Ruviano-Caiazzo. Festa contadina e Fiera (non-fiera) legate da un ‘triplice filo’, anzi si spera solo duplice
Risultano legate da un recondito filo, per i motivi riportati di seguito vogliamo auspicare solo duplice e non triplice come proverbialmente suol dirsi le due principali kermesse del comprensorio caiatino.
Il legame, recondito per molti, che accomuna, diciamo casualmente, le due popolari iniziative cioè la festa della Cultura Contadina con annesso Festival Internazionale del Folklore, che a Ruviano inizia venerdì 9 agosto, e la
Fiera della Maddalena caiatina, che, per la verità, quest’anno non aveva neanche l’ombra di una parvenza fieristica degna del nome, peraltro conclusa ancor prima della ricorrenza, consiste purtroppo in un reciproco “blitz” dell’ASL.
Blitz in realtà poco fruttuoso per Ruviano, ove gli ispettori veterinari avrebbero rilevato solo in qualche stand mere carenze documentali cioè di atti pare “traccianti” che, nella foga, alcuni espositori pare avessero dimenticato in azienda, ove poi sarebbero stati ritrovati, in pratica senza reali conseguenze per la prosecuzione della festa.
A Caiazzo, invece, per quanto è dato sapere, è risultato molto più incisivo -e “doloroso”- per diversi espositori e per lo stesso Comune che avrebbe autorizzato, consentito, tollerato e/o avallato la produzione dei vari alimenti in difetto di essenziali autorizzazioni e perfino dell’acqua potabile, necessaria non solo per ovvie esigenze fisiologiche di operatori impegnati fino a tarda notte ed eventuali clienti in transito colti da impellenti bisogni (in difetto di pubblici servizi igienici comunali), ma anche e soprattutto per assicurare la necessaria, dovuta igiene di quanti erano addetti alla produzione e maneggio dei vari alimenti, poi così somministrati agli ignari visitatori, soprattutto turisti.
Carenze tanto gravi quanto semplicisticamente “saltate a piè pari”, nei frequenti “notiziari”, da politicanti rivelatisi molto più amanti dei selfie, come peraltro già accaduto anche per le compostiere dei rifiuti (ancora da appurare ove sono relegate) che a quanto dichiarato con tanto di video (pre elettorale) dovrebbero essere operative da qualche anno (con conseguente economia sui balzelli locali, schizzati invece al massimo pare sperando di evitare il tracollo); per la stazione dei Carabinieri (si era detto spostata a Ruviano solo per un paio di anni: giusto il tempo di ultimare i lavori, già a buon punto in altra struttura, come concordato e autorizzato dai vertici della Benemerita ma a quanto è dato sapere intanto donata (regalata!?!) all’ASL affinché vi realizzasse tutt’altro; al passaggio concesso (pare in cambio di qualche abusino volumetrico) dai neo proprietari dell’ex palazzo Acerra, già sede proprio della Caserma Carabinieri, per raggiungere agevolmente una retrostante area comunale già destinata a parcheggio pubblico: tutte chiacchiere “pinocchiane”, come tante altre di cui, vox populi, sarebbe pronto un corposo dossier destinato a “Strisia la Notizia” da qualuno ben addentellato con la Stampa maiuscola, alla ripresa autunnale delle attività “gabibbiane”.
Tornando al fulcro della news, sembra chiaro, a tal punto, auspicare che il legame sia duplice e non triplice, fuor di metafora concluso con un “pareggio”, senza cioè ulteriori “casuali” blitz, che sarebbero comunque deleteri per tutti.
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