Dicembre 1998–Dicembre 2023, venticinquesimo anniversario della nascita in Cielo del Vescovo della Diocesi di Aversa, Mons. Giovanni Gazza
Il 6 dicembre 1998 S. Ecc. Mons. Giovanni Gazza, vescovo della diocesi di Aversa (CE) dal 24 novembre 1980 al 25 maggio 1992, ritornava alla Casa del Padre.
Nel 25° anniversario della sua dipartita Mons. Ernesto Rascato, guida della parrocchia San Lorenzo Fuori le Mura di Aversa, Direttore del Museo diocesano e Delegato regionale della Conferenza Episcopale Campana per i Beni culturali ecclesiastici, l’ha ricordato con un esaustivo “ricordo” pubblicato anche nella pagina news della diocesi.
Mons. Gazza destinato alla guida della diocesi di Aversa per sostituire il compianto vescovo Antonio Cece (31 marzo 1965 – 10 giugno 1980), territorio ancora sofferente per le ferite del recente terremoto, amò la Chiesa e il popolo di Aversa con autentico spirito missionario verso i sacerdoti, i laici, i religiosi e soprattutto verso i poveri, i fragili e gli indifesi.
Mons. Gazza, missionario dell’Ordine dei saveriani, con esperienza in terra brasiliana da sacerdote, vescovo e Superiore generale, il 21 dicembre 1980 iniziò il ministero episcopale nella storica e gloriosa diocesi di Aversa e nella cerimonia del suo ingresso in diocesi, scrive Mons. Rascato, manifestò il suo motto programmatico agostiniano che, poi, costituì anche l’orientamento di tutta la sua azione pastorale.
Mons. Rascato scrive che Mons. Gazza fu un vescovo di grande umanità, con stile tipicamente evangelico, con linguaggio semplice ma profondo e di grande umiltà pastorale. La sua azione pastorale si registrava a tutti i livelli: si vedeva nelle strutture e negli organismi rinnovati alla luce del Concilio, e si respirava tra le persone, nel clero e nella comunità diocesana. Un’azione di opere di vasto respiro.
Mons. Rascato evidenzia le numerose e significative realizzazioni che nei dodici anni del suo episcopato la diocesi di Aversa si giovò e tra le quali la fondazione degli organismi diocesani auspicati dal Concilio e previsti dal nuovo Codice di diritto canonico (1983) e dal nuovo Concordato tra la Santa Sede e la Repubblica Italiana (1984); il Collegio dei consultori; il Consiglio per gli Affari economici; l’Istituto diocesano per il sostentamento del clero; la Caritas diocesana; l’istituzione di dodici nuove parrocchie tra cui due nella città di Aversa; il conferimento del diaconato a circa sessanta candidati e il ripristino del diaconato permanente; il conferimento del presbiterato a oltre cinquanta diaconi; il conferimento dell’episcopato a tre sacerdoti diocesani: Mons. Crescenzio Sepe, Andrea Mugione, Nicola Comparone; la promozione della formazione spirituale e permanente del clero, del laicato maturo e l’attenzione alle vocazioni sacerdotali e per la vita religiosa.
La visita pastorale di Papa Giovanni Paolo II ad Aversa (12 – 13 maggio 1990) costituì un evento storico e religioso per l’intera diocesi ma per Mons. Gazza fu anche “il canto del cigno”, in quanto poco tempo dopo le sue condizioni di salute si aggravarono, continui stati influenzali e disturbi cardiaci, e fu costretto a ridurre notevolmente i suoi impegni pastorali.
Il 25 maggio 1992 Papa Giovanni Paolo II accettò le sue dimissioni per motivi di salute e venne nominato Amministratore apostolico il vescovo della diocesi di Alife – Caiazzo, Mons. Nicola Comparone, suo ex vicario generale. Il 1° luglio 1993 lasciò Aversa, senza clamore e si “rifugiò” tra i suoi confratelli saveriani. Il 6 dicembre 1998, dopo varie prove e una lunga malattia, un silenzioso calvario, vari e difficili interventi chirurgici, ospedali, cliniche, Mons. Giovanni Gazza a Parma, nella Casa Madre dei saveriani, emise l’ultimo respiro consumato da un tumore e finito da un infarto insorto nelle prime ore dello stesso giorno.
Mons. Rascato conclude il suo caldo e sentito “ricordo” vergando che Mons. Giovanni Gazza è stato un vescovo di grande spessore pastorale e di un raro equilibrio umano; di grande dignità, ammirevole nella sua pazienza, di operosità senza clamore, con la sua discrezione disarmante, ma con vera capacità di governo, un vero padre conciliare. Un servizio pastorale, dopo anni difficili, che ha dato i suoi frutti, eliminando contrapposizioni, superando i dissidi e favorendo il dialogo e, con un ottimismo, non certo infondato, si dice sicuro che l’intera comunità diocesana saprà apprezzare e raccogliere i semi di bene, sparsi generosamente e spesso invisibilmente, a larghe mani.
La città di Aversa il 25 gennaio 2014 gli rese “Merito” e “Memoria” titolando il piazzale del Parco Coppola “Piazzale Vescovo Giovanni Gazza”.
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