Oscurandolo e mettendolo a tacere. Il vero fact checking lo fanno i lettori, fidandosi di chi ritengono più credibile dopo aver vagliato le opzioni alternative. Io posso dire che Tizio mente. E, se sono autorevole e porto le prove di ciò che affermo, la mia parola varrà più di quella di Tizio. Ma non posso impedire a Tizio di dire la sua. Altrimenti non sono un fact checker: sono un censore. Nel mondo dorato del fact checking degli amici di Zuckerberg, è vietato chiamare col suo nome lo sterminio israeliano di palestinesi a Gaza, parlare degli scandali di famiglia di Biden, che tutti vedevano rincoglionito ma chi lo scriveva era un complice di Trump. Tutti sapevano che Ucraina e Nato stavano perdendo la guerra con la Russia, ma bisognava dire l’opposto, aggiungendo Mosca in default e Putin moribondo.
Tutti sanno che quella di Zelensky non è una democrazia, con i partiti di opposizione fuorilegge, un solo canale tv di propaganda, la libertà di culto abolita, i Servizi dediti al terrorismo internazionale, ma guai a dirlo.
Ogni volta che in un Paese Ue e Nato vince un partito anti-Ue e anti-Nato, non è perché ai cittadini ripugnano le politiche di Ue e Nato, ma perché li ha subornati Putin.
E chi documenta il contrario non viene criticato, ma oscurato. Quando questa sconcezza finirà, sarà sempre troppo tardi.
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A cosa è dovuto l’incendio di Los Angeles?
Quei due “svalvoloni” di Trump e Musk hanno una loro verità: il Tycoon accusa nNwsom di aver lasciato a secco gli idranti dei pompieri rifiutando accordi per portare acqua dall’Arizona e dallo Utah (il governatore della California ribatte che non ha mai discusso della questione).
il miliardario ketaminico se la prende con l’ideologia Woke che ha portato ad assumere Vigili del Fuoco di vario orientamento sessuale, a prescindere dalle loro capacità.
Per diverse testate americane queste sono “fake news”:i guasti alla rete elettrica, il piromane, il cambiamento climatico: le cause degli incendi e i venti che…
“Bibi” è stato messo in un angolo.
il 27 gennaio, giorno della Memoria, Netanyahu avrebbe voluto visitare il campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, ma…non potrà esserci: rischierebbe di essere arrestato.
La corte penale internazionale ha emesso un mandato di cattura nei confronti del premier israeliano, accusato crimini di guerra e contro l’umanità a Gaza.
Alla commemorazione parteciperà il ministro dell’istruzione dello stato ebraico – lo scontro tra Duda e Tusk.
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)