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Catel Volturno. Oasi dei Variconi: giovedì la presentazione del progetto ‘Rigenera’ proposto dal WWF

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Il WWF Campania ha lanciato un bel progetto, che verrà presentato il 5 giugno a Castel Volturno per valorizzare e riqualificare uno dei nostri beni ambientali più belli: l’Oasi dei Variconi, che si trova alla sinistra della foce del fiume Volturno. Il progetto si intitola “Rigenera” e verrà finanziato con i fondi ricavati dal “Jova Beach party”. Come è stato sottolineato da più parti i Variconi rappresentano una delle risorse e delle opportunità più importanti dell’ecosistema costiero, per la tenuta dell’intero sistema che accoglie fauna e flora, che è difficile trovare in altre zone d’Italia. Nonostante lo stato di abbandono, l’oasi rimane di grande attrazione, soprattutto per le scuole. Lo può diventare anche per i turisti che d’estate affollano la costa domiziana (e che per lo più continuano ad ignorare questa bellezza naturale).

Il progetto, che è stato preparato da tecnici ed esperti del WWF, prevede il recupero dei capanni di avvistamento e dei sentieri danneggiati, con l’installazione di panchine lungo il percorso e la creazione di nuove postazioni di avvistamenti, più recettive di quelle esistenti. Partner saranno il comune di Castel Volturno, l’Ente Riserve regionali foce del Volturno e l’associazione avifaunistica “Asoim”.

La Riserva dei Variconi si trova sulla riva sinistra della Foce del Fiume Volturno, a poca distanza dal centro storico del Comune di Castelvolturno, è un’area palustre di elevata importanza perché è posizionata al centro del Mediterraneo. Essendo una delle ultime aree umide d’Italia è stata individuata e tutelata dalla Convenzione di Ramsar *, ed è diventata un ponte ideale verso il continente africano per le migliaia di uccelli che, due volte l’anno, si spostano in massa compiendo spettacolari migrazioni.

L’oasi comprende un vasto ambiente salmastro retrodunale, ha una superficie di circa 194 ettari di cui il 60% è occupata da due piccoli stagni costieri comunicanti tra loro. Gli stagni non hanno un rapporto diretto e costante con il mare, ma vi sono dei canali che oltre a collegarli fra di loro, li collegano alla foce del Volturno. Le acque sono salmastre, esse derivano in parte da infiltrazioni di origine marine e in parte dagli apporti meteorici. L’oasi è anche una ZPS, Zona a Protezione Speciale, proprio per l’elevato numero di uccelli migratori che vi transitano, vi sono state osservate dagli ornitologi, circa 250 specie di uccelli e molti di essi hanno scelto questa zona come propria area di nidificazione. Nel 1978 la Provincia di Caserta vi ha istituito un’Oasi di protezione della fauna, mentre dal 1993 tutta la zona è entrata a far parte della Riserva naturale Foce Volturno e Costa di Licola della Regione Campania.

A partire dalla fine dell’estate per tutto l’autunno, gli uccelli migratori percorrono rotte controllate geneticamente, che li portano in parte a svernare negli habitat mediterranei ed in parte ad attraversare il Sahara, per arrivare nelle aree di svernamento situate nell’Africa equatoriale. Ma già nel mese di febbraio e per tutta la primavera comincia il ritorno verso le aree di unificazione. Nelle aree umide dei Variconi si concentrano sia le specie che vi trascorrono l’intero periodo invernale, sia le specie che seguono la rotta tirrenica durante le migrazioni, sia le specie che l’hanno eletta come proprio areale di nidificazione.

Passeggiare nella riserva è un’emozione unica, c’è un percorso naturalistico di birdwatching con passerelle e capanni per l’avvistamento degli uccelli. Il percorso fu costruito nel 2004, ma poi la zona fu abbandonata sia alle intemperie che agli atti vandalici. Oggi, con l’intervento di recupero e sensibilizzazione della Ass.ne Le Sentinelle onlus, che è riuscita a coinvolgere Enti, ed Associazioni del territorio, i capanni sono stati del tutto ristrutturati e i percorsi sono nuovamente accessibili per le visite scolastiche e per tutti gli appassionati del birdwatching. Come Piazze del Sapere abbiamo proposto un progetto di gemellaggio e di scambio culturale tra l’Oasi dei Variconi ed il Parco di Albufera (Valencia).

Si tratta di una zona umida di importanza internazionale, di straordinario fascino e bellezza naturalistica e faunistica (capace di attrarre tante specie di uccelli migratori). Essa rientra nella gestione del Parco Ente Riserva Naturale Regionale Foce Volturno, Costa di Licola, Lago di Falciano. La sua bellezza si può ammirare nel volume illustrato del fotografo Gabriele De Filippo – ed anche nelle sue pagine FB. Purtroppo anche questo bene comune straordinario rimane ancora poco conosciuto e visitato per la carenza di adeguate politiche di promozione e di valorizzazione da parte dell’ente gestore, ma anche del comune di Castel Volturno dove l’area si espande.

Per questi motivi ci rivolgiamo ad un’altra realtà molto simile ai Variconi, come il Parco di Albufera di Valencia in spagna, che al contrario rappresenta una delle primarie attrazioni degli itinerari turistici di quella città e di quella zona.

Come rete delle Piazze del sapere – insieme con altre associazioni del territorio come Agenda 21, Legambiente e le Sentinelle – chiediamo di poter avviare una sorta di gemellaggio (tra i due parchi e le municipalità interessate in Italia e in Spagna) per poter fare uno scambio di buone pratiche e di conoscenza dei due siti, anche con l’organizzazione di incontri on line e visite nei due parchi, con incontri di studio e di visite organizzate. Sito di riferimento: “www.letturedigusto.it”.

(Pasquale Iorio – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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