ESTORSIONI A IMPRENDITORI E COMMERCIANTI

Mondragone – Francesco Tiberio La Torre, noto come “Puntinella” e cugino del capoclan Augusto La Torre, torna al centro dell’attenzione giudiziaria. I carabinieri del reparto territoriale di Mondragone hanno eseguito una nuova ordinanza di custodia cautelare nei confronti del 65enne, già noto alle autorità, con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

La Torre era già stato arrestato nel maggio scorso per episodi di estorsione ai danni dell’imprenditore Alfredo Campoli e per una tentata estorsione ai danni del consigliere regionale Giovanni Zannini. In quest’ultimo caso, “Puntinella” avrebbe richiesto una somma di 50mila euro, circostanza che ha portato alla sua incriminazione e a un processo tuttora in corso.

Nuove accuse grazie alle denunce

Le ulteriori indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli, hanno rivelato ulteriori episodi di estorsione. Le vittime, imprenditori e commercianti di Mondragone, hanno trovato il coraggio di denunciare le richieste estorsive subite. Questi nuovi elementi hanno rafforzato il quadro accusatorio contro La Torre, portando alla nuova misura cautelare.

La rete del clan La Torre

Francesco Tiberio La Torre è considerato un personaggio chiave nella rete criminale dei La Torre, storicamente legata al clan dei “Chiuovi”, guidato da Augusto La Torre. La sua attività si sarebbe focalizzata su estorsioni che, secondo le accuse, miravano a consolidare il controllo mafioso sul territorio attraverso intimidazioni e richieste di denaro.

La reazione del territorio

Questo nuovo arresto segna un altro passo avanti nella lotta alla criminalità organizzata a Mondragone e rappresenta un segnale di speranza per le vittime di estorsioni. Le autorità invitano chiunque sia stato vittima di simili episodi a denunciare, sottolineando l’importanza della collaborazione per contrastare il radicamento mafioso nella comunità.

La Torre dovrà ora affrontare ulteriori procedimenti giudiziari, che si aggiungono a quelli già avviati per i precedenti episodi. Nel frattempo, la magistratura e le forze dell’ordine proseguono nel loro impegno per garantire giustizia e sicurezza sul territorio.

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