Caserta. A giugno manifestazione anticamorra nell’aula consiliare del Comune
L’annuncio di Sergio Tanzarella nel discorso di Sparanise: “Nel mese di giugno organizzeremo una manifestazione anticamorra nell’aula consiliare del Comune di Caserta”.
Lo ha annunciato il professor Sergio Tanzarella nel discorso conclusivo alla manifestazione anticamorra tenutasi in data 17 maggio 2025 nell’aula consiliare del Comune di Sparanise.
Un intervento che ha sottolineato la necessità di “una forte offensiva politica nella città capoluogo, dove l’Amministrazione Marino è stata recentemente sciolta per condizionamenti camorristici”.
L’incontro di Sparanise è stato l’occasione per sottolineare le forti analogie tra lo scenario della città dell’Agro caleno e quello di Caserta.
Entrambi i sindaci mandati a casa per mafia, infatti, appartengono – come ha detto il giornalista Enzo Palmesano – “al vivaio dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino, di Forza Italia, condannato a dieci anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa”.
L’ex sindaco di Sparanise, Salvatore Martiello, è stato delegato giovanile cosentiniano di Forza Italia; l’ex sindaco di Caserta, Carlo Marino (ora PD), è stato assessore cosentiniano di Forza Italia ai lavori pubblici.
Nel suo intervento alla manifestazione anticamorra, il giornalista Salvatore Minieri (autore del libro “Pascià – Il clan dei casalesi è nato in una discoteca”, Edizioni Italia), ha illustrato le inchieste giornalistiche sul territorio e i motivi dello scioglimento di Sparanise, delineando un quadro di pesante condizionamento camorristico-mafioso.
“Uno scenario in cui – ha aggiunto Minieri – mettere a tacere i giornalisti scomodi è uno degli impegni principali della camorra e dei colletti bianchi loro complici”.
“A dare man forte a Cosentino sul territorio di Sparanise – ha aggiunto Enzo Palmesano -, soprattutto per colpire i militanti del centro sociale ‘Tempo rosso’ di Pignataro Maggiore, si fece vivo pure l’allora sottosegretario all’interno Antonio D’Alì, anch’egli condannato (sei anni di carcere) per concorso esterno in associazione mafiosa. Cosentino e D’Alì non erano i killer che facevano gli omicidi con il boss di Sparanise, Giuseppe Papa, ma erano membri del governo.
La camorra e la mafia nel governo nazionale”.
Per contatti: cell. 3382899960 – palmesanovincenzo @gmail.com .
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)