RSA in Piemonte: una risposta all’invecchiamento graduale della popolazione

L’aspettativa di vita della popolazione italiana ha registrato un notevole incremento negli ultimi decenni; negli anni Cinquanta del secolo scorso, per esempio, era mediamente di 64 anni, mentre oggi ha superato gli 80 anni.
Ovviamente, l’aumento dell’aspettativa di vita, legato al progressivo calo delle nascite, ha portato con sé anche un aumento della proporzione degli over 65 sulla popolazione generale e questo ha riguardato tutte le regioni italiane, compresa quella piemontese.
Un interessante documento di IRES Piemonte intitolato “L’invecchiamento della popolazione in Piemonte” mostra che nel 2022 gli over 65 erano più di 1.120.000 (26,4% della popolazione regionale); al censimento del 1951, invece, soltanto un residente su 10 era over 65, poco più dell’11%, mentre nei primi anni Novanta, si era saliti già al 18%.
Piemonte: le problematiche legate all’aumento dell’aspettativa di vita
L’aumento dell’aspettativa di vita è positivo, ma ovviamente è necessaria una sempre maggiore attenzione alle problematiche legate all’età, che spesso portano a un declino dell’autosufficienza.
È per questo motivo che nel corso degli anni si sono adottate soluzioni per gestire al meglio situazioni di difficoltà per gli anziani e per il loro nuclei familiari. Fra queste, per quanto riguarda il Piemonte, si ricordano le RSA come quelle di Anni Azzurri a Torino e in altri grandi centri della regione come per esempio Cuneo, Novara, Vercelli e Asti.
Vista l’importanza del loro ruolo, cerchiamo di saperne di più su queste realtà assistenziali.
Tipologie di ricovero nelle RSA
Le RSA, acronimo di Residenze Sanitarie Assistenziali, sono strutture sanitarie extra-ospedaliere rivolte generalmente alle persone over 65 con problemi nell’autosufficienza, che in alcuni casi può essere assente, mentre in altri parzialmente mancante.
Queste strutture offrono diversi servizi assistenziali e il ricovero presso di esse può essere a tempo determinato, con successivo rientro al domicilio, oppure a tempo indeterminato.
Le tipologie di ricovero possono essere suddivise in tre categorie: ricoveri di sollievo, riabilitativi e di lungodegenza.
Quello di sollievo è un ricovero temporaneo che ha come scopo quello di concedere un periodo di riposo (appunto un “sollievo”) al nucleo familiare che normalmente assiste costantemente il proprio congiunto anziano.
Il ricovero riabilitativo, come facilmente si intuisce, è una degenza temporanea destinata a far sì che il paziente, adeguatamente assistito da personale specializzato, recuperi le proprie capacità psicomotorie dopodiché potrà far ritorno a casa.
Il ricovero di lungodegenza è invece un ricovero a tempo indeterminato e destinato alla gestione delle persone anziane affette da disturbi molto gravi che non possono essere gestiti in modo adeguato all’interno della realtà domestica. A seconda della gravità del quadro clinico possono essere ricoveri di mesi o di anni.
I servizi offerti nelle RSA
All’interno delle Residenze Sanitarie Assistenziali è presente uno staff di medici che è coadiuvato sia da ASA, ovvero Ausiliari Socio-Sanitari, sia da OSS, vale a dire Operatori Socio-Sanitari.
Nella struttura il team fornisce un’adeguata assistenza medico-sanitaria a persone che sono affette da patologie più o meno gravi; fra le più complesse si ricordano quelle neuro-degenerative, come per esempio le varie forme di demenza e la malattia di Alzheimer.
I servizi offerti nelle RSA sono di vario tipo e in particolare si ricordano l’assistenza medico-infermieristica continuativa, le terapie riabilitative, il supporto psicologico e il sostegno nello svolgimento delle attività quotidiane, ovvero igiene personale, alimentazione, vestizione ecc.
Altri operatori presenti in queste strutture sono quelli che organizzano varie attività formative e ricreative con le quali si cerca di rendere il soggiorno dei residenti il più possibile appagante.
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