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Salerno. Pisano, Fonderie inquinanti: ‘Salute e Vita’ acquisisce l’intervento del sindaco di Pellezzano

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Riportiamo di seguito l’intervento del sindaco di Pellezzano, dottor Francesco Morra, che mercoledì ha partecipato al tavolo tecnico, nella Sala Giunta del Comune di Salerno, inerente le Fonderie Pisano.
 
Intervento recepito con soddisfazione dall’associazione “Salute e Vita” il cui presidente, Lorenzo Forte, ha dichiarato: “condividiamo la ricostruzione e le riflessioni del sindaco Morra; il suo documento è stato messo agli atti all’interno del tavolo tecnico“.
Intervento del sindaco di Pellezzano:
In  merito all’annosa questione delle Fonderie Pisano è necessario trarre alcune considerazioni. Come amministratore locale rilevo che ci sono ormai delle evidenze oggettive che portano a ritenere indifferibile la chiusura dell’impianto siderurgico di Fratte, in via Dei Greci, con l’accortezza però di tutelare i lavoratori in esso impiegati.
Procrastinare ulteriormente questo passaggio è una responsabilità che non può essere occultata da improbabili scoperte di nuove indagini scientifiche o peggio ancora la proposta di nuovi cicli di raccolte dati. Questa decisione spetta al sindaco competente per territorio e noi non possiamo fare altro che esprimere la nostra opinione.
Per inciso ricordiamo la normativa mai cambiata del D.M. 5 settembre 1994 che contiene l’ “Elenco delle industrie insalubri” di cui all’art. 216 del testo unico delle leggi sanitarie (Supplemento Ordinario alla G.U. N. 220 Serie Generale Parte Prima del 20.09.1994 Supplemento 129 del 20.09.1994) che tra le industrie insalubri -cioè nocive per la salute -nella prima categoria, cioè quelle più pericolose, alla tabella B ed al numero 55 enuncia industria del ferro, ghisa, prodotti di fusione dei metalli.
Il RD 27/07/1934 n. 1265 (Testo Unico delle leggi sanitarie) all’art. 216 stabilisce che “Le manifatture o fabbriche che producono vapori, gas o altre esalazioni insalubri o che possono riuscire in altro modo pericolose alla salute degli abitanti sono in un elenco diviso in due classi:
1.La prima classe comprende quelle che devono essere isolate nelle campagne e tenute lontane dalle abitazioni; le Fonderie Pisano sono industrie insalubri di prima categoria e nessuno potrà dimostrare il contrario. Circa il problema sociale che ne conseguirebbe cioè Il destino degli operai attualmente dipendenti della Pisano, a nostro avviso bisogna realizzare un tavolo di crisi con Il Ministero della Transizione Ecologica, la Regione Campania e i comuni di Salerno, Pellezzano e Baronissi per non lasciare questi lavoratori nel vuoto. Le soluzioni sono possibili oltre la delocalizzazione che è stata annunciata ma poi smentita a più riprese tanto da perdere ogni credibilità sulla reale volontà dei proponenti.
Perché riteniamo che pure da un punto di vista sanitario e ambientale non ci sia da dimostrare altro da ciò che è uscito da documenti ufficiali? Oltre all’ormai noto studio S.P.E.S. che ha evidenziato un danno per la salute e l’ambiente dei residenti della valle dell’Irno sono state pubblicate e quindi accessibili al pubblico le perizie del prof Annibale Biggeri, professore ordinario di Statistica medica presso l’Università di Firenze, del Dr. Francesco Forastiere, medico epidemiologo, associato di ricerca IRIB-Cnr Palermo, del prof. Vacchiano e del prof. Codacci-Pisanelli realizzate nell’ambito del procedimento penale n. 9906/2016 presso il Tribunale di Salerno nel quale gli amministratori delle Fonderie Pisano sono indagate per …………………………….
La perizia medico legale ed oncologica (Vacchiano-Codacci Pisanelli) ha analizzato le cartelle cliniche di 50 tra decedute nella Valle Dell’Irno al fine di accertare la correlazione tra le patologie e l’inquinamento ambientale causato delle Fonderie Pisano. Le conclusioni non lasciano spazio a dubbi. Sui 50 casi esaminati 44 sono riconducibili all’inquinamento ambientale contestato e di queste 44, in 5 (cinque) vi è stata un’incidenza causale modesta, in 35 (trentacinque) vi è un’incidenza rilevante e in 4 è presente una ragionevole certezza di un nesso causale.
La perizia dei prof Annibale Biggeri e Dr. Francesco Forastiere, già CTU nel processo ILVA di Taranto dove sono riusciti a dimostrare il nesso causale tra l’inquinamento causato dall’acciaieria e la mortalità e le patologie in eccesso riscontrate nella popolazione residente nei pressi dell’Acciaieria stessa, sempre nell’ambito del procedimento penale 9906/2016 presso il Tribunale di Salerno ha riproposto la stessa metodica d’indagine giudicata sia in sede giudiziaria che accademica ineccepibile. La stessa perizia ha analizzato anche i risultati dello SPES ritenendone validi i risultati ai fini del giudizio peritale. Ebbene i succitati studiosi hanno realizzato uno studio sull’inquinamento ambientale causato dalle emissioni delle Fonderie, uno studio epidemiologico molto accurato al fine di vagliare lo stato di salute della popolazione residente nelle zone esposte alle emissioni delle Fonderie Pisano ed un controllo con dati di geolocalizzazione. Anche qui le conclusioni non lasciano spazio a dubbi:
1. l’area della valle dell’Irno è interessata da un inquinamento continuo da polveri fini contenenti materiali residui di combustione fino dall’inizio dell’attività produttiva (anni 60).
2. l’esame dei dati di biomonitoraggio, partendo dai dallo Studio S.P.E.S., ha evidenziato una pesante contaminazione da metalli come cromo, mercurio e nichel e da processi di combustione; questi metalli riscontrati come anche i PCB (policrorobifenili) indicano che la fonte contaminante è specifica ed è rappresentata dalla fonderia; sono esclusi altre fonti come l’autostrada e le cave.
3. i metalli riscontrati nel sangue degli abitanti in prossimità dell’impianto (arsenico, cadmio, cromo, nichel, mercurio, manganese) sono particolarmente nocivi per la salute umana, in particolare perché inducono malattie cardiovascolari, neurologiche e tumori. I PCB (policrorobifenili) sono altresì tossici per fegato, tiroide, sistema immunitario, apparato riproduttivo e sistema metabolico.
4. lo studio ha evidenziato un eccesso di mortalità per cause cerebrovascolari, un eccesso di tumori polmonari e un eccesso di mortalità per malattie neurologiche.
5. la contaminazione del comprensorio della Valle dell’Irno è cominciata fin dall’inizio dell’attività industriale e si tratta di una contaminazione di polveri sottili e altre sostanze tossiche per la salute umana.
6. l’inquinamento ambientale causato dalle Fonderie Pisano non può essere circoscritto dal punto di vista temporale; l’inquinamento prolungato della popolazione residente ha dato origine a patologie croniche e all’aumento di mortalità per alcune cause specifiche.
7. . i risultati degli studi epidemiologici dimostrano che la contaminazione da sostanze tossiche è connuata ed ha prodotto danni per la salute umana quantificabili in eccessi per malattie cerebrovascolari
8. il fenomeno dell’inquinamento è comunque ancora in atto e lo sarà per decenni, in quanto, gli inquinanti depositati sul suolo nel corso degli anni, in assenza di bonifica, per il fenomeno della risospensione dal suolo vengono continuamente reimmessi nell’aria, cioè, per comprendere meglio, quando passa un’auto, quando c’è una brezza di vento le polveri depositate si alzano dal suolo con possibilità di nuova inalazione e contaminazione alimentare. In ultimo ma non in ordine d’importanza in questa vicenda si ritiene necessario convocare al tavolo tecnico l’Associazione Salute e Vita, che da anni si batte contro l’inquinamento ambientale causato dalle Fonderie Pisano.
La presenza dell’Associazione risulta fondamentale ai fini della verità, per la testimonianza diretta dei cittadini che vivono il malessere di questo territorio e che giustamente hanno inteso rappresentare le loro ragioni senza deleghe e poiché nelle sue fila sono presenti tecnici quali medici, ingegneri, avvocati che conoscono a fondo la questione e nel corso degli anni hanno dimostrato la loro competenza mettendo in luce le gravi criticità ambientali in questione. Escluderla sarebbe già un grave motivo di sospetto sulle reali intenzioni dell’organismo tecnico.
(Dr, Francesco Morra, SIndaco di Pellezzano – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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