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allergene

Attenzione ai preparati per pane, pizza e dolci senza glutine, allergene non dichiarato in etichetta

La sicurezza alimentare costituisce una priorità per il Ministero della Salute, soprattutto per i consumatori allergici, per cui continuano i richiami segnalati dal dicastero per allergeni non dichiarati in etichetta che possono provocare reazioni serie in individui sensibili, culminando anche in sintomi criticamente gravi come lo shock anafilattico. Il 9 aprile 2024, il Ministero della Salute ha segnalato, nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione “Avvisi di sicurezza”, il richiamo precauzionale da parte dell’operatore di tre preparati per pane, pizza e dolci senza glutine venduti con i marchi Molino Rossetto, Amo Essere Senza Glutine Tre Mulini di Eurospin e Pastas Gallo. Il motivo indicato sull’avviso di richiamo è la possibile presenza degli allergeni senape e sesamo non dichiarati in etichetta e sono di seguito indicati quale il: Preparato per pane e pizza Amo Essere Senza Glutine Tre Mulini, in confezioni da 500 grammi, con il numero di lotto LV23005666 e il termine minimo di conservazione del 05/01/2025, e LV23016666 del 16/01/2025; Mix senza glutine per molteplici usi, mix sin gluten para multiples usos, Pastas Gallo, in confezioni da 500 grammi, con il numero di lotto LV23027102 del 21/01/2025, LV23038102 e del 07/02/2025 e LV23011101 e il termine minimo di conservazione dell’11/01/2025; Preparato per frittelle e castagnole senza glutine Molino Rossetto, in confezioni da 400 grammi, con il numero di lotto LV23024104 e il termine minimo di conservazione del 24/01/2024. Tutti i preparati senza glutine richiamati sono stati prodotti dall’azienda Molino Rossetto con stabilimento attivo in via San Fausto n. 98, a Pontelongo, in provincia di Padova. Questa comunicazione rappresenta un’importante misura preventiva per proteggere la salute dei consumatori e sottolinea l’impegno delle autorità e dei produttori nella tutela della sicurezza alimentare. I consumatori in possesso dei lotti menzionati sono invitati alla massima attenzione e a seguire le indicazioni fornite per la loro gestione. I clienti allergici a rischio, evidenzia Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”. sono invitati a riportare i prodotti in questione presso il punto vendita più vicino, dove verranno interamente rimborsati.

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Allergene uovo non dichiarato in etichetta in un lotto di noodles istantanei. “Rischio grave per gli allergici”

Continuano i richiami segnalati dal Ministero della Salute per allergene non dichiarato in etichetta. Ieri 2 aprile 2024, il Ministero della Salute ha segnalato, nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione “Avvisi di sicurezza”, che il richiamo da parte dell’operatore di un lotto di tagliatelle al manzo con cavolo sottaceto Laotan a marchio Maestro Kong provenienti dalla Cina è dovuto all’allergene uovo non dichiarato in etichetta. Nello specifico il Dicastero ha segnalato il richiamo precauzionale da parte dell’operatore del prodotto venduto in confezioni da 117 grammi con il numero di lotto 231012 120917 e il termine minimo di conservazione dell’11/04/2024. L’avviso di richiamo diffuso dal Ministero non specifica l’azienda produttrice, né lo stabilimento di produzione: la confezione è in caratteri cinesi con etichettatura adesiva in italiano sul retro. I noodles richiamati sono commercializzati in Italia dall’azienda CM Foodmarket Srl con sede a Milano in via Cesare Lombroso n° 54. I clienti allergici a rischio, evidenzia Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”. sono invitati a riportare i prodotti in questione presso il punto vendita più vicino, dove verranno interamente rimborsati. Il prodotto potrebbe infatti scatenare allergie nei consumatori per la presenza accidentale di tracce indesiderate di questo componente nel prodotto messo in vendita. Mentre non ci sono problemi per tutte le altre persone che possono consumare senza problemi il prodotto. I noodles istantanei sono sicuri per tutti gli altri consumatori.

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Maxi richiamo delle barrette integratore “Apoteca Natura” per allergene non dichiarato

La tutela del consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo il Ministero della Salute in data odierna, ha diffuso un maxi richiamo di numerosi lotti di un noto integratore alimentare a marchio “Apoteca Natura” per la presenza di allergeni non dichiarati in etichetta. Il prodotto in questione è “Transito Intestinale Functional Bars” venduto sia in confezioni da 7×18 g che da 100×18 g con i numeri di lotto 100724B, 090824A, 200125C, 220825B, 090824B, 240525A e il termine minimo di conservazione rispettivamente corrispondente ai lotti sopra indicati del 10/07/2024, 09/08/2024, 20/01/2025, 22/08/2025, 09/08/2024, 24/05/2025. L’integratore richiamato è stato prodotto dall’azienda Meraviglie S.r.l. nello stabilimento di via del Commercio n.16, a Sommacampagna, in provincia di Verona ma commercializzato dall’azienda Apoteca Natura S.p.a. Transito intestinale Functional Bars è un integratore alimentare per la stitichezza che favorisce il transito e la regolarità intestinale. A scopo precauzionale, Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda alle persone allergiche alla senape di non consumare l’integratore alimentare con i numeri di lotto segnalati e restituirlo al punto vendita d’acquisto o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale. Il prodotto è sicuro per i consumatori che non sono allergici o intolleranti alla senape.

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Allerta alimentare, maxi-richiamo di grissini senza glutine per rischio allergene

Ancora un richiamo sul sito salute.gov che riguarda numerosi lotti di grissini biologici e senza glutine a marchio Opus Apis. La ragione indicata è la possibile presenza di senape non dichiarata in etichetta e riguarda i Grissino noce moscata e miele di castagno, in vasi di vetro da 180 grammi con tutti i termini minimi di conservazione da 03/2024 fino a 03/2025;Grissino zafferano e papavero, in vasi di vetro da 180 grammi con tutti i termini minimi di conservazione da 03/2024 fino a 03/2025; Grissino burro fumé, in vasi di vetro da 180 grammi e monoporzioni da 25 grammi con tutti i termini minimi di conservazione da 03/2024 fino a 03/2025; Grissino rosmarino, in vasi di vetro da 180 grammi e monoporzioni da 25 grammi con tutti i termini minimi di conservazione da 03/2024 fino a 03/2025; Grissino pomodoro e origano, in vasi di vetro da 180 grammi e monoporzioni da 25 grammi con tutti i termini minimi di conservazione da 03/2024 fino a 03/2025; Grissino zenzero e curcuma, in vasi di vetro da 180 grammi e monoporzioni da 25 grammi con tutti i termini minimi di conservazione da 03/2024 fino a 03/2025; Grissino al sesamo, in vasi di vetro da 180 grammi e monoporzioni da 25 grammi con tutti i termini minimi di conservazione da 03/2024 fino a 03/2025. I grissini richiamati sono stati prodotti dall’azienda Opus Apis SAS di Arianna Convertini e C. nello stabilimento di via Morelli 15, a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza. I consumatori anche stavolta, evidenzia Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono pregati di non consumare il prodotto in questione se in presenza di intolleranza o allergia alla senape per deviare a spiacevoli effetti collaterali di debole o forte entità soprattutto nei soggetti allergici. Il prodotto è sicuro per i consumatori e le consumatrici che non soffrono di allergia alla senape.

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Allergene non dichiarato in etichetta richiamato lotto di fibra di psyllium in polvere bio

Si focalizza sui prodotti la lente dei controlli del Ministero della Salute per la sicurezza alimentare. Dopo la morte a Milano di un’altra ragazza allergica di 20 anni, al termine di una cena fuori che si era conclusa con un tiramisù vegano il quale sembra contenesse però tracce la presenza di beta-lattoglobuline, aumentano sul sito web del dicastero i prodotti richiamati per rischio presenza allergeni. Il Ministero della Salute, a tutela della salute dei consumatori, ha segnalato sul proprio sito internet, dedicato alle allerte dei prodotti pericolosi o non idonei alla vendita, il richiamo precauzionale e volontario da parte del produttore di un lotto di fibra di psyllium in polvere bio a marchio Il Meglio del Biologico Padovana Macinazione. La ragione indicata è la presenza degli allergeni sesamo e senape non dichiarati in etichetta. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 1 kg con il numero di lotto NO/PHP/25/21 e i termini minimi di conservazione 11/07/2025 e 31/12/2024. La fibra solubile richiamata è stata prodotta dall’azienda Padovana Macinazione, nello stabilimento di Campodarsego alla via Severi n. 9, in provincia di Padova. La fibra di Psillio è una fibra solubile estratta dai semi della pianta Plantago ovata, originaria dell’India. Grazie alla sua capacità di assorbire l’acqua, può essere utilizzata come addensante, emulsionante e stabilizzante in molte ricette, sia dolci che salate. A scopo precauzionale, Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda alle persone allergiche o intolleranti in particolare quelle allergiche al sesamo e senape di non consumare la fibra solubile e di restituirla al punto vendita d’acquisto per il rimborso. Le consumatrici e i consumatori non allergici possono assumere la fibra di psyllium richiamata senza rischi.

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Allergene non dichiarato in etichetta nel vino Pignoletto DOP Colli d’Imola Vino frizzante 2022 Vigne del Rapace. Lo segnala il Ministero della Salute per presenza di solfiti

Si focalizza sui prodotti la lente dei controlli del Ministero della Salute per la sicurezza alimentare. Dopo la morte a Milano di un’altra ragazza allergica di 20 anni, al termine di una cena fuori che si era conclusa con un tiramisù vegano il quale sembra contenesse però tracce la presenza di beta-lattoglobuline, aumentano sul sito web del dicastero i prodotti richiamati per rischio presenza allergeni. Il Ministero della Salute, a tutela dei consumatori, ha segnalato sul proprio sito Internet, dedicato all’allerte dei prodotti pericolosi o non idonei alla vendita, il richiamo precauzionale e volontario da parte del produttore di un lotto di vino Pignoletto DOP Colli d’Imola Vino frizzante 2022 Vigne del Rapace a marchio del produttore per la presenza dell’allergene solfiti riscontrato durante analisi di monitoraggio. Il prodotto interessato è venduto in bottiglie da 750 ml e riguarda 1820 fiaschi con il numero di lotto L23-286. Il vino richiamato è stato prodotto dall’azienda Terre Cevico Soc. Coop Agricola, nello stabilimento di Cevico alla via Seganti n. 73/p, in provincia di Forlì ma commercializzato dall’azienda CACI s.r.l. Soc. Agricola con sede ad Imola alla via Cà Di Guzzo n. 1. A scopo precauzionale, Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda alle persone allergiche o intolleranti in particolare quelle allergiche ai solfiti di non consumare il vino segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto per il rimborso, contattando il numero 0542/634803 oppure inviando un’e mail a agricoltura@cacisrl.it Il prodotto in questione è sicuro per le consumatrici e i consumatori che non sono allergici ai solfiti.

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Allergene non indicato in etichetta: morta per shock anafilattico con tiramisù vegano. C’era il mascarpone tra gli ingredienti

Anna Bellisario, 20 anni, allergica a latticini e, in forma più lieve, alle uova, è deceduta mentre mangiava, in un locale di Milano, un tiramisù vegano in cui è stata riscontrata la presenza di beta-lattoglobuline. Le indagini hanno escluso che la contaminazione sia avvenuta nel ristorante, concentrandosi sull’azienda produttrice del tiramisù e riscontrando “molteplici criticità” e “condotte negligenti”. Misura interdittiva della Procura di Milano del divieto temporaneo di esercitare qualsivoglia attività imprenditoriale che abbia ad oggetto la produzione, fabbricazione, conservazione, stoccaggio e commercializzazione di prodotti destinati all’alimentazione e al consumo umano, per un anno nei confronti di due responsabili, madre e figlio, rispettivamente legale rappresentante O.S.A. (Operatore del Settore Alimentare) e dipendente, socia e responsabile HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point) della società Glg srl, esercente attività di produzione e commercio di dolci vegani e non vegani, azienda produttrice del “Tiramisun”. All’attività è legato il decesso della ventenne Anna Bellisario, allergica a latticini e, in forma più lieve, alle uova, avvenuto il 5 febbraio dello scorso anno presso l’Ospedale “San Raffaele” di Milano, a seguito di una grave anafilassi causata da un tiramisù vegano contaminato prodotto dalla stessa società. La sera del 26 gennaio 2023 Bellisario, in compagnia del fidanzato, era a cena presso un noto ristorante specializzato in vegan-hamburgeria a Milano. Anna aveva deciso di concludere il suo pasto acquistando un tiramisù vegano riuscendo, però, ad ingerirne solamente 4 cucchiaini prima di iniziare a sentirsi male. Le condizioni di salute della ragazza sono apparse fin da subito molto gravi, risultando vani i due tentativi di rianimazione effettuati dalla cassiera del ristorante e, successivamente, da personale 118, immediatamente intervenuto. Anna è stata dunque portata d’urgenza presso l’Ospedale “San Raffaele”, dove è rimasta in coma fino a domenica 5 febbraio, data del decesso. Già all’esito delle prime attività ispettive e dei primi sopralluoghi, su impulso del NAS Carabinieri Milano, ATS aveva disposto la pubblicazione dell’alert previsto dalla normativa comunitaria su tutti i lotti di tiramisù vegano già in circolazione, nonché il divieto di commercializzazione di tutti gli alimenti prodotti presso il laboratorio della società produttrice e l’attivazione di procedure di ritiro e richiamo degli stessi, pubblicate nel portale del Ministero della Salute in conseguenza della mancata indicazionenelleetichettedeiprodottidellapossibilepresenzadiallergeni. In esito ai complessivi accertamenti svolti, ATS ha poi disposto la sospensione dell’attività produttiva, successivamente revocata solo con riguardo alla di produzione non vegana. L’attività investigativa ha consentito di individuare la causa del decesso nel tiramisù parzialmente ingerito dalla vittima, per presenza di beta-lattoglobuline nonostante il prodotto fosse venduto come “vegano”. “Peraltro – spiega la Procura di Milano in una nota -, dalle analisi eseguite da ATS Milano – intervenuta nell’immediatezza, la sera stessa, e poi anche successivamente – era risultata un’ulteriore non conformità relativa alla maionese “vegana”, componente della salsa, contenuta nel panino mangiato dalla vittima – per presenza di proteine dell’uovo. Tuttavia, essendo questa molto diluita con gli altri ingredienti, non venivano rilevate proteine dell’uovo nella salsa effettivamente consumata da Anna Inoltre, dalle risultanze della consulenza tecnica collegiale sulle cause della morte conferita dalla Procura a un medico legale e a un allergologo, si evince che la ragazza era sì un soggetto allergico a latticini e uovo, ma che tuttavia il grado di intensità delle due allergie non era minimamente comparabile: con riguardo alle proteine dell’uovo, infatti, Arma presentava un’ipersensibilità di livello contenuto, in relazione alla quale era stata effettuata una desensibilizzazione in ospedale; con riguardo alle proteine del latte vaccino, invece, la ragazza aveva presentato, fin dal divezzamento, una grave allergia, in relazione alla quale i due tentativi di desensibilizzazione, sempre in ospedale, del 2009 e del 2014, non avevano avuto successo. Vi sono, dunque, fondati elementi per ritenere che nessun altro alimento ingerito durante la cena, diverso dal tiramisù, abbia causato lo shock anafilattico”. “Si accertava dunque – riferisce la nota della Procura – che l’evento che ha causato il decesso di Anna Bellisario sia da ricondurre, secondo la prospettazione accusatoria, all’erroneo utilizzo di mascarpone nella produzione della crema destinata al tiramisù vegano. La quantità di caseine riscontrata nel prodotto in questione, infatti, indica che il mascarpone era presente nel preparato come ingrediente e non come “semplice” contaminante e che, quindi, sia risultato fatale per la vittima”. Le attività investigative si sono quindi concentrate sulla società che aveva prodotto e confezionato il tiramisù consumato dalla ragazza: “Sono fin da subito emerse molteplici criticità in ordine alle procedure produttive, alla formazione del personale, nonché alla prevenzione, eliminazione e/o riduzione dei pericoli che hanno avuto un effetto causale nella determinazione dell’evento. Precisi riscontri di tale ipotesi sono stati acquisiti grazie ad attività di intercettazione telefonica, servizi di o.c.p., assunzione di sommarie informazioni nonché l’interrogatorio di un dipendente. Le condotte negligenti accertate, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, hanno consentito la confusione tra ingredienti e preparati di origine animali (come il mascarpone) e ingredienti di origine vegetale”, fa sapere la Procura.

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Allerta alimentare, richiamato Minestrone Gran Sapore Esselunga surgelato per rischio allergene

Ancora un richiamo sul sito Salute.gov: che riguarda un singolo lotto di Minestrone Gran Sapore Esselunga surgelato a causa della presenza di glutine non dichiarato in etichetta. Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 600 grammi con il numero di lotto LM339A e il termine minimo di conservazione 12/2025. Il minestrone surgelato richiamato è stato prodotto per Esselunga dall’azienda Industrie Rolli Alimentari S.p.A., nello stabilimento attivo di Via Adriatica n 554, a Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo. I consumatori anche stavolta, evidenzia Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono pregati di non consumare il prodotto in questione se in presenza di intolleranza o allergia al glutine per deviare a spiacevoli effetti collaterali di debole o forte entità soprattutto nei soggetti allergici. Il prodotto è sicuro per i consumatori e le consumatrici che non soffrono di allergia al glutine.

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Allergene non dichiarato, Lidl richiama taralli multipack

La tutela del consumatore e la sua salute rimangono sempre una priorità. In un mondo in cui la sicurezza alimentare è al centro delle preoccupazioni, Lidl e il suo fornitore hanno richiamato numerosi lotti di taralli multipack Certossa gusto classico, anche in formato XXL. Le confezioni interessate sono da 8×50 g (400 g) e quelle in formato XXL da 10×50 g (500 g). Il richiamo riguarda tutti i lotti e i termini minimi di conservazione (Tmc) fino al lotto 23312 con Tmc 08/11/2024 (formato classico) e tutti i lotti e i Tmc fino al lotto 23317 con Tmc 13/11/2024 (formato XXL). I taralli richiamati sono stati prodotti per Lidl Italia dall’azienda Naturpuglia Srl nello stabilimento di produzione di Andria, nella provincia di Barletta-Andria-Tranin in via Aristofane s.n. La ragione di tale richiamo è la scoperta di una presenza, durante le analisi effettuate in autocontrollo degli allergeni soia e senape, non dichiarati in etichetta. Questo richiamo è stato emesso con l’obiettivo di garantire la massima sicurezza ai consumatori, in particolare a coloro che soffrono di allergie o intolleranze alimentari. A queste persone si raccomanda di non consumare il prodotto identificato con la data di scadenza sopra menzionata. Il prodotto può essere restituito al punto vendita presso cui è stato acquistato o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale. Per Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”, è importante sottolineare che il consumo di questo prodotto non presenta alcun rischio per coloro che non sono allergici. Questo richiamo serve a garantire che i consumatori siano pienamente informati sulla composizione dei prodotti che acquistano e che la loro salute rimanga al sicuro.

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Allerta alimentare, COOP e Ministero segnalano nuovo ritiro per rischio allergene

Ancora un richiamo sul sito Salute.gov: che riguarda un singolo lotto di gamberi surgelati a marchio COOP a causa della presenza di solfiti (23 +/- 6 mg/kg) non dichiarati in etichetta. Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 400 grammi con il numero di lotto 2H11 e il termine minimo di conservazione (Tmc) 10/08/2024. Le code di gamberi indopacifici scottate e surgelate richiamate sono state prodotte per COOP Italia S.C. dall’azienda Mangala Marine Exim India PVT.LTD (701), nello stabilimento in India. I consumatori anche stavolta, evidenzia Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono pregati di non consumare il prodotto in questione se in presenza di intolleranza o allergia ai solfiti per deviare a spiacevoli effetti collaterali di debole o forte entità soprattutto nei soggetti allergici. Il prodotto è sicuro per i consumatori e le consumatrici che non soffrono di allergia ai solfiti.

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Allergene non dichiarato, Ministero della Salute segnala richiamo di un lotto di yogurt greco magro bianco ‘senza lattosio’ a marchio Welless

La tutela del consumatore e la sua salute, prima di tutto. Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo il Ministero della Salute ha diffuso il richiamo da parte del produttore di un lotto di yogurt greco magro bianco ‘senza lattosio’ a marchio Welless per la presenza accidentale di lattosio (erroneamente definito come allergene) dovuta a un errore di confezionamento: su alcuni vasetti di yogurt greco convenzionale sono stati poste le pellicole dello yogurt greco magro senza lattosio. Il prodotto in questione è venduto in vasetti da 150 g con la data di scadenza 18/11/2023, corrispondente al numero di lotto. Lo yogurt greco richiamato è stato prodotto per Penny Market dall’azienda Kri Kri S.A. nello stabilimento di 3rd km Nat. Road of Serres-Drama 62 125, Serres, in Grecia (marchio di identificazione GR 45 883 EC). A scopo precauzionale, Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda alle persone intolleranti al lattosio di non consumare il prodotto con la data di scadenza segnalata e restituirlo al punto vendita d’acquisto o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale. Penny Market fa sapere che il richiamo riguarda le seguenti regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige e Veneto. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al numero 337.1557874. . A scopo precauzionale, raccomanda alle persone alle persone intolleranti al lattosio di non consumare i biscotti con i termini minimi di conservazione indicati e restituirli al punto vendita d’acquisto. Il consumo non comporta rischio per le persone che non sono intolleranti al lattosio.

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Allergene non dichiarato, Ministero della Salute segnala richiamo preparato per crema catalana

Cresce l’attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo il Ministero della Salute ha diffuso il richiamo di un lotto di preparato per crema catalana a marchio “S.Martino” per la presenza di proteine di lupini e di mandorle non dichiarati in etichetta. Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 97 grammi con il numero di lotto L230201 e il termine minimo di conservazione dell’1/02/2026. Il preparato per crema catalana richiamato è stato prodotto dall’azienda Cleca S.p.A. nello stabilimento di viale Dante Alighieri n.30, a San Martino dall’Argine, in provincia di Mantova. In via cautelativa, si raccomanda alle persone allergiche alle proteine di lupini e frutta secca a guscio di non consumare il prodotto con il numero di lotto segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto Bennet, Coop, Esselunga, Il Gigante e Unes. Il prodotto è sicuro per i consumatori che non sono allergici o intolleranti. Quindi chi fosse allergico alle proteine di lupini e frutta secca a guscio è esposto a un elevato rischio di reazione avversa che può generare persino uno shock anafilattico. In precedenza, per la presenza di mandorle e lupini non dichiarati, Lidl, a scopo precauzionale, aveva richiamato un lotto di preparato per crème caramel a marchio Belbake prodotto dall’azienda Prontofoods S.p.A. La nota, si trova sull’apposito spazio web dello stesso Ministero. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

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Allergene non dichiarato: Ministero della Salute segnala richiamo ravioli, casoncelli e altra pasta fresca

“Il prodotto non è idoneo al consumo da parte di persone allergiche e/o intolleranti al pistacchio”. Con questa motivazione il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore sul suo sito Internet e in gazzetta ufficiale di alcuni lotti di ravioli, casoncelli e altra pasta fresca prodotti dal Pastificio Fantasia s.r.l. a causa di etichettatura non corretta con possibile presenza di allergene. Si tratta di un richiamo cautelativo, in quanto tra gli ingredienti è stata usata mortadella che potrebbe avere tracce di pistacchio, ma l’allergene non è dichiarato nell’elenco delle avvertenze; negli scorsi giorni è stato infatti pubblicato un avviso di richiamo relativo al pistacchio non dichiarato in alcuni lotti di mortadella. I prodotti richiamati sono: casoncelli nella confezione da 250 g del Pastificio Fantasia dei lotti di produzione 010108 – 010122 con data di scadenza dal 18/07/2023 al 02/08/2023. I casoncelli – SPEAL nella confezione da 1000 g. lotto di produzione 010121 con data di scadenza del 16/06/2023. I Quadrati alla carne da 250 g del lotto 010113 con data di scadenza dal 23/07/2023 al 02/08/2023. Ravioli alla carne a marchio “Raviolificio Dei Cas” venduti nelle confezioni da 250 g. dei lotti 010108 – 010113 – 010127 con data di scadenza dal 18/07/2023 al 02/08/2023. I ravioli, casoncelli e l’altra pasta fresca sono stati prodotti dall’azienda Pastificio Fantasia s.r.l. con sede dello stabilimento attivo in via Dell’Industria n 8/10 a Brivio in provincia di Lecco (Identificativo IT G8R7L CE).

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Allergene non dichiarato nei muesli bio, coinvolti i supermercati Conad

Si focalizza sui prodotti la lente dei controlli del Ministero della Salute per la sicurezza alimentare. Dopo la morte a Milano di una ragazza allergica di 21 anni, al termine di una cena fuori che si era conclusa con un tiramisù vegano il quale sembra contenesse però tracce di proteine di latte, aumentano sul sito web del dicastero i prodotti richiamati per rischio presenza allergeni. Il Ministero della Salute, a tutela della salute dei consumatori, ha segnalato sul proprio sito Internet, dedicato alle allerte dei prodotti pericolosi o non idonei alla vendita, il richiamo precauzionale e volontario da parte dei supermercati Conad di 16 lotti di muesli biologico con more di gelso a marchio Verso Natura Conad per la presenza dell’allergene senape riscontrata durante analisi di monitoraggio. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 300 grammi con i seguenti numeri di lotto e termini minimi di conservazione (Tmc): lotto 22344 con Tmc 25/08/2023, lotto 22345 con Tmc 26/08/2023, lotto 22361 con Tmc 05/09/2023, lotto 22373 con Tmc 14/09/2023, lotto 22374 con Tmc 15/09/2023, lotto 22382 con Tmc 20/09/2023, lotto 22392 con Tmc 27/09/2023, lotto 22401 con Tmc 03/10/2023, lotto 22423 con Tmc 19/10/2023, lotto 22424 con Tmc 20/10/2023, lotto 22432 con Tmc 25/10/2023, lotto 22433 con Tmc 26/10/2023, lotto 22464 con Tmc 17/11/2023, lotto 22481 con Tmc 28/11/2023, lotto 22483 con Tmc 30/11/2023 e lotto 22501 con Tmc 12/12/2023. Il muesli richiamato è stato prodotto per Conad Società Cooperativa dall’azienda Molino Mercanti nello stabilimento di via Marconi n. 4 int. 5 a San Martino di Buon Albergo, in provincia di Verona. A scopo precauzionale si raccomanda alle persone allergiche o intolleranti in particolare quelle allergiche alla senape di non consumare i prodotti con i termini minimi di conservazione segnalati e restituirli al punto vendita d’acquisto per il rimborso. Il prodotto in questione è sicuro per le consumatrici e i consumatori che non sono allergici alla senape.

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Avviso per i celiaci: passato di verdure con zucchine e patate richiamato per rischio presenza di allergene glutine

L’ingestione di glutine per una persona affetta dal morbo celiaco non è cosa da prendere alla leggera, perché potrebbe causare irritazione e infiammazione della mucosa intestinale, con conseguenti dolori addominali e diarrea; e anche in assenza di questi sintomi immediati e evidenti, assumere accidentalmente e comunque involontariamente particelle di glutine può, alla lunga, provocare tossicità e danni seri alla salute del paziente celiaco. Per tale ragione è facile capire quanto la “sicurezza” di un alimento sia fondamentale per un soggetto allergico al glutine … sicurezza che dovrebbe derivare dallo scegliere prodotti indicati nel Prontuario degli alimenti dell’Associazione Italiana Celiachia e dalla lettura attenta delle etichette. La scritta “SENZA GLUTINE” sulla confezione di un cibo dovrebbe poi facilitare le cose, ma il recente avviso di ritiro dal mercato del Ministero della Salute del “Passato di verdure con zucchine e patate” a marchio Il Viaggiator Goloso dimostra che non può essere considerata una garanzia. Il Ministero della Salute attraverso una nota apparsa sul proprio sito Internet, nella sezione destinata ai richiami dei prodotti alimentari, dedicato alle allerte dei prodotti pericolosi o non idonei alla vendita, a tutela della salute dei consumatori, ha segnalato il richiamo del passato di verdure con zucchine e patate per un errore di etichettatura. Il prodotto include ingrediente contenente glutine.

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