianza nell’aspetto ed è proprio da quel giorno che Antonello Cuomo decise che in arte sarebbe stato “Antonello Cuomo canta Venditti”. Da qui una serie di comparse in numerosi programmi sia Rai che Mediaset. Proprio in quest’ultima emittente Antonello Cuomo nel 2015 è ospite ad “Avanti un altro!” condotto da Gerry Scotti e dove regala una straordinaria performance cantando dal vivo parte del brano “Che fantastica storia è la vita”.
La sua somiglianza nei tratti somatici e soprattutto, in quella vocale è veramente impressionante. Lo dice lo stesso Antonello Venditti a Piero Chiambretti proprio durante la puntata del “Chiambretti Sunday Show”.
Ma non finisce qui, Antonello Cuomo inizia anche la sua carriera di Autore scrivendo un brano dal titolo “Per Sempre” e poi “Bella come Sophie Marceau”.
Nel 2018 durante il tour, Antonello Cuomo è supportato anche da un grande compositore autore e arrangiatore Rossano Eleuteri (già bassista di NEK, Grignani, Modà, Cocciante, etc), con il quale oltre al rapporto di lavoro si instaura anche un rapporto di amicizia che porterà alla produzione di 2 brani, “Infinita Vita” e “Anche se si Perde” scritti da Antonello Cuomo, Luigi Cogliano e Rossano Eleuteri e arrangiamenti dello stesso Eleuteri.
Oltre a tutto ciò, Antonello Cuomo è diventato testimonial dell’associazione “Donare è vita” che sensibilizza il delicatissimo tema della donazione degli organi ed il trapianto degli stessi soprattutto nei bambini, realizzando anche un album proprio dal titolo: ”Ti regalerò il mio Cuore”.
La vita di Antonello Cuomo continua sulla strada della musica fin quando non arriva la pandemia che blocca tutto… costretti a congelare i nostri sogni, desideri, lavoro , a vivere sospesi tra il reale e la fantascienza.
In questi anni l’artista Antonello Cuomo scrive il brano “Sono un artista” con le musiche di Silvano Santacroce, ma è nell’ autunno del 2022 che decide di rimettere su la band che lo accompagnerà nel tour 2023 ed è sempre in questo momento della sua vita che incrocia quella del musicista, arrangiatore, pluristrumentista e produttore Ciro Di Bitonto, già tastierista della Formula 3, con il quale nasce un sodalizio musicale e nuovi arrangiamenti del brano “Sono un artista” e la nuova canzone nata per la vittoria del Terzo Scudetto del Napoli “Napoli nel Cuore” che è l’omaggio a Napoli e a tutti i tifosi napoletani nel mondo perché “C’ stà sul nu’ culore c’fa cantà o’ ciel e o’ mare!!”. Antonello Cuomo è l’artista che scrive canzoni e regala emozioni!
Dopo Cuomo sul palco salirà l’attore comico, autore e regista Paolo Caiazzo che proporrà uno spettacolo ricco di risvolti umani e umoristici “Eppure Sorrido…”. Paolo Caiazzo è uno dei comici più acclamati e amati del panorama napoletano. Il suo immenso talento e la sua capacità di creare personaggi unici e indimenticabili lo hanno reso un’icona della comicità contemporanea. Con la sua tagliente ironia, la sua brillantezza e il suo carisma, Caiazzo riesce sempre a conquistare il pubblico, riuscendo ad affermarsi tanto nei media tradizionali come la televisione ed il teatro, tanto nei media digitali.
Dunque domenica sera a Paupisi dalle ore 21.00 in piazza G. De Marco lo spettacolo è più che assicurato!

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(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Serata di festa alla Chiesa di Lourdes . Mega festa organizzata dal gruppo Agesci Caserta 3 Scoot in collaborazione con Don Antonello ( FOTO)

Caserta.  Quella organizzata Venerdi ‘ 9 Giugno 2023 alla Chiesa di lourdes è stata una fantastica serata di festa . E’  innegabile che l’ arrivo di Don Antonello Giannotti nella Parrocchia di via Kennedy ha portato un’ ondata di vento nuovo che è stato accolto dagli abitanti della zona con molto entusiasmo .

Venerdi sera il gruppo di  Agesci Caserta 3 Scoot hanno organizzato , in collaborazione con il noto Parroco Casertano , una mega festa proprio nello spazio antistante la Chiesa. C’era di tutto , dai giochi per bambini alla musica passando per la gastronomia.  Tantissima la gente presente a testimonianza dell’ amore che i residenti provano per Don Antonello .

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