ANCORA “SAN” GIULIANO, GLI ARRESTI DEI POLITICI SALERNITANI E I PIZZINI DEI CASERTANI, OLTRE AD Anteprima, la spremuta di giornali e Good Morning Italia, il Briefing per conoscere il mondo che cambia in 5 minuti / a cura di Ferdinando Terlizzi –
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Sangiuliano chiama Boccia: ecco l’ultima telefonata
Non solo gossip – La sera del 3.09 i due parlano per mezz’ora dell’incontro con Meloni, dei viaggi, della nomina che “non si può fare: non posso dirlo al cellulare”
Per Sangiuliano Maria Rosaria Boccia deve chiarire che non c’è alcun viaggio a suo nome pagato con i soldi del Ministero. “A me interessa puntualizzare solo i soldi e che non hai avuto documenti riservati” ribadisce lui. E protesta: “Tu dovresti essere dalla mia parte e dire ‘cazzo, Gennà: io devo fare in modo che tu possa restare al posto tuo’”. E lei: “Io non ti ho mai chiesto di dimetterti”. Lui chiede “un segnale”, come quello che lo stesso ministro avrebbe dato alla donna nella lettera rilasciata alla Stampa: “Alla Stampa ho detto che sei una persona competente e professionale”. E allora il ministro esplicita la sua richiesta: “Dovresti chiamare l’Ansa e dire: ‘Non è vero che i viaggi erano pagati dal Ministero’”. Perché, insiste, i biglietti per Polignano li ha pagati lui, l’hotel di Taormina l’ha pagato lei, il sindaco di Riva Ligure ha pagato di tasca sua. Lei qualche minuto prima gli aveva già dato ragione sul punto. Ma il ministro aveva ribadito: “I viaggi li ho pagati io”, esattamente come affermerà, ricevute alla mano, nell’intervista al Tg1 il giorno dopo. E lei: “Ma io lo so! Perché ho scritto che ha pagato il Ministero?”. E lui: “Ma sta scritto sull’Ansa!”.
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Caserta, i pizzini per le assunzioni dal consigliere regionale
Sospette “spintarelle” – Perquisito con accuse di corruzione e concussione il consigliere regionale campano e presidente della commissione Ambiente Giovanni Zannini, eletto in “De Luca presidente”
Secondo gli atti dell’inchiesta per la quale è stato perquisito con accuse di corruzione e concussione, il consigliere regionale campano e presidente della commissione Ambiente Giovanni Zannini, eletto in “De Luca presidente”, si muoveva con la circospezione di chi aveva qualcosa da temere.
Le raccomandazioni per le persone da impiegare all’Asl di Caserta, per esempio, le consegnava su fogli di carta. Dei “pizzini”, insomma. Le telecamere, piazzate dai carabinieri nell’ufficio della persona che li riceveva, hanno ripreso la pratica. La procura di Santa Maria Capua Vetere guidata da Pierpaolo Bruni ipotizza che su quei foglietti fossero scritte delle indicazioni che era meglio non dare a voce. Pare però che Zannini non venisse accontentato: tra le contestazioni mosse dai pm casertani, infatti, figurano anche le pressioni che il consigliere regionale ha esercitato ai danni dell’ex direttore sanitario dell’Asl Vincenzo Iodice per indurlo alle dimissioni dall’incarico, proprio perché quelle segnalazioni non andavano a buon fine.
Sette gli indagati e per ore gli investigatori hanno aperto scrivanie e armadi anche nell’ufficio di Zannini, al settimo piano della sede del consiglio regionale nel centro direzionale di Napoli. Il consigliere avrebbe ricevuto diversi favori da imprenditori, da una gita su un lussuoso yacht ai motorini per i figli, in cambio di suoi interventi presso un comune del Casertano e la Regione.
E avrebbe costretto Iodice, in passato ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere nonché ex segretario del Pd provinciale, a dimettersi da direttore sanitario perché – secondo l’impianto accusatorio alla base dei decreti di perquisizione e ancora tutto da riscontrare – non voleva sottostare alle sue richieste relative ad alcune nomine.
Ora Iodice fa il coordinatore di tutti i distretti sanitari dell’Asl di Caserta.Tra le persone coinvolte nell’indagine c’è Alfredo Campoli, indagato con la figlia. Campoli è un imprenditore di Mondragone titolare di diverse aziende operanti nel settore dei servizi ambientali. Zannini avrebbe ricevuto da lui in regalo due motorini per i figli in cambio dell’intervento presso il Comune di Teano, dove ha messo il peso delle sue relazioni (e del suo ruolo di presidente della commissione regionale Ambiente) su un appalto nel settore ambientale sul quale si era concentrato l’interesse dell’imprenditore.
Un’altra contestazione di corruzione riguarda l’intervento richiesto al consigliere regionale dai fratelli Paolo e Luigi Griffo (entrambi indagati), imprenditori di Castel Volturno titolari dell’azienda Spinosa Spa, specializzata nella produzione di mozzarella di Bufala Campana Dop e dei suoi derivati. Zannini si sarebbe mosso per aiutarli nella realizzazione di un impianto per la produzione della mozzarella, per il quale i Griffo dovevano risolvere problematiche di carattere amministrativo con la Regione Campania. Sono loro che poi avrebbero ricambiato con la vacanzina sullo yacht.
“Ho piena fiducia nella magistratura, ho chiesto di essere ascoltato al più presto per chiarire tutto, posso già adesso chiarire che ho pagato sia il viaggio che i motorini, come risulta da regolare bonifico che fornirò ai magistrati”, ha replicato Zannini.
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(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)