Caiazzo. Primo ‘complimese’ del semaforo da Guinness nella ‘frazione dei senza’: triplice ‘encomio’ per i preposti
Ha “festeggiato” un mese continuo di inattività il “complesso” semaforico della frazione, già “malfamata” “dei senza” ma che stava cambiando faccia, o almeno qualcuno lo sperava, con il ritorno “nella stanza dei bottoni” della competente delegata Rosetta De Rosa (qualcosa si fa per dire, ma, vivaddio, solo qualcosa).
E per festeggiare sì lustroso evento si saranno ritrovati, oltre alla “competente delegata” -si presume, per l’occasione, fascia tricolorizzata- il capo della Municipale, non lo stesso che all’epoca decise di risolvere i problemi di viabilità nella frazione con siffatto marchingegno, ma sempre capo è; qualcuno, ora intonso, disposto a benedire le rivoluzionarie opere umane e qualcun altro pronto a svestirle delle indecenti buste della monnezza, intanto piazzate da qualche maldestro, considerato che anche esse costano e si logorano, per occultarne la visibilità evitando di spendere soldi per scrivere “non funzionante” sulle targhe o anche sui fogli che, consderati i tempi biblici, avrebbe dovuto campeggiare chissà per quanti altri mesi accanto ai due semafori già degni di guinness in quanto mal (non) funzionanti, dicono, per un lasso temporale già impareggiabile entro gli italici confini.
Comprensibile pure che, dopo l’immaginario brindisi (non abbiamo prove fotografiche dell’ambaradan, ma ne abbiamo a iosa dello squinternato semaforo, puntualmente documentato da impiccioni) e, magari, qualche calice di troppo, o, forse, perché qualcuno aveva proprio sognato l’imminente ripristino dei semafori più chiacchierati della penisola, le squallide buste non siano state risollevate a coprire le magnificenze santiannesi, che pertanto ora tutti possono ammirare, con adeguato apprezzamento per quanti tutto ciò hanno permesso, anche se comprensibilmente sconcertati per una presunta sciatteria di chissà chi.
Certo non della delegata, che, dicono, atraversa più volte al giorno la frazione, pur senza notarne carenze gravi come il costosissimo campo sportivo polivalente abbandonato e perfino il consolidato chiosco della piazzetta, di cui, prima delle elezioni, lei stessa aveva assicurato la riapertura a strettissimo giro: ma più che giustificata per questo, considerato come sono andate certe promesse pre elettorali del suo delegante sindaco; tanto meno della municipale che, si presume, presidierà il complesso scomplessato nelle fasce orarie di maggior traffico veicolare, magari immaginando di piazzare da quelle parti anche un autovelox mobile, molto proficuo, sebbene illegittimo, in modo, anche recentemente, conclamato dai vari preposti, né tampoco dal sindaco, che, ovviamente, ha piena fiducia nel propri delegati e/o dipendenti municipali.
Non resta che pazientare (e imprecare?) quindi ai malcapitati automobilisti, residenti e di passaggio, fino al ripristino della doppia postazione semaforica da guinness, sperando che non sia in agguato il peggio…
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