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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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accusata

• Ilda Boccassini è accusata di false informazioni. Non ha rivelato ai pm il nome di una fonte che il giornalista Giuseppe D’Avanzo le aveva fatto. Stiamo parlando delle indagini sulle stragi del 1993






 

MERCOLEDÌ 8 MAGGIO 2024
Clamoroso
La Nasa sta lavorando al progetto della prima rete ferroviaria sulla Luna, con piste srotolabili e robot a levitazione magnetica [CdS].In prima pagina
• Il governatore della Liguria Giovanni Toti è stato arrestato e spedito ai domiciliari. L’accusa: corruzione. Avrebbe ricevuto finanziamenti per le sue campagne elettorali in cambio di favori a imprenditori come Signorini (Iren), Spinelli (ex patron del Genoa), Moncada (Esselunga). Al suo capo di gabinetto Matteo Cozzani è contestata anche l’aggravante mafiosa
• Mentana lascia La7? Dopo essersi sentito dare dell’«incontinente» dalla Gruber per aver sforato la durata del suo tg, il direttore ha lanciato un aut aut alla rete. O qualcuno chiede scusa entro 24 ore oppure «ne trarrò le dirette conseguenze». In una parola: dimissioni
• La Striscia di Gaza è sotto assedio. I blindati e i tank israeliani hanno conquistato la parte palestinese del valico di Rafah. Chiusi anche i valici di Kerem Shalom e quello di Erez. Protestano Onu e Usa. Netanyahu tira dritto: «Andremo avanti finché Hamas non sarà eliminata o fino a che il primo ostaggio non sarà tornato a casa». Continuano le trattative per la tregua
• Con 18 voti a favore e 31 contrari, il consiglio Regionale della Puglia ha respinto la mozione di sfiducia presentata dal centrodestra contro il presidente Michele Emiliano.
• Il Senato ha detto no alla richiesta della Procura di Firenze che vorrebbe sequestrare le chat di Renzi nel processo sulla fondazione Open
• Inizia la campagna elettorale per le europee. Lo slogan di Schlein è «Cento tappe per l’Europa», quello di Tarquinio è «La pace è meglio». Cateno De Luca, ancora ricoverato, lancia un appello a medici e infermieri volontari affinché lo seguano nel tour. Santoro, furioso per l’esclusione della sua lista al Nord-Ovest, grida allo «schifo», in attesa del responso del Tar che dovrebbe arrivare domani
• I cinque operai morti a Castedaccia non indossavano la maschera di protezione perché non dovevano scendere nell’impianto. Da contratto dovevano operare solo in superficie, ma la sonda era bloccata. Continuano le indagini della procura. Ancora in gravi condizioni il sesto operaio, Domenico Viola
• Leonardo da record: nel primo trimestre l’utile sale da 40 a 459 milioni
• Il collocamento del Btp Valore procede spedito. La seconda giornata ha visto sottoscrizioni per 2,86 miliardi di euro, che portano a 6,56 miliardi il totale raccolto
• È morto Fabio Gallia. L’ex ad di Bnl, di Cdp e consigliere di amministrazione di Edison è stato stroncato da un infarto. Aveva 61 anni
• La società cinese ByteDance, proprietaria di TikTok, ha presentato un ricorso contro la legge che le impone di vendere entro nove mesi la divisione statunitense
• Al Cremlino Vladimir Putin, per la quinta volta, ha giurato sul libro rosso della Costituzione. Davanti a lui c’erano il ministro della Difesa Šojgu, il ceceno redivivo Kadyrov, l’ambasciatore francese e l’attore americano Steven Seagal: «È il miglior leader al mondo».
• A Kiev sono stati arrestati due colonnelli che volevano uccidere Zelens’kyj. Volevano regalare il suo scalpo a Putin. Domani a Mosca la grande parata
• La pornostar Stephanie Clifford, in arte Stormy Daniels, ha testimoniato durante il processo contro Donald Trump. Ha confermato di aver fatto sesso con il tycoon e di aver accettato il pagamento di 130 mila dollari per il suo silenzio
• Un tribunale iraniano ha condannato a morte Mahmoud Mehrabi per «incitamento a commettere omicidi e per aver insultato la santità religiosa». Il giovane, 25 anni, era stato arrestato durante le manifestazioni per la morte di Mahsa Amini

• Ilda Boccassini è accusata di false informazioni. Non ha rivelato ai pm il nome di una fonte che il giornalista Giuseppe D’Avanzo le aveva fatto. Stiamo parlando delle indagini sulle stragi del 1993

• Prima vittoria azzurra al Giro d’Italia. Jonathan Milan ha conquistato la quarta tappa. Pogačar resta in maglia rosa
• Sarà il Borussia Dortmund ad andare a Wembley il primo giugno a giocarsi la finale di Champions contro Real Madrid o Bayern Monaco. Ieri ha battuto il Psg 1 a 0. A fine partita Donnarumma è scoppiato in lacrime

Titoli
Corriere della Sera: Arrestato Toti, choc in Liguria
la Repubblica: Tangenti, crolla il sistema Toti
La Stampa: Toti arrestato, Nordio contro i pm
Il Sole 24 Ore: Il rischio povertà nel 2023 cala al 22,8% / La pressione fiscale reale sale al 47,6%
Avvenire: Tangenti, sulla Liguria / terremoto giudiziario
Il Messaggero: Toti arrestato, nubi sul voto
Il Giornale: Toti, arresto choc
Leggo: Streptocco, boom di casi tra i bimbi
Qn: Toti-gate / sulle europee
Il Fatto: Toti ottiene il terzo / mandato. Di cattura
Libero: Arrestato Toti / Quello che non torna / e chi ci guadagna
La Verità: Viene giù Toti
Il Mattino: Corruzione, arrestato Toti
il Quotidiano del Sud: Perché al Sud si muore di più
il manifesto: Il travalico / di Rafah
Domani: Tangenti e clan, crolla il sistema Toti «Ok alla vostra pratica: ora aiutami»

IN TERZA PAGINA
L’Italia cresce più di Francia e Germania, scrive Marco Fortis sul Sole. Matteo Indice spiega il caso Toti. Sarà meglio, per una donna a passeggio nel bosco, incontrare un orso o un uomo? La risposta di Luigi Mascheroni. Massimo Fini se la pende con chi umanizza gli animali a costo di «restare solo come un cane»
IN QUARTA PAGINA
«Ho il terrore delle donne, ho imparato a correre conoscendole».
Parla Piero Chiambretti, l’uomo che va controcorrente. L’intervista di Silvia Fumarola
Continua a leggere

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Caporalato Armani: “Gli operai cinesi pagati 2 euro l’ora” MILANO – Commissariata una società del gruppo, accusata di omessa vigilanza sui subappalti: “Prassi collaudata”. Trovato il “registro del nero”






 ARMANI? PEGGIO dei  BENETTON, degli  AGNELLI, dei  DELLA VALLE, dei  De BENEDETTO, degli ANGELUCCI, di SANTANCHE’, di TANZI

PARIS, FRANCE – JULY 06: Fashion designer Giorgio Armani walks the runway during the Giorgio Armani Prive Couture Haute Couture Fall/Winter 2021/2022 show as part of Paris Fashion Week on July 06, 2021 in Paris, France. (Photo by Peter White/Getty Images)

 

Caporalato Armani: “Gli operai cinesi pagati 2 euro l’ora”

MILANO – Commissariata una società del gruppo, accusata di omessa vigilanza sui subappalti: “Prassi collaudata”. Trovato il “registro del nero”

DI DAVIDE MILOSA
6 APRILE 2024

“Quel che emerge è che alla Giorgio Armani Operations (GA) Spa vi è una cultura di impresa gravemente deficitaria sotto il profilo del controllo, anche minimo, della filiera produttiva della quale la società si avvale. Una cultura radicata all’interno della struttura che ha di fatto favorito la perpetuazione degli illeciti”. E ancora: “Una prassi così collaudata, da poter essere considerata inserita in una più ampia politica d’impresa diretta all’aumento del business”.

Questi i passaggi decisivi con i quali la Procura di Milano ha ottenuto dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale l’amministrazione giudiziaria per un anno del braccio industriale del gruppo Giorgio Armani con un capitale sociale di 24 milioni. Alla base della decisione la contestazione di un acclarato sfruttamento del lavoro (caporalato), che la GA Operations non ha impedito. Secondo gli inquirenti, la società partecipata al 100% dal gruppo Armani è “ritenuta incapace di prevenire e arginare fenomeni di sfruttamento lavorativo non avendo messo in atto misure idonee alla verifica delle reali condizioni lavorative, ovvero delle capacità tecniche delle aziende appaltatrici tanto da agevolare (colposamente) soggetti raggiunti da corposi elementi probatori in ordine al delitto di caporalato”. Tanto che i carabinieri durante un controllo in un opificio hanno trovato un ispettore della Giorgio Armani Operations intento a fare i controlli qualità. Le vittime sono decine di lavoratori cinesi impiegati in quattro opifici riconducibili a ditte sempre cinesi, costretti a lavorare oltre 14 ore a meno di 2 euro all’ora o a cottimo a 1 euro per una borsa confezionata, venduta all’appaltatore a 90 euro e che poi in negozio con il marchio Armani arrivava a 1.800 euro. Il sistema fotografato dall’inchiesta è molto semplice: la Giorgio Armani Operations esternalizza al 100% la produzione appoggiandosi a due ditte: la Manifatture Lombarde Srl e la Minoronzoni Srl. Le due società in realtà non hanno capacità produttiva e quindi subappaltano a imprese cinesi. In sostanza le Srl italiane forniscono solo i modelli da riprodurre. In questo caso si tratta di borse e cinture con marchio Armani. La ricostruzione degli illeciti, per i pm, torna indietro di sette anni. Gli accessi presso gli opifici da parte dei carabinieri hanno rilevato: assenza di dispositivi di sicurezza sulle attrezzature; assenza di formazione lavoro e visite mediche; la presenza nei luoghi di aree adibite a dormitorio e mensa che “consentono un utilizzo di forza lavoro h24”. “Mentre – scrive il Tribunale – la conferma che l’attività di produzione dichiarata è stata sottostimata è data dalla rilevazione degli assorbimenti elettrici che attestano l’innalzamento del livello di consumo tra le 6.45 e le 21.00 anche in giorni festivi. Il dato dei consumi inoltre conforta anche l’attendibilità delle dichiarazioni acquisite da una dipendente e conferma i dati del ‘registro nero’ rinvenuto in azienda circa le ore effettivamente svolte dall’organico dipendenti”. Di più: “Dalle dichiarazioni degli operai sono emerse paghe anche di 2/3 euro orarie, tali da essere giudicate sotto minimo etico”.

Di tutto questo, per l’accusa, era consapevole l’appaltatore, mentre il committente, e cioè la Giorgio Armani Operations Spa non risulta abbia mantenuto serrati controlli, visto che l’unico audit fatto è del 2020 e dove tra l’altro non è segnalato un dato decisivo: l’assenza di capacità produttiva della Manifatture Lombarde. Un operaio racconta: “Mi trovavo presso la Minoronzoni quando venne un’impiegata e ci fece nascondere, io e altri 4 imprenditori cinesi, in un angolo dell’ufficio a luci spente e chiuso da un separé, perché quel giorno si presentarono agenti del controllo qualità di un marchio importante”. Conclude la Procura: “A nulla valgono i codici etici, i modelli di controllo, le certificazioni di sostenibilità quando, per il raggiungimento del maggior profitto al più basso costo, si consente la creazione di un sistema produttivo che si basa su una produzione con forza lavoro in condizione di sfruttamento”. Il gruppo Armani ieri ha spiegato: “La GA Operations collaborerà con gli organi competenti per chiarire la propria posizione”.

 

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Arpaia (BN). Torna libera Annunziata Floriano, accusata di associazione finalizzata al narcotraffico, grazie a Fucci

Accogliendo l’istanza dell’avvocato Vittorio Fucci, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – seconda sezione penale in composizione collegiale – presieduta dal Dottor Antonio Riccio, giudici a latere dottoresse Francesca Auriemma ed Antonella Cesare, ha rimesso in libertà Annunziata Floriano, alias “a picchietella”, 34enne di Arpaia, revocando anche la misura cautelare di obbligo di presentazione alla P.G.

 

Come si ricorderà la Floriano era stata arrestata nell’ambito dell’operazione della DDA contro il clan dei Piscitelli, alias “Cervinari”, che portò all’arresto di 38 persone tra le provincie di Benevento, Caserta e Napoli.

La Floriano fu arrestata con l’accusa di essere intranea all’associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga ed in particolare le sono stati contestati numerosi episodi di traffico.

Ma ora, grazie all’acume dell’avvocato Vittorio Fucci, è nuovamente una donna libera.

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La Polizia di Stato esegue un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una 38enne peruviana accusata, tra le altre cose, di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina – Questura di Firenze

Eseguita nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di una cittadina peruviana di 38 anni, accusata di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e di aver favorito la permanenza nel territorio dello Stato di cittadini stranieri irregolari, in concorso a vario titolo con altri due connazionali, oltre che di trasferimento fraudolento di valori, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale.

Secondo quanto emerso, dopo una lunga quanto serrata attività di indagine portata avanti dalla Squadra Mobile della Questura di Firenze, la donna avrebbe sfruttato l’attività di prostituzione di una quindicina di persone di origine sudamericana.

Quest’ultima, secondo gli inquirenti, avrebbe infatti agevolato l’attività in questione fornendo ai cittadini stranieri, alcuni dei quali non in regola con le norme sul soggiorno, appartamenti dietro pagamento di un canone di locazione assolutamente fuori mercato, chiedendo, a seconda che la conduttrice conducesse nell’abitazione anche il cliente, dai 200 ai 350 euro settimanali, ossia 800/1400 euro mensili per singola camera all’interno di un immobile da condividere con altre persone, senza l’uso della cucina ed in un caso addirittura senza riscaldamento.

L’indagata sarebbe riuscita perciò a percepire per la sub-locazione di un solo appartamento, considerato che al suo interno vi era posto per 4/5 persone, anche oltre 5.000 euro, riuscendo a garantirsi per gli anni 2021 e 2022 un introito mensile di oltre 4.000 euro.

La 38enne, inoltre, avrebbe attribuito fittiziamente a dei “prestanome” il potenziale provento dell’attività illecita, acquistando, per interposta persona, un appartamento, un fondo commerciale ed un’autovettura BMW. La donna, già sottoposta alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, avrebbe inoltre, più volte violato gli obblighi previsti da tale provvedimento allontanandosi da Firenze.

Le indagini della Squadra Mobile hanno portato all’individuazione di almeno cinque appartamenti sparsi per la città che, secondo gli investigatori, sarebbero stati nella disponibilità dell’indagata.

Oltre alla misura cautelare della custodia in carcere il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Firenze ha disposto anche il sequestro preventivo degli appartamenti in questione, di un conto corrente e di un’autovettura BMW.

Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l’effettiva responsabilità della persona destinataria della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a suo carico, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore della persona sottoposte ad indagini.

(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Accusata di infanticidio. Incinta da 20 settimane assume farmaci per abortire

Nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo del PM nei confronti di una donna, di anni 40, per gravi indizi di colpevolezza per il reato di infanticidio, commesso in Casal di Principe nei pressi di un’abitazione sita in via San Nicola, nella tarda serata del 2 agosto 2023.
La donna, di origini Marocchine irregolare in Italia, avrebbe assunto numerose compresse di un farmaco normalmente utilizzato come antinfiammatorio, che le avrebbe causato l’interruzione della gravidanza e la susseguente espulsione del feto di circa 20 settimane. Soccorsa dai sanitari del 118 nelle immediate vicinanze dell’abitazione, l’odierna indagata è stata trasportata presso l’ospedale di Aversa dov’è rimasta in osservazione fino alla mattinata odierna.
Le indagini, affidate ai Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe e dirette dalla Procura di Napoli Nord, si sono immediatamente focalizzate sull’attività di sopralluogo e repertamento delle tracce biologiche presso l’abitazione della donna e sull’analisi dei contenuti di alcune chat WhatsApp che sarebbero state contestate, all’odierna indagata, direttamente in sede di interrogatorio. Il quadro emerso risulta, allo stato attuale, quello di un’assunzione volontaria del farmaco da parte della donna con l’intento preciso di interrompere la gravidanza.
Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a ricostruire l’intera dinamica dell’evento occorso, anche con riguardo all’identificazione del padre del feto e di eventuali soggetti correi.

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(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)