Ad Alife, c’è un micro panificio che sforna i guanti, un dolce settecentesco della provincia di Caserta.

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I guanti sono dei dolci fritti campani che risalgono alla Caserta settecentesca. Sono molto simili al famoso dolce tipico di carnevale, le chiacchiere, ma nello specifico si tratta di ciambelline prima fritte e poi passate nello zucchero, profumate con liquore all’anice, scorza e succo di limone. Come dicevamo poc’anzi vengono preparate per il Carnevale e per ricorrenze speciali.

Pare che l’antica ricetta risalga al ‘700, inventata da una donna di Zuni per un nobile del posto. Come le migliori cose accadono, anche questi nascono per puro caso, la loro forma è data dall’intuizione dell’astuta signora che fece tante piccole strisce avvolte poi una per una intorno alla propria mano, formando un vero e proprio guanto!

Questo dolce divenuto simbolo della città di Calvi Risorta viene riproposto in tutte le ricorrenze.

Di passaggio ad Alife, (mezz’ora da Calvi) poco distante dal centro storico, ancora oggi delineato nel rettangolo della cinta muraria romana con le fortificazioni medievali, ci imbattiamo dinanzi un cartello “Chiacchiere di una volta” (Guanti). Un piccolo forno sprovvisto d’insegna se non una minuscola scritta, forno a legna.

Il ricordo e la nostalgia mi invogliano a fermare, in quanto da bambino mia nonna li preparava e ogni volta ne facevo razzia

Tra le tante prelibatezze paesane: pizze, pane, biscotti, rustici, spiccano i guanti.

Pur essendo un dolce tipico della nostra tradizione, non è venduto nelle pasticcerie, bensì il “Guanto” si nasconde dalla folla. In gran parte vengono preparati in casa dalle massaie, o in piccoli forni che ricordano la casa stessa.

 

di Vincenzo Carbone

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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