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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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albanese

• A Bibbiano, Reggio Emilia, un uomo di 41 anni, pregiudicato e noto alcolista, ha litigato con un albanese e lo ha ammazzato a coltellate. Parenti e amici della vittima hanno tentato di linciarlo






LUNEDÌ 10 GIUGNO 2024
Clamoroso
Umberto Bossi ha votato Forza Italia.In prima pagina
• L’Europa svolta a destra. In tutto il continente gli elettori hanno premiato popolari, conservatori e nazional-populisti. In Francia trionfa Marine Le Pen, Macron scioglie l’Assemblea Nazionale e indice nuove elezioni. In Germania la Afd è il secondo partito. In Italia la Meloni sfiora il 30% dei consensi
• In Piemonte ha rivinto Cirio. Ballottaggio a Bari e Firenze, Bergamo al centrosinistra

• Militari israeliani sono entrati nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza e hanno liberato 4 degli ostaggi liberati il 7 ottobre. È stata la battaglia più feroce in otto mesi di guerra. Tra miliziani e civili, sono morti quasi 300 palestinesi

• Gantz ha infine mollato Netanyahy, ora chiede nuove elezioni. Il risultato è che ora a Gerusalemme avranno più peso i ministri della destra religiosa, contrarissimi alla tregua
• Kate Middleton, convalescente per il cancro, ha scritto al reggimento delle Guardie Irlandesi, di cui è colonnello. «Confido di essere nuovamente tra voi molto presto»
• Elon Musk ha chiesto uno stipendio da 56 miliardi di dollari. Vuole diventare il dirigente d’azienda più pagato della storia. Nel frattempo, sta pensando di trasformare X in OnlyFans

• Nella notte tra sabato e domenica, ignoti hanno rapinato Bulgari in via Condotti. Hanno usato la tecnica del buco. Rubati gioielli per 500 mila euro

• Dopo lo scandalo-frociaggine, Papa Francesco ha dato una stretta ai rapporti con i giornalisti. Niente più dichiarazioni sull’aereo. Niente più conferenze stampa improvvisate
• Il matrimonio tra Francesca Pascale e Paola Turci sembra giunto al capolinea
• Pare che Andrea Giambruno, finito a lavorare dietro le quinte a Zona Bianca di Giuseppe Brindisi, non riesca proprio ad andare d’accordo con il presentatore e scalpiti per tornare davanti alla telecamera
• A Padova c’è chi propone di erigere una statua a Giulia Cecchettin
• A Pozzuoli la terra continua a tremare. Un migliaio di persone sono state costrette a lasciare le loro case. «Siamo abbandonati da tutti»
• A Torino centinaia di attivisti pro-Palestina hanno occupato i binari della stazione di Porta Nuova, interrompendo la circolazione dei treni

• A Bibbiano, Reggio Emilia, un uomo di 41 anni, pregiudicato e noto alcolista, ha litigato con un albanese e lo ha ammazzato a coltellate. Parenti e amici della vittima hanno tentato di linciarlo

• I resti di una villa romana di epoca compresa tra I e IV secolo dopo Cristo e di una basilica del V-VI secolo, sono affiorati dalle campagne alle porte di Ravenna
• La Nazionale di calcio ha battuto la Bosnia per 1 a 0. Gran gol di Frattesi su assist di Chiesa. Ma era solo un’amichevole. Il 16 giugno iniziano gli europei
• Verstappen ha vinto il Gran Premio del Canada per la terza volta di fila. Per la Ferrari è notte fonda
• Alcaraz ha vinto il Roland Garros. Sara Errani e Jasmine Paolini hanno perso con il punteggio di 7-6, 6-3 la finale del torneo di doppio
• Grande successo degli azzurri agli europei di atletica di Roma: in tre giorni abbiamo portato a casa 15 medaglie. Marcell Jacobs è tornato e ha vinto l’oro nei 100 metri piani in 10’’02• Se ne è andato anche Cristophe Deloire, giornalista francese, direttore gen

• L’astronauta americano Bill Anders è morto in un incidente aereo mentre volava su un monomotore degli anni Quaranta. Era famoso per aver scattato la famosa fotografia Earthrise, in cui, dalla luna, si vede sorgere la Terra. Aveva 90 anni

erale di Reporters sans frontières. Stroncato da un cancro. Aveva 53 anni

Titoli
Corriere della Sera: Meloni vince, Macron crolla
la Repubblica: Ue, destra a valanga
La Stampa: Vincono Meloni e Le Pen
Il Sole 24 Ore: Europa, avanza l’estrema destra / Crollano i partiti di Macron e Scholz
Il Messaggero: Meloni si rafforza, Schlein cresce
Il Giornale: GOVERNO PROMOSSO
Qn: Il voto per l’Europa rafforza il governo
Libero: Euroschiaffo e svolta a destra
Il Fatto: I signori della guerra battuti / dalle signore della guerra
La Verità: Adieu Macron, l’Europa a destra
Il Mattino: Europa a trazione Meloni
il Quotidiano del Sud: Italia a destra, Europa pure
Domani: L’onda nera squassa l’Europa / Meloni festeggia, male Schlein

IN TERZA PAGINA
Tony Damascelli illustra i metodi maniacali di Conte (Antonio). Tonia Mastrobuoni racconta che il nudismo, in Germania, sta passando di moda. Per finire: Antonio Polito critica il senso comune pessimista con cui la sua generazione scoraggia i ragazzi dall’affrontare la vita
IN QUARTA PAGINA
Tutto sulle europee. Fatti, analisi, risultati. Cosa succederà adesso?
Continua a leggere

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

S.Maria C.Vetere. Omicidio aggravato ed altri reati in concorso: arrestato albanese 33enne

I Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, unitamente a personale della Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, hanno dato esecuzione ad un mandato d’arresto previsto da un TACA (Trade and Cooperation Agreement) nell’ambito della Convenzione della disciplina sulla consegna fra Stati dell’Unione Europea e Regno Unito, in forza di un’ordinanza di applicazione della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di un trentatreenne albanese, indagato in ordine alle condotte delittuose di omicidio aggravato in concorso, rapina aggravata in concorso e tentata rapina aggravata in concorso.

L’arresto in parola è stato eseguito, all’esito di una fattiva e sinergica collaborazione, coordinata da questa Procura della Repubblica, tra i Carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere, l’Interpol ed il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale, che ha provveduto all’estradizione dell’indagato, localizzato in Inghilterra grazie agli accertamenti investigativi esperiti.

L’odierno provvedimento riflette gli esiti di un’articolata attività investigativa effettuata a seguito della riapertura delle indagini nell’ambito del procedimento penale inerente l’omicidio dell’imprenditore agricolo Pasquale GUARINO, avvenuto in data 23 settembre 2015 in Santa Maria Capua Vetere – località Savignano, via Pozzilli – allorquando un gruppo di almeno tre soggetti, nel tentativo di commettere una rapina ai suoi danni, lo colpiva, a seguito della resistenza dallo stesso opposta, con due colpi d’arma da fuoco che lo attingevano all’avambraccio destro ed alla regione giugolo – sternale, cagionandone la morte, verificatasi poco dopo presso l’ospedale di Santa Maria Capua Vetere.

L’attività di indagine, diretta da questa Procura della Repubblica ed eseguita dalla Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Santa Maria Capua Vetere, ha consentito – attraverso l’analisi del contenuto di intercettazioni telefoniche, nonché delle immagini riprese da alcune telecamere insistenti sulla vasta area dell’evento omicidiario, dei tabulati di traffico telefonico e delle dichiarazioni rese da alcune persone informate sui fatti – di effettuare una ricostruzione della complessa vicenda delittuosa che è culminata con l’assassinio del citato imprenditore.

In particolare l’indagine ha consentito di delineare le responsabilità in capo all’arrestato, quale esecutore materiale dell’azione delittuosa, oltre a quelle di un altro indagato, già tratto in arresto in esecuzione del medesimo provvedimento il 1 ° agosto u.s., il quale, approfittando del rapporto di impiego che all’epoca dei fatti lo legava alla vittima ed assumendo il ruolo di “basista”, avrebbe fornito agli altri complici determinanti informazioni sugli spostamenti e sulle abitudini del Guarino, affinché questi potessero perpetrare ai suoi danni una rapina finalizzata all’appropriazione di una cospicua somma di denaro, incassata dallo stesso poco prima presso il mercato ortofrutticolo di Maddaloni.

Si precisa che l’odierno indagato è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva e che la misura cautelare è stata adottata senza il contraddittorio che avverrà innanzi al Giudice che potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.

(PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE, Il Procuratore della Reubblica Pierpaolo Bruni – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Mondragone. Evade dai domiciliari e va a spasso per il paese: arrestato albanese 29enne

Sarà stato l’irresistibile fascino della primavera con le sue belle giornate di sole, i prati colorati, gli alberi in fiore e con le spiagge che iniziano ad attrezzarsi per la stagione estiva a indurre il 29enne albanese, agli arresti domiciliari per resistenza e lesioni a P.U. e furto aggravato in concorso, a evadere per farsi una bella passeggiata per le vie cittadine.

Quando i carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, nella mattinata di domenica 7 aprile, nel corso dei controlli di routine eseguiti nei confronti di chi soggiace alla misura detentiva degli arresti domiciliari, si sono presentati presso l’abitazione del 29enne e bussato alla porta non hanno ricevuto alcuna risposta, hanno immediatamente capito che l’uomo era evaso.

Per la pattuglia dei carabinieri è bastato farsi un giro per le vie di Mondragone per rintracciare l’uomo mentre passeggiava come un qualsiasi libero cittadino.

Appena accortosi della presenza dei carabinieri ha tentato la fuga venendo raggiunto e bloccato. Sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari e, nella mattinata di lunedì, giudicato per direttissima.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Mondragone – 29enne albanese agli arresti domiciliari a spasso per il paese. Arrestato dai Carabinieri

Sarà stato l’irresistibile fascino della primavera con le sue belle giornate di sole, i prati colorati, gli alberi in fiore e con le spiagge che iniziano ad attrezzarsi per la stagione estiva a indurre il 29enne albanese, agli arresti domiciliari per resistenza e lesioni a P.U. e furto aggravato in concorso, a evadere per farsi una bella passeggiata per le vie cittadine.
Quando i Carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, nella mattinata del 7 aprile 2024, nel corso dei controlli di routine eseguiti nei confronti di chi soggiace alla misura detentiva degli arresti domiciliari, si sono presentati presso l’abitazione del 29enne e bussato alla porta non hanno ricevuto alcuna risposta, hanno immediatamente capito che l’uomo era evaso.
Per la pattuglia dei Carabinieri è bastato farsi un giro per le vie di Mondragone per rintracciare l’uomo mentre passeggiava come un qualsiasi libero cittadino.
Appena accortosi della presenza dei Carabinieri ha tentato la fuga venendo raggiunto e bloccato. Sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari, verrà giudicato per direttissima.

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(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

29ENNE ALBANESE AGLI ARRESTI DOMICILIARI A SPASSO PER IL PAESE. ARRESTATO DAI CARABINIERI.






29ENNE ALBANESE AGLI ARRESTI DOMICILIARI A SPASSO PER IL PAESE. ARRESTATO DAI CARABINIERI.

Sarà stato l’irresistibile fascino della primavera con le sue belle giornate di sole, i prati colorati, gli alberi in fiore e con le spiagge che iniziano ad attrezzarsi per la stagione estiva a indurre il 29enne albanese, agli arresti domiciliari per resistenza e lesioni a P.U. e furto aggravato in concorso, a evadere per farsi una bella passeggiata per le vie cittadine.

Quando i carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, nella mattinata di ieri (7 aprile), nel corso dei controlli di routine eseguiti nei confronti di chi soggiace alla misura detentiva degli arresti domiciliari, si sono presentati presso l’abitazione del 29enne e bussato alla porta non hanno ricevuto alcuna risposta, hanno immediatamente capito che l’uomo era evaso.

Per la pattuglia dei carabinieri è bastato farsi un giro per le vie di Mondragone per rintracciare l’uomo mentre passeggiava come un qualsiasi libero cittadino.

Appena accortosi della presenza dei carabinieri ha tentato la fuga venendo raggiunto e bloccato. Sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari, nella mattinata odierna verrà giudicato per direttissima.

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Portico (CE). ‘Beccato’ dai Carabinieri mentre spaccia la droga: arrestato albanese 18enne

È stato arrestato nel pomeriggio di Pasquetta, subito dopo aver ceduto, dietro il corrispettivo di 30,00 euro, una dose di cocaina ad un 42enne del casertano.

Il 18enne albanese, proveniente dalla provincia di Napoli, dopo aver consegnato lo stupefacente al suo acquirente, salito in macchina lungo corso Vittoria a Portico di Caserta, nel casertano, accortosi del sopraggiungere dei carabinieri, lo ha fatto scendere dell’auto ed ha accelerato repentinamente la marcia, cercando di allontanarsi per evitare il controllo.

Nonostante la repentina e pericolosa manovra, è stato subito raggiunto e bloccato dalla pattuglia della Stazione di Macerata Campania.

A bordo dell’autovettura in uso al giovane albanese, una Ford Puma di colere grigio, i militari dell’Arma, a seguito di perquisizione, hanno rinvenuto, occultate nel cassetto portaoggetti e in altre parti dell’auto, numerose dosi di stupefacente tra cui hashish, cocaina e crack per un peso totale di circa 14 grammi e la somma in contanti pari a 585,00 euro in banconote di vario taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio. La droga e il denaro sono stati sequestrati.

Il 18enne, accompagnato in caserma, è stato arrestato e dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo le formalità di rito è stato condotto ai domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

L’acquirente, identificato dai carabinieri, è stato segnalato alla Prefettura di Caserta per la relativa sanzione amministrativa.

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S. Nicola la Strada. Si accorge che vogliono rubare in casa e chiama i Carabinieri: arrestato albanese 26enne

Erano circa le 20 di domenica quando il proprietario di uno degli appartamenti siti all’interno del parco “Il Noce”, a San Nicola La Strada, in quel momento in casa, ha richiesto l’intervento dei carabinieri al numero di emergenza “112”.

L’uomo, in evidente stato di agitazione, ha riferito all’operatore della Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Caserta che due malviventi, scesi da una Smart Forfour, a bordo della quale avevano lasciato un terzo complice, avevano appena scavalcato la recinzione della sua abitazione e stavano cercando di entrare in casa.

Sono bastati pochi minuti ai militari della Stazione locale Stazione, attivati dalla Centrale Operativa, per raggiungere l’indirizzo segnalato dove due dei tre malviventi, accortisi del sopraggiungere dei militari, sono scappati a piedi facendo perdere le proprie tracce nelle vie circostanti.

Il terzo ha invece tentato di avviare il motore della Smart per guadagnare la fuga, ma ha trovato davanti a sé i carabinieri che gli hanno sbarrato la strada.

Il 26enne albanese, in Italia senza fissa dimora, è stato immediatamente bloccato e sottoposto a perquisizione personale e veicolare.

A bordo dell’auto sono stati rinvenuti e sequestrati attrezzi artigianali atti allo scasso, guanti in materiale plastico e uno scaldacollo.

Il malvivente, dopo le formalità di rito, è stato arrestato e trattenuto presso le camere di sicurezza dell’Arma a disposizione della competente Autorità giudiziaria che, nella mattinata odierna, nel convalidare l’arresto ne ha disposto la detenzione per anni 1 e mesi 9, pena sospesa, ed il divieto di dimora nella regione Campania.

Indagini in corso volte all’identificazione dei fuggitivi.

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S.Maria C.Vetere. Picchia la compagna e le porta via la figlia: albanese 28enne arrestato dai Carabinieri

In piena notte, a seguito di una lite per futili motivi, ha colpito con pugni e schiaffi al volto la propria compagna convivente, 38enne, e, dopo averla minacciata con un coltello, si è allontanato a bordo della sua autovettura portando con se la figlia di appena un anno.

L’uomo, un 28enne di origini albanesi, prima di lasciare l’appartamento ha minacciato la donna che avrebbe portato la loro piccola in Albania e che non l’avrebbe più rivista.

È accaduto l’altra notte a Santa Maria Capua Vetere quando la richiesta di aiuto giunta alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Santa Maria Capua Vetere, attraverso il “112”, ha immediatamente attivato la pattuglia del locale Nucleo Operativo e Radiomobile.

I militari dell’Arma, dopo essere arrivati presso l’abitazione segnalata hanno richiesto l’intervento di personale medico del servizio “118” che ha provveduto a fornire le cure necessarie alla vittima.

Nel frattempo le ricerche dell’uomo e della figlia hanno consentito di rintracciarli presso l‘abitazione di una parente.

Il 28enne, subito bloccato dai carabinieri, è stato accompagnato in caserma dove, dopo la denuncia presentata dalla compagna, è stato arrestato e posto a disposizione della competente autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di maltrattamenti contro familiari.

L’uomo, che già nel 2020 era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per la commissione di analoghe condotte, è stato ristretto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

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Trentola Ducenta. Albanese, ricercato per tentato omicidio, forza il posto di controllo: bloccato e arrestato

Una Fiat 600 di colore blu che sfrecciava a folle velocità per le vie del centro cittadino di Trentola Ducenta, in provincia di Caserta, ha subito attirato l’attenzione dei carabinieri della locale Stazione, impegnati in un servizio di controllo del territorio proprio in quell’area.

Nonostante l’invito a fermarsi, il conducente dell’autovettura in corsa ha accelerato pericolosamente la marcia, innescando così un inseguimento che si è protratto per alcune centinaia di metri fino a quando, accortosi di avere la strada sbarrata, ha frenato bruscamente venendo raggiunto e bloccato dopo aver inutilmente tentato di allontanarsi a piedi.

L’uomo, un pregiudicato 33enne di origini albanesi, irregolare sul territorio nazionale, è risultato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli Nord nel 2020 per il tentato omicidio commesso nei confronti di personale del Commissariato della Polizia di Stato di Aversa, il 2 dicembre dello stesso anno.

Inoltre, gli immediati ulteriori accertamenti hanno consentito di scoprire che l’autovettura con la quale stava scappando, era oggetto di furto avvenuto a Potenza lo scorso 16 novembre.

Nel corso della perquisizione, all’interno dell’auto, sono stati rinvenuti un passamontagna e attrezzi atti allo scasso.

L’autovettura recuperata è stata riconsegnata al legittimo proprietario, mentre il 33enne è stato arrestato e accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione della competente autorità giudiziaria.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

Missionari. P. Albanese: “Valore aggiunto della società italiana, ma è necessario un sussulto di missionarietà”

Sono chiamati a rimboccarsi le maniche per servire la persona nei luoghi più impervi. Ai missionari italiani, presenti in ogni angolo del mondo, è stata dedicata una conferenza presso il Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale, intitolata “La persona al centro”. Tante le testimonianze portate da parte di coloro che ogni giorno toccano con mano i bisogni delle popolazioni. “Il carisma che ci ha dato don Orione è dare la carità dove c’è bisogno”, racconta al Sir suor Mabelle Spagnolo, superiora generale delle Piccole Suore Missionarie della Carità e vice presidente dell’Unione superiore maggiori d’Italia. Le opere della congregazione sono diffuse in venti nazioni, in quattro continenti. “L’ultima – dice – è stata aperta in Indonesia, in un posto dove nessuno voleva andare. Ci dedichiamo alle scuole, ai servizi per i disabili, alla promozione della donna, agli ospedali e ai dispensari in Africa. Ovunque, dove c’è bisogno. In Africa, in particolare, si deve partire dalle cose elementari per vivere”. Per suor Mabelle, nata in Argentina da una famiglia di emigrati calabresi, ma da 25 anni in Italia, l’essere missionari è cambiato, certamente oggi è più diretto alla umanizzazione: “Il Vangelo è umanizzazione, è dare dignità alle persone”.

Anche per il segretario generale della Pontificia Unione, padre Dinh Anh Nhue Nguyen, lo spirito che muove oggi i missionari è volto a far “crescere nei battezzati locali la loro stessa responsabilità missionaria. Insieme a loro conduciamo la missione di evangelizzazione”. Le quattro opere pontificie cercano di rispondere ai bisogni di tutte le età:

“Siamo chiamati – spiega – a promuovere la responsabilità missionaria di ogni battezzato nella Chiesa, anche per il sostegno delle Chiese particolari. Le nostre attività si concentrano sull’animazione, la formazione e l’informazione missionaria. Cento anni fa, le opere hanno fondato l’agenzia di notizie Fides che segue tutti i missionari nel mondo”.

Della sua esperienza decennale come religioso e medico, parla frate Lorenzo Priuli dell’ordine del Fatebenefratelli, in videocollegamento dal Benin. “Da 25 anni lavoro nello stesso ospedale a Nord del Paese. Quello che ho fatto fino ad oggi è meraviglioso perché è stato un dono per la povera gente”, afferma. “L’ospedale quando è stato inaugurato contava 80 letti, mentre oggi 450. Ci sono stati incontri miracolosi, mi sono state presentate delle opportunità. Nel 1979 – ricorda – abbiamo avuto un’epidemia di morbillo che ha ucciso in quattro mesi 5mila bambini. Abbiamo perciò aperto la pediatria, fino ad allora inutile perché la gran parte dei bambini era curata dai guaritori locali. Non esisteva nemmeno la maternità, mentre oggi ci sono quattro postazioni per il parto e 60 posti letto”. Il religioso riconosce come in più di 50 anni di lavoro il rapporto con la popolazione sia mutato: “all’inizio ci aspettavamo che il malato arrivasse mentre ora andiamo incontro alla persona”. Nonostante gli sforzi, la mortalità post partum nel Paese resta alta, infatti, lo scorso anno sono morte 40 donne. Fra Lorenzo, a questo proposito, ricorda un progetto avviato da poco che consente a coloro che stanno per partorire di essere trasportate in ospedale con un contribuito economico minimo.

Il futuro dei centri sanitari in Benin è ancora incerto: “Si fa fatica a pagare gli stipendi e le fatture più urgenti dei farmaci. Lo Stato locale ci dà un pochino, l’Italia non è stata molto presente, mentre abbiamo ricevuto aiuti dalla Francia. Quando sono arrivato in Africa, eravamo in sette. Oggi siamo solo due italiani ma ci sono 54 frati africani, impiegati nel campo medico a tutti i livelli. Il futuro è nelle loro mani. Contiamo 350 collaboratori fra i quali ci sono 6 medici specializzati. Oltre all’ospedale abbiamo promosso 26 centri che hanno fatto diminuire la mortalità anche se accade ancora che le donne arrivino con i bambini sulla schiena già morti”.

Del calo dei missionari parla anche padre Giulio Albanese, sacerdote, giornalista, missionario comboniano e direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Roma. “Il missionario rappresenta il valore aggiunto della società italiana, non solo della Chiesa”, afferma ricordando che fino agli anni novanta i missionari italiani fossero circa 24mila mentre oggi sono 6mila. “C’è però la crescita del laicato – osserva -. I laici che appartengono alle associazioni sono circa 2000, mentre nel ‘90 erano circa 800. È evidente che c’è una costante decrescita che riguarda gli ordini. È necessario un sussulto di missionarietà. Lo dico guardando le nostre comunità ecclesiali ma anche perché se oggi c’è qualcosa che viene apprezzato nel nostro Paese è la testimonianza dei nostri missionari. Alcuni di loro sono caduti. Molti di loro non sono morti per un odio nei confronti della loro fede, ma sono stati uccisi perché hanno fatto la scelta di stare dalla parte degli ultimi”.

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Antonio Albanese al CineTeatro Ricciardi

Oggi alle ore 20.15 presso il CineTeatro Ricciardi di Capua l’attore e regista Antonio Albanese dialogherà con Francesco Massarelli, Direttore artistico del teatro capuano, prima della proiezione del film “Cento domeniche” ultima pellicola di uno dei protagonisti del cinema italiano degli ultimi anni. Albanese, che riesce a passare dai ruoli comici come quello di Cetto La Qualunque a quello serio del protagonista di Cento domeniche, in questo film racconta il mondo operaio, che come da lui dichiarato, sostiene l’Italia ma da decenni è abbandonato.

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La serrata collaborazione tra la Polizia di Stato e le Autorità italiane e internazionali porta alla cattura di un cittadino albanese ricercato in tutto il mondo – Questura di Firenze

Polizia di Stato di Firenze

Il lavoro di intelligence ed analisi sviluppato anche dalla S.I.S.C.O. di Firenze, ha permesso di acquisire elementi utili ad accertare che il latitante, dopo la sua fuga dall’Ecuador, si fosse rifugiato in Turchia

Lo scorso 8 novembre, è stato rintracciato ed arrestato ad Istambul (quartiere Beylikduzu) un noto latitante albanese.

Il lavoro di intelligence ed analisi sviluppato nell’ambito dell’attività coordinata dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia con il Segretariato Generale di Interpol Lione, il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e la S.I.S.C.O. di Firenze, ha permesso di acquisire elementi utili ad accertare che il latitante, dopo la sua fuga dall’Ecuador, si fosse rifugiato in Turchia.

Grazie ad una serrata e proficua collaborazione bilaterale tra le Autorità italiane e la Polizia turca, Polizia Nazionale e Direzione Centrale Intelligence Antidroga, coadiuvata dall’Esperto Nazionale per la Sicurezza, è stato possibile addivenire al rintraccio e all’arresto del pericolosissimo latitante.

È uno dei più importanti criminali albanesi, noto in tutto il mondo.

Fuggito in Italia dall’Albania, il suo profilo criminale si è arricchito per la commissione di numerose rapine ed il traffico internazionale di stupefacenti.

Arrestato e condannato a 16 anni di reclusione dal Tribunale di Firenze, è evaso dal carcere di Voghera nel 2011. Successivamente arrestato in Belgio per la commissione di molteplici rapine, è evaso nuovamente anche dal carcere belga.

Nel 2014 è stato tratto in arresto in Ecuador per traffico internazionale di stupefacenti, condannato a 13 anni di reclusione, si è reso nuovamente irreperibile nel 2021, generando grande clamore in quella Nazione, per le modalità che hanno permesso il suo allontanamento.
Durante la sua detenzione nel carcere di Guayaquil è riuscito, mediante l’utilizzo di chat criptate, a costituire un cartello di narcotraffico albanese denominato “Kompania Bello” dedito alla produzione, trasporto e distribuzione di ingentissimi quantitativi di cocaina, prodotti in Colombia, trasferiti in Europa e distribuiti con il marchio esclusivo “BELLO”.
Riconosciuto quale capo indiscusso del cartello albanese che agiva alla pari con i narcotrafficanti colombiani ed ecuadoregni, è stato colpito dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Firenze su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, nell’ambito dell’operazione LOS BLANCOS effettuata dalla Squadra Mobile ed è stato condannato in primo grado a 20 anni di reclusione, per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.
La penale responsabilità del medesimo dovrà essere accertata nei successivi gradi di giudizio.
Il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, nella giornata di ieri, ha richiesto al Ministero della Giustizia di voler inoltrare alle competenti Autorità Turche la richiesta di arresto provvisorio, corredata della documentazione estradizionale per i consueti canali diplomatici.


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

QUESTORE DISPONE ACCOMPAGNAMENTO CPR MACOMER 31ENNE CITTADINO ALBANESE DENUNCIATO PER TRAFFICO DI STUPEFACENTI – Questura di Monza e della Brianza

DISPOSTO ANCHE ACCOMPAGNAMENTO 34ENNE CITTADINO TUNISINO IRREGOLARE RESPONSABILE DI REATI CONTRO LA PERSONA E IL PATRIMONIO PRESSO CPR DI MILANO

Nella giornata di lunedì 30 ottobre, il Questore della provincia di Monza e della Brianza, Marco Odorisio, ha disposto l’accompagnamento presso i CPR di Macomer e di Milano di due cittadini extracomunitari, ambedue gravati da precedenti penali e autori di reati.

Il primo, un albanese 31enne, irregolare sul territorio nazionale, in Italia da numerosi anni, aveva subito diverse denunce per violazione della normativa in materia di immigrazione. Nel 2014 veniva denunciato per uso di atto falso e a maggio del 2018 per essersi rifiutato di sottoporsi all’alcooltest, sebbene la sua condotta di guida lasciasse supporre che aveva abusato di bevande alcoliche.

A luglio 2018 veniva deferito all’Autorità Giudiziaria unitamente ad altre 43 persone, colpevoli a vario titolo di aver organizzato l’introduzione sul territorio italiano di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti e sostanze da taglio. Nel corso dell’attività investigativa, esperita da aprile 2016 a luglio 2018, venivano sequestrati complessivamente: kg. 48 circa di eroina, 1,8 di cocaina, kg. 1 di marijuana, kg. 480 circa di sostanze da taglio, 3 pistole, con relativo munizionamento, un silenziatore, la somma di 30 mila euro e numerose autovetture di grossa cilindrata.

Lo straniero è stato accompagnato al CPR di Macomer in vista del suo definitivo allontanamento dal territorio italiano.

 Il cittadino tunisino, un 34enne anch’egli irregolare dal 2017, si presentava presso l’Ufficio Immigrazione della Questura ove era stato invitato dalla Polizia Locale di Monza. Dall’esame delle banche dati emergevano a suo carico numerosi precedenti penali. Nel 2016 veniva arrestato per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale: nel corso dello sgombero di un’area abbandonata sita a Bovisio Masciago, l’uomo, unitamente ad altri stranieri, dopo aver danneggiato un contatore, si era allacciato abusivamente alla rete elettrica e cercava di sfuggire all’arresto dandosi alla fuga e ponendo resistenza agli operatori. Per tali reati gli veniva imposto il divieto di dimora in Lombardia.

A novembre del 2019 veniva arrestato in custodia cautelare per il reato di violenza sessuale aggravata commessa ai danni di una giovane connazionale, sua ex fidanzata, che costringeva a un rapporto sessuale minacciandola con un coltello da cucina.

Scarcerato nel 2020 e più volte colpito da ordini a lasciare il territorio nazionale ai quali non ottemperava, nel gennaio di quest’anno veniva denunciato per aver ferito al volto con un coltello un connazionale, provocandogli ferite guaribili in 14 giorni.

Alla luce dei numerosi precedenti penali, pertanto, il Questore ne disponeva il collocamento presso il CPR di Milano, ove lo stesso è stato accompagnato da personale della Questura e ove sarà trattenuto per il tempo strettamente necessario al definitivo allontanamento dal territorio nazionale.

(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Lunedì 30 ottobre 2023: news salienti dall’Italia e dal Mondo selezionate da ‘Cronache Agenzia Giornalistica’

A Savona un albanese ha strangolato la moglie, a Nembro (Bergamo) un uomo ha accoltellato gli anziani genitori, a Rivoli Torinese un operaio ha tagliato la gola alla compagna poi si è recato alla fonderia dove lavorava si è arrampicato su di un silos e si è suicidato gettandosi di sotto.

Clamoroso

«Almeno 40 milioni di umani, 30 milioni dei quali soltanto in Cina, vivono in grotte e rifugi sotto la superficie terrestre» [Rep].In prima pagina
• Gaza brucia. Le truppe israeliane avanzano strada dopo strada, palazzo dopo palazzo, decise a stanare i guerriglieri. Gli scontri sono durissimi. Migliaia di persone hanno fatto irruzione nei depositi di cibo per trovare da mangiare. I cadaveri vengono sepolti nelle fosse comuni scavate nelle dune in riva al mare
• Da parte di Hezbollah si stanno intensificando i lanci di razzi. Nel tardo pomeriggio l’esercito dello Stato ebraico ha risposto con raid in Libano dopo che sono piovuti in totale dieci razzi a Nord (altri sono arrivati, in serata, dalla Siria). Anche in Cisgiordania sale la tensione
• Joe Biden ha telefonato a Netanyahu. Gli americani lasciano trapelare messaggi di irritazione. Il delicato gioco di equilibrio di Biden consiste infatti nel sostenere pubblicamente l’alleato israeliano, ma in privato porgli «domande dure»
• A Roma 20 mila persone hanno sfilato in corteo per la Palestina
• Niente rivoluzione a Mediobanca: «Il presidente Renato Pagliaro, l’amministratore delegato Alberto Nagel e il direttore generale Francesco Saverio Vinci continueranno a guidare l’istituto milanese per altri tre anni»
• La Meloni vuole modificare la Costituzione. «Traghetteremo l’Italia verso la Terza Repubblica. Una responsabilità storica»
• Re Carlo vuole fare pace con Harry. Lo ha invitato a una cena in famiglia in occasione del proprio 75° compleanno.
• Mike Pence si ritira dalla corsa per la Casa Bianca.
• 100 mila spagnoli hanno manifestato a Madrd contro l’amnistia per i secessionisti catalani
• Il calciatore Fabio Grosso è stato colpito sull’arcata sopraccigliare da una lattina di birra prima della partita Marsiglia Lione.
• Tragedia immane sconvolge il mondo dell’hockey su ghiaccio, sabato in Inghilterra, durante una partita, un giocatore di 29 anni è morto dopo che il pattino di un avversario gli aveva squarciato la gola.

• A Savona un albanese ha strangolato la moglie, a Nembro (Bergamo) un uomo ha accoltellato gli anziani genitori, a Rivoli Torinese un operaio ha tagliato la gola alla compagna poi si è recato alla fonderia dove lavorava si è arrampicato su di un silos e si è suicidato gettandosi di sotto.

• A Civitanova Marche, un bambino tunisino di quasi due anni è precipitato dal quarto piano di una palazzina. Ricoverato in ospedale, è in condizioni gravissime.

• A San Siro Lukaku, considerato un traditore dagli interisti, è stato fischiato dai tifosi (con le dita, con fischietti di plastica e persino con app simula-fischi appositamente scaricate).
• Lionel Messi è di nuovo favorito per il Pallone d’oro che si assegna oggi a Parigi.
• Il Sudafrica vince i Mondiali di rugby, È la quarta volta che gli Springboks sono campioni del mondo.
• A Vienna Jannik Sinner ha battuto il russo Daniil Medvedev in tre set, per 7-6 (9-7), 4-6, 6-/, tempo 3 ore e 5 minuti.
• È morto Matthew Perry, noto per aver interpretato Chandler Bing in Friends. Da anni lottava contro le dipendenze di alcol e droga

Titoli

Corriere della Sera: Caos a Gaza, assalto al cibo
la Repubblica: La rabbia e la fame
La Stampa: Gaza allo stremo, rivolta per il pane
Il Sole 24 Ore: Più garanzie / Controlli, sanzioni / ed errori del Fisco: / ecco cosa cambia
Il Messaggero: Manovra, fondi dalle Regioni
Il Giornale: L’accusatore di Sgarbi fu denunciato per estorsione
Leggo: Gaza, esplode la guerra del pane
Qn: Braccio di ferro su pensioni e affitti
Il Fatto: Bibi ri-spacca Israele e inizia / la guerra di terra con Hamas
Libero: Notte islamista in Italia
La Verità: Rischiamo uno choc petrolifero
Il Mattino: Gaza, gli assalti per il cibo
il Quotidiano del Sud: Mettiamo l’Enel nel pil italiano
Domani: In Israele Netanyahu è sempre più isolato

IN TERZA PAGINA
Qui Gerusalemme (U. Tramballi)
Qui Ankara (G. Stabile)
Qui Teheran (L. Caracciolo)
Qui Washington (S. Romano)

IN QUARTA PAGINA

INFILARSI NEI TUNNEL: la guerra sotterranea a Gaza.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Il crac delle banche popolari in “Cento domeniche” di Albanese e il doc “Quattro/Quinti” di Urbanetti

Si parla ancora di diritti violati, di umanità piegata dalla sofferenza, alla 18a Festa del Cinema di Roma. Dopo “Palazzina LAF” di Michele Riondino, sui gravi episodi di mobbing registrati nell’Ilva di Taranto alla fine degli anni ’90, Antonio Albanese con “Cento domeniche” ci racconta il recente crac delle banche popolari in Italia attraverso la prospettiva di un correntista frodato e umiliato. Un film duro, bruciante, che si apparenta alla cinematografia di Ken Loach, dei fratelli Dardenne e di Stéphane Brizé. Un’opera importante e necessaria, che però non lascia spazio alla speranza. Albanese graffia anche come attore, cesellando un ruolo struggente. In cartellone alla Festa anche il bel documentario “Quattro/Quinti” di Stefano Urbanetti, racconto a bordo campo della squadra di calcio Asdd Roma composta da giocatori non vedenti. Un’opera che alterna azione, momenti di spogliatoio e storie personali. Un’opera importante, fresca e coinvolgente, che aiuta ad allargare il campo della riflessione sulla disabilità, andando oltre stereotipi e barriere. Il punto Cnvf-Sir.

“Cento domeniche”

Al di là della maschera comica, nella filmografia di Antonio Albanese c’è sempre stato un filo rosso tematico segnato dall’impegno civile e dall’attenzione agli ultimi della scala sociale. Basta ricordare film come “Giorni e nuvole” (2007) di Silvio Soldini, “L’intrepido” (2013) di Gianni Amelio, “Come un gatto in tangenziale” (2017, 2021) e il recente “Grazie ragazzi” (2023) di Riccardo Milani. Un percorso di riflessione che lo ha portato oggi a scegliere di passare dietro alla macchina da presa con “Cento domeniche” (è la sua quinta regia). Albanese si misura ancora una volta con una ferita sociale, una storia di sofferenza e ingiustizia, che affonda le radici nella cronaca, nella recente storia del nostro Paese. Ha rielaborato gli avvenimenti legati al crac delle banche popolari, divampato nel 2015, raccontando quegli eventi – sfumati ovviamente da riferimenti puntuali – dalla prospettiva di uno dei tanti correntisti che hanno perso tutti i loro beni, i risparmi di una vita di lavoro. Un film denso di sofferenza e di dolente indignazione, che si muove con sicurezza nel perimetro del cinema di impegno civile abitato da tempo da Ken Loach, dei fratelli Dardenne e da Stéphane Brizé. Una produzione Palomar, Vision Distribution, Sky e Prime Video, che sarà nei cinema dal 23 novembre.
La storia. Italia del Nord, Antonio Riva (Albanese) è un operaio specializzato ormai in pensione, che continua ad arrotondare le sue entrare con lavoretti saltuari. Dopo la separazione con la moglie (Sandra Ceccarelli), vive insieme all’anziana madre Sara (Giulia Lazzarini). Quando Antonio viene a sapere che la sua unica figlia, Emilia (Liliana Bottone), ha deciso di sposarsi, si adopera per regalarle il matrimonio dei sogni. Si informa pertanto presso il suo istituto bancario e scopre che i suoi risparmi sono stati investiti non in obbligazioni – come credeva lui – bensì in azioni. Il direttore della filiale lo esorta a non svincolarli e gli propone di prendere un prestito di 30 mila euro per le spese del matrimonio. Antonio si fida della banca, dove è correntista da una vita. Pochi giorni dopo scopre però che l’istituto è nella bufera…
“Quello che Antonio subisce – racconta Albanese – è un tradimento. In quella provincia operosa dove è cresciuto, della banca del paese ci si è sempre fidati. Per tutti la banca è sempre stata il confessionale: conosce vita, morte e miracoli di tutta quella comunità. Ne ha accompagnato la crescita, finanziato il desiderio legittimo di avere una casa propria. Per questo, alla scoperta del raggiro, la prima reazione di Antonio è di incredulità. Poi subentra lo smarrimento e l’angoscia di chi è stato tradito proprio da chi si fidava, la vergogna di non aver intuito quanto stava accadendo”.
L’opera prima di Albanese colpisce e lascia il segno. Anzitutto per la stringente attualità del tema e per l’attenzione, lo sguardo, rivolto alle persone normali, quelli fuori dal palazzo. I semplici correntisti, che finiscono per essere l’ultimo anello della catena dei risarcimenti. Albanese interpreta, dirige e scrive – insieme a Piero Guerrera – la storia di uno di loro, uno dei tanti, che è finito nelle secche della povertà per una crisi bancaria di cui non era stato avvertito, vittima di omissioni e mezze verità. Albanese picchia duro, urla la disperazione sociale di uno, di tanti, che per troppa ingenuità si è rimesso a consigli sventurati. La narrazione corre veloce, intensa, dolente. La traiettoria del personaggio è chiara sin da subito, dall’esplosione del dramma: il protagonista oltre allo smarrimento per aver perso tutto, alla frustrazione per l’impossibilità di provvedere al matrimonio della figlia, matura un crescente senso di colpa, di vergogna.
Albanese regista governa il racconto in maniera sicura e vigorosa per la gran parte del film, sul finale però sembra perdere il controllo delle tante, troppe, emozioni in campo, sterzando repentinamente in una direzione che non lascia spazio alla condivisione. Per dare forma alla sofferenza, consegna infatti il film alla vertigine della disperazione. “Cento domeniche” è un film complesso, problematico, per dibattiti.

(Foto Alessandra Trucillo)

“Quattro/Quinti”

Una bella sorpresa viene dal documentario “Quattro/Quinti” scritto e diretto da Stefano Urbanetti. L’opera metta a tema la condizione della persona con disabilità visiva, mostrando non una storia di esistenze dolenti o emarginate bensì offrendo un racconto sociale luminoso, brillante e assolutamente trascinante.
Urbanetti accompagna lo spettatore al seguito di una squadra di calcetto composta per lo più da giocatori non vedenti, la Asdd Roma, lungo le partite del campionato. Assistiamo da un lato ai match, alle trasferte, e al contempo ai momenti di confronto nello spogliatoio tra compagni, con gli allenatori Luca e Sauro. Nella narrazione rientrano raccordi sulle vite dei giocatori, affrontando la questione della disabilità in maniera schietta, sincera e con guizzi di “irriverente” ironia (i riferimenti al concetto di bellezza oggettiva citando l’attrice Angelina Jolie e alla pasta alla carbonara).
“Il calcio – sottolinea il regista – nella sua purezza conserva ancora un linguaggio universale che appassiona tutto il mondo, generazione dopo generazione, accomunando culture e ideologie di ogni tipo diventando molte volte uno strumento di crescita personale e di riscatto. Ma questo strumento non può riguardare solo chi è dotato del senso della vista. Anche per i ‘non vedenti’ il calcio può essere una passione e diventare un’occasione di rivincita e affermazione. È un film sullo sport, ma è soprattutto un racconto sulle persone che lo animano”.
Stefano Urbanetti firma un documentario grintoso e genuino, appassionato. L’entusiasmo che mette in campo nel racconto dell’agonismo sportivo, del calcio, lo usa per abbattere barriere e stereotipi sulla condizione di disabilità. I giocatori protagonisti vivono la loro condizione non come un limite escludente o isolante; non ne fanno un impedimento. Le loro storie si colorano di positività, di energia e entusiasmo, regalando respiro e leggerezza all’opera.
Urbanetti adotta uno stile di racconto diretto, senza filtri, registrando anche espressioni verbali ruvide e colorite, proprie del linguaggio da “spogliatoio”. Racconta la vita vera. Un film che si iscrive a pieno titolo nel sempre più ricco filone narrativo dedicato alla disabilità – tra gli ultimi titoli “Campioni” (2023), “Crazy for Football. Matti per il Calcio” (2021), “I segni del cuore. Coda” (2021) e la serie Rai “Blanca” (dal 2021, 2 stagioni) –, disabilità che si gioca in positivo e non in sottrazione.Consigliabile, semplice, per dibattiti.

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Maddaloni. Percuote la moglie, poi la chiude in garage e si dilegua: fermato albanese 35enne

È durata solo poche ore la fuga del 35enne albanese resosi irreperibile dopo le violenze e le minacce di morte che sarebbero state poste in essere nei confronti della consorte, alla presenza del figlio di soli nove anni, nella tarda mattinata di sabato 21 ottobre, quando, dopo averla accompagnata con la forza presso una villetta disabitata nel comune di Maddaloni, l’avrebbe picchiata e rinchiusa nel garage portandole via il piccolo.

Le serrate indagini svolte dai militari della Compagnia di Maddaloni hanno consentito di rintracciarlo presso un’abitazione di Maddaloni, dove si era nascosto per sfuggire ai carabinieri.

Il 35enne è stato bloccato e accompagnato in caserma, dove è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria di iniziativa.

Successivamente è stato portato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione della competente autorità giudiziaria.

Dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, percosse e sequestro di persona.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)